mercoledì, settembre 12, 2007

ULTIMA NOTIZIA

12 SETTEMBRE 2007 ore 19:00

NUOVA SCOSSA IN INDONESIA, E' PAURA TSUNAMI


Due scosse di terremoto colpiscono l'Indonesia e fanno scattare l'allarme tsunami: un morto e decine di feriti, secondo il primo bilancio. La prima scossa e' stata di intensità 8,2 gradi sulla scala Richter. Un nuovo forte terremoto di 6,5 gradi Richter ha poi colpito il sud di Sumatra e le autorità indonesiane hanno emesso un nuovo allarme per rischio tsunami, poi revocato.

Le forti scosse sono state avvertite nel centro di Giakarta, hanno detto i sismologi. L'unità di Crisi del ministero degli Esteri ha diramato un sms agli italiani presenti nell'area. Nel messaggio si suggerisce di evitare le zone costiere per le prossime ore a causa di possibili rischi tsunami.

La prima scossa è avvenuta alle 18.10 locali (le 13.10 italiane) ad una profondità di 30 chilometri sotto il mare. L'epicentro é stato localizzato 130 chilometri a sud-ovest della città di Bengkulu, nell'isola di Sumatra, e 620 chilometri a nord-ovest della capitale Giakarta. La magnitudo del sisma, che ha fatto crollare diversi edifici a Pandang, nell'isola di Sumatra, era stata precedente fissata a 7,9. I terremoti che superano gli 8 gradi sono considerati i più violenti in assoluto.

Il potente terremoto ha provocato almeno un morto e decine di feriti. "Almeno una persona è morta nella caduta di un albero", ha detto Salamun Haris, un rappresentante del distretto di Bengkulu, citato dalla radio ElShinta. Il crollo di edifici, ha aggiunto, ha provocato il ferimento di decine di persone.
ANSA.

ULTIMA NOTIZIA

12 SETTEMBRE 2007 ore 13:58

Forti piogge in atto da questa mattinata sull'Ucraina centro-occidentale, Moldavia e Romania settentrionale. Clima decisamente fresco sulle regioni (16-23°C) con valori più bassi e compresi tra gli 11-12°C a Tirgu Mures (Romania) e L'Viv (Ucraina).

Clima decisamente AUTUNNALE e piovoso anche sulla Norvegia, Svezia e Finlandia. Numerose piogge sono in atto sulle coste nord-occidentali e sulla Finlandia; più asciutto sulla Svezia. Le temperature oscillano ovunque intorno ai 10-17°C con punte di 18°C a Vasteras-Hasslo sulla Svezia meridionale. Temperature MOLTO più basse sulla Norvegia dove a Svalbard Lufthavn la temperatura è di soli 2°C e Batsfjord con 4°C. Neve oltre i 600-1000 metri di quota a seconda delle zone.

ULTIMA NOTIZIA

12 SETTEMBRE 2007 ore 13:45

Piogge e rovesci segnalati sulla Spagna meridionale e Portogallo sud-orientale. Intenso temporale in atto sul Golfo di Càdiz, Jerez De La Frontera e Algeciras, località vicino allo Stretto di Gibilterra. Nelle prossime ore le precipitazioni tenderanno ad attenuarsi e a spostarsi anche verso le zone più centrali della Spagna, dove nella notte raggiungeranno i settori più settentrionali.

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12 SETTEMBRE 2007 ore 13:28

TEMPERATURE MINIME QUESTA MATTINA IN ITALIA

Ancora temperature piuttosto fresche questa mattina in Italia: Pescara 9°C; Bolzano e Cervia 10°C; Ancona e Trento 11°C; Firenze 13°C; Milano Linate 14°C; Torino, Veneze e Roma 15°C; Cagliari 16°C; Genova, Napoli e Bari 18°C; Palermo, Capri, Potenze e Pantelleria 20°C. La più alta è stata Lampedusa con 22,7°C e Messina con 22,0°C.

