lunedì, gennaio 22, 2007

Ultima Ora

22 GENNAIO ore 20:41

Con due mesi di ritardo arriva l'inverno. Da domani freddo e forti nevicate
Dal pomeriggio la coltre bianca potrebbe arrivare a 800 metri e nelle valli alpineMercoledì ulteriore abbassamento del termometro. Neve nel Nord Est e nelle pianure

ROMA - Con quasi due mesi di ritardo, l'inverno bussa alle porte. Da domani ci aspettano quattro-cinque giorni di freddo, senza punte record di gelo e fenomeni allarmanti come quelli accaduti nel Nord Europa, ma comunque in linea con le medie abituali della stagione. "Autostrade per l'Italia" in stato d'allerta.

Termometro in discesa e neve. La perturbazione proveniente da Nord-Nord Ovest - spiega il Centro Nazionale di Metereologia e Climatologia dell'Aeronautica - provocherà un abbassamento delle temperature compreso tra gli 8 e i 10 gradi e porterà pioggia e temporali nel Nord e nel Centro Italia fino alla Campania, e precipitazioni nevose sull'arco alpino oltre i 1000 metri. Dal pomeriggio di domani, la neve potrebbe imbiancare anche i paesi situati a 800 metri e le valli alpine. Mercoledì è previsto un ulteriore abbassamento della temperatura, restando pur sempre su valori tipicamente invernali.

Neve in pianura. Il maltempo lascerà progressivamente il Nord Ovest ma mercoledì la neve potrà cadere nel Nord Est anche a quote basse, intorno a 100-200 metri e occasionalmente anche in pianura, nelle aree prealpine e collinari di Toscana, Umbria e Lazio, in particolare nelle province di Arezzo, Perugia e Viterbo e, tra mercoledì e giovedì, anche in Sardegna oltre gli 800 metri. Giovedì le nuvole lasceranno il Nord e si sposteranno verso il meridione, portando la neve a Potenza e Campobasso e lasciando una diffusa instabilità sulle regioni centrali.

Gelate. Le temperature resteranno rigide, con estese gelate nella Pianura Padana da mercoledì a venerdì; nel Sud le temperature non scenderanno bruscamente, mentre le aree centrali dovranno fare i conti con le gelate tra giovedì e venerdì. Il miglioramento partirà da venerdì e nel fine settimana assisteremo al recupero anticiclonico, con un leggero rialzo della temperatura.

Autostrade in allerta. Intanto, in vista dell'arrivo della perturbazione, i tecnici di "Autostrade per l'Italia" sono già in stato d'allerta con gli oltre 1.900 mezzi per intervenire sull'intera rete autostradale e garantire la circolazione anche in caso di neve. Lo segnala la stessa società, sottolineando che dalle nevicate saranno interessate prima le regioni centro-settentrionali (Liguria, Piemonte, Lombardia, Emilia, Toscana, Umbria e Lazio) per poi estendersi al sud d'Italia.

Consigli per gli automobilisti. Autostrade ricorda a tutti gli automobilisti che, in caso di intense nevicate, per consentire ai mezzi speciali di operare e liberare la carreggiata, potrebbe essere effettuato il filtraggio dei mezzi pesanti e potranno essere regolati i flussi in entrata ai caselli. La società invita inoltre a informarsi sulle condizioni meteo e di viabilità, prima di intraprendere il viaggio e di controllare le condizioni di manutenzione dei propri veicoli, munendosi di catene da neve o di pneumatici invernali.
A cura dell'ANSA

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22 GENNAIO ore 20:35

Piogge moderate cadono in questi minuti sul Biellese settentrionale, Novarese, Comasco, Varesotto, Verbano-Cusio-Ossola e Lecchese. Deboli sui restanti settori dell'alto Piemonte e alta Lombardia. Nevica oltre i 900-1100 metri.

