lunedì, aprile 30, 2007

CLIMA E NATURA

30 APRILE ore 16:43

IL SENTIERO DELLA TERRA
Azioni e riti per aiutare madre natura

Viviamo in un mondo che non rispetta più la natura e i suoi abitanti, neppure l’essere umano. Stiamo arrivando a un bivio, e imboccando il sentiero sbagliato potremmo andare incontro a un periodo di grandi calamità. Cosa possiamo fare concretamente per evitare tutto ciò ? Come possiamo intervenire sulle sorti del pianeta attraverso il nostro limitato raggio d’azione ?

Una risposta possibile sta proprio nell’intraprendere Il Sentiero della Terra insieme a Starhawk !

L’autrice, nota anche per la sua attività di protesta civile in difesa della Terra, ci spiega in maniera concreta e pratica, come intervenire nella propria vita per cambiare in meglio quella del pianeta e quella di tutti noi. Il Sentiero della Terra è ricco di esercizi da svolgere singolarmente o in gruppo ma anche di incantesimi, canti e meditazioni.

È inoltre corredato da numerosi consigli pratici che riguardano la coltivazione e la riattivazione della vitalità della Terra, sia che viviamo in campagna, e quindi con grandi spazi a disposizione, sia che abitiamo in città e che abbiamo come unica risorsa “verde” solo un piccolo giardino o un balcone, o addirittura il parco pubblico.

Sempre in quest’ottica, vengono fornite numerose indicazioni riguardanti il riciclaggio dei rifiuti e dell’acqua, da sempre uno dei beni più preziosi per la vita, che richiede la nostra massima attenzione per essere protetta dalle speculazioni delle multinazionali oggi in cerca di ogni sistema per privatizzarla.

Parallelamente l’autrice ci indica un sentiero interiore da percorrere, basato sulle tradizioni pagane e le pratiche sciamaniche, che ci permetterà di aprire gli occhi sul mondo circostante in maniera nuova e ci insegnerà a rispettare il delicato equilibrio naturale re-imparando a vivere in simbiosi con tutti gli elementi: la Terra, l’Acqua, l’Aria e il Fuoco.

Un libro di grande attualità che ci indica come agire in maniera intelligente, equilibrata e olistica e che ci ricorda l’importanza di assumerci la nostra parte di responsabilità riguardo alle sorti del mondo.
A cura di ECPLANET

PREVISIONI

30 APRILE ore 16:35

PREVISIONI PER MARTEDI 1 MAGGIO: INSTABILE CON ROVESCI E TEMPORALI SULLE ALPI, NORD-OVEST E REGIONI CENTRALI. PIU' VARIABILITA' E MOMENTI SOLEGGIATi SULLE DUE ISOLE MAGGIORI ED ESTREMO NORD-EST.
Da domani si girerà pagina. Sole e calda saranno scacciati dalla Penisola e al loro posto interverranno le piogge e i temporali. Sarà solo la Sicilia, Sardegna ed estremo Nord-Est a vedere qualche momento soleggiato.


NORD: Instabile al mattino su tutto il Nord-Ovest con rovesci e locali temporali, specie sull'ovest Piemonte, alta Lombardia e Appennino ligure, più deboli altrove o localmente assenti sui versanti francesi. Nel pomeriggio ancora rovesci e temporali sulle Prealpi e pianure adiacenti del Piemonte occidentale, Appennino ligure e Valtellina; sporadici altrove. Sul Nord-Est, mattinata più o meno soleggiata, specie sul Veneto e Friuli. Isolati piovaschi o rovesci sulle pedemontane dell'Emilia-Romagna e Prealpi trentine, asciutto altrove. Nel pomeriggio formazione di isolati temporali sull'Alto Adige, localmente in sconfinamento sulle zone pedemontane. Sereno o poco nuvoloso altrove.
Temperature massime comprese tra i 18-23°C. Minime intorno ai 10-12°C. Venti deboli, ma con rinforzi su ovest Alpi, Liguria e alto Adriatico. Mari calmi o poco mossi.

CENTRO: Da poco nuvoloso a variabile sulla Sardegna per gran parte della giornata, a parte qualche addensamento e qualche isolato piovasco sui settori nord-orientali dell'isola. Sulle restanti regioni instabilità sparsa, al mattino sulle regioni Adriatiche e al pomeriggio su quelle Tirreniche, con rovesci e temporali, localmente intensi sulle zone interne del Lazio. In serata migliora, eccetto rovesci sull'Appennino.
Temperature massime comprese tra i 18-23°C. Minime intorno ai 10-14°C. Venti deboli, con rinforzi sul Tirreno e moderati da W nel corso della giornata sulla Sardegna. Mari poco mossi.

SUD: Clima gradevole e cieli generalmente sereni per tutta la giornata sulla Sicilia, a parte qualche nube sulle zone interne. Sulle restanti regioni cieli nuvolosi con rovesci e temporali, localmente FORTI e con rischio di GRANDINATE sulle coste dell'alta Calabria tirrenica e Campania. Precipitazioni più deboli sul Leccese e Barese. In serata migliora ovunque, con locali incertezze sulla Campania.
Temperature massime comprese tra i 17-21°C. Minime intorno agli 11-15°C. Venti moderati da W su tutto i mari, ma con raffiche più intense sul Canale di Sardegna. Sulla terraferma venti generalmente deboli. Mari poco mossi.

ULTIMA ORA

30 APRILE ore 10:56

TERREMOTI: SCOSSA IN SUD GIAPPONE
L'ipocentro localizzato a 30 chilometri di profondita'

Una scossa di terremoto di magnitudo 4,7 ha investito questa mattina un'isola abitata nel Sud del Giappone,ma senza provocare un rischio tsunami. Secondo quanto riferito dall'agenzia meteorologica giapponese la scossa, che non ha provocato vittime, e' avvenuta vicino all'isola di Amami Oshima, nel Mar cinese orientale. Il suo ipocentro e' stato localizzato a 30 chilometri di profondita'.
ANSA.

BREVISSIME

30 APRILE ore 10:54

PIOGGE E TEMPORALI FORTI: QUALE SARA' LA GIORNATA PIU' CRITICA?
Attese anche grandinate sulle coste e temporali forti


Fino a Sabato 5 Maggio si susseguiranno ben 3 peggioramenti, più o meno forti, ma quello del 4 Maggio sarà il più attivo ed intenso di tutti...

QUALI REGIONI PIU' COLPITE IL 4 MAGGIO?
NORD: Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia e bassa Romagna, moderate altrove. Probabili forti temporali nelle ore centrali della giornata. Ritorno della NEVE sulle Alpi oltre i 1800-2000 metri. Accumuli piovosi compresi tra i 15-30 mm, con punte di 50 mm in 12 ore tra Piemonte e Lombardia.

CENTRO: Sardegna occidentale, Lazio, Toscana interna, Marche e Abruzzo. Possibili forti temporali e GRANDINATE sulle coste. Accumuli piovosi compresi tra i 15-25 mm, con punte di 30 mm sul Nuorese.

SUD: Precipitazioni deboli o assenti.

IN PRIMO PIANO

30 APRILE ore 10:31

SI PROSPETTA UNA SETTIMANA DI PIOGGIA SULL'ITALIA...


SITUAZIONE: Mattinata nuvolosa sulle regioni del Nord-Ovest, Alpi, Tirreno e Meridionale. Segnalate piogge sui rilievi del Torinesi, Borzano, Catania, Monte Argentario, Olbia con un temporale forte, Pisa, Pratica di Mare e Roma. Splende il sole invece sulle pianure del Triveneto e buona parte del versante Adriatico.
Le temperature delle ore 9 sono ovunque comprese tra i 14-18°C, con punte di 20°C su alcune località del Settentrione.

EVOLUZIONE: La depressione che sta colpendo la Sardegna e che colpirà il Centro-Sud nelle prossime ore, tenderà questa notte ad esaurirsi, provocando così un temporaneo miglioramento. Al Nord invece, dopo qualche schiarita e qualche rovescio pomeridiano sui monti nella giornata di oggi, vedrà un sostanziale peggioramento nella giornata di domani 1 Maggio, con piogge e temporali che dalla serata si faranno avanti da ovest.
Mercoledì 2 Maggio, FORTI piogge o temporali su tutto il Nord (intensi sul Nord-Ovest) e parte del Centro Italia. Il Sud, sarà invece raggiunto da un fronte africano nel corso del pomeriggio con piogge.
Giovedì 3 Maggio migliora temporaneamente sul Nord Italia, mentre ancora instabilità sulle restanti regioni. Nella notte e nella mattinata di Venerdì 4 Maggio nuovo FORTE PEGGIORAMENTO sulla Sardegna, Nord-Ovest e Tirreno settentrionale con piogge ABBONDANTI e copiose!. Sulle restanti regioni precipitazioni moderate
Sabato 5 Maggio piogge e temporali su tutto il Paese, ma con pause asciutto e schiarite sulle regioni Meridionali.
In seguito, ancora MOLTA instabilità sull'Italia, anzi, a partire dall'10 Maggio è atteso un nuovo marcato peggioramento sulle regioni Settentrionali, con possibile ritorno del "FREDDO" sulle Alpi e Europa orientale, per una discesa fredda da est.

E L'ALTA PRESSIONE? Al momento, fino a metà mese, non si vede "l'ombra" del mostro Anticiclonico, ma su questo argomento ritorneremo nei prossimi giorni...
SEGUITE GLI AGGIORNAMENTI...

domenica, aprile 29, 2007

ULTIMISSIME

29 APRILE ore 19:58


Rovesci e Temporali anche FORTI sono in atto in questi minuti sulla Valtellina, segnatamente tra: Madesimo, Chiavenna, Novate Mozzola, Teglio, Aprica, Castasegna, Passo dello Spluga, Pizzo Martello, Monte Disgrazia, Sondrio, Colico, Edolo, nord del Lago Maggiore e su buona parte del Ticino centro-orientale. Su Bellinzona sono in atto anche alcune grandinate!
Temporali presenti anche sulla Svizzera e Francia occidentale, perlopiù a "macchia di leopardo"

BREVISSIME

29 APRILE ore 15:50

IL PEGGIORAMENTO DELLA SETTIMANA: QUALI REGIONI COLPIRA?
Ecco in breve, la situazione prevista la prossima settimana sull'Italia.

