lunedì, ottobre 22, 2007

ULTIMA ORA

22 OTTOBRE 2007 ore 18:24

PIAN ROSA' SFIORA IL RECORD

Questa mattina il valore più basso registrato sul Pian Rosà (3480 metri) è stato di -19,2°C. Un valore GELIDO per il periodo ma che non riesce a battere, seppur di pocchissmo, il -20°C raggiunti tra il 1961-90, di questo mese. FREDDO anche a Paganella con -9°C; Bousson con -7°C (Valle d'Aosta) e Monte Terminillo, Monte Cimone e Passo Rolle con -6°C,
Il Terminillo ha "vantato" questa mattinata raffiche oltre i 100 km/h, che con una temperature di -6°C, il corpo umano ha percepito una temperatura di quasi -20°C.

ULTIMA ORA

22 OTTOBRE 2007 ore 15:22

IL ROVESCIO DELLA MEDAGLIA: ARRIVA LA PIOGGIA AL NORD E TIRRENO

Come è arrivato se ne va. Il freddo ha ormai le ore contante, e lo si nota dalla neve che cade solo a quote supeiori ai 1000-1300 metri di quota. Ma le cosa stanno cambiando. La circolazione depressionaria al Sud si sta attenuando, regalando nelle prossime ore e nella giornata di domani le prime schiarite e i primi miglioramenti.

In poche parole il freddo all'entara la presa su tutte le regioni, ma l'instabilità sarà ancora in grado di dare il meglio su alcune zone!.
Le novità si riscontrano a metà settimana, quando probabilmene il vortice sullo Jonio, tenderà nuovamente ad rinvigorirsi e slittare verso Nord, in senso retrogrado, interessando Mercoledì 24 con alcune piogge le regioni centrali, la Campania e la Liguria. Al Nord il clima rimarrà nuvoloso è asciutto, mentre al Sud si osserveranno ampie schiarite e momenti soleggiati.

Ma il fatto più importante accadrà Giovedì 25 e Venerdì 26, quando il minimo depressionario si posizionerà tra il Tirreno centrale e la Sardegna, apportando le prime piogge sull'Isola, Liguria e Nord-Est.
E sul Nord-Ovest? Su questo angolo del Nord le piogge arriveranno a partire da Week-End (26-28 Ottobre). Si tratterà di fenomeni irregalari e moderati, ma localmente (stando ad alcuni modelli), anche forti a ridosso delle Alpi Occidentali e Piemonte soprattutto.

Migliora al Sud con schiarite e temperature in lenta ripresa. I venti proverranno dai quadranti meridionale, con neve che al Nord cadrà a quote medio-alte.

ULTIMA ORA

22 OTTOBRE 2007 ore 14:46

Nevicata senza sosta a Capracotta, sul Molise, oltre i 1000 metri di quota. Sulla cittadina la neve sfiora i 20-30 cm di neve fresca al suolo.

ULTIMA ORA

22 OTTOBRE 2007 ore 14:19

SICILIA: INTERROTTI I COLLEGAMENTI CON LE ISOLE MINORI

Quasi tutti i collegamenti con le isole minori della Sicilia sono interrotti da ieri a causa del maltempo e del mare Forza 6. Non e' partito da Palermo il traghetto e l'aliscafo diretto a Ustica. Isolata via mare anche Pantelleria. Sono rimaste in porto, infine, le navi da Porto Empedocle per Linosa e Lampedusa e da Trapani per Pantelleria, Levanzo, Marettimo e Favignana.
ANSA.

