venerdì, novembre 17, 2006

Ultima Ora

17 NOVEMBRE ore 20:09

Piogge intense sono in atto sul nord e sull' est Piemonte, Lombardia e Savonese dove su quest'ultima zone si segnalano anche locali temporali. Piogge anche sulle Alpi occidentali. Neve oltre i 1900 metri ma a tratti anche fin sotto. Ombra pluviometrica (cioè assenza di piogge) sul Torinese, Cuneese e Astigiano. Nel corso delle notte le precipitazione tenderanno ad intensificazione sulle zone appena elencate, toccando picchi elevati di pioggia, sul Canavese, Biellese, Ossola e Varesotto. I fenomeni guadagnando terreno anche sui settori risparmiati precedentemente.

Astronomia

17 NOVEMBRE ore 14:00

I PIANETI... Cosa cosa sono e quanti sono? Scopriamoli leggendo questo articolo

Un pianeta è definito come un corpo celeste che orbiti attorno ad una stella (ma che non produca energia tramite fusione nucleare, ovvero non sia esso stesso una stella) la cui massa sia sufficiente a conferirgli una forma sferoidale e la cui fascia orbitale sia priva di eventuali corpi di dimensioni confrontabili o superiori.
Tale definizione è entrata ufficialmente nella nomenclatura astronomica il 24 agosto 2006, con la sua promulgazione ufficiale da parte dell'Unione Astronomica Internazionale. In precedenza non esisteva una definizione precisa, ma un'atavica indicazione (derivante dall'antica astronomia greca) per cui si considerava pianeta qualunque corpo celeste, dotato di massa significativa, che muovesse su orbite fisse.

Origine ed evoluzione del termine
Nell'antichità, come rivela l'etimologia del termine pianeta (vagabondo, in lingua greca), venivano considerati tali tutti gli astri che si spostavano nel cielo notturno rispetto allo sfondo delle stelle fisse, ovvero la Luna, il Sole, Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno. A loro si riferisce la scansione del tempo in settimane e, ad esempio, la presenza di sette bracci nella Menorah. Nel XVI secolo, con l'introduzione del sistema eliocentrico, divenne chiaro che Luna e Sole non condividevano in realtà la natura fisica e le caratteristiche orbitali proprie degli altri pianeti, e, al contrario, la Terra stessa doveva essere annoverata nella lista. Nel 1781 venne scoperto il primo pianeta che non era noto agli astronomi greci: si trattava di Urano. Nei successivi 150 anni sarebbero stati individuati, in successione, altri due pianeti, Nettuno e Plutone. Quest'ultimo è stato considerato pianeta dal 1930 al 2006, per essere poi declassato.
A partire dal 1801, inoltre, vennero progressivamente scoperti diverse decine di migliaia di corpi di dimensioni subplanetarie orbitanti attorno al Sole principalmente nella regione di spazio compresa fra l'orbita marziana e quella gioviana (la cosiddetta fascia principale); sebbene in un primo tempo designati come pianeti, questi corpi, in virtù del loro numero sempre crescente, vennero presto definiti come una classe di oggetti a sé, gli asteroidi. Fra di essi, solo poche decine sono caratterizzati da una forma approssimativamente sferica.

