venerdì, novembre 10, 2006

Previsioni a Lungo Termine

10 NOVEMBRE ore 20:46

Piogge a metà mese? La tendenza potrebbe essere questa ma vediamo i dettagli in sieme

Non abbiamo ancora le conferme circa il peggioramenti atteso a metà mese sull'Italia ma possiamo cercare di tirera le prima somme sugli eventuali fenomeni previsti. Innanzi tutto la discesa di aria fredda attesa, verso il 14 Novembre tenderà a scendere verso la Spagna sviluppandosi ed estendendosi verso il 15 sull'Italia nord-occidentale. Su queste regioni nella notte tra il 15 e il 16 si potranno verificare le prima piogge in estensione ed in intensificazione nella giornata del 16 sul resto del settore e sul Tirreno settentrionale. Nella giornata del 17 la depressione fredda farà un'altro passo verso est entrando così più decisa in sede mediterraneo. Foriere di piogge anche forti sul nord-ovest e Tirreno settentrionale in estensione al resto del Nord e resto delle regioni terrieniche. Qualche piovasco anche sulla Sicilia ma in esaurimento. Anche per il 18 Novembre si attendono piogge intense sul Nord e Centro Italia, mentre sul resto del Paese il tempo sarà buono. E per la NEVE, cadrà a quote basse? Assolutamento no, anzi con l'arrivo delle precipitazioni la quota neve tenderà a salire sulle Alpi a causa di venti di Scirocco da Sud e pertando i fiocchi bianchi cadranno solo oltre i 2500-2800 metri. Per essere pignoli si potrebbero avere fiocchi anche anche a quote infiori ai 1800 metri sull'Ossola e Alpi Aurine ma non andiamo ancora nel dettaglio. La strada è ancora lunga prima dell'evento. Come periodo e un pò fuori dalla norma portare la neve a quote così elevate ma basterà comunque a dissetare i ghiacciai ormai assetati da più di 2 mesi e far contenti gli impianti sciistici. D'altronde le maggiori località sciistiche si trovano a questa quota! Insomma un'evento che fa "gridare" all'Autunno VERO e che farà vedere il suo volto minaccioso! Per maggiori informazioni seguite gli aggiornamenti....


Astronomia

10 NOVEMBRE ore 17:03

Le STELLE ... Che caratteristiche hanno? Scopriamoli in sieme...

Normalmente si definisce stella un corpo celeste che brilla di luce propria. Una stella, in termini semplici, è un'enorme sfera di gas caldissimo. In termini più precisi, è una sfera di plasma in equilibrio idrostatico che genera energia nel suo interno attraverso dei processi di fusione nucleare. L'energia che viene prodotta viene irradiata nello spazio sotto forma di onde elettromagnetiche e neutrini.
Il Sole è generalmente preso in considerazione come il prototipo di stella (non perché sia in qualche modo particolare, ma perché si tratta della stella più vicina e quindi più facile da osservare e più studiata), e la maggior parte delle caratteristiche delle altre stelle sono di solito espresse in unità solari. Per esempio, la massa del sole è:
Ms = 1,99 × 1030 kg.
Le masse di tutte le altre stelle sono espresse in Ms, e vanno da 0,07 Ms per le più piccole fino a 40-50 Ms per quelle più grandi, anche se il limite superiore è molto incerto.





Popolazione stellare dell'Universo

La stella più vicina alla Terra, a parte il Sole, è la Proxima Centauri (parte del sistema di Alpha Centauri), che si trova a 40.000 miliardi di chilometri di distanza. La luce emessa da Proxima Centauri impiega 4,2 anni a raggiungerci (vedi anno luce). Se si intraprendesse un viaggio verso Proxima Centauri a bordo del TGV, il treno francese che detiene il record per la sua categoria di 515 chilometri all'ora, occorrerebbero quasi 9 milioni di anni per arrivare.
Gli astronomi stimano che esistano almeno 70.000 miliardi di miliardi di stelle (7 × 1022) nell'Universo conosciuto. Esse sono raggruppate in galassie, ognuna delle quali contiene da qualche miliardo a qualche centinaio di miliardi di stelle ed è ben separata dalle altre.
Molte stelle sono legate gravitazionalmente ad altre stelle, formando stelle doppie o a volte sistemi più complessi come le stelle triple.
Le stelle hanno dimensioni che vanno dalle microscopiche stelle di neutroni (in realtà un cadavere stellare), di appena qualche decina di chilometri, fino a supergiganti come la Stella Polare e Betelgeuse, la quale ha un diametro 1000 volte superiore a quello del Sole, ovvero circa un miliardo e mezzo di chilometri.


