giovedì, novembre 30, 2006

In Primo Piano

30 NOVEMBRE ore 18:48

Arrivano le prime piogge sull'Italia Domenica 3 Dicembre. Poi dal 6 primo assaggio Invernale. Buone prospettive anche in seguito...

Ci siamo quasi anche un piccolo sforzo da parte delle depressione per avere il primo freddo della stagione la prossima settimana. Intanto fino a Sabato non aspettiamoci nessun cambiamento. Soltanto qualche nube visiterà il Nord Italia ma nulla di più. Temperature sempre miti in quota e al Centro-Sud. Da domenica 3 e lunedì 4 una prima perturbazione entrarà sul Nord Italia portando piogge da ovest verso est per poi spostarsi verso il Centro e il Meridione. Prime nevicate consistenti sulle Alpi oltre i 1500-1800 metri. Martedì 5 temporaneo miglioramento con tempo variabile ovunque. Mercoledì 6 primo assaggio invernale: una seconda ondulazione portatà altre piogge sul Nord Italia anche forti sull'alto Tirreno e nord-est. Neve abbondante sulle Alpi oltre i 900-1200 metri ma in calo anche fin sotto i 700 metri sull'Alto Adige. Il Maltempo si sposterà poi sul Centro e al Sud Italia mentre miglioramento velocemente sul Nord-Ovest. Prima neve anche in Appennino oltre i 1000-1400 metri ma fin verso gli 800 sull'Appennino settentrionale. In seguito migliora ma fenomeni ancora presenti sui settori jonici e Puglia. A lungo termine l'Inverno potrebbe fare sul serio entrando più deciso in sede Mediterranea con piogge intense e nevicate a quote basse tra l'8 e il 13 Dicembre. E l'Anticiclone? Putroppo RIMARRA' SEMPRE IN AGGUATO, un piccolo vaglio potrebbe far scattare l'anticiclone nuovamente all'attacco. Al momento le probabilità di accadiamento di questa antipasto inveranle sono oltre i 50-60% ma potrebbero aumentare nei prossimi giorni. più basse (20-30%) le possibilità che l'Anticiclone ritorni in catterdra. Ricapitolando la situazione prepariamoci a vivedere giornate più movimente e più dinamiche oltre anche più fredde. Senz'altro una buona notizie viene data per gli operatori degli impianti sciistici che vedranno la prima neve vera della stagione. Sarà probabilmente un Immacolata dal sapore natalizio sulle nostre montagne. Ce lo auguriamo. Qui sotto sono presenti le cartina per i prossimi giorni...

Cronaca Meteo

30 NOVEMBRE ore 6:52

Comincia a farsi sentire il freddo nella parte nord occidentale degli States
Come previsto dal modello GFS, l'ondata di freddo comincia ad invadere gli Stati Uniti a partire dalla zona nord occidentale.

Stamani le temperature minime hanno cominciato a mostrare valori interessanti, a cominciare da Billings, con una temperatura minima di -23,9°C e 2,8 mm di neve fusa, ma anche Helena, con -25,2°C di minima e -14,4°C di massima, e 2,5 mm di neve fusa caduta ieri.
Ambedue le località si trovano nello stato del Montana; i radiosondaggi delle ore 00 di oggi 29 novembre mostravano valori termici compresi tra -23° e -27°C ad 850 hPa (circa 1450 metri di altezza).
Una minima di -18,9°C è stata comunque raggiunta a Milford, a 38° di Latitudine, mentre la stazione sciistica di Salt Lake City sta vedendo la prima neve (per ora 1,4 mm di neve fusa con -6,1°C di temperatura).
Davvero basse le temperature di Seattle, dove al locale aeroporto alle ore 12UTC di oggi (ora notturna locale) il termometro segnava -7.8°C.
Gelo poco più a nord anche a Vancouver: toccati, stamani, i -11,0°C, valore molto basso rispetto alla norma novembrina che è di +2°C; la neve è alta, presso il locale aeroporto, 17 cm.
Sono oramai tre giorni che persistono gelo e neve, ed anche lungo la costa canadese occidentale le temperature sono estremamente basse, come dimostra la minima toccata stamani a Port Alberni (-9,9°C), ed a Abbotsford (-11,,0°C, con -7,8°C di massima, contro una media novembrina di +4°C per quanto riguarda la minima e +10°C per la massima diurna).
Ma la temperatura canadese più bassa della zona spetta a Willow Creek, in Alberta, con -39,8°C.
Sempre nella zona della British Columbia, si segnalano i 46,2 mm di neve fusa caduti a Whistler Mountain, a 903 metri di altezza, con una temperatura minima di -19,5°C ed una massima di -13,0°C.
A cura di www.meteogiornale.it

Ultima Ora

30 NOVEMBRE ore 6:48

Nebbie in atto in queste ore su alcune autostrade. Ma vediamo le notizie del centro autostradale www.autrade.it

Fidenza-Parma - Nebbia A Banchi A1 Milano-Bologna (entrambe le direzioni) Nebbia A Banchi tra Fidenza e Parma
Firenze-Chiusi - Nebbia A Banchi A1 Firenze-Roma (entrambe le direzioni) Nebbia A Banchi tra Firenze sud e Chiusi
Colleferro-Ceprano - Nebbia A Banchi A1 Roma-Napoli (entrambe le direzioni) Nebbia A Banchi tra Colleferro e Ceprano
Frosinone-Caianello - Nebbia A Banchi A1 Roma-Napoli (entrambe le direzioni) Nebbia A Banchi tra Frosinone e Caianello
Altare - Vento Forte A6 Torino-Savona (entrambe le direzioni) Vento Forte tra Altare e Bivio A6/A10 Savona
Prato-Pisa - Nebbia A Banchi A11 Firenze-Pisa nord (entrambe le direzioni) Nebbia A Banchi tra Prato Ovest e Pisa Nord
Livorno-Rosignano - Nebbia A Banchi A12 Livorno-Rosignano (entrambe le direzioni) Nebbia A Banchi tra Bivio A12/Diramazione Livorno e Rosignano Marittimo
Tarvisio - Nebbia A23 Palmanova-Tarvisio (entrambe le direzioni) Nebbia tra Tarvisio sud e Confine di Stato con visibilita' 150 metri
Tornimparte-Assergi - Nebbia A Banchi A24 Roma-L'Aquila-Teramo (entrambe le direzioni) Nebbia A Banchi tra Tornimparte e Assergi
S.Miniato-Livorno - Nebbia A Banchi Firenze Pisa Livorno (entrambe le direzioni) Nebbia A Banchi tra San Miniato e Livorno SGC
PRUDENZA SULLE STRADE!

mercoledì, novembre 29, 2006

In Primo Piano

29 NOVEMBRE ore 17:48

Ancora notti di NEBBIE per il Centro-Nord

Questa sera e nalla prossima notte altre nebbie faranno visita buona parte delle pianure del Centro-Nord. Rispetto ai giorni scorsi non saranno fitte, anzi saranno perlopiù a carattere di foschie dense. Qualche banco di nebbie farà comunque visita le zone pedemontane e le valli interne. Le zone dunque che avranno nebbie ma soprattutto foschie dense saranno le zone pianeggianti del Piemonte settentrionale, Emilia, Lombardia e Appennino. PRUDENZA SULLE
STRADE!

Brevissime

29 NOVEMBRE ore 15:03

NEVE debole attesa questa sera/notte sull'alta Valle d'Aosta e zone del Gran Paradiso...

Un sistema perturbato si addosserà questa sera sulle Alpi occidentali provocando alcune precipitazioni prettamente sulle zone alpine del Torinese e del Cuneese. Con le precipitazioni ci saranno occasioni per deboli nevicate sui rilievi piemontesi e valdostani. Pertanto attendiamoci neve sul Gran Paradiso, Ceresole Reale, Monte Rosa e Cervino. Qualche fiocco anche sul Monte Bianco, Gran San Bernardo e sulle Alpi Bernes (Svizzera). Nel pomeriggio di domani le precipitazioni tenderanno a cessare ma prima di farlo qualche pruzzatina potrebbe cadere su Sestriere. La quota sarà collocata in un primo momento oltre i 1800 metri ma in calo nella mattina di domani fin verso i 1600 metri. Gli accumuli non dovrebbero superare i 5 cm su queste zone. Qui sotto due cartine offerte dal modello BOLAM che fanno vedere le nevicate previste.





Cronaca Meteo

29 NOVEMBRE ore 14:48

Di nuovo una giornata molto piovosa in Portogallo
Lunedì, 105 mm a Viana do Castelo, oltre 25 mm in molte altre stazioni. Russia tra i quasi -50°C di Toko, i -25°C della parte est del settore europeo e gli oltre 6°C della piovosa Mosca. Continuano le temperature sotto i -40°C nello Yukon. Gran caldo in Australia Meridionale.

Nuova giornata di pioggia abbondante in Portogallo, quella di lunedì 27 novembre. Questi alcuni accumuli su 24 ore: Viana do Castelo 105 mm, Ovar Maceda 47, Porto / Rubras 46, Viseu 39, Monte Real 27, Vila Real 25.


Martedì è stata una gornata molto più fredda in alcune zone della Siberia centro-occidentale. Come già scritto in altro articolo del Meteogiornale, a Toko la temperatura è scesa fino a -49,6°C, circa 14°C al di sotto della media del periodo. La massima si è poi fermata a circa -34°C, 11°C al di sotto della media del periodo.

Sempre lunedì, nella parte europea della Russia, al caldo del settore occidentale (estremi termici 5,9°/6,6°C a Mosca, con 10 mm di pioggia) si è contrapposto il gelo più a est (estremi a Perm -24,5°/18,1°C).

Rovesci temporaleschi hanno scaricato lunedì sera 84 mm di pioggia in meno di 6 ore a San Juan di Portorico. Questo quantitativo è più della metà di quello medio di novembre.
In Paraguay, violenti temporali generati da un fronte freddo hanno lasciato nei pluviometri di Puerto Casado 153 mm nelle 24 ore tra lunedì e martedì mattina, un accumulo identico a quello medio di novembre.

