giovedì, gennaio 11, 2007

In Primo Piano

11 GENNAIO ore 20:33

Ultimissime dal cielo! E' arrivata la cometa McNaught; sarà visibile per qualche giorno ad OCCHIO NUDO!
Da oggi sino al week-end è possibile osservare ad occhio nudo la cometa McNaught al tramonto! La Cometa, piuttosto luminosa ma molto vicina al Sole, sarà visibile per pochi giorni, quindi non perdete l'occasione per osservarla dal "vivo"!


Non capita tutti i giorni di poter ammirare una cometa luminosa ad occhio nudo. Sono trascorsi quasi 10 anno dal mitico incontro con la luminossisima Hale-Bopp, scoperta il 23 luglio 1995 da due astrofili statunitensi, Alan Hale e Thomas Bopp. Certo quel tipo di eventi è piuttosto raro, considerando le notevoli dimensioni del corpo celeste che sfiorava i 40km di diametro e l'elevata altezza sull'orizzonte; un vero mostro del cielo! Ma ecco che si prepara un'altro possibile evento storico: una nuova grande cometa all'orizzonte! Dalle ultime notizie la Cometa potrebbe riservare gradite sorprese considerando che transitando molto vicina alla nostra Stella potrebbe incrementare incredibilmente la sua luminosità per l'effetto del vento solare, e recentemente si presume che possa addirittura disintegrarsi causando un enorme bagliore visibile anche di giorno!A partire da oggi, 10 gennaio 2007, la Cometa McNaught o per gli esperti anche C/2006 P1, sarà ben visibile all'orizzonte e lo spettacolo che offrirà potrebbe essere affascinante se mantiene le promesse di luminosità che ora sembra garantire. Scoperta il 7 agosto scorso dall'astronomo australiano Robert McNaught esaminando delle astrofotografie scattate dal Siding Observatory del New South Wales, l'astro dovrebbe arrivare a circa 25 milioni di chilometri dal Sole venerdì 12 gennaio: sarà allora che la sua brillantezza potrebbe accendersi in modo particolare.Le previsioni stimano una magnitudine compresa tra -1 e -6, vale a dire una luminosità che potrebbe risultare più intensa di quella di Venere.Attualmente la sua magnitudine è stimata tra la -2.5 e -3, quasi come Venere, e mostra una coda che raggiunge i 3° di lunghezza; tuttavia, se dovesse davvero raggiungere magnitudini negative significative, si potrebbe tentare di osservarla anche in pieno giorno, come si fa con Venere. Per cercare di vederla occorre quindi stare in una zona elevata o con l'orizzonte completamente libero, subito dopo il tramonto osservando in direzione della nostra Stella, quindi a w-sw e sperare che non ci sia foschia o nebbia sull'orizzonte facendo però molta attenzione a non puntare il Sole specialmente se si prevede di osservare l'oggetto con un binocolo o telescopio prima del tramonto, considerando che la cosa potrebbe provocare DANNI PERMANENTI ALLA VISTA!La Cometa risulta visibile al binocolo verso le 16:40 come un piccolo punto di luce soffusa, ma data la scarsa trasparenza dell'aria nei bassi strati sarà difficilmente osservabile ad occhio nudo. Alle 17:10, in seguito al drastico calo di luminosità del cielo si può tentare l'osservazione, magari individuandola prima con un binocolo ed in seguito ad occhio nudo almeno sino alle 17:40, quando l'oggetto si avvierà al tramonto.Considerando che le condizioni del tempo risulteranno ottimali su gran parte d'Italia e le temperature gradevoli anche in quota, l'osservazione dell'evento potrebbe essere un'occasione per ammirare Saturno il "pianeta degli anelli" e le bellissime costellazioni invernali.
A cura di www.meteolive.it

Ultima Ora

11 GENNAIO ore 20:30

Nebbie a banchi presenti in queste ore tra Bologna Arcoveggio e Altedo, tra Bologna San Lazzaro e Pesato, tra Cattolica e Ancora Nord e tra Bivio Diramazione Ravenna/A14 BO-TA e SS 309 Dir. Prudenza alla guida!

Brevissime

11 GENNAIO ore 18:55

12-13 Gennaio all'insengna di Venti FORTI su tutta la Penisola. Critica la navigazione tra Corsica e Sardegna occidentale

Abbiamo già visto questa situazione qualche giorno fa e questa sera vorrei trattare meglio il tutto, evidenziando quali zone saranno maggiormente interessate da venti FORTI e mari mossi

Venerdi 12 Gennaio
VENTI FORTI: le zone più soggette a raffiche intense risulteranno le testate alpine delle Alpi Pennine, Lepontine e Beonie, oltre che sui restanti settori Oltralpe. Raffiche forti anche sul fodovalle piemontese e zone pedemontane della Lombardia settentrionale e Trentino Alto Adige. Venti invece impetuosi visiteranno il mare aperto della Corsica occidentale, Sardegna e Sicilia meridionale dove ci potrebbero essere difficolta alla navigazione lontano dalla costa. Comunque per chi vorrà passare un pò di tempo in mare aperto per passatemo è sconsigliato!!!