Evoluzione stellare

Le teorie sull'evoluzione stellare descrivono i diversi stadi dell'esistenza di una stella e i parametri che determinano le sue modalità di sviluppo. Le osservazioni hanno mostrato che le stelle possono essere collocate in un grafico teorico, chiamato diagramma Hertzsprung-Russell (dal nome degli astronomi Ejnar Hertzsprung e Henry Norris Russell che per primi lo hanno proposto) che pone a confronto la luminosità e la temperatura. La maggior parte delle stelle si dispone in una banda obliqua nota come sequenza principale, al di fuori della quale si trovano i gruppi delle giganti rosse e delle nane bianche.
Una stella nasce da una nube di gas e polveri relativamente fredda, con densità migliaia di volte maggiore di quella della circostante materia interstellare. La contrazione di questo gas, e il suo conseguente riscaldamento, continua finché la stella si trasforma in una protostella che emette radiazioni elettromagnetiche nella banda dell'infrarosso. La temperatura interna cresce ulteriormente fino a raggiungere un valore di circa 1.000.000 °C, sufficiente perché si inneschino le reazioni nucleari che trasformano l'idrogeno e il deuterio (il cosiddetto idrogeno pesante) in elio, con conseguente emissione di una grande quantità di energia nucleare. In questo stadio la contrazione si arresta e la stella vive una fase di stabilità.
Quando l'idrogeno comincia a esaurirsi, il rilascio di energia nucleare cessa, la contrazione dovuta alla gravità riprende e la temperatura aumenta fino a innescare nuove reazioni nucleari, che coinvolgono stavolta l'elio prodotto nella precedente fusione. Si ha quindi una fase di espansione della stella che in base alla massa iniziale diventerà o una Gigante Rossa o una Supergigante Rossa. Se l'espansione supera il punto di equilibrio, sarà ben presto seguita da una nuova contrazione e poi da una nuova espansione, per cui le dimensioni della stella oscilleranno più volte, tanto che la stella sembrerà "pulsare".Via via che l'elio termina si susseguiranno altre reazioni nucleari che porteranno alla creazione di nuclei di ferro, il combustibile della stella è quindi terminato ed essa sarà costretta a comprimersi nuovamente sotto la forza della gravità.
In base alla massa iniziale della stella essa seguirà due diverse "morti"
Se la massa è poco inferiore o uguale a quella del Sole la stella contraendosi espellerà gli strati più esterni dando origine a nubi di gas in espansione (le nebulose planetarie, da questo materiale si formeranno le successive generazioni di stelle). Con la perdita dell'involucro esterno non rimane altro che un nucleo rovente, che si contrae e si riscalda ulteriormente a spese dell'idrgeno residuo. Dopo poche migliaia di anni, la fusione si esaurisce del tutto e la stella inizia a raffreddarsi, rimanendo compatta e "nuda", diventa una nana bianca.
Le stelle con massa migliaia di volte superiore a quella solare evolvono rapidamente, giungendo allo stadio di supernova in pochi milioni di anni e lasciando come resto una stella di neutroni. Esiste un limite per la massa di questi oggetti, oltre il quale essi continuano a contrarsi fino a diventare un buco nero. Stelle medie come il Sole hanno vite di molti miliardi di anni. L'evoluzione finale di una stella di piccola massa non è nota, a parte il fatto che essa smette di emettere luce in maniera apprezzabile. Probabilmente esse diventano nane brune, cioè stelle molto fredde che si estinguono lentamente.
La nascita delle stelle è stata osservata nelle foto scattate con i grandi telescopi. Le moderne tecniche di osservazione dello spazio in ultravioletto e in infrarosso, e la radioastronomia hanno permesso di individuare i luoghi di formazione stellare.


Classificazione stellare

La classificazione delle stelle va da quelle del tipo O (più grandi e luminose) a quelle del tipo M, che sono di solito grandi appena da permettere che abbia inizio la fusione dell'idrogeno. Quasi tutti i tipi di stella classificati sono (in ordine decrescente di temperatura): O, B, A, F, G, K, M (in lingua inglese è stata coniata una frase per ricordarsi facilmente questa scala: Oh Be A Fine Girl, Kiss Me). Ogni tipo è ulteriormente suddiviso in dieci sottoclassi, da 0 a 9. Per esempio, il tipo A più caldo è l'A9, che è molto simile al B0. Esisono poi alcuni tipi più rari per stelle particolari, come le stelle al carbonio.
Le stelle più comuni sono quelle piccole e rosse, di tipo M. Stelle grandi e luminose, come le O e B, sono molto rare, ma visibili a grandi distanze.
Il sole è una stella di tipo G2, che statisticamente è molto vicina alla media delle stelle osservate finora. La maggior parte delle stelle cadono nella cosiddetta sequenza principale del diagramm H-R, una descrizione delle stelle basata sulla loro magnitudine assoluta e sul loro tipo spettrale (che dipende dalla temperatura, e da altri parametri).

Nomi delle stelle

La maggior parte delle stelle sono identificate da numeri di catalogo; solo una piccola parte di esse ha un nome vero e proprio. I nomi possono essere sia nomi tradizionali (la maggior parte dei quali provenienti dall'arabo), oppure essere designati secondo Flamsteed o Bayer. La sola organizzazione riconosciuta dalla comunità scientifica che può dare nomi alle stelle è l'Unione Astronomica Internazionale. Alcune società private permettono di scegliere un nome per una certa stella, ma questo non è riconosciuto dalla comunità scientifica.

