venerdì, gennaio 19, 2007

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19 GENNAIO ore 18:19

Tempeste invernali: Kyrill, solo lievi danni in Svizzera

BERNA - La tempesta invernale Kyrill, che ha devastato mezza Europa, ha investito la scorsa notte anche la Svizzera ma senza provocare gravi danni, nonostante che i venti abbiano a volte superato i 100 chilometri orari sull'Altipiano.
Alberi divelti e rami caduti hanno provocato interruzioni di corrente e incidenti stradali, come pure un deragliamento senza gravi conseguenze nell'Appenzello. In tutto il paese si segnalano soltanto tre feriti leggeri: il macchinista del treno uscito dai binari e due anziani pedoni a Zurigo.

Nell'Appenzello Interno, già alle 6.20 un treno locale delle Appenzeller Bahnen (AB) proveniente da Gossau (SG) era finito contro un abete sradicato tra il capoluogo e Gonten. Il macchinista e i dieci passeggeri se la sono cavata con uno spavento. I danni ammontano a circa 10'000 franchi.

Quattro ore più tardi, alle 10.20, una fortissima raffica di vento ha fatto uscire dai binari una composizione di tre carrozze passeggeri, fortunatamente vuota, della stessa compagnia ferroviaria. Il macchinista ha subìto uno shock e qualche contusione. I danni ammontano a parecchie centinaia di migliaia di franchi almeno e la linea tra Schwende e Wasserauen rimarrà verosimilmente interrotta fino a domani a mezzogiorno. La tratta sulla quale era avvenuto il primo incidente è stata invece riaperta alle 14.15.

All'aeroporto di Kloten sono stati soppressi in tutto 105 voli a causa della tempesta, di cui 14 stamane, con disagi per diverse migliaia di persone. A Ginevra la situazione era invece del tutto normale stamane, a parte qualche partenza ritardata dovuta ai ritardi di ieri sera. Ieri erano stati cancellati 19 voli in partenza e 16 in arrivo. Sul lago di Costanza, battelli passeggeri e traghetti sono rimasti stamane bloccati nei porti. Anche i collegamenti ferroviari tra Kreuzlingen (TG) e Costanza sono stati interrotti fino a mezzogiorno.

Le raffiche di vento hanno toccato i 100 km/h in pianura nella notte, ha indicato MeteoSvizzera. A Zurigo hanno perfino raggiunto una punta di 132 km/h e a Lucerna di 112. Il valore più alto misurato da MeteoSvizzera è stato registrato sullo Junfraujoch, tra Berna e Vallese: 150 km/h. Il servizio meteorologico Meteomedia ha da parte sua annunciato un valore di addirittura 225 km/h al rifugio Concordia sul ghiacciaio dell'Aletsch, nel Vallese.

Nel canton Zurigo, a un anziano è caduto un vaso di fiori in testa e una pensionata è stata ferita a una spalla da un cartello pubblicitario soffiato via dal vento.

Nella Svizzera centrale, la maggior parte delle ferrovie di montagna hanno interrotto i collegamenti già ieri. Una sessantina di persone sono rimaste bloccate sulla cima del Pilatus, la montagna che domina Lucerna. In questa città, un albero caduto su una linea elettrica ieri verso le 23 ha provocato una interruzione di corrente durata circa mezz'ora in un quartiere periferico e negli immediati dintorni. Anche tre comuni di Basilea Campagna sono rimasti temporaneamente senza elettricità.
A cura SWISS

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19 GENNAIO ore 18:13

Kyrill: Alto Adige, Vento a 190 km/h nel gruppo Ortles
Vento costante oltre i 120 km orari e raffiche a 190 hanno battuto nelle ultime ore i rilievi
occidentali dell’Alto Adige, in particolare nella zona del gruppo dell’Ortles.

