mercoledì, gennaio 31, 2007

BREVISSIME

31 GENNAIO ORE 19:02

Le ultime uscite dei modelli confermano ancora l'arrivo delle piogge e del freddo a partire dal 7 Febbraio sull'Italia per poi preseguire almeno fino al 12 Febbraio. In questo lasso di tempo sono attese precipitazioni localmente forti ed intense su tutto il Nord Italia e sul Tirreno settentrionale. In seguito anche le regioni Meridionali vedranno fenomeni degni di nota. Per quanto riguarda le nevicate le quote sono ancora da valutare attentamente nei prossimi giorni ma negli ultimi parametri si osserva la dama bianca solo oltre i 1000-1200 sull'Alpi e 1200-1600 sull'Appennino. Soltanto in seguito potrebbero calare granzie all'arrivo di correnti più freddo da NW. Seguite naturalmente gli aggiornamenti.

CRONACA METEO

31 GENNAIO ORE 14:43

CONTINUA IL PERIODO FREDDO NEGLI STATES, CON PROSPETTIVE DI UNA FORTE ONDATA
Dopo le ondate di freddo in California e nel Golfo del Messico, adesso la nuova direttrice del gelo punta verso gli Stati centro orientali.


Per la prima parte dell'inverno, a partire da Novembre, sono state l'Alaska ed il Canada occidentale ad essere parecchio più fredde della norma.

Da qui le discese fredde che hanno interessato in prevalenza la parte occidentale degli States, coinvolgendo in seguito anche le pianure centrali, e la zona del Golfo del Messico, interessata così da temperature insolitamente basse ed anche da nevicate in zone di pianura (come in Texas).

La parte orientale, solitamente ben più fredda, si è ritrovata con flussi d'aria mite meridionale, e quindi con medie termiche mensili che hanno sfiorato i +5°C oltre il normale (come a New York).

Ma adesso la direttrice di moto delle masse gelide ha cambiato rotta, l'Alaska si è molto riscaldata, in seguito alla risalita verso nord dell'Anticiclone Pacifico, che agisce in posizione di blocco addossandosi alla costa occidentale nord americana.

La conseguenza consiste in una forte discesa di aria fredda dal Canada settentrionale in direzione della regione dei Grandi Laghi, e poi ancora più a sud, nella scia di altre ondate di freddo storiche del passato statunitense.

Attualmente, isoterme ad 850 hPa di -16°C sono penetrate nel cuore degli Stati centrali, mentre altre isoterme comprese tra -20° e -24°C sostano sulle regioni centrali canadesi.

Queste sono tuttavia isoterme "normali" per la fine di Gennaio, e non presentano scostamenti significativi da quella che è una normale ondata di freddo per questo periodo.

Stamani le temperature più basse negli Stati Uniti si aggirano tra i -16° ed i -20°C per gli Stati settentrionali, al confine con il Canada.

Ma le mappe del modello GFS mostrano un ulteriore approfondimento delle isoterme, fino ad arrivare a valori compresi tra -30° e -35°C che raggiungerebbero le zone dei Grandi Laghi, ed allora le temperature potrebbero raggiungere valori che si avvicinano ai minimi assoluti mai toccati su quelle zone.

Si tratta di previsioni elaborate secondo il modello GFS, per cui non si escludono cambiamenti improvvisi dell'ultima ora, tuttavia questo potenziale grande freddo in arrivo sembra oramai confermato da molti run.

IN PRIMO PIANO

31 GENNAIO ORE 14:32

FEBBRAIO POTREBBE PRENDERE UNA PIEGA DIVERSA: PIOGGE E NEVICATE ARRIVERANNO SU TUTTA L'ITALIA...

Il titolo naturalmente non dice niente o dice poco, ma; l'evoluzione vista dai modelli potrebbe essere questa. Già nella prima settimana di Febbraio ci potrebbero essere i primo cambiamenti ma non saranno così drastici da far "urlare" ad una nuova ondata di freddo; anzi; un primo piccolo passo verso il prospettato cambiamento!. I dettagli li vedremo tra poco. Intanto l'Alta Pressione è tornata su di noi con temperature miti di giorni e fredde tra la notte e il mattino. Sono ritornate aimè le nebbie su molte regioni del Centro-Nord è hanno provocato come sempre disagi alla circolazione autostradale e cancellazioni di alcuni voli tra Linate e Caselle Torinese. In giornata comunque il tempo ritornerà stabile e soleggiato anche se con visibilità non eccezionale! Per quanto riguarda la situazione prevista per i prossimi giorni evidenziamo solo il ramo perturbato che da qualche giorno ha lambito è sta ancora lambendo buona parte della Sardegna, Sicilia e regioni Tirreniche centro-meridionali con piogge sparse e locali rovesci. Il tutto si esaurirà lentamente a partire dal 3 Febbraio:

SITUAZIONE PREVISTA PER L'1-6 FEBBRAIO:
Ancora Alta Pressione su tutta l'Italia. Il debole fronte freddo di passaggio nei primi giorni sui Balcani provocherà soltanto un lieve calo termico sul lato orientale della Penisola è qualche piovasco sulle regioni Adriatiche; per il resto tempo soleggiato e fresco. Successivamento ci sarà qualche giorno di transizione con giornate più tranquille, miti e soleggiato ma anche nebbiose nella notte sulla Pianura Padana.

SITUAZIONE PREVISTA PER IL 6-10 FEBBRAIO:
Peggiora marcatamente nelle giornate del 7-8 su buona parte del Nord e sul Tirreno settentrionale con piogge anche localmente forti e nevicate sulle Alpi a quote medio-basse (quote da esaminare attentamente nei prossimi giorni. Nella giornata del 9 l'Italia si troverà sotto il Maltempo con piogge e rovesci anche intensi su tutte le regioni, ma soprattutto al Nord. In seguito temporaneo miglioramento...

SITUAZIONE PREVISTA PER L'11-16 FEBBRAIO:
Nuovi affondi sull'Italia (più freddi dei precedenti) con nuove piogge e nevicate a quote più basse.

CONCLUSIONE:
Come avete visto la prima decade di Febbraio potrebbe rilevarsi molto movimentata con frequenti passaggi perturbati sull'Italia da ovest verso est. Bisognerà adesso vedere la discesa della depressione fredda e le nevicate a che queste potrebbero cadere. Al momento il primo affondo (7-9 feb.) sembrerebbe più tardo-autunnale che invernale e pertanto le nevicate cadranno in questo caso a quote medie.
Seguite gli aggiornamenti...

martedì, gennaio 30, 2007

CRONACA METEO:

30 GENNAIO ore 17:27

FREDDO IN FINLANDIA E SPAGNA

Superati i -30°C domenica in varie località del nord finlandese. In Spagna, -8°c a Soria e Segovia. Forti sbalzi termici in Turchia, con Bolu che ha visto la massima scendere dai 16°C di sabato a 1°C domenica, giornata molto nevosa. Piogge alluvionali nell'isola indonesiana di Bangka.

La Finlandia ha avuto molto più freddo del normale tra domenica e lunedì. Nel nord, a Kevo, per esempio, la temperatura minima di domenica è stata -33,0°C, mentre Muonio si è fermata a -30,0°C e Sodankyla a -31,8°C (-18,0°C la media delle minime di gennaio). Più a sud, minime -19,8°C a Pori, -18,1°C a Jyvaskyla, -17,6°C a Helsinki, rispettivamente 12°, 7° e 10°C più basse rispetto alle medie del periodo.

Insiste il freddo anche in Spagna. Domenica 28 gennaio queste alcune minime: Soria -8,2°C, Segovia -8,0°C, Leon -7,0°C, Madrid/Barajas -6,2°C, Salamanca -6,0°C, Pamplona e Vitoria -5,6°C, Gerona -5,1°C.

Una primavera anticipata ha bruscamente ceduto nuovamente il passo all'inverno in parte della Turchia tra sabato e lunedì. Nel nordovest del paese, Bolu (metri 742) ha registrato una massima di 15,8°C sabato, circa 11°C al di sopra della media delle massime del periodo. Nel pomeriggio/sera è arrivata abbondante la pioggia (32 mm prima delle 0 GMT di domenica), pioggia che è diventata neve nelle prime ore del mattino di domenica, giornata in cui la precipitazione complessiva è stata pari a 31 mm e in cui la temperatura massima si è fermata a 1,2°C. Lo spessore del manto nevoso era di 25 cm lunedì mattina.

Sempre in Turchia, anche più a est notevole il cambiamento del tempo tra sabato e domenica. Sabato i venti meridionali, ulteriormente riscaldati nella discesa dai rilievi dell'entroterra verso le rive del Mar Nero, hanno sospinto il termometro fino a 22,6°C a Trabzon, l'antica Trebisonda. Domenica la massima si è fermata a un valore ancora elevato, 18,6°C, ma in serata vi è stato un crollo termico ed è anche caduta la neve.

Piogge temporalesche intense, a carattere di rovescio, hanno causato alluvioni nell'isola indonesiana di Bangka, tra sabato e lunedì. A Pangkalpinang sono caduti 226 mm di pioggia in 48 ore, tra sabato mattina e lunedì mattina. Gennaio è il secondo mese più piovoso, tuttavia l'accumulo registrato rappresenta ben il 70% della media pluviometrica del mese.
A cura di www.meteogiornale.it

IN PRIMO PIANO

30 GENNAIO ore 14:01

ALTA PRESSIONE TROPPO FORTE: IL PRIMO PASSAGGIO A INIZIO MESE POTREBBE FALLIRE. IN SEGUITO CI SONO ANCORA BUONE PROBABILITA' PER UNA CONSISTENTE DISCESA FREDDA SULL'ITALIA.

Putroppo gli ultimi aggiornamenti non danno molto conforto sulla discesa fredda prevista sull'Italia tra il 3-5 Febbraio, soprattutto per i versanti orientali, meridionali e Balcani. La discesa sembrerebbe molto distante dalla nostra Penisola grazie all'Alta Pressione che spingerà i suoi "tentacoli" verso est. Soltanto un pò di freddo nel prossimo week-end e pò di vento da est ma per quanto riguarda le precipitazioni saranno veramente scarse e relgate come già detto ieri solo sull'Adriatico e sull'ovest del Piemonte tutto grazie e solo all'effetto STAU sull'Appennino e sull'arco alpino Occidentale. In seguito intorno al 7 una nuovo è più intensa discesa fredda discenderà energica su tutta l'Europa su buona parte d'Italia con piogge e nevicate anche fino in pianura sul Centro-Nord. Anche in seguito sono attese altri passaggio perturbati sulla Penisola da ovest verso est ma questo sarà un'altro discorso da esaminare di giorno in giorno. Seguite gli aggiornamenti questa sera...

lunedì, gennaio 29, 2007

ULTIMA ORA:

29 GENNAIO ore 15:18

CLIMA, L'ONU LANCIA L'ALLARME SUL RISCALDAMENTO DELLA TERRA
L'Ipcc (comitato intergovernativo delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici) si riunisce da oggi in sessione plenaria

L’Ipcc (Intergovernemtal Panel on Climate Change), il comitato intergovernativo delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, che da oggi è in sessione plenaria a Parigi, gudica ipotesi più probabile che l’aumento della temperatura media globale del pianeta sarà compreso tra 0,6 e 0,7 gradi al 2030 e raggiungerà circa 3 gradi o poco più nel 2100.

È quanto riferisce Vincenzo Ferrara, direttore del Progetto speciale clima globale dell'Enea e capo del Focal point italiano per l'Ipcc. In un articolo pubblicato sulla rivista online Villaggio Globale, Ferrara afferma che l'ultimo rapporto dell'Ipcc «è una requisitoria sulle condizioni climatiche del nostro pianeta, dalla quale emerge che non sussistono più margini di dubbio sui cambiamenti climatici in corso e sull'accelerazione che tali cambiamenti stanno assumendo in questi ultimi anni».