Mercoledi 2 Maggio: rovesci e temporali sulla Liguria, Lombardia, Trentino Alto Adige, Valle d'Aosta e in serata-notte anche sulla Sicilia e Campania. Deboli altrove, asciutto su Adriatico e resto Meridionale
Temperature massime:
NORD: 14-18°C
CENTRO: 14-20°C
SUD: 17-21°C

Giovedi 3 Maggio: rovesci e temporali sulla Basilicata, Calabria, Puglia settentrionale, Lazio, Trentino Alto Adige e alta Lombardia. Tra la sera-notte precipitazioni, localmente forti tra Valle d'Aosta e ovest Piemonte. Clima asciutto su Sicilia, Sardegna, Adriatico e Valpadana centro-orientale
Temperature massime:
NORD: 17-23°C
CENTRO: 15-21°C
SUD: 18-22°C

Venerdi 4 Maggio: piogge ABBONDANTI (30-40 mm in 12 ore) e temporali (localmente forti) sul Piemonte, Liguria, bassa Lombardia, Romagna, Veneto e Friuli; moderati sulla Toscana, Lazio, Marche e sud Sardegna. NEVE sulle Alpi fin sotto i 2000 metri. Asciutto sul resto del Centro-Sud.
Temperature massime:
NORD: 10-13°C
CENTRO: 13-17°C
SUD: 17-21°C

Sabato 5 Maggio: piogge sparse sulla Lombardia, Alpi e Toscana; asciutto altrove.
Temperature massime:
NORD: 16-19°C
CENTRO: 16-20°C
SUD: 22-25°C

Domenica 6 Maggio: piogge sparse sulla Lombardia, Alpi e regiorni centrali; asciutto altrove.
Temperature massime:
NORD: 16-20°C
CENTRO: 15-20°C
SUD: 19-23°C

PREVISIONI

29 APRILE ore 13:41

PREVISIONI PER LUNEDI 30 APRILE: INSTABILITA' SPARSA AL CENTRO-SUD E ALPI. VARIABILITA' E ALTERNANZA DI SOLE SULLA VALPADANA E SICILIA
L'entrara di una depressione sul cuore della Sardegna, porterà domani un generale peggioramento sulle regioni centrali e basso Tirreno, con piogge e temporali. Instabilità sparsa anche sulle Alpi; ma clima più asciutto sulle pianure.


NORD: Sul Nord-Ovest al mattino, ciali da poco a parzialmente nuvolosi, ma con nuvolosità più compatta sul basso Piemonte e Liguria. Nel pomeriggio maggiori addensamenti con rischio di qualche rovescio o temporale sulle pedemontane del Cuneese, Biellese, Verbano, Ossola, Alpi Orobie e a tratti sulle coste liguri e pianure dell'alta Lombardia.
Sul Nord-Est mattinata generalmente instabile, specie sulle zone alpine con rovesci e locali temporali. In pianura alternanza di nubi e sole (specie sulle coste), ma nel pomeriggio probabilità di qualche acquazzone quasi ovunque, in miglioramento nelle ore serali.
Temperature massime comprese tra i 21-24°C, più basse nei rovesci. Minime intorno ai
9-13°C, più basse sul Piemonte. Venti deboli, con locali rinforzi pomeridiani sull'alto Adriatico, coste e Alpi a sud. Mari calmi o poco mossi.

CENTRO: Instabile al mattino sulla Sardegna, Toscana e Lazio con piogge e locali rovesci. Variabilità altrove e clima più asciutto, con locali schiarite sui versanti Adriatici. Nel pomeriggio sempre molta instabilità sparsa su tutte le regioni, con piogge e locali temporali, localmente intensi sulle zone interne Appenniniche e basso Lazio. Precipitazioni più deboli o assenti sulle coste adriatiche e Molise. In serata migliora quasi ovunque, eccetto sul Lazio.
Temperature massime comprese tra i 16-20°C sui versanti Tirrenici e 19-22°C su quelli Adriatici. Minime intorno agli 8-13°C.
Venti deboli, ma con rinfozi nel pomeriggio sul Tirreno centrale e coste laziali.
Mari da poco mossi a mossi sul Tirreno e Sardegna, generalmente calmi altrove.

SUD: Instabile al mattino sui versanti Tirrenici della Calabria, Campania e Sicilia con rovesci e locali temporali. Variabilità e alternanza di sole sulle restanti regioni. Nel pomeriggio temporali e rovesci intensi sulla Campania e coste calabresi. Acquazzoni in arrivo anche sulla Basilicata e nord Puglia. Migliora con ampie schiarite sulla Sicilia. In serata situazione invariata.
Temperature massime comprese tra i 17-22°C. Minime intorno ai 9-14°C.
Venti moderati da Ovest nel corso della giornata sul Canale di Sardegna, basso Tirreno, Jonio e basso Adriatico; deboli altrove. Mari da poco mossi a mossi.

DOSSIER SICCITA' A CURA DELL'ANSA

29 APRILE ore 10:28

EMERGENZA SICCITA', SI STUDIANO SOLUZIONI


E' emergenza siccita' in Italia, come in tutto il bacino del Mediterraneo. Dalla prossima settimana sono attese le piogge: daranno "un contributo" - affermano gli esperti - ma non saranno affatto risolutive. Sulla penisola la situazione peggiore l'affronta anche questa volta il Po. E torna l'ipotesi di far confluire l'acqua dall'Adige. Gli scienziati lanciano l'allarme: tra le specie a rischio ci sono gli anfibi. Mentre, per l'agricoltura, si pensa alle piante del domani.

PROTEZIONE CIVILE: PIOGGIA? UN 'AIUTO' DALLA GROENLANDIA


In arrivo piogge a carattere temporalesco tra la Sardegna e la costa tirennica e la speranza di un 'aiuto' a combattere la siccità da un' area di instabilità che dalla Groenlanda potrebbe raggiungere il Mediterraneo. Una situazione che, secondo il professor Bernardo De Berdardinis, responsabile del servizio protezione e prevenzione del dipartimento della Protezione civile, "sta nel quadro di previsione stagionale segnato da un deficit di precipitazioni, ma che non significa - ha spiegato - che le precipitazioni non ci saranno".

Nel dettaglio da domenica pomeriggio e lunedì mattina ci saranno i primi fenomeni piovosi che, dalla Sardegna e dalla costa tirrenica, scenderanno poi verso la Campania. Da martedì e mercoledì, inoltre, una forma di instabilità proveniente dalla Groenlandia interesserà il Golfo di Biscaglia e potrebbe entrare nel mediterraneo, contribuendo così ad intensificare le precipitazioni che, per adesso sono però previste come deboli e moderate e a carattere temporalesco.

"Siamo in linea con la norma del periodo - dice De Bernardinis - in cui si segnala una instabilità di transizione con deficit delle precipitazioni fino ad agosto. Ma deficit - aggiunge - non significa che non ci siano". Le piogge dei prossimi giorni, comunque, daranno il loro contributo a mitigare la tensione siccitosa che ha interessato soprattutto il bacino del Po, ma si tratta di "un contributo non risolutivo".

AGRICOLTURA DEL DOMANI: ORZO, FRUMENTO E OLIO DI GIRASOLE

Orzo innanzitutto, frumento tenero e tante fave. E poi più olio di girasole che non quello di mais o di soia. E' una nuova agricoltura quella che si prospetta all'orizzonte, perché a vincere la scommessa saranno sempre più le piante in grado di sopportare temperature più elevate e quindi resistere alla scarsità di precipitazioni ormai all'ordine del giorno.

Sarà quindi il clima a dettare legge nei campi, che si dovranno adattare alle nuove temperature, lasciando poco scampo a quelle colture che di acqua ne vorrebbero in abbondanza. Il segreto è tutto qui e la ricerca può dare un valido aiuto a comprendere gli effetti della siccità sulle piante, prospettando soluzioni. E questo migliorando sia le pratiche agricole, in relazione a un ottimale utilizzo delle risorse idriche con l'irrigazione a goccia rispetto a quella a pioggia, che gli sforzi di incrocio e selezione per ottenere varietà più adatte alle mutate situazioni climatiche.

Per quanto riguarda in particolare la resistenza alla scarsità idrica, l'Enea ha redatto una sorta di vademecum con alcune indicazioni sugli orientamenti agricoli da tenere presente. Si scopre così che gli orzi sono più resistenti dei frumenti duri, ma sopratutto di quelli teneri; quanto alle avene le varietà precoci sono più indicate delle tardive; tra i legumi, la maglia rosa spetta in ordine decrescente a fava, lupino bianco, lenticchia, cece e pisello, mentre tra gli erbai svetta la veccia seguita dalla favetta e dal fieno greco, che risultano più forti del trifoglio incarnato.

Nei prati sul podio c'é la sulla, seguita dall'erba medica, dalla lupinella e dal trifoglio. Gli elementi di maggiore criticità nella scelta della varie colture sono quindi la maturazione precoce, la resistenza e la tolleranza alla carenza idrica e alla salinità dei suoli. Le colture erbacee più indicate sono quelle a ciclo autunnale-primaverile, periodo in cui la disponibilità di acqua di pioggia è massima e la domanda evapotrasprirativa dell'ambiente è minima. A questo proposito sono stati fatti molti progressi sull'interpretazione delle relazioni che esiste in una pianta in carenza di acqua tra struttura, funzione delle foglie e morfologia delle radici.

Gli strumenti di biologia e i progetti di gnomica per il sequenziamento completi di alcune specie vegetali, hanno fortemente contribuito ai progressi compiuti nella comprensione dei meccanismi molecolari che sono alla base della risposta fisiologica delle piante stressate.

Oltre alle varietà di grano duro, dove è stato individuato ad esempio un nuovo gene correlato allo stress idrico simile a quello dell'orzo, l'Enea ha esaminato anche altre specie agronomiche particolarmente adatte agli ambienti del Sud Italia, come la lenticchia lens esculentum, vari tipi di fava, la vicia major e la vicia minor, di lupino e l'orzo vulgare, il cece arietinum, il carciofo scolymus, la brassuixca carinata e il cartamo tinctorius. L'obiettivo? Selezionare e diffondere le specie che potranno vincere la partita climatica.

A RISCHIO LA RIPRODUZIONE DI MOLTI ANFIBI


La siccità di quest'anno mette a rischio la riproduzione di molte specie di anfibi. Se l'aumento delle temperature è accompagnato dalla siccità, alcune specie rischiano infatti di non trovare acqua sufficiente per riprodursi. A lanciare l'allarme è Franco Andreone, zoologo del Museo di Scienze naturali di Torino. Dello stesso avviso Marco Bologna, docente dell'Università di Roma Tre.

"Dalle osservazioni di noi naturalisti sul campo - ha spiegato Bologna - emerge una situazione drammatica, anche in Italia centrale. Il problema riguarda gran parte degli anfibi italiani, specie per quelli che hanno bisogno di acque ferme". "Anche se non siamo in possesso di dati scientifici su un numero sufficiente di anni, nel 2007 stiamo registrando la scomparsa di siti riproduttivi. spiega Andreone Noi stiamo studiano la specie di anfibi più minacciata d'Italia, il pelobate fosco".

Si tratta di un piccolo rospo divenuto sempre più raro: "Dal 1800 ad oggi si sono ridotti i contingenti di popolazioni afferma lo zoologo specie nella zona nord-orientale, in Veneto e Friuli, mentre è ancora presente nella zona nord-occidentale, in Piemonte e Lombardia".

La carenza o addirittura assenza di acqua quest'anno, però, mette a rischio la sua riproduzione. Il pelobate fosco si riproduce in stagni e laghetti, laddove ci sono risaie, vecchie peschiere, canali per la macerazione della canapa, spiega Andreone, che stanno scomparendo, ma sono comuni ad esempio nella zona di Ivrea.

Il piccolo rospo, infatti, in genere vive sotto terra, infossato, ma esce fuori in primavera con le piogge torrenziali, quelle tipiche fra fine marzo ed inizio aprile: "Sceglie tre o quattro notti di pioggia spiega lo zoologo ed è ovvio che se non piove le possibilità si riducono. Una delle nostre ipotesi è questa: con 5 notti invece di 15 a disposizione questa specie si riproduce di meno. Poi ci sono le uova, che devono rimanere immerse nell'acqua: la fase da girino dura circa 2/3 mesi e quello del pelobate fosco è il girino più grande tra gli anfibi, misurando 12 cm". Insomma, se non c'é acqua sufficiente, dopo essere riusciti a deporre le uova, i girini sono destinati alla morte sicura.