MARI MOSSI O MOLTO MOSSI:
Saranno senz'altro i mari della Corsica occidentale, la Sardegna e la Sicilia meridionale con moto ondoso e onde che in alcuni tratti a mare aperto ma anche fin verso le coste potrebbe toccare i 2-3 metri. A rischio di mareggiate le coste della Sardegna occidentale (Iglesias, Medio Campidano, dell'Oristano, Alghero, Porto Torres e Golfo di Asinara) ma anche della Corsica (Bocche di Bonifaccio, Golfo di Valinco, Capo di Muru, Golfo d'Ajaccio, Capo di Feno e Capo Rosso).

Sabato 13 Gennaio
VENTI FORTI: Visiteranno ancora moderati o forti ma in attenuazione durante la giornata le testate alpine delle Alpi centro-orientali, zone pedemontane e fodovalle di Lombardia, Trentino Alto Adige e Corsica e Sardegna occidentale. Si intensificheranno invece nel corso della mattinata sullo Jonio e Adriatico meridionale ma tra il pomeriggio-sera tenderanno anche qua ad attenuarsi. Qualche raffiche durante la giornata entrarà anche sui versanti Tirrenici, specie sull'Appennino, Liguria e Sardegna orientale. Ancora vietate le uscite in barca e a vela, mentre per qualche ore ci saranno ancora locali disagi per la navigazione.

MARI MOSSI: Moto ondoso ancora sostenuto sulla Corsica e Sardegna occidentale ma in rapido calo nel corso della giornata su valori di mare poco mosso entra sera. Mari mossi invece sullo Jonio e basso Adriatico ma entro sera il moto ondoso andrà attenuandosi a partire dalla coste per poi proseguire verso il largo. Nella notte mari ovunque poco mossi.

Cronaca Meteo

11 GENNAIO ore 18:13

Il grande Freddo di Chicago nel Gennaio del 1982
Quell'anno si superarono perfino i record di freddo stabiliti nel leggendario inverno del 1977.


L'inverno fu moderatamente mite nel comparto europeo, soprattutto in quello mediterraneo, a causa anche della nascita di un incipiente El Nino, che fu poi il Nino più forte che si fosse visto fino a quel momento.
Ma il mese di Gennaio fu invece terribile sul Nord Est degli States, interessato da un'ondata di freddo superiore a quella del 1977, quando si ebbero fiocchi di neve perfino a Miami.
In questo caso, la causa prima del freddo va addebitata all'allora poco conosciuto fenomeno dello Stratwarming, che si sviluppò ai primi di Gennaio in tutto il comparto compreso tra la Siberia orientale ed il Canada occidentale, ma con i suoi massimi effetti sulla zona artica canadese.
Ne derivò un'intensa ondata di freddo: l'isoterma di -30°C ad 850 hPa raggiunse rapidamente la zona dei Grandi Laghi, apportandovi temperature degne dell'Artico Canadese.
Il fenomeno venne infatti definito dai quotidiani dell'epoca "Artic Express", in quanto veniva considerato come un "treno" di correnti artiche che regolarmente, ad ogni stagione invernale, venivano ad interessare la zona dei Grandi Laghi, a partire dall'invernata del 1977 (che era stata preceduta da ben 5 inverni miti consecutivi).
Comunque, dopo un inizio del mese già con temperature al di sotto dello zero, i valori termici scesero decisamente già a partire dal giorno 7 Gennaio, con una temperatura minima di -18,9°C, mentre il 09 si arrivò a -25,0°C, ed i giorni 10 ed 11 si scese fino a -32,2°C.
Il giorno 10 la massima si fermò al glaciale valore di -25,6°C, mentre il giorno successivo nevicò addirittura per 2 cm.
Nei due giorni considerati, oltre alla temperatura di -32,2°C, soffiò anche il vento fortissimo ad una velocità di 70 kmh il giorno 10, e di 78 kmh il giorno 11.
Dopo una parziale attenuazione del freddo, ma sempre con minime attorno ai -18°C, una nuova bufera di vento e di neve colpì la città nei giorni 16 e 17 Gennaio, quando la temperatura ridiscese rispettivamente a -27,8°C ed a -31,7°C, per poi ritoccare ancora -25,0°C il giorno 26 Gennaio.
In totale, tutto il mese ebbe 31 giorni di ghiaccio (la temperatura non risalì mai sopra lo zero), nonché una media delle minime di -17,0°C ed una delle massime di -4,4°C.
Caddero inoltre 80,0 mm di neve fusa, in ben 25 giorni di neve, di cui 13 furono consecutivi.
E fu rigido anche il mese di Febbraio 1982, fino al giorno 14, quando finalmente iniziò il disgelo, ed un clima più mite.
Ma, nel frattempo, si raggiunsero di nuovo -25,6°C il giorno 6, e -24,4°C i giorno 11 e 12, portando ad un periodo di 31 giorni di grande ghiaccio difficilmente ripetibili.
Durante il famoso mese di Gennaio del 1977, la temperatura non scese al di sotto del -27,3°C, toccati il giorno 16, e si ebbero solo 14,0 mm di neve fusa, anche se la media mensile fu lievemente più bassa, essendo stata di -16,0°C per le minime, e di -6,5°C per quanto riguarda le massime.
A cura di www.meteogiornale.it