«Anche se la scienza non è in grado di prevedere esattamente quale sarà il clima del futuro - prosegue Ferrara - la perturbazione energetica che le attività umane hanno introdotto nel sistema climatico non è assolutamente irrilevante. Al contrario, il rischio di innesco di una futura destabilizzazione del clima del pianeta è ormai troppo alto e non può essere sottovalutato».

Il rapporto Ipcc - riferisce lo studioso - prevede che al 2100 «il livello del mare aumenterà mediamente tra i 28 e i 43 cm, e non tra i 15 e i 90 cm previsti nel rapporto precedente, purchè però non si inneschino fenomeni non lineari o di destabilizzaizone del sistema climatico. In tal caso, infatti, i ghiacci della Groenlandia e quelli della penisola Antartica potrebebro collassare e l'innalzamento del livello del mare potrebbe arrivare perfino a 7 metri, anche se ciò avverrà nei secoli successivi al 2100».

«La calotta polare artica (quella formata dai ghiacci galleggianti) potrebbe, nel 2010, scomparire durante i mesi estivi o comunque ridursi al 10% dell’attuale estensione. Drastiche riduzioni si avrebbero anche per i ghiacciai delle catene montuose poste alle medie e basse latitudini con ripercussioni sulla disponibilità di acqua nei bacini idrologici e nelle falde acquifere dipendenti da tali ghiacciai».

Infine, «gli estremi climatici quali le ondate di calore, le precipitaizoni intense ed alluvionali delle medie e alte latitudini, prolungati periodi di siccità alle medie e basse latitudini, diventeranno sempre più frequenti ed intensi. Gli estremi climatici, soprattutto precipitazioni e vento) connessi con i ciclonici tropicali, quali uragani e tifoni, e al fenomeno di El Nino, tenderanno a diventare molto più intensi, pur non aumentando il numero dei cicloni tropicali o la frequenza di El Nino».

UN TERMOMETRO SULLA TORRE EIFFEL
Dei climber dell’associazione ecologista Greenpeace Francia hanno issato tre striscioni sulla sommità della Torre Eiffel per sensibilizzare l’opinione pubblica sui cambiamenti climatici. Lo ha reso noto Adelaide Colin, portavoce dell’associazione. Una quarantina di militanti di Greenpeace, di cui una ventina di climber, hanno preso d’assalto la Torre Eiffel in mattinata mentre si apriva a Parigi una conferenza di circa 500 esperti sotto l’egida dell’Onu sul riscaldamento climatico del pianeta. Verso le 13, erano stati issati due striscioni, l’uno con il nome di Greenpeace e l’altro in cui si leggeva : «Non è troppo tardi». Gli scalatori devono ancora issare un terzo striscione gigante, di 50 metri per 10, su cui figura un termometro bloccato a 2 gradi, la soglia «limite» di riscaldamento al di là della quale il pianeta diventerebbe ingestibile.
A cura della "la stamapa".

ULTIMA ORA

29 GENNAIO ore 15:10

SICCITA', AUSTRALIANI BERRANNO ACQUA RICICLATA DA FOGNE

SYDNEY - Lo stato australiano del Queensland nel nordest del continente (capitale Brisbane) sarà il primo in Australia a introdurre acqua di liquame riciclata nella rete di acqua potabile. E il resto dell'Australia farà seguito, in risposta al cambiamento climatico e alla siccità cronica, che ha toccato livelli record.

Lo ha detto il premier laburista Peter Beattie, annunciando di aver cancellato un referendum previsto in marzo, che avrebbe affidato la decisione alla volontà popolare. Il calo inarrestabile dei livelli nelle dighe, ha detto Beattie, non lascia altra scelta che introdurre acqua riciclata dal prossimo anno, a Brisbane e nel sudest dello stato, una delle aree urbane di più rapida crescita in Australia. "La pioggia non viene, non abbiamo scelta...Sono decisioni difficili, ma se non si beve acqua si muore", ha detto.

"E comunque tutta l'Australia finirà presto per bere acqua riciclata e purificata, come già avviene in altri paesi", ha previsto. Solo pochi giorni fa il premier federale John Howard, conservatore, aveva presentato un piano da 6 miliardi di euro che prevede fra l'altro la presa di controllo federale del maggior sistema fluviale del Paese, dei fiumi Murray e Darling che bagnano quattro stati e che per costituzione sono sotto giurisdizione statale, non federale. L'annuncio del premier del Queensland ha causato una spaccatura fra i governi degli stati, tutti laburisti, rendendo ancora più difficile la creazione di un consenso nazionale sulla riforma delle risorse idriche. La decisione di riciclare l'acqua di scarico ha il sostegno del premier federale John Howard, conservatore, ma non dei governi laburisti degli altri stati. Morris Iemma, premier del Nuovo Galles del sud, il più popoloso dei sei stati, afferma che bere acqua riciclata non è inevitabile per le grandi città, a partire da Sydney.

Mike Rann, premier dell'Australia meridionale (capitale Adelaide), lo stato più gravemente colpito dalla siccità, già usa acqua riciclata per l'irrigazione ma non intende introdurla nella rete potabile. Il Victoria, il secondo stato per popolazione (capitale Melbourne) afferma di non avere bisogno di ricorrere ad acqua potabile riciclata. Secondo il ministro per le acque Justin Madden, usare acqua riciclata per l'industria è la migliore opzione, perché rende disponibile maggiori quantità di acqua potabile. Il premier federale Howard, che vive a Sydney, si congratula con il collega del Queensland e prevede che l'acqua riciclata sarà introdotta anche nella più grande città australiana nel prossimo futuro.

"Sono fortemente a favore del riciclaggio. Il premier Beattie ha ragione e sono d'accordo con lui completamente", ha aggiunto. Beattie peraltro ha condannato la 'campagna di paura' sull'acqua riciclata, ricordando che essa viene già consumata in città come Londra e Washington, ed assicurando che il processo di trattamento è rigoroso.

"La tecnologia sarà una combinazione di microfiltrazione, ultrafiltrazione e osmosi invertita", ha spiegato. "L'acqua passerà per sei o sette fasi di trattamento prima di finire nella diga e poi, come il resto dell'acqua della diga, sarà sottoposta ad ulteriore trattamento prima di arrivare ai nostri rubinetti", ha assicurato.
A cura dell'ANSA.

ULTIMA ORA

29 GENNAIO ore 14:43

Scusate per i problemi dovuti alla scrittura degli articoli sul mio blog. Sarà al più presto rimesso in ordine...Grazie.

IN PRIMO PIANO

29 GENNAIO ore 14:40

IL VERO INFERNO CI RIPROVA!. A FEBBRAIO NUOVE ONDATA DI FREDDO SULL'EUROPA E SULL'ITALIA.

Come già detto nei giorni scorsi, il mese di Febbraio potrebbe rivelarsi a mio parere ma anche da molti modelli a lungo termine molto interessante su tutta l'Europa e sull'Italia, tutto a causa di consistenti discese fredda da Nord. Il dubbio rimane ancora da stabile quali strade sceglieranno le ondate fredde ma su questo punto interrogativo ritorneremo a parlare meglio nei prossimi giorni. Intanto sappiano che già ai primi giorni di (3-6 Febbraio) un profonda depressione scenderà sui Balcani e sull'Italia centro-meridionale. Non sappiamo ancora osservare e definire la collocazione dei fenomeni sulla Penisola ma per dare un idea può sembrar probabile un coninvolgimento delle regioni Adriatiche, Sicilia, Sardegna, Emilia Romagna e parte del Piemonte occidentale grazie ad un effetto STAU. Su queste regioni le nevicate cadranno a quote relativamente basse ma addirituttura fino in pianura sul Nord. In seguito dopo una timidissima pausa una nuova e più intensa depressione fredda da Nord discenderà l'Europa per tuffarsi in seguito nel cuore del Mediterrano. Ne scaturitanno piogge e nevicate anche fino in pianura su buona parte della Penisola. Le temperature scenderanno di molti grandi con freddo intenso enlla notte e al mattino. Bisognerà adesso capire quale sarà la traiettoria dettata dal vortice in discese ma come ripeto bisognerà osservare i prossimi round per capire nei miglior dei modi quele sarà la collocazione giusta.
Seguite gli aggiornamenti...

CRONACA METEO

29 GENNAIO ore 14:16

FREDDO IN SENEGAL, PIOGGIA IN TURCHIA, GRAN CALDO TRA MALI E SENEGAL!
Sabato minime negative in molte località iberiche: Leon -9°C, Jerez -3,0°C. 92 mm in 24 ore a Golcuk. Temperature massime fino a quasi 44°C in Mali, dove diffusamente si sono superati i 38°C. 252 mm in 48 ore a Toamasina, in Madagascar.

Freddo in gran parte della Spagna sabato 27 gennaio. Queste alcune minime: Leon -8,8°C, Salamanca -8,3°, Burgos -6,6°C, Valladolid -4,0°C, Jerez -3,4°C. Sorprende soprattutto quest'ultima, in pianura e nella calda Andalusia, avente 6°C come media delle minime di gennaio.

Piogge intense sabato nella Turchia occidentale. Registrati, in 24 ore, tra le 6 GMT di sabato e la stessa ora di domenica, 92 mm a Golcuk, 52 a Bursa, 51 a Zonguldak.

Gran caldo in Mali sabato 27 gennaio. Nella capitale Bamako il termometro ha toccato un valore massimo di 39,2°C, contro una media delle massime di gennaio di 31°C. Toccati i 41,0°C a Kayes e i 43,8°C a Segou, che hanno rispettivamente 31° e 30°c di media delle massime di gennaio. In Senegal, 38,1°C la massima di Tambacounda, 6°C oltre la media del periodo. In Burkina, 39,4°C a Dori e 38,7°C nella capitale Ouagadougou, circa 9°C al di sopra della media delle massime del periodo.

Piogge intense hanno investito parte del Madagascar nei giorni scorsi. Nella città di Toamasina (o Tamatave), lungo la costa orientale,174 mm di pioggia sono caduti tra le 12 GMT di venerdì e la stessa ora di sabato, aggiungendosi ai 78 mm caduti nelle 24 ore precedenti.

Abbondanti piogge hanno causato alluvioni e portato morte e distruzione in Angola nella settimana appena conclusasi. Le alluvioni lampo hanno ucciso almeno 81 persone in questo paese dell'Africa sudoccidentale. La gran parte delle vittime si è registrata nella capitale Luanda. Numerosi i senzatetto e gravi i danni alle infrastrutture, sia nel sistema dei trasporti che in quello delle telecomunicazioni.

Nel sud della Groenlandia venerdì 26 gennaio è stato un giorno insolitamente mite. Nelle prime ore del mattino, la temperatura a Narsarsuaq ha raggiunto un valore massimo di 12,6°C, contro una media delle massime di gennaio di -5°C.
A cura di www.meteogiornale.it

domenica, gennaio 28, 2007

Ultima Ora

28 GENNAIO ore 18:58

L'aria malata si studia in laboratorio
Il laboratorio di chimica atmosferica dell'Istituto Paul Scherrer, alle porte di Zurigo, indaga sulle cause specifiche dell'inquinamento dell'aria.

Il laboratorio di chimica atmosferica dell'Istituto Paul Scherrer, alle porte di Zurigo, indaga sulle cause specifiche dell'inquinamento dell'aria.
Con le sue strutture per la simulazione, le attrezzature mobili e un centro di misurazione in vetta alle Alpi, il laboratorio è leader nel suo campo a livello mondiale.

Negli ultimi anni, lo smog ha rappresentato un tema di dibattito ricorrente nei media. I livelli di inquinamento atmosferico in Svizzera hanno superato i limiti stabiliti dalla legge per più giorni consecutivi durante tutto l'anno.Di recente, sono salite alla ribalta le polveri fini PM10. Sono particelle con un diametro inferiore a 10.000 millesimi di millimetro.L'Ufficio federale dell'ambiente ritiene che le PM10 possano causare malattie respiratorie, bronchiti, attacchi d'asma, disturbi cardiovascolari, cancro ai polmoni e persino morti premature.Urs Baltensperger, capo del laboratorio, sostiene che questi pericoli evidenziano la necessità di ulteriori ricerche."Dobbiamo assolutamente capire quali elementi giocano un ruolo nell'inquinamento atmosferico", spiega a swissinfo.