"Quest'anno nel sito di 'Tetti d'Elià, vicino Poirino, in provincia di Torino, non c'é più acqua, mentre l'anno scorso abbiamo catturato diversi esemplari. Con un 2007 così a secco non sappiamo che fine faranno questi animali", rileva Andreone, che precisa come tali anfibi non possano migrare altrove, non essendoci più i canali naturali fra le diverse zone umide a causa delle coltivazioni. Ormai, conclude lo zoologo, questi animali rimangono isolati in francobolli d'acqua.

PROPOSTE DA MANTOVA E GARDA: ACQUA DALL'ADIGE AL PO


I Consorzi di bonifica del medio e dell'alto Mantovano - che derivano l'acqua per irrigare i campi da un lago di Garda sempre più in secca - e la Comunità del Garda, saranno ricevuti mercoledì prossimo dalla Commissione Ambiente del Senato per un'audizione sulla pesante situazione creata dalla siccità nella parte est della Lombardia. Ieri gli stessi rappresentanti dei Consorzi di bonifica e della Comunità del Garda hanno tenuto un incontro a Riva del Garda: durante la riunione hanno messo a punto un pacchetto di misure di breve, medio e lungo periodo da chiedere al Governo per tutelare sia il turismo gardesano che l'agricoltura mantovana.

"Innanzitutto - ha spiegato Massimo Lorenzi, presidente del Consorzio del Mincio, che raggruppa tutti i consorzi che derivano acqua dal Mincio - chiederemo di aprire la galleria sotterranea tra Mori e Torbole, nel Trentino, che collega l'Adige con il lago di Garda".

In questo modo parte dell'acqua dell'Adige andrebbe a finire nel Garda, alzandone il livello, e di conseguenza aumentando la portata d'acqua dell'emissario del lago, il Mincio, che va ad affluire nel Po. Dall' Adige, spiega Lorenzi, "l'acqua dovrebbe defluire a una velocità di 250 metri cubi al secondo. Questo canale sotterraneo, costruito nel 1939, serve per allentare le piene dell' Adige. Sappiamo che viene aperto solo in casi eccezionali: l'ultima volta, per esempio, è stato nel novembre 2000".

C'é peraltro da osservare che anche l'Agide in questo periodo di siccità generale non è messo bene quanto a portata d'acqua. L'altro pacchetto di richieste, questa volta a medio e lungo termine, riguarda una serie di interventi per 16 milioni di euro per due progetti volti al risparmio idrico che sono da tempo bloccati: vale a dire l' impermeabilizzazione del canale Seriola e il riassetto del canale Virgilio, entrambi in uscita dal Garda.

Inoltre i mantovani chiederanno di considerare l'ipotesi di raccordare il canale Biffi, derivante dall' Adige da Ala (Trento) a Verona, con il vicino Mincio, nella zona veronese di Valeggio. In questo modo l'acqua arriverebbe direttamente nel mantovano e nel Po senza entrare nel Garda. "Chiederemo anche - ha concluso Lorenzi -risorse per modificare il tipo di irrigazione e favorire l'introduzione di altri sistemi, e per la manutenzione dei canali e dei fossi irrigui".

DE CASTRO, OCCORRE UN ACCORDO TRA REGIONI

"Se questa condizione durerà anche l'estate prossima e non ci saranno piogge che compenseranno in qualche modo il deficit di acqua, non c'é dubbio che ci saranno delle difficoltà; difficoltà che dovremo affrontare insieme".

Lo ha detto il ministro per le Politiche agricole, Paolo De Castro, parlando a Foggia del problema della siccità. "Il vero problema dell'acqua - ha detto - è di avere infrastrutture obsolete che richiedono investimenti. Perché alle crisi, all'emergenza non si può rispondere con le decisioni dettate dall'emergenza stessa, ma bisogna dare risposte strutturali". Anche facendo in modo che, ha concluso, "all'interno dei progetti si possa trovare finalmente un accordo tra le regioni per risolvere il problema dell'acqua".

VECCHIO BARCAIOLO: SUL PO NON SI NAVIGA PIU'


"Pronto? A che punto siamo? Ahhh... E' calato anche stanotte". Ha il morale a terra e la faccia scura Franco Pozzati, 72 anni di Occhiobello, mentre chiude la telefonata con l'amico che lo aggiorna sul livello sempre più basso del grande "malato", il Po in agonia d'acqua. Il fiume più grande d'Italia continua a diminuire, 3 o 4 centimetri al giorno, sotto i colpi della siccità e del caldo. In certi punti le sponde veneta ed emiliano-romagnola ormai quasi si sfiorano.

La stazione di rilevamento di Pontelagoscuro faceva segnare -6,29 sotto lo zero idrometrico. Dati ancora lontani dal record negativo del 2003, -7,10. Ma quattro anni fa la crisi esplose a luglio; ora è appena aprile. "Se continua questa stagione, il Po andrà ancora sotto i 7 metri" pronostica Pozzati.

Fa un gran caldo in Polesine; 26 gradi alla fine di aprile è qualcosa di anomalo. Franco Pozzati si trova sul pontile vicino al ristorante "Il mulino sul Po", che nel luglio del 2003 si appoggiò sulla sabbia per la siccità. "Su questo pontile - racconta - attraccavano battelli turistici come il River Cloud, il Venezia, il Michelangelo, quando facevano la sosta per andare da Venezia a Cremona". Ma dal 2003 questi battelli non si vedono più.

"Se va avanti così - continua Pozzati - il Po sarà navigabile cento giorni all'anno. Ormai passano poche barche". Il signor Franco è praticamente "nato" sul Po. Ha visto l'alluvione del '51 - ''una catastrofe" ricorda - e viene da una famiglia di barcaioli. Negli anni '40 viaggiava sui ''burci", le barche in legno che ormai sono sparite. "Ma prima ancora - racconta - c'erano i cavalli sulle sponde che trascinavano le imbarcazioni. Viaggi da Venezia a Cremona potevano durare anche un mese e mezzo". Poi negli anni '60 sono arrivate le barche a motore, ''si trasportava di tutto: gas, sale, ferro, sabbia". L'ultimo grande viaggio, memorabile, Pozzati lo fece nel 1963, prima di chiudere la carriera aprendo una cava di sabbia a Pontelagoscuro dove ha lavorato fino ai primi anni '80.

'Avevamo una chiatta di nome 'Ferrara' - ricorda -. Dovevamo trasportare il contenitore della centrale nucleare di Trino Vercellese. Pesava 240 tonnellate e arrivava dagli Stati Uniti. Fu un viaggio avventuroso. Con me c'erano mio padre, un commissario di bordo, due guardiani e un direttore della navigazione". "Partiti da Marghera - continua -, siamo arrivati a Casale Monferrato dopo 11 mesi e mezzo. Siamo rimasti praticamente fermi perché non c'era fondale. Una magra eccezionale, anche all'epoca, che un po' mi ricorda quella di quest'anno".

Franco guarda la sponda ferrarese del Po, lontana quasi 200 metri. "Il fiume adesso sarà profondo al massimo un metro e mezzo. Si può viaggiare con le barche a remi", spiega. Oggi la situazione è molto più drammatica, e il vecchio barcaiolo è preoccupato. "L'allarmismo - dice - è giustificato. Non come nel 2000 quando la piena del Po venne un po' troppo ingigantita dai mezzi di comunicazione". Adesso la siccità fa paura.

"E' ora di fasciarsi la testa - dice Pozzati - Il danno c'é, non siamo messi bene, se continua a piovere così poco e male. Anche se fra un mese pioverà molto, non servirà a niente". Rimedi ormai ce ne sono pochi. "Eppure già nel dopoguerra - ricorda - si parlava di 'bacinizzazione', di sbarramenti nel Po per contenere l'acqua e avere riserve a disposizione. A Isola Serafini, vicino a Piacenza, è stato fatto un esperimento, ma é l'unico. Credo comunque che gli sbarramenti lungo il fiume e gli invasi in montagna siano il problema di oggi, ma la soluzione di domani. Del resto, se non nevica e non piove, da qualche parte bisogna pur conservare quest'acqua". C'é chi sostiene che la siccità dipende da un eccesso di sprechi.

"Il 60% dell'acqua del fiume - sostiene Franco - viene portato via dall'agricoltura. Credo che si debbano ridimensionare i sistemi di irrigazione, ma occorre anche consumare meno acqua nelle case e avere una rete idrica con poche perdite".

IL PO, TRA LEGGENDE E CARRI ARMATI SPROFONDATI


Storie frammiste di realtà e leggenda, tra misteriosi pescatori di grandi pesci siluro, tra carri armati affondati e gente coraggiosa che passa da una sponda all'altra a piedi o in bicicletta: anche questo è il Po, fiume assetato che, a vederlo così magro, con poca acqua e tanta sabbia, per chi è nato sulle sue sponde è una sofferenza.

Bruno Tinazzo, 66 anni, pensionato di Felonica, piccolo centro mantovano addossato all'argine, nel luglio 2003 divenne famoso perché attraversò a piedi il fiume, nella stagione della grande secca che quest'anno potrebbe venir superata. Ma in realtà lo ha fatto tante volte, la prima quando aveva 14 anni, l'ultima l'anno scorso: "magari la prossima traversata sarà in bicicletta - annuncia - così potrò vantarmi al bar di aver domato il Po in tutti i modi".

Tinazzo è nato sul fiume e lo conosce a fondo: "Ecco perché - spiega - dico sempre che bisogna volergli bene, rispettarlo, ma mai dargli confidenza".

Po traditore, dicono i vecchi per via delle buche che la corrente apre improvvisamente sotto gli incauti nuotatori, risucchiandoli in micidiali gorghi. Adesso ci si è messo anche l'uomo, con le escavazioni abusive, ad abbassare il fondale, mandando sempre più giù il livello dell'acqua che a fatica viene alimentato da piogge e nevai.

Tinazzo, fisico da granatiere, due figlie, diploma di geometra ma per una vita rappresentante d'auto, è convinto che l'acqua tornerà a scorrere impetuosa e bella: "Certo, magari non sarà come negli anni 50, quando noi ragazzi scavavamo le buche nella sabbia della riva, imprigionavamo l'acqua, la lasciavamo decantare 10 minuti affinché depositasse le impurità, e la bevevamo, senza mai ammalarci. Ma non sarà nemmeno come negli anni 70 - aggiunge - quando l'acqua era rossa e fetida. Adesso, quando passeggio sull'argine, risento l'odore del Po e mi commuovo".

Lungo il Grande Fiume, in questo periodo, è facile incontrare i vecchi dei paesi rivieraschi pronti a rivangare storie. Come quella del carro armato tedesco Tiger, che leggenda vorrebbe adagiato nel mezzo del Po, di fronte a Borgoforte, dopo essere caduto da un ponte di barche. Ma ce ne sarebbe uno anche a Felonica, con ancora gli equipaggi intrappolati: "é proprio lì in mezzo - indica Antonio Boscaglia, 67 anni - e i pescatori di storioni per anni ci hanno messo sopra delle assi per non rovinare le reti, poi è sprofondato. I sommozzatori lo hanno individuato con i sonar sotto 10 metri d'acqua e sabbia, ma nessuno riesce a tirarlo fuori, è troppo pesante".