ULTIMA NOTIZIA

12 SETTEMBRE 2007 ore 13:33

Superano i tre milioni e mezzo le persone senza tetto per alluvioni e piogge torreziali sull'India negli ultimi giorni. Situazione perticolarmente drammatica anche in Bangladesh, dove più di 500 mila persona ha dovuto abbandonare le proprie abitazioni per indondazioni e spostarsi in altre città!

IN PRIMO PIANO

12 SETTEMBRE 2007 ore 13:28

PECORARO: IL CAMBIAMENTO DEL CLIMA E' QUI E ORA


Italia sotto emergenza clima. Il nostro Paese è tra quelli che pagheranno il maggior prezzo in termini di danni ambientali. La temperatura in Italia è aumentata quattro volte di più che nel resto del mondo, le piogge sono diminuite del 5% nell'ultimo secolo, avanza la siccità e non solo nel sud ma anche sulla Pianura Padana.

Questo l'allarme clima lanciato dalla prima Conferenza nazionale sui cambiamenti climatici che si è aperta oggi a Roma, al Palazzo della Fao, alla presenza del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e del presidente della Camera, Fausto Bertinotti. All'incontro di questa mattina sono intervenuti anche il ministro dello sviluppo economico Pierluigi Bersani e il governatore del Lazio Piero Marrazzo. "Il problema del cambiamento climatico e del futuro dell' ambiente è uno dei più gravi e complessi problemi globali del nostro tempo" ha detto il presidente della Repubblica Napolitano che ha lanciato un monito: "Per influenzare intese e sforzi coordinati che devono realizzarsi a livello mondiale per fronteggiare il problema del cambiamento climatico innanzitutto é essenziale che l'Europa parli con una sola voce".

Secondo il presidente della Camera, Bertinotti, i cambiamenti climatici andrebbero chiamati in un altro modo, perché questa espressione appare "neutrale", non dà conto delle cause e delle responsabilità, che "risiedono nella politica di rapina e di dominio della natura che per un lungo ciclo economico ha perpetrato un tipo di sviluppo fordista-taylorista".

"Il cambiamento climatico è qui e ora", ha detto il ministro dell'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio che ha aggiunto: "Noi sappiamo che il nostro Paese è tra quelli che pagheranno il maggior prezzo in termini di danni ambientali, perdite di vite umane e salute, costi economici". In tal senso "nel nostro Paese i costi per far fronte ai danni prodotti dai cambiamenti climatici si stimano a partire da 50 miliardi di euro all'anno". Da qui la necessità, secondo il ministro, che "serve un vero e proprio pacchetto sulla sicurezza ambientale, fondamentale per il futuro del nostro Paese". La Conferenza promossa dal ministero dell'Ambiente e organizzata dall'Agenzia per la protezione dell'Ambiente, (Apat), fino a domani farà il punto sulla situazione del riscaldamento globale con oltre 100 scienziati. Duemila i partecipanti e oltre 20.000 le persone che questa mattina hanno seguito in diretta sul sito della Conferenza

FAO: VITTIME FAME DIPENDONO ANCHE DA CLIMA
"Sono 852 milioni le persone vittime della fame nel mondo e 815 vivono nei Paesi in via di sviluppo: questa cifra sta aumentando e la situazione peggiora di anno in anno. Le ragioni sono tante e complesse e i cambiamenti del clima è una di queste". Così David Harcharik, vicedirettore della Fao, ha aperto la Conferenza nazionale sui mutamenti climatici a Roma, voluta dal ministero dell'Ambiente e organizzata dall'Apat (Agenzia per l'ambiente e per i servizi tecnici).