Effetti sulla salute

Baltensperger ammette che le preoccupazioni per la salute sono la ragione fondamentale di gran parte delle sue ricerche. Gli standard per le polveri fini possono essere stabiliti soltanto se si conoscono gli effetti delle particelle PM10. Ma una serie di questioni sono ancora irrisolte.Per trovare le risposte, il team di Baltensperger può contare su alcuni dei migliori strumenti in circolazione: una camera dello smog che simula le condizioni atmosferiche, un sistema mobile e una stazione per la misurazione. Quest'ultima si trova in cima alle montagne dello Jungfraujoch, nell'Oberland bernese.I ricercatori hanno preso particolarmente di mira gli aerosol, particelle che si formano con la combustione dei carburanti fossili, ma che derivano anche da fonti naturali come la vegetazione e gli aerosol secondari organici (SOA).Il sistema mobile per la misurazione e la stazione alpina di registrazione forniscono agli scienziati una gran quantità di dati da elaborare, ma occorreva un ulteriore strumento per analizzarli. È perciò nata la camera dello smog.

Un laboratorio d'oro

Al PSI di Villingen, nel canton Argovia, il team di Baltensperger ha costruito la camera, molto simile ad una gigantesca borsa di plastica. Il suo scopo è lo studio della composizione dell'aria. Pompandoci dentro una miscela di gas, con l'aiuto di potenti lampade di xeno che simulano la luce solare, è possibile riprodurre la composizione atmosferica di un dato giorno.Baltensperger spiega che simulare le condizioni atmosferiche in Svizzera non è semplice. La struttura mutevole del territorio rende infatti il compito molto più impegnativo e complesso rispetto ad esempio alle pianure americane.Ma aggiunge che i risultati ottenuti hanno richiamato l'attenzione della comunità internazionale e assicurato alla Svizzera un posto di rilievo nella ricerca mondiale."Abbiamo un ruolo importante", sostiene Baltensperger. "La nostra camera dello smog è stata usata anche da gruppi stranieri, per esempio da Stati Uniti, Gran Bretagna e Germania".

Cooperazione

Ai fini della ricerca anche la cooperazione internazionale con i migliori specialisti dell'atmosfera è importante."L'investimento svizzero da solo non basta", ammette Baltensperger. "Per completare il finanziamento delle nostre attività abbiamo bisogno del contributo europeo. Tre dei nostri progetti sono così sostenuti dall'Unione europea".Tra questi, ce n'è uno che si spinge oltre l'analisi della composizione dell'atmosfera. Il progetto, condotto da Baltensperger con i fondi europei, comprende un team medico che fornisce cellule di polmone appositamente preparate per essere esposte ai SOA nella camera dello smog. In questo modo, vengono misurati gli effetti immediati degli aerosol secondari organici sulle cellule.Urs Baltensperger non ha dubbi: l'approccio interdisciplinare sarà la strada del futuro per la scienza."È questo", sottolinea, "il genere di ricerca di cui avremo bisogno domani: specialisti dell'atmosfera che lavorano assieme a squadre mediche a salvaguardia della salute pubblica".


In Primo Piano

28 GENNAIO ore 10:22

ATTENTI...i modelli vanno in confusione. Evoluzione delicatissima per la prima settimana di Febbraio!!...

Ebbene si; molti modelli evidenziano sciene completemanete diverse l'uno dall'altro. La difficoltà sarà appunta tracciare una prima ipotesi che potrebbe rilevrsi falsa nei prossimi giorni data la loro dinamicità di collocare i minimi sul Mediterrano per i primi giorni (3-6) di Febbraio. Ma facciamo un resoconto tra i vari modelli: GFS vede il vortice freddo scendere verso i Balcani e spanciare esageratamente verso est con solo infiltrazioni fredde sull'Italia e qualche timido piovasco sulla Puglia. Per il resto, ventoso e asciutto. Contemporaneamente alla discesa fredda da est che lambierà soltanto l'Italia Meridionale, ci potrebbe essere una seconda chance da ovest, quando una goccia fredda potrebbe discendere verso la Francia e Spagna con conseguenze di piogge e nevicate sulla Sicilia, Tirreno e Nord-Ovest. Per il resto situazione invariata. ECMWF vede invece la colata fredda scendere in pieno sul cuore dei Balcani e parte dell'Italia con conseguenze di freddo e locali precipitazioni sui settori centro-meridionale. GEM vede un situazione potenzialmente buona ma probabilmente avara di precipitazioni data la sua discesa che sarà principalmente settentrionale con conseguenza di tempo asciutto sul Nord italia. Buone potrebbero essere al Centro-Sud. In compenso una ottima dose di freddo!!. Tutti gli altri modelli concordono generalmente con questi appena elencati.
A lungo termine? Bhè, siamo entrando in un campo veramente minato. L'evoluzione comunque sia non vede senz'altro l'arrivo della Primaversa, anzi, intense discese fredde seguiteranno a discendere sull'Italia per buona parte del mese di Febbraio, soprattutto nella prima decade.
Seguite gli aggiornmenti...

sabato, gennaio 27, 2007

Ultima Ora

27 GENNAIO ore 18:38

Ecco a vostra disposizione la grafica con gli accumuli nevosi rilevati oggi su alcune località alpine italiane e Oltralpe.


Ultima Ora

27 GENNAIO ore 18:21


Tempeste come Kirill, i cui costi si quantificano fino a 2 miliardi di euro, non saranno piu' un fattore isolato in Europa, e a farne le spese saranno soprattutto Gran Bretagna, Olanda e Francia . In Gran Bretagna, in particolare, nei prossimi 30 anni si abbatteranno 10 tempeste in piu', con un incremento della velocita' massima del tempo dell' 8-16%.E' l' allarme lanciato dal WWF che, nel rapporto 'Europa in tempesta', stima non solo l'entita' degli uragani che potrebbero colpire il Vecchio Continente da qui a fine secolo, ma anche la loro traduzione in termini economici.

Secondo l' associazione ambientalista, in Gran Bretagna entro la fine del secolo si registrerebbe il 25% in piu' di tempeste invernali per anno ed un incremento della velocita' massima dei venti dell'8-16%.Il tutto con un impatto elevatissimo in termini finanziari, se si considera che, nel solo decennio 1987-98, le tempeste invernali sono costate al paese tra i 200 milioni e i 2 miliardi di euro ciascuna. In Olanda la velocita' massima dei venti potrebbe invece aumentare del 2-15% e gli esperti - precisa il WWF - hanno dimostrato che un incremento del 6% costerebbe al paese 100 milioni di euro, con danni complessivi di 5 volte maggiori rispetto ad oggi. In Francia entro la fine del secolo le tempeste aumenterebbero fino al 10-20%, con una concentrazione del fenomeno soprattutto nelle zone settentrionali dove la velocita' dei venti aumenterebbe del 16% ed i giorni di vento fortissimo aumenterebbero del 25-50%."Del resto - sottolinea il WWF - nel rapporto 'Impacts of Europe's changing climaté anche l'Agenzia Europea dell'Ambiente prevedeva gia' nel 2004 che gli inverni freddi sarebbero diventati sempre piu' rari, fino a sparire quasi del tutto nel 2080". Aumenteranno invece, secondo il rapporto diffuso oggi, la frequenza e l'intensita' degli eventi estremi di precipitazioni, cosi' come i rischi di siccita' nel sud Europa: i primi potrebbero provocare un aumento delle alluvioni, mentre i secondi avranno serie conseguenze su agricoltura, risorse idriche e frequenza degli incendi forestali nel sud Europa.

Intanto, quello che stiamo vivendo verra' ricordato come un inverno da manuale sugli effetti dei mutamenti climatici: in parti diverse del globo, sottolinea il WWF, "ci sta presentando un piccolo compendio delle previsioni degli scienziati sui fenomeni che, in futuro, si presenteranno sempre piu' frequentemente a causa dei mutamenti climatici indotti dall'aumento dei gas serra, e in particolare dalla CO2, emessi dalle attivita' umane". I principali imputati - precisa il rapporto - sono il settore energetico e quello dei trasporti.

Dal primo, in particolare, "dipende il 37% delle emissioni di CO2 prodotte dall'uomo e dovute principalmente ai combustibili fossili, tipo per esempio il carbone". "Europa in tempesta fa seguito ad un altro rapporto sui cambiamenti climatici che abbiamo diffuso l'estate scorsa in cui - dichiara Gianfranco Bologna, direttore scientifico WWF Italia e membro della neo commissione governativa sul clima - abbiamo illustrato gli scenari probabili derivanti dall'aumento della temperatura globale di 2°C rispetto all'epoca preindustriale nell' area mediterannea, con uno scenario di aumento della frequenza di estati torride, aumento dell'intensita' delle precipitazioni e della loro concentrazione nel tempo e conseguenti frane e alluvioni.Sembrano rapporti antitetici, contraddittori, in realta' sono le due facce della stessa medaglia derivanti entrambi dall' inquinamento globale da gas serra che tende ad estremizzare gli eventi atmosferici".
A cura dell'ANSA.

Ultima Ora

27 GENNAIO ore 16:10

AGGIORNAMENTO VENTI:
Saranno come già detto i settori meridionali e le Alpi a vedere fino a domani venti forti. Per un maggior dettagli vediamo in sieme alla grafica le raffiche prevista nei settori maggiornamente colpiti. Sconsigliate le uscite in barca o a vela nei bacini meridionali.

In Primo Piano

27 GENNAIO ore 15:12

Ancora residue piogge sul basso Adriatico e Meridione ma migliora nella notte

Ancora instabilità regna sull'Adriatico e parte del Meridione ma nelle prossime ore si assisterà ad un lento ma deciso miglioramento a partire da nord. Nelle prossime ore pertanto sono attese ancora piogge deboli o moderate sull'Abruzzo meridionale (Pescarese, Chietino), coste del Molise, della Puglia e a tratti sul Foggiano. Piovaschi o deboli piogge anche sul Critonese, Vibonese, Reggino, Messinese, e Palermitano, irregolari sui restanti settori. Neve sul basso Adriatico oltre i 500-800 metri e 1000-1300 metri altrove. Nella notte migliora ovunque.
Venti moderati o forti da N-NW un pò su tutte le regioni ma più intensi sull'Adriatico e Puglia con raffiche anche oltre gli 80 km/h sul Mar Jonio. Mari molto mossi.


Cronaca Meteo

27 GENNAIO ore 14:32

Rovesci nevosi sulla pianura veneta
Gioia e delusione per un evento tanto atteso.


