domenica, settembre 09, 2007

ULTIMA NOTIZIA

09 SETTEMBRE 2007 ore 22:26

Rovesci e temporali segnalati sul Biellese e zone limitrofe. Due focolai temporaleschi in formazione anche sull'alto Cuneese e basso Torinese.

ULTIMA NOTIZIA

09 SETTEMBRE 2007 ore 10:19

Nella giornata di Martedì 11 Settembre atteso FORTE contrasto termico sull'Italia. Sul Nord-Ovest, Sardegna e Tirreno lo Zero termico si porterà oltre i 4300-4700 metri di quota, mentre sul Triveneto, Adriatico e sul Meridione si osserverà oltre i 3200-4000 metri, più basso e localmente sotto i 2000 metri sulle Alpi orientali per un debole fronte fresco in arrivo sui Balcani.
Al suolo i valori saranno anch'essi molto interessanti: ad ovest le temperature massime oscilleranno tra i 24-28°C, ad est invece non superanno i 21-24°C, localmente più basse sul medio Adriatico. Molto fresco sul Trentino con 12-16°C di massima. Ancora punte di 28-30°C sulla Sicilia orientale.

ULTIMA NOTIZIA

09 SETTEMBRE 2007 ore 9:29

USA, ARRIVA TEMPESTA 'GABRIELLE': STATO ALLERTA IN CAROLINA NORD
Secondo gli esperti non dovrebbe diventare uragano


Lo stato di allerta è stato dichiarato perché la tempesta subtropicale Gabrielle si sta spostando verso la costa orientale degli Stati Uniti e dovrebbe raggiungere la Carolina del Nord nel pomeriggio di oggi, prima di muovere verso l'Atlantico.
Poiché i venti soffiano tra i 97 e 105 chilometri all'ora, gli esperti non ritengono che la tempesta si trasformi in uragano.

L'allerta riguarda in particolare la zona compresa tra Surf City e il confine con lo stato della Virginia. Lo stato di allerta è stato dichiarato anche più a nord, nella zona di Cape Charles, in Virginia, e lungo la costa atlantica fino alla penisola di New Point Comfort. "Non dovrebbe rafforzarsi troppo, ci sono molti fattori che lo lasciano supporre", ha dichiarato James Wingenroth, esperto del National Weather Service di Morehead City, in Carolina del Nord.
APCOM

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09 SETTEMBRE 2007 ore 9:23

Intorno al 14-17 Settembre un debole fronte dalla Spagna-Francia marcerà in direzione dell'Italia, determinanto sulle regioni Centro-Settentrionali nubi e locali piogge. Di conseguenza l'aggancio da una saccatura fredda dalla Gran Bretagna potrà generare un ulteriore peggioramento intorno al 18-20 Settembre su buona parte dell'Italia con piogge anche localmente intense e nuovo caldo termico! Dopo il 21 il fronte abbandonerà definitivamente il Nord-Ovest e il Tirreno; ancora rovesci e temporali al Centro-Sud in miglioramento nei giorni seguenti!
In seguito è probabile una nuova rimonta Anticiclonica.
SEGUITE GLI AGGIORNAMENTI...

ULTIMA NOTIZIA

09 SETTEMBRE 2007 ore 9:16

Mattinata molto fresca sull'Italia: Dobbiaco 4°C; Pescara 9°C; Aosta 10°C, Arezzo e Bolzano 11°C; Genova 19°C; Reggio Calabria 19°C; Catania 19°C; Lampedusa 20°C

PREVISIONI

09 SETTEMBRE 2007 ore 9:12

PREVISIONI PER LUNDI 10 SETTEMBRE: NUBI E DEBOLI PIOGGE SUL TRIVENETO, COSTE ADRIATICHE E BASSO TIRRENO PER UN DEBOLE DA EST. SOLEGGIATO O VARIABILE SUL RESTO DELLA PENISOLA
Lievi infiltrazioni più fredde riporteranno nubi e alcune piogge sul Triveneto, Adriatico e basso Tirreno con un moderato caldo termico. Altrove clima soleggiato o variabile.


NORD: Sul Nord-Ovest mattinata variabile con nubi più compatte a ridosso delle Alpi e pedemontane. Nel pomeriggio nubi e molta variabilità su tutte le regioni. Qualche schiarita in più si osserverà sull’Ossola e rilievi della Valle d’Aosta. In serata veloce miglioramento con cieli sereni ovunque; residue nubi sulla Liguria.
Sul Nord-Est mattinata generalmente nuvolosa sul Friuli, Veneto e Ferrarese con piogge deboli. Schiarite locali altrove. Nel pomeriggio intensificazione delle piogge e dei rovesci sul Friuli, Veneto e basso Trentino; deboli o intermittenti sulle coste romagnole; variabile altrove con schiarite ma asciutto. In serata rovesci e temporali interesseranno sempre il Friuli, più limitatamente anche sul Veneto orientale e Dolomiti. Migliora altrove con schiarite.
Temperature massime comprese tra i 25-28°C. Minime intorno ai 10-16°C. Venti deboli con brezze lungo le coste liguri e locali rinforzi serali da S sull’alto Adriatico
Mari calmi o poco mossi.