"I cambiamenti climatici nel Pianeta - ha affermato Harcharik - sono una realtà, studi fatti parlano di alluvioni più frequenti, aumento della siccità, innalzamento dei mari e rialzo della temperatura: dobbiamo da ora riuscire ad adattarci a questa realtà". E secondo il vicedirettore della Fao " alla luce di questi cambiamenti occorre cambiare, ad esempio, le pratiche agricole, per poter assicurare cibo a tutti".
ANSA.

ULTIMA NOTIZIA

12 SETTEMBRE 2007 ore 6:50

INDIA: ALLUVIONI, 3,4 MILIONI SENZA TETTO

Sono almeno tre milioni e mezzo i senza tetto in India per le violente alluvioni che hanno colpito il Paese. Lo riferisce l'agenzia Misna. Problemi anche in Bangladesh, dove 500mila persone sono state costrette a lasciare le proprie case
AGR

ULTIMA NOTIZIA

12 SETTEMBRE 2007 ore 6:48

I modelli di stamane riconfermano il probabile peggioramento piovoso al Nord, Toscana e Marche nelle giornate del 17-19 Settembre, localmente anche sul resto dell'Appennino ma con fenomeni più deboli. In seguito si potrebbe nuovamente aprire una fase di clima più stabile e soleggiato. Per le VERE PIOGGE l'attesa rimane comunque ancora molto lunga...!!
SEGUITE GLI AGGIORNAMENTI...

PREVISIONI

12 SETTEMBRE 2007 ore 6:43

PREVISIONI PER GIOVEDI 13 SETTEMBRE: SOLE E CLIMA MITE SU TUTTA LA PENISOLA. POSSIBILI PIOGGE SULLA SARDEGNA PER UN DEBOLE FRONTE DA OVEST.
Torna l’Alta Pressione sull’Italia e ci farà compagnia almeno fino al 17 Settembre. Prima di questa data il sole dominerà tranquillo tutta la Penisola a parte lievi infiltrazioni instabili ma poco produttive sul Tirreno.


NORD: Giornata serena, soleggiata e molto mite su tutte le regione.
Temperature massime comprese tra i 24-26°C. Minime intorno ai 10-14°C. Venti deboli, tesi da E sulla Liguria.
Mari poco mossi.

CENTRO: Giornata soleggiato e molto mite su tutte le regioni. Soltanto sulla Sardegna, specie tra il pomeriggio e la sera, si assisterà al passaggio di un debole fronte da ovest con conseguenze di un aumento della nuvolosità e isolate piogge sui settori meridionali. Mattinata in compenso soleggiata sull’isola.
Temperature massime comprese tra i 21-24°C sull’Adriatico e 25-28°C sul Tirreno e Sardegna. Minime intorno agli 11-18°C. Venti deboli con locali rinforzi da N sull’Adriatico e da NE sulla Sardegna.
Mari poco mossi.

SUD: Giornata soleggiata e mite su tutte le regioni. Innocue nubi pomeridiane sulla Sicilia, in esaurimento in serata.
Temperature massime comprese tra i 26-27°C sulla Sicilia e coste del basso Tirreno; 23-25°C altrove. Minime intorno ai 15-20°C. Venti moderati da N sul Canale d’Otranto, Golfo di Taranto e Jonio; da E sul Canale di Sardegna. Venti in temporaneo rinforzo nel pomeriggio; altrove deboli.
Mari poco mossi o mossi a largo.

SCIENZA E TECNOLOGIA

12 SETTEMBRE 2007 ore 6:34

URAGANI: LA CAUSA SAREBBE L’EFFETTO SERRA
Gli uragani sono ormai sempre più diffusi e di forte intensità. Una delle cause sarebbe il continuo aumento dei gas serra, prodotti dalle attività umane. Lo rivela uno studio americano del Lawrence Livermore National Laboratori.


L'uomo, spesso, agisce incurante della natura circostante. Non considerando il fatto che essa, prima o poi, reagisce alle continue violenze subite. Un esempio di risposta alle pesanti azioni umane sono gli uragani che, con la loro forza, distruggono tutto ciò che incontrano. Una delle cause di questi terribili eventi naturali sarebbe l'effetto serra e il continuo crescere dell'inquinamento.