ULTIMA ORA

22 OTTOBRE 2007 ore 14:16

MALTEMPO: FREDDO E NEVE SULL'ITALIA

Non si arresta l'ondata di maltempo che ha investito la penisola. Disagi si segnalano in Molise, dove le avverse condizioni meteorologiche impediscono i collegamenti con le isole Tremiti

MOLISE: ANCORA INTERROTTI COLLEGAMENTI CON TREMITI
TERMOLI (CAMPOBASSO) - Sono ancora interrotti i collegamenti via mare tra il porto di Termoli e le Isole Tremiti (Foggia). La Capitaneria di Porto ha diramato un nuovo avviso di burrasca a causa delle avverse condizioni meteorologiche: vento di nord-est con locali rinforzi, mare agitato e visibilità discreta. La motonave merci e passeggeri per il secondo giorno è rimasta alla banchina, rinforzando gli ormeggi. Stessa situazione per i pescherecci della flottiglia molisana, rimasti nello scalo in attesa del miglioramento della situazione
Le temperature invernali di questi giorni hanno fatto cadere ancora neve sulle cime più alte del Molise. Nelle ultime ore, in particolare, il manto nevoso ha raggiunto anche i dieci centimetri nella zona della stazione sciistica di Campitello Matese, frazione del Comune di San Massimo (Campobasso). A Campobasso la minima della notte è stata di due gradi.

PIOGGIA E FREDDO IN CALABRIA, NEVE SULLA SILA
Pioggia e freddo stanno caratterizzando il maltempo nella gran parte della Calabria. Nelle zone più alte della Sila, invece, sta nevicando ma non vengono segnalati disagi. Sull'autostrada Salerno-Reggio Calabria e sulle strade statali il traffico è scorrevole. Per evitare problemi alla circolazione stradale gli agenti della polizia stradale hanno intensificato i controlli. Il personale dell'Anas, inoltre, sta lavorando intensamente per evitare problemi sulle strade che collegano con la Sila. Le centrali operative dei comandi provinciali dei Vigili del fuoco hanno ricevute numerose segnalazioni per disagi verificatisi a causa della pioggia e del vento.

MESSO IN SALVO EQUIPAGGIO BARCA A VELA IN AVARIA
L'elicottero dell'Aeronautica militare ha messo in salvo tutti e 16 i componenti dell'equipaggio dell'imbarcazione di regata australiana che in serata ha avuto avaria a sei miglia da Terrasini (Palermo), per via del mare forza sei. La barca, che si chiama Loki, è stata abbandonata e l'equipaggio è stato trasferito in nottata all'aeroporto Falcone-Borsellino di Palermo. Non vi sono feriti. Il Loki è un 60 piedi che è stato disegnato da Reichel Pugh. L'imbarcazione, che rappresenta la flotta australiana al Rolex Middle Sea Race, che ha preso il via sabato da Malta,é capitanata da Stephen Ainsworth e ha al timone l'ex campione del mondo 1999 classe Etchells Cameron Miles, e la leggenda oceanica Adrienne Cahalan come navigatore.

IN SICILIA INTERROTTI COLLEGAMENTI CON ISOLE MINORI
Quasi tutti i collegamenti con le isole minori della Sicilia sono interrotti da ieri a causa del maltempo e del mare Forza 6. Fa eccezione il traghetto Antonello da Messina, che ieri pomeriggio è partito da Milazzo per Lipari e stamani per Vulcano, prima di rientrare a Milazzo. Attualmente la Siremar non prevede altre corse. Non è partito da Palermo il traghetto e l'aliscafo diretto a Ustica. Isolata via mare anche Pantelleria. Sono rimaste in porto, infine, le navi da Porto Empedocle per Linosa e Lampedusa e da Trapani per Pantelleria, Levanzo, Marettimo e Favignana.

TRIESTE SPAZZATA DALLA BORA, RAFFICHE A 120 KM/ORA
Ha raggiunto i 120 chilometri/ora la bora che da ieri sera spazza la città di Trieste. Su tutto il Friuli-Venezia Giulia le temperature sono in picchiata. Nella notte sono stati registrati meno 7,2 gradi sul Lussari e meno 5,5 gradi sullo Zoncolan. Secondo l'Osservatorio meteo dell'Arpa, il vento da nord-est continuerà a soffiare per tutta la mattinata. Sui monti e a fondovalle sono previste nevicate lievi. Per domani, invece, l'Osmer prevede temperature in rialzo e piogge estese su tutta la regione.
ANSA.

