giovedì, novembre 23, 2006

In Primo Piano

23 NOVEMBRE ore 18:45

FREDDO e GELO imperversano sulla Siberia e Canada. Si sfiorano i molte zone i -40°C.

Freddo, molto freddo in questi giorni sull'Emisfero del Nord. Ormai su queste zone e pieno Inverno e lo sarà almeno fino alla Primavera del prossimo anno.
Le temperature sfiorati tutti i giorni i -40°C. In queste ore in Siberia le temperature oscillanno tra gli 0°C di Mosca e i 2°C di Murmansh e i -34°C di Jakutsh. Ma anche su molto altre zone costiere settentrionale di scende sotto i -20°C. Il tempo e buono ma a Tiksi sono in atto roveci di neve. Nei prossimi giorni il freddo continuerà indisturbato, intensificandosi verso la fine del mese sulla Siberia occidentale dove le temperature caleranno ancora di -10-15°C. Spostiamoci invece sul Canada dove il freddo e molto più intense di quello della Siberia. Si perchè, in alcune località come Dawson, Fairbanks e Inuvik si toccano valori di -41°C. Valori comunque molto bassi intorno ai -28°-35°C abbracciamo un pò tutto il Canada eccetto per il Quebec dove le colonnine di mercurio non scendono sotto i -15°C di notte. In queste ore il tempo su questa regione e nuvoloso ma con rovesci di neve solo sulla città di In ukjuak e temperature intorno ai -5°C.
Nei prossimi giorni non si assisterà ad nessun cambiamento anche se le temperature tenderanno temporaneamente ad aumento di alcuni gradi per poi crollare fortemente e abbondantemente sotto i -40°C verso la fine del mese. Come notate l'Inverno oltre a visitare queste regioni dell'Emisfero del Nord cercherà a prepare il terreno nei primi giorni di Dicembre anche sull'Europa centrali e sull'Italia come detto negli articoli precedenti. Staremo a vedere!
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In Primo Piano

23 NOVEMBRE ore 18:12

Almeno fino a metà mise tempo "MITE". Nella prima settimana di Dicembra probabile il primo assalto Invernale di stagione sull'Italia.

Dopo un Autunno decisamente mite ci sarà un Inverno freddo? E molto probabile. Stanto agli ultimi aggiornamenti del NCEP e della NASA vedono un Dicembre particolarmente freddo rispetto a quello previsto nei mesi scorsi quando lo osservava nel mese di Febbraio. Possiamo dire in poche parole che Dicembre e Gennaio saranno molto freddi e perturbati almeno per quanto riguarda il Centro-Sud, mentre il Nord rimarrà come al solito ancora un volta all'asciutto. Toccherà anche al Settentrione ad avere precipitazioni nei mesi successivi. Anche la prossima Primavera 2007 ci riserverà occasione ancora fredde. La probabilità al momento e media (50-60%). Ma andiamo a vedere invece il tempo che farà nei prossimi giorni e nel medio-lungo terimine. Partiamo nel dire che già da molto giorni si evidenziano grandi manovestre sull'Europa centrali e sull'Italia nella prima settimana di Dicembre e da questo possiamo trarre che la stagione Invernale incomincierà a far i primi suoi passi seriamente. Tralasciamo per un attimo questa interessante notizie e catapultiamoci sul tempo di adesso quando le previsioni evidenziano verso la fine del mese un nuovo attacco da parte dell'atla pressione africana abbracciare l'Italia cercando di respingere i fronti perturbati da W. Ci riuscirà perfettamente anche se il Nord-Ovest potrebbe essere più vulnerabile (dato la sua posizione in mezzo tra due bracci, uno di alta pressionea ad est e una depressione fredda ad ovest). Pertanto questa zona risulterà meno protetta dall'alta africana e vivrà giornate più uggiose e poco soleggiate e a tratti non sono esclusi locali pioviggini. In seguito, (agganciamoci con il discorso lasciato prima) questa gobba anticiclonica nei primissimi giorni del mese di Dicembre tenderà a ritirarsi verso sud ma a spanciare velocemente verso l'Atlantico meridione facendo così un grande corridoio per un profonda saccatura fredda che dal Nord percorrerà velocemente l'Europa centrale per poi gettarsi in grande forma verso di noi nelle giornata del 6-10 Dicembre. Occasioni per piogge anche intense sull'Adriatico e Meridione. Neve a quote basse sull'Appennino e sulle Alpi anche se probabilmente le zone alpine a sud e le pianure del Nord-Ovest rimarranno più a secco per la non riuscita dello scavalcamente del fronte verso la Valpadana. Gli ultimi round comunque evidenziano un pariziale coinvolgimento del settore verso la fine grazie ad un retrogressione del fronte verso Nord. Se non dovesse andare a "porto" questa situazione ci sarà l'occasione in seguito da parte di altre perturbazione ad entrare sul Nord Italia e provocare nevicate a quote bassissime su questi settori grazie alla formazione di un cuscitto freddo nei bassi strati. Tutto comunque dipenderà dalla traiettoria che dovrà prendere: o dalla Valle del Rodano o dai Balcani. Due vie che sarebbe completamente diverse l'una dall'altra. Staremo a vedere. Insomma l'Inverno arriverà, piano piano ma arriverà. Tempo al tempo...! Intanto per i prossimi giorni ci saranno molte nubi sul Nord Italia specie sul Nord-Ovest e Alpi dove ci saranno occasioni per piogge deboli/moderate e nevicate oltre i 1600-2000 mentri almeno fino a Domenica. Sul resto del Settentrione nuvoloso ma generalmente asciutto, sopratto sulle Venezie ed Emilia Romagna. Sul Centro-Sud tempo soleggiato ovunuque a parte un pò di pioggia irregolare tra domani a Sabato tra Lazio settentrionale e Toscana. Al Meridione molto sole e mite.

