martedì, ottobre 30, 2007

ULTIMA ORA

30 OTTOBRE 2007 ore 19:11

Si raggiungono i 15-30 mm di pioggia su alcune zone della Toscana, Lazio e Lombardia. Punte di 30-40 mm sull'Emilia-Romagna; altrove valori intorno ai 5-10 mm

ULTIMA ORA

30 OTTOBRE 2007 ore 15:07

Piogge intense interessano in questi minuti l'Emilia-Romagna, la Toscana, la Lombardia e la Liguria centro-orientale. Fenomeni che si porteranno verso il Piemonte e il resto del Nord nelle prossime ore!

ULTIMA ORA

30 OTTOBRE 2007 ore 14:25

Il Piemonte ancora senza pioggia? Non preoccupatevi, nelle prossime ore una maggiore avvitamento della depressione provocherà piogge e rovesci anche su questo piccolo angolo del Nord. Fenomeni più deboli riguarderanno le Alpi, la Valle d'Aosta, Verbanis e Ossola. Neve oltre i 1400-1600 metri, anche intesa sulle Alpi Cozie e Marittime.

IN PRIMO PIANO

30 OTTOBRE 2007 ore 14:20

TORNA IL FREDDO E LA PIOGGIA INTORNO AL 10-15 NOVEMBRE?


Si continua ad osservare una tendenza verso il freddo e la pioggia intorno alla fine della prima decade del mese di Novembre. Questa volta non si scherza. I modelli a nostra disposizione rincarano la dose, ma attenzione però.....l'Alta pressione non starà di certo ad osservare con "simpatia" la dicesa fredda sulla nostra Penisola!

Ma andiamo in ordine: fino al 3 Novembre instabilità sparsa su tutta la Penisola, specie al Centro-Sud, dove non mancheranno piogge e temporali. Il Nord vedrà il sole già a partire a partire da domani o al più dal 1° del mese, ma non saranno cieli del tutto sgombri da nubi, anzi!.
Confermiano anche la dicesa fredda che ci sfiorerà intorno al 5-7 Novembre, quando si avranno alcune piogge sparse su diverse regioni e qualche nevicata a quote medie.
Ma i "frutti" migliori dovranno ancora arrivare!

A lungo termine? Dopo una breve pausa, intorno al 9-10 Novembre è attesa un'INTENSA ONDATA DI FREDDO sull'Italia, ma la cosa non è ancora del tutto chiara.
Se da una parte osserviamo la colata gelida e dall'altra parte l'Alta Pressione in grande stile, le cose saranno due: chi vincera? Sarà versamente un intenso "BRACCIO DI FERRO" tra due mostri.
E' difficile dare un risposta plausibile. Tutt'ora (e dico tutt'ora) la discesa fredda sovrasta notevolmente l'alta pressione, lasciandola tranquilla (ma non si sa mai) sull'Europa occidentale e l'Atlantico. In questo caso il vortice freddo avrà la strada spianata e gli mancherà soltanto di avanzare verso sud!. Ecco fatto, cosa ci vuole? Sembra una cosa semplice ma NON è affatto così.
Se le cose fossero queste, l'Italia vivrebbe un tempo decisamente rigido, piovoso e anche molto nevoso a quote decisamente basse!

Tutto dipenderà da una cosa...l'Alta Pressione
Seguite gli aggiornamenti...

ULTIMA ORA

30 OTTOBRE 2007 ore 13:53

E' salito a almeno 21 morti e 27 dispersi il bilancio provvisorio del passaggio nella Repubblica Domenicana della tempesta tropicale 'Noel' che sta acquistando forza e si dirige verso Cuba. Ne hanno dato notizia fonti ufficiali locali. La maggiora parte delle vittime si sono registrate nella provincia sudorientale di San Cristbal, ha spiegato il governatore Orlando Espinosa.
I venti di Noel soffiano ora a 85 chilometri all'ora e si sta avvicinando da sud verso Cuba secondo quanto riferito dal Centro nazionale uragani statunitense.