Ancora una giornata di gran gelo nello Yukon, in Canada nordoccidentale, lunedì 27 novembre. Questi alcuni estremi termici: Faro -45,6°/-39,9°C, Dawson -42,9°/-38,8°C, Whitehorse -41,0°/-28,2°C, Carmacks -44,4°/-39,5°C.

Gran caldo in parte dell'Australia Meridionale martedì 28 novembre. Moomba ha raggiunto i 45°C, valore avvicinato anche da Oodnadatta. La media delle massime dell'ultima decade di novembre in queste due località è 35°C.
A cura di www.meteogiornale.it

In Prima Pagina

29 NOVEMBRE ore 14:39

L'Alta Pressione non demorde. Tempo stabile fino al 4 Dicembre, poi...possibile svolta decisava!

SITUAZIONE: Tempo uggioso in queste ore su buona parte del Nord Italia ma con nuvolosità più intensa sulle Alpi occidentali. Tempo variabile ma anche soleggiato sulle regioni centrali e Meridione. Solo i settori jonici vedono ancora molta nuvolosità sparsa e occasioni per piogge.

EVULUZIONE: tempo stabile continuerà per buona parte della settimana almeno fino al 4 Dicembre. Temperature molto miti, poche nubi ma anche molte nebbie sulle pianure del Centro-Nord. Dopo il 4 si apre una possibilità dall'Atlantico quando una perturbazione debole potrebbe entro il 6 Dicembre scavalcare l'arco alpino, tuffandosi sulla Valpadana provocando alcune piogge. Al momento è una possibile tendenza ma bisognerà aspettare i prossimi giorni per confermarla ed essere più sicuri. Oltre non si vedono nessune novità importanti ma solo una parola dominerà la scena: L'ALTA PRESSIONE!

PREVISIONI: per oggi nuvolosità estesa al Nord specie sui settori occidentali con possibili deboli piogge e qualche nevicata nella serata sulle Alpi del Piemonte oltre i 1600-1700 metri. Altrove soleggiato soprattutto sul Tirreno, Sardegna e nord Sicilia. Nubi e locali piogge sullo Jonio.
Domani nubi basse sulla Valpadana e Adriatico (fino alla Puglia). Possibili nebbie in pianura. Sole sul Veneto, Alpi orientali, Tirreno, Sardegna e Sicilia.

martedì, novembre 28, 2006

Brevissime

28 NOVEMBRE ore 20:28

Nuova notte di NEBBIE per le pianure del Centro-Nord

Ecco il consueto appuntamento con il bollettino delle nebbie previste questa sera/notte e domani mattina. Si segnalano già banchi di nebbie tra Firenze sud, Chiusi e Orvieto con visibilità sotto i 100 metri. Banchi anche tra Tornimparte e Assergi. Nelle prossime ore formazione di nebbie su tutta la Valapadana e zone Centrali dell'Italia. I settori che vedranno vasibilità anche sotto i 40-50 metri risulteranno le zone pianeggianti del Piemonte, dell'alta Lombardia, Veneto e zone interne dell'Appennino almeno fino a quello della Basilicata. Altre visibilità superiore ai 60-90 metri. PRUDENZA SULLE STRADE! Qui sotto al cartina con le % previste. Più sono alte e più il fenomeno sarà fitto!


Natura e Scienza

28 NOVEMBRE ore 15:07

Cos’è il Fronte Polare? Cos’è il Vortice Polare?
Quello che si deve assolutamente sapere.

FRONTE POLARE: è la linea immaginaria che separa (a tutte le quote) l’aria fredda proveniente dall’artico (che si trova quindi a nord di tale linea) e quella più calda subtropicale (a sud).In generale a 7-10 km di altezza coincide con la posizione della corrente a getto polare, quindi è sufficiente osservare il comportamento di quest’ultima per capire se aria fredda in quota affluisce verso sud o aria calda risale verso nord.Se tale corrente a getto scorre linearmente da ovest verso est, non ci sono scambi termici accentuati fra le varie latitudini e quindi la conseguenza più diretta è la formazione di perturbazioni deboli e molto veloci che scorrono da ovest verso est lungo la linea del fronte.Se invece in seno alla corrente si formano delle onde più o meno profonde, il rimescolamento dell’aria tra nord e sud diventa più marcato e le perturbazioni che si sviluppano diventano più intense (in maniera proporzionale alla “profondità” della sacca di aria fredda che scende verso sud).Situazioni del genere si verificano dalle nostre parti ad esempio quando ci investono venti di Scirocco intensi (in questo caso il fronte polare forma una sacca molto profonda e stretta con aria fredda che punta la Spagna o addirittura il Marocco per diversi giorni) o arrivano irruzioni di aria polare a tutte le quote ( la sacca fredda ci investe direttamente ed appare molto larga, quindi le perturbazioni ad essa collegata sono leggermente meno intense che nell’altro caso).

VORTICE POLARE: è la struttura di bassa pressione che si trova a gravitare durante tutto il corso dell’anno alle quote medio-alte in prossimità del Polo.E’ molto più profondo d’inverno che non in estate, ed i suoi movimenti (seppur minimi) o le sue fluttuazioni verso sud nell’uno o nell’altro continente, portano a repentini cambiamenti del tempo su buona parte delle Regioni delle medie latitudini.In particolare se il vortice è molto forte, garantisce la presenza di una notevole quantità di aria fredda in quota, cosicché se delle depressioni al suolo passano nelle sue vicinanze, si rafforzano notevolmente, spingendo questa aria fredda sempre più verso latitudini inferiori.In alcuni casi addirittura se il vortice si indebolisce eccessivamente, parte alla ricerca di nuove energie sdoppiandosi e dirigendosi fin verso l’artico, provocando nelle regioni vicine intense ondate di freddo.Tanto per fare un esempio eclatante, l’inverno 1984-85 conobbe una ondata di freddo così intensa come l’abbiamo vissuta perché in quella occasione il vortice polare si spinse fin sulla Polonia e la Germania, rimanendoci per diversi giorni e lasciando zone come l’Islanda con temperature decisamente elevate.Nella zona polare alla circolazione ciclonica in quota, corrisponde generalmente una zona di alta pressione al suolo di chiara origine termica.
A cura di www.meteolive.it

In Primo Piano

28 NOVEMBRE ore 14:08

Uggioso con locali pioviggini in Valpadana e Adriatico. Istabile sulle zone ioniche, bello altrove. Domeni peggiora sulle Alpi occidentali con deboli precipitazioni.

Mattinata nebbiosa quella di stamattina sulla Valpadana e sul nord dell'Adriatico. A tratti in queste ore sono presenti pioviggini sull'aree milanese dati di nubi basse sulla zona. Piogge e rovesci invece sulla Sicilia e Calabria jonica ma tenderanno comunque ad attenuarsi e a spostarsi verso sud. Domani un debole fronte perturbato entrarà sulle Alpi occidentali provocando un temporaneo aumento della nuvolosità e occasioni per deboli piogge e neve oltre i 2000 metri. Qualche piovvigini possibile anche sulle pianue del Nord-Ovest. Bello altrove ma nebbie mattutine. Giovedì 30 Novembre e Venerdì 1 Dicembre stabile ovunque ma con pò di nuvolosità sulle Alpi. Nebbie sulle pianure del Centro-Nord. Un pò di instabile sulle zone joniche ma difficilmente verso la terraferma. In seguito il peggioramento atteso nella giornata del 3-4 Dicembre rispetto a ieri e stato posticipato al 6 Dicembre. Pertanto non attendiamoci nessun fenomeni per quelle giornate. Putroppo come vedete l'Alta Pressione tenderà a mangiarsi le perturbazioni che si avvicina a lei e non ci sarà nessun modo per impediglierlo. Soltanto verso il 6-7 Dicembre un sistema perturbato potrebbe sfiorare il Nord Italia con alcune piogge ma l'evoluzione rimane ancora molto incerta. Al momento la situazione è molto PREOCCUPANTE in tutti i campi metereologici. NON abbiamo perturbazioni energiche da perforare la calotta anticiclonica, NON abbiamo neve sulle Alpi e sull'Appennino per questo Inverno e NON abbiamo neanche grandissime novità a lungo termine. Abbiamo SOLO, e ripeto SOLO l'Anticiclone che ci fa da guardia e non ha intenzione di lasciarci. Non ci resta che aspettare i prossimi aggiornamenti dei modelli. Al momento godetevi queste tempo uggioso al Nord e variabile al Centro-Sud.

Ultima Ora

28 NOVEMBRE ore 6:48

Nebbie fitte in queste ore su alcuni tronchi autostradali del Centro-Nord. Vediamo il dettaglio con le notizie di www.autostrade.it
Firenze-Fabro - Nebbia A Banchi A1 Firenze-Roma (entrambe le direzioni) Nebbia A Banchi tra Firenze sud e Fabro
Chiusi-Fiano Romano - Nebbia A Banchi A1 Firenze-Roma (entrambe le direzioni) Nebbia A Banchi tra Chiusi e Bivio A1/Diramazione Roma Nord con visibilita' 60 metri
Fiano Romano-Ceprano - Nebbia A Banchi A1 Firenze-Napoli (entrambe le direzioni) Nebbia A Banchi tra Bivio A1/Diramazione Roma Nord e Ceprano con visibilita' 90 metri
Cassino - Nebbia A Banchi A1 Roma-Napoli (entrambe le direzioni) Nebbia A Banchi tra Cassino e San Vittore
Fiano Romano-Roma - Nebbia A Banchi A1 Diramazione Roma nord - GRA (entrambe le direzioni) Nebbia A Banchi tra Bivio Diramaz. Roma nord/A1 MI-NA e Bivio Diramazione Roma nord/G.R.A
Monteporzio - Nebbia A1 Diramazione Roma sud - GRA (entrambe le direzioni) Nebbia tra Monteporzio Catone e Bivio Diramazione Roma sud/G.R.A. con visibilita' 70 metri
Altare - Vento Forte A6 Torino-Savona (entrambe le direzioni) Vento Forte tra Altare e Bivio A6/A10 Savona
Montecatini Terme-Pisa - Nebbia A Banchi A11 Firenze-Pisa nord (entrambe le direzioni) Nebbia A Banchi tra Montecatini Terme e Pisa Nord
Avellino-Grottaminarda - Nebbia A Banchi A16 Napoli-Canosa (entrambe le direzioni) Nebbia A Banchi tra Avellino est e Grottaminarda con visibilita' 70 metri
Roma - Nebbia A24 Roma-L'Aquila-Teramo (entrambe le direzioni) Nebbia tra Nodo A24/Grande Raccordo Anulare e Roma est
Vicovaro-Assergi - Nebbia A Banchi A24 Roma-L'Aquila-Teramo (entrambe le direzioni) Nebbia A Banchi tra Vicovaro-Mandela e Assergi
Roma - Nebbia A24-GRA-Tangenziale est Roma (entrambe le direzioni) Nebbia tra Nodo A24/Grande Raccordo Anulare e Bivio A24/Tangenziale est RM
Torano-Aielli - Nebbia A25 Torano-Pescara (entrambe le direzioni) Nebbia tra Bivio A25/A24 Roma-Teramo e Aielli-Celano.
PRUDENZA SULLE STRADE

