sabato, settembre 15, 2007

ULTIMA NOTIZIA

15 SETTEMBRE 2007 ore 15:25

ALLUVIONI, 200 MORTI IN AFRICA
Circa un milione di sfollati

Hanno causato circa 200 morti le eccezionali alluvioni che colpiscono l'Africa dallo scorso luglio. Le forti piogge hanno coinvolto oltre un milione di persone, a quanto hanno annunciato le Nazioni unite, mentre nuove precipitazioni sono attese nell'Africa occidentale a partire dal 18 settembre prossimo.
TGCOM

ULTIMA NOTIZIA

15 SETTEMBRE 2007 ore 15:22

CLIMA: ARTICO ORA E' NAVIGABILE
Si apre passaggio a nord-ovest

Mutamenti climatici in cima alle preoccupazioni di scienziati e ambientalisti. E ora arriva un'altra notizia preoccupante: i ghiacci dell'Artico si sono ritirati come mai prima d'ora negli ultimi 30 anni. E' quanto emerge da fotografie satellitari diffuse dall'Agenzia spaziale europea, secondo la quale il riscaldamento globale ha reso pienamente navigabile il "mitico" passaggio a nord-ovest.

Il satellite Envisat, ai primi di settembre, ha infatti inviato a terra circa 200 immagini dell'area artica, immagini catturate grazie al suo radarad apertura sintetica avanzata Asar (Advanced Synthetic Aperture Radar). "L'area coperta da ghiacci si e' ridotta ad appena tre milioni di metri quadrati, un milione in meno rispetto ai precedenti minimiregistrati nel 2005 e nel 2006" afferma lo scienziato danese Leif Toudal Pedersen del Danish National Space Center che sottolinea l'urgenza di capire le cause del fenomeno.

A testimoniare la "completa navigabilita'" del mitico passaggio a Nord-Ovest, la rotta piu' diretta che collega l'Atlantico e il Pacifico attraverso il Canada settentrionale, sono le straordinarie immagini riprese da Envisat e che l'Esa ha pubblicato on line. "Negli ultimi decenni -spiega l'Esa- il passaggio a Nord-Ovest è rimasto sempre ostruito da piattaforme ghiacciate perenni, che non si sciolgono cioe' nemmeno durante l'estate. E da 30 anni a questa parte, da quando cioe' sono disponibili tecnologie satellitari, non era mai stata rilevata una contrazione tanto significativa nell'area coperta dai ghiacci artici".
TGCOM

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15 SETTEMBRE 2007 ore 12:53

TEMPERATURE MINIME QUESTA NOTTE IN ITALIA

Tendono lentamente ad aumentare le temperature sulle regioni Adriatiche dopo l'afflusso di aria fredda a inzio settimana. Acco alcuni valori: il valore più alto è stato registrato a Cagliari Elmas con 23°C; segue Capo Caccia con 21,8°C; Gela 21.6°C; Palermo Boccadifalco e Pantelleria con 21.4°C; Ustica e Lampedusa con 21.2°C; Alghero 21.0°C; Messina e Capo Bellavista con 20.8°C. Fresco a Pescara con 10°C; Arezzo con 11.0°C; Milano Malpensa con 11.3°C; Cervia con 12°C; Lamezia Terme e Bolzano con 12.6°C.

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15 SETTEMBRE 2007 ore 6:55

CLIMA/ GHIACCI SI RITIRANO, NAVIGABILE PASSAGGIO A NORD-OVEST -2-
Rotta collega Atlantico e Pacifico attraverso Canada del nord

Le valutazioni degli scienziati dell'Agenzia (Esa) si basano su circa 200 immagini scattate all'inizio di questo mese dal satellite Envisat.
Uno dei fotogrammi, pubblicati sul sito web dell'Agenzia, mostra la "completa navigabilità" del passaggio a nord-ovest: la rotta più diretta che collega l'Atlantico e il Pacifico attraverso il Canada settentrionale.