ULTIMA ORA

30 OTTOBRE 2007 ore 7:00

I modelli continuano le proiettare interessanti scenari gelidi per la nostra penisola intorno al 12-15 di Novembre, quando il nostro bacino sarà interessato da masse di aria fredde da N e temperature in forte calo!. Non mancheranno le piogge e le nevicate che cadranno a quote basse, se non addirittura in pianura su alcune regioni!. Insomma, un Inverno precoce oppure tutta apparenza!
Seguite gli aggiornamenti...

ULTIMA ORA

30 OTTOBRE 2007 ore 6:55

Piogge diffuse sono in atto sulla Liguria di Levante, Emilia, basso Veneto, bassa Lombardia e nord Toscana. Fenomeni che nelle prossime ore tenderanno a spostarsi verso il resto del Nord e del Centro.

ULTIMA ORA

30 OTTOBRE 2007 ore 6:53

TEMPERATURE DELLE ORE 6 IN ITALIA

Ecco alcuni valori: -4°C al Pian Rosa; -1°C a Pagsnella; 1°C a Dobbiaco; 3°C al Monte Cimone; 4°C al Monte Terminillo e Rieti; 6°C ad Aosta; 8°C a Trevico, Udine; 9°C a Bolzano, Frontone, Milano e Novara; 10°C ad Arezzo, Istrana, Perguia, Verona, Vicenza e Venezia; 11°C a Bergamo, Bologna, Cervia, Forlì e Piacenza; 12°C a Brescia, Falconara e Trieste; 13°C a Enna, Firenze, Genova, Pescara e Pisa; 14°C a Bari e Grosseto; 15°C a Termoli, Albenga, Alghero, Brindisi, Cagliari e Capo Caccia; 16°C a Capri, Olbia e Ponza; 17°C a Napoli; 18°C a Isola D'Elba; 19°C a Lamezia Terme e Sigonella.; 20°C a Palermo, Catania, Gela, Messina e Trapani; 21°C a Cozo Cozzo Spadaro; 22°C a Lampedusa e Reggio Calabria.

PREVISIONI

30 OTTOBRE 2007 ore 6:44

PREVISIONI PER MERCOLEDI 31 OTTOBRE: ULTIMO GIORNO DEL MESE ALL’INSEGNA DELL’INSTABILITA’ E DELLA PIOGGIA SUL CUNEESE, EMILIA-ROMAGNA E CENTRO ITALIA. PIU’ ASCIUTTO E A TRATTI SOLEGGIATO SUL RESTO DEL NORD E MERIDIONE
Dopo le piogge attese quest’oggi, il tempo dovrà migliorare lentamente su tutte le regioni nei prossimi giorni, anche se sul Meridione l’instabilità non mancherà almeno fino al Week-End.


NORD: Giornata instabile su tutte le regioni, con nubi sparse e piogge sul Cuneese ed Emilia-Romagna; asciutto altrove. Locali schiarite soleggiati nel corso del pomeriggio lungo le Alpi e Valle d’Aosta. Neve sulle Alpi Cozie e Marittime oltre i 1400-1600 metri; 1900-2000 m sull’Appennino tosco-emiliano.
Temperature massime comprese tra gli 11-15°C. Minime intorno ai 6-12°C. Venti moderati da N sulla Liguria; forti a mare aperto e da E-NE sull’alto Adriatico; deboli altrove con locali rinforzi al mattino sul Triveneto.
Mari mossi; molto mossi a largo del mar ligure.

CENTRO: Giornata nuvolosa e piovosa, sulla Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo e Molise. Asciutto sulla Sardegna, e successivamente anche sui versanti tirrenici, specie in serata. Neve in Appennino oltre i 2300 m di quota.
Temperature massime comprese tra i 13-16°C. Minime intorno ai 10-15°C. Venti moderati su tutti i mari.
Mari da mossi a molto mossi; agiati sulla Sardegna e Corsica.

SUD: Giornata nuvolosa e piovosa sulla Basilicata, Campania e Puglia; asciutto e variabile sulle restanti regioni; più sole sulla Sicilia.
Temperature massime comprese tra i 17-22°C, fin verso i 24°C sulla Sicilia. Minime intorno ai 16-19°C. Venti moderati da S-SE sullo Jonio e da N sul Canale d’Otranto.
Mari da poco mossi a mossi.

