domenica, novembre 19, 2006

Previsioni a Lungo Terime

19 NOVEMBRE ore 19:54

Si prepara nel prossimo Week-End un nuovo FORTE PEGGIORAMENTO. Piogge abbondondanti su tutto il Centro-Nord e nevicate copiose sulle Alpi. Evoluzione critica per il Nord-Ovest.

Come già detto nell'articolo di ieri sera la situazione prevista nel prossimo week-end sarà di stampo prettamente Autunnale. Come evidenzia il titolo, purtroppo la situazione rimane molto preoccupante per quanto riguarda il Nord-Ovest e zone prealpine della Lombardia per le possibili piogge persistenti e smottamenti del terreno, oltre ad aumento della portata d'acqua dei fiumi. Di conseguenza la situazione dovrà essere tenuta in costante monitoraggio giorno dopo giorno. Intanto cosa dobbiamo attenderci? Rispetto a ieri le PIOGGE sembrerebbe meno intense del previsto ma il 26 Novembre rimane sempre caratterizzato da fenomeni intensi e persistenti, anzi si potrebbero estendere anche su buona parte del Centro Italia. Fenomeni temporaleschi sulle coste della Liguria e del Tirreno centro-settentrionale. Variabilità e tempo asciutto invece al Meridione. Per quanto riguarda le nevicate in un primo momento cadranno oltre i 2000 metri ma in calo nella giornata del 26 fino a 1400 sulle Alpi occidentali mentre altrove il calo sarà più contenuto. Gli accumuli potrebbero supere il metro nelle zone dove l'effetto STAU sarà più concentrato. Nevicate anche sull'Appennino settentrionale. Le temperature caleranno di alcuni gradi specie sui settori interessanti dalle precipitazioni. Venti di Scirocco forti da Sud sul Tirreno nella prima fase perturbata ma in rotazione da E. In seguito altre depressioni atlantiche questa volta a carattere freddo entrarenno in sede Mediterranea con nuove piogge e neve sulle Alpi. Tirando le somma possimo dire solo un ultima cosa: "l'ora delle piogge è cominciata".

In Primo Piano

19 NOVEMBRE ore 13:21

FREDDO INTENSO sul Canada e Nord dell'Asia.

Freddo intenso in queste ore sul Canada. Le temperature toccano valori di -25/-30°C tra Inuvik, Dawson e coste settentrionali dell'United States. Record per la cittadina di Prudhoe Bay che sfiora i -34°C. Altrove valori intorno ai -20/-5°C fino al cuore dell'America del Nord. Valori invece di oltre i 20°C sul sud dell'America con ben 28°C sulla città di Kongston sui Caraibi. Il tempo è nuvoloso ma verso sera vi saranno precipitazioni a carattere nevoso sul Canada occidentale. Freddo anche sull'Asia Settentrionale con valori di -30°C sulla Terra del Nord e M.l Byrranga. Altrove valori intorno ai -25/-7°C. Tempo perturbato con neve su Tiksi, Omsk, Abakan, Mosca e altre città a nord. Caldo intenso invese sull'Asia meridionale dove le temperature raggiungono i 28-35°C specie sulle zone costiere tra Ujungpandang, Kuala Lumpur, Ho Chi Minh, Bombay e Manila con umidità oltre il 70%. Qui sotto le temperature minime di questa mattina sulle due regioni. Per appronfimenti consultate www.direttameteo.it



In Primo Piano

19 NOVEMBRE ore 10:30

Ritorna la NEVE sulle Alpi occidentali questa sera /notte. Vediamo i dettagli.

Una nuova perturbazione è nel procinto di attraversare il Nord Italia questa sera. Intanto in queste ore si osservano le prime precipitazioni sulla Francia in marcia nel corso della giornata verso E-SE. Nella serata assisteremo ad un peggioramento marcato sulle Alpi occidentali e Valle d'Aosta con piogge in spostamento nella notte verso il Piemonte orientale, la Lombardia, la Liguria e sul resto del Nord Italia nella notte. Possibili piogge forti tra Liguria e Toscana. Risparmiata dalle precipitazioni il Piemonte occidentale che rimarrà riparato dalla catena alpina almeno per le zone pianeggianti del basso Torinese e del Cuneese. Attesa altra neve sulle Alpi oltre i 1800-2000 metri in serata ma in calo nella notte fin verso i 1600 tra Valle d'Aosta e Alto Piemonte. Qualche spruzzata di neve in alta quota anche sull'Appennino settentrionale. Gli accumuli varieranno da zona a zona. Picchi di 20 cm rigurderanno le zone al confine con la Savoia e la Valle d'Aosta occidentale per un effetto STAU sui contrafforti esteri, 10-13 cm le Alpi Gozie, 5-10 cm le Alpi Lepontine e 2-5 il resto delle Alpi Orientali. Esclusa dalla neve le Alpi lombarde.
Ma quali zone rivedranno nuovamente la neve?

