venerdì, novembre 30, 2007

30 NOVEMBRE 2007
In onda il nuovo sito www.meteoggi.it

IN PRIMO PIANO

30 NOVEMBRE 2007 ore 14:39

PARENTESI PRIMAVERILE IN VISTA PER L'ITALIA. FREDDO E NEVE PER L'EUROPA. INVERNO ANCORA LONTANO...
L'Inverno farà del suo meglio, ma pertroppo, saranno le regioni dell'Europa centro-settentrionali a godere (dipende dai punti di vista) di freddo, nevicate anche abbondanti e piogge intense. L'Italia rimarrà invece sotto una "zonalità alta", con clima mite, fanovico, al Nord-Ovest e asciutto. Per vedere un cambiamento bisognerà aspettare all'Immacolata!



Dicembre è alle porte. Arrivano freddo e neve?. SI, ma non da noi!. Putroppo anche questa volta l'Alta Pressione ci ha mette il suo zampino, rovinando quello che poteva essere una nuova spettacolare ondata di freddo sul Mediterrano.

Saranno le regioni dell'Europa centro-settentrionale e beneficiare di piogge e nevicate anche a quote pianeggianti. Fenomeni particolarmente intensi cadranno, grazie ad un effetto stau piuttosto importante, sui versanti esteri francesi, svizzeri e austriaci, dove gli accumuli sia piovosi che nevosi potranno toccare valori elevati.

Attesi venti di caduta sul Nord-Ovest, settore molto a soggetto in questo tipo di configurazioni. In seguito, tra Lunedì 3 e Martedì 4, la saccatura fredda scivolerà verso i Balcani, sfiorando con alcune piogge il Centro-Sud. Neve sull'Appennino oltre i 1300-1500 metri, localmente più basse! Qualche rovescio da sfondamento potrà anche interessare le pedemontane del Settentrionale e l'Alto Adige, specie nella mattinata di Lunedì 3, ma in esaurimento.

Per vedere un sostanziale cambiamento, bisognerà aspettare probabilmente il giorno dell'Immacolta (8 Dicembre), quando una maggiore ondulazione delle correnti, potrà portare la discesa di una nuova saccatura, questa volta più bassa, in grado di provocare piogge anche intense sulla nostra Penisola. Sono solo ipotesi e non certezze. Ne riparleremo nei prossimi aggiornamenti.

Intanto "godiamoci" una settimana clima più primaverile che autunnale, poi si vedrà.

ULTIMA ORA

30 NOVEMBRE 2007 ore 6:56

TEMPERATURE DELLE ORE 6 IN ITALIA

Si segnalano -11°C al Pian Rosa; -6°C a Tarvisio e Dobbiaco; -4°C a Bolzano; -2°C a Milano; -1°C a Rieti; 0°C a Torino; 1°C ad Udine; 2°C a Piacenza; 3°C a Pisa; 4°C a Trieste; 5°C a Forlì; 6°C a Grosseto; 7°C a Genova, Rimini e Roma; 8°C a Termoli; 9°C a Cagliari; 10°C all'Isola D'Elba; 11°C a Capo Mele; 12°C a Ponza; 14°C a Cozzo Spadaro e Lampedusa; 17°C a Messina.

IN PRIMO PIANO

30 NOVEMBRE 2007 ore 6:51

RESPIRO ANTICICLONICO SULL’ITALIA. L’INVERNO REGALA SORPESE SUL NORD-EUROPA.

Alta Pressione troppo invadente alle basse latitudini e sull’Italia. Sull’Europa centro-settentrionale si assisterà a inizio Dicembre ad un forte affondo freddo, che regalerà freddo e neve a quote anche pianeggianti. Nevicate abbondanti in arrivo anche sulle nostre Alpi, specie sui versanti esteri, con accumuli anche elevati sui settori francesi e svizzeri.

Qualche briciolina potrà arrivare anche sull’Adriatico e Meridione, ma si tratterà di fenomeni deboli e velici.
Il Nord-Ovest potrà assistere a giornate splendide, con cieli limpidi e venti favonici, mentre il sud delle Alpi piangerà sotto i venti caldi che scioglieranno la neve. Un duro colpo al “cuore” dopo tutti gli sfondi…ma questa è la Natura!

Seguirà tra il 4 e il 5 Dicembre una parentesi Anticiclonica sull’Italia ed Europa meridionale, mentre l’Inverno visiterà le zone più settentrionali e orientali. Situazione che proseguirà indisturbata (purtroppo) almeno fino al 8 Dicembre, con clima mite, quasi primaverile, stabile e senza piogge.

Sarà, forse il probabile passaggio perturbato atteso intorno all’Immacolata a spezzare l’Alta Pressione, permettendo alle piogge di cadere su alcune nostre regioni. Si tratta di una situazione ancora molto lontana e piana di dubbi!. La musica poi potrebbe ritornare a punta da capo, con nuova espandersi dell’Alta Pressione verso di noi.

Sono ancora gli indici però a confermare un probabile cambiamento più invernale a metà mese. Se non fosse per loro, a confermare questo possibile tendenza, l’Inverno potrebbe veramente vedere una fotocopia di quello passato!. Ma ricordiamo che siamo ancora in tempo per vedere nuove ed emozionanti sospese! Aspettiamo…

PREVISIONI

30 NOVEMBRE 2007 ore 6:45

PREVISIONI PER SABATO 1 DICEMBRE: PEGGIORA SUL NORD-OVEST E OVEST ALPI CON LOCALI PIOGGE. VARIABILE ALTROVE; SOLE SULL’ADRIATICO E SICILIA
Migliora al Sud, ma peggiora al Nord-Ovest e Alpi per l’ingresso di un fronte freddo. I nostri versanti vedranno fenomeni scarsi, mentre i settori alpini ed esteri saranno bersagliati da piogge e nevicate abbondanti, specie ad inizio della prossima settimana


NORD: Peggiora sul Nord-Ovest con piogge o piovaschi sparsi, specie sulla Liguria di Levante, basso Piemonte ed Emilia. Piogge in arrivo anche sulle Alpi occidentali, nevose oltre i 1000 metri. Nubi sparse altrove con qualche raggio di sole. Nebbie al mattino sulla Valpadana
Temperature massime comprese tra gli 8-9°C. Minime intorno agli 0-3°C. Venti moderati sulla Liguria e Alpi occidentali; deboli altrove.
Mari da poco mossi a mossi.

CENTRO: Nubi in aumento e locali piogge sulla Toscana settentrionale e coste laziali; nubi e clima asciutto sui restanti settori tirrenici; poco nuvoloso sulla Sardegna. Clima soleggiato sull’Adriatico.
Temperature massime comprese tra i 9-14°C. Minime intorno ai 2-8°C. Venti moderati da W sulla Sardegna e Tirreno; deboli altrove.
Mari poco mossi o mossi.

SUD: Nubi sparse sui versanti tirrenici di Sicilia, Calabria e coste pugliesi, dove non si escludo piovaschi in mattinata, in attenuazione e miglioramento dal pomeriggio. Soleggiato sui restanti settori della Sicilia e Jonio. Addensamenti perlopiù innocui sulla Basilicata e Campania.
Temperature massime comprese tra i 15-17°C. Minime intorno ai 9-13°C. Venti moderati da W sul basso Tirreno; deboli altrove.
Mari poco mossi.

SCIENZE NATURALI

30 NOVEMBRE 2007 ore 6:35

I CORALLI E LA LUNA PIENA

Ogni anno, nella tarda primavera, dopo una notte di luna piena, per alcuni giorni centinaia di specie di coralli della Grande Barriera Corallina australiana iniziano a riprodursi in massa in modo perfettamente sincronizzato. I meccanismi di questo fenomeno, che appare evidentemente legato all'illuminazione lunare, erano rimasti finora misteriosi in quanto, a differenza degli scifozoi e degli idrozoi che possiedo organelli specifici, gli ocelli, dotati di fotorecettori in grado di rilevare le variazioni di luminosità, gli antozoi sono privi di simili organi di senso specializzati.

Ora un gruppo di ricercatori dell'Università del Queensland, in Australia, è riuscito a dimostrare che nel fenomeno sono coinvolti i criptocromi, antichi fotorecettori sensibili alle lunghezze d'onda della luce blu che negli animali superiori e nelle piante sono coinvolti nella regolazione dei ritmi circadiani.

Come scrivono in un articolo a prima firma Oren Levy pubblicato sull'ultimo numero di "Science", studiando Acropora millepora, i ricercatori hanno scoperto che in quel corallo due geni, cry1 e cry2, hanno un ritmo di espressione correlato ai cicli di illuminazione diurna e notturna, che peraltro si interrompe in caso di oscurità costante. L'espressione di cry2 varia, in particolare, con la luna piena.
Secondo i ricercatori, inoltre, la scoperta dei criptocromi in questi coralli indicherebbe che gli "oscillatori" circadiani di base sarebbero esistiti fin dall'inizio dello sviluppo degli animali multicellulari.
LE SCIENZE

ECOLOGIA

30 NOVEMBRE 2007 ore 6:10

ONDE RADIO E VALORI IGROMETRICI
a cura della redazione sciechimiche-zret.blogspot.com

L'estate scorsa John Kanzius, pensionato e ricercatore della Pennsylvania, ha compiuto un interessante scoperta: “Afflitto dal cancro, il sessantatreenne Kanzius era alla ricerca di una nuova cura per la sua malattia. Appassionato di fisica, di onde radio e di nanotecnologie, un bel giorno, nel piccolo laboratorio di casa, ha cercato di separare l'acqua marina dal sale con un generatore di onde radio, nella speranza di trovare un modo per danneggiare le cellule cancerogene senza compromettere l'integrità di quelle sane. Con sua enorme sorpresa, l'acqua nella provetta - o meglio l'idrogeno contenuto in essa - ha preso immediatamente fuoco, generando una fiamma in grado di superare i 1.700 gradi centigradi. (...)

Stando a quanto riportato dal quotidiano Pittsburgh Post-Gazette e dal sito della C.B.S., una risposta è arrivata da ricercatori della Penn State University. Il chimico Rustum Roy ha confermato quanto aveva già visto alcuni giorni prima proprio a casa di Kanzius. L'onda radio, ha spiegato, con la sua capacità di rompere i legami molecolari (ovvero di scindere l'ossigeno dall'idrogeno), genera una combustione. (...) “Una volta incendiato, l'idrogeno brucia finché rimane esposto alle frequenze”. Si tratta dunque della “più grande scoperta scientifica nel campo dell'acqua degli ultimi cent'anni”, ha concluso il ricercatore.

Le potenzialità sono enormi, ma serve tempo e, soprattutto, denaro, per condurre nuove ricerche. Gli scienziati, infatti, devono ancora capire se l'energia prodotta dall'idrogeno dell'acqua di mare possa bastare per alimentare un'automobile o altre autovetture di grossa cilindrata. Per questo, il ricercatore incontrerà i funzionari del Dipartimento Federale per l'Energia e quello della Difesa a Washington, dove cercherà di ottenere nuovi fondi statali per la ricerca”.

In primo luogo, come è d'obbligo, prenderei la notizia col beneficio del dubbio, ma, se fosse confermata, essa getterebbe una luce sinistra sulla già sinistra operazione “scie chimiche”. È possibile che, prima dell'ingegnoso pensionato statunitense, qualcun altro abbia studiato gli effetti delle onde radio sull'acqua. È noto che, per assorbire l'umidità atmosferica e per sciogliere le nubi imbrifere, sono usate varie sostanze igroscopiche diffuse con gli aerei della morte.

Non scarterei, però, un'altra ipotesi: se le emissioni radio scindono il legame tra l'ossigeno e l'idrogeno nella molecola dell'acqua, i sistemi H.A.A.R.P. o simili impianti, possono essere impiegati per ridurre l'umidità, anche senza ricorrere ad elementi chimici ad hoc ? Questo spiegherebbe per quale motivo i valori igrometrici risultino sovente inferiori alle medie stagionali registrate, pur in assenza di chemtrails. La scorsa estate, nelle diverse regioni italiane, si è rivelata piuttosto asciutta (ci devono spiegare come sia possibile, in tali condizioni, la formazione di contrails) oltre che, come è ovvio, poverissima di precipitazioni pure nel mese di agosto, mese un tempo in cui si scatenavano frequenti acquazzoni e temporali.

Lo stesso discorso vale per questo siccitoso autunno. Sappiamo che gli apparati progettati e costruiti ufficialmente per lo studio (sic) della troposfera e della ionosfera, in realtà propagano impulsi radio di differente frequenza e lunghezza, nell'ambito della trasmissione di segnali a fini militari, per lo stordimento mentale della popolazione e per arrecare danni alle strutture cellulari degli organismi viventi. Tuttavia le radiofrequenze potrebbero anche essere uno strumento di modificazione climatica: ancora una volta rileviamo una perfetta, diabolica sinergia tra H.A.A.R.P. e scie velenose.
ECPLANET

giovedì, novembre 29, 2007

29 NOVEMBRE 2007
In onda il nuovo sito www.meteoggi.it

ULTIMA ORA

29 SETTEMBRE 2007 ore 14:01

ATTESA MOLTA NEVE A INIZIO SETTIMANA SUI VERSANTI ESTERI DELLE ALPI.
Accumuli abbondanti sui versanti francesi e svizzeri


Poche novità attese per la nostro Penisola. Fino a quando l'alta pressione si colloca ad ovest del Mediterrano, le perturbazione non avranno nessun modo di penetrare su di noi!.