ULTIMA ORA

22 OTTOBRE 2007 ore 13:59

PRIMA NEVE DI STAGIONE SULL'APPENNINO

Sono più di 72 ore che nevica a quote decisamente basse sull'Appennino (versante Adriatico) e Meridione. La neve ha baciato molte località poste oltre i 400-500 metri di quota al Centro e 700-1000 metri al Sud. Fiocchi a quote bassissime (100-200 m) sulle Marche, ad esempio ad Ascoli Piceno nella mattinata di Sabato 20.

Nella giornata di ieri, la neve ha fatto la sua prima comparsa a Potenza con deposito al suolo oltre i 15 cm. Sul Vesuvio accumuli di 14 cm. Neve intensa, sottoforma di bufera ha coinvolto i monti della Sila, ma anche l'Aquilano, Roccaraso e Pescocostanzo in Abruzzo. Neve anche al Capitello Matese e a Capracotta a 1421 metri di quota, provincia di Isernia.

Neve che è caduta anche sul Meridione, sulle Madonie e monti Nebrodi. Fiocchi nella notte scorsa anche sulle zone interne del Palermitano (impianti sciistici di Piano Battaglia), Ennese e Messinese, oltre gli 800-900 metri

ULTIMA ORA

22 OTTOBRE 2007 ore 7:03

Ieri, forti nevicate sottoforma di bufere (grazie a venti forti), hanno interessato la Sila, con accumuli modesti. 15 cm sono caduti sul Vesuvio e 10 cm a Potenza. Insomma, un anticipo d'Inverno coi FIOCCHI!.

ULTIMA ORA

22OTTOBRE 2007 ore 6:57

Nella giornata odierna è attesa una ritornante del ciclone mediterrano (avutosi ieri sul basso Tirreno e Jonio) anche su buona parte del Nord-Ovest. Attese dunque piogge e rovesci sul Trentino, Friuli, est Veneto, Romagna, versante Adriatico e nord Sicilia. Neve sull'Appennino oltre i 5-700 metri, ma localmente fin sotto i 400 metri sulla Romagna, Umbria e occasionalmente sulla Toscana interna. Altrove quota neve oltre gli 800-1100 metri. Soleggiato al Nord-Ovest

ULTIMA ORA

22OTTOBRE 2007 ore 6:52

TEMPERATURE DELLE ORE 6 IN ITALIA

Il freddo attanaglia l'Italia: sfondato il muro dei -17°C al Pian Rosa; -9°C a Paganella; -5°C a Rieti; -3°C al Passo Resia; 0°C ad Aosta, 1°C a Torino; 2°C a Brescia e Piacenza; 5°C a Novara; 6°C a Cagliari, Udine e Forlì; 7°C a Genova, Pescara e Roma; 8°C a Napoli e Capri; 9°C a Trieste e Bari; 11°C a Lecce; 12°C a Palermo, Termoli e Trapani; 14°C a Reggio Calabria e 15°C a Lampedusa.

PREVISIONI

22OTTOBRE 2007 ore 6:48

PREVISIONI PER MARTEDI 23 OTTOBRE: SOLEGGIATO AL NORD-OVEST; NUBI SPARSE SUL TIRRENO E NORD-EST. PIOGGE E NEVE A QUOTE BASSE SULL’ADRIATICO E MERIDIONE.
Situazione ancora molto compromessa sull’Adriatico e Meridione. Per vedere un sostanziale miglioramento dovremo aspettare ancora molto giorni.