"L'area coperta da ghiacci - sostiene lo studioso danese Leif Toudal Pedersen - si è ridotta ad appena tre milioni di metri quadrati, un milione in meno rispetto ai precedenti minimi registrati nel 2005 e nel 2006".
Negli ultimi decenni - si legge sul sito online dell'Esa - il passaggio a nord-ovest è rimasto sempre ostruito da piattaforme ghiacciate 'perenni', che non si sciolgono cioè nemmeno durante l'estate.
Negli ultimi 30 anni, da quando sono disponibili tecnologie satellitari, non è mai stata rilevata una contrazione tanto significativa nell'area coperta dai ghiacci artici
APCOM

ULTIMA NOTIZIA

15 SETTEMBRE 2007 ore 6:53

Confermato il peggioramento a inzio settimana al Centro-Nord ma il rischio è di una maggiore persistenza dei fenomeni sulle regioni Settentrionali anche nella giornata di Mercoledì 19 Settembre, in fattispecie per il Nord-Ovest. Solo dal 20 la situazione tenderà a migliorare ovunque.
Nei giorni seguenti probabile nuova rimonta Anticiclonica sull'Italia ma ATTENZIONE sul Nord-Europa. Alcune "goccie fredde" tenderanno a muoversi verso sud, con possibile coinvolgimento del Mediterraneo. Sarebbe comunque tempo stabile ma allo stesso tempo una piccola possibilità ci sarebbe anche per alcuni deboli fronti!. Un'ultima settimana del mese forse più movimentate del previsto!
SEGUITE GLI AGGIORNAMENTI...

PREVISIONI

15 SETTEMBRE 2007 ore 6:46

PREVISIONI PER DOMENICA 16 SETTEMBRE: SOLE E BEL TEMPO SU TUTTA L’ITALIA. LOCALI ADDENSAMENTI SULLE ALPI E APPENNINO.
Continua il bel tempo sulla Penisola e si attenua l’instabilità sulla Sardegna. Le condizioni stabili continueranno fino a Lunedì 17 Settembre, da Martedì è atteso un veloce ma intenso peggioramento sul Centro-Nord, con temporali e piogge forti. In seguito ritorno del bel tempo e dell’Alta Pressione


NORD: Mattinata con cieli sereni e soleggiati su tutte le regioni. Locali addensamenti sulla Liguria, Dolomiti e Alpi Giulie. Su quest’ultime non si escludo locali piovaschi. Nel pomeriggio clima assolato e molto mite ovunque. Innocue velature sulle Prealpi. In serata bel tempo su tutte le regioni ma con tendenza ad accentuazione della nuvolosità sull’Ossola e rilievi dell’alta Valle d’Aosta dove nella notte arriveranno le prime deboli piogge.
Temperature massime comprese tra i 25-29°C con punte localmente prossime ai 30°C. Minime intorno ai 12-16°C. Venti deboli con brezze pomeridiane lungo le coste. Possibili rinforzi da S sull’alto Adriatico.
Mari calmi o poco mossi.

CENTRO: Giornata serena e soleggiata su tutte le regioni. Parziali addensamenti innocui sull’Appennino e Sardegna, con maggiori schiarite dalla serata.
Temperature massime comprese tra i 26-29°C con punte di 30°C sul Tirreno e Sardegna. Minime intorno ai 15-19°C. Venti deboli, con brezze anche tese nel pomeriggio lungo le coste.
Mari calmi o poco mossi.

SUD: Giornata assolata e molto mite su tutte le regioni. Solo sulla Sicilia orientale saranno possibili addensamenti e locali piovaschi, specie sul Messinese ed Ennese, in serata generale miglioramento.
Temperature massime comprese tra i 26-29°C, con punte di 30°C sulla Sicilia, Basilicata e Puglia interna. Minime intorno ai 16-22°C. Venti deboli ma con rinforzi da N sul Canale d’Otranto e Jonio. Brezze pomeridiane lungo le coste.
Mari calmi o poco mossi.

ASTRONOMIA

15 SETTEMBRE 2007 ore 6:31

L'UNIVERSO BAMBINO FATTO DI STELLE 'FILANTI'

Le prime stelle che si sono accese nell'universo avevano probabilmente un aspetto molto diverso rispetto a quelle che vediamo oggi: erano lunghi filamenti modellati dalla materia più abbondante e misteriosa del cosmo, la materia oscura. E su questa materia invisibile, ancora praticamente sconosciuta, le primissime stelle sarebbero in grado di raccontare molte cose. Ne sono convinti gli autori della ricerca pubblicata su Science, che hanno simulato la nascita delle stelle con l'aiuto di un supercomputer. "Abbiamo dimostrato che le proprietà delle stelle dipendono in modo critico dalla natura, attualmente sconosciuta, della materia oscura", scrivono gli autori della ricerca, i fisici Liang Gao, dell'università britannica di Durham, e Tom Theuns, dell'università belga di Anversa.