lunedì, novembre 27, 2006

In Primo Piano

27 NOVEMBRE ore 18:37

Altra notte di NEBBIE FITTE su tutte le pianure del Centro-Nord

Ogni sera sarà aggiornato per prevedere quali zone risulteranno soggette a questo fenomeno. Pertanto le zone più colpite e che vedranno nebbie fitte risulteranno: pianura piemontese (specie settori pedemontani, Alessandrino, Vercellese), Lombardia, Veneto e Romagna. Altrove risulteranno meno compatte ma pur sempre presenti. Prudenza sulle strade. Al momento segnaliamo nebbie tra Firenze sud e Incisa e tra Prato est e Pistoia. Qui sotto la cartine con le nebbie previste in %. Più il numero è elevato più saranno fitte...


Cronaca Meteo

27 NOVEMBRE ore 17:56

Un nuovo Tifone verso le isole Filippine
A breve un nuovo ciclone tropicale potrebbe raggiungere l'arcipelago delle Filippine, già altre volte colpite, quest'anno, da tifoni devastanti.


In questa stagione intensa e piena di colpi di scena nel Nordovest del Pacifico stupisce la perseveranza dei sistemi perturbati tropicali ad accanirsi verso alcune zone. Quest'anno indubbiamente le isole Filippine sono bersagliate con grande costanza da sistemi tropicali molto intensi, più noti con il nome di Tifoni. L'ultimo, formatosi il giorno 25 novembre alla latitudine 8.6°N e longitudine 145.6°E, viene chiamato col nome di Durian e nel suo tragitto verso ovest nel giro di due giorni ha raddoppiato la sua potenza, organizzandosi in tempesta tropicale e oramai prossimo ad assurgere al rango di tifone di 1° categoria.
Attualmente Durian è posizionato alla latitudine 10.8°N e longitudine 137.7°E, e con una pressione minima stimata in 991hPa si muove, intensificandosi, verso ovest. Secondo le proiezione della Marina Statunitense, il futuro Tifone è previsto in forte intensificazione nelle prossime 48-72 ore, la quale potrebbe portare Durian a diventare un tifone di quarta categoria, ennesimo violentissimo tifone di questa stagione, con venti a oltre 200km orari e raffiche a 250km orari nei pressi dell'occhio.
In questa annata estremamente intensa in Pacifico (e al contrario debolissima in Atlantico) Durian sarebbe il sesto violentissimo tifone ad attraversare le isole.
Tra gli altri ricordiamo il tifone Chanchu a maggio, che attraversò le isole come seconda categoria per poi intensificarsi a ovest fino a diventare un Supertifone; Shanshan a Settembre che attraversò le isole meridionali come tifone di seconda categoria; Xangsane che attraversò sempre a settembre le isole come Supertifone; Cimaron che a ottobre attraversò l'isola di Luzon come quinta categoria; infine Chebi che a novembre arrivò nei pressi dell'isola come un tifone di quarta categoria.
Rimane da seguire anche questa evoluzione con trepidazione nelle prossime ore, per verificare nuove eventuali sorprese, che questa volta ci auguriamo possano essere positive per il martoriato arcipelago delle Filippine.

A cura di www.meteogiornale.it

In Primo Piano

27 NOVEMBRE ore 15:29

L'Inverno avanza. Primi segnali nel week-end. Attese PIOGGE FORTI e NEVE sulle Alpi a quote medie!

L'Alta Pressione non vuole lasciarci ma noi cercheremo (fantasticamente) di cercare un modo per cacciarlo via. Sarà soltanto lei stessa deciderà quale evoluzione scegliere e nessun altra. Il problema degli alticicloni non è il fatto delle giornate belle o meno ma è il dilemma delle piogge che, al contatto con la calotta dell'alta pressione tendono a perdere di forza e arrivare così a distinazione sottoforma di un piccolo mucchio di nubi con quattro gocce messe in croce. Putroppo nei prossimi giorni il tempo rimarrà così con nebbie sulle pianure. Sarà soltanto il settore Jonico tra Sicilia e Calabria a vedere nubi e qualche pioggia per poi allontanarsi a metà mattinata verso il nord dell'Africa. Per vedere un cambiamento dovremo aspettare i primi giorni del week-end con una perturbazione bene organizzata perforerà da W la calotta anticlonica gettandosi in piemo Mediterraneo. Subiremo pertanto le prime conseguenze: ci saranno piogge anche intense sul Nord Italia e successivamente anche sul resto del Centro-Sud. Ci saranno nevicate sulle Alpi oltre i 1200-1300 metri e in Appennino oltre i 1700-1800 metri. Le temperature tenderanno a calare perdondo 6-10°C su buona parte del Centro-Nord, mentre sul Meridione rimarranno pressapoco stazionarie. Al momento il FREDDO è ancora lontano almeno fino a metà mese. Questo sarà (se dovesse essere confermato) un piccolo assaggio. Rimando nel dire che basta un piccolo spostamento della struttare perturbata o dell'alta pressione per mandare in "fumo" questa magnifica evoluzione. Seguite gli aggiornamenti...




In Prima Pagina

27 NOVEMBRE ore 14:29

Nebbie estese fino a Venerdì sulle pianure del Centro-Nord. In seguito peggioramento con piogge e neve sulle Alpi. L'inverno incomincerà a fare sul serio...

La parola chiave di quest'oggi e la NEBBIA che attanaglia buona parte delle zone pianeggianti del Nord e dell'Adriatico. Al momento le nebbie si sono sollevate ed in parte anche dissolte ma i cieli su queste zone rimangono coperti da un strato compatta di nubi medio-basse. Solo oltre i 1500 i cieli si presentano sereni o poco nuvolosi. No nebbie ma nuvole invece sulla Sicilia e la Calabria dove sono in atto deboli precipitazioni a tratti a carattere temporalesco. Nei prossimi giorni il tempo sarà stabile ovunque. Saranno solo le nebbie che renderanno tempo uggioso e grigio sul Settentrione. Ultimi piovaschi attesi sul Meridione ma in migliora verso il 29 Novembre. Nel frattempo proprio nel 29 un debole fronte si addosserà sulle Alpi provocando qualche debole fenomeno ma per il resto asciutto. GRANDI NOVITA' attese domenica 3 Dicembre quando il fronte freddo probabilmente sceglierà la strada opposta di quelle scelta ieri (cioè Balcani) e potrebbe entrare dalla Francia-Balcani provocando sul Nord Italia piogge anche forti e neve abbondante sulle Alpi oltre i 1300 metri. Il Maltempo si sposterà nei giorni seguenti velocemente sul resto della Penisola. Più a lungo termine buone prospettive interessantissime... Seguite gli aggiornamenti nei prossimi articoli.


domenica, novembre 26, 2006

Ultima Ore

26 NOVEMBRE ore 19:37

Già presenti nebbie anche fitte su alcuni tronchi autostradali della Pianura Padana.
Ma vediamo in dettaglio con www.autostrade.it

Parma-Bologna - Nebbia A1 Milano-Bologna (entrambe le direzioni) Nebbia tra Parma e Bivio A1/A14 Bologna-Taranto con visibilita' 80 metri
Sesto Calende - Nebbia A Banchi Diramaz. A8-A26 Gallarate-Gattico (entrambe le direzioni) Nebbia A Banchi tra Sesto Calende e Bivio Diramaz. A8-A26/A26 Trafori con visibilita' 80 metri
Boara-Padova - Nebbia A13 Bologna-Padova (entrambe le direzioni) Nebbia tra Boara e Padova Industriale con visibilita' 70 metri
Bologna-Cesena - Nebbia A14 Bologna-Ancona (entrambe le direzioni) Nebbia tra Bologna Borgo Panigale e Cesena Nord con visibilita' 70 metri
San Severo-Foggia - Nebbia A14 Pescara-Bari (entrambe le direzioni) Nebbia tra San Severo e Foggia con visibilita' 80 metri
Acquaviva delle Fonti-Mottola Castellaneta - Nebbia A Banchi A14 Bari-Taranto (entrambe le direzioni) Nebbia A Banchi tra Acquaviva Delle Fonti e Mottola con visibilita' 50 metri
Romagnano-Ghevio - Nebbia A Banchi A26 Genova Voltri-Gravellona Toce (entrambe le direzioni) Nebbia A Banchi tra Ghemme e Meina con visibilita' 50 metri
Mestre-Treviso - Nebbia A Banchi A27 Venezia-Belluno (entrambe le direzioni) Nebbia A Banchi tra Nodo A27/A4 Torino-Trieste e Treviso Nord.

PRUDENZA SULLE STRADE!

Ultimissime

26 NOVEMBRE ore 19:20

Settimana caratterizzata da NEBBIA FITTE tra la notte e il mattino sulle pianure del Centro-Nord. Prudenza sulle strade!

