lunedì, novembre 13, 2006

Climatologia

13 NOVEMBRE ore 18:20

Le gelate del Tamigi in Inghilterra
Il fiume Tamigi, malgrado scorra lungo un Paese esposto alle correnti umide atlantiche, e mitigato dalla presenza della Corrente del Golfo, è in realtà gelato più volte, nei Secoli scorsi, ed anche per periodi prolungati.

A volte, per cause ancora a noi sconosciute, il normale andamento occidentale delle correnti si blocca, esse divengono meridiane, oppure orientali, sul nostro Continente, riuscendo così a provocare delle intense invasioni di aria Russa sull'Europa.
Esaminando il numero di casi in cui si è gelato il Tamigi nel cuore di Londra, tanto da permetterne l'attraversamento a piedi, notiamo che il massimo numero di casi ricordati riguarda essenzialmente il '600 ed il '700:

XII Secolo: 1 caso
XIII Secolo: 3 casi
XIV Secolo: 1 caso
XV Secolo: 2 casi
XVI Secolo : 4 casi
XVII Secolo: 7 casi
XVIII Secolo: 6 casi
XIX Secolo: 1 caso
XX Secolo: 0 casi

In particolare, numerosi sono stati i casi di gelo del Tamigi durante il cosiddetto "Minimo di Maunder" dell'attività solare, tra il 1630 ed il 1715, quando gelò per ben 12 volte in 85 anni, una volta ogni 7 anni!
Il Tamigi, in Londra, ebbe il suo gelo più famoso nel corso dell'inverno 1683-84, quando gelò dal 19 dicembre per 10 settimane, con una temperatura media invernale di -1,2°C in Inghilterra centrale.
In questo caso una grande "Fiera del Ghiaccio" venne istituita sopra il fiume nel cuore di Londra, con l'apertura di numerosi negozi, e gare di sport invernali!
Ma si ricordano anche altre gelate lunghissime, come quella del 1114-15, quando il fiume gelò per 11 settimane, o quella del 1269 (ricordata anche in Italia per il gelo dell'Arno a Firenze), quando il Tamigi gelò da Novembre al 02 di Febbraio.
Sembra che la gelata maggiore fosse comunque stata quella del 1408, quando il fiume gelò tra Dicembre e Marzo per 14 settimane di fila, dentro Londra.
L'ultima grande gelata del Tamigi si registrò nel 1814, quando il gelo fu spesso a sufficienza da permettere l'installazione di una grande "fiera del ghiaccio" sopra la superficie congelata, nel cuore di Londra.
Tuttavia, anche nel 1962-63 si ebbe un inverno molto rigido, con una temperatura media, in Inghilterra centrale, di -0,3°C (fu l'inverno più freddo dopo quello del 1740).
Ma il Tamigi non gelò.
Questo, per molteplici cause: innanzitutto le arcate del Ponte di Londra, che adesso sono due, mentre un tempo erano 11, o addirittura 13, rallentando lo scorrere del fiume e permettendo più facilmente il congelamento delle acque.
Poi il fatto che le industrie, specie le centrali a carbone destinate alla produzione di energia elettrica, scaricano costantemente acque riscaldate nel mezzo del fiume.
Tuttavia, la configurazione migliore per il gelo del fiume, parte generalmente dalla stagione precedente.
Un periodo di correnti occidentali indebolite, con configurazione a blocchi, ed un conseguente autunno siccitoso riducono la portata del Tamigi.
Tale indebolimento delle correnti atlantiche favorisce poi, durante la stagione invernale, l'avvezione di masse d'aria fredda di origine russa, che investono l'Inghilterra da est spesso in modo brutale, apportandovi le condizioni più favorevoli al congelamento del fiume stesso.
A cura di www.meteogiornale.it

In Primo Piano

13 NOVEMBRE ore 15:55

La GRANDE VIA verso le piogge Autunnali. Tutto quello che dobbiamo sapere...

Settimane e settimane di siccità sull'Italia. Fiumi e montagne secche, smog e inquinanti nelle grandi città. Insomma chi più ne ha più ne metta!!... Ma la pacchia dell'alta pressione per fortuna è quasi finita. Andremo avanti ancora 3-4 giorni con cieli sereni, temperature miti e nebbie tra la notte e il mattino a causa di grandi scarti termici tra il giorno e il dì. A partire da Giovedì 16 il fronte freddo tenderà a portasi verso est lambendo con le prime piogge il Nord-Ovest e il Tirreno Settentrionale in estensione in giornata sul resto del Triveneto, anche se con fenomeni più blandi. Sul Centro tempo variabile ma piogge assenti sui versanti Adriatici, più sole sul Meridione. E la NEVE? cadrà a quote piuttosto diverse e abbanstanza alte sulle Alpi specie nella prima fase perturbata:
Sulle Alpi Occidentali neve oltre ai 1800-2000 metri con local abbassamenti sui rilievi dell'Ossola.
Sulle Alpi Centrali neve oltre i 2200-2500 metri.
Sulle Alpi Orientali neve oltre i 2300-2600 metri.
Accumuli discreti.



