venerdì, novembre 24, 2006

Clima e Natura

24 NOVEMBRE ore 20:38

Cosa è il "whiteout"?
Whiteout: Solo un muro bianco ed un fortissimo vento gelido; la nebbia più impenetrabile che esista. Un bianco totale: come essere travolti da una slavina.


Frequenti tempeste delle sconfinate terre gelide antartiche o canadesi.
Praticamente non esiste preavviso o possibilità di intercettare questo tipo devastante di tempesta. Non è assolutamente riconducibile al blizzard, ma cento volte più potente. Una bomba che esplode all'improvviso.
Molti ricercatori durante le loro spedizioni su dette terre, se qualcuno riesce ancora a conservarne la memoria dopo tale evento, hanno riportato e descritto gli effetti di questo "bianco fuori".
- Una giornata che si apre con un cielo limpido e di un blu accecante, mentre tutto intorno, la rifrazione dei raggi solari sulle distese "infinite" di neve e ghiaccio acceca la vista.
Una striscia compatta e lontana, di nebbia molto fitta, sembra rovinare questo incanto naturale e sublime.
Nulla di preoccupante si tratta solo di nubi molto basse che nel periodo invernale sono assai frequenti nelle zone antartiche.
Con il passare delle ore questo velo fitto ed impenetrabile sembra avanzare. Non c'è vento, quindi meglio non allarmarsi e la pressione atmosferica sembra addirittura essere aumentata di 2 o 3 hpa.
Tutto ciò risulterà assolutamente fuorviante, poiché nel giro di qualche ventina di minuti, un fortissimo vento inizierà a soffiare con raffiche di oltre 130 kmh.
Molti che si trovavano nei pressi delle tende cercheranno in esse il rifugio più sicuro; mentre gli altri che si erano spinti più lontano, per ispezionare il territorio, verranno investiti da una valanga di neve che li farà piombare in una situazione di totale disorientamento e panico.
Un'ora sospesi nella nebbia più impenetrabile che esista che non permette di essere "penetrata" dallo sguardo neanche di qualche metro. Il bianco intorno era totale; come se una slavina li avesse letteralmente travolti.
Eppure riuscivano a respirare, sebbene a stento, ma non comprendevano, pur muovendosi in maniera caotica, da quale parte fossero diretti o se il loro movimento fosse "irreale e passivo" . Letteralmente in balia del "whiteout".
Quindici persone, tutte raggruppate nello stesso punto ma, che alla fine e dopo questo passaggio della nube tempestosa, si trovarono disseminati decine di chilometri l'uno dall'atro.
Qualcuno già in fase di congelamento, altri che avevano perso completamente l'orientamento ed i più, sfiniti e sotto una pesante coltre di neve, non ricordavano nulla di quanto accaduto. Non v'era più alcuna traccia o minimo punto di riferimento per procedere verso la base. Diversi di loro cercarono per interi giorni il punto d'origine, altri non lo trovarono mai totalmente privati delle capacità orientative. -
Solo un muro bianco ed un fortissimo vento gelido.


L'inversione termica
Non sempre la temperatura diminuisce col salire di quota. Vediamo i meccanismi fisici che favoriscono il fenomeno dell'inversione termica.