Kyrill, la violentissima tempesta di acqua e vento che nelle ultime 48 ore si è abbattuta sul nord Europa mietendo vittime e feriti e che in queste ore sembra allontanarsi, ha toccato anche la provincia di Bolzano. Per gran parte della scorsa notte e per tutta la mattina il vento ha spirato con l’intensità da uragano e sui rilievi più alti, oltre i 2000 metri, si sono verificate deboli precipitazioni di carattere nevoso dai due ai cinque centimetri. A fondovalle temperature primaverili, mai registrate nella storia da quando esistono le rilevazioni in questo periodo. A Merano la massima ha sfiorato i 20 gradi, mentre a Bolzano, Egna (nella Bassa Atesina) e addirittura nella località di Silandro in val Venosta posta a 713 metri la colonnina di mercurio ha superato i 15 gradi.
A cura della REPUBBLICA

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19 GENNAIO ore 18:04

TORINO - Caldo record in Piemonte per effetto del forte vento di foehn che da questa mattina soffia a raffiche che hanno sfiorato anche i 100 chilometri all’ora.
Le temperature più elevate si sono registrate nel torinese e nel cuneese dove la coloninna di mercurio oscilla tra i 25 e 30 gradi. A Torino, alle 12.30, l’Arpa ha registrato 25,1 gradi, temperatura che supera di diversi gradi il massimo storico del periodo.

Temperature superiori alla media stagionale sono previste anche per domani, anche se, nonostante il cielo sereno e soleggiato, i valori doverbbero risultare sensibilmente ridimensionati rispetto ad oggi. Intanto, da questa mattina, forti venti stanno interessando in particolare i rilievi alpini, dove si sono registarti non pochi disagi per le gare delle Universiadi. Raffiche tra i 140 e i 150 km orari si sono registrate sui rilevi, con punte fino a 180 km/h sulla cima della Gran Vaudalà al confine tra Piemonte e Valle d’Aosta, e valori tra i 60 e gli 8o km/h a fondo valle , con raffiche prossime anche ai 100 km orari. Nel pomeriggio è annunciata un’attenuazione dei fenomeni e per domani si preannunciano venti generalmente deboli.
A cura della LASTAMPA

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19 GENNAIO ore 17:56

RECORD DEL GIORNO: +28°C a Cuneo, +26°C a Torino. Sulle colline intorno a Cuneo sfiorati i 30°C. Segue a ruota i +25°C a Verbania. Sul resto del Nord valori intorno ai 20-24°C.

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19 GENNAIO ore 15:54

Alto Adige e Piemonte, raffiche a 180 km/h

Le propaggini di Kyrill hanno raggiunto le montagne dell'Alto Adige ed il vento in quota da nord e da ovest spira con intensità da uragano, con raffiche di 150 e fino a 180 km orari. La velocità del vento è stata misurata dalla rete meteo del servizio antivalanghe provinciale. La perturbazione ha causato anche leggere nevicate, da tempo attese, date le scarse precipitazioni che caratterizzano questa stagione invernale. Nella zona dell'Ortles e lungo la cresta di confine oltre i 2.000 metri sono caduti da 2 a 5 centimetri di neve mista a pioggia. A fondovalle il vento non ha per ora raggiunto intensità di rilievo.

IN PIEMONTE RAFFICHE VENTO 180 KM/H
Raffiche di vento fino a 180 chilometri all'ora in montagna, temperature quasi estive,con una massima di 26,5 gradi a Brossasco (Cuneo), a un'altitudine di 600 metri, alle 10 del mattino. E' il quadro meteorologico di stamani in Piemonte, nell'ennesima giornata anomala di quest'inverno, ed è probabilmente l'effetto dell'uragano Kyrill che sta flagellando l'Europa del Nord. Gli anemometri dell'Arpa (agenzia regionale di protezione ambientale) hanno misurato vento a 180 all'ora sulla cima della Gran Vaudalà, al confine tra Piemonte e Valle d'Aosta, a oltre 3.000 metri. Ma le raffiche del foehn hanno sferzato anche tutta la valle di Susa, costringendo gli organizzatori delle Universiadi a rinviare lo slalom gigante femminile, a Bardonecchia, e i gestori degli impianti a chiudere seggiovie e skilift in alta quota in tutto il comprensorio della Via Lattea, dove il vento è soffiato a 80-100 chilometri all'ora. La stazione meteo sul Monviso ha registrato 89 kmh. Raffiche fortissime anche nella bassa valle di Susa: 100 kmh a Borgone di Susa, 73 ad Avigliana. E, stando alle previsioni dell'Arpa, l'intensità dovrebbe aumentare nel pomeriggio per poi calare a partire dalla serata. Caldo record, per gennaio, in Val Varaita, a Brossasco (Cuneo), dove il termometro dell'Arpa è salito a 26,5 gradi;temperature più che miti anche nel pinerolese, a Luserna San Giovanni, 24,5 gradi, lo stesso valore registrato a Trana (Torino), in Val Sangone.