Putroppo con l'alta pressione specie tra l'autunno e l'inverno questo fenomeno è molto presente specie nelle ore notturne e mattitine. Per una settimana dovremo fare i conti con le nebbie che si presenteranno in abbondanza sulle pianure del Centro-Nord provocando disagi alla circolazione. Pertanto si chiede estrema prudenza e aggiornarsi sulla situzione autostradale. Per queste sara le nebbie si formeranno grazie ad un rasserenamento del cieli sulle regioni Settentrionale. Le zone che vedranno questo fenomeno molto fitto saranno le zone pianeggianti centro-settentrionali del Piemonte e pedemontane, l'alta Lombardia, zone intorno a Trento, l'Appennino centro-settentrionale e zone interne di Lazio, Toscana, Umbria e Molise. Altrove saranno più deboli e sottoforma di foschie. Settori più limidi sulla Sicilia e Calabria jonica. Qui sotto al cartina con le % delle nebbie. Più alte saranno le % e più il fenomeno sarà fitto.



In Primo Piano

26 NOVEMBRE ore 13:54


CALDO o FREDDO? Cerchiamo di capire in queste ore la situazione su tutto il Mondo...

Una bella passeggiati alla ricerca del Caldo e del Freddo sul nostra Globo. Partiamo nell'esaminare la nostra carissima Europa:

Partiamo del dire che le temperature questa mattina si presentano piuttosto miti ovunque a parte qualche valore sotto Zero sulla Scandinavia settentrionale e Islanda.
Ma vediamo i valori registra alle ore 10:00 su alcune regioni dell'Europa:
Portogallo: 12-13°C
Spagna: 7-16°C
Francia: 10-16°C
Italia: 12-19°C
Svizzera: 5-10°C
Austria: 3-10°C
Germania: 2-12°C
Gran Bretagna: 5-12°C
Norvegia: 0-10°C
Svezia: 0-9°C
Finlandia: 2-9°C
Islanda: -4/-1°C
Polonia: 8-12°C
Ungheria: 10-12°C
Ucraina: 7-14°C
Bulgaria: 5-8°C
Grecia: 14-16°C
Romania: 2-8°C
Bielorussia: 4-6°C
Letonia-Estonia: 4-9°C
Danimarca: 9-12°C
Come avrete notato solo l'Islana a temperature sotto lo Zero per il resto tutte le regioni sono sopra lo 0°. Il tempo e variabile su tutte le regioni ma con un pò di pioggia tra Portogallo, Irlanda e Scandinavia occidentale e settentrionale ovviamo ivi con neve fino in pianura sul nord della regione. Insomma una tipida giornata Autunnale e ricordiamo che tra poco siamo in Inverno!. A voi la riflessione...





Situazione ASIA: freddo, freddo e ancora freddo attanaglia le zone settentrionali della regione mentre a sud il Caldo e abbastanza notevole.
Ma vediamo le temperature registrate in ASIA questa mattina alle ore 10:
Russia: 2°/6°C sul settore occidentale, -25°/-34°C sul settore centrale e -17/-2°C sul settore orientale.
Kazakhstan: -2/5°C a sud -11-18°C a nord
Mongolia: -12/-20°C
Cina: -15°C sul settore settentrionale, 12-15°C sul settore centrale e 19-25° sui settori meridionali.
Pakistan: 7-12°C
Afghanistan: 8-16°C
Iran: 5-17°C
India: 20-23°C a nord e 28-31°C a sud
Thailand: 30-34°C
Indonesia: 25-30°C
Il tempo e buono su tutto il territorio anche se sulla Russia orientale sono in atto rovesci di neve.


Situazione sul Medio Oriente: temperature mite su tutto il comparto ma un pò più basse proseguendo verso nord.
Ma vediamo le temperature registrate sul Medio Orientale questa mattina alle ore 10:00:
Turchia: 5-17°C
Iraq: 6-20°C
Arabia: 15-20°C a nord e 28-30°C a sud
Iran: 5-10°C a nord e 20-26°C a sud
Il tempo è soleggiatto o poco nuvoloso ovunque.

Situazione Australia: temperature elevate si registrano sulla regione.
Australia: 25-30°C a nord e 13-20°C a sud
Tasmania: 10-13°C
Nuova Zelanda: 7-17°C
Il tempo e soleggiato ma con nuvolosità più consistense sulle zone costiere sud-occidentali ma senza fenomeni.


Situazione Messico: temperature miti ma molto fresche sui settori centrali della regione
Messico: valori intorno ai 15-23°C ma più basse sui settori centrali (7-5°C)
Il tempo è uggioso ma senza piogge.


Situazione Nord America: freddo e ancora freddo sul Canada specie sui settori centro-occidentali. Freddo ma meno rilevante anche sugli Stati Uniti. Più mite come avrete visto sul Messico.
Ma vediamo le temperature registrate alle ore 11:00 sulla regione:
Canada occidentale: -25°/-41°C.
Canada centrale: -15°/-20°C
Canada orientale: -10°/-2°C
Stati Uniti settore occidentale: 4°/-5°C
Stati Uniti settore centrale: 3°/-15°C
Stati Uniti settore orientale: 0°/13°C
Il tempo e buono ovunque ma con qualche nebbia sulla città di Houston.



Situazione Sud America: caldo su tutta la regione anche se con temperature più basse sull'Argentina.
Le temperature delle 11:00 sulla regione sono:
Colombia: 8-18°C
Venezuela: 23-25°C
Brasile: 21-26°C
Perù: 8-24°C
Bolivia: 17-24°C
Cile: 10-17°C
Paraguay: 20-25°C
Argentina: 18-24°C a nord e 4-6°C a sud.
Il tempo e buono ma un pò nuvoloso sul Cile e il Perù


Situazione Africa: caldo intenso sul settori centro-occidentale.
Le temopeature oscillanno tra i 15-25°C sui settori settentrionali, 30-33°C su quelli centrali e 26-32°C su quelli meridionali con punte di 38°C su Nimibia.
Il tempo e soleggiato ovunque a parte qualche pioggia sul Madagascar.


Situazione Caraibi:
Caldo sulle Isole con temperature nella norma e non troppo elevate.
Carabi: valori tra i 16-26°C
Il tempo e soleggiato ovunque.


In Primo Piano

26 NOVEMBRE ore 11:34

Da domani a Venerdì ritorna l'Alta Pressione sulla Penisola con giornate soleggiate e miti. Un pò di instabilità sullo Jonio. Poi probabile peggioramento al Nord-Ovest

Situazione: un cuneo di alte pressione ci regalerà a partire da domeni e per buona parte della settimana cili sereni e temperature miti. Oltre al bel tempo ci saranno nuove occasioni per nebbie sulle pianure del Centro-Nord. Soltanto il Sud Italia grazie a correnti orientali dalla Grecia portatà instabilità sulle zone Joniche della Calabria e della Sicilia accompagnata da alcune piogge o rovesci. In seguito su queste regioni si ritornerà alla normalità anche se alcuni addensamenti o brevi piovaschi saranno sempre dientro l'angolo. Sul Centro-Nord soleggiato ma banchi di nebbie anche fitti nelle ore notturne. Un pò di nuvolosità sparsa sulle Alpi. Verso il fine settimana specialmente intorno al 29 Novembre ci sarà un lieve peggioramento che dalla Francia si porterà a ridosso dell'arco alpino occidentale e pianure del Nord-Ovest. Occasioni per piogge sparse sulle zone alpine e probabilmente anche in pianura. Purtroppo alcuni modelli non vedono un coinvolgimento maggiore delle piogge nelle zone di pianura e la progniosi rimana al momento sospesa ai prossimi giorni. Senza dubbio ritornerà la neve sulle Alpi occidentali oltre i 1200 metri. Le temperature calaranno al Settentrione. E per la prima settimana di Dicembre? Viene ancora confermata una situazione molto delicata. Il fronte freddo tenderà lentamente a scendere di latitudine ma rimmarrà piuttosto indebolito e meno energico. La strada che prenderà sarà quella dei Balcani ma non possiamo al momento esserne sicuri. Rimane stabile l'evoluzione per le piogge sulla Penisola. Neve a quote basse su ALpi e Appennino. Seguite gli aggiornamenti...


sabato, novembre 25, 2006

Ultimissime

25 NOVEMBRE ore 20:32

E' attesa tra il 29 e il 30 Novembre il passaggio di un fronte perturbato sul Piemonte, Liguria e Alpi occidentali. Ci sarà occasione per pioggie, anche intense sull'Imperiese, Nizza, Cannes e Marseille e Corsica settentrionale. Neve su ovest Alpi oltre i 1200-1400 metri. Gli ultimi aggiornamenti danno aimè un brutto segnale per la prima settimana di Dicembre. Il fronte fronte sembrerebbe intenzionato a rimere latitante sull'Europa centrale e non ha intenzione di avvicinarsi all'Italia almeno non con decisione. Ci sarà sempre e comunque occasione per piogge ma il freddo sarà meno intenso. Speriamo in un migliore evoluzione. Seguite gli aggiornamenti...

Previsioni a Lungo Termine

25 NOVEMBRE ore 14:13

Si aprà la porta dell'Inverno ma solo dopo il 2 Dicembre. Freddo, neve e pioggia si catapulteranno sull'Italia. Ma vediamo i nuovi aggiornamenti

Cosa attenderci allora nella prima settimana di Dicembre?
Tra il 1 e il 2 Dicembre il tempo sarà ancora buono e mite sulla Penisola ma il freddo si faraà sentire sulla Gran Bretagna con neve sulla Scandinavia. Verso il 3 ci sarà il prim cambiamento con prime nevicate sulle Alpi di confine e un pò di nuvolosi sul Nord Italia e Toscana ma senza fenomeni. Il 4 tendenza a peggioramento sui versanti Tirrenici per infiltrazioni di aria fredda da W. Ci sarà occasione per locali piogge ma nella notte ulteriore peggioramento ovunque. Il 5 trovremo molta nuvolosità associata a piogge e neve sulle Alpi oltre i 1000 metri. Nei giorni seguenti piogge sparse su tutta la Penisola ma in maniera più incisiva sui versanti Adriatici. Neve sulle Alpi oltre i 700-800 metri e oltre i 1000 metri sull'Appennino. Le temperature caleranno bruscamante anche di oltre i 10°C. Insomma una sfuriata Invernale in tutti i termini. Rimane solo da capire quale strade prenderà. Al momento quella più quotata rimane putroppo quella dei Balcani. Con un situazione simile il Nord-Est e l'Adriatico saranno sotto le piogge, mentre il Nord-Ovest rimarrà a secco come al solito, ma come avrete notato ci potrebbe essere un coninvolgiamento anche di altre regione. Dopo il 10 si prospetta un temporaneo miglioramento ma per saperne di più seguite gli aggiornamenti...
Ecco alcune cartine del GFS riprendere bene la discesa fredda!



