sabato, novembre 11, 2006

In Primo Piano

11 NOVEMBRE ore 20:35

Le PIOGGE e le NEVICATE di questa notte? Dove? Vediamo in sieme...

Dopo il passaggio perturbato oggi tra Svizzera e Valle d'Aosta con qualche piogge e qualche spruzzata di neve oltre i 2000 metri saremo nuovamente interessati nella notte da un'altra perturbazione fredda da N-NW che si addosserà sulle Alpi di confine provocando nevicata ad effetto STAU dalla Svizzera all'Austria oltre i 1400 metri (accumuli di 10-30 cm), eccetto per quanto rigurda le Alpi Cozie e Marittime che rimarranno all'asciutto per la protezione dalla barriera alpina. Qualche spruzzata di neve anche su alcune località intaliane prossime ai confine esteri, per esempio: Bardonecchia, Bionaz, Chamois, Courmayeur, Formazza, La Thuile, Madesimo, Livigno, Ollomont, Pila, Plan de Coronese, Plan-Val Pessiria, Torgnon, Valgrisenche, Val Isarco, Valli Tures e Aurina, Volturnanche, Watles, Funivie Speikboden e Champoluc ma anche altre località. Oltre le nevicate sono attese anche piogge su buona parte dell'Europa a nord delle Alpi. Piogge seppur deboli anche sullo Spezzino e Toscana centro-settentrionale. Fenomeni anche su Abruzzo e Appennino centrale in seguito (nella mattina di domani) in estensione sul resto del Tirreno e Meridione. Cartine a cura di ETA

Astronomia

11 NOVEMBRE ore 14:15

Le GALASSIE. Che cosa sono?

In astronomia, col termine galassia ci si riferisce a un sistema legato gravitazionalmente costituito da stelle, gas interstellare, polveri e, probabilmente, materia oscura.
Tipicamente le galassie hanno una massa compresa tra le 105 (galassie nane) e le 1012 (ellittiche giganti)
masse solari; luminosita' comprese tra le 105 e le 1011 luminosità solari; diametri che vanno dalle poche unità alle centinaia di kiloparsec (kpc) ed, in genere, tendono a raggrupparsi in strutture piu' complesse come i gruppi o gli ammassi di galassie.
La
classificazione delle galassie può essere fatta in base alle forma (ellittiche, spirali o irregolari) in base alla massa totale (giganti o nane), al contenuto stellare (in inglese early-type o late-type), all'attività nucleare (radiogalassie, quasar ecc.). Anche la dinamica delle stelle al loro interno può essere fonte di classificazione; infatti, in una spirale le stelle orbitano attorno al centro galattico mentre, nelle ellittiche le stelle sono animate da moti caotici.
La formazione ed evoluzione delle galassie non è stata ancora completamente compresa ed ancora oggi diverse teorie tentano di spiegare come esse sono nate ed evolute. Una di queste teorie, coerente con il modello cosmologico comunemente accettato, prevede che le galassie si evolvano da
protogalassie, fino a diventare le galassie che oggi osserviamo, principalmente tramite la fusione (o il merging) di galassie più piccole.
Un esempio di galassia è la
Via Lattea, o semplicemente Galassia, nella quale si trova il nostro Sistema Solare. La Via Lattea è una spirale barrata con un diametro di 30 kiloparsec (abbreviato in kpc), contenente circa 400 miliardi di stelle, ed ha una massa totale di circa mille miliardi di volte quella del Sole. All'esterno della Via Lattea, a poche decine di kpc di distanza, si trovano due piccole galassie irregolari, le Nubi di Magellano (visibili ad occhio nudo nell'emisfero australe), satelliti della nostra Galassia. Nell'emisfero boreale è invece ben visibile ad occhio nudo la galassia di Andromeda che è la galassia spirale più grande del Gruppo Locale e che dista da noi
circa 700 kpc.

Morfologia delle galassie

Le galassie generalmente si dividono in tre tipi principali: ellittiche (E), spirali (S) e irregolari (Ir, quelle che non si classificano facilmente come spirali né come ellittiche). Una descrizione più articolata è data dalla Sequenza di Hubble (dal nome dell'astronomo Edwin Hubble, che propose questo sistema di classificazione), che tiene conto di parametri morfologici quali il rapporto tra gli assi di una galassia ellittica o la presenza di una barra centralmente ad una galassia spirale. La nostra galassia, la Via Lattea, a volte chiamata semplicemente Galassia (con la maiuscola), è una grande spirale barrata con un diametro di circa 30 kiloparsec, o 100.000 anni luce, contenente circa 400 miliardi di stelle, ed ha una massa totale di circa mille miliardi di volte quella del Sole.