La promulgazione della nuova definizione
Lo schema dei nove pianeti classici rimase inalterato fino agli anni '90 del XX secolo; alla fine del 2002, tuttavia, le moderne tecniche osservative avevano già permesso l'individuazione di oltre cento corpi di questo tipo, fra pianeti extrasolari e planetoidi ghiacciati orbitanti nelle regioni periferiche del sistema solare esterno. Nel caso di questi ultimi, in particolare, la scoperta di corpi dalle dimensioni confrontabili o addirittura superiori a quelle di Plutone (il più piccolo dei nove pianeti) ha riacceso un forte dibattito sulla necessità di promulgare una definizione precisa di pianeta.
Il problema nasceva dal fatto che la classificazione dei corpi celesti derivava in parte dall'astronomia dell'Antica Grecia, che si limitava a chiarire che un pianeta era un qualsiasi corpo celeste che si muovesse lungo orbite ("schemi") fisse. Questa descrizione era stata limata col tempo fino a quella corrente, che tuttavia peccava in vaghezza e in genericità.
L'Unione Astronomica Internazionale ha così istituito nel 2003 il Comitato per la definizione di pianeta (PDC), composto da sette luminari provenienti da tutto il mondo, con il compito di dare una definizione precisa del termine. Nel corso della ventiseiesima Assemblea Generale dell'UAI (14-25 agosto 2006) la risoluzione proposta dal comitato è stata discussa, modificata ed il 24 agosto 2006 ufficializzata. Da tale data Plutone, precedentemente considerato un pianeta, è stato ridefinito, assieme ad altri corpi, come pianeta nano.

Classificazione planetaria
I pianeti del sistema solare possono essere divisi in due categorie principali secondo la loro composizione: quelli simili alla Terra (composti principalmente da roccia) sono chiamati pianeti terrestri, o pianeti rocciosi; quelli composti per lo più da materiale gassoso, come Giove, sono chiamati pianeti gioviani, o giganti gassosi.
Si registra talvolta l'utilizzo del termine "pianetini" per designare gli asteroidi, e dell'espressione "pianeti maggiori" per indicare i corpi planetari più grandi (quelli che sono normalmente chiamati pianeti).

Formazione di sistemi planetari
Si ritiene che i pianeti si siano formati nel collasso della stessa nebulosa protoplanetaria che ha dato origine alla stella centrale. I modelli di formazione planetaria predicono che si formano all'inizio numerosi nuclei di dimensioni ridotte, che si uniscono via via a formare corpi più grandi impattando tra loro.

Pianeti del sistema solare
Gli otto pianeti che, in base alla definizione ufficiale del 24 agosto 2006, compongono il sistema solare, in ordine di distanza crescente dal Sole, sono:
- Mercurio (☿)
- Venere (♀)
- Terra (♁), con un satellite naturale, la Luna.
- Marte (♂), con due satelliti naturali (Phobos e Deimos).
- Giove (♃), con sessantatrè satelliti naturali confermati.
- Saturno (♄), con cinquantasei satelliti naturali confermati.
- Urano (♅), con ventisette satelliti naturali confermati.
- Nettuno (♆), con tredici satelliti naturali confermati.

Dal 1930 al 2006 era considerato pianeta:
Plutone (♇), con tre satelliti naturali, Caronte, Notte e Idra.
Nel 2006 Plutone è stato riclassificato come pianeta nano.
Tutti i pianeti del sistema solare (eccetto la Terra) possiedono nomi derivati dalla mitologia romana; al contrario, i nomi dei principali satelliti naturali sono derivati da quelli di divinità o personaggi della mitologia greca (ad eccezione di quelli di Urano, che portano nomi di personaggi delle opere di Shakespeare).
Gli asteroidi, al contrario, possono essere battezzati, a discrezione del loro scopritore, con un nome qualunque (con l'approvazione dell'Unione Astronomica Internazionale).
Non sono ancora chiare le convenzioni di nomenclatura che verranno adottate per la categoria dei pianeti nani.



Pianeti extrasolari

Quasi tutti i pianeti extrasolari scoperti fino ad ora sono caratterizzate da masse pari o superiori a quella di Giove, il corpo planetario più massiccio del sistema solare; l'unica eccezione di rilievo è composta da tre pianeti orbitanti una pulsar, il resto di un'esplosione di supernova. Il motivo di questa apparente difformità con la distribuzione di masse osservata nel sistema solare è dato da un classico effetto di selezione, in virtù del quale i nostri strumenti sono capaci di vedere solo pianeti molto grandi e prossimi alla rispettiva stella madre, perché i loro effetti gravitazionali sono maggiori e più agevoli da individuare. Esistono con ogni probabilità pianeti extrasolari di dimensioni inferiori che siamo ancora incapaci di scoprire. Inoltre, è probabile che i pianeti fin qui scoperti non siano molto simili ai giganti gassosi del sistema solare, perché sono così vicini alla loro stella da sperimentare altissime temperature (fino al migliaio di gradi per alcuni) e sono spesso caratterizzati da un'orbita altamente ellittica, che li porta alternativamente vicini e lontani dalla loro stella. Corpi di questo tipo sono noti con l'appellativo di pianeti gioviani caldi.