Discorso diverso per le nostre carissime Alpi che vedranno un affondo freddo verso di loro, con nevicate abbondanti a quote medie (1200-1500 metri) e forti piogge a bassa quota.

I settori più colpiti saranno soprattutto i versanti francesi e svizzeri, dove vedranno accumuli di pioggia anche oltre i 100 mm e depositi di neve anche oltre i 60-90 cm in quota. Saranno associti anche forti venti che recheranno bufere sui rilievi alpini. Nevicate e piogge che potranno in parte penetrare anche sulla Valle d'Aosta e Alto Adige, ma con fenomeni deboli ed intermittenti.

Per un generale miglioramento bisognerà aspettare le giornata del 4 e del 5 Dicembre, quando l'Alta Pressione subirà un nuovo spostamento da ovest verso est su di noi!

ULTIMA ORA

29 SETTEMBRE 2007 ore 6:53

TEMPERATURE DELLE ORE 6 IN ITALIA

Segnaliamo -7°C al Passo Resia e Pian Rosa; -6°C a Dobbiaco; -4°C a Bolzano; -2°C a Trevico; 1°C a Milano e Rieti; 2°C a Forlì; 3°C a Pisa; 4°C a Pescara, Trieste e Venezia; 5°C a Brescia, Bologna e Torino; 6°C a Novara e Verona; 8°C a Genova, 9°C a Cagliri; 10°C a Lecce; 12°C a Ponza e Alghero; 14°C a Palermo; 15°C a Capo Palinuro; 16°C a Lampedusa e 17°C a Messina.

IN PRIMO PIANO

29 SETTEMBRE 2007 ore 6:47

L’AUTUNNO LASCIA POSTO ALLA "PRIMAVERA"... SI, UNA BREVE PARENTESI MITE PRIMA DI UN NUOVO PEGGIORAMENTO?

Il Meridione è pronto per un nuovo peggioramento. A partire da questa notte e fino a domani pomeriggio i versanti Jonici vedranno piogge e rovesci anche localmente forti ed abbondanti. Sulle restanti regioni la pioggia cadrà con parsimonia, senza picchi esagerati. Interessate in parte anche la Sardegna e le regioni centrali, ma in veloce miglioramento. Solo a partire da Venerdì 30 la situazione andrà lentamente a migliorare, anche se con ultimi disturbi sui versanti Tirrenici.

Il resto del Centro-Nord non vedrà sostanziali cambiamenti. La Valpadana vedrà sempre nubi basse, mentre le coste e le Alpi godranno di cieli sereni o poco nuvolosi.

A partire dal primo Dicembre le cose inizieranno a cambiare. Sull’Europa occidentale subentrerà una forte depressione, che spazzerà con freddo, neve, pioggia e venti forti tutta l’Europa e le Alpi.

Cadrà altra neve (anche abbondanti) sui nostri versanti esteri a quote variabili tra i 1300 e i 1700 metri. Qualche pioggia potrebbe entrare tra il 2 e il 4 Dicembre anche sul Centro-Sud, ma si tratterà di fenomeni molto blandi e poco organizzati. Attesi anche forti venti sui mari della Sardegna e Tirreno.

Già a partire dal 5 un robusto scudo Anticiclonico allungherà i tentacoli sul nostro Mediterraneo, proponendo alcune giornate di clima mite e asciutto. I modelli sono comunque ancora in confusione. Stando agli ultimi aggiornamenti, l’espandersi dell’Anticiclone dopo il 5 Dicembre, potrebbe provocare molti danni all’Inverno, che si ritirerà verso Nord, mentre alle nostre latitudini si instaurerà una situazione prettamente stabile, con clima mite, asciutto e primaverile. Le temperature non esisteranno a sfiorare i 20°C sui versanti tirrenici.
Un’evoluzione tutt’altro che buona, anzi, piuttosto grave se guardiamo il lato precipitativo, ancora molto avaro su diverse regioni!

Sarà forse una svista dei modelli!. Speriamo. Anche se a lungo termine le cose non sono affatto buone, gli indici propongono ancora scenari freddi e nevosi per il Mediterraneo alla fine della prima decade del nuovo mese. Vedremo se i nuovi round dei nostri modelli proporranno scenari più Invernali.
Seguite gli aggiornamenti.

PREVISIONI

29 NOVEMBRE 2007 ore 6:39

PREVISIONI PER VENERDI 30 NOVEMBRE: ANCORA LOCALI PIOGGE SUL MERIDIONE. SOLEGGIATO O VARIABILE AL CENTRO-NORD
Migliora la situazione meteorologica al Sud, eccetto residui rovesci. Soleggiato o variabile altrove, con nebbie mattutine sulla Valpadana occidentale e zone interne del Centro. Nei primi giorni di Dicembre peggiora sulle Alpi con piogge e nevicate. Locali fenomeni attesi anche su di noi!


NORD: Giornata nebbioso sulla Valpadana occidentale. Nubi sparse e schiarite si alterneranno invece sul resto della Pianura Padana e Liguria. Più sole sulle Alpi.
Temperature massime comprese tra i 7-9°C. Minime intorno ai 2-5°C. Venti deboli con locali rinforzi sulle Alpi, Nord-Est e Liguria.
Mari poco mossi.

CENTRO: Giornata soleggiata sulle coste toscane e laziali. Nubi sparse sulla Sardegna occidentale e versanti Adriatici, dove non si escludono locali piogge o piovaschi.
Temperature massime comprese tra i 9-14°C. Minime intorno ai 5-9°C. Venti moderati da N-NW sulla Sardegna e Tirreno, locali anche sul medio Adriatico.
Mari poco mossi; mossi il medio Adriatico e Sardegna.

SUD: Nubi e locali piogge o piovaschi sulle coste tirreniche di Campania, Calabria e nord Sicilia. Possibili fenomeni anche sui settori jonici e Puglia. Schiarite sulla Basilicata e Sicilia sud-occidentale. Temperature massime comprese tra i 12-15°C. Minime intorno ai 9-13°C. Venti moderati da W-NW. Mari da poco mossi del Tirreno a mossi dello Jonio.

IN PRIMO PIANO

29 NOVEMBRE 2007 ore 6:22

ALPI: ARIA INQUINATA, COLPA DELLA PIANURA
Voto "zero" all'aria della Val d'Ossola. Ma le Orobie e l'Adamello non cantino vittoria, anche lì l'aria è inquinata, nonostante l'alta quota. La colpa? Tutta del traffico e delle industrie di Milano e della pianura padana, che disperdono i loro gas tossici verso le Alpi.

Questi sono i risultati dei rilievi effettuati quest'estate dalla Carovana delle Alpi di Legambiente, che ha misurato i livelli d'ozono - gas tossico prodotto dall'inquinamento, dannoso per animali e vegetali - in diverse località montane.

Le peggiori sono Alagna Valsesia (Vercelli) e Valgrande (Verbania), dove l'ozono nell'aria ha una concentrazione di ben 120 microgrammi per metro cubo. Aria cattiva anche a Sutrio (udine) e a Pontedilegno (Brescia), dove la concentrazione arriva a circa 101 microgrammi per metro cubo.
In Dolomiti, invece, l'aria è pura. La medaglia d'oro va a Cortina d'Ampezzo (Belluno), dove l'ozono ha una concentrazione che supera di poco i 50 microgrammi per metro cubo. Ma si respira bene anche a Moena (Trento), ad Ortisei e all'Alpe di Siusi (Bolzano).

"Purtroppo le valli alpine non hanno difese - ha commentato Damiano Di Simine, responsabile dell'Osservatorio Alpi di Legambiente -. Gli inquinanti si formano in pianura, sulle autostrade e dalle industrie, e poi si muovono a lunga distanza trasportati dalle correnti d'aria. L'unica cura è combattere l'inquinamento dove si genera e puntare, in primo luogo, alla lotta contro l'aumento del traffico stradale”.

La ricerca ha inoltre dimostrato che d'estate i livelli di inquinamento sono più elevati a causa
dell'irradiazione solare più intensa.
La Carovana delle Alpi è una campagna che Legambiente realizza ogni anno in collaborazione con il Ministero dell'Ambiente per misurare lo stato di salute dell'ambiente alpino.
MONTAGNA.TV

SCIENZA

29 NOVEMBRE 2007 ore 6:13

FLUSSO DI ENERGIA MOLECOLARE

Alcuni ricercatori sono riusciti a seguire nello spazio e nel tempo il flusso di energia di eccitazione in un complesso molecolare usando una nuova tecnica chiamata spettroscopia elettronica bidimensionale. Pur essendo potenzialmente utile per numerose applicazioni, questo metodo è già stato usato per effettuare sorprendenti osservazioni del processo della fotosintesi. La tecnica è stata sviluppata da un team di scienziati del Lawrence Berkeley National Laboratory e dell'Università della California di Berkeley.

“Ritengo che si dimostrerà un metodo rivoluzionario per studiare il flusso di energia in sistemi complessi dove numerose molecole interagiscono fortemente fra di loro”, ha dichiarato Graham Fleming, leader nel campo degli studi spettroscopici dei processi fotosintetici. “Usando la spettroscopia elettronica in due dimensioni – spiega – possiamo tracciare una mappa del flusso di energia di eccitazione con una risoluzione spaziale dell’ordine del nanometro e una risoluzione temporale dell’ordine del femtosecondo”.

Fleming e colleghi hanno misurato direttamente per la prima volta l'accoppiamento elettronico nella proteina fotosintetica FMO (Fenna-Matthews-Olson), un complesso molecolare in alcuni batteri che assorbe fotoni e dirige l’energia di eccitazione verso un centro di reazione dove può essere convertita in energia chimica. La tecnica potrebbe risultare utile anche per migliorare l’efficienza delle celle solari molecolari.
ECPLANET

mercoledì, novembre 28, 2007

28 NOVEMBRE 2007
In onda il nuovo sito www.meteoggi.it

ULTIMA ORA

28 NOVEMBRE 2007 ore 7:38

TEMPERATURE DELLE ORE 6 IN ITALIA

Si segnalano -8°C a Dobbiaco; -6°C al Passo Resia e Pian Rosa; -5°C a Paganella; 1°C a Rimini; 2°C a Perugia e Pescara; 4°C a Bologna; 5°C a Torino e Udine; 6°C a Pisa; 7°C a Brescia, Napoli e Roa; 8°C a Trieste; 9°C a Genova e Bari; 10°C a Firenze; 11°C a Brindisi; 13°C a Capri; 14°C a Cagliari; 15°C a Palermo; 16°C a Cozzo Spadaro; 17°C a Messina e 18°C a Lampedusa.

IN PRIMO PIANO

28 NOVEMBRE 2007 ore 7:34

SFURIATA INVERNALE SUL CENTRO EUROPA. MITE SULL’ITALIA CON QUALCHE FENOMENO. PROBABILI RISVOLTI GELIDI A META’ MESE?

Carissimo Autunno, quanti dispetti ci stai facendo?. Prima o poi ci farai vedere qualcosa di importante? Intanto fino a fine mese la nostra Penisola non subirà grandi variazioni, eccetto, come già visto nei precedenti articoli, l’interesseranno di una perturbazione algero-marocchina sul Meridione con piogge e rovesci sparsi, anche forti sullo Jonio.

A partire dai primi giorni di Dicembre, l’Italia entrerà nella zonalità. Freddo e neve interesseranno principalmente l’Europa e Alpi, mentre le nostre regioni rimarranno sotto un campo di tempo stabile o variabile. Sì, intorno all’1-4 Dicembre le nostre regioni saranno interessate da alcuni fenomeni, ma in veloce miglioramento a causa di forti correnti settentrionali. Attese nevicate abbondanti a quote medie a nord delle Alpi.

Nei giorni a seguire, la situazione non vedrà forti cambiamenti. Forse, la discesa di una saccatura sulla Francia intorno al 7-8 Dicembre, potrebbe portare alcune piogge su di noi, ma i risvolti appaiono ancora ingarbugliati e poco decifrabili.

La cosa più importante è prevista alla fine della prima decade di Dicembre. In sostanza potremmo osservare uno split del Vortice Polare verso sud, mentre sul polo, prenderà piede un anticiclone dinamico. Questo sarà in grado di cambiare non di poco le carte in tavola sull’Europa.

Un questo caso i vortici siberiani subirebbero una retrogressione, mentre quelli sull’artico canadese tenderebbero a portarsi verso i settori aleutinici.

Insomma, un Vortice Polare che tenderà ad abbassare i suoi tentacoli verso l’Europa, con conseguenze gelide e nevose alla fine della prima decade di Dicembre. Sarà così? Ancora troppi “ma” e troppi “se” sussistono in questi aggiornamenti.
Una cosa è certa. Una situazione troppo statica prima o poi riserva sempre qualche importante sorpresa

PREVISIONI

28 NOVEMBRE 2007 ore 7:29

PREVISIONI PER GIOVEDI 29 NOVEMBRE: PEGGIORA AL SUD CON PIOGGE E TEMPORALI, ANCHE FORTI. STABILE ALTROVE CON NUBI BASSE SULLA VALPADANA E ADRIATICO.
La risalita di una depressione algero-marocchina, provocherà nei prossimi giorni un intenso peggioramento su tutto il Meridione. Qualche fenomeno potrà raggiungere anche il Centro, ma in veloce miglioramento. Nessuna conseguenza al Nord, eccetto le nebbie in pianura tra la notte e il mattino. Ad inizio Dicembre probabile peggioramento piovoso e nevoso sulle Alpi.