La discesa di aria artica marittima sviluppatasi dal mare di Norvegia ed entrata alle nostre latitudini con una doppia azione, attraverso la valle del Rodano e la porta della Bora, ha portato sulla nostra regione una situazione climatica più consona al periodo. L'irruzione tutto sommato non è stata di forte intensità e in molti casi le temperature sono tornate in media, la mitezza dei mesi scorsi però ha accentuato la sensazione di freddo.
Nella giornata di giovedì la neve ha fatto la sua comparsa nel Veneto centro settentrionale, nevicate a carattere coreografico hanno colpito città come Treviso, Padova e Vicenza, la temperatura positiva e la debolezza delle precipitazioni non hanno permesso di avere accumulo, l'unico capoluogo di provincia imbiancato è stato Belluno.Nel veneto meridionale le precipitazioni in pianura sono state sotto forma di pioggia mentre la neve ha interessato la zona dei Colli Euganei compresa la zona pedecollinare, sopra i 200/300 m di quota la neve ha pure fatto accumulo.
Nella mattinata di venerdì l'instabilità causata da diversi piccoli nuclei freddi passanti sopra la pianura veneta ha permesso di avere rovesci nevosi di durata limitata anche sul Basso Veneto, come nella giornata di giovedì la temperatura positiva non ha permesso accumuli al suolo.Al pomeriggio si sono alternate schiarite e annuvolamenti, la pressione è comunque in costante rialzo e il vento da NE rasserenerà il cielo.
Francamente sul Veneto ci aspettavamo qualcosina in più degli isolati rovesci nevosi che hanno interessato l'area tra giovedì 25 e venerdì 26 gennaio, sulle Prealpi e Dolomiti (qui solo in un primo momento iniziale) il bilancio è stato sicuramente più soddisfacente ed utile ai fini degli sport invernali e dell'approvvigionamento delle riserve idriche (anche se la stagione continua a rivelarsi eccezionalmente deficitaria sotto il profilo nivometrico).
Cos'è che ha fatto sì che i fenomeni fossero così modesti?La spiegazione più semplice, considerando le osservazioni fatte sulla sinottica in questi giorni, è che il minimo sia stato abbastanza circoscritto e debole, incapace di generare la vorticità necessaria in grado di portare ad un quadro di spiccato e diffuso maltempo. Si sono verificati isolati e limitati episodi di instabilità (spesso nevosa) che hanno colpito a macchia di leopardo il territorio ed in modo sostanzialmente equo, con correnti nel complesso deboli al suolo che hanno impedito che zone considerate favorite come il rilievo e l'alta pianura vicentina e svantaggiate come la lessinia e la pedemontana veronese, avessero alla fine accumuli fortemente disomogenei.
Una perturbazione dunque debole che ci ha fatto vivere un'atmosfera sicuramente più invernale ed ora esauritosi il capitolo precipitazioni ci attendiamo una fine di gennaio in linea, o leggermente sotto le medie di riferimento del periodo con massime in ripresa e minime in discesa sabato 27. Domenica 28 nuova possibile entrata per qualche ora della bora per via di una nuova irruzione artica che scivolerà verso i Balcani lungo la dorsale adriatica.

A cura di www.meteogiornale.it


In Primo Piano

27 GENNAIO ore 14:28

Il ritorno dell'Alta Pressione in sede Mediterranea...ma avrà comunque vita lunga. Conferme di nuovi affondi freddi nei primi giorni di Febbraio.
Evoluzione:
Anche i modelli stamane mostrano poderose discese fredde sull'Europa e sull'Italia dopo il 5 Febbraio. Al momento, si osservano molti ingarbugliamenti tra i vari modelli a nostra disposizione e pertanto è ancora improbabile tracciare quale sarà la traiettoria giusta degli affondi freddi. Soltanto l'evento prospettato tra fine mese e inizio Febbraio per quanto riguarda una discesa fredda sui Balcani e sull'Italia centro-meridionele viene vista in maniera più o meno uguale da molti modelli, ma che comunque dovrà essere rivista nei prossimi round. Il dopo, diverrebbe come detto più difficile da decifrare ma se dovessimo tracciare un tendenza possiamo dire che l'Alta Pressione sarebbe allontanta, lasciando il posto a ondate di freddo una dietro l'altra con piogge e nevicate intense fino a bassa quota. E' insomma una bella prosepettiva, che sarà aggiornata giorno dopo giorno. Ma vediamo in sinstensi l'evoluzione per i prossimi 15 giorni:

Evoluzione prevista il 28-31 Gennaio: probabilità 90%
Fino a domani (28 gennaio) lieve instabilità con piovaschi e deboli nevicate fin verso i 400-500 metri su alcuni regioni meridionali ma in via di miglioramento. Sul resto del Centro-Nord sereno e soleggiato con venti forti di Favonio sulle Alpi e parte delle pianure del Triveneto; meno su quelle piemontesi. Nuvoloso con nevicate sui rilievi dell'Alto Adige e Oltralpe di Asutria e Svizzera orientale. Nei giorni seguenti ritorno della stabilità quasi ovunque. A fine mese possibile lieve peggioramento sul Tirreno e Sardegna con isolate piogge ma altrove situazione pressochè stazionaria.

Evoluzione prevista per il 1-5 Febbraio: probabilità 50%
Anticiclone in grande spolvero sull'Italia. Sarà così abbastanza resistente a respingere per molti chilometri il fronte e le piogge verso est, facendo così arrivare solo sull'Italia Centro-Meridionale freddo ma assenti di fenomeni. Possibile discesa fredda invece sulla Gran Bretagna con possibili sconvolgimento a medio termine. Il tutto comunque dovrà essere monitorato attentamente!.

Evoluzione prevista il 6-12 Febbraio: probabilità 40%
Intense discese fredde sull'Europa centrale e sull'Italia dopo il 6 con piogge e nevicate intense su tutti i settori. Temperature in deciso calo. Più a lungo termine sempre discese nel cuore del Mediterrano con piogge e nevicate fino in pianura al Nord.

Seguite gli evuntuali aggiornamenti...

venerdì, gennaio 26, 2007

Ultima Ora

26 GENNAIO ore 20:05

Le Autostrade informano:

NEVE tra Parma e Reggio Emilia
NEVE tra Parma e Modena Nord
NEVE PREVISTA tra Pian Del Voglio e Barberino di Mugello fino alle 00:00 del
NEVE tra Chiusi e Orvieto
NEVE Valle del Salto e L'aquila Ovest
NEBBIA tra Vicovaro-Mandela e L'aquila Ovest
NEBBIA tra Bivio A25/A24 Roma-Teramo e Aielli-Celano

Molta prudenza su questi tratti stradali a causa di neve e per possibile formazione di ghiaccio sul manto stradale. A cura di www.autostrade.it


In Primo Piano

26 GENNAIO ore 16:31

Ritorna l'Alta Pressione per qualche giorno con giornate miti e tempo soleggiato ma... nella prima decade di Febbraio nuove sorprese fredde e nevose

Finalmente siamo arrivati a quello che volevamo e cioè L'INVERNO con la "l" maiscuola. Non è stato così pesante come si credeva ma comunque è bastato per rendere le nostre Alpi e i nostri Appennini in un paesaggio soggestivo e prettamente invernale. Molta neve è caduta sui rilievi del Trentino con accumuli anche oltre il metro di neve. Ieri e ancora per buona parte di oggi la risalità di aria umida dal Mar Ligure ha provocato deboli nevicate o spruzzate di neve fino in pianura sulla Lombardia, est Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna. A partire da domani le cose incomincieranno a cambieranno con la prima rimonta Anticiclonica a partire dai versanti occidentali italiani in estensione successivamente nei giorni seguenti anche altrove. Si arriverà al giorno 30 quando l'Italia sarà sotto il dominio Anticiclonico. ATTENTI... non sarà così imponente e combattente come prima, anzi; al primo tentativo perturbato essa sarà in grado si spostarsi come una "piuma" in diverse direzioni. Forse sembrerà un sciocchezza ma questa potrebbe essere il nostro futuro. Per i primi giorni di Febbraio infatti una nuova saccatura fredda dai Balcani scenderà verso l'Adriatico e il Sud Italia provocando alcune precipitazioni. Freddo ma asciutto sul resto del Centro e Nord. In seguito l'Alta Pressione potrebbe riprendere piede ma sarà subito abbattuta da una nuovo affondo freddo che questa volta coinvolgerà tutta l'Europa e l'Italia più occidentale. Ma vediamo in sintensi il tempo atteso fino al 10 Febbraio:

Situazione prevista per il 27-31 Gennaio: probabilità 90%
Ancora isolate piogge e neve a quote basse al Centro-Sud per il 26 Gennaio. Successiamente tempo soleggiato e stabile ovunque a parte locali disturbi con nevicate sui versanti alpini Oltralpe e un pò di vento da N. Clima molto freddo e rigido di notte e al primo mattino con estese gelate fino in pianura sul Centro-Nord. Temperature massime invece in lieve aumento a causa della rimonta Anticiclonica.

Situazione prevista per il 1-5 Febbraio: probabilità 50%
Affondo freddo sull'Adriatico e Sud Italia con temperature in calo, venti moderati da E e precipitazioni sparse, nevose fino a quote molto basse. Asciutto ma freddo altrove.

Situazione prevista per il 6-10 Febbraio: probabilità 30%
Nuovo e debole tentativo dell'Alta pressione sull'Italia ma subito scacciata da un nuovo affondo freddo da Nord, prima sull'Europa e poi sull'Italia. Il tutto sarà accompagnato da Maltempo e neve a quote basse su tutta l'Italia e temperature in forte calo.
L'evoluzione fino a qui rimane molto incerta e necessita di nuovi aggiornamenti nei prossimi giorni. Seguite gli aggiornamenti...

Cronaca Meteo

26 GENNAIO ore 14:55

Un gennaio freddo su parte del Nord America
Il freddo ha tuttavia riguardato soprattutto le zone centro occidentali statunitensi, che presentano temperature decisamente inferiori alla norma, Caldissimo invece sul nord est.


Ripetute invasioni di aria fredda di origine artica, hanno interessato soprattutto la zona centro - occidentale statunitense, facendo sì che questo mese di Gennaio si presenti con temperature decisamente inferiori alla norma, su molte di queste zone.
Al contrario della zona orientale, che, questa volta, ha beneficiato di una prima parte d'inverno piuttosto mite.
Possiamo riscontrare questo osservando gli scarti termici di numerose località sud occidentali degli States.
La famosa stazione sciistica di Salt Lake City, ad esempio, sta presentando un mese di Gennaio più freddo della norma di -2,7°C, ed ha sfiorato i -20°C a metà del mese.
La mite San Diego, in California, ha sfiorato lo zero, nei giorni scorsi, e sta sperimentando un Gennaio di -1,6°C in meno del normale.
Del resto San Francisco ha toccato gli 0°C il 14 Gennaio scorso, mentre Fresno sta avendo temperature minime negative ininterrottamente dal 12 Gennaio fino ad oggi.
Tucson, in Arizona, famosa per il suo caldo estivo con massime sovente di 44-45°C, stavolta è scesa a -2° il 14 e 15 Gennaio scorsi.
0°C sono stati toccati perfino a Corpus Christi, sulla costa Texana, ove il giorno 16 la massima diurna è stata di appena +4°C (ed il mese di Gennaio è attualmente -0,7°C rispetto alla norma), mentre Dallas ha sfiorato i -5°C, presentando molte temperature minime negative dal 12 Gennaio fino ad oggi.
Di tutt'altro genere il mese di Gennaio sul Nord Est statunitense, abituato agli inverni rigidissimi, ma che invece sta sperimentando una specie di Primavera anticipata.
A New York Gennaio è attualmente +5,2°C rispetto alla norma, Albany è +4,7°C, Chicago è addirittura +5,9°C!
Ma le GFS per il Nord America promettono nuove ondate di freddo che dovrebbero coinvolgere un po' tutto il Continente.
Solitamente, per quel settore, il modello è piuttosto preciso nel prevedere il freddo, e, probabilmente, porterà entro i primi di Febbraio a temperature molto al di sotto della norma su gran parte degli Stati Uniti.
A cura di www.meteogiornale.it

In Primo Piano

26 GENNAIO ore 14:51

Ancora NEVE nelle prossime ore sulla Romagna e regioni Centrali. Migliora altrove!

Nevica molte debolmente in queste ore su diverse aree della Lombardia ma le precipitazioni stanno quasi esaurimento. Precipitazioni invece più consistenti sull'Emilia Romagna dove nelle prossime ore la neve cadrà ancora fino in pianura, specie sui settori orientali della regione.

Ma vediamo l'evoluzione per le prossime ore:
Precipitazioni sparse sul basso Veneto, Emilia Romagna, Marche, Toscana, Umbria, Abruzzo e Lazio settentrionale, localmente sottoforma di rovesci sulle coste. In serata le precipitazioni si attenueranno sul Lazio ma continueranno ancora irregolarmente su buona parte della Toscana, Umbria, Romagna e Marche. Asciutto sul resto del Nord con cieli da poco a parzialmente nuvolosi.

