martedì, ottobre 31, 2006

Previsioni

31 OTTOBRE ore 18:20

Volete sapere le previsioni per la tua città a 5 giorni? Allora clicca sulla regione interessata.



In Primo Piano

31 OTTOBRE ore 16:59

Sabato probabili fiocchi di neve fino a bassa collina tra Molise e Puglia. Altrove freddo e soleggiato!

Ci attende una Sabato freddo su tutta la Penisola. Attese minime anche sotto lo Zero con picchi su -4°C su alcuni settori del Piemonte e Lombardia. Sul resto della Penisola valori intorno allo Zero, eccetto per le coste dell'Italia Centrale e le Isole Maggiori che si attesteranno vicino ai
7-10°C. Le massime si aggireranno tra i 7-13°C. E il tempo? Sarà senz'altro freddo ma anche molto soleggiato. Saranno solo le regioni del basso Adriatico (Abruzzo, Molise, Puglia) a vedere nubi e alcune piogge. La neve scenderà di quota avvicinandosi fin verso i 300 metri con qualche fiocco possibili fin verso la pianura. Possiamo aggiungere la possibilità (alcuni modelli non lo evidenziano) di avere qualche fiocco fino in collina anche sul Trentino settentrionale ma come ripeto non tutte le carte a nostra disposizione non evidenziano questo fenomeno. Bisognerà aspettare ancora qualche giorno per la conferma. Sul resto del Merdione e Sardegna tempo sostanzialmente buono con poche nubi.

In Primo Piano

31 OTTOBRE ore 14:17

Forte maltempo sull'Egeo
La prima "onda fredda" è scesa sul Mediterraneo Orientale, determinandovi un'altra, importante, ondata di maltempo.

Per l'ennesima volta la zona più colpita è stata quella turca di Antalya, ove, nelle ultime 24 ore, sono caduti 142 mm di pioggia.
Sempre in Turchia, da rilevare anche i 70 mm di Finike ed i 75 mm Anamur, località situate ad oriente ed occidente di Antalya, ed i 77 mm di Mugla.
Tuttavia i temporali hanno colpito un po' tutto l'Egeo, come dimostrano i 47 mm caduti a Limnos, e ad Iraklion, nell'Isola di Creta, inoltre i venti hanno soffiato tempestosi da nord, o da nord est, con velocità che hanno toccato i 111 kmh nella stessa Limnos.
Da notare anche che il totale pluviometrico di ottobre, ad Antalya, ha raggiunto i 308 mm, mentre la norma mensile dovrebbe essere attorno ai 75 mm.
Assieme alla pioggia fa anche molto freddo: a Limnos, e ad Alexandroupolis, sta attualmente piovendo con appena +8°C.
I radiosondaggi di stamani mostrano, infatti, temperature di circa +4°C ad 850 hPa sopra la Grecia.
A cura di www.meteogiornale.it

In Prima Pagina

31 OTTOBRE ore 14:09

Entra l'aria Fredda sull'Italia. Neve a quote basse sul versante Adriatico. Soleggiato ma freddo al Nord e Tirreno.

In queste ore l'aria fredda sta entrando sul Nord Italia dai versanti orientali. Si capisce dalle temperature che rispetto a ieri hanno perso già 5-6°C. Al Nord però troviamo un pò di nuvolosità sul Piemonte, Valle d'Aosta, Romagna e Alpi orientali. Tutto questo è dovuto dalle infiltrazioni di aria fredda in quota. Non osserviamo comunque precipitazioni anche se nella serata si potranno osservare alcuni piovaschi lungo i rilievi nevosi fin verso i 1800 metri. Altrove tempo buono e mite ma ventoso. Domani tempo irregolarmente nuvoloso con quache piovasco sull'est del Trentino, Spezzino, Toscana, Umbria e Lazio. Su versante nuvoloso ma asciutto fino a sera quando arriveranno le prime piogge. Qualche rovescio nevoso portanto dal vento sui rilievi lombardi e trentini fin verso i 1700 metri. Non sono esclusi fiocchi di neve anche nella zona di Livigno e Santa Caterina Valfurva. Al Sul qualche piovasco su Campania e Calabria tirrenica. Altrove asciutto ma peggiora in serata con piogge sui versanti adriatici. Giovedì 2 tempo instabile sul versante Adriatico dalle Marche alla Puglia. Piogge sparse a tratti a sfondo temporalesco e neve in montagna oltre gli 800-1100 metri ma a tratti a quote più basse. Ancora nuvoloso con fiocchi di neve sui crinali alpini del Trentino a tratti in discesa fin verso i 600 metri grazie ai venti. Altrove freddo con temperature in calo, soleggiato e venti anche intensi. Venerdì 3 nuvoloso sul Meridione ma con piogge solo su Sicilia. Ancora nuvoloso con brevi rovesci nevosi sui crinali altotesini a quote molto basse portati dal vento (500-600 metri). Altrove freddo ma soleggiato. Minime anche sotto Zero sulle pianure del Nord e zone interne del Centro. Sabato 4 ripeggiora sull'Adriatico con altre piogge e neve in deciso calo fin verso i 300 metri tra Molise e Puglia. Non escluderei fiocchi fin verso i primi tratti pianeggianti di queste regioni. Sul resto del Meridione irregolarmente nuvoloso ma asciutto. Freddo ma soleggiato altrove. In seguito? Si potrebbe aprire una nuova parentisi anticiclonica con nuovo aumento termico. Ma attenzione...verso metà mese una nuova discesa di aria molto fredda potrebbe abbracciare questa volta tutta l'Italia con molte sorprese interessanti. Seguite gli aggiornamenti...

lunedì, ottobre 30, 2006

In Primo Piano

30 OTTOBRE ore 18:19

Quali temperature troveremo domani sulla nostra Penisola?

Sarà domani il primo calo termico? Ebbene sì, sarà proprio domani a partire dalle regioni Settentrionali grazie all'inserimento dei freddi venti da NE che le colonnine di mercurio caleranno. Pertanto domani le massime saranno in calo rispetto a ieri e si attesteranno intorno ai 15-18°C su tutta la Penisola, fatta eccezione per il la Sicilia e la Sardegna meridione che vedranno ancora punte di 21-23°C. Valori più bassi invece sulle zone alpine (8-11°C). Le minime sono attese anch'esse in calo. Al Nord valori tra i 5-8°C, al Centro 9-12°C e al Sud 12-14°C anche se ancora punte di 15°C tra Sicilia e Sardegna.


Ultissime

30 OTTOBRE ore 17:39

Grazie una nuovo calo termico atteso sabato 4 Novembre sul basso Adriatico non si escludonofiocchi di neve oltre i 200-300 metri su Abruzzo, Molise e Puglia ma a tratti potranno sconfinare anche fino in pianura nei rovesci più forti. Seguite gli aggiornamenti.

In Primo Piano

30 OTTOBRE ore 15:57

FREDDO alle porte! Pioggia, neve e temperature. Esaminiamo regione per regione per le giornate di Giovedì 2 e Venerdì 3 Novembre
Questo articolo trattà del tempo previsto tra Giovedi e Venerdì prossimi sull'Italia. Scopriremo anche dove nevicherà e le temperature massime e minime che ci attendono.

VALLE D'AOSTA
Giovedi 2 Novembre: soleggiato su tutta la regione. Temperature massime intorno ai 10-12°C,
minime tra i 3-5°C. Picchi di -10°C a 3000 metri. Venti deboli o moderati da NE.
Venerdì 3 Novembre: soleggiato su tutta la regione. Temperature massime intorno ai 10-11°C, minime tra gli 0-2°C. Picchi di -10°C a 3000 metri. Venti deboli o moderati da NE.

PIEMONTE
Giovedì 2 Novembre: soleggiato su tutta la regione. Qualche velatura sul Torinese, Biellese e Astigiano ma addensamenti più compatti visiteranno il Cuneese e le Alpi Marittime ma senza fenomeni. Temperature massime intorno ai 12-13°C. Minime tra i 4-6°C. Picchi di -10°C a 3000 metri. Venti deboli o moderati da NE.
Venerdì 3 Novembre: soleggiato su tutta la regione. Locali gelate in pianure. Temperature massime intorno ai 10-11°C. Minime tra gli 0-2°C. Picchi di -12°C a 3000 metri. Venti deboli o moderati da NE.

LIGURIA
Giovedì 2 Novembre: soleggiato su tutta la regione. Un pò di nuvolosità al confine con le Alpi Marittime e Riviera di Ponente. Temperature massime intorno ai 15-16°C. Minime tra i 9-11°C. Valori sotto i -2°C a 1500 metri. Venti generalmente forti da NE. Mare mosso.
Venerdì 3 Novembre: soleggiato su tutta la regione. Temperature massime intorno ai 10-12°C. Minime tra i 7-8°C. Valori di -2°C a 1500 metri. Mare mosso.

LOMBARDIA
Giovedì 2 Novembre: soleggiato su tutta la regione. Temperature massime intorno ai 10-12°C. Minime tra i 4-5°C. Valori di -15°C a 3000 metri. Venti deboli o modera da NE.
Venerdì 3 Novembre: Soleggiato su tutta la regione. Temperature massime intorno ai 10-12°C. Minime tra gli 0-2°C. Valori di -13°C a 3000 metri. Venti deboli o moderati da NE.

VENETO
Giovedi 2 Novembre: soleggiato su tutta la regione con qualche velatura nelle prime ore sui rilievi settentrionali. Temperature massime intorno ai 10-12°C. Temperature minime tra i 4-6°C. Valori di -15°C a 3000 metri. Venti moderati o forti da NE con valori molto forti in mare aperto. Mare molto mosso o agitato a largo.
Venerdì 3 Novembre: soleggiato su tutta la regione con qualche velatura sui rilievi settentrionali.
Temperature massime intorno ai 9-10°C. Minime tra 1-3°C. Valori di -15°C a 3000 metri. Venti deboli o moderati da NE. Mari mossi.

EMILIA ROMAGNA
Giovedì 2 Novembre: soleggiato su tutta la regione con qualche addensamento sull'Appennino ma senza di fenomeni. Temperature massime intorno ai 10-12°C. Minime tra i 4-7°C. Valori di
-5°C a 2000 metri. Venti moderati o forti da NE. Mari molto mossi o agitati.
Venerdì 3 Novembre: soleggiato su tutta la regione. Temperature massime tra i 9-10°C. Minime tra 1-4°C. Valori di -10°C a 2000 metri. Venti moderati o forti da NE. Mari molto mossi.