Spirali

Nelle galassie spirali, i bracci di spirale hanno la forma approssimata di una spirale logaritmica, un andamento che può essere spiegato qualitativamente come il risultato di un disturbo in una massa uniforme rotante di stelle. Come le stelle, i bracci di spirale ruotano attorno al centro, ma lo fanno con velocità angolare costante. Questo significa che le stelle entrano ed escono continuamente dai bracci. Si pensa che questi siano zone di alta densità, o onde di densità. Quando le stelle entrano in un braccio, rallentano la loro orbita, creando così una zona di densità maggiore; è un meccanismo simile ad un' "onda" di automobili lente su un'autostrada. I bracci sono ben visibili perché l'alta densità facilita la formazione stellare, e contengono quindi molte stelle giovani e brillanti.
Alcune galassie sono sede di fenomeni molto energetici e sono dette galassie attive. Tra queste le galassie di Seyfert, i quasar e gli oggetti BL Lac.


Struttura su grande scala


Lo spazio tra le galassie è relativamente vuoto, eccetto per le nubi di gas interstellari.
Poche
galassie sono isolate, e sono dette galassie di campo. La maggior parte sono legate gravitazionalmente a numerose altre. Strutture contenenti fino a 50 galassie sono dette gruppi di galassie, mentre strutture più grandi, contenenti diverse migliaia di galassie in una zona grande alcuni megaparsec, sono dette ammassi. I superammassi di galassie sono strutture gigantesche contenti decine di migliaia di galassie, unite in ammassi, gruppi e a volte individualmente. Vi sono recenti evidenze di strutture di dimensioni ancora maggiori del superammasso, come ad esempio la cosiddetta "grande muraglia". Nonostante ciò in cosmologia si ritiene comunemente che su scale sufficientemente grandi l'universo si possa considerare omogeneo ed isotropo: ciò è giustificato in parte dall'evidenza osservativa dell'isotropia della radiazione cosmica di fondo.
La nostra galassia è fa parte del Gruppo Locale di cui è la seconda più massiccia dopo la galassia di Andromeda. In tutto, il Gruppo Locale contiene circa 30 galassie, e ha un diametro di dieci megaparsec. Il Gruppo Locale fa parte del Superammasso Locale, chiamato anche Superammasso della Vergine.

Leggi di scala

Dall'osservazione sistematica delle galassie e in particolare dall'esame dei dati fotometrici e spettroscopici emergono delle regolarità che prendono il nome di "leggi di scala delle galassie". Le principali sono, per quanto riguarda i profili fotometrici, la legge di De Vaucouleurs per il profilo di brillanza superficiale delle galassie ellittiche, estesa dalla legge di Sersic, e l'analogo per le galassie spirali ovvero il profilo di brillanza esponenziale. Per quanto riguarda le relazioni spettroscopiche valgono le leggi di Tully-Fischer e di Faber-Jackson che legano la luminosità di una galassia rispettivamente spirale o ellittica alla velocità rispettivamente di rotazione o "termica" (delle stelle considerate come gas). Infine il Piano fondamentale delle galassie ellittiche che correla tre quantità: il raggio efficace, la luminosità e la summenzionata velocità "termica". Le leggi di scala hanno un ruolo importante in quanto fungono da vincolo per i modelli dinamici di galassia. Inoltre esse possono essere utilizzate come ausilio nella classificazione morfologica delle galassie o ancora, a patto di assumerle valide esattamente, come strumento di misura delle distanza.