Quota neve: cadrà fino in pianura (100-300 metri) sull'Emilia Romagna e a quote basse (400-700 metri) sulle restanti regioni. Probabili fiocchi più bassi sulle Marche.

CITTA' con alta possibilità di NEVE:
Modena: neve debole 70%
Parma: neve debole 70%
Piacenza: neve debole 50%
Perugia: neve debole 70%
Arezzo: neve debole 60%

giovedì, gennaio 25, 2007

fUltima Ora

25 GENNAIO ore 21:12

Le Autostrade informano:

NEVE tra Piacenza sud e Fidenza
NEVE tra Gallarate Nord e Varese
NEVE tra Fino Mornasco e Chiasso
NEVE tra Carsoli-Oricola e Tornimparte
NEVE tra Ghemme e Carpugnino
NEVE tra Vittorio Veneto Nord e Bivio A27/SS 51 Alemagna
NEBBIA tra Bivio A25/A24 Roma-Teramo e Avezzano

Prudenza sulle strade su questi tratti.
A cura dell'ANSA

Ultima Ora

25 GENNAIO ore 19:01

ROMA - Una scossa di terremoto di magnitudo 2.7 e' stata registrata alle 00.25 nella provincia di Lucca. non risultano danni a persone e cose. L'epicentro - riferisce il Dipartimento della Protezione civile - e' stato localizzato tra i comuni di Fosciandora, Castelnuovo di Garfagnana e Barga.

Ultima Ora

25 GENNAIO ore 18:39

Neve e Freddo dal Nord a Sud

BOLOGNA - Ancora neve sull'Appennino in Emilia-Romagna. Dopo le precipitazioni di ieri, seguite all'abbassamento della temperatura, anche la scorsa notte sulla regione ci sono stati diversi piovaschi e, sui rilievi, nevicate. La situazione stradale è comunque tranquilla: permane il divieto del transito ai mezzi pesanti sull'Autocisa e l'obbligo di catene al seguito sulla E45 Ravenna-Orte.

NEVE, SCUOLE CHIUSE IN PAESI PROVINCIA ROMA
Risveglio sotto la neve questa mattina per gli abitanti dei paesi della Valle dell'Aniene, in provincia di Roma, in seguito alle precipitazioni che hanno interessato fino a questa mattina l'intero territorio. Ad Affile, la presenza di circa 5 centimetri di neve ha provocato anche la chiusura delle scuole e difficoltà nei collegamenti per gli abitanti delle frazioni.Scuole chiuse per neve, su ordinanza del sindaco Sandro Biferi,pure nel vicino Comune di Arcinazzo Romano, a Riofreddo il cui istituto è frequentato anche da alunni provenienti dai confinanti comuni di Vallinfreda e Vivaro Romano,tutti con presenza di circa 20 centimetri di neve.Tetti imbiancati inoltre a Canterano, dove il manto nevoso ha raggiunto circa 10 centimetri, e a Rocca Canterano,con 20 centimetri di neve, tanto da rendere difficoltoso il collegamento del paese con il bivio sull'Empolitana.

BUFERE NEVE SU CARSO TRIESTINO,NEVICATE ANCHE SU COSTA
Bufere di neve sul Carso triestino e nevicate anche nel centro urbano del capoluogo giuliano e su gran parte della costa e della bassa pianura friulana stanno caratterizzando, dalle prime ore di oggi, le condizioni del tempo in Friuli-Venezia Giulia dopo le abbondanti nevicate di ieri sull' arco alpino delle Alpi Giulie e Carniche. Le situazioni più difficili - da quanto si è saputo dall' Osservatorio Meteo Regionale dell' Osmer - si registrano sull' altopiano carsico, con bufere di vento di Bora e neve che sta causando disagi alla circolazione automobilistica. In media la neve ha raggiunto i dieci centimetri, mentre in città e lungo la costa, nonostante la fitta nevicata, la neve fa fatica ad attecchire a causa della temperatura del suolo che è ancora di qualche grado sopra lo zero. Nevicate sono in corso anche lungo tutta la costa del golfo di Trieste e sulla bassa pianura friulana, fino a Cervignano del Friuli (Udine) e Codroipo (Udine, dove la neve non ha superato i cinque-sei centimetri. Brevi nevicate, invece, sulle montagne friulane, carniche e tarvisiane dove ieri le precipitazioni nevose erano stati abbondanti fino a registrare il record storico per il centro abitato di Tarvisio (Udine), dove in poche ore - secondo i dati dell' Osmer - sono caduti fra i 58 e i 70 centimetri di neve (oltre un metro in montagna). Sempre a Tarvisio - si è saputo dall' amministrazione comunale - le scuole, che ieri erano rimaste chiuse, sono state oggi riaperte e l' erogazione dell' energia elettrica, interrotta ieri per la caduta di pali e guasti di varia natura, è oggi tornata normale.

NEVE IN SILA, OBBLIGO CATENE A BORDO SU A3
Nella gran parte della Calabria il maltempo si sta caratterizzando con freddo e vento forte. Nella zona della Sila, ed in particolare a Camigliatello e Lorica, la neve ha raggiunto i 25 centimetri. Sul tratto dell'autostrada A3 che va dagli svincoli di Sibari a Sicignano gli automobilisti hanno l'obbligo di avere le catene a bordo. Stamani, a causa del maltempo sulla statale 107, nei pressi di Camigliatello Silano si è verificato un incidente che ha provocato danni ai mezzi coinvolti e rallentamenti alla circolazione. Gli agenti della Polstrada ed il personale dell'Anas hanno intensificato i controlli per evitare disagi agli automobilisti.
A cura dell'ANSA

Ultima Ora

25 GENNAIO ore 18:21

LIVE NEVE: nevica debolmente e o moderatamente sulla buona parte della Lombardia nord-orientale (Pessano, Seregno, Castellanza, Lazzate, Samarate, Arosio, Casnate, Olgiate, Como, Valmorea, M.Olimpino, Bevera, Molteno, Mozzo, Lecco, Pessano, Ballabio, Barzio, Meride, Luino, Massagno, Valcava e Mortara). Gli accumuli oscillano tra gli 1-3 cm in pianura e 5-7 cm in collina. Le temperature su queste cittadine oscillanno tra gli 0° e i 3°C mentre oltre i 500 metri si sfiorano i -2°C. Attenzione sulle strade...

Ultima Ora

25 GENNAIO ore 18:02

MILANO - Da stanotte sono state registrate nevicate, diffuse a macchia di leopardo in Lombardia, e anche a Milano questa mattina e' caduta la neve. La precipitazione e' stata comunque fino ad ora limitata, mista ad acqua, e si e' conclusa senza al momento creare particolari problemi al traffico. Fiocca invece ancora sulla A7 (Milano-Genova), nella tratta compresa tra Casei Gerola e Serravalle dove sono entrati gia' in servizio automezzi spalaneve e spargisale.
A cura dell'ANSA.

Brevissime

25 GENNAIO ore 18:00

Ancora alcune ore di NEVE per buona parte della Valpadana centro-orientale. Qualche fiocco in arrivo nella notte anche sul Piemonte...

LIVE: nevica su buona parte della Lombardia settentrionale e dell'Emilia con accumuli che sulle pianure oscillano tra gli 1-5 cm. Depositi fino a 10 cm sull'Appennino emiliano e ligure orientale.

EVOLUZIONE PER LE PROSSIME ORE:
Nelle prossime ore la situazione è prevista generalmente stazionaria con piogge sparse su buona parte del Triveneto con deboli nevicate o spruzzate di neve fino al piano (100-300 metri circa) sulla Lombardia settentrionale e meridionale, Emilia Romagna e nella notte anche sul Piemonte settentrionale e occidentale.
Per quanto riguarda città saranno nuovamente imbiancate lievemente le zone a nord di Milano, basso Pavese, Varesotto, Comasco, Lecchese, Sondriese, Bergamasco, Bresciano, basso Lodigiano, basso Cremonese e basso Mantavano. Piogge più probabile sui settori centrali della regione. Spruzzate di neve anche sul Piacentino, Parmigiano e su buona parte delle zone pedemontante. Qualche fiocco nelle notte anche sul Verbano-Cusio-Ossola, alto Vercellese, alto Novarese, alto Torinese ed est Alessandrino. Sul resto della regioni solo fiocchi a tratti.

mercoledì, gennaio 24, 2007

Ultima Ora

24 GENNAIO ore 21:04

ULTIMO AGGIORNAMENTO: viene confermata domani la neve fino in pianura sull'Emilia Romagna (200-400 metri), Lombardia meridionale (100-300 metri) e sul Piemonte centro-meridionale (0-200 metri). Le precipitazioni rispetto a quello osservato stamane sembrerebbero più corpose con accumuli anche intorno ai 5-10 cm sull'Emilia Romagna specie e soprattutto sulle zone pedemontane. Altrove oscilleranno tra gli 1-3 cm ma a tratti anche meno con isolate spolverate. Piogge localmente intense sulla Toscana e a tratti su Lazio e Umbria. Qui la neve dovrà attestarsi intorno ai 300-500 metri, fin verso i 700 sull'Appennino centrale. Prudenza sulle strade su queste regioni!

Ultima Ora

24 GENNAIO ore 20:18

Temperature rigidissime e clima decisamente Invernale avvolge in questi giorni tutta la Svizzera. Dopo le nevicate avute ieri fino in pianura e anche abbondanti in questa, oggi la giornata ha visto ancora insolati rovesci nevosi ma in queste ore la situazione è prevista in deciso miglioramento seppur in maniera temporana. Domani il passaggio di un nuovo e debole fronte porterà ancora isolati fiocchi di neve o spruzzate fino in pianura sui settori centro-meridionale della regione. Altrove generalmente asciutto. In serata si assisterà ad generale miglioramento.

Ecco le temperature più basse registrate alle ore 19:00 di questa sera:

Adelboden -10 °C
Berna -6 °C
Changins -5 °C
Chasseral -13 °C
Cimetta -8 °C
Corvatsch -22 °C
Crans-Montana -9 °C
Davos -12 °C
Disentis -9 °C
Engelberg -8 °C
Evolène -12 °C
Fahy/Porrent -6 °C
Ginevra -4 °C
Glarona -5 °C
Gr.S.Bernardo -17 °C
Guettingen -5 °C
Gütsch -16 °C
Hinterrhein -11 °C
Hoernli -10 °C
Jungfraujoch -25 °C
La Chx-de-Fon -9 °C
La Dole -14 °C
Laegern -9 °C
Moléson -15 °C
Napf -12 °C
pas.d.Grimsel -13 °C
Payerne -6 °C
Pilatus -16 °C
Piotta -6 °C
Plaffeien -10 °C
Robiei -12 °C
Ruenenberg -7 °C
S. Bernardino -11 °C
Saentis -19 °C
Samedan -10 °C
San Gallo -7 °C
Scuol -9 °C
Ulrichen -8 °C
Weissfluhjoch -20 °C
Zermatt-10 °C
Zurigo

Ultima Ora

24 GENNAIO ore 20:00


WEF Davos: neve causa ritardi negli arrivi personalità, apertura secondo copione
DAVOS (GR) - La prima neve dell'anno, oltre ai disagi al traffico sull'Altopiano, ha perturbato anche gli arrivi delle personalità a Davos (GR) per l'apertura del Forum economico mondiale (WEF). Nessun elicottero ha infatti potuto atterrare nella località grigionese. L'inaugurazione è comunque avvenuta pressoché all'ora prevista, pochi minuti dopo le 17.30.


Nella località turistica retica non vi era però traccia né di David Cameron, leader dei conservatori britannici, né del sindaco laburista di Londra Ken Livingston, ha indicato oggi pomeriggio il portavoce del WEF Matthias Lüfkens. Il loro volo ha dovuto essere cancellato per la neve allo scalo di Zurigo-Kloten.

