martedì, gennaio 09, 2007

Ultima Ora

09 GENNAIO ore 15:49

L'UE lancia l'Allarme

Il riscaldamento globale potrebbe costare all' Europa migliaia di vite e miliardi di euro entro i prossimi 70 anni. E' impietoso lo studio sulla situazione climatica e ambientale elaborato dalla Commissione europea e pubblicato oggi dal Financial Times. Tanto impietoso da lasciare pochi margini al dubbio, tra cifre e prospetti che delineano un quadro da film del terrore. Se non saranno presi provvedimenti sulle emissioni dannose, ammonisce Bruxelles, l'effetto serra e il relativo surriscaldamento del pianeta andranno avanti a passi veloci. Le prime avvisaglie del clima bizzarro, d'altra parte, sono sotto gli occhi di tutti. Le possibili conseguenze per l'Europa, secondo il rapporto, investono un po' ogni settore e andrebbero a colpire in particolare le aree meridionali del continente, con l'Italia in prima fila. Mentre il Nord Europa avrebbe un clima più mite e la possibilità di un' agricoltura più generosa, altrove si avrebbero siccità, gran caldo, inondazioni e colture depresse. Sulla base dello studio ambientale, elaborato anche con sistemi satellitari, il rapporto Ue evidenzia due possibili scenari di riferimento. Il primo prevede un innalzamento della temperatura di 2,2 gradi; il secondo, più tragico, prevede un innalzamento di 3 gradi. In entrambi i casi, entro un decennio, circa 11.000 persone in più potrebbero morire ogni anno a causa del caldo, mentre l'innalzamento del livello del mare causerebbe danni per un valore di miliardi di euro. Successivamente, nel caso del primo scenario (+2,2 gradi), quasi 29.000 persone in più potrebbero morire ogni anno nel Sud Europa dal 2071. Il quadro più grave riguarda proprio l' Italia che, insieme alla Spagna, potrebbe essere destinata a soffrire maggiormente questa situazione catastrofica a causa, si legge nel rapporto, di "siccità, riduzione della fertilità del suolo, incendi e altri fattori dovuti al cambiamento di clima".

Ma lo studio non risparmia flora e fauna: "piante e animali tipici di certe aree geografiche moriranno o si sposteranno verso altre zone". Il riscaldamento porterà ovviamente anche all' innalzamento del livello del mare che, secondo lo studio della Commissione europea, potrebbe crescere fino a un metro con costi ingenti per far fronte al fenomeno. Già nel 2020, in caso di innalzamento della temperatura di 2,2 gradi, la spesa per far fronte al disastro delle coste potrebbe essere di 4,4 miliardi di euro; nel caso del secondo scenario (+3 gradi) la spesa aumenterebbe a 5,9 miliardi e potrebbe crescere a 42,5 miliardi nel 2080. Ma il riscaldamento globale non risparmierà, secondo lo studio, neppure altri settori come la pesca. Dal rapporto emerge infatti una tendenza alla migrazione degli stock di pesce verso le aree più a Nord. E c'é poi il problema delle inondazioni, sempre più intense un po' in tutta Europa. In proposito l' allarme riguarda soprattutto i grandi bacini fluviali, come il Danubio che già negli ultimi anni ha fatto sentire i suoi effetti interessando con gravi danni circa 240.000 persone. E il turismo? Nota dolente ancora una volta per l'Italia e per gli altri Paesi del Mediterraneo. Il rapporto Ue non fa mistero sulle conseguenze drammatiche del cambiamento climatico. Sono circa 100 milioni le persone che ogni anno trascorrono le vacanze nel Sud Europa, per un giro d'affari di circa 130 miliardi di euro. Se non si porrà fine all' effetto serra, ammonisce lo studio, entro i prossimi 70 anni quel turismo mediterraneo non ci sarà più, per il Sud sarà soltanto desertificazione e la nuova riviera europea si sposterà inevitabilmente molto più a Nord.

2071, fuga Turismo da Mediterraneo?