Ora la speranza è che, a farlo emergere, ci pensi il grande caldo. E ci sono, invece, quelli che alla poca acqua non fanno caso e continuano nella loro attività preferita, la pesca dei grandi pesci 'siluro', i 'mostri del Po' che stanno distruggendo la fauna ittica autoctona. Ancorano le loro barche in mezzo al fiume, nella zona tra San Benedetto, Revere e Ostiglia, e si accampano sulle rive: sono pescatori stranieri, provenienti soprattutto dalla Germania e dall' Est Europa, dove i 'siluri' pare siano considerati prelibati.

Comunque, i pescatori ora salutano cordialmente i tanti curiosi che ne seguono i movimenti dalla spiaggia: un anno fa, nella zona di Revere, i carabinieri sorpresero un gruppo di stranieri che, in barba a qualsiasi norma igienica, avevano organizzato un 'mattatoio' sulla spiaggia. Pescavano esemplari anche di un quintale, li tagliavano e li mettevano in un camion frigo, pronto per varcare il confine.

Per un po' la pesca ai 'mostri' si era fermata, ora è ripresa. Ma anche in questo caso la realtà si mescola alla leggenda: c'é chi dice che, in realtà, i pescatori cercano anche un fantomatico tesoro che i tedeschi in fuga nel 1945 avrebbero perso nel Po, durante la loro ritirata verso il Brennero.

sabato, aprile 28, 2007

ULTIMISSIME

28 PRILE ore 20:38

ARRIVANO LE PIOGGE...


Saranno soprattutto le giornate del 3-4-5-6 Maggio a vedere precipitazioni sull'Italia, sia sottoforma di rovesci sia a sfondo temporalesco.
Sarà però il 4-5 Maggio a vedrà piogge ABBONDANTI, specie sul Piemonte, Liguria, Lombardia, Toscana, Lazio Umbria, Romagna, Veneto e Friuli. Probabili nevicate sulle Alpi occidentali oltre i 1800-2000 metri. Le regioni meridionali putroppo (soprattutto la Sicilia) potrebbero non vedere piogge degne di nota!. Al momento, la cosa più importante e che la siccità sul Nord Italia, si colmi parzialmente, per le restanti regioni ci sarà tempo!. Per quanto riguarda le temperature, dopo i picchi di questi giorni, tenderanno a calare a metà della prossima settimana, portandosi localmente anche sotto media sulle regioni Settentrionali; attesi valori massimi in Valpadana anche di 13-16°C.
Agricoltori avete sentito bene, le PIOGGE stanno arrivando!...
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PREVISIONI

28 PRILE ore 14:50

PREVISIONI PER DOMENICA 29 APRILE: SOLE E CALDO SU TUTTE LE REGIONI. ADDENSAMENTI E LOCALI TEMPORALI POMERIDIANI SULLE ALPI E APPENNINO. PEGGIORA SULLA SARDEGNA
Sole e caldo ancora per pochi giorni. Domani, comunque sarà un giornata ottima per gite fuori porta (mari, monti, pic-nic etc). Soltanto nel pomeriggio probabile focolai temporaleschi sulle Alpi e Appennino centrale. Peggiora invece sulla Sardegna per una depressione dalla Spagna.


NORD: Soleggiato e limpido su tutte le regioni. Nel pomeriggio formazione di addensamenti e locali rovesci o temporali sulle Alpi lombarde, trentine e Dolomiti, localmente in sconfinamento sulle pedemontane del Bresciano e Udinese. Nubi sui restanti settori alpini ma senza precipitazioni. Sole e caldo in pianura. In serata ancora rovesci sui monti e pedemontane del Fruili e Trentino.
Temperature massime comprese tra i 24-28°C. Minime intorno ai 10-14°C.
Venti deboli. Mari calmi.

CENTRO: Instabile e piovoso sulla Sardegna, con rovesci e temporali nel corso della giornata. In serata piogge più diffuse sull'isola. Sulle restanti regioni mattinata soleggiata a parte qualche velatura sui monti. Nel pomeriggio formazione di qualche focolaio temporalesco sui rilievi Appenninici laziali e abruzzesi, localmente in sconfinamento sulle zone dell'entroterra. In serata migliora ovunque, ma con nuvolosità in lieve aumento sul versanti Tirrenici.
Temperature massime comprese tra i 20-24°C. Minime intorno ai 9-13°C.
Venti deboli, localmente moderati sulla Sardegna, specie sul Canale. Mari generalmente calmi, poco mossi sulla Sardegna.

SUD: Soleggiato al mattino su tutte le regioni. Nel pomeriggio sole sulle coste e pianure, mentre addensamenti sull'Appennino, con rischio di un breve temporale sulle zone interne della Sicilia (localmente fin verso le pianure del Palermitano e Trapenese) e Campania. In serata migliora ma con nuvolosità in aumento ovunque.
Temperature massime comprese tra i 18-23°C. Minime intorno agli 11-15°C.
Venti deboli, con locali rinforzi sullo Jonio e Canale di Sicilia. Mari poco mossi.

IN PRIMO PIANO

28 PRILE ore 14:10

BEL TEMPO E CALDO FINO AL PRIMO MAGGIO, IN SEGUITO DECISO PEGGIORAMENTO


SITUAZIONE: Splende il sole in queste ore su molte località d'Italia Settentrionale. Soltanto sulla Puglia, Calabria e Sardegna il tempo e molto nuvoloso, ma con assenza di precipitazioni. Le temperature oscillano ovunque 21-24°C, con punte di 25°C a Ferrara, Firenze, Vicenza e Milano.

EVOLUZIONE: l'Alta Pressione ha poche ore di vita. Da Lunedì 1 Maggio incomincierà il suo deplino a tutte le quote. Dal 2 le cose si faranno più interessanti. Da ovest consistenti perturbazioni incomincieranno a entrare sul Mediterrano, provocando piogge localmente intense e temporali, prima al Centro-Nord e poi al Sud.

Bisogna però capire se il vortice che colpirà l'Italia sarà spostato verso Levante da correnti fresce dal nord-est dell'Europa, oppure se l'Atlantico farà tto tutto da solo!
La differenza e che la prima ipotesi, vedrebbe un peggioramento piuttosto veloce sull'Italia, mentre la seconda, avrebbe più possibilità di stazionare sulla Penisola e provocare maggiori precipitazioni per più giorni. Una cosa è certa; l'Alta Pressione non avrà intenzione (al momento) di ritornare sull'Italia, messaggio al quanto interessante per le nostre regioni: piogge e fresco ad oltranza? Probabile...
Intanto godetevi questi ultimi scampi "estivi" con punte fin verso i 28-29°C tra oggi e Lunedì, poi si vedrà...
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venerdì, aprile 27, 2007

ULTIMA ORA

27 PRILE ore 20:33

SICCITA': A RISCHIO 1 RACCOLTO SU 3
Allarme della Cia, e' necessario un piano adeguato


Un raccolto su tre rischia di andare distrutto. La siccita' e' ormai un'emergenza nazionale'. Questo l'allarme lanciato dalla Cia. Secondo la Confederazione italiana agricoltori si devono attivare le misure necessarie per evitare il tracollo dell'agricoltura. In questa direzione e' orientata la richiesta della Cia a Prodi di istituire una 'Cabina di regia' per monitorare la situazione e anticipare possibili crisi, con interventi mirati, soprattutto nella gestione delle risorse idriche.
ANSA.

ULTIMA ORA

27 PRILE ore 15:00

TEMPERATURE MASSIME REGISTRATE IERI IN ITALIA

Ecco i valori più alti, registrati ieri pomeriggio sull'Italia:
Gardolo via Sant'Anna (TN) 25.6°
Pisa S (PI) 25.5°
Lavis (TN) 25.3°
Santarcangelo di Romagna (RN) 25.3°
Corteolona (PV) 25.1°

SCIENZA E CLIMA

27 PRILE ore 14:41

EFFETTI DEL CLIMA MUTATO...

Orsi affamati che vagano per le steppe, costretti a rimandare il letargo; piante che gemmano e fiori che sbocciano; lepri già diventate bianche per mimetizzarsi nella neve che non c'è, diventando così facile preda di cacciatori ed altri animali: sono alcuni degli effetti delle temperature insolitamente calde registrate a novembre in due regioni della Siberia centrale: Kemerovo e Tomsk, dove il termometro durante il mese di novembre si è fermato a pochi gradi sotto lo zero, a temperature tra i 7 e 10 gradi superiori alla media stagionale.
In Giappone, a Tokyo, sempre più spesso vengono avvistati rapaci (aquile e falchi) aggirarsi tra le vette dei grattacieli, nei parchi e sui ponti della capitale nipponica. L'insolito fenomeno ha messo in allarme gli esperti del settore, che temono per il possibile impatto negativo sull'ecosistema. I rapaci, infatti, sembrano i responsabili numero uno per la forte diminuzione di tortore, anatre selvatiche (il cui numero si è dimezzato negli ultimi trenta anni) e per le stragi di piccioni, i cui resti vengono spesso rinvenuti nelle zone “abitate” dai falchi.

“Sono almeno cento i rapaci che vivono nella metropoli - ha spiegato Hiroshi Kawachi, esperto di uccelli della Urban Bird Society of Japan - ma nessuno sa ancora perché essi abbiano optato per questo inusuale ecosistema. L'unica cosa certa riguarda la scelta dei luoghi da abitare: preferiscono grattacieli e ponti molto alti poiché queste costruzioni ricordano ai rapaci alture naturali e scogliere, dalle quali é possibile dominare la zona circostante”.

Molti rapaci sono stati notati anche sui davanzali di famosi edifici, all'altezza di circa 100 metri da terra. Nei giorni scorsi, una signora del quartiere di Chiyoda, zona centrale di Tokyo, ha addirittura fotografato e filmato due grossi falchi che sostavano tranquillamente sul davanzale di un palazzo di fronte al suo. Altre postazioni per ammirare i rapaci sono segnalate nel quartiere amministrativo di Shinjuku e nella baia all'altezza del Rainbow Bridge.

E non si tratta di un fenomeno esclusivo della capitale nipponica: negli ultimi tempi gli imponenti volatili hanno fatto apparizioni anche in altre metropoli, tra cui Osaka e Hiroshima. In estate, aveva invece guadagnato le prime pagine dei giornali l'emergenza delle cornacchie, che sempre più numerose invadono le metropoli (e non solo) per attaccare, oltre ai bidoni della spazzatura, i numerosi cavi a fibre ottiche da cui passa buona parte del traffico Internet.
Secondo uno studio che raccoglie ben 886 ricerche scientifiche, pubblicato sull'Annual Rewiev of Ecology, Evolution and Systematics, aree sempre più ampie del pianeta registrano un'impennata della temperatura e gli animali non sanno più dove andare. Per questo, almeno 70 specie rare di montagna si sono già estinte e circa 200 animali polari, come orsi e pinguini, sono a rischio. Molte piante invece stanno strvolgendo la loro natura e fioriscono molto prima del tempo. In più, c'è stato un incremento del numero di parassiti.