ASTRONOMIA

30 OTTOBRE 2007 ore 6:32

I COLORI DEL COSMO

L'astronomo olandese Marijn Franx dell'Osservatorio di Leiden assieme ad un team di studiosi ha esaminato più di 300 galassie all'interno di una piccola porzione di cielo nell'emisfero meridionale, il cosiddetto Hubble Deep Field South (HDF-S). Motivo di quest'analisi è stato quello di comprendere come fosse organizzato il contenuto stellare dell'universo e come cambiasse con il tempo.

Sembra che il colore blu dell'universo primordiale fosse causato dalle stelle più giovani nelle galassie, mentre l'attuale colore più rosso, è dovuto al numero relativamente maggiore di stelle più vecchie e rosse. Gregory Rudnick del Max-Planck-Institut di astrofisica di Garching, in Germania asserisce che nel primo universo esisteva probabilmente un numero di stelle significativamente minore rispetto a oggi dato che la quantità totale di luce nell'universo in passato era più o meno la stessa di oggi e che una giovane stella blu emette più luce di una vecchia stella rossa.

Per questo motivo oggi il cosmo è più o meno beige, mentre quando aveva 2.500 milioni di anni era molto più azzurro. Da questo deriva che la maggior parte delle stelle si è formata quando l'universo aveva circa 7.000 milioni di anni, più o meno quando si è formato il sole. Per effettuare questo studio gli scienziati hanno utilizzato lo strumento ISAAC al telescopio VLT dell'European Southern Observatory (ESO), nell'ambito del progetto di ricerca Faint InfraRed Extragalactic Survey (FIRES) ed hanno effettuato più di 100 ore di osservazioni. Questo studio è stato pubblicato il 20 dicembre 2003 nella rivista “Astrophysical Journal”.
ECPLANET

SCIENZE DELLA TERRA

30 OTTOBRE 2007 ore 6:23

IL MAR TIRRENO SI SPEZZA
Proprio nel mezzo del Mar Tirreno, a una latitudine che corrisponde all’incirca a quella della città di Cosenza, il fondo marino si è fratturato e si è espanso a una velocità di circa 20 cm all’anno. Il fenomeno è così particolare che ha suscitato la meraviglia degli scienziati. Iacopo Nicolosi, Fabio Speranza e Massimo Chiappini, ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) spiegano così quanto hanno messo in evidenza: “Non volevamo credere ai nostri occhi quando abbiamo ottenuto le prime immagini magnetiche del fondo del Tirreno, che hanno evidenziato questa velocità di espansione, probabilmente la più alta fra quelle osservate sul nostro Pianeta”.



Nuovo materiale è risalito dalle profondità della Terra ed è fuoriuscito da una lunga frattura creatasi nella crosta del mare, spingendo a destra e a sinistra quella già presente. Il processo è del tutto simile a quello che avviene nel cuore dei grandi oceani, come nell’Oceano Atlantico e nell’Oceano Pacifico. Le “immagini magnetiche” cui fanno riferimento i ricercatori sono quelle che si ottengono, attraverso strumenti posti su aerei e navi, rilevando l’intensità del campo magnetico a destra e a sinistra della frattura.

Tale valore varia in rapporto all’evolversi nel tempo del campo magnetico della Terra e rimane impresso nelle rocce vulcaniche ricche di ferro che, salendo dal mantello terrestre, solidificano ai bordi della frattura. Poiché le anomalie sono esattamente simmetriche rispetto alla faglia, ciò permette di seguire l’evolversi dell’apertura della crosta marina.
Le ricerche hanno dato modo di capire che fino a poco più di un milione di anni fa la frattura del Mar Tirreno ha spinto a destra e a sinistra la crosta marina ad una velocità che non ha confronti sul pianeta. Di solito infatti, l’espansione degli oceani avviene ad una velocità di pochi centimetri all’anno (il record era di 6 cm annui) e dunque 20 cm annui supera di gran lunga ogni misura sin qui fatta.
Che il Mar Tirreno fosse soggetto a un processo di “oceanizzazione”, cioè di lentissima espansione, era noto da tempo ai geologi. Il fenomeno è iniziato ben dieci milioni di anni fa e con accelerazione e rallentamenti è andato avanti fino ai nostri tempi, accompagnato anche dalla nascita di vulcani sottomarini, dall’apertura di fratture profonde e dalla rotazione in senso antiorario dell’Appennino meridionale.