In Primo Piano

11 GENNAIO ore 18:10

Primi accenni Primaverili ma... dopo il 20 Gennaio l'Inverno potrà dire la Sua...

Oramai le uniche parole in questi mesi sono stati solo: Anticiclone e stabilità. La neve non si è mai vista e non si nemmeno parlato. Insomma un Inverno "fuori" dai connotati normali, anzi, anche eccezionali. Ma tutto questo detto, potrebbe cambiare radicalmente nella terza decade del mese con correnti fredde da Nord e precipitazioni sparse su buona parte dell'Italia. L'Inverno pertanto vorrà mostrarsi in piena forma anche alle nostre latitudini. Lo faccimo arrivare? Certamente, anzi, cadrà proprio nei giorni più freddi dell'Anno e vedremo anche se ci porterà qualche sorpresa bianca!! Intanto viviamo ancora queste giornate "quasi primaverile" almento fino al 15 Gennaio, poi la svolta potrebbe essere imminente...
Analizziamo addesso l'evoluzione fino a fine mese

Situazione per il 12-16 Gennaio:
Come già ripetuto in altre occasioni le previsioni per i prossimi 3-5 giorni non saranno eccezionalmente particolari. Ci saranno molte nubi e locali piovaschi sulla Liguria, Tirreno e Adriatico settentrionale e parte della Valpadana centro-meridionale. Soltanto domani sulle Alpi transiterà un fronte perturbato, potanto piogge e un pò di neve sui rilievi (specie quelli Oltralpe) oltre i 1800-2300 metri. Sul resto del territorio tempo asciutto con venti forti da NW a effetto Favonico sul Piemonte orientale e Lombardia. Tra l'altro ci sarà anche una temporanea e marcata rimonta dell'Alta Pressione sull'Italia con temperature che su alcune regioni come la Sicilia, Sardegna, Toscana, Liguria e Piemonte potrebbero toccare o superare i 15-18°C, a tratti più elevate sulle zone pedemontane del Nord per effetto del Foehn. Intorno al 15-16 Gennaio la situazione migliorarà ovunque con l'allontanarsi verso est dell'Anticiclone e un calo generale dell temperature su tutte le quote. Non ci saranno più occasioni per piovaschi sul Tirreno, mentre invece risulteranno anche insidiose le NEBBIE tra la notte e il mattino sulle pianure del Centro-Nord.

Situazione per il 17-23 Gennaio:
Intorno al 17-19 Gennaio tendenza a possibili passaggi nuvolosi sull'Italia grazie al cedimento da ovest della strattura Anticiclonica. Ci saranno occasioni anche di isolate piogge, specie sul Nord-Ovest, Toscana, Lazio e Sicilia. Dal 20 il sistema freddo ormai imminente sulla Francia tenderà ad avanzare e dunque a penetrare pian piano sull'Italia, provonendo piogge sparse (anche rilevanti su alcune zone) e neve sulle Alpi e Appennino a quote medio-basse.

Situazione per il 24-31 Gennaio:
Intorno al 24 il sistema perturbato tenderà a portarsi sul Sud Italia lasciando liberi da nubi e piogge le regioni del Centro-Nord. In seguito la situazione andrà migliorando con una leggera rimontanta dell'Alta Pressione ma le sorprese non mancheranno.

CONCLUSIONE:
Seguite attentamente la situazione perchè è molto dinaminca giorno per giorno. Possiamo dire che al 50% la previsione tra tra il 15-20 Gennaio potrebbe essere questa, ma il dopo rimane ancora un grande punte interrogativo...
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