In Primo Piano

25 NOVEMBRE ore 13:42

Nuvoloso con qualche debole PIOGGIA tra Liguria e Lombardia. Asciutto altrove. Domani ancora nuvolosità sparsa al Nord. Prossima settimana all'insegna dell'alta pressione

Nuvoloso in queste ore su molto zone del Nord Italia. Qualche piovasco atteso fina a questa sera sulla Liguria e Valpadana centrale ma si tratterà di fenomeni veramente deboli. Domani ancora un pò di nuvolosità sparsa al Nord ma in miglioramento e schiarite sempre più ampie. La nuova settimana si aprirà all'insegna dell'alta pressione su tutta la Penisola. Qualche nuvolosa bassa potrebbe interessare le pianura a sud del Po e le nebbie ritorneranno tra la notte e al mattino al Centro-Nord. Situazione invariata fino al 2 Dicembre. Poi si aprà la porta verso l'Inverno e il promo freddo stagionale. Ci saranno piogge e nevicate? Seguite i prossimi articoli.

In Primo Piano

25 NOVEMBRE ore 6:53

Alluvioni sul Mediterraneo: perché?
Cause climatologiche ma non solo dietro gli ultimi disastri mediterranei. Figure bariche insistenti, energia in surplus e mancanza di prevenzione.

Precipitazioni copiose hanno afflitto la nostra penisola meridionale negli ultimi giorni. Ben 600mm in poche ore in Sardegna, nubifragi e trombe d'aria in Sicilia, disagi e vittime di un fenomeno di inaudita violenza che si è abbattuto sul nostro meridione, ultimo di una lunga serie, in questo articolo tentiamo di spiegare i motivi climatologici che stanno dietro questi fenomeni.
Quando una depressione si forma sul mediterraneo, essa ha la capacità di restare per così dire "viva" anche quando il motore che l'ha generata, solitamente l'infiltrazione d'aria fredda da alte latitudini, smette di alimentarla, dando origine al cosiddetto cut off.
Ciò che accade è molto semplice, l'energia necessaria per restare in vita la depressione la preleva direttamente dal mare, approfondendosi in maniera direttamente proporzionale all'energia che riesce a sottrargli attraverso il vapore. Dunque tanto più il mediterraneo è caldo, tanto questi cut off saranno prolungati e pericolosi. Nelle righe successive capiremo come mai, tante alluvioni quest'anno in mediterraneo.
Dopo un'estate non fresca, ma nemmeno lontanamente paragonabile con l'estate dei record del 2003, il Mediterraneo appariva il 1° di Ottobre più freddo del normale con temperature superficiali che erano più basse di 1-2 gradi rispetto all'anno precedente, da questo momento in poi, l'Italia e buona parte del Mediterraneo venivano interessate da una circolazione prevalentemente meridionale con temperature che per tutto Ottobre sarebbero rimaste sopra la media con record di caldo storici battuti durante le feste di Ognissanti quando il sud fu colpito da un ondata di calore con isoterme di + 20°C a 850hPa sul meridione; questo tipo di circolazione aveva provocato l'innesco di una bomba che nessuno si aspettava potesse recare tanti danni.
Il Mediterraneo infatti appariva già il 22 Ottobre di 2°C al di sopra dei valori normali, ma il 2 Novembre oramai tutto il mediterraneo centro occidentale appariva fra le zone con anomalie positive maggiori di tutto il pianeta; con un catino "bollente" a ridosso della Libia. Insomma energia per dare vita alle alluvioni ce n'era abbastanza, è bastato che aria fredda si infiltrasse sul Mediterraneo per innescare i disastri, disastri che si sono generati in maniera perfida e apparentemente imprevedibile.
Partiamo infatti analizzando l'alluvione del 12-13 Novembre in Puglia, le cui origini erano dovute a una irruzione di aria fredda artica che aveva prodotto un minimo sullo Jonio, che una volta andato in cut-off non si era esaurito, ma spostandosi dalla Sicilia verso il centro del Mediterraneo era andato a finire sull'Algeria con i suoi minimi pressori, innescando correnti meridionali umide che passando per il Golfo della Sirte, caldissimo, avevano scaricato sulla Puglia quantitativi immani di precipitazioni (fino a quasi 300 mm in 24 ore in alcune zone della provincia di Taranto).
Stesso copione per la Sardegna: anche qui un minimo originatosi sull'Iberia figlio anch'esso di una discesa artica in una zona particolarmente surriscaldata del Mediterraneo, ha potuto isolarsi prima sulla Sardegna pescando aria umida dal Mediterraneo algerino, anch'esso molto caldo, e poi ancora dal Mediterraneo libico innescando i nubifragi con annesse grandinate e trombe d'aria in Sicilia e Calabria. Insomma non solo figure bariche insistenti come motivo principe delle alluvioni, ma soprattutto energia, tanta energia in gioco in questi gironi sullo scacchiere mediterraneo.
Fortunatamente dopo tanti danni oggi il Mediterraneo appare raffreddato con addirittura anomalie negative su quasi la totalità di esso, a dimostrare quanto la natura si sia intestardita a colmare una anomalia positiva nel minor tempo possibile innescando danni incalcolabili alla nostra penisola. Chiudo ricordando che è possibile prevedere queste situazioni, e prevenire danni e vittime, basta volerlo, e basta porre alla direzione degli enti interessati al monitoraggio e prevenzione dei fenomeni violenti personale informato sulla meteorologia locale mediterranea.
A cura di www.meteogiornale.it

Ultima Ora

25 NOVEMBRE ore 4:46

Segnalati banchi di nebbie su alcuni tratti autostradali dell'Italia del Centro-Nord. Ma andiamo a vedere nel dettaglio con le news di www.autostrade.it

Ceprano-Napoli - Nebbia A Banchi A1 Roma-Napoli (entrambe le direzioni) Nebbia A Banchi tra Ceprano e Bivio A1/A3 Napoli-Salerno
Poggio Imperiale-Foggia - Nebbia A Banchi A14 Pescara-Bari (entrambe le direzioni) Nebbia A Banchi tra Poggio Imperiale e Foggia con visibilita' 70 metri
Acquaviva delle Fonti-Taranto - Nebbia A Banchi A14 Bari-Taranto (entrambe le direzioni) Nebbia A Banchi tra Acquaviva Delle Fonti e Taranto Nord con visibilita' 60 metri
Napoli-Grottaminarda - Nebbia A Banchi A16 Napoli-Canosa (entrambe le direzioni) Nebbia A Banchi tra Bivio A16/A1 Milano-Napoli e Grottaminarda

Il tutto di dissolverà nel corso della mattinata.

venerdì, novembre 24, 2006

Clima e Natura

24 NOVEMBRE ore 20:38

Cosa è il "whiteout"?
Whiteout: Solo un muro bianco ed un fortissimo vento gelido; la nebbia più impenetrabile che esista. Un bianco totale: come essere travolti da una slavina.


Frequenti tempeste delle sconfinate terre gelide antartiche o canadesi.
Praticamente non esiste preavviso o possibilità di intercettare questo tipo devastante di tempesta. Non è assolutamente riconducibile al blizzard, ma cento volte più potente. Una bomba che esplode all'improvviso.
Molti ricercatori durante le loro spedizioni su dette terre, se qualcuno riesce ancora a conservarne la memoria dopo tale evento, hanno riportato e descritto gli effetti di questo "bianco fuori".
- Una giornata che si apre con un cielo limpido e di un blu accecante, mentre tutto intorno, la rifrazione dei raggi solari sulle distese "infinite" di neve e ghiaccio acceca la vista.
Una striscia compatta e lontana, di nebbia molto fitta, sembra rovinare questo incanto naturale e sublime.
Nulla di preoccupante si tratta solo di nubi molto basse che nel periodo invernale sono assai frequenti nelle zone antartiche.
Con il passare delle ore questo velo fitto ed impenetrabile sembra avanzare. Non c'è vento, quindi meglio non allarmarsi e la pressione atmosferica sembra addirittura essere aumentata di 2 o 3 hpa.
Tutto ciò risulterà assolutamente fuorviante, poiché nel giro di qualche ventina di minuti, un fortissimo vento inizierà a soffiare con raffiche di oltre 130 kmh.
Molti che si trovavano nei pressi delle tende cercheranno in esse il rifugio più sicuro; mentre gli altri che si erano spinti più lontano, per ispezionare il territorio, verranno investiti da una valanga di neve che li farà piombare in una situazione di totale disorientamento e panico.
Un'ora sospesi nella nebbia più impenetrabile che esista che non permette di essere "penetrata" dallo sguardo neanche di qualche metro. Il bianco intorno era totale; come se una slavina li avesse letteralmente travolti.
Eppure riuscivano a respirare, sebbene a stento, ma non comprendevano, pur muovendosi in maniera caotica, da quale parte fossero diretti o se il loro movimento fosse "irreale e passivo" . Letteralmente in balia del "whiteout".
Quindici persone, tutte raggruppate nello stesso punto ma, che alla fine e dopo questo passaggio della nube tempestosa, si trovarono disseminati decine di chilometri l'uno dall'atro.
Qualcuno già in fase di congelamento, altri che avevano perso completamente l'orientamento ed i più, sfiniti e sotto una pesante coltre di neve, non ricordavano nulla di quanto accaduto. Non v'era più alcuna traccia o minimo punto di riferimento per procedere verso la base. Diversi di loro cercarono per interi giorni il punto d'origine, altri non lo trovarono mai totalmente privati delle capacità orientative. -
Solo un muro bianco ed un fortissimo vento gelido.


L'inversione termica
Non sempre la temperatura diminuisce col salire di quota. Vediamo i meccanismi fisici che favoriscono il fenomeno dell'inversione termica.