ALLERTA METEO
Il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso ieri un avviso di allerta meteo a partire per le prossime ore. "I fenomeni - spiega il capo del servizio previsione e prevenzione del Dipartimento Bernardo De Bernardinis - sono in connessione con quanto sta avvenendo nel nord dell'Europa ma avranno un'intensità minore". Le regioni maggiormente interessate saranno la Valle D'Aosta, il Piemonte e la Lombardia. Raffiche di minor intensità colpiranno anche la Liguria e la Toscana. Previste, inoltre, mareggiate nel Tirreno centrale tra la Liguria, la Toscana, la Corsica e la Sardegna.
A cura dell'ANSA

In Primo Piano

19 GENNAIO ore 15:11

Foehn intenso e clima primaverile su tutto il Nord. Dalla prossima settimana la situazione cambierà pagina: ARRIVA L'INVERNO...

La nuova ondata di caldo primaverile è arrivata puntuale come sempre. Il Foehn ha spazzato e sta spazzando ancora molte zone delle Alpi e delle pianure del Nord-Ovest (Piemonte, Lombardia, Valle d'Aosta) con raffiche anche oltre i 130-15 km/h in alta quota. I venti hanno provato anche alcuni incendi nelle conche alpine dato il terreno arido e asciutto... Nelle prossime ore i venti tenderanno ad attenuarsi un pò su tutte le Alpi ma insisteranno anche fino a notte sui mari occidentali della Sardegna e Sicilia. Per domani e Domenica 21 la situazione cercherà di ritornare alla normalità con le temperature che tenderanno lentamente a calare e venti a cessare. In compenso avremo anche il ritorno delle nebbie su vaste aree della Valpadana e anche l'aumento di nubi sui versanti tirrenici con isolate piogge. Dalla prossima settimana si volterà pagina con l'arrivo del primo freddo Invernale. Ma vediamo in sieme l'evoluzione per i prossimi giorni:

Situazione per il 21-25 Gennaio:
Come detto le temperature a partire da domani (21 Gennaio) caleranno lentamente su tutte le regioni del Centro-Nord e i venti cesseranno quasi ovunque, localmente ancora moderati sui bancini occidentali meridionali. Troveremo anche un pò di nubi sulla Liguria di Levante e Toscana con isolati piovaschi o piogge deboli. Qualche nebbia in Valpadana.
A partire dal 22 graduale peggioramento al Nord con piogge sparse e rovesci anche molto intensi su alto Piemonte e alta Lombardia. Fenomeni più deboli sulla Romagna. Quota neve intorno ai 1200-1400 metri, localmente fin verso i 900 metri in serata sul NW specie nelle zone con fenomeni più intensi. Al Centro un pò di pioggia sulla Toscana, Marche settentrionali ma per il resto variabili. Sole al Sud.
Il 23 vedrà piogge sparse su tutto il Nord, a tratti forti su alto Piemonte, alta Lombardia e Friuli. Migliora in serata a partire dal basso Piemonte. Neve sulle Alpi intorno ai 1000 metri ad est e 800-900 ad ovest, in calo in serata fino in collina sul NW. Al Centro piogge sparse, localmente intense sui versanti Tirrenici. Qualche pioggia in arrivo al Sud ma asciutto ancora sulla Sicilia. Neve in Appennino oltre i i 1400-1800 metri a seconda delle zone; più basse naturalmente proseguendo verso nord.
Il 24 migliora la situazione al Nord con ultime piogge sul Triveneto. Neve a fine evento fin verso i 200-400 metri. Al Centro piogge sparse in spostamento verso sud ma in miglioramento verso nord in giornata. Neve sull'Appennino intorno ai 300-500 metri, un pò più alte proseguendo verso sud. Al Sud piogge sparse ma più deboli, quasi assenti sulla Sicilia meridionale. Neve in Appennino oltre i 900-1200 metri.
Per 25 l'evoluzione rimana ancora molto incerta perchè è atteso un nuovo affondo freddo sull'Italia, molto più freddo del precedente. Se la previsioni fosse questa si avrebbero nuove precipitazioni sul Nord-Est, Centro e Meridione. La neve cadrebbe fino in pianura al Nord, 200-500 sull'Appennino e 800-900 metri sul Meridione. Il NW sarebbe ai margini con un pò di Foehn e clima più mite. Al momento l'evoluzione pare intorno al 50-60% ma se il fronte freddo dovesse aggirara più strettamente è angolatol'arco Alpino occidentale, allora sì, che tutto il Nord sarebbe sotto a nevicate fino in pianura.