NORD: Giornata nuvolosa sulle pianure e Veneto. Altrove soleggiato con nubi in transito.
Temperature massime comprese tra i 6-8°C. Minime intorno ai 4-7°C. Venti moderati da N-NE sulla Liguria; deboli altrove.
Mari poco mossi.

CENTRO: Giornata nuvolosa e piovosa sulla Sardegna meridionale. Addensamenti sparsi ma in un contesto variabile sull’Adriatico e Lazio; più sole sulla Toscana.
Temperature massime comprese tra gli 8-13°C. Minime intorno ai 5-8°C, localmente intorno agli 0°C sulla Toscana interna, causa i cieli sereni! Venti moderati sulla Sardegna e Tirreno, da E-NE al mattino e da N in seguito; nuova rotazione da W-NW nella notte.
Mari mossi; poco mossi o calmi sul medio Adriatico.

SUD: Giornata nuvolosa e piovosa sulla Sicilia centro-orientale, Calabria, Campania, Basilicata e sud Puglia. Rovesci anche forti sui versanti Jonici e mare rispettivo. Fenomeni più intermittenti e alterna di schiarite sull’Isola sud-orientale.
Temperature massime comprese tra i 10-15°C, fino a 17°C sulla Sicilia. Minime intorno ai 7-13°C. Venti forti da S-SE sullo Jonio settentrionale; moderati sul basso Adriatico e Tirreno.
Mari da poco mossi a mossi; molto mossi o agitati sullo Jonio.

INGEGNERIA E TECNOLOGIA

28 NOVEMBRE 2007 ore 7:21

UNA PLASTICA RESISTENTE ALL’ACCIAIO
Il nuovo composito è stato ottenuto con una macchina sviluppata dagli stessi ricercatori in grado di assemblare strutture nanoscopiche strato dopo strato


Imitando una struttura molecolare di una conchiglia marina, i ricercatori dell’Università del Michigan hanno realizzato una plastica più resistente dell’acciaio, ma più leggera e trasparente: si tratta di una struttura di nanostrati di argilla e di un polimero solubile in acqua chimicamente simile a una colla polivinilica.
Secondo quanto viene riferito sull’ultimo numero di “Science” nell'articolo Ultrastrong and Stiff Layered Polymer Nanocomposites, Nicholas Kotov e colleghi, autori dello studio, hanno risolto un annoso problema che ha impegnato ingegneri e scienziati per decenni: le nanostrutture, come i nanotubi, i nanostrati e le nanosbarre, sono ultraresistenti. Ma i materiali macroscopici ottenuti assemblando tali mattoni elementari non conservano tali proprietà.

"Quando si cerca di costruire qualcosa di sufficientemente grande – ha spiegato Kotov - gli scienziati hanno difficoltà a trasferire al livello macroscopico la resistenza dei singoli nanotubi o nanostrati; noi abbiamo dimostrato che è possibile raggiungere un risultato quasi ideale trasferendo le sollecitazioni tra i nanostrati e a una matrice polimerica".

Il nuovo composito è stato ottenuto con una macchina sviluppata dagli stessi ricercatori in grado di assemblare strutture nanoscopiche strato dopo strato. Con la deposizione di circa 300 strati di polimero polivinilico e di argilla, si è riusciti a ottenere uno strato di materiale di notevoli caratteristiche di resistenza meccanica.

Il polimero utilizzato in questo esperimento, simile alla colla, è cruciale per la riuscita del processo, poiché permette agli strati di formare legami a idrogeno in grado di conferire al tutto un “effetto Velcro”, come ha spiegato Koto.

Quando si rompono tali legami, infatti, si possono riformare facilmente in un punto diverso. Kotov era tentato di denominare il nuovo materiale “acciaio plastico”, ma la non sufficiente elasticità non gli ha fatto meritare tale appellativo. Kotov, tuttavia, è fiducioso che in futuro lo sviluppo possa portare a realizzazioni pratiche quali armature per soldati e forze dell'ordine, più leggere e resistenti, ma anche per la blindatura dei veicoli.
Potrebbe inoltre trovare applicazioni proficue nei dispositivi microelettromeccanici, nei microfluidi, nei sensori biomedicali, o per i velivoli senza pilota.
LE SCIENZE

SCIENZA E TECNOLOGIA

28 NOVEMBRE 2007 ore 6:25

QUANDO GLI SQUALI DOMINAVANO LA MAJELLA
Non è certo facile, osservando oggi il massiccio della Maiella, immaginare squali che nuotano in un caldo mare tropicale. Eppure, prima che la grande montagna si innalzasse portando completamente al di fuori delle acque l’immensa barriera corallina, era proprio così.


Quel sito era popolato da pesci di ogni tipo, da squali e addirittura da coccodrilli. A testimoniare tale vita scomparsa sono oggi i resti di quegli animali, fossili di interesse particolare dai quali è possibile ricavare dati preziosi per lo studio paleoambientale e paleozoologico dell’area compresa nell’attuale Parco Nazionale della Maiella (nella foto accanto).

Nel contesto delle conoscenze paleozoologiche, lo studio delle associazioni a ittiodontoliti (denti fossili di pesci) provenienti dalla Maiella costituisce dunque un importante elemento per conoscere la fauna che popolava i bacini miocenici di queste aree.

Accanto ai resti fossili di una fauna tipica del fondo marino (costituita da molluschi, coralli, echinodermi e brachiopodi), sulla Maiella sono stati rinvenuti denti di pesci appartenenti agli Elasmobranchi Squaloidei (squali) e agli Osteitti (orate), oltre a quelli del genere Tomystoma, coccodrilli di ambiente deltizio come gli odierni gaviali del Gange, che testimoniano come la zona era caratterizzata nel Miocene da un clima tropicale con mari non molto profondi e abbastanza vicino alla costa.

L’importanza dei denti fossili, per quanto riguarda gli squali, risiede nel fatto che essi costituiscono l’unico residuo pervenutoci di questi animali. A differenza dello scheletro cartilagineo, che tendeva a decomporsi rapidamente e a dissolversi dopo la morte, i denti (nella foto sopra) mantenevano infatti la loro integrità essendo formati da cristalli di fosfato di calcio ben consolidato.

Dal periodo della comparsa degli Elasmobranchi (Devoniano, da 359 a 345 milioni di anni fa) ad oggi poche sono le variazioni avvenute. Pertanto è facile immaginare la vita e l’aspetto degli squali della Maiella, essendo sostanzialmente simili agli attuali.
MONTAGNA.TV

ASTRONOMIA

28 NOVEMBRE 2007 ore 6:36

UNA GALASSIA OSCURA

Un gruppo internazionale di astronomi provenienti da Gran Bretagna, Francia, Italia e Australia ha scoperto un oggetto che sembrerebbe una “galassia invisibile”, composta quasi interamente da materia oscura, la prima di questo tipo mai individuata.

Si tratta di un'area dell'universo contenente una grande quantità di massa che ruota come una galassia, ma senza contenere alcuna stella. Non producendo luce, quest'oggetto può essere individuato soltanto con i radiotelescopi. La galassia, battezzata VIRGOHI21, è stata osservata per la prima volta grazie al telescopio Lovell, in Gran Bretagna, e la sua esistenza è stata poi confermata con il radiotelescopio di Arecibo, a Porto Rico.

“L'universo - spiega Jon Davies, uno degli astronomi dell'Università di Cardiff che ha guidato lo studio - ha ancora moltissimi segreti da rivelare, ma questa scoperta ci mostra che stiamo cominciando a cercare nella direzione giusta”. I ricercatori hanno studiato la distribuzione degli atomi di idrogeno in tutto l'universo.

Il gas di idrogeno libera radiazioni che possono essere captate a determinate lunghezze d'onda radio. Nell'ammasso di galassie della Vergine (a circa 50 milioni di anni luce di distanza dalla Terra), gli scienziati hanno scoperto una massa di atomi di idrogeno pari a quasi cento milioni di volte la massa del Sole. “Dalla velocità con cui ruota - afferma l'astronomo Robert Minchin - abbiamo capito che VIRGOHI21 è un migliaio di volte più massiva di quanto sarebbe se fosse composta dai soli atomi di idrogeno. Se fosse una galassia normale, dovrebbe essere molto luminosa e sarebbe visibile anche con un telescopio amatoriale”.

IN PRIMO PIANO

28 NOVEMBRE 2007 ore 6:08

VAL D’AOSTA, SCIARE COSTERA’ PIU’ CARO
Stagione sciistica più cara quella in arrivo per gli amanti delle piste in Val d'Aosta. Per l'inverno 2007-2008 infatti, in quasi tutte le principali stazioni è stato stabilito un aumento, seppur lieve, dei prezzi degli skipass.


L'unica tra le grandi località turistiche a fare eccezione sarà Cervinia. Qui infatti non saranno modificati i prezzi: il giornaliero - valido solo sul versante italiano - continuerà a costare 34 euro e la mezza giornata 27. In tutte le altre stazioni sciistiche invece sciare costerà di più.
A Pila e a La Thuile l'aumento sarà di 1 euro. A Pila lo skipass giornaliero arriverà così a 31 euro, mentre il mezzo a 22. Nella seconda località, invece si spenderanno 34 euro per l'intero giorno e 25 per metà.

Aumenti maggiori a Courmayeur. I tantissimi turisti della famosa località sciistica ai piedi del Monte Bianco, pagheranno lo skipass completo 41 euro e il mezzo 33 in alta stagione. Nei mesi di bassa stagione invece, il prezzo dell'intero scenderà a 39 e la mezza giornata invece 31 euro.
Anche chi ama sciare nel comprensorio più grande d'Europa, il Monterosaski, si prepari a pagare di più per il proprio divertimento. Nelle località di Gressoney La Trinité, Ayas Champoluc e Alagna Valsesia il giornaliero costerà 36 euro e il mezzo 26.
MONTAGNA.TV

martedì, novembre 27, 2007

27 NOVEMBRE 2007
Tra qualche settimana sarà in onda il nuovo sito meteo: www.meteoggi.it

IN PRIMO PIANO

27 NOVEMBRE 2007 ore 14:22

TORNA IL FREDDO E LA NEVE SULL'EUROPA CENTRO-SETTENTRIONALI. MITE E UMIDO A SUD E SULL'ITALIA


Risale la depressione algero-marocchina verso il Meridione. Piogge e rovesci interesseranno a partire da oggi le due Isole Maggiori, per poi spostarsi nei giorni seguenti sulle restanti regioni peninsulari. La giornata più critica sarà Giovedì 29, quando la Sicilia orientale, la Calabria, la Basilicata e la Puglia saranno alle prese con piogge e temporali anche forti.

Qualche fenomeno raggiungerà anche il Centro, ma si trattera di precipitazioni brevi e passeggeri.

Il Nord farà i conti con clima mite e soleggiato, almeno fino al 30 Novembre. Nebbie a banchi sulla Valpadana a nottetempo.
A partire dal 1° Dicembre è attesa un'intensa ondata di freddo, che colpirà l'Europa centro-occidentali e le Alpi. I nostri versanti italiani vedranno qualche pioggia o rovesci nel corso della giornata, ma in veloce spostamento verso l'Adriatico. Nella giornata seguente (2 Dicembre), un secondo impulso perturbato, molto intenso del precedente, provocherà piogge e nevicata abbondanti sulle Alpi, mentre il Nord rimarrà per l'ennesima volta a guardare, sotto forti venti di favonio. Non sono però esclusi fenomeni, localmente sottoforma di rovesci, grazie al forte effetto stau anche sui nostri versanti padani, specie fondovalle e pedemontane occidentali.

DETTAGLI NEVE: attese nevicate particolarmente abbondanti tra l'1 e il 4 Dicembre sulle Alpi valdostane e piemontesi a quote prossime od oltre i 1400-1600 metri, eccetto locali abbassamenti nei rovesci più forti. Il manto nevoso potrà toccare anche il metro oltre i 2000-2500 metri.

Al Centro giungeranno anche alcune piogge, ma non saranno di forte intensità. Riparato il Meridione con clima asciutto e mite

Poi? In seguito è probabile che l'Alta Pressione possa ritentare un nuovo attacco sull'Italia con clima nuovamente più stabile e mite, grazie a correnti sciroccali. Ma a partire dalle giornate del 7-8 Dicembre è attesa la discesa di una nuova saccatura fredda.
Osservano gli ultimi aggiornamenti, quest'ultima potrebbe portare a fine il suo compito, con piogge in pianura e nevicate in montagna sul Mediterrano per l'Immacolata. Una configurazione per piogge di una certa entità su molte nostre regioni.

Seguite gli aggiornamenti. Ancora molti punti iterrogativi per i primi giorni di Dicembre.

ULTIMA ORA

27 NOVEMBRE 2007 ore 6:56

Quella di ieri è stata una giornata primaverile su tutto il nosto Meridione. Le temperature hanno superato i 20°C su molte località. Eccone alcune: Palermo 25.2°C; 25.1°C a Catania; 22°C a Gela; 21°C a Sciacca, in Sicilia. Seguono anche Bari con 22°C; Cagliari con 21°C e Napoli con 20°C.

ULTIMA ORA

27 NOVEMBRE 2007 ore 6:54

Nevica sui monti della Germania (effetto stau) per l'intensa discesa fredda dal Nord-Europa. Allo Zugspitze (m 2962) il manto nevoso misura 200 cm di spessore, a Grosser Arber 119 cm e al Brocken con 78 cm. Nevica anche sui rilievi dell'Austria.