Pianeti immaginari

L'esplorazione di altri pianeti è un tema costante della fantascienza, specie in relazione al contatto con forme di vita aliene. Durante le prime fasi dello sviluppo della fantascienza, Marte rappresentò il pianeta più frequentemente utilizzato e romanzato del nostro sistema solare; le sue condizioni in superficie erano ritenute le più favorevoli alla vita.
Gli scrittori nelle loro opere hanno creato migliaia di pianeti immaginari. La maggior parte di questi sono quasi indistinguibili dalla Terra. In questi mondi, le differenze rispetto alla Terra sono prevalentemente di tipo sociale; altri tipici esempi sono i pianeti prigione, le culture primitive, gli estremismi politici e religiosi, e così via.
Pianeti più insoliti dal punto di vista fisico si possono invece trovare nelle opere di fantascienza hard o classica; tipici esempi sono quelli che presentano su gran parte della loro superficie un unico ambiente climatico, ad esempio i pianeti desertici, i mondi acquatici, artici o interamente ricoperti da foreste.
Alcuni scrittori, scienziati e artisti hanno poi speculato riguardo a mondi artificiali o pianeti-equivalenti.
Alcune delle più celebri serie televisive fantascientifiche, come Star Trek e Stargate SG-1, sono basate sulla scoperta e sull'esplorazione di nuovi pianeti e di civiltà aliene.

In Primo Piano

17 NOVEMBRE ore 11:06

Mercoledì di pioggia in Portogallo
Accumuli diffusamente sopra i 35 mm nel paese lusitano. Giovedì di gran caldo in Germania: superati il 16 novembre in molte località i 20°C. Caldo anche in Algeria: 28°C a Orano e nella capitale. In Argentina settentrionale si sono superati diffusamente i 40°C mercoledì. Continuano, in Canada, sia il gelo nello Yukon che le piogge nel sudovest. L'uragano Sergio si muove nel Pacifico Settentrionale, al largo del Messico sudoccidentale.