Sono tutti effetti largamente previsti dagli scienziati. Quello che stupisce, è la eccezionale rapidità con cui questi eventi si stanno verificando.
Gli effetti del riscaldamento globale, in atto sugli ecosistemi del pianeta ad ogni livello della biosfera, influenzato la fenologia (il rapporto tra clima e comportamenti) e la fisiologia degli organismi, la varietà e la distribuzione geografica delle specie, e la durata delle stagioni. Quest'ultimo è forse l'aspetto più riconoscibile delle mutazioni proprio perché sotto gli occhi di tutti. La primavera, a partire dal 1960 arriva prima, aumentando la sua durata di circa 12 giorni: dal ritorno degli uccelli migratori, alla comparsa delle farfalle, alla fioritura degli alberi, tutto arriva in anticipo, stimolato dalle mitezza del clima. Con il rischio, però che bruschi cali di temperatura o gelate improvvise compromettano i nuovi germogli o le uova appena deposte. Per contro, l'aumento delle temperature ritarda l'arrivo dell'autunno, da un minimo di 0.6 a un massimo di 3.6 giorni per decade. Con la conseguenza di inverni più brevi e più miti.

I cambiamenti climatici hanno anche modificato la distribuzione delle specie: il riscaldamento ha infatti determinato lo spostamento degli habitat verso le alte latitudini. Agli organismi non rimangono che due strade per sopravvivere: adattarsi alle nuove condizioni o trasferirsi alla ricerca di luoghi più favorevoli. Per le specie che non riescono a stare al passo con gli eventi c'è solo l'estinzione. È quanto sta accadendo ad esempio ai coralli, che non trovano a latitudini minori le condizioni di luce presenti ai tropici e all'equatore (abbiamo già perso il 27 per cento dei reef del pianeta).

La migrazione massiccia di specie in nuovi habitat, altera l'equilibrio pre-esistente dell'ecosistema: la recente invasione del Mediterraneo da parte di pesci e alghe tropicali, per esempio, ha compromesso molte specie autoctone; mentre la colonizzazione dell'Antartico da parte di muschi e invertebrati sta contaminando una nicchia ecologica rimasta fino a pochi anni fa totalmente isolata dal resto del pianeta.

Indicatori precisi e affidabili dei cambiamenti climatici sono gli anfibi e i rettili. La loro eterotermia li rende estremamente dipendenti dalla temperatura e dall'umidità. In alcune specie di tartarughe, il sesso della prole è correlato alle temperature del mese di luglio: un aumento anche modesto (2-4 gradi) è sufficiente per ridurre il numero della componente maschile del gruppo. Il riscaldamento delle acque dell'Oceano Meridionale ha messo in crisi le aree di produzione di krill (sciami di piccoli crostacei), il principale nutrimento di balene, foche, pinguini e uccelli di mare. Così come le migrazioni anticipate hanno portato alcune specie a competere per le risorse di cibo disponibile e non sufficienti a coprire questo inaspettato surplus di predatori.
A cura di ECPLANET.

PREVISIONI

27 PRILE ore 14:41

PREVISIONI PER SABATO 28 APRILE: SOLEGGIATO E CALDO SU TUTTA L'ITALIA. RESIDUA INSTABILITA' SULLA SICILIA E CALABRIA CON QUALCHE PIOGGIA
Migliora decisamente la situazione sulla nostra Penisola a parte qualche rovescio nel corso della giornata sulla Sicilia settentrionale e Calabria Tirrenica. Caldo e sole altrove.


NORD: Soleggiato al mattino su tutte le regioni, con qualche addensamento sulle Prealpi occidentali e basso Piemonte. Nel pomeriggio sole e caldo ovunque, con rischio di un breve rovescio sull'alta Valtellina e rilievi dell'Alto Adige. Temperature massime comprese tra i 23-27°C. Minime intorno ai 10-13°C.
Venti deboli, con locali rinforzi sul Ligure. Mari calmi o poco mossi.

CENTRO: Soleggiato e caldo su tutte le regioni. Nel pomeriggio formazione di addensamenti o velature sparse sull'Appennino centrale, zone interne della Sardegna e sul Lazio, ma senza fenomeni. Sole e stabile altrove. Temperature massime comprese tra i 21-24°C. Minime intorno agli 8-14°C, localmente inferiori nell'entroterra.
Venti deboli, localmente tesi sul Tirreno. Mari calmi o poco mossi.

SUD: Variabilità sparsa sulla Calabria, Sicilia settentrionale e coste della Calabria, con rischio di qualche piovasco o rovescio nel corso del pomeriggio. Sulle restanti regioni clima soleggiato o al più poco nuvoloso. In serata dissolvimento della nuvolosità ovunque.
Temperature massime comprese tra i 18-22°C. Minime intorno ai 10-14°C, più basse nell'entroterra. Venti deboli, moderati sul Canale di Sardegna e Sicilia. Locali forzi nel pomeriggio da N sul basso Adriatico e nord Jonio.
Mari calmi sulle coste Tirreniche, poco mossi altrove.

IN PRIMO PIANO

27 PRILE ore 14:16

PONTE DEL PRIMO MAGGIO SOTTO IL SOLE... IN SEGUITO GENERALE PEGGIORAMENTO CON L'ARRIVO DELLE PIOGGE!


SITUAZIONE: Persistono ancora condizioni di molta variabilità sull'Italia, con nuvolosi estesa e a tratti intensa sull'ovest del Piemonte, Alpi occidentali e regioni centro-meridionali. Piogge segnalate sui rilievi del Biellese e sulla Sicilia orientale. Splende il sole invece su tutta l'Emilia Romagna, coste delle Marche, Veneto e Trentino, a parte addensamenti sui monti.
Le temperature oscillano ovunque tra i 20-24°C, con punte di 26°C a Trieste e 25°C a Firenze.

EVOLUZIONE: Migliorerà la situazione sulla nostra Penisola a partire dal domani, Sabato 28 Aprile. Saranno comunque probabili isolati temporali di calore su Alpi e Appennino, ma per il resto il clima sarà soleggiato su tutte le regioni e moderatamente caldo, con punte di 26-28°C sulla Valpadana.
PRIMO MAGGIO: l'Alta Pressione incomincierà a cedere verso ovest. Il tempo però reggerà ancora, anche se nuvole e addensamenti sempre più consistenti (localmente accompagnati da rovesci) faranno visita molte zone alpine e Appennino, localmente in sconfinamento fin sulle coste al Meridione.

PRIMA SETTIMANA DI MAGGIO: prima perturbazione in transito nella giornata del 2, con piogge e temporali su tutta la Penisola. Seguirà un temporaneo miglioramento nella giornata del 3 Maggio, ma durerà veramente poco, perchè un secondo sistema perturbato, già stazionario sulla Spagna e Francia, in serata, si tufferà sul Nord-Ovest e alto Tirreno provocando FORTI ed abbondanti piogge, in lenta estensione verso est nella giornata successiva. Continuerà così almeno fino al 9-10 Maggio, poi potrebbe subentrare un miglioramento da ovest, per un nuova rimonta Anticiclonica.
Speriamo di giocarci questa OTTIMA "carta", poi si vedrà.
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giovedì, aprile 26, 2007

ULTIMISSIME

26 APRILE ore 20:19

DAL PRIMI DI MAGGIO DI GIRA PAGINA. ARRIVANO PIOGGE E FRESCO
Attese temperature quasi tardo-autunnali sull'Europa centrale e Francia


MAGGIO, si potrebbe aprire veramente sotto l'insegna del Maltempo. Attese molte fasi perturbate sull'Italia, grazie all'arrivo di correnti molto fresche dalla Scandinavia, con formazione di depressioni sul Ligure e copiscue precipitazioni sparse su tutta la Penisola, anche intense e sottoforma di temporali, a causa del contrasto di aria più calda nei bassi strati. Una ligua fredda (tra gli 0°/-5°C a 1500 metri) comunque, potrebbe arrivare tranquillamente sull'Europa centrale e Francia tra il 4-7 Maggio, e localmente sfiorare appena anche le nostre Alpi, con possibile ritorno della neve a quote medie!
In poche parole le PIOGGE arriveranno, non si sa con precisione quando, però il presupposto per l'allontamento della siccità (solo per ora) ci sono tutte!.
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PREVISIONI

26 APRILE ore 20:19

PREVISIONI PER VENERDI 27 APRILE: NUVOLOSO CON QUALCHE PIOGGIA SULLE ALPI, ESTREMO NORD-OVEST E REGIONI MERIDIONALI. SOLE E CALDO ALTROVE.
Persiste ancora un certa variabilità sull'Italia, specie sul Nord-Ovest e Meridione, grazie a correnti fresche da Est. Domani sera e ancor di più nella giornata di Sabato, il tempo migliorerà decisamento ovunque.


NORD: Variabilità sparsa sul Nord-Ovest, con nuvolosità sparsa, più accentuata sulle zone pedemontane e sul Cuneese. Nel pomeriggio rischio di qualche piovasco o rovescio sul basso Piemonte, Torinese e Alpi Orobie. Sole e clima caldo sul Triveneto, eccetto qualche addensamento e qualche goccia di piovasco sull'Alto Adige.
Temperature massime comprese tra i 23-26°C. Minime intorno agli 8-13°C.
Venti deboli, con rinforzi da Est al mattino sul Ligure. Mari generalmente calmi, poco mossi sul ligure.

CENTRO: Soleggiato e caldo sulla Toscana, Umbria, Marche e Appennino centro-settentrionale. Sulla Sardegna e restanti regioni nuvolosità sparsa più o meno accentuata, ma più consistente sul Molise e coste laziali dove saranno possibili isolate piogge. Migliora in serata.
Temperature massime comprese tra i 19-24°C. Minime intorno ai 9-13°C.
Venti deboli, con locali rinforzi da Est sul Tirreno e Sardegna. Mari poco mossi, generalmente calmi in Adriatico.

SUD: Instabile al mattino su tutte le regioni, con piogge o rovesci sparsi, meno accentuati sul Leccese e coste meridionali della Sicilia. Nel pomeriggio sempre molta variabilità e piogge sparse, con rischio anche di qualche isolato temporale, specie sul Palermitano, Trapanese e Nisseno. In serata migliora quasi ovunque, eccetto residua instabilità sulle zone interne della Calabria settentrinale ed est Sicilia.
Temperature massime comprese tra i 18-22°C. Minime intorno ai 9-15°C.
Venti generalmente deboli, con locali rinforzi sullo Jonio e Canale di Sicilia.
Mari poco mossi.

ULTIMA ORA

26 APRILE ore 15:09

Temperature massime in Europa alle ore 15:00
28°C Rheine-Bentlage
28°C St-Dizier
27°C Luxeuil
27°C Charleroi / Gosselies
27°C Duesseldorf
27°C Clermont-Ferrand

BREVISSIME

26 APRILE ore 15:09

ROVESCI E TEMPORALI NELLE PROSSIME ORE SUL MERIDIONE
Possibili grandinate e colpi di vento!


Saranno soprattutto le regioni del Molise, Basilicata, Puglia e Calabria ha vedere precipitazioni e temporali anche INTENSI, localmente grandigenti e con forti raffiche di vento nelle aree temporalesche. Sul resto Meridione, tempo generalmente asciutto, a parte qualche piovasco sulle zone interne della Sicilia. Nella notte migliora un pò ovunque, ma peggiora ulteriormente sul Golfo di Taranto, Calabria orientale e sud Puglia con precipitazioni localmente forti. Mari generalmente poco mossi.

