domenica, dicembre 31, 2006

Ultima Ora

31 DICEMBRE ore 16:21

Gli ultimi aggiornamenti danno la possibilità di qualche passaggio piovoso nella notte anche sulle pianure orientali del Piemonte e sul Savonese.
Per quanto riguarda la neve previste sulle Alpi vogliamo far sapere innanzi tutto quali località vedranno accumuli elevati di neve tra il 1 e il 3 Gennaio:

CERVINIA (2025 m): accumuli intorno ai 50-60 cm
CERVINIA PLAN MAISON (2561 m): accumuli intorno ai 25-35 cm
CERVINIA PLATEU ROSA (3480 m): accumuli intorno ai 15-20 cm
COURMAYEUR (1224 m): accumuli intorno ai 60-80 cm
LA SALLE (1001 m): accumuli intorno ai 40-50 cm
LA THUILE (1441 m): accumuli intorno ai 60-80 cm
MORGEX (923 m): accumuli intorno ai 40-50 cm
PRE'-SAINT-DIDIER (1004 m): accumuli intorno ai 40-60 cm
RHEMES-NOSTRE-DAME (1725 m): accumuli intorno ai 60-70 cm
SAINT-NICOLAS (1200 m): accumuli intorno ai 70-80 cm
VALTOURNEANCHE (1528 m): accumuli intorno ai 60-70 cm

Queste elencate saranno le località che vedranno accumuli molto abbondanti. Di certo il Monte Bianco e le Alpi Bernesi potrebbero toccare il podio con più di un metro di neve.
Ricordiamo sempre le catene di neve chi fosse diretto verso la Valle d'Aosta e Alpi occientali in genere. BUONA ANNO A TUTTI!

In Primo Piano

31 DICEMBRE ore 10:49

La NEVE di Lunedi 1 Gennaio sulle Alpi. Previsti accumuli elevati!
Voglio nuovamente trattare queste argomento, sia perchè è una notizia importante per le Alpi e sia per informare i vacanziare sul tempo che troverano a Capodanno sulle Alpi.

Trovano ancora conferme le carte per la neve prevista domani sulle Alpi. Accumuli elevati caderanno su buona parte della Valle d'Aosta occidentale, Alpi Bernesi, Alpi Graie, Alpi Pennine e Savoia. Ma cerchiamo di vedere adesso la situazione prevista. Rircodo che chi avesse intenzione di passare il fine anno su questi settori E' OBBLIGATO di portare con se gomme o catene da neve.

LUNEDI 1 GENNAIO: situazione per le ore 06


Neve debole cadrà su buona parte delle Alpi centro-occidentali anche se già probabilmente moderata sul Monte Bianco e Alpi Bernesi mediamente oltre i 1900-2000 metri, localmente più basse sui rilievi lombardi. Qualche fiocco anche sulle Alpi Breonie e Carniche.

LUNEDI 1 GENNAIO: situazione per le ore 12

Si intensificano le nevicate sulle Alpi occidentali (Valle d'Aosta occidentale, Savoia, Alpi Bernesi, Alpi Graie e Alpi Pennine) mentre altrove cadranno deboli o al più moderate. Migliora a tratti sulle Alpi Carniche. Quota neve in lieve calo intorno ai 1600-1700 metri, più sensibile sui versanti esteri.

LUNEDI 1 GENNAIO: situazione per le ore 18

Si attenuano temporaneamente le nevicate su buona parte delle Alpi anche se cadranno ancora particolarmente moderate sulle Alpi di confine della Valle d'Aosta occidentali e Alpi Bernesi. Precipitazioni nevose in arrivo anche sull'Alto Adige mentre rimarranno ancora scarse su Alpi Carniche. Quota neve in lieve e nuovo calo intorno ai 1500 metri, più basse sui versanti esteri.