Situazione per il 26-31 Gennaio
Maltempo al Centro-Sud con piogge e neve fino in collina in Appennino. Al Nord freddo e generalmente secco specie ad ovest.

CONCLUSIONE:
Il primo peggioramente sembrerebbe quasi certo ma il secono affondo atteso tra mercoledì e venerdì prossimo rimane ancora molto delicato e pieno di punti interrogativi. Seguite gli aggiornamenti...



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19 GENNAIO ore 14:25

Kyrill: di tempeste così l'Europa ne ha viste tante, soprattutto in autunno
Considerazioni sull'evento atmosferico che ha spazzato l'Europa centro-settentrionale nelle ultime ore.


Le tempeste dell'ottobre 1987 e del gennaio 1990, insieme all'uragano Lothar del dicembre 99 costituiscono i precedenti più importanti e decisamente più gravi della tempesta Kyrill che, nelle ultime 24-48 ore ha spazzato l'Europa centro-occidentale. Sono fenomeni che trovano riscontro da sempre nella storia del clima europeo, ma che nella storia più recente trovano precedenti anche tra gli anni 20 e gli anni 50. E c'è un filo conduttore tra tutti questi eventi: in gran parte hanno accompagnato stagioni particolarmente miti, in cui l'alta pressione presidiava il sud Europa e il grande nastro trasportatore delle correnti atlantiche correva strettissimo alle latitutini più settentrionali, con la corrente a getto pronta a divertirsi a produrre quelle piccole ondulazioni o mulinelli in grado di generare mostriciattoli, in gergo tecnico piccole ma profonde depressioni al suolo, pronte ad esaltare la furia del vento con vortici pericolosi.Le tempeste del nord Europa, definite meglio come cicloni extra-tropicali, sono semplicemente il risultato del normale processo per cui l'aria fredda di origine polare si scontra con aria calda proveniente dai tropici.A causa della grande differenza di temperatura si formano appunto depressioni pericolose. Rispetto a questi eventi naturali, alcuni scienziati avanzano l'ipotesi che il trend di forte riscaldamento in atto favorisca un'ulteriore evaporazione delle acque oceaniche che le porta a salire di latitudine molto più della norma.Molti altri scienziati sono contrari a questa ipotesi in quanto presupporrebbe che la temperature degli oceani salisse mentre quella della terra si mantenesse costante.C'è poi addirittura chi nega che le tempeste siano un segnale dell'aumento degli eventi estremi dovuti al riscaldamento globale. Non è affatto certo, dicono, che in un mondo serra tutto impazzisca in questo modo, ANZI giacchè la temperatura aumenta maggiormente ai poli rispetto ai tropici, la differenza termica con l'equatore diminuirebbe rendendo MENO PROBABILE la formazione di depressioni tanto profonde.Come vedete non esiste neanche su questo punto una convergenza di vedute.
A cura di www.meteolive.it

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19 GENNAIO ore 14:19

Molto mite in queste ore su buona parte del Nord Italia specialmente sul NW con venti forti e temperature che agli sbocchi vallivi del Piemonte le temperature sfiorano addirittura i 25°C, mentre in quota oscillano tra i 13-18°C. Per dire alcune città del Settentrione segnaliamo 20°C a Torino, 21°C a Milano, 23°C a Lugano, 22°C a Bulgarograsso, 21°C a Pavia e 20°C a Forlì. Altre locali comunque rilevano temperature intorno ai 16-20°C. I venti si attenuaranno a partire da questa sera.
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