venerdì, novembre 30, 2007

30 NOVEMBRE 2007
In onda il nuovo sito www.meteoggi.it

IN PRIMO PIANO

30 NOVEMBRE 2007 ore 14:39

PARENTESI PRIMAVERILE IN VISTA PER L'ITALIA. FREDDO E NEVE PER L'EUROPA. INVERNO ANCORA LONTANO...
L'Inverno farà del suo meglio, ma pertroppo, saranno le regioni dell'Europa centro-settentrionali a godere (dipende dai punti di vista) di freddo, nevicate anche abbondanti e piogge intense. L'Italia rimarrà invece sotto una "zonalità alta", con clima mite, fanovico, al Nord-Ovest e asciutto. Per vedere un cambiamento bisognerà aspettare all'Immacolata!



Dicembre è alle porte. Arrivano freddo e neve?. SI, ma non da noi!. Putroppo anche questa volta l'Alta Pressione ci ha mette il suo zampino, rovinando quello che poteva essere una nuova spettacolare ondata di freddo sul Mediterrano.

Saranno le regioni dell'Europa centro-settentrionale e beneficiare di piogge e nevicate anche a quote pianeggianti. Fenomeni particolarmente intensi cadranno, grazie ad un effetto stau piuttosto importante, sui versanti esteri francesi, svizzeri e austriaci, dove gli accumuli sia piovosi che nevosi potranno toccare valori elevati.

Attesi venti di caduta sul Nord-Ovest, settore molto a soggetto in questo tipo di configurazioni. In seguito, tra Lunedì 3 e Martedì 4, la saccatura fredda scivolerà verso i Balcani, sfiorando con alcune piogge il Centro-Sud. Neve sull'Appennino oltre i 1300-1500 metri, localmente più basse! Qualche rovescio da sfondamento potrà anche interessare le pedemontane del Settentrionale e l'Alto Adige, specie nella mattinata di Lunedì 3, ma in esaurimento.

Per vedere un sostanziale cambiamento, bisognerà aspettare probabilmente il giorno dell'Immacolta (8 Dicembre), quando una maggiore ondulazione delle correnti, potrà portare la discesa di una nuova saccatura, questa volta più bassa, in grado di provocare piogge anche intense sulla nostra Penisola. Sono solo ipotesi e non certezze. Ne riparleremo nei prossimi aggiornamenti.

Intanto "godiamoci" una settimana clima più primaverile che autunnale, poi si vedrà.

ULTIMA ORA

30 NOVEMBRE 2007 ore 6:56

TEMPERATURE DELLE ORE 6 IN ITALIA

Si segnalano -11°C al Pian Rosa; -6°C a Tarvisio e Dobbiaco; -4°C a Bolzano; -2°C a Milano; -1°C a Rieti; 0°C a Torino; 1°C ad Udine; 2°C a Piacenza; 3°C a Pisa; 4°C a Trieste; 5°C a Forlì; 6°C a Grosseto; 7°C a Genova, Rimini e Roma; 8°C a Termoli; 9°C a Cagliari; 10°C all'Isola D'Elba; 11°C a Capo Mele; 12°C a Ponza; 14°C a Cozzo Spadaro e Lampedusa; 17°C a Messina.

IN PRIMO PIANO

30 NOVEMBRE 2007 ore 6:51

RESPIRO ANTICICLONICO SULL’ITALIA. L’INVERNO REGALA SORPESE SUL NORD-EUROPA.

Alta Pressione troppo invadente alle basse latitudini e sull’Italia. Sull’Europa centro-settentrionale si assisterà a inizio Dicembre ad un forte affondo freddo, che regalerà freddo e neve a quote anche pianeggianti. Nevicate abbondanti in arrivo anche sulle nostre Alpi, specie sui versanti esteri, con accumuli anche elevati sui settori francesi e svizzeri.

Qualche briciolina potrà arrivare anche sull’Adriatico e Meridione, ma si tratterà di fenomeni deboli e velici.
Il Nord-Ovest potrà assistere a giornate splendide, con cieli limpidi e venti favonici, mentre il sud delle Alpi piangerà sotto i venti caldi che scioglieranno la neve. Un duro colpo al “cuore” dopo tutti gli sfondi…ma questa è la Natura!

Seguirà tra il 4 e il 5 Dicembre una parentesi Anticiclonica sull’Italia ed Europa meridionale, mentre l’Inverno visiterà le zone più settentrionali e orientali. Situazione che proseguirà indisturbata (purtroppo) almeno fino al 8 Dicembre, con clima mite, quasi primaverile, stabile e senza piogge.