ULTIMA ORA

27 NOVEMBRE 2007 ore 6:50

TEMPERATURE DELLE ORE 6 IN ITALIA

-10°C al Pian Rosa; -7°C a Paganella; -6°C al Passo Rolle; -5°C al Passo Resia; 0°C ad Arezzo e Monte Cimone; 1°C a Bolzano; 2°C ad Aosta; 4°C a Brescia, Torino e Verona; 5°C a Venezia; 6°C a Milano; 7°C a Firenze e Roma; 8°C a Pisa e Trieste; 9°C a Lecce; 11°C a Cagliari, Catania e Bari; 12°C ad Olbia e Napoli; 13°C a Termoli; 15°C a Palermo; 17°C a Lampedusa, Messina e Reggio Calabria; 19°C a Latina e Frontone.

PREVISIONI

27 NOVEMBRE 2007 ore 6:45

PREVISIONI PER MERCOLEDI 28 NOVEMBRE: IL CUT-OFF ALGERO-MAROCCHINO PROVOCA PRIMA PIOGGE SU SARDEGNA MERIDIONALE ED OVEST SICILIA. BEL TEMPO ALTROVE.
Clima stabile su tutto il Paese. Una depressione argero-marocchina a metà settimana interesserà le due Isole Maggiori e il Meridione, con piogge anche intense. Bello altrove, ma nei primi giorni di Dicembre nuovo peggioramento a partire dal Nord!


NORD: Giornata soleggiata o poco nuvolosa su tutte le regioni. Solo la Valpadana potrà risentire di nubi o addensamenti bassi, in grado di provocare qualche piovasco sulla Romagna, ma in veloce esaurimento. Molto sole sulle Alpi e coste.
Temperature massime comprese tra gli 8-10°C. Minime intorno agli 0-4°C. Venti moderati da E-NE sulla Liguria e parte dell’alto Adriatico; deboli e variabili altrove.
Mari calmi sull’alto Adriatico e da poco mossi a mossi sulla Liguria.

CENTRO: Giornata soleggiata o poco nuvolosa su tutte le regioni, eccetto sulla Sardegna meridionale, che sarà raggiunta dal pomeriggio da una depressione nord africana, con piogge dalla serata, localmente forti.
Temperature massime comprese tra i 10-14°C. Minime intorno ai 3-7°C. Venti moderati o forti da E-NW sul Tirreno e Sardegna; deboli o al più moderati altrove.
Mari poco mossi sul medio Adriatico; mossi o molto mossi altrove.

SUD: Giornata soleggiata sulla Puglia, Basilicata e nord Campania. Altrove nubi sparse e alternanza di sole. Nel pomeriggio peggiora sulla Sicilia occidentale con prime piogge o rovesci, molto forti sul Canale. Nella notte piogge in estensione a tutta l’Isola.
Temperature massime comprese tra i 10-13°C, fino a 17-18°C sulla Sicilia. Minime intorno ai 7-10°C, fino a 15°C sulla Sicilia. Venti moderati o localmente forti da E; da N-NE sullo Jonio.
Mari mossi o molto mossi, a tratti agitati.

SPAZIO

27 NOVEMBRE 2007 ore 6:43

VENERE, RARA MOLECOLA CAUSA EFFETTO SERRA
L’effetto serra su Venere può essere causato da una rara molecola di anidride carbonica. E' quanto sostiene un gruppo di ricerca europeo coordinato da Jean-Loup Bertaux, del Consiglio nazionale delle ricerche francese e da Ann-Carine Vandale, dell'Istituto belga di Aeronomia spaziale.


I due ricercatori sono giunti a questa conclusione grazie all’uso dell’Infrared Atmospheric Spectrometer (Soir), strumento a bordo della sonda europea Venus Express, che ha permesso di studiare la composizione dell’atmosfera del pianeta.
I gas presenti nell’atmosfera assorbono la luce del sole e sono formati da una molecola mai identificata. Questa molecola è un isotopo dell’anidride carbonica, dove uno dei due atomi di ossigeno è normale (formato da otto protoni e otto neutroni) mentre un altro è più pesante ( formato da otto protoni e dieci neutroni).
L’isotopo assorbendo molta energia spiegherebbe l’intenso effetto serra presente sul pianeta.
SCIENZE.TV

SPAZIO

27 NOVEMBRE 2007 ore 6:42

LA CINA LANCIA IL SUO PRIMO SATELLITE LUNARE
La Cina sta per lanciare il suo primo satellite nell'orbita della Luna. Il satellite chiamato Chang'e, come la mitica dea lunare cinese, partirà domani dal poligono di Xichang, nella provincia nordoccidentale del Sichuan.


L'evento sarà trasmesso in diretta dalla televisione di Stato Cctv. La missione di Chang'e rappresenta il primo passo del programma di esplorazione lunare della Cina che prevede di inviare una sonda, e poi degli astronauti che tenteranno di scendere sulla Luna per la prima volta dopo l'impresa compiuta nel 1969 dagli americani Neil Armstrong, Micheal Collins e Buzz Aldrin.
La Cina è stato il terzo paese dopo Usa e Russia ad inviare astronauti nello spazio, in due missioni nel 2003 e nel 2005.
SCIENZE.TV

AMBIENTE

27 NOVEMBRE 2007 ore 6:24

LE OTTO CITTA’ CHE RISCHIANO DI SPARIRE
La rivista americana Forbes ha stilato una classifica delle otto città al mondo che potrebbero non arrivare alla fine del secolo. Al primo posto c'è Banjul, in Africa, seguita da Detroit, negli Usa. Terza Ivonovo, in Russia, e quinta Napoli, la prima città italiana in gradutoria.


Una delle cause principali sarebbe il sovrappopolamento. Città come San Paolo, Tokio e New York, che superano i dieci milioni di abitanti, sono in pericolo perchè contengono il doppio delle persone che potrebbero effettivamente contenere.
A questo si aggiungono altri fattori, tra cui le migrazioni e il surriscaldamento globale.
Conseguenza diretta della crisi climatica, secondo gli studiosi, sarebbe l'innalzamento del livello del mare, fenomeno che porterebbe alla scomparsa di Banjul, città che occupa il primo posto in classifica.
La piccola capitale del Gambia, in Africa, sarà completamente sommersa, complice la continua erosione del suo territorio.
Alla seconda posizione si trova Detroit. Secondo le stime ufficiali la metropoli americana presenta una disoccupazione del 10 per cento e una migrazione costante, aspetti che, a lungo andare, la trasformerebbero in una città fantasma in poco meno di un secolo.

Anche Ivonovo non è da meno. Come l'ex capitale dell'automobile, ora città della Ford e della General Motors, è interessata da un flusso migratorio in forte crescita, una crisi economica che non accenna a diminuire e un tasso di mortalità elevato.
Intanto sempre più cittadini della capitale dell'industria tessile dell'ex Unione Sovietca emigrano a Mosca.
Quarta Città del Messico, la capitale dello Stato centroamericano. La falda acquifera che provvede alla sopravvivenza di oltre 20 milioni di persone che abitano nei suoi confini sarà presto prosciugata e la città sarà spopolata nei prossimi 100 anni.

Previsioni catastrofiche anche per il nostro paese. Sempre secondo Forbes, Napoli sarà distrutta dall'eruzione del Vesuvio, proprio come nel 79 d.c., quando Pompei ed Ercolano furono rase al suolo.
Ma la capitale del Mezzogiorno non è l'unico centro italiano in pericolo. All'ottava posizione si trova Venezia, che negli ultimi anni si è abbassata di ben 24 centimetri. La "Serenissima" rischia di rimanere sommersa, nonostante il progetto del Mose, struttura che dovrebbe risolvere il problema dell'innalzamento delle acque della laguna.
Al sesto gradino c'è San Fracisco, che secondo quanto riportato da alcuni studi californiani dovrebbe essere colpita da un fortissimo terremoto introno al 2086. Settima Timbuktu, l'antica città del Mali, che sarà distrutta dalla desertificazione.

lunedì, novembre 26, 2007

26 NOVEMBRE 2007
Tra qualche settimana sarà in onda il nuovo sito meteo: www.meteoggi.it

ULTIMA ORA

26 NOVEMBRE 2007 ore 14:08

BANGLADESH: CICLONE UCCIDE TIGRE DEL BENGALA

l devastante ciclone Sidr che ha colpito il Bangladesh causando migliaia di morti, mette a rischio anche la tigre reale del Bengala, una specie gia' in pericolo di estinzione. Finora e' stato ritrovato ucciso un primo esemplare: la tigre, della dimensione di 2,7 metri, e' stata vista galleggiare in un canale del vasto delta di mangrovie nei pressi delle isole Sunderban. ''E' stato il ciclone ad ucciderla. Non sappiamo ancora quante tigri sono rimaste uccise, ma abbiamo recuperato i corpi di circa due dozzine di cervi'', ha riferito l'ufficiale del distretto forestale Mohammad Shahidullah. Nelle isole Sunderban, attraversate da una complessa rete di canali e insenature, si trova la piu' grande foresta di mangrovie del mondo. Le mangrovie ospitano circa 500 tigri reali del Bengala. E' stato stimato che nel mondo esistono dai 5.000 ai 6.000 esemplari contro i 100.000 del 1900. ASCA

IN PRIMO PIANO

26 NOVEMBRE 2007 ore 14:06

FORTI VENTI SUL MAR DEL NORD; GELO IN TURCHIA

Forti venti settentrionali hanno interessato nella giornata di ieri (Domenica 25) il Mar del Nord, la Scozia e la Norvegia sud-occidentali. Venti fino a 67 km/h sono state raggiunte a Haugesund (locali costiera a sud della norvegia), con raffiche fino a 94 km/h nel primo pomeriggio!. Oltra al vento, la neve cadeva al suolo con 2°C. La piattaforma di Ekofisk raggiungi venti fino a 87km/h, con picchi fino a 107 km/h tra le 3 e le 4:30.

Venti forti hanno sferzato la Scozia, con raffiche di 92 km/h a Foula, 80 km/h a Lerwick e Wick e 76 km/h a Kirkwall.

Clima gelido investe invece la Turchia, speci i paesi centro-orientali. Sempre nella giornata di Domenica 25, si sono toccati i -10°C a Kars (1795 m); -10 a Erzurum (1758 m); -10°C a Van (1662 m) e -7°C a Erzincan (1154 m). Nella capitale Ankara (959 m) raggiunti i -4.3°C.
Valori che nella giornata odierna hanno subito lievi aumenti, sia nella massime e sia nelle minime, anche se in quota non si escludo nuove punte di -10°C nella prossima notte.

ULTIMA ORA

26 NOVEMBRE 2007 ore 7:02

TERREMOTI/ INDONESIA, FORTE SCOSSA, UN MORTO E 45 FERITI
Magnitudo 6,4 gradi. Decine di edifici distrutti o danneggiati

Due forti scosse sismiche hanno investito l'Indonesia orientale nella notte, facendo almeno un morto e 45 feriti, secondo quanto ha riferito oggi il ministero indonesiano della sanità. Secondo la stampa locale, diverse decine di edifici sono stati distrutti o danneggiati.

La prima scossa, di magnitudo 6,4 gradi della scala Richter, è avvenuta ieri sera al largo dell'isola di Sumbawa, seguita qualche ora dopo da una violenta replica di magnitudo 6,3.
In un comunicato, il ministero indonesiano della sanità ha riferito che un bambino è rimasto ucciso e altre 45 persone sono state ferite.

Secondo l'agenzia ufficiale Antara, diverse decine di edifici sono stati distrutti o danneggiati. Testimoni hanno affermato che l'elettricità è stata temporaneamente interrotta in alcune zone, in particolare in un ospedale che è stato brevemente evacuato. Già ieri mattina, un sisma di magnitudo 6,1 era stato registrato al largo dell'isola di Sumatra.
APCOM

ULTIMA ORA

26 NOVEMBRE 2007 ore 6:59

Salta il peggioramento freddo e piovoso ad inizio Dicembre sull'Italia. Soltanto le Alpi potranno beneficiare di piogge e nevicate anche molto abbondanti per un forte stau sui versanti esteri. Qualche fenomeno potrà sconfinare anche a sud, anche a causa di fenomenologia piuttosto intensa e accompagna da forti venti che spazzeranno tutta l'Italia. Una situazione che poteva portare nuove piogge al Nord, ma gli ultimi aggiornamenti hanno negato tutto. L'Alta Pressione non vuole cedere sotto l'incanzare di correnti fredde da nord e per questo che l'affondo freddo devia a per l'inizio di Dicembre. Seguite comunque gli aggiornamenti...

ULTIMA ORA

26 NOVEMBRE 2007 ore 6:51

TEMPERATURE DELLE ORE 6 IN ITALIA

-11°C al Pian Rosa; -2°C al Passo Rolle; 1°C a Dobbiaco e Paganella; 2°C a Rieti; 3°C a Milano e Novara; 5°C a Bologna e Bolzano; 6°C a Piacenza; 7°C a Verona; 8°C Brescia e Perugia; 9°C ad Enna, Firenze, Pisa e Roma; 10°C a Pescara, Udine e Venezia; 11°C a Trevico; 12°C a Genova; 13°C a Trieste; 14°C a Bari e Catania; 14°C a Latina e Ponza; 18°C a Brindisi, Messina e Napoli; 19°C a Lampedusa; 20°C a Trapani e 21°C a Palermo.