CRONACA METEO

26 APRILE ore 14:56

SI PROSCIUGANO LE RISERVE D'ACQUA
La Protezione civile: mai un aprile così torrido. Da settembre a oggi un calo tra il 20 e il 50%


La portata del Po è ai minimi storici, le coltivazioni rischiano di essere devastate dalle ondate-record di calore previste a giugno, in Liguria la temperatura del mare è vicina ai 20 gradi della piena estate e ad Agrigento i rubinetti restano asciutti sei giorni su sette. La Protezione civile lancia l’allarme, i segni del pericolo si avvertono in gran parte d’Italia, ma il governo non deciderà sulla proclamazione dell’emergenza idrica prima della prossima settimana. Un rinvio che suscita polemiche nella stessa maggioranza. «Lo stato di crisi serviva subito, anzi doveva scattare un mese e mezzo fa - protesta il presidente diellino della Commissione Ambiente, Ermete Realacci -. I segnali inquietanti si accumulano ed erano prevedibili. La situazione del Po e di molti altri bacini è critica». Un «j’accuse» con appelli non accolti. «Il 7 marzo le commissioni Ambiente e Agricoltura hanno presentato una risoluzione, in cui si chiedeva lo stato d’emergenza idrica immediato - lamenta Realacci -. Non è stato fatto nulla, malgrado servisse una cabina di regia comune per l’utilizzo delle risorse idriche».

Un aprile torrido ha intaccato le riserve d’acqua: da settembre ci sono state perdite dal 20 al 50% rispetto alla media del periodo. E ad aggravare la situazione a giugno arriveranno le grandi ondate di calore, avvisaglie di un’estate che si preannuncia bollente. La prima metà di aprile ha accentuato il deficit idrologico stagionale. A ciò si aggiunge che le nevi alpine sono in fase di rapida fusione per le alte temperature primaverili. A preoccupare è soprattutto il Po, dove le portate registrate nelle cinque stazioni idrometriche sono ovunque inferiori a quelle del 2003 e del 2006, anni particolarmente secchi. Quanto ai grandi laghi, i livelli del Garda e del Maggiore sono ben al di sotto della media stagionale e, per i fiumi, la situazione dell’Arno è particolarmente critica. Anche in Umbria, nel bacino del Tevere, le portate continuano ad essere inferiori a quelle degli ultimi anni. Al Sud si aggrava il calo dell’acqua negli invasi. Ad Agrigento la gente è costretta ad attrezzarsi con cassoni sui tetti, sui balconi e persino dentro casa per raccogliere acqua nell’unico giorno settimanale in cui l’acquedotto la fornisce.

Ed è sempre più reale il rischio che in alcuni Comuni della Bassa Padana questa estate possa mancare l’acqua potabile. La conferma dei timori circolati martedì arriva dal presidente del Coviri (il comitato di vigilanza sull’uso delle risorse idriche istituto presso il ministero dell’Ambiente), Roberto Passino. «Il rischio per la garanzia delle forniture d’acqua ai cittadini c’è. C’è il pericolo che si asciughino le fonti di approvvigionamento nella Bassa Padana, perché aumenterà la salinità delle acque».

Con la forte ondata di calore prevista per giugno le principali coltivazioni agricole come granoturco, pomodoro e verdura rischiano di morire in assenza di un’adeguata disponibilità di acqua. Le associazioni dei coltivatori sono in allerta per giugno, il mese più importante per lo sviluppo di colture come la frutta. Nel bacino del Po maggiormente interessato dall’emergenza idrica si coltiva il 70% delle pere italiane, il 50% dei kiwi e delle pesche, il 30% delle albicocche e dei meloni, il 20% delle ciliegie e il 30% dell’insalata. Ma anche la metà del pomodoro da conserva.

Il clima, i suoi mutamenti e le responsabilità dell’uomo sono anche sotto l’attenzione del Vaticano, che apre oggi un seminario con ministri europei, scienziati ed esperti. L’obiettivo è studiare la situazione per elaborare adeguati provvedimenti che salvaguardino anche le «esigenze della giustizia sociale», annuncia il cardinale Renato Raffaele Martino, presidente del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace.
LA STAMPA.

IN PRIMO PIANO

26 APRILE ore 14:48

L'URLO DELL'ATLANTICO. MAGGIO SI APRE SOTTO LA PIOGGIA?


SITUAZIONE: Giornata prevalentemente nuvolosa su tutte le regioni. Si segnalano anche alcune piogge sul Cuneese e sulla Calabria, asciutto altrove. Un pò di sole invece sul Triveneto e zone interne dell'alta Toscana. Le temperature sono calate di alcuni (perdita di 5-6°C su alcune regioni del Nord), grazie a correnti tese da Est. Comunque al momento, sono solo Decimomannu e Alghero a osservare 25°C, altrove non si superano i 19-24°C.
Nelle prossime ore marcato peggioramento al Sud con rovesci e temporali anche intesi. Maggiori informazioni nel prossimo articolo.

EVOLUZIONE: Questa grande siccità deciderà di lasciare il posto alle PIOGGE?
Sembra strano ai nosti occhi, dopo mesi e mesi interminabili di Alta Pressione e clima asciutto sull'Italia, vedere un probabile e SERIO PEGGIORAMENTO in concomitanza con il primo giorno del nuove mese.
Al momento, proseguendo passo passo, osserviamo un deciso miglioramento nel Week-End sull'Italia. L'instabilità dovuta all'inserimento di aria fresca da Est, tenderà a ad attenuarsi già a partire dal domani. Poi...ci si aspetta nuovo ritorno della stabilità (seppur solo temporanea) fino al 30 Aprile, con temperature nuovamente in aumento e punte di 26-28°C su diverse regioni. Sarà comunque una lieve "rimonta" Anticiclonica, che lasciare comunque il posto a partire dal 1 Maggio, a correnti più fresche da Ovest. Tutto perchè alcune depressioni Atlantiche, potrebbero tentare di entrare (prob.50%) sul Mediterrano a partire dal 3-6 Maggio, provocando un serio peggioramento e PIOGGE e TEMPORALI su tutte le nostre regioni. Susseguiteranno altre perturbazione da ovest verso est, con nuove precipitazioni sparse.
Le temperature tenderanno lentamente a portarsi in media con il periodo, e perchè no, anche qualche grado sotto la media!

Per quanto riguarda l'andamento mensile di MAGGIO, si vedono buone notizie per la nostra Penisola. L'Anticiclone europeo sarebbe in grado di spostare i sui massimi sul nord-est dell'Europa, mentre l'anticiclone delle Azzorre sarebbe indebolito e abbassato di latitudine, generando così un corridoi instabile sull'Italia e sul'Europa Centrale, foriera di piogge e clima più fresco. E voi direte perchè FRESCO e PIOGGE a Maggio?. Dispiace molto tutto questo, però la SICCITA' che incombe sull'80% del nosto Settentrione e veramente drammatica e critica. Abbiamo bisogno di piogge vere e non piovaschi isolati che provocano solo "solletico" a fiumi e alla Natura. Almeno per Giugno, Luglio e Agosto non si dovrà soffirere di carenza idrica. Non trovate?
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mercoledì, aprile 25, 2007

ULTIMA ORA

25 APRILE ore 21:00

PROTEZIONE CIVILE: ALLARME CALDO E SICCITA'


SICCITA' E CALDO
Un aprile torrido ha pesantemente intaccato le riserve d'acqua italiane: da settembre ci sono state perdite dal 20 al 40% rispetto alla media del periodo. Lo indicano gli ultimi dati diffusi oggi dalla Protezione civile, che pongono l'allarme soprattutto sul Po, la cui portata è arrivata ai minimi storici. E ad aggravare la situazione a giugno arriveranno le prime ondate di calore, avvisaglie di un'estate che si preannuncia bollente.
PRIMA META' APRILE ALL'ASCIUTTO - Un marzo con le precipitazioni nella norma, nota la Protezione civile, aveva fatto tirare un respiro di sollievo. Ma la prima metà di aprile ha nuovamente accentuato il deficit idrologico stagionale. A ciò si aggiunge che le nevi alpine sono ormai in fase di rapida e progressiva fusione per le alte temperature di aprile.
PO PREOCCUPA - A preoccupare è specialmente il Po, dove le portate registrate alle cinque stazioni idrometriche di riferimento sono ovunque inferiori a quelle del 2003 e del 2006, anni particolarmente secchi. Alla stazione di Pontelagoscuro (Ferrara) la portata ammonta a 431 metri cubi al secondo, pari alla metà del valore medio storico di 953 metri cubo/secondo in tutto il periodo di riferimento 1924-2006. La Protezione civile invita quindi ad un'oculata gestione delle acque del più grande fiume italiano, garantendo prioritariamente l'approvvigionamento ad uso potabile. Ed il segretario generale dell'Autorità di bacino del Po, Michele Presbitero, fa sapere che per contrastare la siccità "stiamo invasando, in pratica 'facendo riserva', nei laghi alpini e nei bacini idroelettrici, lasciando defluire il minimo possibile". Così, aggiunge, si cerca di trattenere la risorsa idrica per "distribuirla in futuro in modo più ragionato e concordato con tutti gli attori in campo".
ANCHE GRANDI LAGHI SI SVUOTANO - Quanto ai grandi laghi, i livelli del Garda e del Maggiore sono ben al di sotto della media stagionale. Per i fiumi, la situazione dell'Arno, specie in riferimento all'approvvigionamento idropotabile di Firenze, appare oggi di "ordinaria criticità". Anche nel bacino del Tevere, in particolare in Umbria, le portate continuano ad essere inferiori a quelle registrate negli ultimi anni e vengono tenute sotto controllo. Al Sud, infine, si continua a registrare un calo dell'acqua negli invasi, anche se i valori sono ben lontani da quelli rilevati nell'estate del 2002, quando si verificarono le criticità maggiori.
ARRIVANO LE ONDATE DI CALORE - E, come se non bastasse la siccità, è in arrivo un'estate torrida. Alcuni modelli previsionali, indica la Protezione civile, segnalano "un'alta probabilità di ondate di calore, soprattutto a giugno". A determinare un'ondata di calore è non solo l'aumento anomalo della temperatura, ma anche il livello di umidità e la durata dell'alta pressione. Si tratta di condizioni di caldo patologico che causano un aumento della mortalità nella popolazione. E proprio giugno, sottolineano gli esperti, è il mese più a rischio, perché gli organismi non si sono ancora adattati al caldo; in questo periodo si registrano così i maggiori eccessi di mortalità legata al clima. Il meteorologo Mario Giuliacci, del Centro Epson Meteo, si spinge a prevedere la prima ondata di caldo già alla fine di maggio. E la successiva stagione estiva, fa sapere, "si preannuncia più calda della norma".
ANSA.

PREVISIONI

25 APRILE ore 20:55

PREVISIONI PER GIOVEDI 26 APRILE: NUVOLOSO CON ROVESCI O TEMPORALI SU ALPI OCCIDENTALI, OVEST PIEMONTE E MERIDIONE. SOLE E CALDO AL CENTRO E TRIVENETO.
Ancora instabilità sparsa sull'estremo Nord-Ovest e regioni Meridionali. Sole, caldo e cieli generalmente sgombri da nubi altrove.