Sarà, forse il probabile passaggio perturbato atteso intorno all’Immacolata a spezzare l’Alta Pressione, permettendo alle piogge di cadere su alcune nostre regioni. Si tratta di una situazione ancora molto lontana e piana di dubbi!. La musica poi potrebbe ritornare a punta da capo, con nuova espandersi dell’Alta Pressione verso di noi.

Sono ancora gli indici però a confermare un probabile cambiamento più invernale a metà mese. Se non fosse per loro, a confermare questo possibile tendenza, l’Inverno potrebbe veramente vedere una fotocopia di quello passato!. Ma ricordiamo che siamo ancora in tempo per vedere nuove ed emozionanti sospese! Aspettiamo…

PREVISIONI

30 NOVEMBRE 2007 ore 6:45

PREVISIONI PER SABATO 1 DICEMBRE: PEGGIORA SUL NORD-OVEST E OVEST ALPI CON LOCALI PIOGGE. VARIABILE ALTROVE; SOLE SULL’ADRIATICO E SICILIA
Migliora al Sud, ma peggiora al Nord-Ovest e Alpi per l’ingresso di un fronte freddo. I nostri versanti vedranno fenomeni scarsi, mentre i settori alpini ed esteri saranno bersagliati da piogge e nevicate abbondanti, specie ad inizio della prossima settimana


NORD: Peggiora sul Nord-Ovest con piogge o piovaschi sparsi, specie sulla Liguria di Levante, basso Piemonte ed Emilia. Piogge in arrivo anche sulle Alpi occidentali, nevose oltre i 1000 metri. Nubi sparse altrove con qualche raggio di sole. Nebbie al mattino sulla Valpadana
Temperature massime comprese tra gli 8-9°C. Minime intorno agli 0-3°C. Venti moderati sulla Liguria e Alpi occidentali; deboli altrove.
Mari da poco mossi a mossi.

CENTRO: Nubi in aumento e locali piogge sulla Toscana settentrionale e coste laziali; nubi e clima asciutto sui restanti settori tirrenici; poco nuvoloso sulla Sardegna. Clima soleggiato sull’Adriatico.
Temperature massime comprese tra i 9-14°C. Minime intorno ai 2-8°C. Venti moderati da W sulla Sardegna e Tirreno; deboli altrove.
Mari poco mossi o mossi.

SUD: Nubi sparse sui versanti tirrenici di Sicilia, Calabria e coste pugliesi, dove non si escludo piovaschi in mattinata, in attenuazione e miglioramento dal pomeriggio. Soleggiato sui restanti settori della Sicilia e Jonio. Addensamenti perlopiù innocui sulla Basilicata e Campania.
Temperature massime comprese tra i 15-17°C. Minime intorno ai 9-13°C. Venti moderati da W sul basso Tirreno; deboli altrove.
Mari poco mossi.

SCIENZE NATURALI

30 NOVEMBRE 2007 ore 6:35

I CORALLI E LA LUNA PIENA

Ogni anno, nella tarda primavera, dopo una notte di luna piena, per alcuni giorni centinaia di specie di coralli della Grande Barriera Corallina australiana iniziano a riprodursi in massa in modo perfettamente sincronizzato. I meccanismi di questo fenomeno, che appare evidentemente legato all'illuminazione lunare, erano rimasti finora misteriosi in quanto, a differenza degli scifozoi e degli idrozoi che possiedo organelli specifici, gli ocelli, dotati di fotorecettori in grado di rilevare le variazioni di luminosità, gli antozoi sono privi di simili organi di senso specializzati.

Ora un gruppo di ricercatori dell'Università del Queensland, in Australia, è riuscito a dimostrare che nel fenomeno sono coinvolti i criptocromi, antichi fotorecettori sensibili alle lunghezze d'onda della luce blu che negli animali superiori e nelle piante sono coinvolti nella regolazione dei ritmi circadiani.