NORD: Nord-Ovest giornata soleggiata e serena, a parte qualche addensamenti innocuo sulla Lombardia, Emilia e Romagna.
Sul Nord-Est la giornata sarà all’insegna dell’instabilità su tutte le regioni. Possibili piovaschi o deboli piogge sui rilievi e Trentino, con neve oltre i 600-900 metri.
Temperature massime comprese tra gli 11-15°C. Minime intorno ai 3-5°C al Nord-Ovest e 7-9°C al Nord-Est. Venti deboli con locali rinforzi da E-NE sull’alto Adriatico e Alpi orientali.
Mari poco mossi.

CENTRO: Giornata poco nuvolosa o nuvolosa sul Tirreno e Sardegna, ma senza fenomeni di rilievi. Tendenza a schiarite più ampie dalla serata. Sull’Adriatico condizioni di spiccata instabilità, con piogge e rovesci sparsi, specie lungo le coste e pianure. Neve in Appennino oltre i 1000-1300 metri, localmente più in basso tra i rovesci. I serata fenomeni in lieve intensificazione.
Temperature massime comprese tra i 10-16°C, poco più basse in Adriatico. Minime intorno ai 5-9°C. Venti moderati da N nella prima parte della giornata sul Tirreno, da NW sulla Sardegna e da NE sul medio Adriatico; in attenuazione ovunque in serata.
Mari da poco mossi a mossi.

SUD: Mattinata nuvolosa e piovosa sulla Sicilia settentrionale, Vibonese e Puglia. Altrove nubi sparse intervallate da schiarite. Nel pomeriggio situazione invariata; piogge o rovesci sul nord della Sicilia, sud-ovest Calabria e coste pugliesi; variabile con ampie schiarite altrove.
In serata ancora piogge sui mari; schiarite e nubi sparse sulle regioni.
Temperature massime comprese tra i 13-16°C. Minime intorno ai 10-13°C. Venti moderati da N sul basso Tirreno, da NW sul Canale di Sicilia, da E-NE sul Canale di Sardegna e da E sullo Jonio meridionale; in attenuazione ovunque in serata.
Mari mossi o molto mossi

ECOLOGIA

22OTTOBRE 2007 ore 6:42

CLIMA, LA RETE SHARE
a cura del CNR
L'ITALIA E IL PIANETA SOTTO OSSERVAZIONE PER L'INQUINAMENTO ATMOSFERICO

Nepal, Pakistan, Uganda e Italia, avviata la rete SHARE per il monitoraggio ambientale in quota.

SHARE vuol dire condivisione. Condivisione di un fenomeno, quello del global change, i cambiamenti climatici e ambientali che avvengono su grande scala.

SHARE è anche l'acronimo di Stations at High Altitude for Research on the Environment, un network internazionale promosso dal Comitato Ev-K2-CNR, in collaborazione con l'Istituto di Scienze dell'Atmosfera e del Clima (ISAC) del CNR, che si occupa di monitoraggio climatico, ambientale e geofisico. Nepal, Pakistan, Uganda e Italia stanno già contribuendo al progetto, sotto l'egida di UNEP, WMO, e IPCC, il Comitato Intergovernativo per i Mutamenti Climatici delle Nazioni Unite, recentemente insignito del Nobel per la Pace.

Attualmente le stazioni di monitoraggio ambientale d'alta quota che fanno parte della rete SHARE sono otto, ma il numero è sicuramente destinato ad aumentare nei prossimi anni e ad estendersi ad altri paesi, in considerazione del sempre più riconosciuto ruolo delle aree remote di montagna – il 24% delle terre emerse – quali luoghi fondamentali per lo studio della composizione dell'atmosfera e del clima e dei meccanismi di trasporto degli inquinanti a scala globale, regionale e locale. La più recente delle stazioni installate, sul monte Rwenzori in Uganda, è la prima in assoluto a coprire l'Africa dal punto di vista del monitoraggio ambientale.