Uno degli aspetti più interessanti nello studio della meteorologia è quello che riguarda il rapporto esistente tra la variazione della temperatura dell'aria e la variazione dell'altitudine, il cosiddetto gradiente termico verticale. In situazioni di normalità, con atmosfera subadiabatica, il gradiente termico verticale è di 0,6° ogni 100 mt. Per fare un esempio se la temperatura al suolo è di 6°, la temperatura alla quota altimetrica di 1000 mt. dovrebbe essere di 0° circa.
Il meccanismo che determina questa diminuzione è semplice. La particella d'aria nella sua fase ascensionale si espanderà a causa della diminuzione della pressione atmosferica e così facendo diminuirà di temperatura. Questa appena accennata dovrebbe essere la norma ma non sempre è così e spesso può accadere che la temperatura aumenti salendo di quota. Questo fenomeno è noto col nome di inversione termica. L'inversione termica è riscontrabile sia in quota che al suolo. Vediamo prima quest'ultima.
Una situazione atmosferica subadiabatica è più comune salendo di quota, in genere oltre i 1000 mt., che non avvicinandosi al suolo, dove gli scambi di calore col suolo stesso possono influenzare notevolmente il gradiente termico verticale. Capita spesso, soprattutto durante il periodo invernale in condizioni anticicloniche, che il suolo perda calore più velocemente delle zone sovrastanti a causa dell'irraggiamento notturno o anche a causa dell'eventuale presenza di neve che impedisce al suolo di riscaldarsi sufficientemente durante le ore diurne.
L'aria fredda più densa e pesante di quella calda, tende a raccogliersi in prossimità del suolo stesso. In questo situazione l'aria calda presente a uno strato superiore si adagerà al di sopra di quella fredda. La temperatura riprende a diminuire solo superata una certa quota conosciuta come "margine superiore dell'inversione".
Se l'umidità dell'aria è sufficientemente alta, l'eventuale ulteriore diminuzione oltre il punto di rugiada determina la condensazione e la formazione di foschie o nebbie più o meno dense che rendono visibilmente riconoscibile il fenomeno dell'inversione termica.
Le zone dove più frequentemente si verifica l'inversione termica sono quelle di pianura distanti dal mare o nelle vallate, si pensi alla pianura padana o alle valli alpine che conoscono molto bene questo fenomeno. L'inversione può durare anche per l'intera giornata in particolari situazioni anticicloniche invernali. In Siberia, ad esempio, l'inversione termica perdura per tutto l'inverno contribuendo al raggiungimento delle temperature record che tutti quanti conoscono.
Le inversioni termiche possono verificarsi anche in quota quando vi è uno scorrimento di aria calda sopra uno strato d'aria più freddo. In questa situazione l'aria calda impedisce un ulteriore scorrimento verticale dello strato freddo causando una sua espansione laterale. Segno inconfondibile di inversione termica in quota sono le nubi che assumono una caratteristica forma ad "incudine". La quota oltre la quale si verifica l'aumento della temperatura è conosciuta col nome di "margine inferiore dell'inversione".

A cura di www.meteogiornale.it

In Primo Piano

24 NOVEMBRE ore 17:04

Venti forti inperversano sul Nord Europa. Il clima il rimane ancora decisamente mite su tutta l'Europa

Una depressione è giunta nella giornata di oggi sulle Isole Britanniche con nuvole e pioggia. Neve fino in pianura sulla Scandinavia settentrionale. Il fronte ha e sta portando venti molto forti sulle coste della Norvegia meridionale (specie Bergien e Stavanger), Danimarca occidentale e Portogallo. Tempo mite e buono invece sull'Europa centrale e Italia. Pioggie anche intense solo sulla Spagna e Francia occidentale per il resto asciutto. Le temperature massime di oggi sono stati: valori intorno agli 0°C e i -3°C sull'Islanda, Scandinavia settentrionale e tra i 7-10°C sulla Scandinvia meridionale, 10-18°C sull'Europa, più basse proseguendo verso est e vicersa più alte verso ovest. Punte di 19-21°C invece hanno visitato la Spagna. Valori intorno ai 15°C sull'Italia ma punte di 19°C sulla Sicilia. Al momento il profumo dell'Inverno non c'è ma non vi preoccupate dalla prima settimana di Dicembre ci fara subito visita. Qui sotto due cartine a cura di www.direttamenteo.it che evidenziano nella prima le temperature di oggi pomeriggio e nella seconda quella dei venti.



In Primo Piano

24 NOVEMBRE ore 15:23

Prima settimana di Dicembre sotto il FREDDO? Probabilmente si, l'Inverno ci vorrà far vedere il suo vero volto!