Venerdì 17 tempo perturbato al Nord con piogge sparse a tratti intense su Piemonte occidentale e Valle d'Aosta. Piogge anche sulla Toscana e a tratti tra Lazio e Campania. Nuvoloso con schiarite sull'Adriatico. Più sole al Sud. E la NEVE? tenderà a calare liemente a partire dai settori occidentali mentre altrove rimarrà pressochè stazionaria:
Alpi Occidentali neve oltre ai 1600-2000 metri con locali abbassamenti sui rilievi Torinese e Ossola
Alpi Centrali neve oltre i 2100-2500 metri.
Alpi Orientali neve oltre i 2000-2500 metri.


Sabato 18 assisteremo ad un ulteriore peggioramento sul Nord Italia con piogge anche forti tra Valle d'Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia e Toscana. Fenomeni più deboli sul resto del Triveneto ma anche qui in peggioramento in giornata. Sul Centro Italia mattina con piogge sul Tirreno centro-settentrionale in estensione verso sera anche sul versanti Adriatici e Sardegna. Sul Sud tempo buono con un pò di nuvolosità sparsa. E la NEVE? è atteso un calo generale delle temperature su tutte le quote con neve in discesa sui settori occidentali.
Alpi Occidentali neve oltre i 1500-1800 metri con locali abbassamenti nei rovesci più forti.
Alpi Centrali neve oltre i 1900-2100 metri.
Alpi Orientali neve oltre i 2000-2300 metri.


Domenica 19 piogge forti su tutto il Centro-Nord con picchi elevati tra basso Piemonte, Lombardia e Liguria. Più asciutto sulla Sardegna meridionale. Situazione critica per i fiumi e zone soggette ad allagamenti ma di queste ne parleremo meglio nei prossimi giorni. In giornata tendenza a temporanea cessazione delle piogge a partire dal Nord-Ovest. In serata attenuazione delle piogge ovunque ma ancora presenti a macchia di leopardo sul Centro-Nord. Tempo variabile ma senza rischio di pioggia al Sud. E la NEVE? tenderà a calare su tutti i settori alpini per un generale calo termico in quota.
Alpi Occidentali neve oltre i 1500-1800 metri con locali abbassamenti nei rovesci più intensi.
Alpi Centrali neve oltre i 1600-1900 metri con locali abbassamenti nei rovesci più intensi.
Alpi Orientali neve oltre i 2000-2300 metri nella prima parte della giornata in calo fin verso i 1800 i serata.



In seguito? E' attesa una seconda perturbazione sul Nord-Ovest nella giornata del 20 con altre pioggie. Il fatto saliente sarà la neve che tenderà a calare sensibilmente fin sotto i 1400 sulle Alpi. Seguite gli aggiornamenti...

In Prima Pagina

13 NOVEMBRE ore 14:33

Ritorna l'alta pressione almeno fino a giovedì 16 Novembre. Poi nel week-end marcato peggioramento sul Nord-Ovest con piogge forti!

Ebbene siamo ritornati nuovamente alle condizioni di qualche giorno fa, cioè alta pressione e cieli sereni. Soltanto la Calabria e Sicilia sta vivendo qualche ora di nuvolosità associata a leggeri piovaschi ma in via di miglioramento nella serata. Saremo ancora alle prese con fitti banchi di nebbie sulla Valpadana e valli del Centro ed elevati scarti termici tra la notte e il giorno. Pertanto come detto l'alta pressione resisterà ancora per alcuni giorni ma verrà subito sconfitta da una massa di aria fredda che scendendo da W la scaccerà verso la Grecie e l'Africa orientale. Di conseguenza il tempo incomincerà a cambiare a partire dal nord-ovest e Tirreno settentrionale con prime piogge (inizialmente debole e irregolari) nella giornata del 16 per poi divenire molto intensi o forti tra il 17 e il 19 su Piemonte, Valle d'Aosta, Liguria, Lombardia e Toscana. I modelli a nostra disposizione evidenziano anche la possibilà di maltempo con precipitazioni abbondanti e copiose. Una situazione gravemente pericolosa dato che i terreni non sono propriamenti predisposti ad assorbire grandi quantità d'acqua data la grande siccità di quasi 2 mesi e pertando si rischia lo straripamento di fiumi e allagamenti. NON stiamo assolutamento allarmando nessuno anche perchè mancherebbe ancora 5-6 giorni prima dell'evento. Sul resto del Meridione tempo asciutto, soleggiato e aumento della temperatura. Voi intanto seguite gli aggiornamenti per sapere le news del momento...


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