TRENTINO ALTO ADIGE
Giovedì 2 Novembre: soleggiato su tutta la regione con annuvolamenti sparsi sulle zone settentrionali. Non esclusi brevi rovesci nevosi fin verso i 1000 metri a ridosso dei rilievi. Temperature massime intorno ai 9-10°C. Minime tra i 3-4°C. Valori di -17°C a 3000 metri. Venti moderati da NE.
Venerdì 3 Novembre: soleggiato su tutta la regione con qualche nube sui rilievi. Temperature massime tra gli 8-9°C. Minime tra gli 0-1°C. Valori di -16°C a 3000 metri. Venti deboli o moderati da NE.

FRIULI VENEZIA GIULIA
Giovedì 2 Novembre: soleggiato su tutta la regione con addensamenti nella mattinata sui rilievi ma senza fenomeni. Temperature massime intorno ai 9-10°C. Minime tra i 6-5°C. Valori di
-15°C a 3000 metrii. Venti forti da NE a tratti molto forti a largo. Mari mossi o agitati.
Venerdì 3 Novembre: soleggiato su tutta la regione. Temperature massime intorno ai 9°C. Minime tra gli 1-3°C. Valori di -15°C a 3000 metri. Venti moderati o forti. Mari molto mossi o agitati.

TOSCANA
Giovedì 2 Novembre: soleggiato su tutta la regione con addensamenti in Appennino. Temperature massime tra i 15-16°C. Minime tra i 9-11°C. Valori di -7°C a 2000 metri. Venti moderati da NE. Mari poco mossi.
Venerdì 3 Novembre: soleggiato su tutta la regione. Qualche velatura in giornata sui rilievi Appenninici. Temperature massime tra i 14-15°C. Minime tra i 7-9°C. Valori di -6°C a 2000 metri.

MARCHE

Giovedì 2 Novembre: variabile sul nord della regione e litorale settentrionale. Nuvoloso altrove con locali piogge in montagna con neve oltre i 1000 metri. Migliora nel pomeriggio. Temperature massime tra i 9-10°C. Minime tra i 6-7°C. Valori di -7°C a 2000 metri. Venti moderati o forti. Mari mossi o agitati.
Venerdì 3 Novembre: sereno o poco nuvoloso sulla regione. Temperature massime tra i 9-10°C. Minime tra i 6-7°C. Valori di -7°C a 2000 metri. Venti moderati o forti da NE. Mari molto mossi.


ABRUZZO
Giovedì 2 Novembre: coperto con piogge sparse sottoforma di rovesci. Neve in Appennino oltre i 900-1000 metri. Temperature massime intorno ai 9-10°C. Minime tra i 7-8°C. Valori di -8°C a 2000 metri. Venti forti da NE. Mari mossi o agitati.
Venerdì 3 Novembre: soleggiato con qualche addensamento in Appennino. Temperature massime intorno ai 10-11°C. Minime tra i 5-7°C. Valori di -6°C a 2000 metri. Venti deboli o moderati. Mari mossi.

LAZIO
Giovedi 2 Novembre: soleggiato sulla regione con addensamenti in Appennino. Temperature massime intorno ai 15-16°C. Minime tra i 10-12°C. Valori di -5°C a 2000 metri. Venti deboli o moderati da NE. Mari molto mossi.
Venerdì 3 Novembre: soleggiato sulla regione. Temperature massime intorno ai 15-16°C. Minime tra i 9-10°C. Valori di -6°C a 2000 metri. Venti deboli o moderati da NE. Mari poco mossi.

MOLISE
Giovedì 2 Novembre: coperto con piogge deboli sparse. Neve oltre i 1200 metri. Temperature massime intorno ai 12-13°C. Minime tra i 7-9°C. Valori di -5°C a 1500 metri. Venti forti o molto forti da NE. Mari agitati.
Venerdì 3 Novembre: soleggiato su tutta la regione con qualche velatura in serata. Temperature massime intorno ai 12-13°C. Minime tra i 6-8°C. Valori di -5°C a 1500 metri. Venti moderati da NW. Mari mossi.

CAMPANIA
Giovedì 2 Novembre: instabile al mattino sull'Appennino con rovesci di pioggia. Migliora. Neve oltre i 1900 metri. Altrove poco nuvoloso. Temperature massime intorno ai 14-15°C. Minime tra i 5-6°C. Valori di -5°C a 1500 metri. Venti deboli o moderati da NE. Mari mossi.
Venerdì 3 Novembre: soleggiato con qualche velatura in Appennino. Temperature massime intorno ai 10-11°C. Minime tra i 5-7°C. Valori di -4°C a 1500 metri. Venti deboli o moderati da N. Mari mossi.

PUGLIA
Giovedì 2 Novembre: coperto con piogge sparse e rovesci. Neve oltre i 1200 metri. Migliora nella sera. Temperature massime intorno ai 12-14°C. Minime tra gli 8-10°C. Valori -1°C a 1000 metri. Venti forti da NW con raffiche anche sottoforma di tempesta sul Canale d'Otranto, Golfo di taranto e zone a largo. Mari molto mossi o agitati
Venerdì 3 Novembre: soleggiato su tutta la regione. Temperature massime tra i 10-13°C. Minime tra gli 8°C. Valori di -2°C a 1500 metri. Venti forti da NW-NE. Mari mossi.

CALABRIA
Giovedì 2 Novembre: coperto con piogge e rovesci specie sui settori jonici. Neve oltre i 2400 metri. Migliora in serata. Temperature massime intorno ai 17-19°C. Minime tra gli 11-12°C. Valori di 0°C a 1500 metri. Venti moderati o forti da NW. Mari mossi.
Venerdì 3 Novembre: soleggiato su tutta la regione. Temperature massime intorno ai 10-13°C. Minime tra i 9-10°C. Valori di -3°C a 1500 metri. Venti forti da NW. Mari mossi o agitati.

SICILIA
Giovedì 2 Novembre: variabilità alternata a rovesci di pioggia sulla Sicilia nord-orientale ma in miglioramento. Neve oltre i 2800 metri. Poco nuvoloso altrove. Temperature massime intorno ai 20-22°C. Minime tra i 13-15°C. Valori di 0°C a 3000 metri. Venti deboli o moderati con raffiche forti a largo da NE. Mari mossi o agiatati
Venerdì 3 Novembre: insabile con rovesci di pioggia sui settori orientali. Neve oltre i 2100 metri. Migliora in serata. Altrove poco nuvoloso. Temperature massime intorno ai 17-18°C. Minime tra i 12-15°C. Valori di -6°C a 3000 metri. Venti moderati o forti da NE. Mari molto mossi.

SARDEGNA
Giovedì 2 Novembre: poco nuvoloso su tutta la regione. Temperature massime intorno ai 20-21°C. Minime tra i 15-16°C. Valori di 7°C a 1000 metri. Venti moderati o forti da NE. Mari poco mossi o mossi.
Venerdì 3 Novembre: poco nuvoloso ma nuvolosità più compatta ad est. Temperature massime tra i 17-19°C. Minime tra gli 11-14°C. Valori di 5°C a 1000 metri. Venti moderati o forti da NE-SE. Mari mossi o molto mossi.


Come avrete osservato le temperature minime caleranno praticamente su tutte le regione. Soltanto le massime si materanno mite sulle Isole Maggiori e Calabria.

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30 OTTOBRE ore 14:17

Cambio di marcia! Arriva il FREDDO con neve sulle Alpi fino a 1000 metri.

Siamo ancora alle prese con l'alta pressione anche se lentamente si sta sgonfiando permettendo le prime infiltrazioni di aria fredda da NE e temperature massime in calo. Domani il tempo si manterrà generalmente stabile anche se le temperature massime tenderanno a pertere qualche grado. Dal 1 Novembre le cose cambieranno. Le prime nubi di addosseranno sulle Alpi e Tirreno con un pò di pioggia e neve anche fin verso i 1300 metri. Si assisterà però anche ad un veloce miglioramento sui settori del Nord-Ovest. Altrove nubi e un pò di pioggia sull'Adriatico e Trentino. Giovedì 2 piogge debole su regioni centrali, Meridione e Trentino. Neve fin verso i 1000 metri sia sulle Alpi che in Appennino (Gran Sasso, Maiella, monti Sibellini). Le temperatrue tenderanno ulteriormente a calare con valori anche sotto la media sul versante Adriatico e in montagna. In seguito ancora residua instabilità sul Meridione ma in via di esaurimento.

domenica, ottobre 29, 2006

Previsioni

29 OTTOBRE ore 19:43

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In Primo Piano

29 OTTOBRE ore 19:35

Quali temperature dobbiamo attenderci domani?

Sostanzialmente le temperature massime domani non dovrebbero subire grandi cambiamenti rilevanti. Cominceranno comunque a calare poco a poco per poi arrivare fin sotto la media a metà della prossime settimana. Cambiamenti anche rilevanti per quel che riguarda le temperature minime. Allora quali valori ci attendono domani?
Sul Nord la colonnina di mercurio in giornata si portarà intorno ai 21-24°C in pianura anche se non sono escluse punte di 25°C per effetto di venti di caduta proprio agli sbocchi vallivi e zone pedemontane. Al Centro si toccheranno i 23-24°C specie sulle zone costiere del Tirreno. Qualche grado in meno per venti freschi da NE sull'Adriatico. Il Sud vedranno valori tra i 23-25°C
su molte regioni, ma non esclusi ancora punte di 26°C sulle zone interne di Sicilia e Sardegna.
Passando alle minime troveremo valori di 6-9°C al Nord (intorno allo Zero sulle Alpi). Al Centro oscillabili tra i 7-10°C e al Sud tra i 10-15°C.




In Primo Piano

29 OTTOBRE ore 18:58

L'inverno più freddo degli ultimi 500 anni
Cronaca di un'incredibile, terrible ondata di gelo all'apice della piccola era glaciale.

In Europa all'inizio del XVIII secolo molte cose dal punto di vista climatico sono diverse rispetto al giorno d'oggi. Il motore del clima, il sole, è strano. Proprio in questo periodo il picco di attività undecennale è irregolare o assente e spesso non vengono avvistate le caratteristiche macchie. Se potessimo salire sulle montagne dell'epoca, potremmo vedere ghiacciai molto più vasti ed avanzati di quelli attuali.
Se fossimo in Inghilterra, con un po' di fortuna potremmo assistere, durante gli inverni, a fiere che si svolgono sul letto del Tamigi completamente ghiacciato.
Siamo nell'apice della piccola era glaciale. Le popolazioni devono affrontare inverni molto duri e le ondate di gelo mettono a rischio la sopravvivenza di alcune specie arboree, come l'olivo. Anche le estati talvolta sono pessime, e frequenti temporali o addirittura alluvioni minacciano i raccolti.
Le popolazioni europee di quel tempo sono pertanto abituate alle bizzarrie del tempo. Ma in quel periodo si scatena un'ondata di gelo così terribile, da essere ricordata anche allora come eccezionale ed "orrida".
Nel dicembre del 1708, il freddo conquista le pianure della Russia. L'aria fredda è densa, si accumula nei bassi strati del suolo, fa aumentare la pressione. E' l'anticiclone termico russo, figura meteorologica che negli ultimi anni si è vista molto di rado.
Alla fine di dicembre, "gonfiato" a dismisura, si muove verso occidente. La sera del giorno dell'Epifania, il 6 gennaio, il gelo irrompe nella pianura padana. Le temperature sono incredibilmente basse. Fa talmente freddo che in poche ore si ghiacciano le fontane, i fiumi e quella notte addirittura si ghiacciano la laguna veneta ed il lago di Garda.
L'irruzione gelida scatena una depressione nel Mediterraneo centrale. Sappiamo che il giorno 7 gennaio il centro Italia è sotto la neve, mentre la gelida bora imperversa al nord. Nei giorni seguenti probabilmente la depressione si sposta con traiettoria nord-est seppellendo sotto una coltre bianca le pianure dell'Italia settentrionale. Una situazione simile si è verificata nel dicembre 1996, ma con temperature notevolmente superiori. Dopo il passaggio depressionario, l'alta pressione si ristabilisce con nuove correnti gelide. La neve si compatta, riflette la luce solare e si raggiungono temperature paragonabili a quelle dell'anno 1985, ma per una lasso di tempo doppio.

