martedì, ottobre 24, 2006

Previsioni

24 OTTOBRE ore 19:07

Cliccate sulla regione che vi interessa e scoprite che tempo farà nella vostra città. Previsioni fino a 5 giorni


In Primo Piano

24 OTTOBRE ore 19:05

TEMPESTA di vento, piogge e neve in arrivo sul Nord Europa nel fine settimana. Sarà il primo via della stagione Invernale. Intanto l'Italia aspetta...!

Sarà proprio questa tempesta a far scattare la prima scintilla Invernale sul Nord Europa. Ma andiamo con ordine. Intanto l'Italia, la Francia, la Spagna e alcune regioni Oltralpe nei prossimi giorni vivranno giornata molto miti e cieli sereni. Il tutto sarà grazie all'anticiclone subtropicale che con una sua "bolla" calda investirà praticamente buona parte dell'Europa centro-meridionale. Le temperature si aggireranno intorno ai 25-28°C e in alcuni casi potanno toccare i 30°C proprio come ha fatto oggi al città di Palermo!. Per fortuna, sarà l'ultimo assaggio (quasi tardo estivo) di questa stagione ancora calda e dalle caratteristiche non prettamente ancora Autunnali. La svolta potrebbe avvenire sulle nostre regioni solo nei primi giorni di Novembre. Spostandoci però a latitudini più settentrionali osserviamo che verso il fine settimana (intorno al 27) una TEMPESTA con venti oltre i 150 km/h, maltempo e neve fino in pianura investirà in pieno la Finlandia, la Norvegia e la Svezia. A seguire si assisterà anche un crollo deciso delle temperature. L'evento saliente sarà proprio il VENTO che raggiungerà velocità molto elevate sul Mar Baltico e sulla Danimarca. Proprio venerdì sera sotto attese piogge forti sulla Finlandia e la Danimarca. Sabato il tutto denderà a spostarsi verso est andando ad interessare ancora una volta la Finlandia. Il tutto sarà alimentato specie nel corso di Domenica 29 di altra aria molto più redda che da nord si aggancerà alla depressione presente portando una forte crollo termico e neve anche in pianura. I fenomeni tenderanno comunque ad attenuarsi.
Con un nuovo affondo freddo in quota le temperature scenderanno anche sotto i -10/-15°C. Sarà la prima ondata Invernale della stagione su queste regioni e che probabilmente potrebbe movimentare la situazione anche sulla nostra Penisola. Sarà proprio così? Al momento le possibilità per avere una prima ondata di freddo sono basse ma possiamo dire che verso i primi giorni del mese di Novembre qualche cosa potrebbe muovere i suoi primi passi verso l'Iverno. Vi terrò informati. Intanto qui sotto la situazione attesa sul Nord Europa nel fine settimana.








In Primo Piano

24 OTTOBRE ore 13:21

Smette di piovere sulla Liguria...

Questa volta il peggioramento atteso ieri sulla Liguria si è presentanto in maniera meno cruenta del previsto con piogge più moderate. Solo alcune località hanno toccato punte di 50-100 mm specie le città di Pietra Ligurie, Savona, ovest Genova, Campomorone, Passo della Scoffera e Rezzoglio. A fatto visita anche qualche temporale passeggero. Invece le città della Spezia, Monterosso al Mare, Riomaggiore, Portovenere, Lerici, Vezzano Ligure, Arcola e Sarzana hanno visto piogge moldo deboli o addirittura assenti. Le temperature hanno oscillato. La cartina qui sotto si riferisce agli accumuli di piogge nella mattinata di oggi a cura di www.meteoliguria.it




In Primo Piano

24 OTTOBRE ore 12:15

NEVICA ed è Inverno sul nord della Finladia, Svezia, Norvegia e Russia. Molto mite sull'Europa nei prossimi giorni...

Interessante osservare questa mattina molte città della Lapponia sotto la neve. Le temperatue su queste zone sono molto basse e a volte anche di due cifre sotto lo Zero. Nevica anche sulla Svezia, Norvegia e Russia specie sui settori più settentrionali mentre più a sud piove. Nei prossimi giorni su queste regioni assisteremo ad un altro passaggio perturbato con altra neve fino in pianura, anche sulle città più meridionali risparmiate precedentemente. Venti molto forti sono attesi sul Baltico e sul Golfo di Finlandia con occasioni per possibili tempeste di neve. Tutto all'opposto invece sull'Europa e sull'Italia dove nei prossimi giorni saranno investire da un'ondata di caldo dall'Africa. Non è una cosa eccezionale in questo periodo dato che come sappiano l'Autunno e pazzerello. Putroppo il fatto preoccupante e che sulle nostre Alpi non abbiamo neve a sufficienza per "nutrire" i ghiaccia. Questo non farà altro che peggiorare le cose dato che è previsto lo Zero temico fino a 4000 metri. In pianura le temperature si aggireranno intorno ai 26-28°C al Centro-Sud, punte di 30°C sulle Isole Maggiori e 23-26°C al Nord. Anche l'Europa risentirà dell'aria calda ma specialmene le regioni della Francia e della Spagna dove toccheranno valori intorno ai 26-30°C. Altrove mite ma NON caldo. Volete rinfrescarvi le idee gurdando la neve?? Allora guardate queste webcam prese dalla Finlandia. Non occorre commentarle... il tutto parla da solo!