Uno degli aspetti più interessanti nello studio della meteorologia è quello che riguarda il rapporto esistente tra la variazione della temperatura dell'aria e la variazione dell'altitudine, il cosiddetto gradiente termico verticale. In situazioni di normalità, con atmosfera subadiabatica, il gradiente termico verticale è di 0,6° ogni 100 mt. Per fare un esempio se la temperatura al suolo è di 6°, la temperatura alla quota altimetrica di 1000 mt. dovrebbe essere di 0° circa.
Il meccanismo che determina questa diminuzione è semplice. La particella d'aria nella sua fase ascensionale si espanderà a causa della diminuzione della pressione atmosferica e così facendo diminuirà di temperatura. Questa appena accennata dovrebbe essere la norma ma non sempre è così e spesso può accadere che la temperatura aumenti salendo di quota. Questo fenomeno è noto col nome di inversione termica. L'inversione termica è riscontrabile sia in quota che al suolo. Vediamo prima quest'ultima.
Una situazione atmosferica subadiabatica è più comune salendo di quota, in genere oltre i 1000 mt., che non avvicinandosi al suolo, dove gli scambi di calore col suolo stesso possono influenzare notevolmente il gradiente termico verticale. Capita spesso, soprattutto durante il periodo invernale in condizioni anticicloniche, che il suolo perda calore più velocemente delle zone sovrastanti a causa dell'irraggiamento notturno o anche a causa dell'eventuale presenza di neve che impedisce al suolo di riscaldarsi sufficientemente durante le ore diurne.
L'aria fredda più densa e pesante di quella calda, tende a raccogliersi in prossimità del suolo stesso. In questo situazione l'aria calda presente a uno strato superiore si adagerà al di sopra di quella fredda. La temperatura riprende a diminuire solo superata una certa quota conosciuta come "margine superiore dell'inversione".
Se l'umidità dell'aria è sufficientemente alta, l'eventuale ulteriore diminuzione oltre il punto di rugiada determina la condensazione e la formazione di foschie o nebbie più o meno dense che rendono visibilmente riconoscibile il fenomeno dell'inversione termica.
Le zone dove più frequentemente si verifica l'inversione termica sono quelle di pianura distanti dal mare o nelle vallate, si pensi alla pianura padana o alle valli alpine che conoscono molto bene questo fenomeno. L'inversione può durare anche per l'intera giornata in particolari situazioni anticicloniche invernali. In Siberia, ad esempio, l'inversione termica perdura per tutto l'inverno contribuendo al raggiungimento delle temperature record che tutti quanti conoscono.
Le inversioni termiche possono verificarsi anche in quota quando vi è uno scorrimento di aria calda sopra uno strato d'aria più freddo. In questa situazione l'aria calda impedisce un ulteriore scorrimento verticale dello strato freddo causando una sua espansione laterale. Segno inconfondibile di inversione termica in quota sono le nubi che assumono una caratteristica forma ad "incudine". La quota oltre la quale si verifica l'aumento della temperatura è conosciuta col nome di "margine inferiore dell'inversione".

A cura di www.meteogiornale.it

In Primo Piano

24 NOVEMBRE ore 17:04

Venti forti inperversano sul Nord Europa. Il clima il rimane ancora decisamente mite su tutta l'Europa

Una depressione è giunta nella giornata di oggi sulle Isole Britanniche con nuvole e pioggia. Neve fino in pianura sulla Scandinavia settentrionale. Il fronte ha e sta portando venti molto forti sulle coste della Norvegia meridionale (specie Bergien e Stavanger), Danimarca occidentale e Portogallo. Tempo mite e buono invece sull'Europa centrale e Italia. Pioggie anche intense solo sulla Spagna e Francia occidentale per il resto asciutto. Le temperature massime di oggi sono stati: valori intorno agli 0°C e i -3°C sull'Islanda, Scandinavia settentrionale e tra i 7-10°C sulla Scandinvia meridionale, 10-18°C sull'Europa, più basse proseguendo verso est e vicersa più alte verso ovest. Punte di 19-21°C invece hanno visitato la Spagna. Valori intorno ai 15°C sull'Italia ma punte di 19°C sulla Sicilia. Al momento il profumo dell'Inverno non c'è ma non vi preoccupate dalla prima settimana di Dicembre ci fara subito visita. Qui sotto due cartine a cura di www.direttamenteo.it che evidenziano nella prima le temperature di oggi pomeriggio e nella seconda quella dei venti.



In Primo Piano

24 NOVEMBRE ore 15:23

Prima settimana di Dicembre sotto il FREDDO? Probabilmente si, l'Inverno ci vorrà far vedere il suo vero volto!

Prima di incomiciare volevo solo dire che le previsioni a medio-lungo termine hanno sempre un margine di errore (a volte anche notevole) e dunque crederci alla prima parola non è affatto possibile, sia perchè l'evoluzione del tempo può cambiere nel giro di poche ore, sia perchè quando un previsione viene presa con sicurezza ci si può travare ad osservare un situazione completamente all'opposto e rimanerci anche piuttosto male!. Questo viene fatto solo per la curiosità del pubblico, però non dovrebbe essere mai presa alla lettera almeno fino a quando non viene CONFERMATA la tendenza prevista! Putroppo al giorno d'oggi il tempo è dinamico e suscettibile a grandi cambiamenti anche sulle previsioni fatto per il giorno dopo. L'unica parola e leggere l'articolo e farsi un'idea sulla possibile evoluzione, ma crederci è tutt'altra cosa... che io personalmente sconsiglio. Dopo questa chicchierata andiamo a vedere in sieme il tempo nel medio-lungo terime. Come già detto negli articoli precedenti dopo questo passaggio perturbato(parola un pò grossa) sul Nord Italia il tempo si stabilizzera su buona parte dell'Italia grazie ad una gobba anticiclonica che dall'Africa si spingenerà fin su di noi. Le temperature saranno in lenta ripresa sul Meridione quando si potrebbero toccare nuovamente punte di 20-23°C. Non sono comunque attese piogge. Intanto si formerà e si alimenterà una depressione fredda su Nord-Est dell'Europa con nevicate fino in pianura sulla Norvegia, Svezia e Finlandia. La situazione andrà avanti sull'Italia almeno fino al 3 Dicembre, poi verso il 4 la saccaturafredda tenderà a scivolare velocemente sul cuore dell'Europa e infine sull'Italia a partire dal 5 Dicembre per poi inperversare almeno fino all'11 Dicembre. Le precipitazioni? Si, quelle ci saranno e si presenteranno anche piutosto abbondanti a Nord delle Alpi e Adriatico. Rispetto a quello previsto nei giorni scorsi quando si vedeva il Nord-Ovest interessato da Foehn e tempo asciutto, oggi si nota un interessamento dei fenomeni anche su queste settore grazie ad una possibile formarmazione di una depressione sul Golfo Ligure. Avrà vità breve ma sarà in grado di portare alcuni fenomeni anche sulla Valpadana occidentale. E la neve? Non si hanno ancora le idee chiare ma se la situazione dovrà essere questa attendiamoci nevicate a quote sempre più basse sulle Alpi e via via anche sull'Appennino. Insomma una situazione prettamente INVERNALE. Rimane solo da chiarire quale strada prenderà. Sarà quella dei Balcani, della Valle del Rodano o dalla Porta delle Bora? Lo scopriremo più avanti... Qui sotto alcune cartine a cura del modello GFS che fa vedere l'evoluzione del tempo atteso tra la fine del mese e l'inizio di Dicembre. Si osserva palesemente la discesa fredda verso di noi.




In Primo Piano

23 NOVEMBRE ore 14:28

Tempo instabile al Nord con qualche pioggia, specie sui settori occidentali. Buono altrove

Segnalate alcune piogge in queste ore sulla Liguria e a macchia di leopardo sulla Lombardia. Nuvoloso ma asciutto altrove. Il tutto è dettato da correnti umide e relativemente miti da S-SW ma che comunque comporterà nuvolosità solo sui settori occidentali della Penisola. OGGI come già annunciato avremo piogge debole e sparsi su Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia e Trentino. Qualche fenomeni più moderato atteso tra Genovesato e Spezzino. Asciutto sul Friuli, Valle d'Aosta occidentale e Romagna. Neve sulle Alpi 1800-2000 metri ma a tratti in calo fin verso i 1600 verso sera. DOMANI tempo nuvoloso al Nord con piogge deboli su Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia e Trentino. Asciutto altrove. Neve oltre i 1800-2000 metri ma con valori superiori ai 2500 metri sulle Alpi orientali. In seguito il tempo si stabilizzerà ovunque almeno fino alla fine del mese grazie all'alta pressione africana che abbraccierà la nostra Penisola. Nuove occasione per nebbie fitte tra la notte e il mattino sulle pianure del Centro-Nord e temperature in lenta ripresa al Sud. Un nuovo cambiemento importate e di STAMPO INVERNALE si avrebbe verso il 4 Dicembre con piogge e neve a quota basse ma per maggiori informazioni consultate il prossimi articolo.

Ultimissime

24 NOVEMBRE ore 6:59

Ancora conferme circa sulla possibile ondata "Invernale" sull'Italia nella prime settimana di Dicembre. Seguite gli aggiornamenti...

Ultima Ora

24 NOVEMBRE ore 4:46

Presenza di nebbie in queste ore su alcuni tratti pianeggianti del Nord e del Centro Italia. Ma vediamo il news di adesso a cura di www.autostrade.it

Attigliano-Magliano Sabina - Nebbia A Banchi A1 Firenze-Roma (entrambe le direzioni) Nebbia A Banchi tra Attigliano e Magliano Sabina
Frosinone-Caianello - Nebbia A Banchi A1 Roma-Napoli (entrambe le direzioni) Nebbia A Banchi tra Frosinone e Caianello
Torano - Nebbia A25 Torano-Pescara (entrambe le direzioni) Nebbia tra Bivio A25/A24 Roma-Teramo e Avezzano.
Oltre alle nebbie segnaliamo estesa nuvolosità al Nord con primi piovaschi sulla Liguria e bassa Lombardia.
I banchi di nebbie si dissolveranno entro la mattinata. Prudenza sulle strade!

giovedì, novembre 23, 2006

In Primo Piano

23 NOVEMBRE ore 18:45

FREDDO e GELO imperversano sulla Siberia e Canada. Si sfiorano i molte zone i -40°C.