L' Europa centrale, buona parte del bacino mediterraneo centro-settentrionale sono una ghiacciaia.

Le conseguenze più disastrose si hanno in Russia, in Estonia, in Ucraina. Nella Jugoslavia si scatena una carestia che non risparmia, seppur con intensità inferiore, anche la Francia e la Spagna.

E' l'inverno più freddo degli ultimi cinquecento anni. Muoiono gli olivi, muoiono le viti, in Liguria muoiono gli alberi da frutto.

Giungono i mesi primaverili, in Italia i contadini devono constatare che molti fra gli alberi non fioriscono: sono morti. Vengono tagliati ed usati come legna da ardere.
Anche il resto dell'inverno sarà gelido, ed i pochi dati termici che abbiamo a disposizione di quel periodo lo confermano ampiamente.

Esiste una stazione meteorologica attiva già dal 1701, posizionata in modo ideale per misurare gli effetti termici dell'ondata gelida. E' la stazione di Berlino, in Germania.Compariamo, con una carrellata dei dati, alcuni famosi inverni.

Ecco i dieci inverni più freddi di Berlino dal 1701 ad oggi (temperatura media per i mesi di dicembre-gennaio-febbraio)
1788/89 con -4.7
1804/05 con -4.8
1962/63 con -4.8
1928/29 con -4.8
1822/23 con -4.9
1946/47 con -5.1
1798/99 con -5.3
1939/40 con -6.0
1829/30 con -6.5
1708/09 con -8.3

Alcuni inverni sono di memoria recente, come l'inverno del 1962/3, altri appartengono ad altri secoli. L'anomalia dell'inverno 1708/9 si manifesta anche da un punto di vista statistico: lo scarto termico fra il decimo inverno per rigidezza ed il secondo ammonta a 1.7 c°, mentre la differenza fra l'inverno più freddo e quello del 1829/30 è pari a 1.8 c°.

Teniamo ora conto delle temperature mensili.Anche in questo caso, vengono proposti i mesi invernali più freddi (anno, mese, temperature media)
1740 gennaio - 8.5
1803 gennaio - 8.6
1776 gennaio - 8.9
1848 gennaio - 9.4
1940 gennaio - 9.6
1838 gennaio - 10.0
1929 febbraio - 10.4
1788 dicembre - 11.2
1823 gennaio - 11.6
1709 gennaio - 13.2
Anche in questo caso l'anomalia rappresentata dal 1709 balza all'occhio.
Anomalie che, ricordiamo, si sono similmente presentate anche per gran parte dell'Europa centrale ed orientale, per i Balcani e per l'Italia centro settentrionale...e che ben difficilmente si ripresenteranno nei prossimi anni...
A cura di www.meteogiornale.it

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29 OTTOBRE ore 10:25

Ancora tre giorni d'Estate ma a partire da Giovedi 2 Novembre piomberemo in Inverno. Attesa neve anche a quote basse in Appennino.

E' ormai confermata la tendenza attesa la prossima settimana. L'estesta ci saluterà è al suo seguito aria molto fredde scenderà verso i Balcani e sull'Italia orientale. Ma andiamo nel dettaglio.

DOMENICA 29 OTTOBRE:
Bel tempo ovunque ma in giornata tendenza ad aumento della nuvolosità su buona parte del Trentino Alto Adige con locali piogge specie sui rilievi. Venti deboli con un pò di Foehn nel pomeriggio-sera sulle Alpi e pianure pedemontane. Temperature massime intorno ai 23-26°C.

LUNEDI 30 OTTOBRE:
Giornata all'insegna del bel tempo. Nebbie nelle prime ore sulle pianure del Nord e zone interne del Centro ma in dissolvimento grazie a venti da NE. I venti tenderanno a far calare le temperature più decise sul medio Adriatico, Puglia e Basilicata. Su queste regioni si potranno addossare specie sull'Appennino alcuni ammassi nuvolosi ma non sono attese precipitazioni. Temperature massime intorno ai 16-23°C, un po più basse fin sotto i 15°C sul medio-basso Adriatico.

MARTEDI 31 OTTOBRE:
Giornata sostanzialmente buona e soleggiata ovunque. In giornata incrmemento della nuvolosità sul Nord-Ovest e Sardegna dove sono attese locali piogge sui rilievi piemontesi e valdostani. Temperature massime intorno ai 15-21°C, più basse sul medio-basso Adriatico.

MERCOLEDI 1 NOVEMBRE:
Deciso cambiamento. Al nord un pò di nuvolosità più compatta sulle Alpi dove si prevedono alcune piogge con neve anche fin sotto i 1500 metri.
Venti temporaneamente variabili, ma in rotazione nuovamente in serata da NE. Un pò di Foehn sulle pianure del Nord. Un pò di nuvolosità si portarà anche sul Tirreno provando alcuni piovaschi ma nulla di più. Temperature intorno ai 15-21°C ma a tratti fin verso i 25°C sulle pianure del Nord-Ovest per effetto di venti di caduta.

GIOVEDI 2 NOVEMBRE:
Peggioramento sui versanti orientali dell'Italia con piogge sparse sull'Adriatico, Meridione e parte del medio-basso Tirreno. Neve oltre i 1500 metri ma in calo in giornata. Al Nord giornata buona con poche nubi ma assenza di precipitazioni. In un primo momento qualche pioggia potrebbe risentirne il Veneto e la Romagna ma in esaurimento. Venti da NE, moderati in Adriatico. Temperature in deciso calo con massime intorno ai 10-14°C specie al Centro-Nord ancora valori di 20°C al Sud. Minime molto fredde al Nord con valori anche inferiori allo Zero su Piemonte, Lombardia e Valle d'Aosta.

VENERDI 3 NOVEMBRE:
Giornata Invernale su tutte le regioni. Freddo ma ancora piogge sul basso Adriatico e Meridione. Neve fin sotto i 1000 ma non escludere fiocchi anche in collina!. Neve probabile fino in pianura sulla Grecia. Sul Nord e Tirreno bello e soleggiato. Venti deboli o moderati da NE. Temperature massime intorno ai 9-14°C al Centro-Nord, 18°C al Sud. Le minime ancora molto basse e sotto lo Zero al Settentrione. Altrove oscillabili tra i 5-8°C, eccetto la Sicilia. Valori anche di -12°C sulle Alpi di confine.
Insomma dopo ore ed ore di caldo quasi Estivo, L'Inverno vorrà dettar legge anche sulla nostra Penisola e CI RIUSCIRA'. Seguite gli aggiornamenti.


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29 OTTOBRE ore 10:08

Maltempo in Svezia e Finlandia: pioggia, neve e forte vento
Molto bassi i valori di pressione registrati, localmente inferiori a 980 hpa. Brusche variazioni di temperatura all'ingresso dell'aria molto fredda che alimentava il vortice: a Pori e Tampere passaggio da pioggia con 11°C a neve con 0°-1°C in 6-7 ore. Prima di raggiungere la Scandnavia il vento aveva spazzato il Mare del Nord: 83 miglia orarie alla piattaforma Ekofisk. A Luzon, nelle Filippine,dopo i 373 mm in 96 ore a Infanta, crescono i timori per l'arrivo di Cimaron.

Una intensa perturbazione è passata sulla Scandinavia venerdì 27 ottobre, portando severo maltempo con precipitazioni abbondanti e forte vento. Si è trattato della prima consistente discesa di aria fredda della stagione, preceduta tuttavia da un breve quanto intenso richiamo caldo. Se nel nord di Svezia e Finlandia la precipitazione è stata quindi tutta in forma solida, nel centro e nel sud molte sono state le località in cui la pioggia, accompagnata da temperature miti, è stata dopo poche ore sostituita da neve, con annesso repentino calo termico. In Svezia il vento ha raggiunto le 52 miglia orarie ad Halmstad, 50 a Visby e Malmo, 45 a Stoccolma/Bromma.
Venerdì anche in Finlandia notevole è stato il vento. Le raffiche hanno raggiunto le 47 miglia orarie a Mariehamn, nelle Aland, e le 46 miglia orarie a Helsinki. Si è trattato di un vento caldo sudoccidentale che ha portato la massima, nella capitale, fino a 13°C. Al passaggio del minimo, molto profondo, il cambio di ventilazione e di temperatura è stato repentino. Per esempio, nella parte ovest del paese, Pori è passata dagli 11°C delle 15.20, con il sudovest, ai 9°C con pioggia delle 15.50 con l'ovest, per poi precipitare a 1°C con neve e vento da nordovest solo 6 ore dopo. La pressione alle 15.20 e alle 15.50 era 978 hpa (valore minimo della giornata), alle 22.50 era salita a 988 hpa. A Tampere, alle 14.50 si avevano pioggia, vento da sudovest, 11°C e 979 hpa, alle 15.50 pioggia, vento da sudovest, 8°C e 978 hpa, alle 22.50 neve, vento da ovest, 1°C e 982 hpa, alle 23.50 neve, vento da ovest, 0°C e 984 hpa.
Giovedì notte la tempesta era passata sul Mare del Nord, dove alla piattaforma petrolifera Ekofisk il vento aveva raggiunto, nelle raffiche, le 83 miglia orarie. La perturbazione, nel suo passaggio sulla Scozia, ha portato anche 86 mm di pioggia in 48 ore (tra mercoledì mattina e venerdì mattina) a Kirkwall, nelle Orcadi.
Un aggiornamento sulla piogge molto intense che hanno colpito la parte orientale dell'isola di Luzon. A Infanta, tra martedì mattina e sabato mattina, ora locale, sono caduti 373 mm di pioggia. A Casiguran, tra mercoledì mattina e sabato mattina, registrati 257 mm. Nello stesso periodo, 169 mm ad Alabat e 129 a Daet. Tutto questo in attesa del tifone Cimaron.
Il tifone Cimaron, infatti, sabato mattina era centrato a 14,5°N 127,8°E, a est delle Filippine orientali, e si muoveva verso ovest a 10 miglia orarie, con venti sostenuti a 75 miglia orarie. Cimaron dovrebbe attraversare Luzon durante la giornata di lunedì, con venti sostenuti fino a 110 miglia orarie al momento del landfall. Una volta tornato in mare, la tempesta tifone proseguirà la sua corsa sul Mar Cinese Meridionale, declassata a "tropical storm", per raggiungere il Vietnam centrale probabilmente giovedì prossimo. Piogge molto intense, alluvioni e frane sono purtroppo fortemente probabili a Luzon. Da segnalare che l'ente meteorologico filippino, la Pagasa, ha ribattezzato la tempesta con il nome di Paeng.
Aggiorniamo anche gli accumuli di pioggia registrati in questi giorni in India sudorientale. A Chennai (Madras) sono caduti 276 mm tra mercoledì pomeriggio e sabato mattina, ora locale, qualcosa in più di quanto mediamente cade in tutto ottobre. A Cuddalore, nello stesso periodo, sono stati registrati 217 mm. 200 mm in 48 ore, tra giovedì e venerdì, nel vicino Sri Lanka, alla stazione Colombo/Kat.
A cura di www.meteogiornale.it