Per la metà di questo secolo - secondo uno studio della Commissione europea - il riscaldamento climatico potrebbe trasformare il mare del nord nella nuova "riviera" e ridurre il Mediterraneo in un'area torrida, con conseguenze drammatiche per il turismo e l'economia di Italia, Grecia e Spagna. Lo studio, compilato dalla Commissione ambientale di Bruxelles con i dati raccolti dal satellite europeo, dovrà essere approvato la prossima settimana. E' la prima volta che viene fatta una ricerca specifica sulle conseguenze dell'effetto serra e dei mutamenti climatici sul continente europeo. Il quadro che ne emerge è di una Europa divisa, con un nord che diventerà sempre più mite e gradevole ed un sud , invece, sempre più a rischio per il caldo. Nel 2071, avverte il rapporto, ci potrebbero essere tre gradi di media in più nell'area mediterranea, con una crescita di 87 mila decessi all'anno a causa dell'eccessivo calore. I flussi turistici verrebbero sconvolti. Circa 100 milioni di persone all'anno ( un sesto dell'intera popolazione turistica mondiale) trascorre le proprie vacanze nel sud dell'Europa, con un giro di affari che si aggira sui 130 miliardi di dollari. "Più i turisti rimarranno a casa o sceglieranno altre destinazioni, più grande sarà l'impatto sulla redistribuzione delle ricchezze nel continente", avverte il rapporto. Tutto ciò, è ovviamente il monito degli esperti della Ue, potrà essere scongiurato, se verranno prese adeguate misure per tagliare l'emissione dei gas di scarico, colpevoli dell'effetto serra e del surriscaldamento del pianeta.
A cura dell'ANSA.

In Primo Piano

09 GENNAIO ore 15:45

Visibile domani la prima Cometa dell'Anno

ROMA - Sarà ben visibile domani all'inizio del crepuscolo, intorno alle 17, la prima cometa dell'anno, la C/2006 P1 McNaught. Scoperta nell'agosto scorso, è una cometa spettacolare e particolarmente brillante, ma osservarla non sarà facilissimo perché si trova già abbastanza vicina al Sole. Tuttavia vale la pena provare ad osservarla e astrofili di tutta Italia si stanno organizzando in queste ore per non perdere lo spettacolo di domani. Nella sua corsa verso il Sole, infatti, la cometa McNaught diventerà sempre più luminosa e visibile. Domani sera, rende noto il Gruppo Astrofili di Teramo, all'inizio del crepuscolo, la cometa si troverà 6-8 gradi sopra l'orizzonte (a seconda del luogo di osservazione, in Italia). Sarà uno spettacolo inatteso, ma che secondo l'Unione Italiana Astrofili (Uai) è da non perdere. "E' una cometa brillante come non se ne vedevano da un bel po', ed è molto suggestivo osservarla nel crepuscolo", ha osservato l'astrofisico Gianluca Masi, del Planetario di Roma. Domani sarà l'ultimo giorno utile per osservarla, prima che la luce del Sole renda impossibile vederla. Dopo il suo passaggio ravvicinato con il Sole, infatti, la cometa tornerà ad essere visibile alla fine del mese, ma soltanto nel cielo australe.
A cura dell'ANSA

Brevissime

09 GENNAIO ore 15:28

Week-End all'insegna di Venti FORTI su tutta l'Italia

L'azione di una perturbazione fredda a Nord delle Alpi porterà nel fine settimana venti forti su buona parte della Penisola con mari molto mossi su quasi tutti i bacini
Ma vediamo la situazione dei venti e del mare prevista per l'11-12-13 Gennaio sull'Italia:

GIOVEDI 11 GENNAIO
Venti: giornata caratterizzata da venti moderati o forti sulle Alpi, Mar Ligure (specie a largo), Corsica, nord Sardegna e parte dell'Appennino che si getta sul Tirreno. Nella notte raffiche impetuose sulla Corsica occidentale. Altrove venti deboli ma in serata prime raffiche di Foehn sulle pianure del Valpadana
Mari: poco mossi o mossi nella prima parte della giornata. Nella sera-notte moto ondoso in aumento sulla Corsica e nord-ovest Sardengna. VIETATA l'uscita in barca su questi bacini.