MARTEDI 2 GENNAIO: situazione per le ore 00 di notte

Nuove marcato peggioramento con nevicate copiosa su tutta la Valle d'Aosta nord-occidentale, Alpi Graie, Alpi Pennine e Alpi Bernesi. L'intensità delle precipitazioni potrebbe provocate un maggiore sfondamento nella notte anche sulle versanti italiani con qualche spruzzata di neve anche sulle zone interne del nord Cuneese, Torinese, alto Canavese e Biellese. Neve moderata anche sui rilievi lombardi e dell'Alto Adige, scarse su quelle Carniche. Quota neve in ulteriore calo fin verso i 1100-1200 metri, localmente fin verso i 900 metri sui versanti esteri. Nella giornata del 2 Gennaio le nevicate cadranno ancora intense e abbondanti sul tutte le Alpi occidentali in spostament fin verso le Alpi Graie risparmiate precedentemente. Per qualche ora neve anche sulle Alpi Carniche ma in deciso miglioramento nella sera. La quota neve scenderà ancora portandosi fin verso gli 800-1000 metri, addirittura fino in alta collina sui versanti svizzeri.

ACCUMULI PREVISTI: Valori riferiti ad una quota intorno a1200-1500 metri

Alpi Occidentali: picchi 70-80 cm cadranno sul Monte Bianco, 50-60 cm Valle d'Aosta occientale e 20-40 cm sul resto della regione. Sul Piemonte cadranno in media 20-30 cm sui rilievi di confine esteri e 5-10 cm su quelli italiani.

Alpi Centrali: accumuli intorno ai 10-15 cm sui rilievi di confine esteri e 2-5 cm su quelli italiani.

Alpi Orientali: accumuli intorno ai 10-15 cm sui rilievi di confine esteri e 2-5cm su quelli italiani.

Curiosità Meteo

31 DICEMBRE ore 10:35

Alla ricerca della neve sulle coste della Sicilia
Dagli episodi eccezionali di Cozzo Spadaro e Lampedusa, a quelli relativamente frequenti della costa settentrionale. Ecco a voi gli eventi nevosi nella Sicilia costiera.