sabato, ottobre 28, 2006

In Primo Piano

28 OTTOBRE ore 20:10

Filippine: dopo le piogge torrenziali di metà settimana arriva il tifone Cimaron
A Infanta, nella parte est di Luzon, 369 mm in 3 giorni e mezzo. Fa paura l'arrivo del tifone nelle stesse aree già colpite da queste piogge. Piogge torrenziali anche nel sudest dell'India. Sfondata quota -30°C in diverse località della Siberia. Gran caldo in Europa centrale, in Austria spicca il 21,1°C degli oltre 1600 metri di Feuerkogel.

La parte orientale dell'isola di Luzon, nelle Filippine, è stata inondata da piogge molto intense questa settimana. A Infanta, tra martedì mattina e venerdì sera, ora locale, sono caduti 369 mm di pioggia (170 mm in sole 6 ore venerdì). A Casiguran, registrati 270 mm tra martedì e venerdì. Quel che è preoccupante è l'avvicinarsi a Luzon di Cimaron, tempesta tropicale in evoluzione a tifone, destinato a colpire la parte est di Luzon a fine weekend, portando piogge torrenziali su terreni già saturi di acqua.
Venerdì 27 ottobre, infatti, Cimaron era in azione come "tropical storm" sul Mar delle Filippine, a est dell'arcipelago. Venti sostenuti a 45 miglia orarie soffiavano intorno ad un centro situato 590 miglia a est di Manila, mentre la tempesta si muoveva verso ovest-nordovest a 9 miglia orarie. Sabato alle 6 GMT Cimaron era già diventato un tifone di categoria 1, con venti sostenuti a oltre 85 miglia orarie, ma la tempesta, ancora in movimento verso ovest-nordovest, è in rapido rinforzo in queste ore e alle 6 GMT di domenica mattina sarà, secondo le previsioni, un tifone di categoria 3, con vento sostenuto a 115 miglia orarie, ormai prossima alle coste orientali di Luzon, dove saranno già in atto piogge intense, localmente esaltate da effetti orografici. Poche ore dopo la tempesta farà landfall, con il vento che inizierà ad indebolirsi ma le piogge torrenziali che proseguiranno per almeno altre 24 ore.
Intense piogge hanno colpito parte dell'India meridionale nella seconda parte della settimana. A Chennai (Madras) 255 mm sono caduti tra mercoledì pomeriggio e venerdì sera, ora locale. Questo quantitativo è inferiore di soli 12 mm alla media mensile di ottobre. La non lontana Cuddalore ha registrato 217 mm nello stesso periodo.
In Siberia, giovedì 26 ottobre minime -30,4°C a Selagoncy e -32,9°C a Saskylah.
C'è stato forte maltempo su Spagna e Portogallo nella settimana che va a concludersi, con piogge intense e tempeste di vento. Le aree più colpite sono state quelle occidentali, in particolare la Galizia, ma anche, più a sud, le province di Huelva e Cadice. Nel periodo tra giovedì 19 e mercoledì 25 ottobre, Santiago de Compostela, in Galizia (Spagna nordoccidentale) ha registrato 313 mm di pioggia. Dopo i devastanti incendi dell'estate, queste piogge torrenziali hanno dilavato le montagne, trasportando a valle enormi quantità di fanghiglia ricca di cenere. Alcune spiagge nei dintorni di La Coruna sono state coperte da uno strato di questa fanghiglia scura alto quasi mezzo metro. La velocità del vento ha superato localmente le 70 miglia orarie sulla terraferma e le 100 miglia orarie sul Golfo di Biscaglia.
Venerdì 26 ottobre è stata una giornata molto calda nella Mitteleuropa e in parte della regione balcanica. Alle alte temperature tedesche
anche queste massime: Salisburgo (Austria) 24,1°C, Feuerkogel (Austria, m 1621) 21,1°C, Ostrava (Repubblica Ceca ) 20,5°C, Sniezka (Polonia, m 1613) 12,0°C, Szeged (Ungheria) 22,8°C, Novi Sad (Serbia) 24,6°C, Banja Luka (Bosnia) 25,2°C.

A cura di www.meteogiornale.it

In Primo Piano

28 OTTOBRE ore 20:08

Ancora neve e pioggia sul Nord Europa...

Nelle prossime ore sono attese ancora piogge e nevicate sulle regioni del Nord Europa. Particolarmente colpite dalla neve la Norvegia sud-occidentale, al confine con la Svezia e coste settentrionali. Neve anche su tutta la Finlandia orientale da nord a sud. Piogge invece sulla Gran Bretagna e Danimarca.



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28 OTTOBRE ore 14:04

La Finlandia sotto la neve
Cominciano a farsi sentire in Scandinavia gli effetti della profonda depressione proveniente dall'Artico.

Si tratta della presenza di un minimo barico di 980 hPa presente sulla Lapponia, che provoca una discesa di isoterme fredde ( 5-10°C sotto lo zero ad 850 hPa), sulla Finlandia e la Scandinavia settentrionale in genere.
Tuttavia, le precipitazioni più abbondanti si stanno registrando, in queste ore, su tutta la Finlandia, ove sono nevose a tutte le quote, grazie alle temperature ovunque sotto lo zero (minima di -6°C, stamani, a Kuevo, mentre Helsinki misura +2°C).
Basse le temperature in alcuni luoghi della Scandinavia settentrionale, con -17°C a Karesuando, e -10°C a Bardufoss.
La neve ha raggiunto i 18 cm a Muonio, ed i 5 cm a Sodankyla, ma sta tuttora nevicando fittamente, ed al termine della bufera il locale servizio meteorologico prevede accumuli nevosi di circa 30 cm.
Per Muonio si tratta già da ora della nevicata più abbondante in ottobre da almeno tre anni (qui il manto nevoso si forma normalmente alla fine del mese, con alcuni cm di spessore).
Da notare che persiste il freddo anomalo sulla Siberia, con temperature di 10-15°C al di sotto della norma stagionale, nonché sulla Russia europea settentrionale, ove, tra la Nuova Zemlja e gli Urali, si toccano i -23°C.

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28 OTTOBRE ore 14:02

Ancora ultimi scampoli d'Estate, dalla prossima settimana arriva la prima avvezione fredda!

Ancora alcuni giorni di tempo moderatemente stabile e molto mite sull'Italia. Faranno eccezioni le nebbie che saranno all'ordine del giorno sulle pianure del Nord tra la notte e il mattino. Predenza sulle strade nelle prossime notti! Parlando del tempo abbiamo poche notizie per la giornata di oggie. Sempre soleggiato ovunque e temperature miti (23-25°C) punte di 28-29°C sulle Isole Maggiori. Domani tempo buono ovunque. Un pò di venti di Favonio in giornata sul Trentino Alto Adige e anche qualche piovasco sui rilievi confinali. La prossime settimana bel tempo ma le temperature tenderanno a calare su valori consoni alla stagione. Intorno al 2 e al 3 Novembre la depressione fredda scenderà sui Balcani convogliando nuvole e piogge sull'Italia centrale e sul Meridione. Sul resto del Nord bello, freddo e ventoso dai quadranti orientali. In seguito miglioramento su tutta la Penisola ma con temperature più basse e addirittura anche sotto la media su alcune regioni dei versanti orientali. A lungo termine si osserva una nuova rimonata dell'altra pressione ma al momento e molto presto per parlarne. Seguite gli aggiornamenti...

venerdì, ottobre 27, 2006

Ultimissime

27 OTTOBRE ore 20:52

Gli ultimi dati forniti dai vari centri vedono neve anche intense su tutta la Finlandia eccetto le zone meridionali dove prevale la piogge. Nella notte probabile un pò di neve anche sulle rimenti regioni. Neve in queste ore anche sulla Svezia settentrionale e Russia occidentale.


In Primo Piano

27 OTTOBRE ore 20:15

Volete sapere le previsioni della vostra città? Allora cliccate sulla regione intererssata



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27 OTTOBRE ore 20:06


Il Sole vero motore dei cambiamenti climatici
Secondo alcuni studi stiamo per andare incontro ad un nuovo forte raffreddamento. Le attività umane avrebbero un ruolo molto meno importante nel cambiamento del clima, rispetto ai cicli regolari del Sole.