VENERDI 12 GENNAIO
Venti: sulle Alpi ancora raffiche molto intense e forti (specie sui contrafforti più alti della Valle d'Aosta) e sugli sbocchi vallivi. Sul resto delle pianure moderate raffiche di Foehn ma in generale attenuazione. Situazione invece molto critica sulla Corsica, Sardegna e Sicilia occidentale con venti anche tempestosi in attenuazione lentamente nel corso della notte. Sul resto dell'Italia venti generalmente deboli, localmente moderati sull'Adriatico ma peggiora nella notta a partire da sud.
Mari: poco mossi il bacino del Tirreno, Adriatico, sottocosta della Liguria e Jionio. Mossi o molto mossi sulla Corsica Sardegna e Sicilia occidentale, localmente agitato a largo del Sassarese.
VIETATA l'uscita in barca su questi bacini.

SABATO 13 GENNAIO
Venti: moderati o localmente ancora forti nella prima parte della giornata sulle Alpi, Corsica e Sardegna occidentale ma in decisa attenuazione. Sulle pianure venti deboli. Raffiche invece forti sulla Sicilia meridionale, Calabria Tirrenca e basso Adriatico ma in giornata (specie in serata) anche su questi settori si assisterà ad un attenuazione.
Mari: mossi o molto mossi sulle due Isole Maggiori, Mar Jionio e basso Adriatico a tratti ma in con moto ondoso in attenuazione.
VIETATA l'uscita in barca su quest'ultimi bacini.

In Primo Piano

09 GENNAIO ore 14:50

Il lungo cammino verso l'Inverno. Ancora molto giorni prima di arrivare ad un deciso cambiamento. Al momento accontentiamoci di questo tempo autunnale-primaverale e poi si vedrà...

Anche nelle giornata di oggi non si osservano dai modelli ancora grandi cambiamenti interessanti sul nostro Paese per i prossimi 7-8 giorni, anche se come ho ripetuto in altre occasioni il tempo incomincierà a cambiare solo dopo il 17 o 20 Gennaio. Due date così distinte perchè bisognerà valutare se l'Alta Pressione vorrà sbilanciarsi più ad est e causara un primo peggioramneto a partire dal 17, oppure rimane immobile così come è adesso fino al 20 circa. Una situazione al quanto delicata che sarà valutata nei prossimi giorni. Intanto "godiamoci" queste giornate quasi primaverile e poi vedremo che cosa bollirà in pentola per l'ultima decade di Gennaio. Intanto vediamo in sintesi le previsioni previste fino a fine mese.

Situazione per il 10-16 Gennaio:
Nuvolosità sparsa su buona parte del Centro-Nord con isolati piovaschi o piogge deboli sulla Liguria, alta Toscana e Valpadana. Variabilità ma tempo generalmente asciutto sulle Alpi. Sul resto del Centro-Nord tempo buono e soleggiato. In seguito (12-14) rimonta dell'Alta Pressione sull'Italia con temperature in deciso aumento e Zero termico in picchiata fin verso i 4000 metri di quota. Situazione critica per i ghiacciai alpini! Ci sarà comunque a partire dal 12 Gennaio un generale ma temporaneo peggioramento sulle Alpi con piogge e neve a quote elevate. Qualche pioggia in arrivo anche sulle coste del Tirreno ma in miglioramento. Venti forti sulle Alpi e a carattere di Foehn sulle pianure del Nord. Intorno al 16 probabile lieve peggioramento da Ovest.

Situazione per il 17-24 Gennaio:
Peggioramento sul Nord-Ovest, Sardegna e Sicilia con locali piogge ma migliora. Temperature miti e ancora oltre la media. Nuova stabilità verso il 19-20 Gennaio ma seguita nuvamente da un secondo peggioramento più marcato con correnti più fredde e prima discesa fredda da N-NW intorno al 22-24 Gennaio con piogge anche intense e neve sulle Alpi a quote medio-alte.

Situazione per il 25-31 Gennaio:
Tempo più invernale con pioggia e neve ma l'evoluzine rimana anche molto, molto lontana.
Seguite gli aggiornamenti...