Come scrivono in un articolo a prima firma Oren Levy pubblicato sull'ultimo numero di "Science", studiando Acropora millepora, i ricercatori hanno scoperto che in quel corallo due geni, cry1 e cry2, hanno un ritmo di espressione correlato ai cicli di illuminazione diurna e notturna, che peraltro si interrompe in caso di oscurità costante. L'espressione di cry2 varia, in particolare, con la luna piena.
Secondo i ricercatori, inoltre, la scoperta dei criptocromi in questi coralli indicherebbe che gli "oscillatori" circadiani di base sarebbero esistiti fin dall'inizio dello sviluppo degli animali multicellulari.
LE SCIENZE

ECOLOGIA

30 NOVEMBRE 2007 ore 6:10

ONDE RADIO E VALORI IGROMETRICI
a cura della redazione sciechimiche-zret.blogspot.com

L'estate scorsa John Kanzius, pensionato e ricercatore della Pennsylvania, ha compiuto un interessante scoperta: “Afflitto dal cancro, il sessantatreenne Kanzius era alla ricerca di una nuova cura per la sua malattia. Appassionato di fisica, di onde radio e di nanotecnologie, un bel giorno, nel piccolo laboratorio di casa, ha cercato di separare l'acqua marina dal sale con un generatore di onde radio, nella speranza di trovare un modo per danneggiare le cellule cancerogene senza compromettere l'integrità di quelle sane. Con sua enorme sorpresa, l'acqua nella provetta - o meglio l'idrogeno contenuto in essa - ha preso immediatamente fuoco, generando una fiamma in grado di superare i 1.700 gradi centigradi. (...)

Stando a quanto riportato dal quotidiano Pittsburgh Post-Gazette e dal sito della C.B.S., una risposta è arrivata da ricercatori della Penn State University. Il chimico Rustum Roy ha confermato quanto aveva già visto alcuni giorni prima proprio a casa di Kanzius. L'onda radio, ha spiegato, con la sua capacità di rompere i legami molecolari (ovvero di scindere l'ossigeno dall'idrogeno), genera una combustione. (...) “Una volta incendiato, l'idrogeno brucia finché rimane esposto alle frequenze”. Si tratta dunque della “più grande scoperta scientifica nel campo dell'acqua degli ultimi cent'anni”, ha concluso il ricercatore.

Le potenzialità sono enormi, ma serve tempo e, soprattutto, denaro, per condurre nuove ricerche. Gli scienziati, infatti, devono ancora capire se l'energia prodotta dall'idrogeno dell'acqua di mare possa bastare per alimentare un'automobile o altre autovetture di grossa cilindrata. Per questo, il ricercatore incontrerà i funzionari del Dipartimento Federale per l'Energia e quello della Difesa a Washington, dove cercherà di ottenere nuovi fondi statali per la ricerca”.

In primo luogo, come è d'obbligo, prenderei la notizia col beneficio del dubbio, ma, se fosse confermata, essa getterebbe una luce sinistra sulla già sinistra operazione “scie chimiche”. È possibile che, prima dell'ingegnoso pensionato statunitense, qualcun altro abbia studiato gli effetti delle onde radio sull'acqua. È noto che, per assorbire l'umidità atmosferica e per sciogliere le nubi imbrifere, sono usate varie sostanze igroscopiche diffuse con gli aerei della morte.

Non scarterei, però, un'altra ipotesi: se le emissioni radio scindono il legame tra l'ossigeno e l'idrogeno nella molecola dell'acqua, i sistemi H.A.A.R.P. o simili impianti, possono essere impiegati per ridurre l'umidità, anche senza ricorrere ad elementi chimici ad hoc ? Questo spiegherebbe per quale motivo i valori igrometrici risultino sovente inferiori alle medie stagionali registrate, pur in assenza di chemtrails. La scorsa estate, nelle diverse regioni italiane, si è rivelata piuttosto asciutta (ci devono spiegare come sia possibile, in tali condizioni, la formazione di contrails) oltre che, come è ovvio, poverissima di precipitazioni pure nel mese di agosto, mese un tempo in cui si scatenavano frequenti acquazzoni e temporali.

Lo stesso discorso vale per questo siccitoso autunno. Sappiamo che gli apparati progettati e costruiti ufficialmente per lo studio (sic) della troposfera e della ionosfera, in realtà propagano impulsi radio di differente frequenza e lunghezza, nell'ambito della trasmissione di segnali a fini militari, per lo stordimento mentale della popolazione e per arrecare danni alle strutture cellulari degli organismi viventi. Tuttavia le radiofrequenze potrebbero anche essere uno strumento di modificazione climatica: ancora una volta rileviamo una perfetta, diabolica sinergia tra H.A.A.R.P. e scie velenose.
ECPLANET
RICERCA