Piogge abbondanti in Portogallo mercoledì 15 novembre. Questi alcuni accumuli: Portalegre 61 mm, Castelo Branco 56, Sintra 48, Penhas Douradas 45, Faro 38, Lisbona 37.
Alcune temperature massime in Germania di giovedì 16 novembre: Niederstetten 21,6°C, Aue 20,9°C, Landsberg 20,7°C, Karlsruhe 20,1°C. Notevolissimi a valori nei centri subalpini, dove si sono sfiorati 20°C a 1000 metri grazie al foehn: Oberstdorf 19,2°C, Garmisch 18,4°C, Monaco (osservatorio cittadino) 19,4°C.
Gran caldo in Algeria. 28,2°C la temperatura massima di giovedì 16 novembre ad Algeri / Dar El Beida. 28,0°C ad Orano.
Torniamo sull'ondata di freddo in Australia sudorientale. Giovedì 16 novembre, Mount Hotham (m 1849) ha fatto registrare -6,8°C di minima e -0,9°C di massima. A Canberra, la capitale, la minima di 1,4°C è stata davvero notevole, visto che siamo a neppure 600 metri di quota. La media delle minime di novembre nella capitale è 8,8°C. Sempre giovedì, a Melbourne gli estremi termici sono stati, all'aeroporto, 4,9° e 11,5°C, contro i valori medi di novembre di 12,0° e 21,8°C
Nel nord dell'Argentina il gran caldo è continuato mercoledì 15 novembre. Santiago del Estero ha superato i 42°C, oltre 11°C al di sopra della media del periodo. Pochi decimi sotto ai 42°C la massima di La Rioja, Catamarca, Villa de Maria del Rio Seco.
La città di Dawson, nello Yukon (Canada nordoccidentale) continua a essere attanagliata da una intensa ondata di gelo. Giovedì la temperatura è scesa sotto i -35°C, oltre 14°C al di sotto della media giornaliera. Dal 5 al 15 novembre, la temperatura media è stata inferiore a -31°C, 11°C al di sotto della media.
Nel Canada sudoccidentale, invece, ancora piogge nella prima parte della settimana, a continuare un trend piovosissimo in questo mese di novembre. A Squamish, per esempio, 149 mm sono caduti tra lunedì sera e mercoledì sera, ora locale. Nello stesso periodo, 139 mm a Port Alberni.
L'uragano Sergio continua a muoversi sulle acque della parte est del Pacifico Settentrionale, al largo del Messico sudoccidentale. Giovedì mattina Sergio, accompagnato da venti sostenuti fino a 100 miglia orarie, era centrato 435 miglia a sud-sudest di Manzanillo. La tempesta si spostava verso nord a 5 miglia orarie. Alle 21 GMT la tempesta, classificata come categoria 1, era centrata a 13,6°N 102,8°W, accompagnata da venti sostenuti a oltre 80 miglia orarie. Le previsioni indicano per Sergio una traiettoria verso nord-nordovest almeno sino a sabato notte, con indebolimento a "tropical storm". Su questo percorso previsto, il centro di Sergio rimarrebbe in mare aperto, avvicinandosi però alle coste del Messico sudoccidentale sabato, interessando quindi con vento forte e fenomeni le zone costiere presso Manzanillo.
A cura di www.meteogiornale.it

W ebcam-Clic

17 NOVEMBRE ore 10:39

Prime spolverate di neve nella notte oltre i 2200 metri sulle Alpi Valdostane e sulla cittadina di Cervinia. Ma la vera neve deve ancora arrivare!!

Nel corso della notte la Valle d'Aosta a ricevuto qualche spruzzata di neve in alta quota e qualche rovescio è arrivanto anche sulla cittadina di Cervinia. Nelle prossime ore si assisterà ad un marcato peggioramento sulla regione con piogge in pianura e neve in montagna oltre i 2000-2100 metri dove tenderà a calare in serata fin verso i 1800 metri. Attesa neve anche su Cervinia. Gli accumuli risulteranno abbondanti 15-20 sui rilievi sud-occidentali con confine con il Piemonte e 5-10 altrove. Qui sotto alcune webcam di questa mattino dove evidenziano il fenomeno nevoso della notte appena trascorsa. Per seguire le telecamere in presa diretta consultate il sito www.cervinia.it


In Primo Piano

17 NOVEMBRE ore 9:24

Arrivano le piogge da questa sera al Nord. Soltanto nubi ma asciutto altrove. Bello al Centro-Sud!

Mattinata decisamente autunnale quello di oggi specie al Nord-Ovest. Estasa nuvolosità e nebbie sparse sulle pianure anche fitte dove in certi tratti si scende sotto i 60 metri. Segnate nebbie anche sul Centro-Sud Italia. Difatti le autorità delle Autostrada hanno diramato l'allerta, vediamo le news:

Nebbia A Parma-Sasso Marconi - Nebbia A Banchi A1 Milano-Firenze (entrambe le direzioni) Nebbia A Banchi tra Parma e Sasso Marconi con visibilita' 80 metri.
Nebbia A San Cesareo-Ceprano - Nebbia A Banchi A1 Firenze-Napoli (entrambe le direzioni) Nebbia A Banchi tra Bivio A1/Diramazione Roma sud e Ceprano.
Nebbia A Ceprano-Caserta - Nebbia A Banchi A1 Roma-Napoli (entrambe le direzioni) Nebbia A Banchi tra Ceprano e Caserta Nord.
Nebbia A Bologna-Padova - Nebbia A Banchi A13 Bologna-Padova (entrambe le direzioni) Nebbia A Banchi tra Bologna Arcoveggio e Padova Industriale con visibilita' 70 metri
Nebbia A Bologna-Rimini - Nebbia A Banchi A14 autostrada Milano-Napoli-Ancona (entrambe le direzioni) Nebbia A Banchi tra Bivio A14/A1 Milano-Napoli e Rimini Nord con visibilita' 60 metri.
Nebbia A Ancona-Civitanova Marche - Nebbia A Banchi A14 Bologna-Pescara (entrambe le direzioni) Nebbia A Banchi tra Ancona Nord e Civitanova Marche.
Nebbia A Imola-Ravenna - Nebbia A14 Diramazione per Ravenna (entrambe le direzioni) Nebbia tra Bivio Diramazione Ravenna/A14 BO-TA e SS 309 Dir. con visibilita' 70 metri.

Queste erano le notizie di pochi minuti offerte da www.autostrade.it. L'evoluzione prevede comunque ancora banchi di nebbie persistenti fino a sera su buona parte delle pianure del Nord, mentre sul resto d'Italia tenderanno a dissolversi, riproponendosi però poi nella notte.

Osservando il tempo segnaliamo piogge in questo ore sul Savonese e Genovesato con rovesci anche intensi dove nella notte hanno assunto carattere anche temporalesco. Un pò di pioggia anche sulle Alpi occidentali ma il grosso delle precipitazioni dovrà arrivare nel pomeriggio/sera.
Sul resto del Nord nuvolosità più o meno accentuata ma con schiarite ampie tra Trentino e Friuli.
L'EVOLUZIONE PER OGGI (venerdi 17 novembre)
Peggiora sul nord-ovest con piogge sulla Valle d'Aosta, ovest e alto Piemonte e Appennino ligurre centrale. Altrove solo nubi ma con scarsa probabilità di pioggia. Neve sulle Alpi oltre i 2000 metri ma in calo in serata fin verso i 1700 sui rilievi occidentali. Solo nella sera precipitazioni in intensificazioni ovunque a partire da ovest. Bello altrove ma con nuvolosità ma senza fenomeni su Toscana, Lazio e Sardegna. Mite al Sud. Scirocco intenso sui mari di Ponente (specie mar Ligurie e Tirrenico).

DOMANI (sabato 18 novembre):
Tempo perturbato con piogge sparse più intense su Liguria, Lombardia e Alto Piemonte in esaurmimento in mattinata a partire dai settori occidentali. Nel pomeriggio piogge sul Triveneto mentre cieli quasi sereni su Piemonte, Liguria di Ponente e Valle d'Aosta. Neve sulle Alpi oltre i 1800-2000 metri. Nuvoloso al Centro con locali piogge sulla Toscana, Umbria, Lazio e Marche altreve asciutto. Variabilità al Sud ma con schiarite più ampie sulla Puglia. In serata i fenomeni cessano ovunque per l'allontanarsi della perturbazione. Troveremo solo residui rovesci sulle Alpi orientali e Appennino Toscano. Venti di Scirocco in rotazione da Libeccio. Mari mossi specie a Ponente.

IN SEGUITO: (21/26 novembre)
Dopo una parentesi più calma tra il 20 e il 21 il tempo tenderà nuovamente a peggiorare a partire dai versanti occidentali con nuove perturbazione atlantiche. Piogge pertanto attese grazie ad una discesa fredda da W sull'Europa centro-occidentale e sul Centro-Nord Italia. Potrebbe rimane all'asciutto con venti di Foehn i versanti a sud delle Alpi e le pianure del Nord-Ovest ma su questo ne parlaremo nei prossimi giorni. Sono attese le prime nevicata anche a quote medie (1200-1500 metri) e temperature in calo. Intorno al 26 si osserva una nuova poderosa discesa fredda da W con risvolti molto interessanti sulla nostra Penisola. Seguite gli aggiornamenti e intanto godetevi la prime piogge VERE della stagione Autunnale, poi si vedrà......






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