NORD: Cieli nuvolosi al Nord-Ovest, con isolate piogge o piovaschi sui rilievi e pianure del Verbano, Biellese, Torinese, Cuneese e ovest Liguria, rari altrove. Maggiori schiarite invece sul Triveneto, specie sulle zone alpine, ma con assenza di precipitazioni. Nel pomeriggio isolati rovesci o temporali sui rilievi alpini piemontesi e valdostani, localmente sulle zone pedemontane e Prealpi lombarde. Più sole e cieli poco nuvolosi altrove. In serata migliora quasi ovunque.
Temperature massime comprese tra i 22-24°C. Minime intorno ai 10-13°C.
Venti deboli, ma con rinforzi da Est nella prima parte della giornata, sull'alto Adriatico, Liguria e Valpadana centro-orientali, in attenuazione in seguito.
Mari generalmente poco mossi, specie sul Ligure.

CENTRO: Sole e caldo per gran parte della giornata sulla Toscana, Umbria, Marche e nord Sardegna. Sulle restanti regioni variabilità sparsa, con isolati piovaschi o rovesci, specie sul Cagliaritano, Nuorese, zone Appenniniche laziali, ambruzzesi e molisani. In serata migliora ovunque con ampie schiarite.
Temperature massime comprese tra i 19-23°C. Minime intorno ai 9-13°C.
Venti deboli, con locali rinforzi da Est. Mari poco mossi.

SUD: Instabile su tutto il Meridione, con piogge o rovesci al mattino sulla Puglia, sud Basilicata e Calabria meridionale; altrove cieli poco nuvolosi. Nel pomeriggio maggiore instabilità su tutte le regioni, con rovesci e temporali sparsi, più intensi sulle zone interne Appenniniche ed est Sicilia. Più asciutto e qualche occhiata di sole sulle coste sud-occidentali della Sicilia, Campania e sud Puglia.
Temperature massime comprese tra i 18-22°C. Minime intorno ai 10-14°C.
Venti deboli, con rinforzi da S-SE sullo Jonio e sud Adriatico. Mari poco mossi.

CRONACA METEO

25 APRILE ore 10:03

MA IL VERO KILLER DEL PO IN SECCA E LA INDIFFERENZA
Un viaggio sul fiume malato


Chissà perché gli italiani non hanno un buon rapporto con i loro fiumi. E meno ancora con il Po, questa colonna vertebrale d’acqua che attraversa mezza Italia e che però è conosciuta male e trattata peggio. Le poche eccezioni che confermano la regola sono quelle di chi sul grande fiume c’è nato, ci vive, lo ama e non si rassegna a vederselo scippare da una combinazione micidiale di inquinamento, incuria e siccità.

È un’Italia minore ma non minima, di civiltà antica e di passioni forti. Quindi vale la pena di raccontarla. Per esempio facendo un viaggetto a Fontanetto Po, paesino di 1.260 abitanti nella Bassa Vercellese, noto ai meno per aver dato i natali a Giovanni Battista Viotti, sommo violinista ma più mesto e meno pittoresco di Paganini, quindi dimenticato (tranne che qui: sulla facciata del Municipio, accanto a un criptico cartello che informa che «i gerani arrivano giovedì 26», c’è la sua faccia, «ammonimento / che immortale è la terra / illuminata dalla luce del genio». Tiè).

Fontanetto, lo dice il nome stesso, è un villaggio che vive sull’acqua. Il Po mormora, calmo, placido e piuttosto a secco, a poco più di un chilometro dalle prime case. E alimenta, tutt’intorno, risaie, risaie, risaie e ancora risaie. Visto dall’alto, il paese sembra un’isola circondata da un mare a scacchi. Qui, l’abbazia di Lucedio fu la prima a produrre il riso con criteri paleoindustriali, tanto che Napoleone ne riempì 5 mila muli per la sua spedizione in Egitto. Quindi quando l’Armée d’Égypte combatté la battaglia delle Piramidi, l’avranno anche guardata quaranta secoli di storia, ma la nutrivano i chicchi di Fontanetto.

Insomma, manca soltanto Silvana Mangano in calze nere. In compenso c’è il signor Federico Ferrarotti, 62 anni, per professione, guarda caso, tecnico di impianti di riseria (ne è andato a costruire una perfino a Kransnodar, in Russia) ma per passione innamorato del Po in generale e del traghetto che lo attraversa, anzi lo attraversava, in particolare. Tanto che ogni volta che il Po cresceva e glielo portava via, lui lo ricostruiva. Racconta: «Il traghetto di Fontanetto c’è sempre stato, almeno fino al primo dopoguerra. Poi fu smantellato. Noi, nel ‘79, lo ricostruimmo dov’era e com’era: due attracchi alle rive, una gomena in mezzo, la piattaforma di 12 metri per 8 che si muove seguendo la corda e la corrente, guidata solo dal timone. Tutto come in passato, con l’unica eccezione che il nostro traghetto era di vetroresina». Nostro, di chi? «Della gente del paese, che voleva il suo traghetto. E dei curiosi, che venivano ad attraversare il Po come una volta. La domenica ci si andava a mangiare la panissa, tutti insieme».

Il primo disastro nel ‘94. Pioveva da giorni e, in un pomeriggio di tregenda, fra tuoni e fulmini, il fiume decise di sbarazzarsi del traghetto. Spezzò gli ormeggi e se lo portò dietro. «Sopra c’ero io. Mi avevano avvisato che stava succedendo qualcosa. Andai a vedere e salii. Proprio in quel momento si spezzarono gli ormeggi e partimmo, intendo io e il traghetto. Mi hanno ripescato i vigili del fuoco un po’ prima di Valenza. Il traghetto, lui, ha continuato la corsa da solo ed è andato ad arenarsi a Balossa Bigli, nel Pavese». Che paura... «Macché. È stato bellissimo, volare sul Po. Comunque il traghetto l’abbiamo rifatto, questa volta di ferro. Di nuovo tutti insieme», appassionatamente. «E di nuovo, nel 2000, il fiume l’ha portato via. E indovini dove l’abbiamo trovato? Esatto, sempre a Balossa Bigli. Il Po è abitudinario. Ma stavolta l’abbiamo lasciato lì. Non credo che lo rifaremo, non c’è più la voglia, l’impegno di tutti».

E qui, sotto sotto, forse c’entra la politica. Perché Ferrarotti è il marito dell’ex sindachessa di centro-sinistra e invece adesso c’è un sindaco di centro-destra, Oscar Nepote, imprenditore (materiali per acquedotti: qui tutto è acqua) e politico: un Berlusconi della Bassa giovane ed efficiente. Il sindaco garantisce che il progetto per un traghetto, magari più leggero, è allo studio, che si stanno solo aspettando il parere (e i soldi) della Regione, che non c’è due senza tre e che, insomma, il nuovo traghetto si farà.

«Lui ci crede? Io no, perché la gente non è interessata - ribatte a distanza Ferrarotti -. Il vero nemico del Po è il disinteresse. Adesso per fare i bagni si va al mare. Quando ero giovane io, si poteva ancora nuotare nel fiume. Oggi no, perché a forza di cavarne ghiaia è pieno di mulinelli e poi le sponde sono state rafforzate con il cemento. Risultato: il Po va più veloce. Forse anche per questo sembra che ci sia dentro sempre meno acqua. E poi adesso le risaie sono piene di diserbanti, e tutto finisce nel Po. Ma il fiume o lo si ama o muore». E si capisce che l’amore per il fiume è, anche quello, acqua passata.
LA STAMPA

ULTIMA ORA

25 APRILE ore 9:34

SCOPERTO UN PIANETA SIMILE ALLA TERRA


Secondo gli scienziati che l'hanno scoperto, sulle mappe dell'universo dovrebbe essere segnato con una bella X, perché il nuovo pianeta individuato nella costellazione della Bilancia ha un segno del tutto particolare: é il pianeta più simile alla Terra mai individuato all'esterno del nostro Sistema Solare.

A scoprirlo, grazie all'osservatorio ESO (European Southern Observatory), è stato un gruppo di ricerca svizzero, francese e portoghese secondo il quale il nuovo pianeta è roccioso e dovrebbe anche contenere acqua allo stato liquido. Con un raggio che è circa il 50% più grande del raggio della Terra il nuovo pianeta, hanno detto i ricercatori, è il più piccolo mai scoperto al di fuori del sistema solare. La ricerca, descritta sulla rivista Astronomy and Astrophysics, fornisce prove anche di un terzo pianeta con una massa otto volte quella della Terra, che orbita intorno alla stessa stella, Gliese 581, già nota per ospitare un pianeta simile a Nettuno individuato dallo stesso gruppo di ricerca.

Gliese 581, hanno osservato i ricercatori, è fra le 100 stelle più vicine a noi, situandosi a 'soli'' 20,5 anni luce dalla Terra. Grazie alla sua vicinanza, ha detto Xavier Delfosse, dell'università francese di Grenoble, il nuovo pianeta sarà un "obiettivo molto importante per le future missioni dedicate alla ricerca per la vita extraterrestre".
ANSA.

ULTIMA ORA

25 APRILE ore 9:31

SICCITA': LIVELLO TRASIMENO STABILE
Il lago e' in controtendenza rispetto ai bacini del Nord


Mentre i grandi laghi del Nord Italia soffrono, il livello idrico del lago Trasimeno si trova a "soli" meno 74 cm sullo zero idrometrico. Un dato addirittura piu' confortante di quello registrato nel gennaio e febbraio scorso, quando si trovava rispettivamente a meno 85 e a meno 76 centimetri. Secondo la Provincia di Perugia, il fatto che il quarto lago italiano "regga" dal punto di vista idrometrico e' il segno che le precipitazioni dell'ultimo scorcio d'inverno hanno avuto effetti benefici.
ANSA.

ULTIMISSIME

25 APRILE ore 9:09

SVOLTA NEI PRIMI GIORNI DI MAGGIO?
I modelli dicono di si...Bisogna fidarsi?


Ricordiamo che siamo molto distanti dall'evento, ma...possiamo anche dire che sono ormai molti giorni che i nostri modelli, osservano questo peggioramento e primi giorni del nuove mese. L'Alta Pression,e potrebbe cedere di fronte a correnti più fresche da N a partire dal 30 Aprile, con primi temporali o piovaschi sia sulle zone montuose sia su alcuni tratti pianeggianti. Le PIOGGE vero arriveranno però sottoforma di "serie" con attacchi bifrontali. Il primo fronte transiterà da W verso E tra il 3-6 Maggio e il secondo da N-NE tra il 9-11 Maggio. Al momento, pare che il 90% (ottima percentuale) delle nolte regioni italiane possa vedere finalmente la pioggia, localmente più intensa sui settori Settentrionali. Le temperature tenderanno a calare di alcuni grandi, portadosi su valori consoni alla stagione.
Anche in seguito, si osservanto grandi manovre sull'Europa!
SEGUITE GLI AGGIORNAMENTI...

martedì, aprile 24, 2007

PREVISIONI

24 APRILE ore 15:18

TEMPERATURE MASSIME ALLE ORE 18:00 IN EUROPA:


ITALIA

28°C a Brescia
28°C a Bergamo
28°C a Ferrara
28°C a Milano
27°C a Verona
27°C a Bologna
27°C a Cuneo
27°C a Novara
27°C a Palma
27°C a Piacenza


SPAGNA

32°C a Bilbao
28°C a Gerona
28°C a Moron De La Frontera
28°C a Zaragoza
27°C a Jerez De La Fronteraaeropuerto
27°C a Sevilla / San Pablo

FRANCIA

29°C a Bergerac
29°C a Biarritz
29°C a Cazaux
29°C a Bordeaux / Merignac
29°C a Cognac
29°C a Mont-De-Marsan
29°C a Orange
28°C a Agen
28°C a Carcassonne
28°C a Pau
28°C a Toulouse / Blagnac

PREVISIONI

24 APRILE ore 15:18

PREVISIONI PER MERCOLEDI 25 APRILE: INSTABILITA' SPARSA E LOCALI PIOGGE SULLE ALPI OCCIDENTALI, OVEST PIEMONTE, CAMPANIA, CALABRIA E BASILICATA. SERENO O POCO NUVOLOSO ALTROVE.
L'inserimento di aria più fresca a Est, provocherà nella giornata di domani molta instabilità sulle Alpi, Nord-Ovest e Meridionale. Asciutto e soleggiato sulle regioni centrali e Triveneto.