Brevissime

23 NOVEMBRE ore 6:59

Conferme sul peggioramento atteso domani sul Nord-Ovest d'Italia. Ci saranno piogge sparse anche se non forti come previsto. La neve cadrà oltre i 1900-2000 metri sulle Alpi ma a tratti a quote più basse (intorno ai 1700) sui rilievi occidentali e Ossola. In seguito l'alta pressione africana tenderà a spostarsi verso di noi lascindoci per qualche giorno sotto il dominio del sereno e tempo asciutto, oltre alle nebbie tra la notte e il mattino nelle zone pianeggianti del Centro-Nord. Però un novità e vista nei primi di dicembre quando una discesa di aria fredd scenderà sull'Europa centrale e sull'Itali del Centro-Nord. Ci saranno piogge e nevicate sulle Alpi a quote basse. Se vogliamo andare più aventi nel tempo si vede un altra discesa quasta volta MOLTO FREDDA e profonda che conquesterà l'Europa centro-orientale e probabilmente anche il Nord Italia. Sarà l'occasione per le prime nevicate a quote bassissime? Seguite gli aggiornamenti...
Scienza e Natura

23 NOVEMBRE ore 6:51

Il temporale metropolitano è più violento di quello della campagna
Dalla nostra ricerca d'eventi atmosferici estremi, abbiamo ottenuto la conferma delle tante teorie che individuano nelle grandi aree metropolitane come fabbriche di temporali termoconvettivi.

Il termine termoconvettivo indica che il calore emanato dal suolo surriscaldato dal sole è all'origine dei moti verticali dell'aria (moti convettivi). I moti convettivi generano una spinta di aria calda verso l'alto, che con l'ascesa perde calore e mantiene inizialmente quasi stabile l'umidità assoluta, che tenderà ad un certo punto a condensare in piccole particelle di vapore acqueo.
Si immagini come una grande bolla d'aria calda che si solleva; in particolari condizioni può rompere l'equilibro di stabilità dell'atmosfera e generare la formazione di nubi cumuliformi.
Il suolo delle grandi aree metropolitane è in prevalenza coperto dal cemento, le città vedute dal satellite appaiono come chiazze scure, mentre i rilevamenti termici illustrano che la temperatura superficiale delle città è maggiore di quella della campagna.
L'asfalto, i tetti degli edifici sono realizzati con materiale che accumulano il calore irradiato dal sole e lo disperdono lentamente, al contrario le coperture vegetali con l'evaporazione perdono calore, la loro massa raggiunge temperature inferiori a quelle del cemento cittadino.
Nei pomeriggi estivi e di tarda primavera, il calore del sole arroventa le città, e l'aria calda tende a salire.
Dalla metropoli si attiva un moto convettivo d'aria calda che in talune circostanze, quando in atmosfera è presente una situazione favorevole all'instabilità, degenera nella formazione di nubi.
La nube, se anche altre condizioni gli sono favorevoli, può divenire un cumulonembo e dar luogo ad un temporale.
I moti convettivi cittadini intensificano quelli delle nubi temporalesche, aumentano l'instabilità atmosferica e con una maggiore azione dei venti verticali, il temporale può assumere maggiore violenza.
Nel campo scientifico dice che nelle metropoli il nubifragio estivo sia più probabile che nella campagna. Ma quel che è peggio è che i moti convettivi più violenti possono dar luogo alla formazione di grandine.
E' possibile che le aree metropolitane abbiano un ruolo anche nella formazione delle nubi con grandine, appunto per la maggiore potenza dei venti convettivi.
Le metropoli sono soggette ad isole di calore che hanno modificato il clima locale, con un aumento della temperatura media ed un'alterazione delle piogge.
A cura di www.meteogiornale.it

Ultima Ora
23 NOVEMBRE ore 6:47

Segnalati banchi di nebbie sulle zone pianeggianti della Lombardia. Le Austrada informano che a:
Milano-Fiorenzuola - Nebbia A1 Milano-Bologna (entrambe le direzioni) Nebbia tra Milano sud e Fiorenzuola.
Occhiobello-Monselice - Nebbia A Banchi A13 Bologna-Padova (entrambe le direzioni) Nebbia A Banchi tra Occhiobello e Monselice con visibilita' 80 metri.
Insisteranno ancora per qualche ora per poi dissolversi a metà mattinata.
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