Freddo, molto freddo in questi giorni sull'Emisfero del Nord. Ormai su queste zone e pieno Inverno e lo sarà almeno fino alla Primavera del prossimo anno.
Le temperature sfiorati tutti i giorni i -40°C. In queste ore in Siberia le temperature oscillanno tra gli 0°C di Mosca e i 2°C di Murmansh e i -34°C di Jakutsh. Ma anche su molto altre zone costiere settentrionale di scende sotto i -20°C. Il tempo e buono ma a Tiksi sono in atto roveci di neve. Nei prossimi giorni il freddo continuerà indisturbato, intensificandosi verso la fine del mese sulla Siberia occidentale dove le temperature caleranno ancora di -10-15°C. Spostiamoci invece sul Canada dove il freddo e molto più intense di quello della Siberia. Si perchè, in alcune località come Dawson, Fairbanks e Inuvik si toccano valori di -41°C. Valori comunque molto bassi intorno ai -28°-35°C abbracciamo un pò tutto il Canada eccetto per il Quebec dove le colonnine di mercurio non scendono sotto i -15°C di notte. In queste ore il tempo su questa regione e nuvoloso ma con rovesci di neve solo sulla città di In ukjuak e temperature intorno ai -5°C.
Nei prossimi giorni non si assisterà ad nessun cambiamento anche se le temperature tenderanno temporaneamente ad aumento di alcuni gradi per poi crollare fortemente e abbondantemente sotto i -40°C verso la fine del mese. Come notate l'Inverno oltre a visitare queste regioni dell'Emisfero del Nord cercherà a prepare il terreno nei primi giorni di Dicembre anche sull'Europa centrali e sull'Italia come detto negli articoli precedenti. Staremo a vedere!
Cartine offerte da www.direttameteo.it



In Primo Piano

23 NOVEMBRE ore 18:12

Almeno fino a metà mise tempo "MITE". Nella prima settimana di Dicembra probabile il primo assalto Invernale di stagione sull'Italia.

Dopo un Autunno decisamente mite ci sarà un Inverno freddo? E molto probabile. Stanto agli ultimi aggiornamenti del NCEP e della NASA vedono un Dicembre particolarmente freddo rispetto a quello previsto nei mesi scorsi quando lo osservava nel mese di Febbraio. Possiamo dire in poche parole che Dicembre e Gennaio saranno molto freddi e perturbati almeno per quanto riguarda il Centro-Sud, mentre il Nord rimarrà come al solito ancora un volta all'asciutto. Toccherà anche al Settentrione ad avere precipitazioni nei mesi successivi. Anche la prossima Primavera 2007 ci riserverà occasione ancora fredde. La probabilità al momento e media (50-60%). Ma andiamo a vedere invece il tempo che farà nei prossimi giorni e nel medio-lungo terimine. Partiamo nel dire che già da molto giorni si evidenziano grandi manovestre sull'Europa centrali e sull'Italia nella prima settimana di Dicembre e da questo possiamo trarre che la stagione Invernale incomincierà a far i primi suoi passi seriamente. Tralasciamo per un attimo questa interessante notizie e catapultiamoci sul tempo di adesso quando le previsioni evidenziano verso la fine del mese un nuovo attacco da parte dell'atla pressione africana abbracciare l'Italia cercando di respingere i fronti perturbati da W. Ci riuscirà perfettamente anche se il Nord-Ovest potrebbe essere più vulnerabile (dato la sua posizione in mezzo tra due bracci, uno di alta pressionea ad est e una depressione fredda ad ovest). Pertanto questa zona risulterà meno protetta dall'alta africana e vivrà giornate più uggiose e poco soleggiate e a tratti non sono esclusi locali pioviggini. In seguito, (agganciamoci con il discorso lasciato prima) questa gobba anticiclonica nei primissimi giorni del mese di Dicembre tenderà a ritirarsi verso sud ma a spanciare velocemente verso l'Atlantico meridione facendo così un grande corridoio per un profonda saccatura fredda che dal Nord percorrerà velocemente l'Europa centrale per poi gettarsi in grande forma verso di noi nelle giornata del 6-10 Dicembre. Occasioni per piogge anche intense sull'Adriatico e Meridione. Neve a quote basse sull'Appennino e sulle Alpi anche se probabilmente le zone alpine a sud e le pianure del Nord-Ovest rimarranno più a secco per la non riuscita dello scavalcamente del fronte verso la Valpadana. Gli ultimi round comunque evidenziano un pariziale coinvolgimento del settore verso la fine grazie ad un retrogressione del fronte verso Nord. Se non dovesse andare a "porto" questa situazione ci sarà l'occasione in seguito da parte di altre perturbazione ad entrare sul Nord Italia e provocare nevicate a quote bassissime su questi settori grazie alla formazione di un cuscitto freddo nei bassi strati. Tutto comunque dipenderà dalla traiettoria che dovrà prendere: o dalla Valle del Rodano o dai Balcani. Due vie che sarebbe completamente diverse l'una dall'altra. Staremo a vedere. Insomma l'Inverno arriverà, piano piano ma arriverà. Tempo al tempo...! Intanto per i prossimi giorni ci saranno molte nubi sul Nord Italia specie sul Nord-Ovest e Alpi dove ci saranno occasioni per piogge deboli/moderate e nevicate oltre i 1600-2000 mentri almeno fino a Domenica. Sul resto del Settentrione nuvoloso ma generalmente asciutto, sopratto sulle Venezie ed Emilia Romagna. Sul Centro-Sud tempo soleggiato ovunuque a parte un pò di pioggia irregolare tra domani a Sabato tra Lazio settentrionale e Toscana. Al Meridione molto sole e mite.

Brevissime

23 NOVEMBRE ore 6:59

Conferme sul peggioramento atteso domani sul Nord-Ovest d'Italia. Ci saranno piogge sparse anche se non forti come previsto. La neve cadrà oltre i 1900-2000 metri sulle Alpi ma a tratti a quote più basse (intorno ai 1700) sui rilievi occidentali e Ossola. In seguito l'alta pressione africana tenderà a spostarsi verso di noi lascindoci per qualche giorno sotto il dominio del sereno e tempo asciutto, oltre alle nebbie tra la notte e il mattino nelle zone pianeggianti del Centro-Nord. Però un novità e vista nei primi di dicembre quando una discesa di aria fredd scenderà sull'Europa centrale e sull'Itali del Centro-Nord. Ci saranno piogge e nevicate sulle Alpi a quote basse. Se vogliamo andare più aventi nel tempo si vede un altra discesa quasta volta MOLTO FREDDA e profonda che conquesterà l'Europa centro-orientale e probabilmente anche il Nord Italia. Sarà l'occasione per le prime nevicate a quote bassissime? Seguite gli aggiornamenti...
Scienza e Natura

23 NOVEMBRE ore 6:51

Il temporale metropolitano è più violento di quello della campagna
Dalla nostra ricerca d'eventi atmosferici estremi, abbiamo ottenuto la conferma delle tante teorie che individuano nelle grandi aree metropolitane come fabbriche di temporali termoconvettivi.

Il termine termoconvettivo indica che il calore emanato dal suolo surriscaldato dal sole è all'origine dei moti verticali dell'aria (moti convettivi). I moti convettivi generano una spinta di aria calda verso l'alto, che con l'ascesa perde calore e mantiene inizialmente quasi stabile l'umidità assoluta, che tenderà ad un certo punto a condensare in piccole particelle di vapore acqueo.
Si immagini come una grande bolla d'aria calda che si solleva; in particolari condizioni può rompere l'equilibro di stabilità dell'atmosfera e generare la formazione di nubi cumuliformi.
Il suolo delle grandi aree metropolitane è in prevalenza coperto dal cemento, le città vedute dal satellite appaiono come chiazze scure, mentre i rilevamenti termici illustrano che la temperatura superficiale delle città è maggiore di quella della campagna.
L'asfalto, i tetti degli edifici sono realizzati con materiale che accumulano il calore irradiato dal sole e lo disperdono lentamente, al contrario le coperture vegetali con l'evaporazione perdono calore, la loro massa raggiunge temperature inferiori a quelle del cemento cittadino.
Nei pomeriggi estivi e di tarda primavera, il calore del sole arroventa le città, e l'aria calda tende a salire.
Dalla metropoli si attiva un moto convettivo d'aria calda che in talune circostanze, quando in atmosfera è presente una situazione favorevole all'instabilità, degenera nella formazione di nubi.
La nube, se anche altre condizioni gli sono favorevoli, può divenire un cumulonembo e dar luogo ad un temporale.
I moti convettivi cittadini intensificano quelli delle nubi temporalesche, aumentano l'instabilità atmosferica e con una maggiore azione dei venti verticali, il temporale può assumere maggiore violenza.
Nel campo scientifico dice che nelle metropoli il nubifragio estivo sia più probabile che nella campagna. Ma quel che è peggio è che i moti convettivi più violenti possono dar luogo alla formazione di grandine.
E' possibile che le aree metropolitane abbiano un ruolo anche nella formazione delle nubi con grandine, appunto per la maggiore potenza dei venti convettivi.
Le metropoli sono soggette ad isole di calore che hanno modificato il clima locale, con un aumento della temperatura media ed un'alterazione delle piogge.
A cura di www.meteogiornale.it

Ultima Ora
23 NOVEMBRE ore 6:47

Segnalati banchi di nebbie sulle zone pianeggianti della Lombardia. Le Austrada informano che a:
Milano-Fiorenzuola - Nebbia A1 Milano-Bologna (entrambe le direzioni) Nebbia tra Milano sud e Fiorenzuola.
Occhiobello-Monselice - Nebbia A Banchi A13 Bologna-Padova (entrambe le direzioni) Nebbia A Banchi tra Occhiobello e Monselice con visibilita' 80 metri.
Insisteranno ancora per qualche ora per poi dissolversi a metà mattinata.

mercoledì, novembre 22, 2006

Webcam-Clic

22 NOVEMBRE ore 16:48

Notte di passione per le Alpi e l'Appennino settentrionale dove hanno ricevuto un modesto innevamento oltre i 1500 metri. Qualche fiocco è arrivato anche fin verso i 1000 metri.