Quando i telescopi del futuro riusciranno a vedere le stelle nate subito dopo il Big Bang, sarà possibile anche avere informazioni dirette sulle caratteristiche della materia oscura. Dopo il Big Bang l'universo si è espanso rapidamente ma per circa cento milioni di anni è stato uniforme e buio. Poi la materia oscura ha cominciato a formare delle strutture e la spinta della sua gravità ha favorito la formazione e la condensazione di aggregati di idrogeno, elio e litio, fino alla formazione delle prime stelle. Per il momento del motore che ha dato origine a questo processo, la materia oscura, si sa che è la più abbondante nell'universo: mentre la materia visibile, quella di cui sono fatti stelle, pianeti e l'uomo stesso, è pari ad appena il 5% dell'universo, la materia oscura, chiamata così perché non interagisce con la luce, è almeno cinque volte più abbondante, pari al 25% dell'universo.

Il restante 70% è composto da una forma di energia ancora più misteriosa, l'energia oscura. Della materia oscura si sospetta che potrebbe essere di due tipi: "calda", ossia composta da particelle in rapido movimento (in questo caso avrebbe plasmato le prime stelle dando loro la forma allungata che ipotizza la simulazione fatta al supercomputer); oppure "fredda", ossia composta da particelle in lento movimento. In quest'ultimo caso le prime stelle sarebbero stati degli agglomerati di gas. A rispondere saranno i telescopi di nuova generazione, come il satellite europeo Planck, il cui lancio è previsto nel 2008, e il satellite B-Pol, allo studio di un gruppo internazionale di cui fa parte l'università di Roma La Sapienza. Solo strumenti potenti come questi potranno guardare tanto lontano da vedere le prime stelle.

"Se la materia oscura è calda, alcune stelle primordiali potrebbero vagare intorno alla nostra galassia", osserva Theuns. Perciò i telescopi spaziali del futuro potrebbero vedere costellazioni dall'aspetto bizzarro, composte da lunghi filamenti luminosi. Per il fisico "é una prospettiva entusiasmante conoscere la natura della materia oscura studiando le stelle più antiche".
ANSA.

ASTRONOMIA E COSMOLOGIA

15 SETTEMBRE 2007 ore 6:12

LA LUCE DELLE PRIME STELLE SULLA MATERIA OSCURA
In presenza di particelle di materia oscura "fredda" le prime stelle si sarebbero dovute formare isolatamente


La formazione delle prime stelle, circa 13 miliardi di anni fa, sarebbe dipesa in maniera essenziale dalla natura della materia oscura. È quanto hanno scoperto un gruppo di cosmologi dell'Università di Durham, che hanno pubblicato su "Science" i risultati delle loro sofisticate simulazioni al computer realizzate sulla base dei modelli che prevedono una materia oscura "fredda" o "calda".

La ricerca consente di fare un passo in avanti nella determinazione della natura della materia oscura, che a 70 anni di distanza dalla prima volta che ne fu ipotizzata l'esistenza, continua a essere avvolta nel mistero. Secondo i ricercatori, alcune delle prime stelle si devono essere formate in quella che oggi è la Via Lattea.

Le simulazioni hanno mostrato che in presenza di particelle di materia oscura "fredda" le prime stelle si sarebbero dovute formare isolatamente, sotto forma di una singola, enorme massa legata allo sviluppo di concentrazioni sferiche di materia oscura.
Per contro, nel caso di una materia oscura più energetica, "calda", si sarebbero formate numerose stelle di differenti dimensioni allo stesso tempo, a partire dal lunghi, sottili filamenti di materia. "Questi filamenti - ha detto Liang Gao, che ha diretto la ricerca - dovrebbero avere avuto una lunghezza di circa 9000 anni luce, pressapoco un quarto delle dimensioni attuali della Via Lattea."

In linea di principio, osservano i ricercatori, possiamo sperare di riuscire a identificare alcune di queste primissime stelle e così decidere quale dei due modelli - a materia oscura "fredda" o a materia oscura "calda" - è quello corretto.
LESCIENZE

ECOLOGIA

15 SETTEMBRE 2007 ore 6:08

ITALIA A RISCHIO ENERGIA
R.S. a cura della redazione ECplanet
Allarme dell'Enel: «L'Italia è a rischio freddo e buio Servono infrastrutture per evitare nuovi black out»

L'amministratore delegato dell'Enel, Fulvio Conti, lancia l'allarme: «Siamo ancora a rischio di rimanere al freddo e al buio. Siamo ancora più fragili di due anni fa. Aumentano i consumi, le infrastrutture sono le stesse e sono stati ridotti gli stoccaggi». Nel 2005 il sistema energetico italiano ha corso rischi di approvvigionamento a causa della crisi russo-ucraina.