La presidente della Confederazione Micheline Calmy-Rey, che stamane ha partecipato alla seduta del governo a Berna, è giunta a Davos compiendo il tragitto in treno ed automobile, invece che a bordo dell'elicottero predisposto dalle Forze aeree, ha indicato il Dipartimento degli affari esteri (DFAE). Calmy-Rey ha pronunciato il discorso inaugurale.

La cancelliera tedesca Angela Merkel, alla tribuna dopo la responsabile del DFAE, dando prova di previdenza, è partita in anticipo da Berlino ed è atterrata a Zurigo nel pomeriggio. Per Davos ha proseguito via strada dov'è giunta in orario per un pelo, ha indicato Lüfkens.
SDA-ATS

Ultima Ora

24 GENNAIO ore 14:01

BOLZANO - Dopo le nevicate delle ultime ore e' segnalato pericolo marcato di caduta valanghe sui monti dell'Alto Adige. Nelle ultime 48 ore sono caduti dai 50 ai 75 cm di neve nella zona dolomitica e lungo la parte orientale della cresta di confine, da 40 a 60 nel sudovest e nella parte centrale della cresta e fino a 25 nella zona di Resia. Su tutto l'Alto Adige il pericolo valanghe e' marcato, grado 3. I punti di pericolo sono su pendii ripidi al di sopra dei 1.800 m.
A cura dell'ANSA

Ultima Ora

24 GENNAIO ore 12:33

ZURIGO - La prima neve di quest'inverno in pianura ha colto di sorpresa gli automobilisti a nord delle Alpi: nel canton Zurigo sono stati registrati già 44 incidenti, di cui una dozzina nel capoluogo. Nessun ferito, tuttavia, mentre tre feriti leggeri si segnalano nel canton San Gallo, dove sono stati pure numerosi gli incidenti.Nel canton Berna gli incidenti segnalati sono finora 14, con due feriti leggeri. L'arrivo della neve ha perturbato il traffico anche nella Svizzera romanda. Da mezzanotte la polizia vodese ha registrato 32 incidenti. In due case con feriti leggeri.All'aeroporto di Kloten sono stati annullati sei voli europei a causa del maltempo. In cinque casi si tratta di aerei della compagnia Swiss. Si sono inoltri registrati ritardi di 20 minuti in media. Diversi collegamenti sono stati annullati o ritardati anche all'aeroporto di Basilea-Mülhouse. A Ginevra i voli annullati sono stati tre e ci sono stati ritardi fino a 45 minuti.
Le FFS non segnalano invece problemi particolari né ritardi importanti.
A cura di SDA-ATS

Ultima Ora

24 GENNAIO ore 13:30

ROMA - Per l'ondata di maltempo nel Lazio cancellate decine di voli da e per Fiumicino. Sono arrivati freddo e neve. Chiusa la via Aurelia in entrata, a 300 metri dal Gra, per consentire ai vigili del fuoco di procedere su alberi e cartelloni pericolanti. Forte calo delle temperature e da stasera saranno attivi i "Bus della Solidarieta'" per i senza tetto. Mareggiata a Fiumicino. Nevica nel Frusinate, al Terminillo, a Monte Livata, in Valle Aniene e Monti Simbruini.

BOLOGNA - Nevica sui passi dell'Appennino tosco-emiliano al di sopra di 400-500 metri. Al momento nessun disagio al traffico. La polizia stradale di Bologna inoltre non segnala problemi neanche sul valico dell'Autostrada A15 Parma-La Spezia e sull'A1 fra Rioveggio e Barberino.
A cura dell'ANSA.

In Primo Piano

24 GENNAIO ore 13:15

Le NEVICATE previste domani sul Centro-Nord.

La prima sfuriata Invernale è già passata sul Nord Italia e ha lasciato già i primi segni veri della stagione in essere con piogge anche copiose e nevicate abbondanti sulle Alpi. Adesso il tutto lo ritroviamo sul Centro-Sud Italia dove si osservano rovesci intensi e temporali forti sulle coste Tirreniche. Nel corso della sera-notte su questi settori le precipitazioni tenderanno lentamente ad attenuarsi e anche a diradarsi su alcune regioni. Al Nord cieli anche a tratti sereni ma clima freddo nella notte. A parite da domani infiltrazioni da est sulla Valpadana provocheranno un generale peggioramento (seppure debole) su tutto il Nord Italia e parte del Centro. Ma vediamo l'evoluzione nel dettaglio prevista per domani:

GIOVEDI 25 GENNAIO
Evoluzione generale: nuvolosità sparsa per tutto il giorno su tutto il Centro-Nord Italia, meno intensa e soggetta ad ampie schiarite sulla Valle d'Aosta e Liguria di Ponente nel corso del pomeriggio. In serata migliora sul Piemonte. Piogge sparse sul Triveneto con un pò di neve fino in pianura. Fiocchi sparsi anche altrove.

Ore 06: piogge sparse anche moderate sulla Romagna, Toscana, Umbria e Lazio settentrionale. Neve debole-moderata oltre i 200-300 metri un pò più alta (400-600 metri) su Toscana meridionale, Umbria e Lazio. Asciutto sull'Adriatico. Sul resto del Nord fiocchi di neve sparsi fino in pianura sulla Lombardia settentrionale, Prealpi Venete, Friuli e Alpi Marittime

Ore 12: piogge sparse su buona parte del Triveneto, con neve oltre i 300-400 metri a tratti fino in pianura. Piogge anche sulla Toscana, Umbria e nord Lazio. Neve anche sull'Appennino centro-settentrionale oltre i 400-600 metri. Fiocchi di neve fino in pianura anche sul Veneto, alta e bassa Lombardia, Trentino meridionale e Piemonte (meno sui settori nord-orientali della regione)

Ore 18: piogge sparse sulla Romagna con neve in lieve calo fin verso i 300 metri. Ancora piogge tra Toscana settentriona e a tratti tra Umbria e Lazio settentrionale ma in esaurimento. Neve in Appennino centro-settentrionale oltre i 400-800 metri, più alte proseguendo verso sud. Al Nord ancora fiocchi di neve fino in pianura sul Piemonte centro-meridionale, bassa e alta Lombardia e Trentino.

Nella notte su Venerdì 26 si attenuano le precipitazioni ovunuque anche se rimangono isolati fiocchi di neve sul Cuneese e Appennino tosco-emiliano.
Qui sotto al cartina offera da ETA che evidenzia la neve per ore centrali di Giovedì.



Ma quali CITTA' vedranno la NEVE?
A fianco a ogni città ci sarà la percentuale (%) di accadimento

Aosta: fiocchi sparsi 40%
Torino: fiocchi sparsi 70%
Cuneo: neve debole 90%
Biella: fiocchi sparsi 60%
Asti: neve debole 80%
Alessandria: neve debole 90%
Verbano: fiocchi sparsi: 60%
Como: fiocchi sparsi 70%
Varese: fiocchi sparsi 50%
Lecco: fiocchi sparsi 70%
Bergamo: fiocchi sparsi 80%
Brescia: fiocchi sparsi 60%
Pavia: fiocchi sparsi 80%
Cremona: neve debole 80%
Mantova: neve debole 80%
Piacenza: neve debole 80%
Parma: neve debole 80%
Reggio Emilia: neve debole 60%
Modena: neve debole 70%
Bologna: neve debole 80%
Ferrara: neve debole 80%
Ravenna: neve debole 70%
Trevico: fiocchi sparsi 60%
Verona: fiocchi sparsi 60%
Rovigo: fiocchi sparsi 80%
Padova: fiocchi sparsi 80%
Trieste: fiocchi sparsi 60%
Arezzo: neve debole 80%
Firenze: neve debole 70%
Prato: neve debole 70%
Siena: neve debole70%
Rieti: neve debole 80%
Perugia: neve 90%

Ultima Ora

24 GENNAIO ore 9:25

BERNA - Dopo le temperature estremamente miti delle scorse settimane in Svizzera la neve è finalmente scesa anche in pianura. Il manto nevoso ha provocato solo lievi disagi al traffico stradale.MeteoSvizzero ha indicato che sull'Altopiano stamane vi era una sottile coltre di 5-8 centimetri di neve. Le precipitazioni sono state più abbondanti nella parte orientale del paese, meno in quella occidentale. In Ticino l'autostrada A2 è stata parzialmente chiusa ai veicoli pesanti. Per i camion vigeva in entrambe le direzioni la fase rossa.Il tempo invernale dovrebbe continuare anche oggi e domani, mentre per venerdì è atteso il sole e lunedì potrebbe tornare un fronte di aria più calda.
A cura di SDA-ATS

Ultima Ora

24 GENNAIO ore 9:23

Le autostrade informano:

NEVE tra Rioveggio e Barberino di Mugello
NEVE tra Ceva e Altare
NEVE: chiusura Pesanti con peso superiore alle 7.5 tonn. tra Tivoli e Teramo per neve
NEVE tra Carsoli-Oricola e San Gabriele-Colledara
NEVE: chiusura Pesanti con peso superiore alle 7.5 tonn. tra Bivio A25/A24 Roma-Teramo e Villanova per neve
NEVE tra Avezzano e Sulmona-Pratola Peligna
VENTO FORTE tra Bivio A1/Diramazione Roma Nord e Ceprano
VENTO FORTE tra Bivio A12/Diramazione Livorno e Bivio A12/SS 1 Aurelia
VENTO FORTE tra Bivio A12/A Roma-Fiumicino e Bivio A12/SS 1 Aurelia
VENTO FORTE tra Pineto e Vasto Nord
TEMPORALI tra Napoli Centro e Salerno
TEMPORALI tra Tornimparte e Assergi
TEMPORALI tra tra Inizio Tangenziale Napoli e Fine Tangenziale Napoli

Attenzione alla guida su questi tratti stradali. Prudenza!!
A cura di www.autostrade.it

In Primo Piano

24 GENNAIO ore 9:15

PIOGGE e NEVICATE fino a quote molto basse sul Centro-Sud Italia. Si attenuano le precipitazioni sul Nord Italia ma domani possibili episodi nevosi sulla Pianura Padana...

LIVE: piogge forti stanno colpendo duramente il Tirreno. Temporali sono presenti sul Lazio, Campania e ovest Sardegna localmente con isolate grandinate, mentre rovesci forti sono in atto sulla Liguria di Levante e Toscana di Levante. Neve oltre i 500-700 metri sul nord Appennino e 800-1100 altrove.

EVOLUZIONE: durante la giornata insisteranno le piogge su buona parte del Centro Italia e Sardegna (specie settori occidentali) anche se verso sera i fenomeni di attenueranno lentamente. Rovesci comunque ancora forti e locali temporali saranno presenti sulla Liguria di Levante, Lazio e Campania. Nuvoloso ma asciutto sull'Adriatico. Al Sud un pò di nuvolosità e qualche pioggia sulla Basilicata, Calabria e nord Sicilia. Al Nord si assisterà ad un'attenuazione dei fenomeni specie in serata. Rimarranno solo locali piovaschi e rovesci di neve fino a 300 metri sull'Appennino emiliano e zone di pianura antistanti.