Abbiamo trattato in due precedenti articoli della nevosità del Medio Oriente e dei Paesi nel sud del Mediterraneo, ma non ci siamo soffermati sulla nostra isola più meridionale: la Sicilia.
Nel febbraio del 1956 Cozzo Spadaro acquisì fama di unico luogo d'Italia senza neve, perché praticamente nevicò in tutto il resto della Sicilia meridionale ed orientale. A Cozzo Spadaro spesso, non tanto per un fattore termico, quanto per la sua posizione sfavorevole di esposizione ai venti, proprio nei giorni piu freddi le precipitazioni cessano per poi riprendere cuando pero la temperatura si è gia rialzata. Alcuni vecchi della piccola località posta sulla punta sud-orientale di Sicilia, ricordano sparuti fiocchi di neve, ma con ogni probabilità a Cozzo Spadaro nevicò con accumulo durante la grande ondata di freddo del febbraio 1901. E' possibile che nevicò anche nel gennaio del 1905, quando per ben tre volte la neve cadde su Malta.
Abbiamo visto nel precedente articolo che a Lampedusa l'unica nevicata con accumulo nel corso del secolo scorso è avvenuta durante il febbraio del 1942, mentre nella vicina Linosa anche il febbraio del 1956 ha portato un candido manto al suolo. Altri episodi sulle due isolette poste nella parte meridionale del Canale di Sicilia hanno portato solo nevischio.
Dopo Cozzo Spadaro e Lampedusa (quattro episodi nevosi di cui solo uno con accumulo) al terzo posto dei luoghi meno nevosi d'Italia dovrebbe esserci Gela. Seppur nella parte interna della piana di Gela nevica non troppo infrequentemente, sulla parte costiera della città è molto raro che la neve faccia presa al suolo: successe nel 1956 ma recentemente sono state tutte senza accumulo anche le nevicate del 1962 e 1963 quando nella vicina Licata la neve imbiancò in entrambe le occasioni (Licata che poi aspettò fino al 1999 per avere di nuovo la neve al suolo).
Tutte le altre localita della Sicilia costiera meridionale come Mazara del Vallo, Sciacca, Licata, Porto Empedocle ma anche Siracusa hanno cinque o sei nevicate con almeno 1 cm di accumulo al suolo nel corso del XX sec, non sempre negli stessi anni, solo il 1956 è infatti comune per tutte, mentre le altre annate nevose, alternativamente nelle diverse località, sono il 1929, 1945, 1949, 1962, 1963, 1979, 1981, 1995, 1999 e un altro paio negli anni '20, e più indietro il 1901, 1905, 1909.
Pantelleria dal dopoguerra è stata imbiancata nel 1949, 1956, 1981 e 1999; qualche altra volta la neve è caduta solo sulla collina e non ha fatto che "quattro fiocchi" di acquaneve nelle parti basse (come nel gennaio 1995 per esempio).
Sulle città siciliane capoluogo di provincia, senza dubbio Trapani è la meno nevosa, all'incirca la metà rispetto a Palermo. Infatti approssimativamente abbiamo uno o pochi più episodi di neve senza accumulo per decennio e solo uno ogni vent'anni circa con accumulo. Ultimamente ricordiamo il 1999, gennaio 1981 e il marzo 1949 con neve a intermittenza per due giorni consecutivi. E' molto probabile che Trapani sia stata imbiancata anche durante il 1905, e forse, ma non c'è certezza, durante un paio di episodi negli anni '20 e '30 del secolo scorso.
A Palerma e Messina nevica con accumulo mediamente una volta ogni 9 e 8 anni (rispettivamente), e senza accumulo con circa il doppio della frequenza. A Catania e Siracusa la neve non è troppo infrequente solo sui quartieri collinari o dell'interno, ma nei quartieri che si affacciano sul mare gli episodi con accumulo sono di uno ogni circa 15 anni.
E fuori della Sicilia quali sono le zone italiane meno nevose? In realtà le nevicate sono eventi non troppo rari ovunque, ma la costa jonica calabrese e alcune parti della costa sud-occidentale e anche sud-orientale sarda possono avere una media nivometrica leggermente inferiore a quella palermitana anche se comunque leggermente superiore a quella della costa siciliana meridionale.
Concludiamo con Malta. La piccola isola mediterranea è stata imbiancata numerose volte dalla grandine ma praticamente mai dalla neve; ogni tanto qualche fiocco di neve cade insieme a temporali di grandine e si deposita insieme ad essa, ma sono episodi a "chiazze" come nel gennaio 2005 quando interessarono alcuni punti dell'isola. La neve da sola si è presentata pochissime voltea inizio secolo scorso (tre volte nel 1905), senza però accumulare essendo a Malta sconosciute le temperature inferiori a +1°C e durante una precipitazione la temperatura piu bassa mai registrata e stata di +3°C. In pratica la già scarsissima neve al suolo è caduta sempre sopra strati di grandine e ufficialmente non è mai stata contabilizzata.

A cura di www.meteogiornale.it

Ultima Ora

31 DICEMBRE ore 10:23

Nelle notte del 2 Gennaio venti forti da NW si abbatteranno sulle Alpi occidentali provocando raffiche anche oltre i 50 km/h. Venti di Foehn moderati arriveranno anche sulle zone di pianure del Nord-Ovest e della Lombardia. Venti impetuosi si arriveranno anche sul Mari Ligure e sul Tirreno con raffiche che in certi tratti a largo toccheranno facialmente i 60 km/h.

Ultima Ora

31 DICEMBRE ore 10:14

Estremi di temperature nel Mondo alle ore 7:30 di oggi 31 Dicembre 2006: -45°C sulla Jacuzia centrale e 41°C a North West Cape (nord-ovest dell'Australia) seguito a ruota dai 40°C del Deserto di Gibson. Due primari del freddo e del caldo.