NORD: Soleggiato al mattino sul tutto il Triveneto, a parte qualche nube sulle Prealpi, ma con basso rischio di pioggia. Più variabile sul Nord-Ovest, con nubi sparse e compatte (specie su zone di media-bassa montagna e pedemontane) con rischio di qualche piovasco già dal mattino. Nel pomeriggio marcato peggioramento sul settore e Valle d'Aosta, con rovesci e locali temporali, prevalentemente sulle zone montuose, ma in trasferimento a tratti, anche sulle pienure del Verbano, Biellese, Torinese, Cuneese e vallate Aostana. Non è escluso qualche piovasco anche sul resto del Piemonte e sull'ovest della Lombardia. Sereno o poco nuvoloso altrove, con qualche acquazzone sulle Prealpi centro-orientali e Appennino. In serata migliora sulle pianure, ma con residua instabilità sulle Alpi.
Temperature massime comprese tra i 24-26°C. Minime intorno ai 13-14°C.
Venti deboli, con rinforzi al mattino e in serata sull'alto Adriatico; brezze lungo le coste. Mari generalmente calmi.

CENTRO: Soleggiato in mattinata su tutte le regioni, ma con addensamenti e qualche piovasco sull'Appennino laziale. Nel pomeriggio soleggiato e caldo ovunque, ma con addensamenti sul Lazio e coste toscana e rischio di qualche piovasco o rovescio. In serata migliora.
Temperature massime comprese tra i 23-26°C. Minime intorno ai 10-15°C.
Venti deboli, con locali rinforzi in giornata sull'Adriatico; brezze sulle coste.
mari generalmente calmi.

SUD: Nuvoloso e a tratti piovoso al mattino sulla Calabria, Campania, Abruzzo e nord Puglia. Sole sulle Sicilia. Nel pomeriggio migliora lentamente un pò su tutte le regioni, eccetto sulla Calabria, che vedrà una cresciente attività temporalesca sia sull'Appennino sia sulla costa; possibili rovesci intensi. Possibili acquazzoni anche sulle zone interne della Sicilia, sole altrove. In serata migliora.
Temperature massime comprese tra i 21-24°C. Minime intorno ai 10-15°C.
Venti deboli, ma con rinforzi sul basso Adriatico e Canale di Sardegna, brezze lungo le coste. Mari generalmente calmi o poco mossi.

CRONACA METEO

24 APRILE ore 14:39

RISCHIO BLACKOUT, TAGLI ALL'ELETTRICITA'
Tra giugno e luglio potrebbero mancare all’appello oltre 8000 mw
di capacità produttiva


È allarme siccità. Il mix di alte temperature e scarse precipitazioni, atteso per i prossimi mesi, potrebbe anche sfociare in un black out elettrico. Tra giugno e luglio potrebbero mancare all’appello oltre 8mila mw di capacità produttiva. L’emergenza idrica, affrontata ieri in una nuova riunione della task force istituita a marzo presso il ministero dello Sviluppo economico, potrebbe approdare oggi sul tavolo del Consiglio dei ministri. E il ministro dell’Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, è pronto a chiedere lo stato di crisi.

Intanto i tecnici di Terna hanno messo nero su bianco un piano anti-black out che prevede un risparmio di 350-400 milioni di metri cubi d’acqua. Se nella prossima riunione del tavolo, prevista per il 7 maggio, non si dovesse trovare un accordo potrebbero scattare misure più ’fortì: dai distacchi di energia per le grandi aziende che hanno consumi molto elevati fino ai distacchi programmati a livello nazionale che colpirebbero famiglie e piccole e medie imprese.

Secondo le previsioni dei tecnici di Terna, le minori disponibilità idriche complessive determinano, in proiezione su luglio, tra 20 e 30 cm in meno sul Po. Questo comporta il rischio di fermata o di consistente riduzione della capacità produttiva degli impianti termoelettrici (-5.100 mw) che utilizzano l’acqua del Po e dei suoi affluenti.

Le contromisure messe a punto consentirebbero a giugno e luglio di alzare il livello del Po di 10 cm e di far marciare a regime gli impianti. L’obiettivo è di risparmiare almeno 400 milioni di metri cubi d’acqua.

Il settore agricolo è in allarme e teme che si possa ripetere il disastro del 2003 che costò 5 miliardi di danni.
LA STAMPA

CRONACA METEO

24 APRILE ore 14:33

PO', LA SICCITA' E ARRIVATA CON TRE MEDI D'ANTICIPO
Navigazione limitata, ad aprile non era mai accaduto


TORINO: «Per cause tecnico-ambientali le corse saranno limitate a Italia ‘61». Poche parole, per spegnere il sorriso dei bambini alla ricerca della gita domenicale sul fiume, ma anche per temere gli effetti di un’estate che ci può lasciare a bocca asciutta. Il cartello, appeso qualche giorno fa da Gtt all’imbarco del Valentino è solo l’ultimo, preoccupante segnale di un allarme siccità che ormai difficilmente potrà rientrare.

Non è la prima volta che l’azienda di corso Turati è costretta a limitare le corse del battello sul fiume a Italia ‘61 anziché farle proseguire sino al Parco Vallere (800 metri di gita in meno). Ma è certamente la prima volta che è obbligata a farlo già ad aprile: «Di solito il livello del Po ci costringeva a fermare la navigazione attorno a luglio» spiegano a Gtt. Il 2007 segna dunque un record negativo. Tranquilli. Né secondo l’amministratore delegato della Smat Paolo Romano, né secondo quello dell’assessore all’Ambiente regionale Nicola De Ruggiero arriveremo a razionare l’acqua potabile. Ma certamente per l’agricoltura saranno danni seri. «Soprattutto per il Piemonte-Sud, la zona del cuneeese e dell’alessandrino - spiega l’assessore - zone più lontano dalle riserve d’alta quota».

Il motivo di tanta siccità? Al di là del fatto che è piovuto molto meno rispetto agli altri anni e che le previsioni non fanno pensare all’arrivo di gocce benefiche dell’ultima ora, a dare il colpo di grazia al livello dei fiumi è stato un inverno particolarmente mite. «Ha fatto troppo caldo, la temperatura è stata sempre al di sopra delle medie stagionali - incalza De Ruggiero - e questo ha fatto la differenza».

Insomma, la situazione fa paura. Basta scorrere gli ultimi studi elaborati dalla Regione per scoprire che i corsi d’acqua piemontesi presentano un deficit d’acqua dell’82,4% sulla media storica con picchi del 98,8% sul residuo Po confluenza Dora Baltea; del 96,3 per cento del Cervo e del 95,5% nell’Alto Po. Dei 22 bacini regionali, ventuno hanno già superato la soglia di criticità, con picchi di caduta dell’1,9 per cento nel residuo Po confluenza Dora. «Con questi dati - ribadisce De Ruggiero - è evidente che in conti non tornano e che non dovremo aspettare l’inizio dell’estate per lanciare l’allarme siccità». Con questi numeri, soprattutto, la Regione non potrà affrontare da sola la situazione confidando nella buona volontà dei gestori delle centrali idroelettriche: «Servirà l’intervento della Protezione civile che deciderà dopo aver sentito tutti noi».

A rischio, come si è già detto, non è la distribuzione dell’acqua potabile nelle grandi e medie città «perché - chiariscono all’acquedotto - per un buon 75% i rubinetti sono riforniti da falde profonde». E’ probabile che qualche crisi idrica affliggerà i piccoli centri di montagna che saranno riforniti con autobotti. In ogni caso la Regione invita già da ora i cittadini ad un uso più coscienzioso dell’acqua: bisogna insomma evitare il più possibile gli sprechi. Per esempio preferire la doccia al bagno.
LA STAMPA

ULTIMA ORA

24 APRILE ore 14:21

SPAZIO: PRIME IMMAGINI SOLE IN 3D
La durata della missione durera' due anni


La Nasa ha mostrato le prime immagini in tre dimensioni (3D) del sole trasmesse dalle due sonde della missione Stereo. Sono immagini che permetteranno di capire e prevedere meglio le eruzioni solari, per prevenirne l'impatto sull'atmosfera terrestre. I due satelliti identici, del peso di 620 chilogrammi ciascuno, erano stati lanciati nell'ottobre scorso da Cape Canaveral e orbitano ora intorno al sole. La durata prevista della missione e' di due anni.
ANSA.

IN PRIMO PIANO

24 APRILE ore 13:58

IL CALDO INSISTE E LA SICCITA' AUMENTA. A INIZIO MAGGIO PROBABILE "SERIO" PEGGIORAMENTO SULL'ITALIA!


SITUAZIONE: Molte sole e caldo sull'Italia in queste ore. Si segnalano solo alcune velature o nubi sulle regioni Centro-Merdionali, ma per il resto tutto tranquillo e calma piatta (come al solito!). Le temperature sono ovunque superiori ai 23°C, con punte di 27°C ad Amendola e 26°C a Guidonia.

EVOLUZIONE: l'Anticiclone non vuole lasciare la presa, almeno per adesso...ma dagli ultimi aggiornamenti pare che questa colotta "maledetta", possa togliere le sue radici e tentare di spostarsi più a nord (segnatamente sul Mar del Nord, Gran Bretagna e Germania) tra giovedì 26 e venerdi 27 Aprile. Cosa succederà? Bhè, una debole infiltrazione di aria più fresca da E, non dovrebbe mancare!. Ne scaturirebbe un'intensità attività temporalesca (complice atmosfera calda) sugli Appennini e sulle Alpi, ma a tratti anche sulle pianure-coste del Centro-Sud e Nord-Ovest. Le temperature putroppo, non dovrebbero risentire di un generale abbassamento, a parte qualche grado in meno, nelle aree temporalesche.

NOVITA A LUNGO TERMINE?. Le novità si osservano a fine mese e nei primi giorni Maggio. L'Alta Pressione, bersagliata da correnti più fresche, potrebbe dicidere di lasciare il "posto" a correnti più dinamiche ed instabili. Infatti, nei primi giorni del nuovo mese, è atteso un generale peggioramento sulla Penisola, ma con piogge perlopiù deboli e a macchia di leopardo. Sarà però, il periodo del 5-10 Maggio che potrebbe condurci in una vera e propria perturbazione Altantica, con PIOGGE e TEMPORALI anche intensi su molte delle nostre regioni. Le temperature, dopo i picchi di questi giorni, potrebbe allinearsi con la media del periodo.
Al momento, è l'unico peggioramento serio che si osserva dai modelli nel lungo termine. Tutto sta nel crederci oppure no. Adesso come adesso è sempre e solo l'Alta Pressione a vincere!
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