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22 GENNAIO ore 17:28

ROMA - Inverno caldo ma anche senza piogge e neve. E l'Italia è sempre più a secco. A dicembre le precipitazioni hanno fatto registrare un crollo dell'86%. Sei le regioni che hanno subito cali eccezionali. Quelle più a rischio sono Piemonte, Trentino Alto Adige e Veneto. Ma senz'acqua sono anche Toscana, Marche e Calabria. E ora non resta che sperare. E' infatti attesa fiduciosa delle piogge e nevicate annunciate per i prossimi giorni.L'allarme è dell'Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni (Anbi) che ha elaborato i dati U.C.E.A. (Ufficio Centrale Ecologia Agraria) in relazione alle precipitazioni, registrate sul nostro Paese, in avvio della stagione invernale. Nello scorso mese di dicembre sono, mediamente, caduti 8,40 millimetri mentre nello stesso periodo del 2005, caratterizzato successivamente da rilevanti episodi siccitosi, tale media era pari a 57,10 millimetri in dicembre, quindi, si è registrato, -86% circa nelle precipitazioni. A titolo di ulteriore paragone, nel 2002 che fu l'anno della prima grande siccità nel centro-nord Italia, erano caduti 90,90 millimetri."I dati, soprattutto quelli del mese di dicembre, sono impressionanti - ha detto all'Ansa il presidente dell'Anbi, Massimo Gargano - ed è fonte di ulteriore preoccupazione notare come, a soffrirne maggiormente siano regioni montane, naturali riserve idriche del nostro Paese". Purtroppo, rileva ancora Gargano, "le Regioni centro-settentrionali sono ancora prive della rete di invasi, di cui ribadiamo la necessità per trattenere le acque piovane quando arrivano ed utilizzarle nei momenti di carenza così gran parte delle prossime precipitazioni termineranno inutilizzate in mare". In particolare, secondo il rapporto dell'Anbi, l'insufficiente andamento delle precipitazioni è riscontrabile sull'intera penisola con cali eccezionali in regioni ricche di montagne quali Piemonte, Trentino Alto Adige, Veneto, ma anche Toscana, Marche e Calabria. Tale carenza di precipitazioni, finora continuata anche nel mese di gennaio, è seguita ad un mese di novembre altrettanto deficitario, seppur in maniera meno omogenea: in quei 30 giorni sono caduti, sull'Italia, mediamente 66,50 millimetri di pioggia o neve contro 100,90 millimetri registrati nel 2005 e 120,30 millimetri segnalati nel 2002.Per quanto riguarda la condizione dei principali fiumi italiani, permane il loro stato di crisi idrica, rileva l'Anbi. Il Po segna ad oggi +4,17 sul medio mare al rilevamento di Pontelagoscuro; tale livello, sotto la media stagionale, è però in linea con quanto registrato, alla stessa data, negli anni più recenti (2006: +4,00; 2005: +4,60; 2004: +6,04; 2003: +5,80; 2002: +3,83). Più preoccupante è la situazione registrata sul fiume Adige, la cui portata attuale è attorno ai 50 metri cubi al secondo contro una media stagionale oscillante fra 70 e 80 metri cubi al secondo. Ciò obbliga all'attivazione fuori stagione, soprattutto nel tratto polesano vicino alla foce, di pompe idrauliche per garantire il minimo deflusso vitale nei canali interni e contenere possibili conseguenze di carattere igienico-ambientale. La portata del fiume Adige, già oggi, afferma l'Anbi, risulta fortemente influenzata dai rilasci idrici dai bacini montani ad uso idroelettrico: il livello delle acque, infatti, si incrementa significativamente nei giorni lavorativi per ridursi cospicuamente nei fine settimana.
A cura dell'ANSA

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22 GENNAIO ore 15:30

Nevica tra PONTEBBA-TARVISIO (entrambe le direzioni)

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22 GENNAIO ore 15:25

LONDRA - Continua a perdere combustibile la nave portacontainer Napoli, arenata davanti alle coste del Devon, nella Manica, ma la chiazza, allungatasi per otto chilometri, si sta disperdendo e non sembra porre per il momento particolari problemi ambientali. E' quanto ha comunicato questa mattina l'agenzia marittima e della guardia costiera britannica. La nave e' stata rimorchiata e fatta arenare a Lyme Bay per impedirne l'affondamento, e' inclinata di circa 20 gradi e tutto il personale di bordo e' stato tratto in salvo. Secondo la guardia costiera, 200 tonnellate di combustibile sono finite in mare ed oggi dovrebbe cominciare il pompaggio delle rimanenti 3.000 tonnellate anche se, secondo gli esperti, l'operazione potrebbe richiedere alcuni giorni. Ai microfoni della Bbc Robin Middleton, il rappresentante del governo per le operazioni di soccorso, ha detto che sono state affittate due navi per ospitare il carburante estratto dalla nave. ''Si tratta di un prodotto molto vischioso - ha avvertito - e bisognera' scaldarlo e rimuoverlo lentamente. Ci vorra' buona parte della settimana''. Le preoccupazioni per le possibili conseguenze sull'ambiente del'incidente alla nave, causato dalla tempesta che nei giorni scorsi ha colpito l'Europa settentrionale, riguardano anche i container che la nave aveva a bordo. Alcuni dei materiali sono potenzialmente pericolosi: materiale per profumi, acidi per batterie e parti di auto. Circa 200 dei 2.394 container si sono staccati dalla nave e sono finiti sulle spiagge. Le autorita' hanno avvertito la popolazione di non toccare nulla che venga trovato a riva. Il proprietario della nave, e' stato precisato, ha ingaggiato una compagnia privata che controllera' i container finiti a terra. La nave battente bandiera britannica era diretta dal Belgio al Portogallo

In Primo Piano

22 GENNAIO ore 15:14

ARRIVA LA NEVE AL NORD: quali zone colpira? Quali citta? Quanto accumulo? Tutte queste domande e altra saranno per voi in questa articolo. NON MACATE...