Storia

Nel 1610, Galileo Galilei usò un telescopio per studiare la brillante banda presente nel cielo notturno, conosciuta come Via Lattea, e scoprì che era composta da un enorme numero di deboli stelle. In un trattato del 1755 Immanuel Kant, basandosi su di un precedente lavoro di Thomas Wright, fece l'ipotesi (corretta) che la galassia poteva essere un insieme rotante composto da un gran numero di stelle, tenute insieme dall'attrazione gravitazionale, simile al Sistema Solare ma su scala molto più grande. Il disco di stelle risultante sarebbe visibile come una banda nel cielo, dalla nostra prospettiva dentro il disco. Kant inoltre congetturò che alcune delle nebulose visibili nel cielo notturno fossero galassie separate.
Verso la fine del XVIII secolo, Charles Messier compilò un catalogo delle 109 nebulose più luminose, seguito poco dopo da un catalogo di 5000 nebulose messo assieme da William Herschl. Nel 1845, William Parsons costruì un nuovo telescopio e fu in grado di distinguere le galassie ellittiche da quelle spirali. Riuscì inoltre a distinguere sorgenti puntiformi di luce in alcune di queste nebulose, dando credito all'ipotesi di Kant. Nonostante questo, le nebulose non vennero universalmente accettate come galassie separate finché Edwin Hubble non risolse la questione nei primi anni venti. Usando un nuovo telescopio, riuscì a risolvere in stelle le parti esterne di alcune nebulose a spirale e identificò tra queste alcune variabili Cefeidi, riuscendone quindi a stimare la distanza: erano troppo distanti per far parte della Via Lattea. Nel 1936, Hubble pubblicò un sistema di classificazione delle galassie in uso ancora oggi, la Sequenza di Hubble.
Il primo tentativo di descrivere la forma della Via Lattea e la posizione del Sole al suo interno fu di Herschel nel 1785, contando accuratamente il numero di stelle presenti in differenti parti del cielo. Usando un metodo perfezionato, Jacobus Kapteyn arrivò nel 1920 a descrivere una piccola galassia ellissoide (diametro circa 15 kiloparsec), con il Sole vicino al centro. Un metodo differente inventato da Harlow Shapley, basato sulla posizione degli ammassi globulari, dette un risultato completamente differente: un disco piatto, del diametro di circa 70 kiloparsec, con il Sole molto lontano dal centro. Entrambe le tecniche non tenevano in considerazione l'assorbimento della luce da parte della polvere interstellare presente nel piano galattico. Dopo che Robert Julius Trumpler quantificò questo effetto nel 1930 studiando gli ammassi aperti, nacque la descrizione odierna della nostra galassia esposta più sopra.
Nel 1944, Hendrik van de Hulst predisse l'esistenza di una radiazione a microonde con lunghezza d'onda pari a 21 centimetri, emessa da idrogeno atomico presente nella galassia sotto forma di gas interstellare; questa radiazione fu osservata nel 1951. Essa permise un salto di qualità negli studi della nostra galassia, perché non è influenzata dalla polvere interstellare, e il suo spostamento Doppler può essere usato per mappare il moto dei gas nella galassia. Queste osservazioni portarono ad ipotizzare una struttura a barra rotante nel centro della Galassia. Con nuovi radiotelescopi, l'idrogeno può essere osservato anche in altre galassie. Negli anni 70 ci si rese conto che la massa totale visibile delle galassie (formata da stelle e gas) non è sufficiente per spiegare il veloce moto di rotazione del gas, e nacque la teoria della materia oscura.
A partire dagli anni 90, lo Hubble Space Telescope portò nuove osservazioni. Tra le altre cose, stabilì che la materia oscura nella nostra galassia non può consistere solamente di stelle troppo deboli per essere visibili. La spettacolare immagine Hubble Deep Field stabilì che il il numero di galassie è di almeno alcune centinaia di miliardi, nel solo universo osservabile.
La progressiva scoperta dell'esistenza di un numero talmente elevato di galassie analoghe alla via Lattea ha portato a profonde innovazioni filosofiche, come la crescente considerazione secondo cui è impossibile che la vita si sia sviluppata solo nel sistema solare.


In Primo Piano

11 NOVEMBRE ore 14:03

Cieli nuvolosi sulle regione Settentrionali. Peggiori nella serata di oggi sul Tirreno centrale con qualche pioggia in trasferimento domani su Adriatico e Meridione. Peggioramento serio a metà mese!

In queste ore nuvolosità estesa su buona parte del Nord più compatta ma senza fenomeni a ridosso dei rilievi. Tempo sostanzialmente buono in alta quota ma tra pochi minuti (pioggie già in atto sulla Svizzera) il primo fronte si addossera sull'Arco Alpino provocando piogge e neve oltre i 1600-1800 metri. Nella sera peggiorerà anche sullo Spezzino, Toscana, nord Lazio e Umbria con locali piovaschi in estensione nella notte su centro e basso Tirreno. Asciutto in Adriatico. Domani torveremo piogge su basso Tirreno, Calabria e Sicilia settentrionale ma anche sul resto del Meridionali. Occasionali temporali intensi sulle coste tirreniche. Foehn sulle Alpi e pianure prossime agli sbocchi vallivi. Neve sulle creste di confine tra Svizzera, Austria e a tratti su quello Francese nella prima parte. Temperature in lieve aumento nelle zone soggette al Favonio, altrove stazionarie o in lieve calo. Tra lunedì 13 e giovedì 15 ritorna il bel tempo a parte qualche isolato rovescio sui versanti jonici e fiocchi di neve sulle creste di confine delle Alpi. A partire dalla notte del 15 peggiora sul nord-ovest e alta Toscana per l'avvicinamento del fronte fredda da W. I fenomeni tenderanno a intensificarsi nella giornata toccando picchi elevati su questi settori nella giornata del 18 Novembre. Rispetto a ieri sembra che la depressione atlantica ritardi il suo arrivo ma queste sarà solo un fatto da vedere in seguito. Comunque le possibilità per le PIOGGE AUTUNNALI ci sono quasi tutte e aumentano in giorno in giorno. Staremo a vedere. Seguite gli aggiornamenti...


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