Alagna Valsesia - Monterosa Ski
Antagnod - Monterosa Ski
Cervinia - Breuil
Chamois
Champoluc - Monterosa Ski
Champorcher
Claviere - Via Lattea
Gressoney-La-Trinité - Monterosa Ski
Macugnaga
San Domenico di Varzo
Torgnon
Valle Divedro
Valle Vigezzo
Valtournenche


Metereologia

19 NOVEMBRE ore 9:54

LA NEBBIA...quando e dove si manifesta

La nebbia (come la bruma) è un fenomeno meteorologico che consiste in una nube a contatto col suolo originata dall'evaporazione dell'umidità di questo o di una distesa di acqua superficiale. Tale vapore, muovendosi verso l'alto, si raffredda e si condensa in un aerosol formato da piccole gocce che rifrangono la luce solare, dando al fenomeno una colorazione opaca; questa condensazione può avvenire in modi diversi a seconda del tipo di raffreddamento che l'ha causata e assume diversi nomi; i principali sono:

  1. nebbia da irraggiamento
  2. nebbia da avvezione
  3. nebbia da evaporazione
  4. nebbia frontale (o da precipitazione)

Tipi di nebbia

La nebbia da irraggiamento può essere formata dal raffreddamento del suolo dopo il tramonto dalle irradiazioni termiche (infrarosso) in condizioni atmosferiche calme e con cielo sereno. Il suolo freddo provoca condensazione nell'aria più vicina per la conduzione di calore. In assenza di vento il livello della nebbia può essere meno profondo di un metro, ma in caso di turbolenza il livello può ispessirsi. La nebbia da irraggiamento è comune in autunno e di solito non dura a lungo dopo il sorgere del sole.
Si parla di nebbia da avvezione quando l'aria umida passa per avvezione sopra il terreno freddo e viene così raffreddata. Tale forma è più frequente sul mare quando l'aria tropicale incontra ad alte latitudini l'acqua più fredda. È anche estremamente comune il caso in cui un fronte tiepido passi sopra un'area abbondantemente innevata.
La nebbia da evaporazione è la forma più localizzata ed è creata dall'aria fredda che passa sull'acqua molto più calda. Il vapore acqueo entra velocemente nell'atmosfera tramite l'evaporazione e la condensazione ha luogo una volta che viene raggiunto il punto di rugiada. La nebbia da evaporazione è più frequente nelle regioni polari, e intorno ai laghi più grandi e più profondi nel tardo autunno e all'inizio dell'inverno. È strettamente collegata al Lake Effect Snow e alla Lake Effect Rain, e spesso causa nebbia ghiacciata o talvolta brina.
La nebbia frontale (o da precipitazione) si forma quando una precipitazione cade nell'aria secca dietro alla nube, le goccioline liquide evaporano in vapore acqueo. Il vapore acqueo si raffredda e al punto di rugiada condensa e forma la pioggia.
La nebbia ghiacciata si verifica quando goccioline liquide di nebbia congelano sulla superfice, formando della brina. Ciò è molto frequente sulla cima di quelle montagne che sono esposte a un debole vento. È equivalente alla pioggia ghiacciata e essenzialmente uguale al ghiaccio che si forma in un freezer.

La nebbia velata artica è quel tipo di nebbia dove le goccioline si sono congelate a mezz'aria in minuscoli cristalli di ghiaccio. Generalmente ciò richiede temperature ben al di sotto del punto di congelamento e quindi questo tipo di nebbia è comune solo nell'area e nei dintorni delle regioni artiche ed antartiche.
La nebbia si forma spesso nelle valli di montagna durante l'inverno. È il risultato dell'inversione di temperatura causata dall'aria fredda più pesante che si abbassa nella valle mentre l'aria più calda che si innalza e passa sopra le montagne. Si tratta sostanzialmente di nebbia da avvenzione limitata dalla topografia locale, che in condizioni di calma può durare diversi giorni.
Tutti i tipi di nebbia si formano quando l'umidità relativa raggiunge il 100% e la temperatura dell'aria scende sotto il punto di rugiada, spingendola in basso forzando il vapore acqueo a condensare.
Le città e aree più nebbiose in Italia sono: Ferrara, Mantova, Rovigo e Padova. Per questo motivo l'autostrada A13 che attraversa queste zone è stata la prima a sperimentare la segnaletica stradale per nebbia.