DOMANI:
Peggiora nuovamente sul Nord Italia specie nella seconda parte della giornata con rovesci e spruzzate di neve fino al piano sull'Emilia Romagna, basso Veneto e Piemonte centro-meridionale. Nevicate più consistenti sull'Emilia Romagna con occasionali accumuli (4-5 cm).
Sulle Alpi tempo generalmente asciutto ma molto freddo.
Al Centro nubi e piogge sparse sulla Sardegna, Toscana, Lazio, Umbria e a tratti sulla Campania. Qualche rovescio anche sulle Marche. Neve sull'Appennino generalmente oltre i 200-400 metri con spruzzate di neve fino in pianura e sulla costa in Liguria e Toscana settentrionale. Sulla Sardegna fiocchi oltre i 700-800 metri. In serata i fenomeni tenderanno a diradarsi e attenuarsi. Al Sud piogge sparse e isolate ma più intense e relegate a tutte le regioni nella seconda parte della giornata. Rovesci anche intensi sulla Puglia meridionale.

martedì, gennaio 23, 2007

Ultima Ora

23 GENNAIO ore 21:16

Si segnalano accumuli di ben 1 metro e 80 cm sul Monte Falori a 2300 metri di altitudine nelle Dolomiti. Seguono a ruota Arabba con 80 cm a 1600 metri, Zoldo basso con 40/50 cm a 800 metri, Domegge 40 cm a 800 metri, S.Stefano 50 cm a 800 metri, Cortina 20/40 cm a 1200 metri e oltre i 60/70 cm sulle piste più alte.
Valori molto alti che comunque rendono ancora più affasciante il paesaggio dopo mesi e mesi di interminabile Alta Pressione e tempo molto mite.......

Ultima Ora

23 GENNAIO ore 20:45

Le Autostrade informano:

NEVE prevista neve tra Sasso Marconi e Barberino di Mugello fino alle 12:00 del 24/11/07
NEVICA sul tratto tra Morgex e Courmayeur sud
NEVICA tra Carnia e Ugovizza
NEVICA tra Ugovizza e Confine di Stato
NEVICA tra Valle del Salto e Tornimparte
VENTO FORTE tra Orte e Ceprano
VENTO FORTE tra Nocera e Salterno
VENTO FORTE tra Bivio A12/Diramazione Livorno e Bivio A12/SS 1 Aurelia
VENTO FORTE tra Bivio A12/A Roma-Fiumicino e Cerveteri
VENTO FORTE tra Faenza e Cattolica
VENTO FORTE tra Poggio Imperiale e Canosa
VENTO FORTE tra tra Candela e Bivio A16/A14 Bologna-Taranto
VENTO FORTE tra Bivio A24/A25 Roma-Pescara e San Gabriele-Colledara
VENTO FORTE tra Cocullo e Sulmona-Pratola Peligna
VENTO FORTE tra Vittorio Veneto sud e Belluno
VENTO FORTE tra Bivio SGC FI-PI-LI/Diramazione Pisa e Livorno SGC
TEMPORALI tra Napoli Centro e Salerno

Prestare molta attenzione su questi tratti stradali...
A cura di www.autostrade.it

Ultima Ora

23 GENNAIO ore 14:43

Nevica intensamente su tutte le Alpi intorno ai 1000 metri ma a tratti sconfinamenti anche fin verso i 900 sul Piemonte e Friuli.

Ultima Ora

23 GENNAIO ore 14:18

Finalmente arriva la neve sulle Dolomiti

BOLZANO - E' finalmente arrivata la tanto attesa nevicata nelle Dolomiti, con la soddisfazione degli operatori turistici. Nelle zone del comprensorio Superski - il più grande dell'arco alpino - sono caduti nella notte da 20 a 60 centimetri di neve e le precipitazioni sono ancora in corso. E' stato così consolidato il manto delle piste, finora garantito in gran parte soltanto dalla neve artificiale e gli operatori sono ora pronti a tenere aperti gli impianti sino a dopo Pasqua, vale a dire a metà aprile. A causa delle nevicate è necessario l'uso dell'attrezzatura invernale per viaggiare in auto sulle strade di montagna, avverte al Centrale viabilità di Bolzano.

VALLE D'AOSTA: NEVICA SOPRA I 1.500 METRI DI QUOTA
Nevica, anche se al di sotto delle attese, in Valle d' Aosta. La precipitazione sta interessando la fascia sopra i 1.500 metri ed è più intensa nella parte orientale della regione. Pioggia, invece, nel fondo valle. Secondo l' ufficio meteorologico regionale, la nevicata sarà più intensa nelle prossime ore ma si concluderà in serata. Sorridono comunque gli operatori turistici: un po' di neve è andata ad arricchire i comprensori e, inoltre, da domani dovrebbero scendere bruscamente le temperature, consentendo così l' utilizzo degli impianti di innevamento artificiale.

CIRCOLARE DELLA PROTEZIONE CIVILE
Una circolare che riepiloga le indicazioni operative da seguire in caso di maltempo è stata inviata dal Dipartimento della Protezione Civile a tutte le Regioni e le Prefetture, in vista dell'arrivo della perturbazione che da domani investirà l'Italia portando piogge intense e neve anche in pianura.Contestualmente il Dipartimento ha emesso un allerta meteo a partire dalle prime ore di odggi e per le prossime 24-36 ore riguardante prima il Friuli Venezia Giulia e il Veneto e successivamente Lazio, Umbria, Campania, Basilicata e Calabria. Nel documento si invitano tutte le strutture a procedere ad "una verifica delle procedure di attivazione su scala territoriale che garantiscano il necessario raccordo informativo e operativo tra i vari livelli nonché il censimento delle risorse pubbliche e private presenti sul territorio, la loro dislocazione, i tempi e le modalità di eventuale attivazione". E si sottolinea l'importanza del coordinamento tra tutte le strutture, in modo che "tutti i vari soggetti, a vario titolo concorrenti alla gestione delle possibili situazioni di criticità, operino in modo da garantire un intervento tempestivo e coordinato".Quella di ieri era infatti una riunione "preventiva" e informativa", per evitare di trovarsi impreparati di fronte a possibili situazioni a rischio. I problemi principali potrebbero verificarsi nei trasporti, per l'energia elettrica e per le categorie sociali più deboli e a rischio visto che il brusco abbassamento delle temperature e l'innalzamento dei corsi d'acqua. Il Dipartimento, è detto in una nota, è pronto a far scattare le associazioni di volontariato in caso di necessità. Quanto alla perturbazione di origine atlantica e alimentata da correnti fredde, gli esperti prevedono un "marcato peggioramento" sulle regioni settentrionali e su quelle centro meridionali tirreniche. "Le precipitazioni - affermano - assumeranno carattere nevoso sui settori alpini e prealpini di Val d'Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia con quota neve a 1.200 1.400 metri, in successiva diminuzione fino a 400-600 metri e, localmente, anche a quote inferiori. Sui settori appenninici settentrionali la quota neve si attesterà sui 1.200 1.400 metri, su quelli centrali al di sopra dei 1.300 1.500 metri e su quelli meridionali al di sopra dei 1.600 1.800 metri. Tale quota sarà, il 25 gennaio, in progressiva diminuzione fino a 600-800 metri sull'Appennino settentrionale, 800 1.000 metri sull Appennino centrale e 1.000 1.200 metri sull'Appennino meridionale.Previsti anche venti forti su Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo, Campania, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia. La sala situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile seguirà l'evolversi della situazione in contatto con le Prefetture e le sale operative regionali.
A cura dell'ANSA

In Primo Piano

23 GENNAIO ore 14:04

PIOGGIA e NEVE saranno protagonisti fino a Giovedì su tutto il Centro-Nord. Fiocchi anche fino in pianura. Il Meridione sarà raggiunto solo nella seconda parte della settimanta.

La pioggia è arrivata puntuale dopo mesi e mesi di siccità furi dal normale. Adesso piove anche intensamente su tutto il Nord Italia e sulla Liguria sono presenti anche alcuni temporali. Le temperature sono molto fresche e nelle prossime ore tenderanno lentamente a calare a partire da Ovest. Nevica anche intensamente su molti tratti Alpini con quote neve relativamente bassa sui Nord-Est dove nevica con accumuli anche di mezzo metro tra Carnia, Pontebba e Tarvisio.
L'ultima Ora segnala anche nevicate fino in alta collina sul Cuneese. Venti forti sul Tirreno con mari mossi.

EVOLUZIONE PER LE PROSSIME ORE:
Nelle prossime ore sono attese piogge moderate su tutto il Nord, localmente forti e persistenti sul Piemonte centro-settentrionale, alta Lombardia, alto Veneto e Friuli. Temporali intensi sulla Liguria di Levante. Migliora lentamente nella sera-notte sul Cuneese e Imperiese. Al Centro piogge forti sulla Sardegna, Toscane, Lazio e Appennino centrale. Asciutto sull'Adriatico, specie sulle zone costiere comunque raggiunte a tratti da qualche isolato piovasco.
Nuvoloso al Meridione con piogge sulla Calabria e Campania ma a tratti seppur debolmente anche altrove.

LA NEVE:
Cadrà generalmente oltre i 1200-1300 ad est, eccetto il Friuli che vedrà fiocchi anche sotto i 900 metri specie sui versanti di confine. Sulle Alpi Occidentali la quota sarà intorno ai 900-1100 metri ma con tendenza a calo del limite neve nel corso della serata fin verso le zone collinari sul Piemonte. Possibili fiocchi anche sulla città di Cuneo.

GLI ACCUMULI:
Alpi Occidentali: 20-30 cm
Alpi Centrali: 30-50 cm
Alpi Orientali: 30-60 cm, con punte di 80 cm sui rilievi del Friuli.
Appennino tosco-emiliano: 5-10 cm

lunedì, gennaio 22, 2007

Ultima Ora

22 GENNAIO ore 20:41

Con due mesi di ritardo arriva l'inverno. Da domani freddo e forti nevicate
Dal pomeriggio la coltre bianca potrebbe arrivare a 800 metri e nelle valli alpineMercoledì ulteriore abbassamento del termometro. Neve nel Nord Est e nelle pianure

ROMA - Con quasi due mesi di ritardo, l'inverno bussa alle porte. Da domani ci aspettano quattro-cinque giorni di freddo, senza punte record di gelo e fenomeni allarmanti come quelli accaduti nel Nord Europa, ma comunque in linea con le medie abituali della stagione. "Autostrade per l'Italia" in stato d'allerta.

Termometro in discesa e neve. La perturbazione proveniente da Nord-Nord Ovest - spiega il Centro Nazionale di Metereologia e Climatologia dell'Aeronautica - provocherà un abbassamento delle temperature compreso tra gli 8 e i 10 gradi e porterà pioggia e temporali nel Nord e nel Centro Italia fino alla Campania, e precipitazioni nevose sull'arco alpino oltre i 1000 metri. Dal pomeriggio di domani, la neve potrebbe imbiancare anche i paesi situati a 800 metri e le valli alpine. Mercoledì è previsto un ulteriore abbassamento della temperatura, restando pur sempre su valori tipicamente invernali.

Neve in pianura. Il maltempo lascerà progressivamente il Nord Ovest ma mercoledì la neve potrà cadere nel Nord Est anche a quote basse, intorno a 100-200 metri e occasionalmente anche in pianura, nelle aree prealpine e collinari di Toscana, Umbria e Lazio, in particolare nelle province di Arezzo, Perugia e Viterbo e, tra mercoledì e giovedì, anche in Sardegna oltre gli 800 metri. Giovedì le nuvole lasceranno il Nord e si sposteranno verso il meridione, portando la neve a Potenza e Campobasso e lasciando una diffusa instabilità sulle regioni centrali.

Gelate. Le temperature resteranno rigide, con estese gelate nella Pianura Padana da mercoledì a venerdì; nel Sud le temperature non scenderanno bruscamente, mentre le aree centrali dovranno fare i conti con le gelate tra giovedì e venerdì. Il miglioramento partirà da venerdì e nel fine settimana assisteremo al recupero anticiclonico, con un leggero rialzo della temperatura.

Autostrade in allerta. Intanto, in vista dell'arrivo della perturbazione, i tecnici di "Autostrade per l'Italia" sono già in stato d'allerta con gli oltre 1.900 mezzi per intervenire sull'intera rete autostradale e garantire la circolazione anche in caso di neve. Lo segnala la stessa società, sottolineando che dalle nevicate saranno interessate prima le regioni centro-settentrionali (Liguria, Piemonte, Lombardia, Emilia, Toscana, Umbria e Lazio) per poi estendersi al sud d'Italia.

