venerdì, aprile 27, 2007

ULTIMA ORA

27 PRILE ore 20:33

SICCITA': A RISCHIO 1 RACCOLTO SU 3
Allarme della Cia, e' necessario un piano adeguato


Un raccolto su tre rischia di andare distrutto. La siccita' e' ormai un'emergenza nazionale'. Questo l'allarme lanciato dalla Cia. Secondo la Confederazione italiana agricoltori si devono attivare le misure necessarie per evitare il tracollo dell'agricoltura. In questa direzione e' orientata la richiesta della Cia a Prodi di istituire una 'Cabina di regia' per monitorare la situazione e anticipare possibili crisi, con interventi mirati, soprattutto nella gestione delle risorse idriche.
ANSA.

ULTIMA ORA

27 PRILE ore 15:00

TEMPERATURE MASSIME REGISTRATE IERI IN ITALIA

Ecco i valori più alti, registrati ieri pomeriggio sull'Italia:
Gardolo via Sant'Anna (TN) 25.6°
Pisa S (PI) 25.5°
Lavis (TN) 25.3°
Santarcangelo di Romagna (RN) 25.3°
Corteolona (PV) 25.1°

SCIENZA E CLIMA

27 PRILE ore 14:41

EFFETTI DEL CLIMA MUTATO...

Orsi affamati che vagano per le steppe, costretti a rimandare il letargo; piante che gemmano e fiori che sbocciano; lepri già diventate bianche per mimetizzarsi nella neve che non c'è, diventando così facile preda di cacciatori ed altri animali: sono alcuni degli effetti delle temperature insolitamente calde registrate a novembre in due regioni della Siberia centrale: Kemerovo e Tomsk, dove il termometro durante il mese di novembre si è fermato a pochi gradi sotto lo zero, a temperature tra i 7 e 10 gradi superiori alla media stagionale.
In Giappone, a Tokyo, sempre più spesso vengono avvistati rapaci (aquile e falchi) aggirarsi tra le vette dei grattacieli, nei parchi e sui ponti della capitale nipponica. L'insolito fenomeno ha messo in allarme gli esperti del settore, che temono per il possibile impatto negativo sull'ecosistema. I rapaci, infatti, sembrano i responsabili numero uno per la forte diminuzione di tortore, anatre selvatiche (il cui numero si è dimezzato negli ultimi trenta anni) e per le stragi di piccioni, i cui resti vengono spesso rinvenuti nelle zone “abitate” dai falchi.

“Sono almeno cento i rapaci che vivono nella metropoli - ha spiegato Hiroshi Kawachi, esperto di uccelli della Urban Bird Society of Japan - ma nessuno sa ancora perché essi abbiano optato per questo inusuale ecosistema. L'unica cosa certa riguarda la scelta dei luoghi da abitare: preferiscono grattacieli e ponti molto alti poiché queste costruzioni ricordano ai rapaci alture naturali e scogliere, dalle quali é possibile dominare la zona circostante”.

Molti rapaci sono stati notati anche sui davanzali di famosi edifici, all'altezza di circa 100 metri da terra. Nei giorni scorsi, una signora del quartiere di Chiyoda, zona centrale di Tokyo, ha addirittura fotografato e filmato due grossi falchi che sostavano tranquillamente sul davanzale di un palazzo di fronte al suo. Altre postazioni per ammirare i rapaci sono segnalate nel quartiere amministrativo di Shinjuku e nella baia all'altezza del Rainbow Bridge.