PREVISIONI

26 NOVEMBRE 2007 ore 6:45

PREVISIONI PER MARTEDI 27 NOVEMBRE: BEL TEMPO SU TUTTA LA PENISOLA. QUALCHE ADDENSAMENTO SUL TRENTINO E ISOLE MAGGIORI
Torna il bel tempo sull’Italia. A nottetempo e all’alba banchi di nebbia in Valpadana. A partire da Giovedì peggiora nuovamente sul Meridione per la risalita di un perturbazione algero-marocchina. Nel Week-End nuova discesa fredda?


NORD: Giornata soleggiato o al più poco nuvolosa su tutte le regioni. Maggiori addensamenti si osserveranno sul Trentino e alta Lombardia, ma senza fenomeni. Nebbie al mattino sulla Valpadana occidentale, in diradamento nelle ore centrali.
Temperature massime comprese tra gli 11-13°C. Minime intorno ai 3-8°C. Venti moderati da E-NE sulla Liguria, forti a largo sul ponente ligure; deboli altrove.
Mari poco mossi; mossi a largo del mar ligure.

CENTRO: Giornata soleggiata su tutte le regioni. Locali addensamenti si osserveranno sulla Sardegna centro-orientale. Foschie o nebbie mattutine nelle zone interne, in esaurimento.
Temperature massime comprese tra i 12-16°C. Minime intorno ai 4-8°C. Venti moderati o forti da E sul Tirreno e Sardegna; deboli o al più con locali rinforzi altrove.
Mari poco mossi sul medio Adriatico; mossi o molto mossi altrove.

SUD: Giornata soleggiata sulla Puglia, Basilicata e Campania. Sulla Sicilia e Calabria il giorno sarà caratterizzato da molti nubi e locali schiarite, più ampie dalla serata, dove subentrerà un veloce miglioramento.
Temperature massime comprese tra i 14-17°C, fino a 20-21°C sulla Sicilia. Minime intorno ai 7-9°C, più alte sull’Isola.
Venti moderati o forti da E sul Tirreno e Canale di Sardegna; da N-NE sullo Jonio e da S-SE sul Canale di Sicilia; moderati sul baso Adriatico.
Mari da mossi a molto mossi; agitati sullo Jonio.

SCIENZA

26 NOVEMBRE 2007 ore 6:37

CLIMA: ESPERTI, POCHI DATI SU OCEANI
Serve una rete globale. Riunione il 28 a Citta' del Capo

Nonostante i mari coprano il 71% della superficie terrestre, la nostra conoscenza dei fenomeni e dell'ecosistema marino e' ancora 'patetica'. Lo sostengono gli oceanografi del mondo, che si riuniranno il 28 novembre a Citta' del Capo, e che lanceranno un appello per la creazione di una rete globale di monitoraggio. Costo iniziale dell'operazione tre miliardi di dollari: 'Ma l'investimento sarebbe recuperato in breve tempo - sostiene il direttore del Pogo - in termini di salute umana e animale'.
ANSA.

AMBIENTE

26 NOVEMBRE 2007 ore 6:22

MENO 11°C CON LE “CITTA GIARDINO”
Una ricerca condotta dalla Welsh school of architecture, della university of Cardiff in Gran Bretagna dimostra che si potrebbe ridurre la temperatura delle città da 3,6 fino a 11 gradi centigradi trasformando i tetti degli edifici e quando possibile anche le loro pareti in giardini pensili.


Generalmente il clima delle grandi città si presenta più mite in inverno, ma estremamente più caldo in estate rispetto alle vicine aree rurali. Questo perché le grandi città sono caratterizzate per la maggior parte della loro estensione da superfici asfaltate e da edifici in cemento, mentre le aree verdi sono solitamente molto poche.

In tal modo e unitamente al traffico e all’uso dei riscaldamenti si crea un aumento generale della temperatura media annua della città, fenomeno che viene definito come "isola di calore". La situazione può diventare drammatica quando si hanno le "ondate di calore" estive allorché le città diventano veri e propri forni.

Il metodo approntato dalla Welsh school of architecture porterebbe ad una forte riduzione, soprattutto in estate, dell’uso dei condizionatori con un notevole risparmio energetico e una riduzione di emissioni inquinanti.

Eleftheria Alexandri and Phil Jones hanno ottenuto tali risultati ricreando la situazione di varie città della Terra in un modello al computer e a secondo dell’agglomerato e delle possibilità che gli edifici offrono alla loro trasformazione i risultati sono stati da "buoni" ad "ottimi".

Le prove virtuali sono state eseguite su nove città della Terra, partendo da quella sub artica di Montereal, in Canada a quella temperata di Londra (Gran Bretagna) fino all’umida Mumbai (India), passando dalla secca Riyadh (Arabia Saudita) e la tropicale Brasilia (Brasile). In tutti i casi le prove sono state eseguite ipotizzando una situazione estiva particolarmente calda per la città.

Per agglomerati come Riyadh i risultati dicono che se tutti gli edifici fossero ricoperti con tetti a giardino la temperatura media potrebbe scendere anche di 9,1 gradi, con le punte massime abbattute addirittura di 11,3 gradi rispetto a quelle che si toccano attualmente. Per Londra e Montreal la riduzione della temperatura sarebbe di 4 gradi.

La copertura di verde agisce in due modi nel far diminuire la temperatura delle città. Da un lato riflette i raggi solari più che non il cemento, dall’altro fa diminuire l’uso dei condizionatori, i quali emettono grandi quantità di aria calda.

Spiega Alexandri: "Se si pensa che nel 2003 in Europa sono morte più di 15mila persone per il caldo delle città, si capisce che un investimento nel trasformare le città in aree più vivibili, non deve fare i conti con alcun problema economico e in futuro tutti gli edifici dovrebbero essere concepiti così da poter avere un giardino sul proprio tetto".

La Svizzera ha già realizzato in alcune città giardini pensili con risultati che effettivamente dimostrerebbero praticamente il beneficio che ne trarrebbero le persone.
SCIENZE.TV
SCIENZE DELLA TERRA

26 NOVEMBRE 2007 ore 6:14

LA FRANA PIU’ SPAVENTOSA DI TUTTI I TEMPI
Quanto sono pericolosi i sedimenti trasportati dai fiumi che si depositano sui versanti sottomarini dei mari e degli oceani? A quanto pare moltissimo, se si riflette su quanto appena scoperto di un evento che interessò le coste nord-occidentali dell’Africa circa 60mila anni fa.


Una gigantesca frana, infatti, composta da circa 200 miliardi di metri cubi di materiale, composta principalmente da fango e sabbie, si staccò dai fondali poco profondi prospicienti il continente africano per scivolare sul fondale dell’Oceano Atlantico.
Ad oggi quel fenomeno viene considerato il più imponente flusso di sabbia e fango che sia mai stato documentato sulla Terra. La mole di materiale in questione fu così cospicua che prima di fermarsi percorse ben 1500 chilometri, più o meno la distanza che separa Roma da Londra.
La scoperta di quella gigantesca frana e del conseguente flusso di materiali sono stati descritti in un articolo pubblicato sull'ultimo numero di Nature. Spiega Peter Talling dell'Università di Bristol, che ha lavorato in collaborazione con colleghi del National Oceanography Centre di Southampton: ”Il volume dei sedimenti trasportati da quel flusso è talmente enorme che è difficile da immaginare e rappresenta uno dei più imponenti movimenti di materiali che si sia mai verificato sul nostro pianeta, tant’è che aveva un fronte di circa 150 chilometri. La quantità di materiale che si mosse corrisponde a dieci volte quella che viene immessa ogni anno nell'oceano da tutti i fiumi della Terra".

A sostegno di quanto dice Talling si pensi che, ad esempio la gigantesca frana della Valtellina interessò circa 40 milioni di metri cubi di materiale, mentre quella ancor più spaventosa che interessò il Monte Toc che rovinò nella diga del Vayont, aveva un volume di circa 280 milioni di metri cubi.
Una nullità rispetto a quella africana. Ma la di là delle dimensioni e della quantità di materiale che si mosse il fenomeno lascia sorpresi i geologi per la distanza che il materiale ha percorso. E sembra che esso non abbia lasciato dietro sé alcuna traccia. Si fermò solo là dove il fondale oceanico passa da un’inclinazione di 0,5° ad una di 0,1.

La scoperta dà modo ai geologi di riflettere su un fatto importante: fino ad oggi i fondali con inclinazioni di 0,5° non erano ritenuti pericolosi, tant’è che su di essi si sono deposti miriadi di cavi per le trasmissioni di dati e gasdotti e oleodotti per il trasporto di gas e petrolio.
Quanto successo sulle coste dell’Africa 60mila anni fa deve far ritenere che tali fondali non sono poi così sicuri e se anche sembra impossibile spostare quanto deposto finora è perlomeno auspicabile che si crei un sistema di monitoraggio per bloccare, ad esempio, il flusso di petrolio negli oleodotti nel caso si abbiano elementi che dicano che una frana si sta muovendo.
SCIENZE.TV

domenica, novembre 25, 2007

25 NOVEMBRE 2007
Tra qualche settimana sarà in onda il nuovo sito meteo: www.meteoggi.it

IN PRIMO PIANO

25 NOVEMBRE 2007 ore 10:41

TORNANO LE NEBBIA AL NORD! IPOTESI FREDDA AD INZIO DICEMBRE?


Migliora, seppur molto lentamente, la situazione meteorologica sul nostro Paese, dopo 96 ore di piogge ininterrotte per il Nord. E' stato un peggioramento di stampo Autunnale, con molte piogge in pianura (oltre i 200 mm sulla Liguria e Trentino) e abbondanti nevicate sulle Alpi a quote medie.

Un buon inzio per la stagione Invernale. Contenti gli operatori sciistici per le grandi nevicate cadute. Un sospiro di sollivo anche per i nostri fiumi, messi a durissima prova per parecchi mesi (ma non da noi!)
In poche parole: la Natura ringrazia.

Nei prossimi giorni è attesa un breva perentesi di clima più stabile e soleggiato sulla Penisola, ma con eventi nebbiosi al Nord e zone interne del Centro. Le temperature sono attese in diminuzione al Centro-Nord sia nei valori massimi e sia nei valori minimi, con gelate sulla Valpadana occidentale a nottetempo.

Il Meridione non subirà grandi variazioni in termini di miglioramento, perchè già a partire da Mercoledì 28 Novembre, sarà raggiunto da una perturbazione algero-marocchina che determinarà piogge su tutto il Meridione nei giorni seguenti, almeno fino al primo Dicembre.

Ma ecco le news: sempre nei primi giorni di Dicembre non si esclude la discesa di unaa saccatrua fredda dall'Europa occidentale verso il nostro Settentrione, con nuove piogge in pianura e nevicate in montagna. I fenomeni raggiugeranno in secondo momento anche il resto del Centro-Sud, mentre il Nord vedrà un miglioramento.

Nel lungo termine, i modelli osservano una situazione sempre molto dinamica per il nostro Mediterrano, con fasi perturbate e miti, ma attenzione all'Alta Pressione che NON esiterà a salire in cattedra, tra l'altro già vista da alcuni modelli.
Seguite gli aggiornamenti...

ULTIMA ORA

25 NOVEMBRE 2007 ore 9:56

Ampie schiarite si osservano in queste ore sul Piemonte occidentale, Liguria di Ponente, Valle d'Aosta e Alpi occidentali. Banchi di nebbie sulle pianure piemontesi, in dissolvimento, ma dalla serata possibile nuova intensificazione.

ULTIMA ORA

25 NOVEMBRE 2007 ore 9:51

TEMPERATURE DELLE ORE 6 IN ITALIA

3°C a Pescara; 5°C a Rimini; 6°C a Viterbo e Bolzano; 7°C ad Arezzo e Forlì; 8°C ad Olbia e Ferrara; 9°C a Milano, Cagliari, Frosinone e Napoli; 10°C a Genova, Alghero, Venezie, Firenza e Roma; 11°C a Pisa; 13°C a Trapani; 14°C a Bari Palermo e Reggio Calabria; 15°C a Messina e Lecce.

PREVISIONI

25 NOVEMBRE 2007 ore 9:48

PREVISIONI PER LUNEDI 26 NOVEMBRE: BEL TEMPO SU TUTTA LA PENISOLA. LOCALI INCERTEZZE SUL MERIDIONE.
Migliora la situazione su tutta l’Italia con ampie schiarite e cieli soleggiati, specie al Centro-Nord. Locali addensamenti sul basso Adriatico e Meridione. Dalla prossima settimana poche variazioni, anche se non si esclude la risalita di un minimo depressionario dal nord Africa!


NORD: Giornata soleggiata su tutte le regioni a parte locali addensamenti innocui sul Trentino e Cuneese. Banchi di nebbie all’alba sul Piemonte occidentale.
Temperature massime comprese tra gli 11-13°C Minime intorno ai 3-7°C. Venti moderati da E-NE sulla Liguria, in rinforzo nella notte a Ponente.; deboli altrove.
Mari poco mossi.

CENTRO: Giornata soleggiata su tutte le regioni. Locali addensamenti si presenteranno sulle zone interne laziali, Abruzzo e Molise; su quest’ultima non si escludo anche possibili piovaschi. In serata torna il sereno ovunque.
Temperature massime comprese tra i 13-17°C. Minime intorno ai 10-13°C, più basse sulle zone interne. Venti moderati da E-NE sulla Sardegna e nel pomeriggio anche sul Tirreno, in intensificazione nella sera/notte; deboli altrove.
Mari mossi; molto mossi sulla Sardegna.