In Primo Piano

10 NOVEMBRE ore 15:19

Entriamo nel dettaglio: cosa dobbiamo attenderci domani?

Nord Ovest: un pò di nuvolosità sulle pianure e sui settori alpini. Qualche schiarite e a tratti soleggiato sul basso Piemonte e Liguria. Nel pomeriggio si assiterà ad un lieve peggioramento sui rilievi di confine della Svizzera e Austria con qualche spruttata di neve oltre i 1800 metri a quote più basse Oltralpe. Qualche piovasco atteso anche sullo Spezzino. Venti da NW con raffiche sulle zone alpine anche forti sui versanti esteri. In prevalenza meridionali sulla Liguria. Temperature massime in lieve aumento nel valori massime, in calo quelli minime.

Nord Est: tempo soleggiato nella prima parte della giornata. Nel pomeriggio/sera qualche velatura o addensamento innoquo raggingerà le zone pianeggianti ma senza conseguenze. Nuvolosità invece più compatta e associata a rovesci di neve debole oltre i 1200-1400 metri sui crinali di confine con l'Austria. Venti dai quandranti occidentali. Temperature massime in lieve aumento, minime stazionarie.

CENTRO: soleggiato nella prima parte della giornata ma nel corso del pomeriggio tenderà ad aumentare la nuvolosità sulla Toscana, Umbria e medio Adriatico ma senza piogge. Non si escludono nella tarda serata primi piovaschi sull'Isola d'Elba in trasferimento nella notte verso la costa toscana. Nuvolosità intensa ma scarsi fenomeni sulla Sardegna. Venti settentrionali in rotazione in giornata dai quandranti occidentali. Massime e minime stazionarie.

SUD: molto sole su tutte le regionie. In serata tendenza ad aumento della nuvolosità sui settori tirrenici dove in nella notte saranno possiabili deboli piogge. Venti nord-occidentali in rotazione da sud-ovest. Temperature massime in lieve aumento, minime stazionarie.


In Prima Pagina

10 NOVEMBRE ore 14:46

Week-End all'insegna del sole sul Settentrione con venti di Foehn e neve sulle creste alpine. Nuvolo con piogge sulle regioni centrali e meridione ma in miglioramento domenica. In seguito probabile pieggioramento serio!

In queste ore le correnti fredde da Est stanno portando estesa nuvolosità sulle regioni dell'Adriatico e sul Meridione con piogge sparse e qualche rovescio. Neve oltre i 1200 metri in calo verso sera dove comunque i fenomeni si attenuaranno sia su Marche, Abruzzo, Molise e Puglia e sia sulle restati regioni del Sud. Bello altrove con un pò di nuvolosità sui rilievi alpini. Domani (sabato 11 novembre) tempo sostanzialmente stabile e soleggiato ma nella seconda parte della giornata tenderà a peggiorare sulle Alpi con prime nevicate sui confine esteri tra Svizzera e Austria. Un pò di nuvolosità anche sulle pianure del Settentrione dove non esludiamo qualche piovasco anche sui settori pedemontani del Piemonte e Lombardia. Domenica 12 neve sui contrafforti esteri delle Alpi, sole ma venti di Foehn anche forti sulle pianure del Nord. Peggiora anche sul Centro Italia per infiltrazioni fredde che gireranno l'ostacolo alpino e si tufferanno verso il Mar Tirreno. Pertanto sono attese piogge su Toscana, Umbria e Lazio in estensione in serata verso sud. Sono attese piogge anche moderate con locali temporali tra Calabria e Sicilia Tirrenica. In serata si attenuano le precipitazioni a nord. Lunedì 13 ancora residue piogge sulle regioni del basso Tirreno e Meridione ma in via di esaurimento. Bello altreve con venti di Foehn in Valpadana. Ancora rovesci di neve sui versanti esteri delle Alpi.
LA NOVITA?
E' atteso verso il 16 una saccatura lambire l'Europa occidentale e con esso anche corpi nuvolosi che si portaranno oltre alla Francia e Spagna anche sull'Italia occidentale con probabilità di piogge sul Tirreno e nord-ovest. In seguito la saccatura entrarà decisa sul Mediterraneo portando piogge anche intense su tutti le regione, specialmodo su quelle occidentali. Spostando lo sguardo più a lungo termine (intorno al 20-25 novembre) la goccia fredda si isolerà sul Portogallo constringendo le perturbazioni a viaggiare verso ovest. Fiorera pertanto di piogge intense sul Mediterrano. Per quel che riguarda le temperature? Non subiranno grandi variazioni. Soltanto a metà mese si potranno perdere alcuni valori ma sostanzialmente rimarremo su livelli stagioni o addirittura oltre. Seguite gli aggiornamenti...
RICERCA