E non si tratta di un fenomeno esclusivo della capitale nipponica: negli ultimi tempi gli imponenti volatili hanno fatto apparizioni anche in altre metropoli, tra cui Osaka e Hiroshima. In estate, aveva invece guadagnato le prime pagine dei giornali l'emergenza delle cornacchie, che sempre più numerose invadono le metropoli (e non solo) per attaccare, oltre ai bidoni della spazzatura, i numerosi cavi a fibre ottiche da cui passa buona parte del traffico Internet.
Secondo uno studio che raccoglie ben 886 ricerche scientifiche, pubblicato sull'Annual Rewiev of Ecology, Evolution and Systematics, aree sempre più ampie del pianeta registrano un'impennata della temperatura e gli animali non sanno più dove andare. Per questo, almeno 70 specie rare di montagna si sono già estinte e circa 200 animali polari, come orsi e pinguini, sono a rischio. Molte piante invece stanno strvolgendo la loro natura e fioriscono molto prima del tempo. In più, c'è stato un incremento del numero di parassiti.

Sono tutti effetti largamente previsti dagli scienziati. Quello che stupisce, è la eccezionale rapidità con cui questi eventi si stanno verificando.
Gli effetti del riscaldamento globale, in atto sugli ecosistemi del pianeta ad ogni livello della biosfera, influenzato la fenologia (il rapporto tra clima e comportamenti) e la fisiologia degli organismi, la varietà e la distribuzione geografica delle specie, e la durata delle stagioni. Quest'ultimo è forse l'aspetto più riconoscibile delle mutazioni proprio perché sotto gli occhi di tutti. La primavera, a partire dal 1960 arriva prima, aumentando la sua durata di circa 12 giorni: dal ritorno degli uccelli migratori, alla comparsa delle farfalle, alla fioritura degli alberi, tutto arriva in anticipo, stimolato dalle mitezza del clima. Con il rischio, però che bruschi cali di temperatura o gelate improvvise compromettano i nuovi germogli o le uova appena deposte. Per contro, l'aumento delle temperature ritarda l'arrivo dell'autunno, da un minimo di 0.6 a un massimo di 3.6 giorni per decade. Con la conseguenza di inverni più brevi e più miti.

I cambiamenti climatici hanno anche modificato la distribuzione delle specie: il riscaldamento ha infatti determinato lo spostamento degli habitat verso le alte latitudini. Agli organismi non rimangono che due strade per sopravvivere: adattarsi alle nuove condizioni o trasferirsi alla ricerca di luoghi più favorevoli. Per le specie che non riescono a stare al passo con gli eventi c'è solo l'estinzione. È quanto sta accadendo ad esempio ai coralli, che non trovano a latitudini minori le condizioni di luce presenti ai tropici e all'equatore (abbiamo già perso il 27 per cento dei reef del pianeta).

La migrazione massiccia di specie in nuovi habitat, altera l'equilibrio pre-esistente dell'ecosistema: la recente invasione del Mediterraneo da parte di pesci e alghe tropicali, per esempio, ha compromesso molte specie autoctone; mentre la colonizzazione dell'Antartico da parte di muschi e invertebrati sta contaminando una nicchia ecologica rimasta fino a pochi anni fa totalmente isolata dal resto del pianeta.

Indicatori precisi e affidabili dei cambiamenti climatici sono gli anfibi e i rettili. La loro eterotermia li rende estremamente dipendenti dalla temperatura e dall'umidità. In alcune specie di tartarughe, il sesso della prole è correlato alle temperature del mese di luglio: un aumento anche modesto (2-4 gradi) è sufficiente per ridurre il numero della componente maschile del gruppo. Il riscaldamento delle acque dell'Oceano Meridionale ha messo in crisi le aree di produzione di krill (sciami di piccoli crostacei), il principale nutrimento di balene, foche, pinguini e uccelli di mare. Così come le migrazioni anticipate hanno portato alcune specie a competere per le risorse di cibo disponibile e non sufficienti a coprire questo inaspettato surplus di predatori.
A cura di ECPLANET.

PREVISIONI

27 PRILE ore 14:41

PREVISIONI PER SABATO 28 APRILE: SOLEGGIATO E CALDO SU TUTTA L'ITALIA. RESIDUA INSTABILITA' SULLA SICILIA E CALABRIA CON QUALCHE PIOGGIA
Migliora decisamente la situazione sulla nostra Penisola a parte qualche rovescio nel corso della giornata sulla Sicilia settentrionale e Calabria Tirrenica. Caldo e sole altrove.