New Little Ice Age Instead of Global Warming?Questo è il titolo molto provocatorio di uno studio del Dr T. Landscheidt, parte di una ricerca pluriennale estremamente interessante sul Sole, la nostra stella, e sui suoi cicli. Il Sole e gli Oceani sono stati troppo trascurati, quasi estromessi, dalle simulazioni computerizzate dei modelli dell'IPCC, secondo cui il fattore solare avrebbe rappresentato un elemento insignificante nei mutamenti climatici. Ebbene finalmente le cose stanno cambiando. Dopo i numerosi errori previsionali dell'IPCC, ci si è resi conto della formidabile importanza del ruolo del Sole e delle sue fasi nel determinare scenari climatici.
Il giudizio negativo del Panel nasceva dalla considerazione secondo cui la radiazione solare, secondo le misurazioni satellitari, sarebbe variata solo dello 0,1% durante un normale ciclo di 11 anni. E fin qui nulla da obiettare: il fatto però è che ci si era dimenticati di un'altra attività solare molto più potente; l'attività eruttiva. Le eruzioni solari influenzano considerevolmente l'intensità del vento solare, che altro non è che una massa di particelle che investono tutti i corpi del Sistema Solare, compresa naturalmente anche la Terra. Si è quindi scoperto che tale vento produrrebbe effetti palesemente più forti della totale radiazione della nostra stella. Le macchie solari sono molto importanti per valutare l'intensità di questa attività solare: quando sono molto numerose si ha un cosiddetto Massimo, al contrario se sono rare o addirittura assenti un Minimo.
Molto semplicemente il flusso solare in contatto con l'atmosfera terrestre produrrebbe importanti effetti magnetici nella parte più alta dell'atmosfera e successivamente all'interno della stessa, mediante particelle cariche. I fenomeni poi più potenti sono i "solar flare", vere e proprie vampate ed eruzione solari. Esse sarebbero in grado di influenzare pesantemente, attraverso complessi fenomeni chimico-ficici, sia la Stratosfera che la successivamente la Troposfera. E quando si parla di Troposfera entriamo nella zona che più ci interessa, quella dove avvengono tutti i fenomeni meteorologici e dove noi viviamo.
Ora sembra che il Sole abbia una serie di cicli, di cui quello undecennale è solo il più conosciuto, che corrisponderebbero a massimi e minimi di attività eruttiva e conseguentemente di flusso solare. Questi cicli sono facilmente rintracciabili nel passato e altrettanto facilmente prevedibili nel futuro. Come detto essi hanno un'influenza diretta sui principali fenomeni meteo-climatici della Terra. È stata infatti rilevata una corrispondenza perfetta tra questi cicli e gli anelli degli alberi, attraverso l'uso del carbonio-14.
Ad esempio durante il Periodo Caldo Medievale si ebbe un Massimo Solare molto importante, mentre durante la fase più fredda della Piccola Era Glaciale, precisamente tra il 1645 e il il 1715 un cosiddetto Superminimo chiamato minimo di Maunder: in quel periodo le macchie solari erano praticamente assenti.

Macchie solari ed effetto serra
Ancora ipotesi differenti per una spiegazione scientifica del riscaldamento globale.

Dopo aver a lungo parlato dell'effetto serra e delle sue implicazioni climatiche, sociali, ambientali, ecco che rispuntano fuori altre ipotesi che tenterebbero di spiegare l'aumento termico degli ultimi anni con cause del tutto naturali.
Questa volta imputato numero uno è il Sole, con il suo insolito incremento di attività misurato negli ultimi 60 anni.
Gli scienziati dell'Istituto di Tecnologia Svizzero, hanno tentato di ricostruire i vari cicli solari dell'ultimo millennio, misurando i quantitativi di isotopi di Berillio nelle "carote" di ghiaccio prelevate in Groenlandia.
Questo isotopo si forma sotto l'azione dei raggi cosmici, che colpiscono la Terra a seconda della maggiore o minore attività solare.
In questo modo si è ricostruita l'intensità dei cicli undecennali dell'attività solare, in periodi antecedenti al 1600, Secolo nel quale vennero tenute le prime osservazioni sistematiche.
Ebbene, proprio negli ultimi 60 anni, in coincidenza con il forte aumento delle temperature terrestri, si è verificata anche la massima attività solare dell'ultimo millennio, e la coincidenza risulta fortemente sospetta.
Avevamo già ricordato, in un precedente articolo, che la scoperta della tomba di S.Giacomo a Santiago di Compostella venne preceduta da una lunga serie di Aurore Boreali che per anni interessarono le località del Sud Europa attorno all'anno Mille, indicando così un periodo di eccezionale attività solare.
Altra coincidenza, questa fase di grande attività corrispose ad un periodo insolitamente caldo del nostro Pianeta, con ghiacciai Alpini ridotti al minimo e Banchisa polare quasi inesistente durante la bella stagione.
D'altro canto, i periodi di forte minimo solare, come durante il Quattrocento ed il Seicento, corrisposero a periodo molto freddi e caratterizzati da inverni molto rigidi, con avanzamento dei ghiacciai alpini.
Non è facile, dunque, distinguere tra quello che è il probabile aumento di temperatura dovuto ad una fase di eccezionale attività solare, e l'aumento termico derivante invece dall'introduzione nell'atmosfera di ingenti quantità di anidride carbonica da parte dell'uomo.
A complicare ulteriormente la situazione, ci pensa l'inversione della polarità magnetica, fenomeno che si verifica periodicamente sul nostro Pianeta, e che è preceduto da una diminuzione del campo magnetico terrestre.
Siamo vicini ad una inversione del campo, in quanto esso si è indebolito del 15% negli ultimi 150 anni.
Guarda caso, proprio 150 anni fa la temperatura terrestre iniziò ad aumentare, e terminò la cosiddetta "Piccola Età Glaciale".
L'indebolimento del campo ci espone alla diretta influenza dei Raggi Cosmici e delle particelle cariche di energia provenienti dall'attività solare, e l'ingresso di queste particelle nella nostra atmosfera determina effetti climatici imprevedibili.
Fino a poco tempo fa, si temeva che quest'ultimi potessero interferire col il processo di formazione delle nuvole, ma il fatto non è stato poi confermato da ulteriori ricerche.
Insomma, i fattori in ballo per una spiegazione scientifica dell'incremento termiche degli ultimi anni, ci sono eccome, senza bisogno di ricorrere all'Effetto Serra, che, tuttavia, risulta essere al momento l'ipotesi più probabile.

La terra ha la "febbre"!
La terra si riscalda sempre di più. E' forse il preludio di un futuro che vedrà completamente stravolta l'attuale situazione climatica?

Sempre più spesso si sente parlare di effetto serra e dei suoi effetti sul clima terrestre. Indubbiamente, è grazie all'effetto serra che l'uomo riesce ad abitare il pianeta in quasi tutta la sua globalità. Semmai, c'è da domandarsi quanto l'uomo alteri l'effetto serra pregiudicando quella che potremmo definire come una situazione di "normalità climatica". Chiariamo meglio il concetto di effetto serra.
L'atmosfera terrestre ha tra le sue svariate funzioni, quella di proteggere il pianeta dall'eccessivo irraggiamento solare. Funge da vero e proprio schermo protettivo contro l'azione diretta del sole, moderando l'assunzione dell'irradiazione ed equilibrando contemporaneamente il calore che la terra disperde nello spazio sotto forma di radiazione infrarossa. E' certo che la vita sul pianeta terra è possibile proprio grazie a questo "mantello" equilibratore, che si estende per un'altezza di circa 560 Km. dalla superficie.
Tra le componenti principali dell'atmosfera, l'azoto e l'ossigeno rivestono senz'altro il ruolo principale. Una terra senza atmosfera comporterebbe un incremento termico notevole durante le ore diurne e un raffreddamento glaciale in quelle notturne. Un ruolo determinante nel sistema climatico terrestre è rappresentato dalle nuvole. Le nuvole hanno, tra le tante funzioni, quella di riflettere le radiazioni solari. Appare chiaro come in una giornata serena, in assenza di condizioni particolari come neve o ghiaccio al suolo o anche di sabbia, tutte condizioni con alto potere riflettente, la terra tenda a riscaldarsi più di quanto non possa avvenire in una giornata nuvolosa. Nel contempo una situazione di cielo sereno nelle ore notturne consentirà una maggiore dispersione di calore.
Il concetto determinante nella corretta dispersione del calore terrestre è la non alterazione delle proprietà atmosferiche. Elementi chiave dell'atmosfera, come l'azoto e l'ossigeno, sono sufficientemente trasparenti da permettere alla radiazione termica infrarossa (la quantità di calore rilasciata dalla superficie terrestre) di filtrare l'atmosfera per disperdersi nello spazio. Altri gas, come il vapore acqueo, il biossido di carbonio e il metano, tanto per citarne alcuni, consentono una remissione inversa del calore. I gas serra, assolutamente determinanti per la vita terrestre attraverso i quali il pianeta riesce a mantenere una temperatura costante di circa 15°, sono tornati alle cronache per una loro sostanziale modifica ad opera dell'intervento umano. I gas serra: vitali quanto nocivi!
La sostanziale modifica quali-quantitativa degli elementi che contribuiscono al mantenimento dell'effetto serra terrestre è il motivo più accreditato del riscaldamento globale in corso. Nell'ultimo secolo, la temperatura media terrestre è aumentata di circa 0,5° e si stima che nel 2050 l'incremento termico sarà di almeno 1,5°, alterando pericolosamente l'intero sistema. Le previsioni avvengono per il tramite di sistemi che simulano l'andamento climatico globale (GCM). Attraverso la variazione dei parametri iniziali, calcolando diverse concentrazioni di gas serra, si riescono a stimare differenti condizioni di arrivo. Le simulazioni avvengono in più anni così da garantire una maggiore attendibilità dei calcoli.
Il biossido di carbonio è d'annoverare tra gli elementi che contribuiscono maggiormente all'alterazione del "normale" effetto serra. Si stima che lo stesso sia aumentato del 30% rispetto ai valori di 200 anni fa e che sia responsabile nella misura del 70% dell'effetto serra complessivo! A questo si aggiungano elementi di "recente introduzione" quali il clorofluorocarburi (CFC) e il protossido d'azoto, un cocktail micidiale che mette in pericolo l'esistenza dell'uomo stesso. Non è intenzione dell'autore attribuire l'assoluta responsabilità dei gas serra degli attuali cambiamenti climatici. Forse non esiste una causa determinante, esiste senz'altro un riscaldamento in grado di innescare una pluralità di effetti che sicuramente sfuggono a qualunque elaboratore elettronico.
Il rimedio a tutto ciò, o forse sarebbe meglio dire uno dei possibili rimedi: ridurre l'emissione dei gas nocivi, limitare l'inquinamento atmosferico divampante! Il protocollo di Kyoto potrebbe essere l'inizio di un cammino molto lungo che tuttavia non garantirebbe il recupero degli errori già commessi e subiti dal "sistema terra". La terra ha la febbre? A tutti quanti il compito di riportarla alla normalità.
A cura di www.meteogiornale.it

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27 OTTOBRE ore 16:30

Ancora neve sul Nord Europa. Ma dove?

Nelle prossime ore e nel corso della notte sono attese ancora nevicata sul comparto Nord dell'Europeo. Neve fino a quote molto basse o fino in pianura sulla Norvegia centrale e settentrionale. A sud della regione prevalenza di pioggia. Sulla Svezia neve su buona parte dei settori centrali e settentrionali, mentre pioggia a sud. Sulla Norvegia nevicate in estensione anche sui settori orientali risparimiati in mattinata. Neve anche forte e sottoforma di bufere per effetto di venti ipeturosi sul Golfo finlandese sulle coste occidentali e settentrionali della regione. Fiocchi bianchi anche sulla Russia occidentale. Le temperature oscilleranno tra i -2 e i -6°C a nord e 2-8°C a sud. Immagine a cura di ETA.