E' stata prevista e puntualmente è arrivata sulle nostre montagne. Ieri sera la prima neve è cadura sulle Alpi occidentali in estensione poi nella notte e nella mattinata di oggi sul resto dell'arco alpini centro-orientale. La quota neve è scesa fin verso i 1400-1500 mentri ma a tratti a sfiorati i 1000 metri sull'Alto Adige. Gli accumuli hanno superato i 20 cm sui settori della Savoia e rilievi valdostani occidentali metre altrove non hanno superato i 10-15 cm. Quantitativi più scarsi invece sull'Appennino centro-settentrionale, ma che comunque ha reso affascinante il paesaggio in alta quota. Qui sotto trovate alcune più belle webcam dell'arco alpino e dell'Appennino.


Webcam Valle d'Aosta


Webcam Piemonte

Webcam Lombardia

Webcam Trentino A.A



Webcam Friuli V.G.

Appennino Abruzzese ed Emiliano



Clima e Natura

22 NOVEMBRE ore 16:54

I frutti dell'inquinamento dell'aria: l'effetto-serra e l'oscuramento globale
I gas e le polveri sottili immessi dall'uomo nell'atmosfera provocano alcuni gravi effetti, tra cui il buco nell'ozono, le piogge acide, lo smog fotochimico, l'effetto serra e l'oscuramento globale. In questo articolo approfondisco sommariamente gli ultimi due, per dare un'idea della gravità delle loro conseguenze. L'attuazione del protocollo di Kyoto e alcuni accorgimenti tecnici potranno migliorare gradualmente la situazione.

L'equilibrio climatico della Terra è minacciato da alcuni effetti indotti o modificato dall'uomo, tra cui l'effetto serra e l'oscuramento globale.
L'effetto serra, cioè il mantenimento nell'atmosfera del calore riflesso dalla terra per effetto di alcuni gas-serra, esiste già in natura e, anzi, è indispensabile alla vita: senza di esso, la temperatura sul nostro pianeta sarebbe di circa 33 gradi più bassa, cioè, per fare un esempio, la zona in cui abito (le Langhe, nel Basso Piemonte) che attualmente ha una temperatura media annuale di 13 gradi, avrebbe una temperatura media di 20 gradi sottozero, decisamente inospitale per la viticoltura, il turismo, ecc!
Il problema è che l'uomo ha cominciato, in questo ultimo secolo, ad immettere nell'atmosfera enormi quantità di anidride carbonica, di protossido di azoto e di altri gas-serra, non solo attraverso le automobili e le fabbriche, ma anche con gli incendi dolosi delle foreste: da una ricerca americana, pare che la quantità di anidride carbonica che arriva annualmente dagli incendi dolosi delle foreste tropicali sia pari a quella delle attività umane dell'intera Europa!
Sugli effetti futuri di un aumento esponenziale dei gas serra, non c'è molta chiarezza né uniformità di opinioni; tuttavia, molti scienziati intravedono i seguenti gravi rischi:- Progressivo innalzamento della temperatura media del pianeta- Aumento dell'entropia (e quindi dell'energia) delle dinamiche atmosferiche, con conseguente aumento di fenomeni estremi (uragani, tempeste, alluvioni) e, secondo alcuni ricercatori, incremento della circolazione nord-atlantica con probabile deviazione della corrente del Golfo e alterazione del clima in Europa- Scioglimento dei ghiacciai (i primi dovrebbero essere quelli alpini, subito dopo quelli della Groenlandia) con conseguente innalzamento del livello degli oceani e rischio di inondazioni per milioni di persone che vivono in zone costiere- Aumento della temperatura degli oceani, che, secondo alcuni ricercatori, potrebbe produrre la liberazione spontanea di parte dei giacimenti di metano situati sul fondo degli oceani, con ulteriore ed esponenziale aumento dell'effetto serra (il metano, come gas-serra, è molto più potente dell'anidride carbonica)- Diminuzione dell'umidità in molte zone tropicali, con rischi di incendio e desertificazione dell'Amazzonia e di altre foreste pluviali.
L'oscuramento globale, invece, è dovuto principalmente alle polveri sottili, ed è di scoperta più recente: per esempio, nei giorni 12, 13 e 14 settembre 2001 (dopo l'attentato alle torri gemelle), è stato misurato l'effetto della mancanza assoluta di scie degli aerei sui cieli nord-americani, e i risultati sono stati molto superiori al previsto. In alcune aree degli USA infatti, le scie aeree bloccano oltre la metà della luce solare, grazie all'effetto-specchio (opposto all'effetto serra): le particelle sospese nell'aria inglobano umidità e diventano particelle che riflettono verso l'alto parte dei raggi solari, impedendo loro di raggiungere la terra.
In questi ultimi anni, un potente effetto oscuramento (10 - 15% della luce totale) è stato misurato da un gruppo di ricerca alle Maldive, che ha raccolto scientificamente le differenze di luce tra la parte settentrionale dell'arcipelago (lambita quasi sempre da una corrente in quota di aria inquinata proveniente dall'India ) e la parte meridionale (sfiorata da una circolazione di aria oceanica pulita proveniente dalle zone dell'Antartico).Secondo alcuni studi, gli effetti dell'oscuramento globale sarebbero altrettanto pericolosi dell'effetto serra: in particolare, il minor riscaldamento di parte della fascia tropicale ed equatoriale oceanica, potrebbe - e, negli anni settanta-ottanta, in parte lo ha già fatto, soprattutto nel Sahel - ridurre il fenomeno dei monsoni e, in generale, dei venti periodici tropicali e sub-tropicali, con conseguenze terribili in termini di siccità per miliardi di persone.
In conclusione, anche se non è possibile stabilire con rigore scientifico le conseguenze di queste tipologie di inquinamento (perché, come ci ha insegnato Galileo, un fenomeno è scientifico se segue delle leggi oggettive ed è riproducibile, circostanze che in questo caso non possono esserci), gli "indizi" di colpevolezza a loro carico sono tali che, pur nella varietà di interpretazione degli esperti, molti tra i paesi più avanzati ed industrializzati hanno deciso di correre ai ripari impegnandosi, a seguito della conferenza di Kyoto del dicembre 1997, a firmare nel 1998 un protocollo per ridurre le emissioni di gas-serra del 5% rispetto al livello del 1990 nel periodo tra il 2008 e il 2012, impegnandosi ad ottenere progressi già a partire dal 2005 (art. 3 del Protocollo di Kyoto).
Quanto all'oscuramento globale, alcuni provvedimenti già adottati o in corso di adozione (benzina senza piombo, marmitte catalitiche, filtri applicati a molte emissioni industriali), soprattutto in Europa, stanno cominciando a sortire effetti benefici.
A cura di www.meteogiornale.it


In Prima Pagina

22 NOVEMBRE ore 15:08

Ancora piogge al Centro-Sud, anche forti su basso Tirreno. Soleggiato e ventoso al Nord. Domani nuvolosità sparsa al Settentrione. Tempo buono altrove. Da venerdì 24 nuove piogge sul Nord-Ovest

L'Auttunno, l'Autunno e la parola chieve di questi giorni. Da questa notte piove su buona parte dell'Italia con neve sulle Alpi Orientali oltre i 1000 metri, mentre altrove si è collocata intorno ai 1400-1500 metri. Neve anche sull'Appennino a quote oltre i 1700-1900 metri. Nelle prossime ore piogge sparse sulle regioni Centrali e Meridione con fenomeni più intensi sulla Campania, Calabria Tirrenica e Sicilia a tratti a sfondo temporalesco. In serata migliora sulle centrali anche se con ancora nuvolosità sparsa. Al Sud nuvoloso con piogge sulla Campania, Calabria, Sicilia tirrenica e Puglia. Atteso forte maltempo sullo Jonio settentrionale. Al Nord bel tempo con un pò di Foehn nella vallate occidentali. Domani estesa nuvolosità al Nord con piogge sulle Alpi e Liguria. Altrove asciutto e soleggiato a parte ancora residui rovesci sulla Calabria Tirrenica. Peggioramento più marcato nella giornata di venerdì 24 quando una perturbazione più organizzata entrarà decisa sul Nord Italia provocando piogge sparse più intense sul Nord-Ovest e neve sulle Alpi oltre i 1800 metri. In seguito altre piogge sul Nord Italia ma seguite gli aggiornamenti...

Ultima Ora

22 NOVEMBRE ore 6:48

Segnalati allagamenti, nebbie e nevicate sulle Alpi su buna parte d'Italia. Ma vediamo il dettaglio con lenotizie delle Austrade:

Roncobilaccio - Nebbia A Banchi A1 Bologna-Firenze (entrambe le direzioni) Nebbia A Banchi tra Roncobilaccio e Barberino di Mugello
San Giovanni - Allagamenti A3 Napoli-Salerno (direzione: Napoli) Allagamenti in uscita a San Giovanni provenendo da Salerno per Pioggia
Torino-Millesimo - Nebbia A6 Torino-Savona (entrambe le direzioni) Nebbia tra Inizio A6 Torino-Savona e Millesimo con visibilita' 80 metri
Livorno-Rosignano - Vento Forte A12 Livorno-Rosignano (entrambe le direzioni) Vento Forte tra Bivio A12/Diramazione Livorno e Rosignano Marittimo
Fiumicino-Civitavecchia - Vento Forte A12 Roma-Civitavecchia (entrambe le direzioni) Vento Forte tra Bivio A12/A Roma-Fiumicino e Bivio A12/SS 1 Aurelia
Fermo-Poggio Imperiale - Vento Forte A14 Ancona-Bari (entrambe le direzioni) Vento Forte tra Fermo e Poggio Imperiale
Pontebba-Tarvisio - Neve A23 Palmanova-Tarvisio (entrambe le direzioni) Neve tra Pontebba e Confine di Stato
Sulmona-Pescara - Vento Forte A25 Torano-Pescara (entrambe le direzioni) Vento Forte tra Sulmona-Pratola Peligna e Villanova
Vicarello - Allagamenti Firenze Pisa Livorno (entrambe le direzioni) Allagamenti tra Vicarello e Bivio SGC FI-PI-LI/A12Collesalvetti per Pioggia
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