Nell'ambito di SHARE, particolare rilievo assume lo studio della “Atmospheric Brown Cloud” (ABC), la ‘nube marrone’ che staziona da tempo sopra il Sudest asiatico e l'Oceano Indiano, alterando i parametri meteo-climatici dell'area, con conseguenze gravi per l'ecosistema e l'economia. Lo studio della ABC (parte di un progetto ambientale delle Nazioni Unite che vede tra i suoi padri il Premio Nobel per la chimica, Paul Crutzen) in Himalaya avviene grazie alla stazione di monitoraggio Pyramid (recentemente denominata Nepal Climate Observatory - Pyramid, NCO-P) posta a 5079 m s.l.m, presso il Laboratorio Osservatorio Piramide sul monte Everest, il laboratorio più alto del mondo.

Dal monitoraggio effettuato, si sono riscontrate, a sorpresa, elevate concentrazioni di Black Carbon e di inquinanti che potrebbero riscaldare l'atmosfera analogamente a quanto avviene con i gas serra, giocando un ruolo importante anche nello scioglimento dei ghiacciai.

“Tenendo conto della grande diffusione di Athmospheric Brown Clouds estese verticalmente sull'Asia e l'Oceano Indiano, che abbiamo recentemente osservato, le nostre simulazioni sulla circolazione suggeriscono che le Athmospheric Brown Clouds contribuiscono al riscaldamento regionale della bassa atmosfera quanto il recente aumento di gas serra prodotti dall'uomo”. (Nature - Prof. Veerabhadran Ramanathan, Scripps Institution of Oceanography di San Diego USA).

Il trasporto degli inquinanti è particolarmente evidente nella stagione secca e pre-monsonica. È stato tra l'altro registrato un intenso trasporto di dust (aerosol minerale) e inquinanti che ha addirittura interrotto il monsone, trasportando alla stazione ABC elevate concentrazioni di dust, ozono e Black Carbon provenienti dal Pakistan e dall'India (è disponibile l'immagine, scattata dal satellite MODIS, che mostra la nube di inquinanti che ha raggiunto la stazione ABC-Pyramid).

Anche la stazione di monitoraggio italiana della rete SHARE “Ottavio Vittori” del Monte Cimone (stazione dell'ISAC-CNR che sovrasta la Pianura Padana, ospitata dal Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare) ha registrato elevate concentrazioni di Black Carbon e dust. A fine agosto, in aggiunta ad un intenso trasporto di sabbia dal nord dell'Africa, i vasti incendi che hanno interessato per più giorni l'Algeria e la catena dei monti Atlas (ben visibili dalla foto scattata dal satellite MODIS disponibile per i giornalisti) hanno prodotto una nube ricca di particelle carboniose ed altri inquinanti che, muovendosi al di sopra del Mar Mediterraneo verso l'Europa, è stata “intercettata” dalle misure eseguite continuativamente dalla stazione del Cimone.

Questi dati evidenziano come oltre ai fenomeni di inquinamento antropico, anche episodi distruttivi dell'ecosistema terrestre come gli incendi boschivi, possono significativamente alterare la composizione dell'atmosfera ed i processi climatici.

Alle emissioni dovute a simili eventi di origine naturale vanno poi a sommarsi le emissioni di inquinanti dovute ad attività antropiche. Con l'avvicinarsi della stagione fredda, le emissioni dovute al traffico autostradale, agli impianti di riscaldamento e alle attività industriali, tendono a rimanere confinati nei bassi strati dell'atmosfera, formando una “coperta” che, in presenza di condizioni stabili dell'atmosfera può ricoprire vaste aree geografiche.

Tale fenomeno, pur diverso da quello asiatico, ha indotto i ricercatori del Monte Cimone a coniare la definizione di “Po Valley Brown Cloud”.