Ultima Ora

31 DICEMBRE ore 9:46

Buona parte della Liguria di Levante e sotto a nubi e piogge moderate. Le zone che hanno già visto accumuli di ben 10-15 mm sono la Spezia, Lavagna, Sestri Levante, Monteglia, Varese Ligure, Riomaggiore, Portovenere, Vezzano Ligure, Lerici e confini con la Toscana: Forte dei Marmi, Carrarese, Pietrasanta e Viareggino. Nel corso della giornata le piogge cadranno sempre moderate, estendosi al Genovasato e alla Valpadana centro-orientale. Possibili disagi su queste zone per l'esecuzione dei fuochi d'artificio.

In Primo Piano

31 DICEMBRE ore 9:32

Fine Anno all'insegna della tranquillità. Dal 1 Gennaio arrivo della NEVE sulle Alpi e piogge sul Triveneto.

SITUAZIONE
Segnaliamo innanzi tutto su alcune zone pianeggianti la presenza di nebbie, soprattutto tra Roncobilaccio e Barberino di Mugello, tra Orvieto e Bivio A1/Diramazione Roma sud, tra Cebano e San Vittore, tra Roma nord A1/ MI-NA e Bivio Diramazione Roma nord/G.R.A; sulla A6 Torino-Savona e Carmagnola, tra Cerveteri e Santa Severa, tra Cattolica e Grottamare e tra Scafa-Alanno e Villanova. Prudenza alla guida!. Per quato rigurda la situazione metereologica osserviamo piogge sulle coste della Liguria di Levante e zone interne dell'alta Toscana che si intensificheranno nelle prossime ore. Sul resto del Nord cieli perlopiù nuvolosi, ma anche sereni o velati sul Piemonte e zone alpine. Al Centro un pò di nuvole sull'Appennino e zone Adriatiche (specie sulle Marche) e sul nord della Sardegna ma senza fenomeni. Altrove soleggiato. Al Sud a parte un pò di nuvolosità sul Barese, Calabria Jionica e Sicilia nord-orientali altrove le condizioni atmosferiche sono stabili e soleggiate. Nelle prossime ore la situazione tenderà lentamente a peggiorare sulla Liguria di Levante, nord Toscana, Appennino tosco-emiliano e nord Marche con locali piogge in estensione nella notte su CAPODANNO a buona parte della Lombardia, sud-est Piemonte ed Emilia Romagna. Nella notte peggiorarà anche sulle Alpi centro-occidentali con precipitazioni intense, nevose in un primo momento oltre i 1800-1900 metri. Qualche pioggia nella notte su Capodanno arriverà anche sulle coste merdionali della Calabria Jionica (Reggino e Vibo Valencia) e Sicilia nord-orientale (ovest Messinese e Stratto di Sicilia). Altrove sereno e stellato a parte qualche innocua velature di passaggio

EVOLUZIONE PER I PROSSIMI GIORNI
Dopo il passaggio perturbato tardo-autunnale tra l'1 e il 4 Gennaio da Nord a Sud, con piogge sul Triveneto, Centro-Sud e neve sulle Alpi oltre gli 800-1000 metri (400-500 sui versanti esteri) si aprirà nuovamente un clima più stabile per la rimonta dell'Alta Pressione in sede Mediterranea. Il tutto però durerà soltanto un paio di giorni e non sarà neanche così intensa come nei giorni passati. A partire dal 7-8 Gennaio una nuova ondulazione delle correnti porterà un probabile e nuovo peggioramento sulle Alpi (neve oltre i 1400 metri) e piogge sul pianure del Settentrione in spostamento successivamente sul resto della Penisola. Anche in seguito altri fronti si sussegueranno da W verso E ma l'evoluzione rimane decisamente delicata perchè l'Alta Pressione di troverà proprio in mezze a due masse completamente distinte e diverse tra l'ora piazzate proprio sull'Italia (la solita, quella calda e asciutta sull'Italia e quella fredda e carica di pioggia e neve a pochi chilometri a nord delle Alpi). Insomma una situazione sul "filo del rasoio". Basterebbe un piccolo spostamento delle correnti fredda da nord verso sud per cambiare le carte in tavola. Staremo a vedere i prossimi round. Seguite gli aggiornamenti...








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