La NEVE la gioia per tutti, grandi e piccoli, sta per arrivare. Dopo mesi e mesi di astinenza di acqua e tempo asciutto; adesso siamo pronti a subire una bella "botta" fredda su tutta l'Italia che potrebbe mettere aimè in ginocchio molti ettari di frutta... Prima serà il Centro-Nord a vedere la neve fino a bassa quota e in in pianura; poi a fine settimana anche sul Meridione. Ma andiamo a vedere le previsione per i prossimi giorni:

LUNEDI 22 GENNAIO: (pomeriggio-sera)
NORD: Piogge sparse e diffuse; meno intense sul Piemonte sud-occidentale ma che comunque arriveranno nel corso della giornata. Fenomeni moderati sull'alto Piemonte e alta Lombardia. In serata precipitazioni più presenti su tutte le regioni, sempre localmente intense sul Piemonte e Lombardia settentrionale. Neve intorno ai 1500-1600 metri a tratti più bassa sulle Alpi occidentali.
CENTRO: cieli nuvolosi su tutte le regioni con isolati piovaschi sulla Toscana settentrionale; asciutto altrove. Nella sera o meglio ancora nella notte peggiora marcatamente a partire dai settori più settentrionali.
SUD: cieli da parzialmente nuvolosi a nuvolosi ma senza fenomeni. Asciutto.

MARTED 23 GENNAIO:
NORD: piogge sparse ed intense su tutte le regioni, eccetto il Cuneese e il Ponente Ligure che vedranno fenomeni meno consistenti. Attesi fenomeni forti invece sull'alto Piemonte, alta Lombardia, Friuli, Prealpi Venete e Liguria di Levante (quest'ultima con sfondo anche temporalesco). In sera-notte si attenuano lievemente i fenomeni a partire dal NW. Neve sulle Alpi occidentali intorno agli 800-1000 metri; Alpi orientali 1200 metri e quelli orientali 1400 metri; ma in calo nella nella notte fino in collina sul Piemonte e alta Lombardia. Possibili fiocchi fino in pianura tra Biella, Verbania, Aosta, Novara e Sondrio.

CENTRO: peggiora fortemente nel corso della mattinata sul tutto il versante Tirrenico e Sardegna con piogge e rovesci anche forti, specie tra Toscana e Lazio. Più asciutto sull'Adriatico specie sulle coste. Neve sull'Appennino settentrionale oltre i 500-800 metri; altrove oltre i 900-1000 metri.

SUD: nuvoloso con piogge sparse, più intense sulla Calabria e Campani. Fenomeni meno intensi nel corso della giornata sulla Sicilia centro-meridionale. Neve in Appennino oltre i 1300-1500 metri.

MERCOLEDI 24 GENNAIO:
NORD: precipitazioni sparse su tutto il Nord ma migliora temporaneamente nel corso della giornata sul Nord-Ovest. Neve fino in pianura (0-400 metri) su buona parte del Triveneto specie e soprattutto nella sera-notte su Giovedì 25.

CENTRO: nuvoloso con piogge sparse su tutte le regioni Tirreniche; asciutto in Adriatico. Neve intorno ai 500-700 metri ma in abbassamento nella notte.

SUD: nuvoloso ma con piogge solo sulla Calarbria settentrionale e Calabria con possibili isolati temporali. Asciutto asciutto. Neve oltre i 1200 metri.

GIOVED 25 GENNAIO:
NORD: pioggiora nuovamente su tutto il Nord con deboli nevicate fino in pianura su tutte le regioni; localmente moderate sull'Emilia Romagna e Cuneese. In serata migliora su buona parte del Nord con ultimi rovesci nevosi sul Piemonte e Romagna.

CENTRO: piogge su tutte le regioni a tratti anche su quelle Adriatiche ma migliora nella seconda parte della giornata. Neve fino in pianura e sulla costa in Toscana centro-settentrionale mentre altrove oltre i 400-600 metri.

SUD: nuvoloso con piogge sulle regioni Tirreniche. Neve oltre i 900 metri.

ACCUMULI NEVOSI SULLE ALPI
Alpi Occidentali: 30-60 cm
Alpi Centrali: 60-90 cm con picchi anche di 1 metro sui rilievi.
Alpi Orientali: 50-90 cm con picchi anche di 1 metri sui rilievi di confine orientali.
Appennini: accumuli stimati intorno ai 30-50 cm.

ACCUMULI IN PIANURA AL CENTRO-NORD
Valle d'Aosta: 5-10 cm
Piemonte: 2-5 cm
Lombardia: 5-10 cm, localmente fin verso i 15 cm sulle pianure più settentrionali.
Liguria: assenti
Emilia Romagna 5-10 cm
Veneto: 5-8 cm
Trentino: 5-15 cm
Friuli: 2-5 cm
Toscana: 5-10 cm
Lazio: 5-10 cm

Sono accumuli stiamati intorno al modello ETA ma che comunque hanno bisogno di costanti revisioni; soprattutto per quanto rigurda il Nord-Ovest che rimane ancora un incertezza di molti modelli per la giornata di Mercoledì e Giovedì

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