L'allarme dell'Enel. La situazione, ha sottolineato ancora Conti, «non è migliorata e mentre i consumi di gas sono in costante aumento le infrastruitture continuano ad essere quelle di due anni fa». «Servono nuove infrastrutture per evitare che succeda un altro black out » ha detto. Poi, ha citato il caso del rigassificatore di Porto Empedocle il cui iter autorizzativo è fermo da anni e che da solo vale il 10% del mercato italiano. Come dire che se fosse stato in funzione non ci sarebbe stata alcuna crisi.

Conti ha parlato al seminario dei deputati dell'Ulivo in corso a Frascati, in una tavola rotonda dedicata all'energia, sottolineando l'importanza del nucleare che «costa molto meno di ogni altra tecnologia», ma soffermandosi soprattutto sul tema del gas. «Il gas - ha detto - costa sempre di più e sarà sempre legato al prezzo del petrolio, e anche con i rigassificatori non scenderà; non scende in Francia dove se ne stanno costruendo quattro, non scende in Spagna dove se ne stanno facendo sette. Però i rigassificatori sono importanti perché riducono il rischio fisico di approvvigionamento da soli tre tubi. Ci siamo salvati, ma siamo ancora più fragili di quanto eravamo due anni fa, per una errata valutazione del ministero dell'Ambiente che ha bloccato 500 milioni di metri cubi. In questo quadro, Enel deve puntare a diventare operatore integrato. Per questo compra nell'upstream e cresce di dimensioni».

La strategia di Bersani. Con due decreti,uno per massimizzare le importazioni di gas e l'altro per contenere i consumi, il ministro dello Sviluppo economico, Pier Luigi Bersani, si prepara a fronteggiare un'eventuale emergenza gas. Il primo decreto, firmato il 30 agosto, prevede tra l'altro l'obbligo di utilizzare completamente le capacità di trasporto dal 5 novembre 2007 al 31 marzo 2008. Il secondo, alla firma, definisce le modalità di intervento sui clienti industriali. I provvedimenti si inquadrano in un piano anti-crisi che il ministero predispone quest'anno, come lo scorso anno, per prevenire situazioni limite, come quella verificatasi nell'inverno 2005-2006, con i tagli delle forniture dalla Russia e dall'Ucraina in concomitanza con una stagione invernale particolarmente rigida. La massimizzazione dell'import fissa l'obbligo per le imprese di importazione e di vendita di adeguare le proprie strategie e i relativi contratti di fornitura in vista dell'arrivo dell'inverno e quindi della stagione di massimi consumi di gas.

Stoccaggi a rischio. Sugli stoccaggi di gas permane una situazione di attenzione e si conferma la necessità di tenere sotto controllo la situazione, anche in vista dell'arrivo dell'inverno e di una possibile crisi. È quanto è stato sottolineato nel corso della riunione dal comitato emergenza gas, tenutasi lunedì al ministero dello Sviluppo economico. Alla luce della carenze infrastrutturali nel settore, nel corso dell'incontro si è toccato anche il tema dello stoccaggio Stogit di Settala, dove alla controllata dell'Eni il ministero dell'Ambiente non ha dato il via libera per 500 milioni di metri cubi di stoccaggio in più.

Realacci: ridurre consumi. «È necessario un piano strategico per ridurre i consumi energetici e scongiurare il rischio blackout». Così Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera, commentando le dichiarazioni di oggi dell'amministratore delegato dell'Enel Fulvio Conti. «I nostri consumi di energia - ha sottolineato - continuano a crescere a un ritmo non solo irragionevole ma che neanche ci possiamopermettere.

È necessario e urgente pianificare un piano energetico nazionale prendendo esempio anche da casi oltreoceano come quello della California, dove la precedente amministrazione è stata in grado, con campagne informative ed incentivi, di ridurre i consumi di energia nei periodi di maggior richiesta del 6,7%, e di tagliare addirittura del 10% la domanda massima di potenza». Insomma il risparmio energetico, ha concluso Realacci, «è la prima, più ragionevole, economica e lungimirante difesa dai blackout, nonché la prima per iniziare a combattere i mutamenti climatici».
ECPLANET
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