SUD: Giornata variabile o nuvolosa sulla Sicilia meridionale, Calabria jonica e Puglia. Su quest’ultima non escluse deboli piogge al mattino. Maggiori schiarite e più sole sulla Campania.
Temperature massime comprese tra i 15-21°C. Minime intorno ai 13-15°C. Venti moderati da E, con rinforzi al mattino sul Canale di Sardegna e nel pomeriggio sul basso Tirreno.
Mari mossi.

ECOLOGIA

25 NOVEMBRE 2007 ore 9:35

CLIMA, L’ALLARME DAGLI SCIENZIATI
R.S. a cura della redazione ECplanet
«Verso il riscaldamento globale irreversibile»

Non si può più aspettare, occorre intervenire al più presto: il riscaldamento globale causato dall'uomo potrebbe avere impatti irreversibili sull'ambiente e sul clima. L'allarme viene dal documento finale della sessione plenaria dell'Ipcc, il comitato delle Nazioni Unite per i Cambiamenti climatici vincitore del premio Nobel per la Pace, riunito a Valencia dal 12 novembre. In cinque giorni di incontri, l'Ipcc ha cercato le soluzioni da proporre al vertice mondiale sul clima, che si terrà il prossimo dicembre a Bali. Il rapporto finale è una sintesi di tre lavori realizzati da oltre duemila scienziati e reso pubblico dal comitato dell'Onu. Gli scienziati sono molto preoccupati perché dalle osservazioni è risultato che tutti i continenti e la maggior parte degli oceani «sono o stanno per essere colpiti dai cambiamenti climatici regionali, in particolare dall'aumento della temperatura».

Aumentati gas serra
Le emissioni globali di gas serra sono cresciute del 70%, tra il 1970 e il 2004, e la “Carbon intensity” da esse provocata, dal 2000, è aumentata. Se il tasso d'incremento delle emissioni di gas serra sarà sempre in salita, il riscaldamento globale diventerà anche superiore a quello osservato durante il XX secolo. Gli sforzi e gli investimenti che si faranno nei prossimi due o tre decenni, dovranno essere mirati a raggiungere livelli molto più bassi, in quanto un ritardo nelle politiche di riduzione delle emissioni potrebbe portare danni irreversibili. Le soluzioni tecnologiche sono già disponibili, o lo saranno a breve, «a condizione che ci siano adeguati incentivi che ne garantiscano lo sviluppo, l'acquisizione, lo sfruttamento e la diffusione, superando le relative barriere».

Sud Europa a rischio siccità
Il Mediterraneo e il sud Europa sono a rischio siccità e le aree montane saranno interessate dai ritiri dei ghiacciai e della copertura nevosa. Le conseguenze non sono allarmanti soltanto per l'ambiente, ma anche il turismo invernale che potrebbe perdere il 60% d'affluenza. Senza contare i rischi per la salute: le ondate di calore e l'aumento della frequenza degli incendi sono dannose per l'uomo. Nel sud dell'Europa, poi, le temperature sempre più alte faranno aumentare la siccità, influendo sulla disponibilità di acqua e del potenziale idroelettrico, oltre che danneggiando il turismo estivo e la produttività agricola.
ECPLANET

sabato, novembre 24, 2007

24 NOVEMBRE 2007
Tra qualche settimana sarà in onda il nuovo sito meteo: www.meteoggi.it

ULTIMA ORA

24 NOVEMBRE 2007 ore 14:42

NEVE IN ALTAO ADIGE, SU STRADE ATTREZZATURA INVERNALE
Passo Pennes chiuso per motivi di sicurezza

Cielo coperto in Alto Adige con pioggia sul fondovalle e neve in quota. Per transitare sulle strade di montagna e sui passi e' indispensabile l'attrezzatura invernale. Il Passo Pennes e' chiuso per motivi di sicurezza. Per i passi Stelvio, Passo Rombo e Stalle e' scattata la chiusura invernale. La strada statale 12 del Brennero rimane chiusa a Campodazzo, a nord di Bolzano, per caduta sassi.Deviazione sulla parallela A22.
ANSA.

ULTIMA ORA

24 NOVEMBRE 2007 ore 10:32

CILA: SCOSSA SISMICA DI 5.7 RICHTER
Colpito Nord del Paese senza danni a persone o cose

Una scossa sismica di 5,7 gradi della scala Richter ha colpito il Nord del Cile. Finora non si hanno notizie di danni a persone o cose. La scossa e' stata registrata alle 5 Gmt a 145 km a sud di Calama. Lo ha reso noto il Servizio Geologico Usa. La scossa di oggi e' stata preceduta da una serie di sussulti di assestamento negli ultimi 10 giorni. Il 14 novembre, una scossa di magnitudo 7,7 vicino a Antofagasta provoco' il crollo di edifici uccidendo 2 persone e ferendone altre 115.
ANSA

IN PRIMO PIANO

24 NOVEMBRE 2007 ore 9:57

LA LIGURIA SFONDA IL MURO DEI 200 MILLIMETRI

Da Lunedì sera e fino ad ora, la regione è bersagliata da FORTI PIOGGE, che hanno determinato diversi disagi per allagamenti su alcuni tratti stradali e smottamenti a Levante. Sempre a Levante si misurano gli accumulu pluviometrici più elevati con picchi di 200 mm sui monti tra Val Fontanabuona e Val Trebbia, ma anche su diverse località interne del Genovesato orientale.
Valori intorno ai 100 mm misurati a Chiavari e sulla città di Genova.
Accumuli più "tranquilli" sul Ponente, con 66 mm registrati all'aeroporto di Sestri, 75 mm a Pegli e 50 mm a Voltri.

Spostandoci verso La Spezia notiamo valori più contenuti e non oltre i 30-50 mm, eccetto sui settori alpini, dove si toccano a tratti i 100 mm, come ad esempio la Val di Vara. Sulla città si toccano a stento i 10 mm
Ancora piogge attese nella giornata di oggi sulla regione di Levante.

IN PRIMO PIANO

24 NOVEMBRE 2007 ore 8:29

TRENTINO: PIOGGE E NEVICATE ABBONDANTI

La regione, specie i settori più meridionali, sono stati è tutt'ora ancora interessanti da piogge forti ed abbondanti, con accumuli molto elevati. Ecco a voi alcuni dati pluviometrici rilevati stamane su alcune località: 266 m a Piave Tesino (1435 m); 225 mm a Castello Tesino (801 m); 182 mm a Forte d'Ampola (735 m); 180 mm a Brentonico (693 m); 173 mm a Tremalzo (1520 m); 146 mm a Loppio (230 mm) e Molveno (835 m); 143 mm al Monte Bondone (1500 m); 132 mm a Pinzolo (755 m); 123 mm a Montagne (1004 m); 122 mm a Viote del Bondone (1490 m); 112 ad Arco (115 m); 106 mm a Tenno (428 m); 103 mm a Bieno (806 m); 101 mm a Tione (556 m). Sul resto della regioni i mm oscillano tra i 40 e i 90 mm.
Solo Grigno, Lago di Cavedine e Vallarsa non hanno ricevuto nessuna pioggia a causa della loro posizione piuttosto a nord della regione; settore penalizzato dai fenomeni nei giorni scorsi. Non sono però escluse alcune precipitazioni nella giornata di oggi

Per quanto riguarda gli accumuli nevosi, alcune località hanno ricevuto un buon apparto nevoso. La località con più neve è Capanna Presana (2725 m) con 162 cm. Segue il Passo Tonale (1875 m) con 78 cm; Malga Bissina (1780 m) con 44 cm. Su queste località sono ancora attesi tra i 15 e i 30 cm nelle prossime ore!.

ULTIMA ORA

24 NOVEMBRE 2007 ore 7:02

Piogge FORTE interessano da alcune ore l'Emilia, la Liguria di Levante e la bassa Lombardia; Piogge deboli o moderate anche sul resto della Lombardia, Torinese, Biellese e Vercellese. Nel corso della giornata nuove piogge interesseranno l'alta Lombardia, l'alto Piemonte, l'alto Veneto e Friuli, con valori anche forti; deboli sulla Liguria. Neve a quote medio-alte.

ULTIMA ORA

24 NOVEMBRE 2007 ore 6:58

ANTARTIDE/ AFFONDATA NAVE DA CROCIERA DOPO COLLISIONE
I passeggeri - illesi - saranno trasferiti oggi a Punta Arenas

L'urto tra l'"Explorer" e l'iceberg era avvenuto nella notte tra giovedì e venerdì scorsi, nei pressi delle isole Shetland del sud e della Terra di Graham, una penisola dell'Antartide. La collisione aveva provocato un buco nello scafo della nave, che stazza 2.646 tonnellate.

I passeggeri e l'equipaggio sono stati soccorsi dalla nave da crociera norvegese "Ms Nordnorge", che navigava nella zona ed aveva risposto alla richiesta di aiuto lanciata dall'"Explorer".

I passeggeri e l'equipaggio della nave affondata sono stati condotti in una Base cilena sull'isola di Re Giorgio, nelle Shetland del sud, a quanto hanno confermato le autorità militari cilene. Ed oggi saranno trasferiti a Punta Arenas, nell'estremo sud del Cile
APCOM

ULTIMA ORA

24 NOVEMBRE 2007 ore 6:54

TEMPERATURE DELLE ORE 6 IN ITALIA

-8°C al Pian Rosa; 0°C a Paganella e Passo di Resia; 1°C al Passo Rolle; 2°C al Monte Cimone; 3°C a Rieti; 6°C a Mondovì (CN); 7°C a Bolzano e Perugia; 8°C a Forlì e Torino; 9°C a Bologna, Bergamo e Verona; 10°C a Genova; 12°C ad Albenga e Firenze; 13°C a Udine; 14°C a Napoli; 15°C a Ponza, Bari e Pisa; 16°C a Crotone, Palermo, Roma e Trieste; 17°C a Grosseto e Trapani; 18°C a Catania e Lamezia Terme; 19°C a Reggio Calabria.

PREVISIONI

24 NOVEMBRE 2007 ore 6:48

PREVISIONI PER DOMENICA 25 NOVEMBRE: FRONTE FREDDO IN ENTRATA SUL NORD-EST CON PIOGGE E ROVESCI. PRECIPITAZIONI SPARSE AL CENTRO. ASCIUTTO E VARIABILE AL NORD-OVEST E MERIDIONE
Nuova sferzata fredda in arrivo sull’Italia. Avrà vita breve perché il possente campo anticiclonico ad ovest del continente non esiterà a spingere verso est, spostando la colata freddo verso i Balcani. Sull’Italia entrerà un po’ di freddo, ma le piogge risulteranno brevi e veloci, con neve in Appennino a quote medio-basse.


NORD: Nuovo fronte freddo in entrata sul Nord-Est con piogge e rovesci in propagazione dalle zone alpine verso le pianure centro-orientali. Qualche fenomeno in arrivo nel pomeriggio-sera anche sul basso Piemonte e Liguria di Levante, ma in veloce miglioramento. Clima asciutto con momenti soleggiati sulle Alpi occidentali e Valle d’Aosta. Neve sulle zone alpine oltre i 900-1000 metri sull’Alto Adige e 1200-1400 m altrove.
Temperature massime comprese tra gli 11-14°C. Minime intorno ai 7-9°C. Venti deboli con rinforzi dalla sera-notte sulle Alpi, Liguria e alto Adriatico.
Mari poco mossi.

CENTRO: Piogge sparse sul Lazio e sud Sardegna; locali sull’Abruzzo e Molise; asciutto e variabile altrove. Nella notte nuovo impulso freddo da nord con piogge in propagazione verso l’Adriatico.
Temperature massime comprese tra i 13-16°C. Minime intorno ai 9-13°C. Venti deboli con rinforzi nella notte da E-NE sul Tirreno e Sardegna.
Mari poco mossi.

SUD: Nubi e locali piogge sulla Puglia e Basilicata; locali sulla Campania e Calabria Jonica con schiarite passeggere. Più sole sui versanti tirrenici e Sicilia.
Temperature massime comprese tra i 16-19°C. Minime intorno ai 13-16°C. Venti moderati o localmente forti da E sul Canale di Sardegna e Canale di Sicilia; in seguito da S anche sullo Jonio.
Mari mossi.

SCIENZA E TECNOLOGIA

24 NOVEMBRE 2007 ore 6:33

LEGNO E CARBONIO PER I NUOVI SCI
Quaranta grammi in meno. A ravvivare il mercato dello scialpinismo agonistico arrivano gli sci in legno e carbonio della Crazy Idea, fino a ieri marchio dedicato soltanto all'abbigliamento sportivo: pesano soltanto 710 grammi invece dei 760 dei modelli di punta usati nelle gare mondiali.


Gli sci Dna Race, prodotti artigianalmente in Italia, si presentano come una delle più grandi novità 2007 dello scialpinismo agonistico. Sono stati sviluppati con la collaborazione di alcuni atleti del Team Crazy Idea e verranno utilizzati per la stagione entrante da Lorenzo Holznecht, campione europeo di sci alpinismo under 23, e da Mattia Coletti: vincitori, in coppia, della Pierra Menta 2007.