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27 OTTOBRE ore 15:03

Mistral, il forte vento settentrionale della valle del Rodano
Ha conseguenze importanti sul tempo in Italia questo vento, forse il più atteso in inverno dagli appassionati del versante tirrenico, essendo spesso la sua presenza alla base della genesi di situazioni favorevoli alla neve a bassa quota.

Forte, freddo, secco e tempestoso vento settentrionale, il mistral soffia con notevole frequenza, soprattutto nel semestre freddo, nei paesi del Mediterraneo centro-occidentale (Italia compresa, nel nostro paese prende il nome di maestrale e interessa soprattutto la Sardegna), ma è particolarmente frequente e intenso nella bassa valle del Rodano, nella Francia sudorientale, dalla quale esce violento nel Golfo del Leone.
Questo vento può persistere per diversi giorni e raggiunge i suoi picchi più intensi quando vi è una depressione sul Golfo di Genova o sul medio-alto Tirreno, contrapposta a un'alta pressione centrata sull'Europa occidentale. Più forte è il dislivello barico, più elevata è la velocità raggiunta dal mistral. Ricordiamo il recente episodio del 13 novembre 2004, quando grazie a una situazione barica come quella descritta, con dislivello barico di oltre 30 hpa in poche centinaia di chilometri, le raffiche di mistral hanno raggiunto le 64 miglia orarie a Orange.
La massa d'aria che raggiunge il Mediterraneo con il mistral è in genere aria polare marittima, convogliata verso le nostre latitudini da pulsazioni settentrionali dell'alta pressione oceanica. Quando l'alta pressione presenta una protuberanza verso la regione germanica, come appunto il 13-14 novembre 2004, la massa d'aria che scende lungo la valle del Rodano assume una connotazione più continentale ed è quindi in genere secca. Quando invece l'alta, invece di distendersi verso nordest, si allunga ancora più a nord, verso l'Islanda, l'aria polare marittima giunge sulla regione francese direttamente dal Mare del Nord, quindi è un po' più umida e instabile. In quest'ultimo caso i fenomeni associati al mistral restano comunque limitati in territorio francese, ma diventano importanti in Italia, venendo la fenomenologia esaltata dal passaggio della massa d'aria sulle acque del Mediterraneo.
Relativamente al 2004, possiamo ricordare il mistral del 29 gennaio, con i nuclei di instabilità manifestatisi in Toscana con notevole nuvolosità cumuliforme e rovesci nevosi e di graupel fino in pianura, e quello del 28 febbraio. In quest'ultimo caso l'aria polare marittima umida uscente dalle foci del Rodano alimentava una profonda depressione sull'alto Tirreno, da cui sono scaturite precipitazioni intense sul nostro versante tirrenico, nevose fino a quota molto bassa, mentre il giorno seguente, pur essendosi allontanato verso est il minimo al suolo, le stesse regioni, stante il proseguire dell'afflusso di aria polare marittima dalla valle del Rodano, hanno visto fiorire cumuli a evoluzione diurna con rovesci e temporali di neve anche sulle coste, come a Marina di Carrara e a Cecina.
Il mistral può raggiungere con relativa facilità i 130 km/h nel delta del Rodano, mentre difficilmente va oltre i 70 km/h sulle coste. Ovviamente l'effetto di incanalamento nella valle gioca un ruolo importante nell'incrementare la velocità del vento.
A cura di www.meteogiornale.it

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27 OTTOBRE ore 15:47

E' Inverno sul Nord Europa mentre è Estate sul Mediterraneo. Ma tranquilli...prima "zampata" fredda nei primi giorni di Novembre.

Scommetto che siete stanchi di questo caldo. Basta.... oramai l'ora di tempo estivo è chiuso già da un bel pezzo!. Certo, putroppo le stagioni non riescono a fare il loro corso completo e pertanto aspettiamoci nei prossimi anni stravolgimenti anche più sconvolgenti ed interessanti sul Mediterraneo e sull'Europa. Ma allora quando finirà questo caldo?. Innanzi tutto fino a Domenica 29 il tempo rimarrà soleggiato e molto mite su tutta l'Itali. Punte di 28-30°C attesi sulla Sicilia e Calabria, 25-27°C al Centro e 22-25° al Nord. Intanto la depressione fredda scenderà di latitudine. Per vedere un primo segno di cambiamento dovremmo aspettare la sera di Domenica quando i primi fenomeni sia addosseranno sulle Alpi provocando alcune piogge e un pò di Foehn sulle pianure del Nord. In seguito si assisterà a un miglioramento ma le temperature tenderanno a calare. Per una svolta più decisa e consistente da parte della depressione fredda dovremmo aspettare verso il 5 Novembre quando il fronte non più in diescesa da est come previsto ieri ma da oveste tenderà ad investire tutta l'Italia con foriere di piogge anche forti e neve a quote relativamente basse sulle Alpi e Appennino. Al momento la probabilità di accadimento del fenomeno e inferiore al 50% ma nei prossimo round e nei prossimi giorni capiremo meglio il meccanisco della situazione prevista. Seguite gli aggiornamenti.

Webcam-Clic

27 OTTOBRE ore 15:24

Arriva puntuale la Tempesta sul Nord Europa. Piogge, neve, vento forte sono in atto sulla Norvegia, Svezia, Finlandia.

E' stata prevista da tempo e a partire dalla notte appena trascorsa è arrivata puntuale sul Nord-Europa. In queste ore si segnalano forti bufere di neve sulla Finlandia centro-occidentale, mentre sul sud del Paese piove intesamente. Neve anche sulla Norvegia settentrionale, mentre più a sud prevale la pioggia anche se con schiarite. Sulla Svezia piogge sparse con neve sempre sui settori più settentrionali. Venti forti sul Mar Baltico e Golfo di Finlandia. Nelle prossime ore il matempo si sposterà più ad est interessando ancora una volta la Finladia mentre altrove le piogge si attenueranno. Piogge ancora presenti anche sulla Norvegia nord-occidentale. Qui sotto sono presenti alcune webcam della Novegia, Svezia e Finlandia. Gotevi lo spettacolo!!

NORVEGIA








FINLANDIA








SVEZIA


giovedì, ottobre 26, 2006

Previsioni

26 OTTOBRE ore 19:16

Volete sapere le previsioni della vostra città? Allora cliccate sulla regioni interessata e scoprirete previsioni fino a 5 giorni.




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26 OTTOBRE ore 19:12

TERREMOTO oggi sul sud-ovest della Calabria. Al momento nessun danno!



Ore UTC: 14:28:36
Latitudine:38.67
Longitudine: 15.41
Profondita': 208.8
Evento sismico di magnitudo Ml: 5.7
Province interessate: VIBO VALENTIA,MESSINA,REGGIO DI CALABRIA .

ComuniInteressati:<3Km<6km<9km<12km<15km<18km<21km<24km<27km<30km<33km<36km<39km style="font-family:verdana;font-size:180%;color:#33cc00;">A cura di www.ingv.it

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26 OTTOBRE ore 18:00

L'estate che non finisce mai!
L'ennesima goccia fredda ad Ovest del Portogallo ha riportato l'anticiclone africano nel bel mezzo del Mediterraneo. Inusitata sensazione di calore opprimente nell'Isola con punte massime oltre i 30°.

L'unico segnale evidente che non ci troviamo in piena estate è che le ore di luce sono drasticamente diminuite. Per il resto tutto lascia pensare che le giornate che stiamo vivendo appartengono al piu' assolato e classico mese di luglio piuttosto che alla fine di ottobre.
Temperature massime oltre i 30 °, cielo a tratti lattiginoso, fastidioso e umido vento di scirocco che acuisce la sensazione di calore e climatizzatori nelle auto a pieno regime. E' questo loscenario meteo che si presenta in Sicilia in questo scorcio di fine ottobre.
Di chi è la colpa? Semplice. La causa di questo stato di cose è la oramai "classica" goccia fredda che scivola dal nord Europa per il verso dei meridiani in direzione sud al largo delle coste del Portogallo. E' proprio questa la configurazione barica che questa estate ha portato le diverse ondate di calore nelle nostre terre facendoci sopportare le pene dell'inferno.
E' ovvio che il richiamo caldo causato dalla richiamata falla barica in pieno Atlantico ha ora meno effetto di quelli in piena estate. Anche se non sembra siamo sempre a fine ottobre!
Intanto i sempre numerosi turisti tedeschi e francesi approfittanodelle insperate temperature estive per affollare i litorali siculi che sembrano non doversi spopolare mai dall'inizio di maggio ad oggi.Gli amanti del freddo e della pioggia dovranno pazientare ancora qualche giorno.
Gli ultimi run dei principali modelli sembrano voler dire che questo mese ci accompagnerà nelle mani di novembre con temperature piuttosto "miti". Non si intravede ancora nessuna seria irruzione fredda almeno fin verso la prima settimana del nuovo mese.


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26 OTTOBRE ore 17:55

Ancora una settimana d'Estate. Dai primi di Novembre arriva l'Inverno!

Ancora tempo mite e a tratti caldo per tutto il fine settimana. Punte di 25°C sulla Penisola con picchi di 30°C sulle Isole Maggiori. Le giornata saranno generalmente soleggiate a parte qualche nube sul Nord-Ovest per umidità nei bassi strati. Estese nebbie nella notte e nel primo mattino sulle pianure del Nord in sollevamente nel corso della giornata. Tempo stabile e mite sull'Italia fino Domenica 29 poi svolta. Ma andiamo con ordine. Abbiamo detto tempo buono e molto mite sull'Italia ma sul Nord Europa si preparerà domani una Tempesta con forti venti, piogge e neve a quote molto basse sulla Norvegia, Svezia, Finlandia e ovest della Russia. In seguito la diescsa fredda potrebbe entrare decisa anche sulla Penisola. Ma su questo argomento ecco a voi alcuni punti che ho preso da www.meteogiornale.it che parla sulla situazione a medio e a lungo termine:

1. Nel medio-lungo termine vi sarà una forte irruzione fredda sull'Europa: percentuale alta (60-80%)
Come molti commentatori e analisti hanno già ribadito,i tempi sono maturi per la prima vera stoccata pre-invernale su parte del vecchio continente.A livello emisferico si sono formati molti serbatoi freddi collegati al VP, uno dei quali si trova sopra la Russia europea e la Scandinavia. Un altro molto importante si trova sopra la Groenlandia. Stiamo parlando soprattutto della quota geopotenziale di 500 hPa (5500 metri circa). Questa grande massa di aria artica cercherà, secondo le normali leggi della dinamica e termodinamica dell'atmosfera, uno sfogo verso sud. E quindi l'Europa sarà molto probabilmente investita dalla prima vera irruzione fredda entro una settimana.