Secondo lo studio di Benjamin D.Santer, del Lawrence Livermore National Laboratory, la troppa concentrazione di anidride carbonica e il conseguente surriscaldamento della Terra, porterebbe ad un aumento della forza distruttiva degli uragani, diffusi maggiormente nell'Atlantico del Nord.

Secondo un rapporto dell'Ncpa (National Center for Policy Analysis) dell'anno scorso, invece, i dati storici sugli uragani non mostrerebbero il legame tra la violenza crescente delle tempeste e i gas serra. Ma lo studio di Santer dimostra l'esistenza di questa relazione. In ogni caso, il dibattito rimane aperto e saranno necessari altri approfondimenti per avere risposte più chiare e concrete sulla questione.

Dati importanti sulla diffusione dei gas serra e degli inquinamenti atmosferici potrebbero arrivare anche dalle rilevazioni che si stanno compiendo alla stazione Abc Pyramid, gestita dal comitato Ev-K²-Cnr alla Piramide dell'Everest.
MONTAGNA.TV

SCIENZA E TECNOLOGIA

12 SETTEMBRE 2007 ore 6:13

HIMALAYA, I GHIACCIA ARRETRANO A VELOCITA’ RECORD
I ghiacciai intertropicali, ovvero quelli dell'Himalaya e delle Ande, si sciolgono a velocità record. E' quanto emerge da una recente ricerca statunitense della Ohio state University.


Secondo lo studio negli ultimi 50 anni, i ghiacciai delle latitudini intertropicali del globo hanno registrato uno scioglimento impressionante. Il più significativo degli ultimi 5000 anni.

La ricerca ha preso come campioni sette ghiacciai, tra sudamericani e asiatici, controllati per 30 anni, in 28 postazioni diverse, e da 50 spedizioni scientifiche. Ebbene, stando ai dati, negli ultimi 50 anni lo scioglimento dei ghiacci avrebbe assunto un'accelerazione eccezionale, mai riscontrata nei millenni precedenti. Tanto che l'arretramento, in Perù ha riportato alla luce piante congelate per 5-6 mila anni.

La prima causa del fenomeno è da attribuire all'aumento delle temperature medie della Terra. I ricercatori hanno utilizzato degli appositi strumenti di rilevazione, chiamati "carotatori". Servono per forare il ghiaccio e prelevarne campioni tubolari. Da questi si analizzano i vari strati, misurando il rapporto di equilibrio tra i due isotopi radioattivi dell'ossigeno contenuto nelle molecole d'acqua.

Le conseguenze dell'eccessivo scioglimento dei ghiacci rischiano di ripercuotersi in maniera devastante sulle popolazioni himalayane. Negli ultimi anni, infatti, la portata dei fiumi che provengono da questi ghiacciai è aumentata a dismisura, causando inondazioni difficili da contenere.

Sullo scioglimento dei ghiacciai anche gli italiani del Comitato Ev-K²-Cnr stanno portando avanti studi molto avanzati. Grazie a una rete di stazioni di rilevamento meteorologico ed atmosferico ad alta quota - fra cui la celeberrima Piramide dell'Everest, il laboratorio scientifico più alto del mondo - il Comitato sta portando avanti ricerche interdisciplinari a livello mondiale, fra cui spiccano gli studi di Claudio Smiraglia.

Nei giorni scorsi, per studiare meglio la situazione dei ghiacciai in Africa, per esempio, il Comitato Ev-K²-Cnr ha installato una nuova stazione di rilevamento sul massiccio del Ruwenzori, la terza montagna più alta del continente. Servirà per raccogliere dati su un ghiacciaio determinante per l'equilibrio ambientale africano. E che negli ultimi 100 anni è passato da 6,5 a 0,95 chilometri quadrati.
MONTAGNA.TV
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