Le nuove elaborazioni sviluppate dai ricercatori INGV, non solo confermano che il fenomeno è avvenuto in tempi geologicamente recentissimi, ma anche che è avvenuto a velocità superiore al previsto, tanto da segnare il record mondiale delle velocità di espansione dei fondali oceanici.
Questa scoperta, al di là del valore scientifico, confermato dalla tempestiva pubblicazione sulla prestigiosa rivista internazionale “Geology”, assume una particolare importanza perché la zona interessata dall’espansione si trova a ridosso del più grande vulcano europeo: il Marsili, un gigante sommerso ancora più grande dell’Etna (50 km di lunghezza e 3000 m di altezza).
“Lì, alla profondità di 3500 metri, - spiega Speranza - c’è la piana abissale su cui si è innalzato il Marsili meno di un milione di anni fa. E da vari segnali sembra proprio che questo vulcano sia ancora attivo”. Indubbie le ricadute sui potenziali pericoli di un’attività eruttiva del vulcano.
“La ricerca - sottolinea Enzo Boschi, Presidente dell’INGV - assume anche una grande importanza per i suoi risvolti relativi alla prevenzione e alla previsione dei rischi sismico, vulcanico e di maremoto. Il fondale del Tirreno, inoltre, è solcato da numerose faglie. Sono validi motivi per dedicare tempo e risorse a questa parte del Mar Tirreno”.
SCIENZE.TV
AMBIENTE

30 OTTOBRE 2007 ore 6:04

MEDITERRANEO: ADDIO ACQUA LIMPIDE
Non bastava il cambiamento climatico a rovinare il nostro mare. Sedimenti si depositano di continuo sui fondali e rendono le acque grigio-verdastre. A rivelarlo è l'esperto di mare e ordinario di ecologia all'Università di Pisa, Francesco Cinelli.


Acque pulite ma mai più limpide e cristalline. Il mare nazionale sta perdendo le sue sfumature naturali e sta diventando sempre più torbido.

"Questo succede per via dei sedimenti che si depositano sui fondali e ora anche, in alcuni casi, sulle pareti rocciose sotto costa. Il problema dei sedimenti è dovuto all'apporto di materiale dai fiumi, dagli scarichi e dalle reti a strascico. Queste ultime in particolare, raspano sui fondali, soprattutto quelli fangosi, e l'effetto è quello di un vulcano. Il sedimento sollevato impiega un'infinità di tempo per riposarsi di nuovo sul fondo".
Il fenomeno riguarda generalmente tutti i nostri fondali, soprattutto quelli della fascia costiera; e interessa anche gioielli come Pantelleria.

Per avere un'idea più precisa Cinelli ha detto che, se 20 anni fa dalla superficie si vedeva fino a 40 metri di profondità, ora è difficile superare i 15-20 metri. Un'ulteriore conferma che le cose sono cambiate, o meglio peggiorate.
Naturalmente quello che sta succedendo ha serie conseguenze sulla vita sottomarina. Ad esempio si diffonde la Caulerpa prolifera, un'alga proveniente dal Mar Rosso che si forma facilmente su fondali morbidi come quelli ricoperti da sedimenti e che impedisce ad alcuni pesci di mangiare i vermicelli sul fondo del mare.

Sebbene la situazione attuale non sia delle migliori, Cinelli ha assicurato che i fondali non hanno perso i loro colori naturali. Se si guarda sotto la patina, si vedrà che le tipiche sfumature azzurro-rossastre dei nostri abissi esistono ancora.
SCIENZE.TV
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