Prima di incomiciare volevo solo dire che le previsioni a medio-lungo termine hanno sempre un margine di errore (a volte anche notevole) e dunque crederci alla prima parola non è affatto possibile, sia perchè l'evoluzione del tempo può cambiere nel giro di poche ore, sia perchè quando un previsione viene presa con sicurezza ci si può travare ad osservare un situazione completamente all'opposto e rimanerci anche piuttosto male!. Questo viene fatto solo per la curiosità del pubblico, però non dovrebbe essere mai presa alla lettera almeno fino a quando non viene CONFERMATA la tendenza prevista! Putroppo al giorno d'oggi il tempo è dinamico e suscettibile a grandi cambiamenti anche sulle previsioni fatto per il giorno dopo. L'unica parola e leggere l'articolo e farsi un'idea sulla possibile evoluzione, ma crederci è tutt'altra cosa... che io personalmente sconsiglio. Dopo questa chicchierata andiamo a vedere in sieme il tempo nel medio-lungo terime. Come già detto negli articoli precedenti dopo questo passaggio perturbato(parola un pò grossa) sul Nord Italia il tempo si stabilizzera su buona parte dell'Italia grazie ad una gobba anticiclonica che dall'Africa si spingenerà fin su di noi. Le temperature saranno in lenta ripresa sul Meridione quando si potrebbero toccare nuovamente punte di 20-23°C. Non sono comunque attese piogge. Intanto si formerà e si alimenterà una depressione fredda su Nord-Est dell'Europa con nevicate fino in pianura sulla Norvegia, Svezia e Finlandia. La situazione andrà avanti sull'Italia almeno fino al 3 Dicembre, poi verso il 4 la saccaturafredda tenderà a scivolare velocemente sul cuore dell'Europa e infine sull'Italia a partire dal 5 Dicembre per poi inperversare almeno fino all'11 Dicembre. Le precipitazioni? Si, quelle ci saranno e si presenteranno anche piutosto abbondanti a Nord delle Alpi e Adriatico. Rispetto a quello previsto nei giorni scorsi quando si vedeva il Nord-Ovest interessato da Foehn e tempo asciutto, oggi si nota un interessamento dei fenomeni anche su queste settore grazie ad una possibile formarmazione di una depressione sul Golfo Ligure. Avrà vità breve ma sarà in grado di portare alcuni fenomeni anche sulla Valpadana occidentale. E la neve? Non si hanno ancora le idee chiare ma se la situazione dovrà essere questa attendiamoci nevicate a quote sempre più basse sulle Alpi e via via anche sull'Appennino. Insomma una situazione prettamente INVERNALE. Rimane solo da chiarire quale strada prenderà. Sarà quella dei Balcani, della Valle del Rodano o dalla Porta delle Bora? Lo scopriremo più avanti... Qui sotto alcune cartine a cura del modello GFS che fa vedere l'evoluzione del tempo atteso tra la fine del mese e l'inizio di Dicembre. Si osserva palesemente la discesa fredda verso di noi.




In Primo Piano

23 NOVEMBRE ore 14:28

Tempo instabile al Nord con qualche pioggia, specie sui settori occidentali. Buono altrove

Segnalate alcune piogge in queste ore sulla Liguria e a macchia di leopardo sulla Lombardia. Nuvoloso ma asciutto altrove. Il tutto è dettato da correnti umide e relativemente miti da S-SW ma che comunque comporterà nuvolosità solo sui settori occidentali della Penisola. OGGI come già annunciato avremo piogge debole e sparsi su Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia e Trentino. Qualche fenomeni più moderato atteso tra Genovesato e Spezzino. Asciutto sul Friuli, Valle d'Aosta occidentale e Romagna. Neve sulle Alpi 1800-2000 metri ma a tratti in calo fin verso i 1600 verso sera. DOMANI tempo nuvoloso al Nord con piogge deboli su Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia e Trentino. Asciutto altrove. Neve oltre i 1800-2000 metri ma con valori superiori ai 2500 metri sulle Alpi orientali. In seguito il tempo si stabilizzerà ovunque almeno fino alla fine del mese grazie all'alta pressione africana che abbraccierà la nostra Penisola. Nuove occasione per nebbie fitte tra la notte e il mattino sulle pianure del Centro-Nord e temperature in lenta ripresa al Sud. Un nuovo cambiemento importate e di STAMPO INVERNALE si avrebbe verso il 4 Dicembre con piogge e neve a quota basse ma per maggiori informazioni consultate il prossimi articolo.

Ultimissime

24 NOVEMBRE ore 6:59

Ancora conferme circa sulla possibile ondata "Invernale" sull'Italia nella prime settimana di Dicembre. Seguite gli aggiornamenti...

Ultima Ora

24 NOVEMBRE ore 4:46

Presenza di nebbie in queste ore su alcuni tratti pianeggianti del Nord e del Centro Italia. Ma vediamo il news di adesso a cura di www.autostrade.it

Attigliano-Magliano Sabina - Nebbia A Banchi A1 Firenze-Roma (entrambe le direzioni) Nebbia A Banchi tra Attigliano e Magliano Sabina
Frosinone-Caianello - Nebbia A Banchi A1 Roma-Napoli (entrambe le direzioni) Nebbia A Banchi tra Frosinone e Caianello
Torano - Nebbia A25 Torano-Pescara (entrambe le direzioni) Nebbia tra Bivio A25/A24 Roma-Teramo e Avezzano.
Oltre alle nebbie segnaliamo estesa nuvolosità al Nord con primi piovaschi sulla Liguria e bassa Lombardia.
I banchi di nebbie si dissolveranno entro la mattinata. Prudenza sulle strade!
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