Consigli per gli automobilisti. Autostrade ricorda a tutti gli automobilisti che, in caso di intense nevicate, per consentire ai mezzi speciali di operare e liberare la carreggiata, potrebbe essere effettuato il filtraggio dei mezzi pesanti e potranno essere regolati i flussi in entrata ai caselli. La società invita inoltre a informarsi sulle condizioni meteo e di viabilità, prima di intraprendere il viaggio e di controllare le condizioni di manutenzione dei propri veicoli, munendosi di catene da neve o di pneumatici invernali.
A cura dell'ANSA

Ultima Ora

22 GENNAIO ore 20:35

Piogge moderate cadono in questi minuti sul Biellese settentrionale, Novarese, Comasco, Varesotto, Verbano-Cusio-Ossola e Lecchese. Deboli sui restanti settori dell'alto Piemonte e alta Lombardia. Nevica oltre i 900-1100 metri.

Ultima Ora

22 GENNAIO ore 17:28

ROMA - Inverno caldo ma anche senza piogge e neve. E l'Italia è sempre più a secco. A dicembre le precipitazioni hanno fatto registrare un crollo dell'86%. Sei le regioni che hanno subito cali eccezionali. Quelle più a rischio sono Piemonte, Trentino Alto Adige e Veneto. Ma senz'acqua sono anche Toscana, Marche e Calabria. E ora non resta che sperare. E' infatti attesa fiduciosa delle piogge e nevicate annunciate per i prossimi giorni.L'allarme è dell'Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni (Anbi) che ha elaborato i dati U.C.E.A. (Ufficio Centrale Ecologia Agraria) in relazione alle precipitazioni, registrate sul nostro Paese, in avvio della stagione invernale. Nello scorso mese di dicembre sono, mediamente, caduti 8,40 millimetri mentre nello stesso periodo del 2005, caratterizzato successivamente da rilevanti episodi siccitosi, tale media era pari a 57,10 millimetri in dicembre, quindi, si è registrato, -86% circa nelle precipitazioni. A titolo di ulteriore paragone, nel 2002 che fu l'anno della prima grande siccità nel centro-nord Italia, erano caduti 90,90 millimetri."I dati, soprattutto quelli del mese di dicembre, sono impressionanti - ha detto all'Ansa il presidente dell'Anbi, Massimo Gargano - ed è fonte di ulteriore preoccupazione notare come, a soffrirne maggiormente siano regioni montane, naturali riserve idriche del nostro Paese". Purtroppo, rileva ancora Gargano, "le Regioni centro-settentrionali sono ancora prive della rete di invasi, di cui ribadiamo la necessità per trattenere le acque piovane quando arrivano ed utilizzarle nei momenti di carenza così gran parte delle prossime precipitazioni termineranno inutilizzate in mare". In particolare, secondo il rapporto dell'Anbi, l'insufficiente andamento delle precipitazioni è riscontrabile sull'intera penisola con cali eccezionali in regioni ricche di montagne quali Piemonte, Trentino Alto Adige, Veneto, ma anche Toscana, Marche e Calabria. Tale carenza di precipitazioni, finora continuata anche nel mese di gennaio, è seguita ad un mese di novembre altrettanto deficitario, seppur in maniera meno omogenea: in quei 30 giorni sono caduti, sull'Italia, mediamente 66,50 millimetri di pioggia o neve contro 100,90 millimetri registrati nel 2005 e 120,30 millimetri segnalati nel 2002.Per quanto riguarda la condizione dei principali fiumi italiani, permane il loro stato di crisi idrica, rileva l'Anbi. Il Po segna ad oggi +4,17 sul medio mare al rilevamento di Pontelagoscuro; tale livello, sotto la media stagionale, è però in linea con quanto registrato, alla stessa data, negli anni più recenti (2006: +4,00; 2005: +4,60; 2004: +6,04; 2003: +5,80; 2002: +3,83). Più preoccupante è la situazione registrata sul fiume Adige, la cui portata attuale è attorno ai 50 metri cubi al secondo contro una media stagionale oscillante fra 70 e 80 metri cubi al secondo. Ciò obbliga all'attivazione fuori stagione, soprattutto nel tratto polesano vicino alla foce, di pompe idrauliche per garantire il minimo deflusso vitale nei canali interni e contenere possibili conseguenze di carattere igienico-ambientale. La portata del fiume Adige, già oggi, afferma l'Anbi, risulta fortemente influenzata dai rilasci idrici dai bacini montani ad uso idroelettrico: il livello delle acque, infatti, si incrementa significativamente nei giorni lavorativi per ridursi cospicuamente nei fine settimana.
A cura dell'ANSA

Ultima Ora

22 GENNAIO ore 15:30

Nevica tra PONTEBBA-TARVISIO (entrambe le direzioni)

Ultima Ora

22 GENNAIO ore 15:25

LONDRA - Continua a perdere combustibile la nave portacontainer Napoli, arenata davanti alle coste del Devon, nella Manica, ma la chiazza, allungatasi per otto chilometri, si sta disperdendo e non sembra porre per il momento particolari problemi ambientali. E' quanto ha comunicato questa mattina l'agenzia marittima e della guardia costiera britannica. La nave e' stata rimorchiata e fatta arenare a Lyme Bay per impedirne l'affondamento, e' inclinata di circa 20 gradi e tutto il personale di bordo e' stato tratto in salvo. Secondo la guardia costiera, 200 tonnellate di combustibile sono finite in mare ed oggi dovrebbe cominciare il pompaggio delle rimanenti 3.000 tonnellate anche se, secondo gli esperti, l'operazione potrebbe richiedere alcuni giorni. Ai microfoni della Bbc Robin Middleton, il rappresentante del governo per le operazioni di soccorso, ha detto che sono state affittate due navi per ospitare il carburante estratto dalla nave. ''Si tratta di un prodotto molto vischioso - ha avvertito - e bisognera' scaldarlo e rimuoverlo lentamente. Ci vorra' buona parte della settimana''. Le preoccupazioni per le possibili conseguenze sull'ambiente del'incidente alla nave, causato dalla tempesta che nei giorni scorsi ha colpito l'Europa settentrionale, riguardano anche i container che la nave aveva a bordo. Alcuni dei materiali sono potenzialmente pericolosi: materiale per profumi, acidi per batterie e parti di auto. Circa 200 dei 2.394 container si sono staccati dalla nave e sono finiti sulle spiagge. Le autorita' hanno avvertito la popolazione di non toccare nulla che venga trovato a riva. Il proprietario della nave, e' stato precisato, ha ingaggiato una compagnia privata che controllera' i container finiti a terra. La nave battente bandiera britannica era diretta dal Belgio al Portogallo

In Primo Piano

22 GENNAIO ore 15:14

ARRIVA LA NEVE AL NORD: quali zone colpira? Quali citta? Quanto accumulo? Tutte queste domande e altra saranno per voi in questa articolo. NON MACATE...

La NEVE la gioia per tutti, grandi e piccoli, sta per arrivare. Dopo mesi e mesi di astinenza di acqua e tempo asciutto; adesso siamo pronti a subire una bella "botta" fredda su tutta l'Italia che potrebbe mettere aimè in ginocchio molti ettari di frutta... Prima serà il Centro-Nord a vedere la neve fino a bassa quota e in in pianura; poi a fine settimana anche sul Meridione. Ma andiamo a vedere le previsione per i prossimi giorni:

LUNEDI 22 GENNAIO: (pomeriggio-sera)
NORD: Piogge sparse e diffuse; meno intense sul Piemonte sud-occidentale ma che comunque arriveranno nel corso della giornata. Fenomeni moderati sull'alto Piemonte e alta Lombardia. In serata precipitazioni più presenti su tutte le regioni, sempre localmente intense sul Piemonte e Lombardia settentrionale. Neve intorno ai 1500-1600 metri a tratti più bassa sulle Alpi occidentali.
CENTRO: cieli nuvolosi su tutte le regioni con isolati piovaschi sulla Toscana settentrionale; asciutto altrove. Nella sera o meglio ancora nella notte peggiora marcatamente a partire dai settori più settentrionali.
SUD: cieli da parzialmente nuvolosi a nuvolosi ma senza fenomeni. Asciutto.

MARTED 23 GENNAIO:
NORD: piogge sparse ed intense su tutte le regioni, eccetto il Cuneese e il Ponente Ligure che vedranno fenomeni meno consistenti. Attesi fenomeni forti invece sull'alto Piemonte, alta Lombardia, Friuli, Prealpi Venete e Liguria di Levante (quest'ultima con sfondo anche temporalesco). In sera-notte si attenuano lievemente i fenomeni a partire dal NW. Neve sulle Alpi occidentali intorno agli 800-1000 metri; Alpi orientali 1200 metri e quelli orientali 1400 metri; ma in calo nella nella notte fino in collina sul Piemonte e alta Lombardia. Possibili fiocchi fino in pianura tra Biella, Verbania, Aosta, Novara e Sondrio.

CENTRO: peggiora fortemente nel corso della mattinata sul tutto il versante Tirrenico e Sardegna con piogge e rovesci anche forti, specie tra Toscana e Lazio. Più asciutto sull'Adriatico specie sulle coste. Neve sull'Appennino settentrionale oltre i 500-800 metri; altrove oltre i 900-1000 metri.

SUD: nuvoloso con piogge sparse, più intense sulla Calabria e Campani. Fenomeni meno intensi nel corso della giornata sulla Sicilia centro-meridionale. Neve in Appennino oltre i 1300-1500 metri.

MERCOLEDI 24 GENNAIO:
NORD: precipitazioni sparse su tutto il Nord ma migliora temporaneamente nel corso della giornata sul Nord-Ovest. Neve fino in pianura (0-400 metri) su buona parte del Triveneto specie e soprattutto nella sera-notte su Giovedì 25.

CENTRO: nuvoloso con piogge sparse su tutte le regioni Tirreniche; asciutto in Adriatico. Neve intorno ai 500-700 metri ma in abbassamento nella notte.

SUD: nuvoloso ma con piogge solo sulla Calarbria settentrionale e Calabria con possibili isolati temporali. Asciutto asciutto. Neve oltre i 1200 metri.

GIOVED 25 GENNAIO:
NORD: pioggiora nuovamente su tutto il Nord con deboli nevicate fino in pianura su tutte le regioni; localmente moderate sull'Emilia Romagna e Cuneese. In serata migliora su buona parte del Nord con ultimi rovesci nevosi sul Piemonte e Romagna.

CENTRO: piogge su tutte le regioni a tratti anche su quelle Adriatiche ma migliora nella seconda parte della giornata. Neve fino in pianura e sulla costa in Toscana centro-settentrionale mentre altrove oltre i 400-600 metri.

SUD: nuvoloso con piogge sulle regioni Tirreniche. Neve oltre i 900 metri.

ACCUMULI NEVOSI SULLE ALPI
Alpi Occidentali: 30-60 cm
Alpi Centrali: 60-90 cm con picchi anche di 1 metro sui rilievi.
Alpi Orientali: 50-90 cm con picchi anche di 1 metri sui rilievi di confine orientali.
Appennini: accumuli stimati intorno ai 30-50 cm.

ACCUMULI IN PIANURA AL CENTRO-NORD
Valle d'Aosta: 5-10 cm
Piemonte: 2-5 cm
Lombardia: 5-10 cm, localmente fin verso i 15 cm sulle pianure più settentrionali.
Liguria: assenti
Emilia Romagna 5-10 cm
Veneto: 5-8 cm
Trentino: 5-15 cm
Friuli: 2-5 cm
Toscana: 5-10 cm
Lazio: 5-10 cm

Sono accumuli stiamati intorno al modello ETA ma che comunque hanno bisogno di costanti revisioni; soprattutto per quanto rigurda il Nord-Ovest che rimane ancora un incertezza di molti modelli per la giornata di Mercoledì e Giovedì

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