CENTRO: Mattinata soleggiata su tutte le regioni eccetto sulla Toscana settentrionale dove saranno possibili innocui addensamenti. Nubi e possibili piovaschi anche sul Molise. Nel pomeriggio nubi sparse si affacceranno sulla Sardegna, Toscana, coste adriatiche e Molise. Su quest’ultime saranno possibili brevi piovaschi. Sole su Umbria e Lazio. In serata nubi sparse ovunque ma senza fenomeni. Cieli più sereni sulle coste e Sardegna.
Temperature massime comprese tra i 25-28°C. Minime intorno ai 14-19°C. Venti deboli con brezze lungo le coste tirreniche.
Mari calmi o poco mossi.

SUD: Mattinata nuvolosa e piovosa sulla Calabria Tirrenica e parte dell’Appennino. Soleggiato altrove. Nel pomeriggio ancora piovaschi o piogge sulla Calabria settentrionale, Basilicata e Appennino. Sereno o poco nuvoloso altrove. In serata migliora ovunque con cieli sereni.
Temperature massime comprese tra i 25-27°C con punte vicino ai 30°C sulla Sicilia meridionale. Minime intorno ai 16-20°C. Venti deboli con locali rinforzi da W sui Canali di Sardegna e Sicilia.
Mari calmi o poco mossi.

PREVISIONI

09 SETTEMBRE 2007 ore 9:02

QUANDO LA FISICA ACCELLERA
a cura del CNR-Istituto Nazionale per la Fisica della Materia.
Dalla medicina ai beni culturali, dall'ambiente alla geologia, gli acceleratori nucleari trovano crescente applicazione nella vita di tutti i giorni. E per annunciare nuove sorprese gli specialisti europei si riuniscono a congresso a Firenze, centro universitario di eccellenza mondiale del settore grazie a LABEC -INFN

Curare i tumori, datare i reperti archeologici, analizzare la chimica dei capolavori della pittura e l'inquinamento delle città. Gli acceleratori di particelle escono dai grandi laboratori della fisica e diventano straordinari strumenti di vita quotidiana al servizio di medicina e beni culturali, ambiente ed elettronica, geologia e nuovi materiali. Decine di queste esperienze saranno presentate e discusse nel corso di ECAART 2007, la 9° Conferenza internazionale sulle applicazioni degli acceleratori di particelle (European Conference on Accelerators in Applied Research and Technology) che dal 3 al 7 settembre si terrà a Firenze al Centro Congressi della Calza (http://labec.fi.infn.it/ecaart9/) con la partecipazione dei maggiori specialisti di oltre 30 paesi.

ECAART è organizzata da una delle strutture più all'avanguardia del Polo Scientifico di Sesto Fiorentino, punto di riferimento mondiale per la diagnostica delle opere d'arte. Si tratta di LABEC, il Laboratorio di Tecniche Nucleari per i Beni Culturali che fa capo all'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e che opera nell'ambito di una convenzione con l'Università di Firenze. La Conferenza si svolge in Italia per la prima volta, evento che sottolinea, tra l'altro, il particolare ruolo guida delle strutture fiorentine.

Programma e obiettivi sono stati presentati oggi dall'Assessore alla Sanità del Comune di Firenze Graziano Cioni con il professor Pier Andrea Mandò, direttore di LABEC, la storica dell'arte Cecilia Frosinini, responsabile del settore Restauro dei dipinti all'Opificio delle Pietre Due, e Antongiulio Barbaro, responsabile del settore Modelli di Previsione dell'ARPAT, l'agenzia toscana per la protezione dell'ambiente.

Come noto, gli acceleratori sono macchine capaci di creare piccoli fasci di particelle e di lanciarli a velocità anche prossime a quella della luce contro altri fasci di particelle o particolari bersagli fissi. Sull'analisi dei residui di queste collisioni si fonda appunto la ricerca di base in questo particolare ramo delle fisica.

I Beni Culturali sono uno dei settori che dagli acceleratori hanno tratto maggiori benefici. Con il loro Tandem (una modernissima macchina da 3 milioni di Volt costata 4 milioni di Euro) i ricercatori di LABEC sono in grado di scoprire gli elementi chimici di pigmenti, leghe metalliche, inchiostri antichi, offrendo così non solo indispensabili informazioni al mondo del restauro, ma anche responsi spesso determinanti per accertare l'autenticità di un'opera. Tra le più note studiate al Polo Scientifico fiorentino la Madonna dei Fusi di Leonardo, il Ritratto di ignoto di Antonello da Messina, la Croce di Rosano, i manoscritti di Galileo.