Infine, la serie di misurazioni metereologiche, effettuate a partire dal 1994, delle stazioni di rilevamento della rete SHARE, lungo la Valle del Khumbu, versante sud della catena himalayana, attestano un incremento medio di temperatura intorno a un grado per decade. Tali preoccupanti dati trovano riscontri nei dati registrati dai ricercatori cinesi sull'altopiano tibetano, sul versante nord della catena himalayana, dove si misurano un incremento medio della temperatura di 0,324 °C per decade, rilevato a 4.700 s.l.m. sul Plateau tibetano, rispetto ad un aumento di 0,074°C per decade registrato a quota 1100 s.l.m,. Anche il dato ufficiale nepalese del DHM (Department of Hydrology and Meteorology), conferma un aumento della temperatura dello 0.6 °C per decade, anche se a quote più basse.

Il più rapido incremento di temperatura alle quote elevate può avere un molteplice effetto sulla dinamica dei ghiacciai con la rapida fusione del ghiaccio e l’apporto delle precipitazioni in forma liquida anziché solida. Anche questi dati andranno ad inserirsi in un progetto internazionale GEWEX/CEOP Coordinated and Water Cycle Observation, un sistema di osservazione integrato a livello globale sui bilanci di energia e acqua, fondamentale in ambito scientifico e sociale.
ECPLANET

ASTRONOMIA E COSMOLOGIA

22OTTOBRE 2007 ore 6:13

IL PIU’ MASSICCIO MAI VISTO
La massa del buco nero noto come M33 X-7 è stata stimata pari a 15,7 volte quella del Sole, quella della stella compagna pari a 70 volte


Gli astronomi hanno localizzato un buco nero eccezionalmente massiccio in orbita intorno a una stella compagna. Il risultato potrebbe avere notevoli implicazioni per la comprensione dell’evoluzione e del destino ultimo delle stelle massicce, dal momento che i valori di massa misurati non sono compatibili con le attuali teorie. "Questa scoperta a far sorgere ogni sorta di domanda circa le possibili origini di un simile buco nero”, ha spiegato Jerome Orosz della San Diego State University, primo firmatario dell’articolo apparso sull’ultimo numero della rivista “Nature”.

Il buco nero in questione è infatti parte del sistema binario in M33, una galassia vicina, distante da noi circa 3 milioni di anni luce. Combinando i dati del Chandra X-ray Observatory della NASA e del telescopio Gemini sul monte Mauna Kea, nelle Isole Hawaii, la massa del buco nero noto come M33 X-7 è stata stimata pari a 15,7 volte quella del Sole. Tale valore fa di M33 X-7 il buco nero stellare più massiccio finora scoperto. Anche la stella compagna ha una massa eccezionalmente grande, pari a 70 volte quella del Sole. M33 X-7 orbita intorno alla compagna con un periodo di tre giorni e mezzo.
"Si tratta di una enorme stella che ha come compagno un enorme buco nero”, ha spiegato Jeffrey McClintock dell’Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics di Cambridge, in Massachusetts. "Alla fine, la compagna diventerà una supernova: si avrà così una coppia di buchi neri."
Proprio queste caratteristiche del sistema binario sono difficili da spiegare secondo i modelli dell’evoluzione delle stelle massicce. Stando alle attuali conoscenze cosmologiche, un buco nero stellare si forma in seguito al collasso del nucleo di una stella massiccia al termine del suo ciclo di vita. Tale stella avrebbe dovuto avere una massa maggiore della compagna attuale per poter formare un buco nero prima di essa.
Ma una stella originaria così massiccia avrebbe dovuto avere anche un raggio più grande dell’attuale distanza tra i due corpi, al punto che essi avrebbero dovuto condividere una parte della loro atmosfera esterna. Un simile sistema, tipicamente, dà come risultato un’enorme perdita di massa, tale da non permettere alla stella genitrice di dare vita a un buco nero di 15,7 masse solari. In definitiva, la perdita di gas avrebbe dovuto aver luogo con un tasso 10 volte inferiore a quello previsto dalla teoria attuale.
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