NORD: Soleggiato al mattino su tutte le regioni, con qualche addensamento sulle Prealpi occidentali e basso Piemonte. Nel pomeriggio sole e caldo ovunque, con rischio di un breve rovescio sull'alta Valtellina e rilievi dell'Alto Adige. Temperature massime comprese tra i 23-27°C. Minime intorno ai 10-13°C.
Venti deboli, con locali rinforzi sul Ligure. Mari calmi o poco mossi.

CENTRO: Soleggiato e caldo su tutte le regioni. Nel pomeriggio formazione di addensamenti o velature sparse sull'Appennino centrale, zone interne della Sardegna e sul Lazio, ma senza fenomeni. Sole e stabile altrove. Temperature massime comprese tra i 21-24°C. Minime intorno agli 8-14°C, localmente inferiori nell'entroterra.
Venti deboli, localmente tesi sul Tirreno. Mari calmi o poco mossi.

SUD: Variabilità sparsa sulla Calabria, Sicilia settentrionale e coste della Calabria, con rischio di qualche piovasco o rovescio nel corso del pomeriggio. Sulle restanti regioni clima soleggiato o al più poco nuvoloso. In serata dissolvimento della nuvolosità ovunque.
Temperature massime comprese tra i 18-22°C. Minime intorno ai 10-14°C, più basse nell'entroterra. Venti deboli, moderati sul Canale di Sardegna e Sicilia. Locali forzi nel pomeriggio da N sul basso Adriatico e nord Jonio.
Mari calmi sulle coste Tirreniche, poco mossi altrove.

IN PRIMO PIANO

27 PRILE ore 14:16

PONTE DEL PRIMO MAGGIO SOTTO IL SOLE... IN SEGUITO GENERALE PEGGIORAMENTO CON L'ARRIVO DELLE PIOGGE!


SITUAZIONE: Persistono ancora condizioni di molta variabilità sull'Italia, con nuvolosi estesa e a tratti intensa sull'ovest del Piemonte, Alpi occidentali e regioni centro-meridionali. Piogge segnalate sui rilievi del Biellese e sulla Sicilia orientale. Splende il sole invece su tutta l'Emilia Romagna, coste delle Marche, Veneto e Trentino, a parte addensamenti sui monti.
Le temperature oscillano ovunque tra i 20-24°C, con punte di 26°C a Trieste e 25°C a Firenze.

EVOLUZIONE: Migliorerà la situazione sulla nostra Penisola a partire dal domani, Sabato 28 Aprile. Saranno comunque probabili isolati temporali di calore su Alpi e Appennino, ma per il resto il clima sarà soleggiato su tutte le regioni e moderatamente caldo, con punte di 26-28°C sulla Valpadana.
PRIMO MAGGIO: l'Alta Pressione incomincierà a cedere verso ovest. Il tempo però reggerà ancora, anche se nuvole e addensamenti sempre più consistenti (localmente accompagnati da rovesci) faranno visita molte zone alpine e Appennino, localmente in sconfinamento fin sulle coste al Meridione.

PRIMA SETTIMANA DI MAGGIO: prima perturbazione in transito nella giornata del 2, con piogge e temporali su tutta la Penisola. Seguirà un temporaneo miglioramento nella giornata del 3 Maggio, ma durerà veramente poco, perchè un secondo sistema perturbato, già stazionario sulla Spagna e Francia, in serata, si tufferà sul Nord-Ovest e alto Tirreno provocando FORTI ed abbondanti piogge, in lenta estensione verso est nella giornata successiva. Continuerà così almeno fino al 9-10 Maggio, poi potrebbe subentrare un miglioramento da ovest, per un nuova rimonta Anticiclonica.
Speriamo di giocarci questa OTTIMA "carta", poi si vedrà.
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