Curiosità Meteo

09 GENNAIO ore 6:56

Effetto Serra benigno
Nell'onda travolgente, forse oltremisura allarmante degli effetti del Riscaldamento del Pianeta, vorrei sottolineare che l'Effetto Serra nel Pianeta Terra è fonte di vita, oltre che una diretta conseguenza della composizione chimica dell'atmosfera.


Wikpedia descrive: riscaldamento globale (global warming nella letteratura scientifica in inglese) è un termine usato per descrivere l'aumento nel tempo della temperatura media dell'atmosfera terrestre e degli Oceani.
L'opinione scientifica sul cambiamento del clima, come espresso nel Pannello Intergovernativo sul Cambiamento Climatico (IPCC) delle Nazioni Unite, firmato dagli accademici di scienza delle nazioni del G8, afferma che la temperatura globale media è aumentata di 0,6 ± 0,2 °C dalla fine del XIX secolo e che "la maggior parte del riscaldamento osservato durante gli ultimi 50 anni è attribuibile alle attività umane".
L'Effetto Serra è un fenomeno senza il quale la vita come la conosciamo adesso non sarebbe possibile. E' un tipo di riscaldamento del Pianeta per effetto dell'azione dei cosiddetti gas serra, composti chimici presenti nell'aria a concentrazioni relativamente basse (anidride carbonica, vapor acqueo, metano, ecc.).

I gas serra permettono alle radiazioni solari di passare attraverso l'atmosfera, mentre ostacolano il passaggio verso lo spazio di parte delle radiazioni infrarosse provenienti dalla superficie della Terra e dalla bassa atmosfera (il calore riemesso); in pratica si comportano come i vetri di una serra e favoriscono la regolazione ed il mantenimento della temperatura terrestre ai valori odierni.
Questo processo è sempre avvenuto naturalmente e fa sì che la temperatura media della Terra sia circa 33°C più calda di quanto lo sarebbe senza la presenza di questi gas.
Tuttavia è un equilibrio molto delicato. In passato, cataclismi planetari modificarono i composti dell'atmosfera e si ebbero improvvise fasi freddo e di buio, poche altre volte di caldo.
L'Effetto Serra è benigno fintanto che rimane su parametri stabili, ovvero sino a quando le varie miscele dei gas serra non vengono alterate per cause naturali o dall'uomo, in quanto ciò potrebbe compromettere il Clima del Pianeta e quindi anche la vita.

Innumerevoli scienziati, istituzioni, organismi affermano e dimostrano che le concentrazioni di gas serra nell'atmosfera sono cambiate rapidamente ad iniziare dalla Rivoluzione Industriale e che hanno contribuito ad innalzare la temperatura media.
Ci sono altre teorie a cui vorremo dar voce che propongono cause naturali alla salita delle temperatura, oltre che effetti benefici sul clima che deriveranno da una crescita dei gas serra.
In conclusione, l'Effetto Serra è un fenomeno presente sul Pianeta da milioni di anni senza il quale l'attuale vita sarebbe impossibile. La crescita dei composti atmosferici definiti gas serra potrebbe cambiare il clima, ed anche se i numeri diffusi fossero non esatti, sarebbe opportuno moderare le emissioni, quantomeno per precauzione.
Ma sarà mai possibile? In tutta franchezza penso di no, come credo che le proiezioni diffuse questi giorni siano approssimative e le conseguenze indicate talvolta fuorvianti.
A cura di www.meteogiornale.it

Ultima Ora

09 GENNAIO ore 6:51

Si segnalano nebbie anche fitte tra Rioreggio e Barberino di Mogello, tra Monte San Savino e Valdichiana, tra Chiusi e Ceprano, tra Roma nord A1 MI-NA Diramazione Roma nord/G.R.A; tra Mondovì e Millesimo, tra Bologna Arcoveggio e Rovigo, tra Cattolica e Fermo, tra Gioia del Colle e Taranto Nord, tra Bivio A16/A1 Milano-Napoli Candela e tra il Bivio A25/A24 Roma-Teramo e Pescina.
PREUDENZA SULLE STRADE!
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