L'Italia sarà colpita solo in parte da aria fredda nord-orientale: percentuale medio-alta (50-60%)
È molto probabile che una delle vie seguite dall'aria gelida per scendere verso sud sia quella scandinava-russa attraverso poi le regioni orientali europee verso la penisola balcanica (80%). Ma è altresì probabile che la colata artica interessi anche le regioni centrali europee, dalla Danimarca alla Germana fino alle regioni alpine (60%). L'Italia ha discrete probabilità di essere interessata soprattutto nel lato più vulnerabile a irruzioni come questa, quello adriatico. Ma risulta ancora prematuro (e direi scorretto) assicurare un coinvolgimento diretto del nostro paese: ipotesi che per ora mi sembra ancora incerta (40%). Vi sarà però sicuramente un notevole ridimensionamento termico, ma sulla ipotesi "anticipo invernale" vi è ancora molto da attendere prima di proporla come sicura.

Arriverà la prima neve a quote basse sul nostro paese: probabilità molto bassa (20-30%).
Non possiamo escludere che nel caso di una entrata franca nel bacino del Mediterraneo centrale le regioni adriatiche a quote collinari possano vedere le prime spruzzate nevose. Ma ripeto, solo nel caso che l'Italia venga investita in pieno dalla colata polare. Ritengo, a tuttora, molto improbabile una evoluzione del genere. Mentre la neve in montagna, dove vi saranno precipitazioni, sarà molto probabile.
In conclusione permettetemi una considerazione finale.In questi ultimi anni stiamo assistendo a una forte estremizzazione dei fenomeni atmosferici in Europa. Si passa repentinamente da fasi molto miti a situazioni fredde con estrema frequenza. Questo è un chiaro segno di un mutamento climatico: se noi allarghiamo lo sguardo dal singolo evento e ci spingiamo ad osservare la frequenza di tali situazioni estreme nell'arco di anni, ci renderemo conto che qualcosa sta cambiando. È un bene, è un male? È un segno del Global Warming? È un naturale mutamento climatico ciclico ? È colpa dell'uomo? È colpa della Corrente del Golfo?
The answer is blowing in the wind, citando Dylan.Ma a parte gli scherzi, e se è vero che nessuno può davvero sostenere scientificamente una causa precisa di tale cambiamento, non possiamo non rilevare che il tutto avviene comunque in un contesto caldo a livello globale rispetto agli ultimi secoli e soprattutto che ciò non deve essere un alibi per abbassare la guardia di fronte a ciò che già si sa: l'inquinamento antropico è reale e molto pericoloso.






mercoledì, ottobre 25, 2006

Previsioni

25 OTTOBRE ore 20:34

Vuoi sapere il tempo per domani nel dettaglio? Allora clicca sulla tua regione e poi sulla città interessata.




In Primo Piano

25 OTTOBRE ore 20:33

Quali temperature dobbiamo attenderci domani? Punte di 30°C sulla Sicilia

Un settimana all'insegna del bel tempo e tempertaure molto mite per dire quasi calde e di fine estate al Sud specie al Sud. Anche oggi molte città siciliane hanno toccato o sfiorato i 30°C. La gente cammina a maniche corte e qualcuno passeggia in riva al mare. Altro che Autunno!!... è ancora un sogno nel cassetto ma... non preoccupatevi dalla prossima settimana cambieremo pagina con prima affondo freddo da Nord sulla Penisola. Che temperature massime dobbiamo attenderci allora domani sull'Italia?. Partendo la Nord troveremo valori intorno ai 22-25°C, eccetto il Nord-Ovest che per estesa nuvolosità risentirà meno del caldo e le temperature non dovrebbero superare i 23°C. Al Centro valori intorno ai 25-27°C anche se sulle coste Tirreniche si toccheranno valori di 1-2°C superiori. Al Centro temperature oscillabili tra i 28-30°C specie sulle Isole maggiori e coste Tirreniche e Puglia.


In Primo Piano

25 OTTOBRE ore 20:30

Dopo il caldo, novità fredde nel lungo termine?
Molto mite almeno per un settimana ancora. I valori termici saranno estivi sul Centro-Sud, mentre le nebbie del Nord renderanno meno pesante l'anomalia termica. Ma a Novembre vi sarà la tanto attesa svolta fredda? Valutiamone le possibilità.

I prossimi 7 giorni saranno veramente molto miti per il nostro paese, e non solo. Si registreranno in quota valori superiori alle medie di ben +10°C!E soprattutto si rivedranno alla quota geopotenziale di 850 hPa (1500 metri circa) valori termici tipici da piena stagione estiva: dai +15°C al Nord fino ai +18°C al Sud, per arrivare ai quasi +20°C in Sardegna. Gran caldo in quota dunque, estremamente anomalo per la stagione, Ma caldo anche al suolo soprattutto al Centro-Sud, dove sembrerà davvero di essere tornati in Estate. Al Nord le nebbie mattutine saranno l'unico elemento teso a ricordarci che siamo invece in pieno Autunno. Ma anche in Pianura Padana le temperature sanno miti, e le nebbie si dissolveranno alla luce calda del sole.
Come si può osservare dalla figura 1, la goccia fredda collocata nell'Atlantico orientale richiamerà aria molto calda per la stagione verso nord-est. Il Mediterraneo centrale e buona parte dell'Europa centro-meridionale ritorneranno a condizioni post-estive in questo scorcio finale di Ottobre, con temperature di molto superiori alle medie. Questa situazione sarà favorevole all'accumulo di inquinanti nei bassi strati troposferici.Purtroppo, secondo i principali modelli numerico-previsionali, questa configurazione non si sbloccherà almeno sino ai primi di Novembre. Se sarà la fortuna per chi avrà scelto le festività dei santi per gite fuori porta, sarà d'altra parte, come tutte le situazioni anomale, un ulteriore stress per i ghiacciai oltre che per il già ricordato inquinamento urbano.
Ma la domanda che tutti ci poniamo, amanti del freddo e non, giunti ormai ai due terzi della stagione autunnale, è se finalmente Novembre sarà in grado di mostrarci il volto freddo dell'Autunno.Se cioè arriverà questa prima benedetta irruzione fredda che dovrebbe rappresentare lo spartiacque naturale tra semestre caldo e semestre freddo.
Ebbene, dopo aver attentamente analizzato le proiezioni dei due principali modelli previsionali, GFS e ECMWF, mi sento di poter fare alcune considerazioni:
1. Bisogna premettere che il periodo considerato rientra a pieno titolo nel lungo termine, visto che si parla di proiezioni a 10 giorni, per il 4-6 Novembre. Ciò, come ben sappiamo, significa che l'attendibilità è molto bassa, e comunque da monitorare costantemente. Ciò non significa però che non si possano trarre alcuni utili spunti per indovinare le mosse future della Natura.
2. Entrambi i modelli sopra citati, con grande accordo (vedi figura 2)propongono la formazione di una tipica figura barica a Omega.Nel linguaggio tecnico della meteorologia, si definisce blocking ad omega la collocazione all'interno di due possenti saccature collegate al VP di un promontorio anticiclonico di matrice sub-tropicale. Generalmente si tratta una situazione di difficile sblocco.
3. Secondo tale situazione si accumulerebbe un'enorme massa fredda a ovest ed a est dell'Europa centrale: sulla Groenlandia e sulla Russia. Questa massa gelida cercherà una via di sfogo verso sud, seconda le naturali regole della dinamica atmosferica. Visto il lungo periodo diventa difficile delineare con precisione l'esatta via che seguirà tale aria artica nel suo percorso verso meridione. Ma se si realizzasse la previsione dei due modelli analizzati vi sarebbero queste immediate conseguenze: inverno improvviso su buona parte dell'Europa orientale e su Islanda con probabile coinvolgimento delle Isole Britanniche. Richiamo mite su tutta Europa Centrale fino alla Scandinavia.
4. L'Italia dovrebbe risultare sfiorata dalle fredde correnti orientali, che saranno in grado di riportare le temperature a tutte le quote su valori prossimi alle medie, con un calo progressivo di quasi 10°C. Ma attenzione, rientro nelle medie non significa irruzione fredda!
In conclusione, a mio modesto avviso la probabilità che si abbia una settimana molto mite nel breve e medio termine è molto alta (80%).La probabilità che a Novembre (4-6) vi sia una svolta fredda è bassa (20-40 %).La probabilità che vi sia un riallineamento nelle medie pur in un contesto anticiclonico, per correnti orientali alta (60%).
A cura di www.meteogiornale.it

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25 OTTOBRE ore 13:58

Il freddo nel Nord America
Il mese di ottobre non è certo nuovo alle ondate di freddo precoci, sul Continente nord americano.

Quest'anno il freddo nel Nord America sembra iniziare con un notevole anticipo.
La circolazione è già di stampo invernale, anche se le isoterme non sono ancora troppo basse: tra il 23 ed il 24 ottobre, infatti, una depressione fredda in quota è scesa sulla zona dei Grandi Laghi, dirigendosi poi sulla costa sud orientale.
Le isoterme hanno raggiunto i -34°C a 500 hPa, sempre nella zona del Lago Michigan, mentre ad 850 hPa i valori termici erano di circa 9-10°C sotto lo zero.
Lo zero termico è arrivato in prossimità del confine settentrionale della Florida.
E' questa una traiettoria tipica delle grandi ondate di freddo statunitensi, che si verificano poi durante il periodo invernale.
Riguardo alle temperature al suolo, ieri mattina, 24 ottobre, esse sono scese fino a toccare i +0,6°C all'aeroporto di Cross City, in Florida, ed a +2,8°C Jacksonville, valori nettamente al di sotto della norma.
Le anomalie termiche della giornata di ieri hanno toccato i 10-12°C in meno della norma di questo periodo, Florida compresa.
Ma il 25 ottobre rappresenta anche la data della maggiore bufera di neve che abbia interessato il Colorado in questo mese, per la precisione nell'anno 1997.
In quel caso una isoterma di -5°C ad 850 hPa scese più ad ovest, investendo lo Stato nordamericano.
Il risultato fu quello di un accumulo di una ventina di cm di neve quasi ovunque, ma con accumuli di neve causati dal vento che raggiunsero un'altezza di oltre mezzo metro.
A cura di www.meteogiornale.it

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25 OTTOBRE ore 13:58

Settimana all'insegna del bel tempo e temperature molto miti. Attenzione però alle nebbie sulle pianure del Nord tra la notte e il matino.