I Dna Race pesano un po' più dei Merelli (675 grammi per il modello nuovo) e quaranta grammi meno degli World Cup di Ski Trab (760 grammi). Forse a qualcuno potrà sembrare poco, ma chi fa scialpinismo sa che 40 grammi ad ogni passo, su grandi distanze significano una montagna di fatica risparmiata.

Il problema degli sci leggeri, di solito, è la resistenza. Ma i produttori dei Dna assicurano che il mix di materiali con cui sono fatti questi sci è stato studiato appositamente per durare: il segreto sarebbe l'anima in legno che - abbinata alla leggerissima fibra di carbonio - oltre a garantire flessibilità, darebbe migliori garanzie contro le rotture.

Lo sci è entrato sul mercato ad un prezzo pari al suo peso: 710 euro, con la possibilità di personalizzazione pagando pochi euro di aggiunta sul costo originale.
MONTAGNA.TV

SCIENZE DELLA TERRA

24 NOVEMBRE 2007 ore 6:27

MAREE OCEANICHE E SCORRIMENTI DI FAGLIA
Mentre precedenti ricerche avevano evidenziato una pulsazione di marea con un periodo di circa 12,4 ore, ora è stato identificato un secondo impulso, più difficile da individuare, che si evidenzia a intervalli di 24-25 ore


Per più di un decennio i geofisici hanno registrato terremoti ultralenti nel sottosuolo dello Stato di Washington, negli Stati Uniti, e della British Columbia, in Canada, a cadenza regolare di circa 14 mesi.
Questi episodici eventi di tremore e scorrimento della faglia durano tipicamente due o tre settimane e possono rilasciare una quantità di energia pari a quella di un terremoto di grandi dimensioni, sebbene non siano avvertiti e non causino alcun danno.
Ora i ricercatori della Università di Washington hanno trovato le prove che questi eventi di scivolamento lento sono in realtà influenzati dalla salita e dalla discesa delle maree oceaniche.

"Erano già state accolte prove della presenza di questi effetti di marea, ma senza il dettaglio che abbiamo ottenuto con la nostra ricerca”, ha spiegato Justin Rubinstein, ricercatore della Università di Washington e primo autore dell’articolo apparso su Science Express e che ha visto la collaborazione di Mario La Rocca del nostro Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, e di John Vidale, Kenneth Creager e Aaron Wech dell’Università di Washington.
E mentre precedenti ricerche avevano evidenziato un impulso di marea con un periodo ogni 12,4 ore circa, ora è stata identificata una seconda pulsazione, più difficile da individuare, che si evidenzia a intervalli di 24-25 ore, spiegano i ricercatori.

Gli eventi più recenti sono stati registrati nel luglio 2004, nel settembre 2005 e nel gennaio 2007. i ricercatori hanno impiegato molte schiere di centraline sismografiche separate per raccogliere le informazioni più accurate possibili sulla natura di questi tremori. Sono così state registrate pulsazioni due volte al giorno negli episodi del 2004 e del 2007, mentre in quello del 2005 ci fu probabilmente una pulsazione simile ma non è stata chiaramente identificata.
La fonte più probabile di forze di marea, spiegano i ricercatori, potrebbe essere quella della interazione gravitazionale tra il Sole e la Luna. La più chiara pulsazione di marea a intervalli di 12,4 ore coincide inoltre con un picco della forza esercitata dalla Luna, mentre la pulsazione ogni 24-25 ore è legata a picchi sia dell’influenza lunare sia di quella solare.
La marea crescente sembra così aumentare il tremore del 30 per cento.

"Ci aspettavamo che la massa di acqua in più dovuta all’alta marea potesse porre freno al tremore, invece pare che abbia l’effetto opposto, secondo un meccanismo che non abbiamo ancora compreso”, ha spiegato Vidale. “I terremoti – ha aggiunto – non si comportano così, la maggior parte di essi non è influenzato dalla presenza dell’alta o della bassa marea.”
LE SCIENZE

venerdì, novembre 23, 2007

23 NOVEMBRE 2007
Tra qualche settimana sarà in onda il nuovo sito meteo: www.meteoggi.it

IN PRIMO PIANO

23 NOVEMBRE 2007 ore 15:52

LE ALPI CENTRO-OCCIDENTALI SI RICOPRONO DI BIANCO


Nevica da oltre 36 ore sulle Alpi centrali e occidentali. I fiocchi cadono oltre i 1100-1300 m sui rilievi valdostani e piemontensi; 1500-1700 metri su quelli lombardi. Ad inzio fase (Mercoledì 21) brevi spolverata hanno interessato il Piemonte sud-occidentale oltre i 600-800 metri.

Adesso è la coltre nevose che balza agli occhi, con accumuli oltre i 50-60 cm a 2000 metri di quota. Osservando le principali località, segnaliamo 20 cm a Medensimo (55 cm in alta quota); 10 cm a Bormio (80 cm in alta quota) e Livigno 15 cm (55 cm in alta quota); Sestriere 30 cm (40 in alta quota); Bardonecchia 35-40 cm (50-60 cm in alta quota) e Cesana 35-40 cm (50-60 cm in alta quota. Neve abbondante anche sui rilievi valdostani oltre i 1200-1300 metri di quota.

ULTIMA ORA

23 NOVEMBRE 2007 ore 15:29

DA DOMANI SI SCIA SULLE PISTE DELL'ALTO ADIGE
Impianti aperti anticipatamente in molte localita'

Da domani impianti di sci anticipatamente aperti in molte localita' altoatesine grazie alle favorevolissime condizioni meteo.Il tutto mentre anche oggi c'e' cielo coperto con pioggia sul fondovalle e neve in quota che si aggiunge a quella caduta nei giorni scorsi e a quella prodotta, grazie al freddo, con i cannoni per l'innevamento artificiale. Da domani - in passato si sciava solo dall'8 dicembre - si puo' sciare a Plan De Corones, Alta Badia e a Maseben in val Venosta.
AMSA.

ULTIMA ORA

23 NOVEMBRE 2007 ore 15:27

MALTEMPO: RIAPERTO TRATTO DELL'A2
Genoa Nervi- Lecco era stato chiuso per un allagamento

E' stato riaperto dopo 40' il tratto autostradale della A12 tra Genova Nervi e Recco in direzione di Livorno, chiuso per un allagamento. Restano code e rallentamenti sul nodo autostradale genovese - secondo quanto spiegato dal Coa - in ripercussione della viabilita' ordinaria cittadina.
ANSA.

IN PRIMO PIANO

23 NOVEMBRE 2007 ore 14:37

RASAIOTA FREDDA A INZIO SETTIMANA SUL MEDITERRANO ORIENTALE. FREDDO SUI BALCANI


Sieti prenti per un nuovo ondata di freddo?. La progniosi si pùò dare per sciolta. La saccatura fredda colpirà l'Italia, specie Nord-Est, Adriatico e Meridiona tra Lunedì e Martedì prossimo, con piogge e nevicate a quote medio-basse.

Putroppo la discesa fredda avrà una inclinazione orientaleggiante e non più settentrionale come si pensava nella giornata di ieri. La causa sarà la spinta Anticiclonica da ovest, che farà piegare (e non di poco) la depressione verso i Balcani e l'est europeo.

I fenomeni pertanto, risulteranno brevi e veloci sul nostro Paese, con quota neve a quote non troppo basse a causa del freddo troppo distante! Clima asciutto al Nord-Ovest e alto Tirreno.

I -5°C a 850hPa (1800 m circa) sfonderanno appena le Alpi, mentre altrove si oscillerà tra gli 0°C al Nord e 5-10°al Centro-Sud. Valori molto freddi fino a -10/-15 sui Balcani.

Nei primi giorni di Dicembre non è esclusa la risalita di una depressione nord Africa verso l'Italia. Nuove prospettive piovose per tutti?
Seguite gli aggiornamenti...

ULTIMA ORA

23 NOVEMBRE 2007 ore 14:07

OCEANO ANTARTICO, NAVE URTA ICEBERG


Dramma del mare in una zona remota dell'Antartico: una nave specializzata in crociere di lusso, la 'Explorer', con a bordo 100 passeggeri e 54 membri dell'equipaggio, è stata evacuata in fretta e furia dopo che ha incominciato a imbarcare acqua e a inclinarsi in seguito all'urto con un iceberg. Con l'eccezione del capitano e del primo ufficiale, tutte le persone a bordo hanno abbandonato la 'Explorer' e sono salite sulle scialuppe di salvataggio.

Un gruppo di navi - sotto il coordinamento della guardia costiera britannica - è stato prontamente dirottato in quella zona e verso le 11:00 ora italiana ha iniziato a recuperare i naufraghi in balia di quel mare freddo. Secondo la compagnia marittima canadese Ga Adventures, proprietaria della 'Explorer', che è stata costruita nel 1969, ha una stazza di 2.400 tonnellate e batte bandiera liberiana, "tutti i passeggeri sono incolumi". L'allarme è scattato stamattina alle 06:24 ora italiana e oltre alla guardia costiera britannica - coinvolta per la grande efficienza che vanta in questo genere di operazioni - si sono mobilitate per i soccorsi anche le autorità marittime di Argentina, Cile e Stati Uniti. La nave ha colpito l'iceberg mentre navigava al largo delle isole South Shetlands, al sud dell'Argentina. L'urto ha aperto una falla di dimensioni ridotte (25 per 10 centimetri) ma sufficiente per farla inclinare di 25 gradi e metterla a rischio di affondamento.

La 'Explorer' è specializzata in crociere di lusso nelle acque dell'Antartico, con terminale il porto argentino di Ushuaia. Una settimana di navigazione (compreso il volo di andata-ritorno tra Ushuaia e Buenos Aires) costa in media più di seimila euro a testa. Questi 'Antartic Tours' per vacanzieri danarosi comprendono spesso anche uno stop alle isole Falkland-Malvine, al centro della guerra del 1982 tra Argentina e Gran Bretagna.
ANSA.

ULTIMA ORA

23 NOVEMBRE 2007 ore 7:04

LE AUTOSTRADE INFORMANO

NEBBIA tra Reggio Emilia e Bivio A1/Racc. A14 BO Casalecchio con visibilita' 90 metri.
NEBBIA tra Bivio A13/A14 Bologna-Taranto e Ferrara Nord con visibilita' 60 metri
NEBBIA tra Bivio Diramazione Ravenna/A14 BO-TA e SS 309 Dir. con visibilita' 80 metri
NEBBIA tra Cerignola Ovest e Bivio A16/A14 Bologna-Taranto con visibilita' 80 metri
VENTO FORTE tra Bivio A1/Diramazione Roma Nord e Bivio A1/Diramazione Roma sud
ALLAGAMENTI a Sesto San Giovanni provenendo da Torino per traffico intenso
ALLAGAMENTI tra Bivio A10/A7 Milano-Genova e Genova Aeroporto per Pioggia
NEVE tra Aosta Ovest Svincolo e Bivio Ss26 Dir/A5 Torino-Aosta
Prudenza sulle strade!

ULTIMA ORA

23 NOVEMBRE 2007 ore 7:00

FRANCIA/ MALTEMPO, METEO EMETTE BOLLETTINO ALLERTA ARANCIONE
Piogge in dipartimenti Gard, Bouches-du-Rhone, Var e Vaucluse

Il servizio meteorologico francese ha emesso un bollettino d'allerta arancione (livello 3 su 4) con previsione di forti temporali oggi nei dipartimenti di Gard, Bouches-du-Rhone, Var e Vaucluse.
"Nelle prossime ore, le piogge si intensificheranno e assumeranno a volte un carattere di tempesta", ha chiarito il servizio meteorologico transalpino, che prevede precipitazioni tra i 50 e gli 80 millimetri in media, ma che potrebbero raggiungere localmente tra i 100 e i 130 millimetri.
APCOM

ULTIMA ORA

23 NOVEMBRE 2007 ore 6:57

MALTEMPO; IN LOMBARDIA PREALLARME RISCHIO IDROGEOLOGICO

La Protezione civile della regione Lombardia ha proclamato lo stato di preallarme per rischio idrogeologico alluvionale in tutta la Lombardia fino a mezzogiorno di oggi. Le precipitazioni che ieri hanno raggiunto il picco dei 40 mm sulle Prealpi bergamasche, secondo il bollettino, proseguiranno diffuse e continue fino alle 12, con picchi di intensità sulle Alpi, le Prealpi, l'alta pianura e i rilievi appenninici.

Il limite della neve si abbasserà dai 2.000 metri attuali a 1.500 m circa, ma per ora non desta preoccupazione il livello dei corsi d'acqua principali. Particolare attenzione, invece, dovrà riporsi per eventuali di fenomeni franosi in zone esposte al rischio e ai possibili effetti di esondazione di corsi d'acqua nelle zone urbanizzate.
APCOM

ULTIMA ORA

23 NOVEMBRE 2007 ore 6:55

TERREMOTI/ FORTE SCOSSA IN INDONESIA SULLA COSTA DI SUMATRA
Magnitudo 6,1 gradi della scala Richter, non segnalati feriti

Una forte scossa di terremoto ha investito le coste dell'isola indonesiana di Sumatra questa mattina. Gli abitanti sono fuggiti dalle loro case in preda al panico, ma non si hanno finora segnalazioni di feriti o danni.