Con il metodo del radiocarbonio (C-14) l'acceleratore del LABEC consente peraltro di datare con straordinaria precisione reperti storici e archeologici di età fino a 50 mila anni. In Medicina le applicazioni riguardano diagnostica, terapia e nuovi farmaci. Di particolare importanza lo sviluppo dell'Adroterapia, tecnica d'avanguardia che consente di irradiare con estrema precisione i tumori localizzati riducendo al minimo i danni ai tessuti sani circostanti. In proposito, sfruttando i fasci di protoni dei Laboratori Nazionali del Sud si possono già trattare pazienti affetti da tumori all'occhio (Catana). A Pavia, invece, sta per debuttare il primo Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica (Cnao). Disporrà di un acceleratore di particelle per produrre sia protoni che ioni di carbonio, realizzato grazie alle competenze dell'INFN. Tra le applicazioni più promettenti in Farmacologia, la Spettrometria di massa con acceleratori (Ams) permette di monitorare il processo di assimilazione dei farmaci da parte dell'organismo marcandoli con isotopi vari.

Anche in tema di Ambiente e Inquinamento gli acceleratori trovano numerose applicazioni: per analizzare il particolato atmosferico, le polveri fini disperse nell'aria, la cui penetrazione nell'apparato respiratorio può risultare molto nociva; per tracciare gli inquinanti nei flussi d'acqua; per gli studi di paleoclimatologia attraverso l'esame del particolato intrappolato negli strati di ghiaccio. In proposito il laboratorio LABEC/INFN vanta un'esperienza ventennale ed è tutt'oggi prezioso punto di riferimento di varie agenzie per l'ambiente, tra cui l'Arpat Toscana.

In Geologia, infine, gli acceleratori già ci aiutano a capire la storia della Terra attraverso lo studio dei magmi, la composizione dei microcristalli e la stessa dinamica dei vulcani, ma da qui in avanti avranno un ruolo crescente anche nell'esplorazione del sistema solare.
ECPLANET

BIOLOGIA

09 SETTEMBRE 2007 ore 8:21

UN MODELLO ANIMALE PER L’AUTISMO
Il risultato è ritenuto importante per fare chiarezza su una sindrome ancora poco compresa

Un gruppo di ricercatori dello Howard Hughes Medical Institute hanno ingegnerizzato alcuni topi di laboratorio inducendo la stessa mutazione genetica che viene riscontrata in alcuni soggetti affetti da autismo o dalla sindrome di Asperger, relativa al gene per la neuroligina 3.

Come previsto gli animali mutanti hanno mostrato deficit nella relazioni sociali ma un miglioramento cognitivo simile a quello osservato nei pazienti con uno specifico disturbo dello spettro autistico (autism spectrum disorders, ASD). Questi ultimi fanno parte di una quadro clinico ancora per molti aspetti enigmatico, poiché appunto vede associate una limitata capacità di rapportarsi ai propri simili a una intelligenza non necessariamente limitata.

Secondo gli studiosi, che firmano un articolo sulla rivista online "Science Express", questa ricerca sui topi potrebbe rappresentare un importante progresso nella comprensione dell’ASD, in particolare per quanto riguarda le questioni più propriamente neuronali della sindrome.
LESCIENZE

BIOLOGIA

09 SETTEMBRE 2007 ore 8:12

L’IMPRINTING GENETICO DEI MAMMIFERI
Da uno studio su canguri e ornitorinchi è emerso il carattere evolutivo e adattativo del meccanismo grazie al quale un gene viene espresso mentre la sua copia rimane silenziata


Ha gli occhi del papà e la bocca della mamma: quante volte si sono sentite dire queste frasi da amici e parenti di fronte a un neonato o a un bambino. Questa semplice caccia alle somiglianze, com’è noto, ha radici profonde, scritte nel nostro codice genetico: i geni sono portatori – anche ma non solo - dei caratteri somatici.

È risaputo anche che i nostri geni, riuniti nei 23 cromosomi, ci vengono forniti in doppia copia: una ereditata dal padre e una dalla madre. Finora non era chiaro però il meccanismo di “imprinting genetico” grazie al quale viene determinato quale dei due geni debba esprimersi in un carattere e quale invece rimanere “silenziato”. Una risposta a questo dilemma viene ora da una ricerca pubblicata sulla rivista online ad accesso libero “BMC Evolutionary Biology” che ha avuto come oggetto il DNA dell'ornitorinco e del canguro.

Tale imprinting sembra essere dovuto a una sorta di “memoria epigenetica”, che consiste, secondo le ipotesi formulate dai genetisti, dall’insieme delle modificazioni a carico del DNA di uno dei genitori, anche se non si comprende bene in che modo tale fenomeno si sia strutturato durante l’evoluzione. È noto tuttavia che esso si esprime con diversi pattern nelle differenti classi di mammiferi ed è per questo che ci si è rivolti a due specie filogeneticamente distanti come l'ornitorinco, un monotremo, e il canguro, un marsupiale.
Malcolm e Anne Ferguson-Smith, dell’Università di Cambridge, hanno mappato sequenze note di geni “imprintati”, e hanno trovato che anticamente tali geni non erano localizzati su un unico cromosoma ancestrale e neppure erano associati ai cromosomi sessuali. Piuttosto, è emerso che essi si sono evoluti in modo graduale, in virtù di processi adattativi.
Oltre a ciò, lo studio è importante per la caratterizzazione ottenuta del genoma del platipo, finora poco conosciuta.
LESCIENZE
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