L'Anticiclone africano è arrivato puntuale sull'Itali e proseguirà così almento fino a Domenica 29. Le giornate saranno soleggiato e miti su tutta l'Italia. Farà eccezione il Nord-ovest che vedrà cieli parzialmente nuvolosi per afflussi umidi. Le temperature aumenteranno oltre la media con valori intorno ai 26-28°C al Sud (30°C probabili in Sicilia), 25-27°C al Centro e 24-26°C al Nord eccetto il Piemonte che vedrà valori poco più bassi grazie alla copertura nuvolosa. Non sono attese piogge a parte qualche rovescio rilievi alpini orientali. Vero il fine settimana una Tempestadi investirà il Golfo di Finlandia con maltempo intenso, venti oltre i 100 km/h e neve fino in pianura e fine evento. Questo potrebbe dare il via alla prima ondata di freddo Invernale su queste regioni. In seguito intorno al 29 la depressione tenderà a scendere di latitudini andando ad interessare tra il 1 e 6 la nostra Penisola e l'Europa centro-orientale. Al momento i risvolti sono andora indecifrabili ma possiamo dire che ci saranno piogge anche intense, calo termico e neve su Alpi e Appennino a quote medie prettamente sul Triveneto e regioni centro-meridionali. Più asciutto sul Nord-Ovest. La prognosi non è ancora sciolta. Ci vorranno ancora alcuni giorni per capire bene la traiettoria che prenderà questa prima onda fredda sull'Italia. Seguite gli aggiornamenti...

martedì, ottobre 24, 2006

Previsioni

24 OTTOBRE ore 19:07

Cliccate sulla regione che vi interessa e scoprite che tempo farà nella vostra città. Previsioni fino a 5 giorni


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24 OTTOBRE ore 19:05

TEMPESTA di vento, piogge e neve in arrivo sul Nord Europa nel fine settimana. Sarà il primo via della stagione Invernale. Intanto l'Italia aspetta...!

Sarà proprio questa tempesta a far scattare la prima scintilla Invernale sul Nord Europa. Ma andiamo con ordine. Intanto l'Italia, la Francia, la Spagna e alcune regioni Oltralpe nei prossimi giorni vivranno giornata molto miti e cieli sereni. Il tutto sarà grazie all'anticiclone subtropicale che con una sua "bolla" calda investirà praticamente buona parte dell'Europa centro-meridionale. Le temperature si aggireranno intorno ai 25-28°C e in alcuni casi potanno toccare i 30°C proprio come ha fatto oggi al città di Palermo!. Per fortuna, sarà l'ultimo assaggio (quasi tardo estivo) di questa stagione ancora calda e dalle caratteristiche non prettamente ancora Autunnali. La svolta potrebbe avvenire sulle nostre regioni solo nei primi giorni di Novembre. Spostandoci però a latitudini più settentrionali osserviamo che verso il fine settimana (intorno al 27) una TEMPESTA con venti oltre i 150 km/h, maltempo e neve fino in pianura investirà in pieno la Finlandia, la Norvegia e la Svezia. A seguire si assisterà anche un crollo deciso delle temperature. L'evento saliente sarà proprio il VENTO che raggiungerà velocità molto elevate sul Mar Baltico e sulla Danimarca. Proprio venerdì sera sotto attese piogge forti sulla Finlandia e la Danimarca. Sabato il tutto denderà a spostarsi verso est andando ad interessare ancora una volta la Finlandia. Il tutto sarà alimentato specie nel corso di Domenica 29 di altra aria molto più redda che da nord si aggancerà alla depressione presente portando una forte crollo termico e neve anche in pianura. I fenomeni tenderanno comunque ad attenuarsi.
Con un nuovo affondo freddo in quota le temperature scenderanno anche sotto i -10/-15°C. Sarà la prima ondata Invernale della stagione su queste regioni e che probabilmente potrebbe movimentare la situazione anche sulla nostra Penisola. Sarà proprio così? Al momento le possibilità per avere una prima ondata di freddo sono basse ma possiamo dire che verso i primi giorni del mese di Novembre qualche cosa potrebbe muovere i suoi primi passi verso l'Iverno. Vi terrò informati. Intanto qui sotto la situazione attesa sul Nord Europa nel fine settimana.








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24 OTTOBRE ore 13:21

Smette di piovere sulla Liguria...

Questa volta il peggioramento atteso ieri sulla Liguria si è presentanto in maniera meno cruenta del previsto con piogge più moderate. Solo alcune località hanno toccato punte di 50-100 mm specie le città di Pietra Ligurie, Savona, ovest Genova, Campomorone, Passo della Scoffera e Rezzoglio. A fatto visita anche qualche temporale passeggero. Invece le città della Spezia, Monterosso al Mare, Riomaggiore, Portovenere, Lerici, Vezzano Ligure, Arcola e Sarzana hanno visto piogge moldo deboli o addirittura assenti. Le temperature hanno oscillato. La cartina qui sotto si riferisce agli accumuli di piogge nella mattinata di oggi a cura di www.meteoliguria.it




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24 OTTOBRE ore 12:15

NEVICA ed è Inverno sul nord della Finladia, Svezia, Norvegia e Russia. Molto mite sull'Europa nei prossimi giorni...

Interessante osservare questa mattina molte città della Lapponia sotto la neve. Le temperatue su queste zone sono molto basse e a volte anche di due cifre sotto lo Zero. Nevica anche sulla Svezia, Norvegia e Russia specie sui settori più settentrionali mentre più a sud piove. Nei prossimi giorni su queste regioni assisteremo ad un altro passaggio perturbato con altra neve fino in pianura, anche sulle città più meridionali risparmiate precedentemente. Venti molto forti sono attesi sul Baltico e sul Golfo di Finlandia con occasioni per possibili tempeste di neve. Tutto all'opposto invece sull'Europa e sull'Italia dove nei prossimi giorni saranno investire da un'ondata di caldo dall'Africa. Non è una cosa eccezionale in questo periodo dato che come sappiano l'Autunno e pazzerello. Putroppo il fatto preoccupante e che sulle nostre Alpi non abbiamo neve a sufficienza per "nutrire" i ghiaccia. Questo non farà altro che peggiorare le cose dato che è previsto lo Zero temico fino a 4000 metri. In pianura le temperature si aggireranno intorno ai 26-28°C al Centro-Sud, punte di 30°C sulle Isole Maggiori e 23-26°C al Nord. Anche l'Europa risentirà dell'aria calda ma specialmene le regioni della Francia e della Spagna dove toccheranno valori intorno ai 26-30°C. Altrove mite ma NON caldo. Volete rinfrescarvi le idee gurdando la neve?? Allora guardate queste webcam prese dalla Finlandia. Non occorre commentarle... il tutto parla da solo!




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24 OTTOBRE ore 7:18

Ancora piogge sul Triveneto in mattinata ma migliora nel pomeriggio. Bel tempo altrove

Attese ancora piogge nella prima parte della mattinata di oggi sulla Valle d'Aosta, Lombardia, Liguria, Veneto, Friuli e Trentino. Sporadiche sul Piemonte. Fenomeni ancora intensi sulle Alpi Orobie, Udinese, Goriziano, Pordenonese e zone Appenniniche della Spezia dove saranno possibili anche alcuni temporali come in questi minuti. Neve oltre i 2600 metri. Sul resto d'Italia bel tempo con poche nubi e molto sole specie al Sud. Nel pomeriggio sono attese schiarite sul Nord-Ovest in propagazione verso il resto del Nord. Ultimi rovesci sull'alta Lombardia, Trentino, Friuli e Liguria di Levante ma in attenuazione. Altrove cieli sereni o poco nuvolosi. Temperature in aumento al Sud. Nella serata migliora su tutta la Penisola. Assisteremo ancora a nubi sulla Liguria di Levante e rilievi del friuli con accasioni piovaschi ma in esaurimento. Domani bella giornata di sole ovunque con nebbie nelle prime ore sulle pianure del Settentrione. Nubi basse solo sul Nord-Ovest ma senza fenomeni. Infatti saranno proprio questi settori a NON risentire della vampata di caldo attesa tra la metà e il fine settimana prossimi garzie a nubi basse e nebbie. Punte di 27-30°C al Meridione. Qui sotto le piogge attese in giornata offerte dal modello ETA.


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24 OTTOBRE ore 6:57

Gli Uragani hanno veramente aumentato la loro intensità?

Ed è dell'uomo, causa dell'eccesso di CO2, la colpa della loro forza e frequenza?

La questione si presenta decisamente controversa, in quanto, al momento, non esiste prova sicura di un effettivo aumento dell'intensità degli Uragani sull'Oceano Atlantico.
Come si sa, la stagione degli Uragani comincia nella tarda primavera, e finisce a Novembre, anche se in alcuni rari casi ci possono essere fenomeni del genere anche nell'ultimo mese dell'anno.
Da alcuni anni, il NOAA pubblica anche un bollettino di previsione, di solito abbastanza aderente alla realtà, nel quale si prova a supporre sia il numero che l'intensità degli Uragani caraibici che si svilupperanno nel corso della stagione.
In questo caso, si tratta di valutare le temperature previste dell'Atlantico Centrale, vera "fucina" di tali fenomeni, e l'intensità delle correnti tropicali in quota, che possono intensificare, oppure far calare, la loro forza.
In questo caso sembrerebbe logico che, con un aumento delle temperature oceaniche dovute all'effetto serra, si possano sviluppare un maggior numero di fenomeni aventi una maggiore intensità.
Ma, uno studio pubblicato appena lo scorso anno, da parte dell'NCPA, ente americano, che ha esaminato centinaia di dati storici, negando un aumento di questo tipo.
Ora, un nuovo studio del National Academy of Sciences, dice esattamente il contrario, affermando che sia gli Uragani atlantici, che i Tifoni pacifici, debbono ai gas serra un incremento della loro intensità.
Tuttavia gli studiosi non concordano su questo punto: sono aumentati, sì, enormemente, i danni causati da tali fenomeni, ma anche a causa dell'aumento delle popolazioni nelle aree a rischio.
Ed i grandi uragani non sono mancati neanche in passato, in tempi assolutamente non sospetti, come il famoso Uragano di Galveston ai primi del '900.
D'altra parte, anche la previsione del NOAA sul numero di uragani per il 2006, appare essere sovrastimata: ci sono stati meno fenomeni di quanto annunciato, ed anche di minore intensità.
D'altro canto, sappiamo che basta poco per causare danni gravissimi: basti pensare a quello che è successo lo scorso anno a New Orleans, con un uragano di forza 3 (il massimo della scala è 5).
Insomma, ancora forse l'effetto serra non è in grado di influenzare gli uragani, contando maggiormente le variazioni periodiche delle temperature oceaniche (forse fenomeni come El Nino e La Nina hanno una inflluenza maggiore).
Tuttavia non si può escludere che l'aumento delle temperature globali, che sia o no di origine antropica, possa determinare l'arrivo di fenomeni mai visti prima.
Lo scorso anno sono infatti comparsi due fenomeni rarissimi: un uragano sulle coste brasiliane, ed un altro sulle Canarie, in zona ove non si registravano da decine di anni.

A cura di www.meteogiornale.it


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