In Primo Piano

24 OTTOBRE ore 7:18

Ancora piogge sul Triveneto in mattinata ma migliora nel pomeriggio. Bel tempo altrove

Attese ancora piogge nella prima parte della mattinata di oggi sulla Valle d'Aosta, Lombardia, Liguria, Veneto, Friuli e Trentino. Sporadiche sul Piemonte. Fenomeni ancora intensi sulle Alpi Orobie, Udinese, Goriziano, Pordenonese e zone Appenniniche della Spezia dove saranno possibili anche alcuni temporali come in questi minuti. Neve oltre i 2600 metri. Sul resto d'Italia bel tempo con poche nubi e molto sole specie al Sud. Nel pomeriggio sono attese schiarite sul Nord-Ovest in propagazione verso il resto del Nord. Ultimi rovesci sull'alta Lombardia, Trentino, Friuli e Liguria di Levante ma in attenuazione. Altrove cieli sereni o poco nuvolosi. Temperature in aumento al Sud. Nella serata migliora su tutta la Penisola. Assisteremo ancora a nubi sulla Liguria di Levante e rilievi del friuli con accasioni piovaschi ma in esaurimento. Domani bella giornata di sole ovunque con nebbie nelle prime ore sulle pianure del Settentrione. Nubi basse solo sul Nord-Ovest ma senza fenomeni. Infatti saranno proprio questi settori a NON risentire della vampata di caldo attesa tra la metà e il fine settimana prossimi garzie a nubi basse e nebbie. Punte di 27-30°C al Meridione. Qui sotto le piogge attese in giornata offerte dal modello ETA.


In Prima Pagina

24 OTTOBRE ore 6:57

Gli Uragani hanno veramente aumentato la loro intensità?

Ed è dell'uomo, causa dell'eccesso di CO2, la colpa della loro forza e frequenza?

La questione si presenta decisamente controversa, in quanto, al momento, non esiste prova sicura di un effettivo aumento dell'intensità degli Uragani sull'Oceano Atlantico.
Come si sa, la stagione degli Uragani comincia nella tarda primavera, e finisce a Novembre, anche se in alcuni rari casi ci possono essere fenomeni del genere anche nell'ultimo mese dell'anno.
Da alcuni anni, il NOAA pubblica anche un bollettino di previsione, di solito abbastanza aderente alla realtà, nel quale si prova a supporre sia il numero che l'intensità degli Uragani caraibici che si svilupperanno nel corso della stagione.
In questo caso, si tratta di valutare le temperature previste dell'Atlantico Centrale, vera "fucina" di tali fenomeni, e l'intensità delle correnti tropicali in quota, che possono intensificare, oppure far calare, la loro forza.
In questo caso sembrerebbe logico che, con un aumento delle temperature oceaniche dovute all'effetto serra, si possano sviluppare un maggior numero di fenomeni aventi una maggiore intensità.
Ma, uno studio pubblicato appena lo scorso anno, da parte dell'NCPA, ente americano, che ha esaminato centinaia di dati storici, negando un aumento di questo tipo.
Ora, un nuovo studio del National Academy of Sciences, dice esattamente il contrario, affermando che sia gli Uragani atlantici, che i Tifoni pacifici, debbono ai gas serra un incremento della loro intensità.
Tuttavia gli studiosi non concordano su questo punto: sono aumentati, sì, enormemente, i danni causati da tali fenomeni, ma anche a causa dell'aumento delle popolazioni nelle aree a rischio.
Ed i grandi uragani non sono mancati neanche in passato, in tempi assolutamente non sospetti, come il famoso Uragano di Galveston ai primi del '900.
D'altra parte, anche la previsione del NOAA sul numero di uragani per il 2006, appare essere sovrastimata: ci sono stati meno fenomeni di quanto annunciato, ed anche di minore intensità.
D'altro canto, sappiamo che basta poco per causare danni gravissimi: basti pensare a quello che è successo lo scorso anno a New Orleans, con un uragano di forza 3 (il massimo della scala è 5).
Insomma, ancora forse l'effetto serra non è in grado di influenzare gli uragani, contando maggiormente le variazioni periodiche delle temperature oceaniche (forse fenomeni come El Nino e La Nina hanno una inflluenza maggiore).
Tuttavia non si può escludere che l'aumento delle temperature globali, che sia o no di origine antropica, possa determinare l'arrivo di fenomeni mai visti prima.
Lo scorso anno sono infatti comparsi due fenomeni rarissimi: un uragano sulle coste brasiliane, ed un altro sulle Canarie, in zona ove non si registravano da decine di anni.

A cura di www.meteogiornale.it


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