Effetti della nebbia

La nebbia riduce la visibilità. Sebbene alcuni mezzi di trasporto possano penetrate la nebbia usando il radar, i veicoli stradali devono viaggiare lentamente e usare più illuminazione. La nebbia localizzata è particolarmente pericolosa, poiché i guidatori possono essere colti di sorpresa. La nebbia è particolarmente rischiosa negli aeroporti, dove sono stati fatti alcuni tentativi per sviluppare metodi (come l'uso di riscaldamento o lo spruzzamento di particelle di sale) per aiutare la dispersione della nebbia. Tali metodi hanno ottenuto qualche successo alle temperature sotto il livello di congelamento.
Tale opacità riduce la visibilità, a distanze inferiori a pochi chilometri. La zona nella quale si sviluppa la nebbia è generalmente ben delimitata (si parla di una coltre di nebbia) a seguito dei fenomeni legati ad un fronte termico.
A seconda della sua densità, la nebbia può ridurre la visibilità a poche decine di metri, o addirittura a poche decine di centimetri. Tale riduzione della visibilità è una causa di incidenti nei trasporti.

Classificazione ai fini aeronautici

Nella meteorologia aeronautica, la dizione "nebbia" (FG, "fog" nei bollettini meteo) è associata ad una visibilità inferiore ai 1000 metri. Per visibilità superiore a 1000, ma inferiore a 3000 m, si usa "foschia" (BR, "mist").


Ultima Ora

19 NOVEMBRE ore 9:29

Segnalata in queste ore estesi banchi di nebbie su molte zone della Valpadana e delle zone interne del Centro. Queste sono le ultimi dati aggiornati per la nebbia dai centri autostradali:
Roncobilaccio - Nebbia A Banchi A1 Bologna-Firenze (entrambe le direzioni) Nebbia A Banchi tra Roncobilaccio e Barberino di Mugello.
Arezzo-Fabro - Nebbia A Banchi A1 Firenze-Roma (entrambe le direzioni) Nebbia A Banchi tra Arezzo e Fabro.
Chiusi-Ceprano - Nebbia A Banchi A1 Firenze-Napoli (entrambe le direzioni) Nebbia A Banchi tra Chiusi e Ceprano.
Frosinone-Capua - Nebbia A Banchi A1 Roma-Napoli (entrambe le direzioni) Nebbia A Banchi tra Frosinone e Capua.
Fiano Romano-Roma - Nebbia A Banchi A1 Diramazione Roma nord - GRA (entrambe le direzioni) Nebbia A Banchi tra Bivio Diramaz. Roma nord/A1 MI-NA e Bivio Diramazione Roma nord/G.R.A.
Torino-Marene - Nebbia A6 Torino-Savona (entrambe le direzioni) Nebbia tra Inizio A6 Torino-Savona e Marene con visibilita' 80 metri.
Firenze-Montecatini Terme - Nebbia A Banchi A11 Firenze-Pisa nord (entrambe le direzioni) Nebbia A Banchi tra Firenze Peretola e Montecatini Terme.
Pisa-Rosignano - Nebbia A Banchi A12 Genova-Rosignano (entrambe le direzioni) Nebbia A Banchi tra Pisa Centro e Rosignano Marittimo.
Imola - Nebbia A Banchi A14 Bologna-Ancona (entrambe le direzioni) Nebbia A Banchi tra Imola e Faenza con visibilita' 60 metri.
Imola-Ravenna - Nebbia A14 Diramazione per Ravenna (entrambe le direzioni) Nebbia tra Bivio Diramazione Ravenna/A14 BO-TA e SS 309 Dir. con visibilita' 40 metri.
Carsoli-Assergi - Nebbia A24 Roma-L'Aquila-Teramo (entrambe le direzioni) Nebbia tra Carsoli-Oricola e Assergi.
Torano - Nebbia A25 Torano-Pescara (entrambe le direzioni) Nebbia tra Bivio A25/A24 Roma-Teramo e Magliano dei Marsi.
Alessandria-Vercelli - Nebbia A Banchi A26 Genova Voltri-Gravellona Toce (entrambe le direzioni) Nebbia A Banchi tra Alessandria sud e Vercelli est.
Vercelli-Santhia' - Nebbia A Banchi Diramaz. A26-A4 Stroppiana Santhia (entrambe le direzioni) Nebbia A Banchi tra Bivio Diramaz. A26-A4/A26 Trafori e Nodo Diramazione A26-A4/A4 TO-TS.

Come avrete letto molte zone del Nord Italia (specie zone pianeggianti) sono avvolte da una spessa coltre di nebbia che in certi tratti ha una visibilità di poco superiore ai 60 metri. Prestare molta attenzione e in questi casi quando la visibilità è sotto i 100 metri procedere ad una velocità di 40-50 km/h.



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