La scossa ha fatto registrare all'agenzia geofisica locale una magnitudo di 6,1 gradi della scala Richter ed è stata avvertita per circa mezzo minuto dalla popolazione di Banda Aceh, la capitale della provincia.
APCOM

ULTIMA ORA

23 NOVEMBRE 2007 ore 6:53

TEMPERATURE DELLE ORE 6 IN ITALIA

-8°C al Pian Rosa; 0°C a Paganella, Passo Resia, Passo Rolle ed Aosta; 2°C al Monte Cimone; 3°C a Rieti; 5°C a Piacenza; 6°C a Perugia e Torino; 7°C a Novara; 8°C a Brescia e Bergamo; 10°C a Campobasso e Vicenza; 12°C a Firenze e Verona; 13°C ad Olbia e Termoli; 14°C a Bari, Ponza e Trieste; 15°C a Crotone e Pisa; 16°C ad Alghero; 17°C a Capri, Roma e Reggio Calabria; 18°C a Cozzo Spadaro e Trapani; 19°C a Lampedusa e 20°C a Palermo.

IN PRIMO PIANO

23 NOVEMBRE 2007 ore 6:48

L’AUTUNNO CI ACCOMPAGNA FINO AL WEEK-END. DALLA PROSSIMA SETTIMANA NUOVA ONDATA DI FREDDO MA…I PERSISTO I DUBBI.


Il Nord-Ovest esulta. Finalmente è arrivata la pioggia dopo tanta fatica e tanto sudore!. Piogge che cadono su tutto il settore e su gran parte del Settentrione. Nevica abbondantemente sulle Alpi centro-occidentali, con accumuli oltre i 30-40 cm a 1200-1400 metri di quota. Valori che nelle prossime ore sfioreranno o superanno il muro dei 50-60 cm, specie sui rilievi centro-orientali a causa di una maggiore persistenza dei fenomeni, talvolta anche molto forti.

Per quanto riguarda le piogge cadute nella giornata di ieri, segnaliamo i 15-20 mm caduti sul Varesotto e Comasco; 10-15 mm sul resto del Nord-Ovest. Sulla città di Genova si sono superati i 30 mm con forte tramontana scura e mari mossi. Spiccano anche i 60 mm tra Sestri Levante e Recco.

L’evoluzione per le prossime 24-36 ore, vede la saccatura perturbata spostarsi lentamente verso oriente, interessando in parte anche le regioni centro-meridionali, anche se sulla Sicilia e Calabria le piogge risulteranno deboli ed intermittenti. Migliorerà invece sul Nord-Ovest con precipitazioni in lenta attenuazione.

Nella giornata di Domenica 25 Novembre ancora molti fenomeni al Centro-Nord, mentre al Sud la situazione migliorerà lentamente, seppur temporaneamente. Dalla serata un nuovo affondo freddo da nord suonerà il “campanello” delle Alpi!

Ed ecco la neve al Centro-Nord…magari!. Sembra una cosa facile ma non lo è affatto. Ancora molti dubbi sulla discesa fredda attesa la prossima settimana. Un testa a testa tra i modelli. Un buon 60% prevede una traiettoria più orientale e dunque poco produttiva per la nostre regioni, anche sull’Adriatico. Il freddo non dovrebbe comunque mancare, seppur in maniera più moderata.

La seconda possibilità che i modelli offrono (50%) è una discesa perfettamente orizzontale contro il balaustro delle Alpi con freddo e neve sui versanti esteri. Piogge e neve a quote basse anche sull’Italia. Rimarrà probabilmente penalizzato dalle piogge (quando mai) il Nord-Ovest, a causa della protezione dell’arco alpino. Non è però escluso qualche fenomeno su questo settore ad inizio evento.

In seguito, Alta Pressione per tutti…!. Certamente non sarà una cosa fuori dalle RIGHE. Ma prima di arrivare fino a qui, il freddo dovrà colpirci. Ma ci colpirà?
Seguite gli aggiornamenti…

PREVISIONI

23 NOVEMBRE 2007 ore 6:41

PREVISIONI PER SABATO 24 NOVEMBRE: PIOGGE SPARSE AL CENTRO-NORD, INTENSE SUL NORD-EST. VARIABILE AL SUD CON SCHIARITE.
Ancora molte incertezze sull’Italia. Piogge sparse al Centro-Nord, ma in via di esaurimento. Variabilità e momenti soleggiati al Sud. Da Domenica 25 nuovo affondo freddo da Nord.



NORD: Giornata nuvolosa su tutte le regioni. Piogge sparse, più intense sull’alta Lombardia, alto Veneto, Trentino e Friuli. In giornata migliora sul Nord-Ovest con fenomeni in lenta attenuazione. Neve sulle Alpi oltre i 1400-1600 ad ovest e 1500-1700 ad est.
Temperature massime comprese tra i 10-12°C sul Nord-Ovest e 13-15°C sul Nord-Est. Minime intorno ai 9-13°C, più basse sul Piemonte. Venti moderati sui mari; deboli altrove.
Mari poco mossi o mossi.

CENTRO: Piogge sparse al mattino su tutte le regioni, anche intense sul Lazio. In giornata migliora ovunque, con residui piovaschi. Un po’di sole sulla Sardegna.
Temperature massime comprese tra i 14-17°C. Minime intorno ai 12-15°C. Venti moderati sui mari, localmente forti sul medio Adriatico; deboli altrove.
Mari poco mossi; mossi sull’Adriatico e Sardegna.

SUD: Nubi e locali piogge sulla Puglia meridionale, Golfo di Taranto, Calabria e Sicilia Jonica, ma in miglioramento nel pomeriggio. Variabilità e momenti soleggiati sulle restanti regioni.
Temperature massime comprese tra i 16-18°C, fino a 19-20°C sulla Sicilia. Minime intorno ai 14-17°C. Venti moderati, specie sullo Jonio e basso Adriatico.
Mari mossi sullo Jonio e Adriatico; poco mossi altrove.

ASTRONOMIA

23 NOVEMBRE ore 6:33

UN NUOVO STUDIO SUI QUASAR

Astronomi dell'università del Texas, dopo aver studiato le radiazioni emesse dal quasar battezzato con la sigla TEX 1726+344, situato a circa 5 miliardi di anni luce dalla Terra, hanno osservato misurazioni completamente diverse da quelle fatte nel 1988 e nel 1990.

Stando ai nuovi dati - dice l'astronomo Feng Ma - determinate lunghezze d'onda sembrano che siano state assimilate da formazioni di nubi di gas in continuo movimento, con ogni probabilità quel che resta di una stella appena inghiottita. I gas in questione sono composti da nubi piuttosto fredde, dense di ioni di carbonio e silicio, che viaggiano a una velocità di 6.000 chilometri al secondo allontanandosi dal quasar.

Questo è quello che di solito avviene - secondo gli astronomi - quando un quasar inghiotte una stella simile al nostro Sole. Se il fenomeno osservato dall'astronomo Feng Ma è di questa portata, entro qualche anno, dovrebbero scomparire le larghe linee di assorbimento, con la lenta dissoluzione dei detriti stellari.

Peter Barthe, dell'Università di Groningen, in Olanda, studiò il quasar TEX 1726+344 nel 1988. Egli sostiene che le osservazioni del collega Fend Ma trovano una spiegazione logica: si teorizza che ogni quasar assorbe annualmente almeno una stella, ma i casi in cui si sono potuti osservare i detriti sono molto rari.

La ricerca è stata pubblicata sulla rivista "Monthly Notices of the Royal Astronomical Society".
ECPLANET.

SCIENZA E TECNOLOGIA

23 NOVEMBRE 2007 ore 6:28

QUANDI HANNI HA LA MAJELLA
Quanti anni ha la Maiella? Ripercorrendo rapidamente le fasi che hanno originato la Maiella, si può dire che la nascita del massiccio può essere datata, con notevole approssimazione, a partire da 150 milioni di anni fa.


E’ infatti nel Giurassico che cominciano a depositarsi i sedimenti calcarei che costituiscono l’attuale struttura della montagna. L’intera zona era allora completamente sommersa dalle acque marine ricche di molluschi di varie dimensioni i cui resti calcarei hanno dato origine agli strati che oggi compongono l’enorme massa magellense e costituiscono i primi affioramenti rilevabili del massiccio.

A caratterizzare il Cretacico (136-65 milioni di anni fa), sono i consistenti calcari a coralli e a molluschi i cui resti fossili sono assai diffusi sulla Maiella. Poi gli altifondi marini cominciano a emergere localmente e a più riprese.

Alla fine del Cretacico la Maiella vede accrescere lo spessore dei depositi a causa di una lenta immersione per subsidenza. Soltanto nell’Oligocene, circa 35 milioni di anni fa, la Maiella si solleva dal mare.
MONTAGNA.TV

INGEGNERIA E TECNOLOGIA

23 NOVEMBRE 2007 ore 6:20

UNA PLASTICA RESISTENTE ALL’ACCIAIO
Il nuovo composito è stato ottenuto con una macchina sviluppata dagli stessi ricercatori in grado di assemblare strutture nanoscopiche strato dopo strato


Imitando una struttura molecolare di una conchiglia marina, i ricercatori dell’Università del Michigan hanno realizzato una plastica più resistente dell’acciaio, ma più leggera e trasparente: si tratta di una struttura di nanostrati di argilla e di un polimero solubile in acqua chimicamente simile a una colla polivinilica.
Secondo quanto viene riferito sull’ultimo numero di “Science” nell'articolo Ultrastrong and Stiff Layered Polymer Nanocomposites, Nicholas Kotov e colleghi, autori dello studio, hanno risolto un annoso problema che ha impegnato ingegneri e scienziati per decenni: le nanostrutture, come i nanotubi, i nanostrati e le nanosbarre, sono ultraresistenti. Ma i materiali macroscopici ottenuti assemblando tali mattoni elementari non conservano tali proprietà.

"Quando si cerca di costruire qualcosa di sufficientemente grande – ha spiegato Kotov - gli scienziati hanno difficoltà a trasferire al livello macroscopico la resistenza dei singoli nanotubi o nanostrati; noi abbiamo dimostrato che è possibile raggiungere un risultato quasi ideale trasferendo le sollecitazioni tra i nanostrati e a una matrice polimerica".

Il nuovo composito è stato ottenuto con una macchina sviluppata dagli stessi ricercatori in grado di assemblare strutture nanoscopiche strato dopo strato. Con la deposizione di circa 300 strati di polimero polivinilico e di argilla, si è riusciti a ottenere uno strato di materiale di notevoli caratteristiche di resistenza meccanica.

Il polimero utilizzato in questo esperimento, simile alla colla, è cruciale per la riuscita del processo, poiché permette agli strati di formare legami a idrogeno in grado di conferire al tutto un “effetto Velcro”, come ha spiegato Koto.

Quando si rompono tali legami, infatti, si possono riformare facilmente in un punto diverso. Kotov era tentato di denominare il nuovo materiale “acciaio plastico”, ma la non sufficiente elasticità non gli ha fatto meritare tale appellativo. Kotov, tuttavia, è fiducioso che in futuro lo sviluppo possa portare a realizzazioni pratiche quali armature per soldati e forze dell'ordine, più leggere e resistenti, ma anche per la blindatura dei veicoli.
Potrebbe inoltre trovare applicazioni proficue nei dispositivi microelettromeccanici, nei microfluidi, nei sensori biomedicali, o per i velivoli senza pilota.
LE SCIENZE

SCIENZA E TECNOLOGIA

23 NOVEMBRE 2007 ore 6:13

QUANDO GLI SQUALI DOMINAVANO LA MAJELLA
Non è certo facile, osservando oggi il massiccio della Maiella, immaginare squali che nuotano in un caldo mare tropicale. Eppure, prima che la grande montagna si innalzasse portando completamente al di fuori delle acque l’immensa barriera corallina, era proprio così.


Quel sito era popolato da pesci di ogni tipo, da squali e addirittura da coccodrilli. A testimoniare tale vita scomparsa sono oggi i resti di quegli animali, fossili di interesse particolare dai quali è possibile ricavare dati preziosi per lo studio paleoambientale e paleozoologico dell’area compresa nell’attuale Parco Nazionale della Maiella (nella foto accanto).

Nel contesto delle conoscenze paleozoologiche, lo studio delle associazioni a ittiodontoliti (denti fossili di pesci) provenienti dalla Maiella costituisce dunque un importante elemento per conoscere la fauna che popolava i bacini miocenici di queste aree.

Accanto ai resti fossili di una fauna tipica del fondo marino (costituita da molluschi, coralli, echinodermi e brachiopodi), sulla Maiella sono stati rinvenuti denti di pesci appartenenti agli Elasmobranchi Squaloidei (squali) e agli Osteitti (orate), oltre a quelli del genere Tomystoma, coccodrilli di ambiente deltizio come gli odierni gaviali del Gange, che testimoniano come la zona era caratterizzata nel Miocene da un clima tropicale con mari non molto profondi e abbastanza vicino alla costa.

L’importanza dei denti fossili, per quanto riguarda gli squali, risiede nel fatto che essi costituiscono l’unico residuo pervenutoci di questi animali. A differenza dello scheletro cartilagineo, che tendeva a decomporsi rapidamente e a dissolversi dopo la morte, i denti (nella foto sopra) mantenevano infatti la loro integrità essendo formati da cristalli di fosfato di calcio ben consolidato.

Dal periodo della comparsa degli Elasmobranchi (Devoniano, da 359 a 345 milioni di anni fa) ad oggi poche sono le variazioni avvenute. Pertanto è facile immaginare la vita e l’aspetto degli squali della Maiella, essendo sostanzialmente simili agli attuali.
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