sabato, settembre 08, 2007

ULTIMA NOTIZIA

08 SETTEMBRE 2007 ore 11:57

FELIX, 130 MORTI IN NICARAGUA E HONDURAS


Sono almeno 130 i morti per il passaggio dell'uragano Felix in Nicaragua e in Honduras, secondo quanto ha reso noto un responsabile della Protezione civile nicaraguense. "Abbiamo circa 130 cadaveri registrati", ha detto Fabio Benedic, del servizio di difesa civile. Le vittime sono perlopiù indigeni Miskito nicaraguensi, tra cui alcuni pescatori i cui corpi sono stati trascinati sulla costa dell'Honduras. Benedic ha aggiunto che circa 70 persone risultano ancora disperse dopo le violente mareggiate che hanno investito i villaggi della costa e devastato le isolette note come 'Miskito Keys'. Un giornale nicaraguiense ha riferito di 168 morti. Centinaia di persone non hanno lasciato le loro abitazioni, spesso misere capanne, prima dell'uragano. Secondo testimonianze di pescatori, alcuni si sono legati agli alberi o alle barche per resistere alla furia dei venti, che hanno raggiunto i 255 chilometri all'ora. La polizia nicaragunese ha detto che gli abitanti delle Miskito Keys hanno scelto di ignorare gli avvertimenti della Marina, che segnalava l'arrivo dell'uragano, di forza 5.

LA TEMPESTA TROPICALE GABRIELLE AL LARGO DEGLI STATI UNITI
La tempesta tropicale Gabrielle, settimo uragano della stagione, minaccia le coste atlantiche degli Stati Uniti con venti fino a 72 chilometri orari. Lo ha fatto sapere il centro nazionale americano per gli uragani, precisando che non dovrebbe aumentare la sua forza nelle prossime 24 ore. L'ultima volta, la tempesta è stata localizzata a 625 chilometri a sudest di Cape Lookout, nel North Carolina, mentre si muoveva verso nordovest. Le condizioni atmosferiche sulla costa atlantica statunitense, ha precisato il centro per gli uragani, potrebbero favorire un rafforzamento della perturbazione.
ANSA.

IN PRIMO PIANO

08 SETTEMBRE 2007 ore 11:49

L'ITALIA SI RIVESTE DI ESTATE SETTEMBRINA. PROBABILI CAMBIAMENTI DOPO LA META' DEL MESE?


I modelli si aggiornano e le carte in tavola cambiano!. Non è una novità in questo periodo.
Che cosa è cambiato rispetto a ieri? L'affondo freddo prospettato intorno al 20 Settembre appare solo un sogno; l'Anticiclone è piuttosto robusto per permettere a correnti instabile e fredde di penetrarlo, anzi, proprio in questo lasso di tempo la stabilità potrebbe decidere di spostarsi fino all'Europa centrale, regalando così, oltre che a noi, giornate soleggiate e molto miti. Ma attenzione all'instabilità pomeridiana. La cupola anticiclonica sarà sì, robusta, ma la possibilità di lievi infiltrazioni fresche non mancheranno, provocando rovesci e temporali sulle Alpi e Appennino nelle ore più calde. Forse e dico FORSE a fine mese si potrebbero osservare nuovi cambiamenti più Autunnali e piovosi. La situazione comunque appare molto delicata e difficile da decifrare

IN SINTESI:
9-16 Settembre: bel tempo e temperature in aumento su tutta la Penisola, specie sul Nord-Ovest, Sardegna e Tirreno. Deboli infiltrazione fredde con locali precipitazioni tra il 10-12 sulle Alpi orientali, estremo nord-est e Adriatico.

16-23 Settembre: migliora in Adriatico ma deboli fronte in arrivo sul Centro-Nord con rovesci e locali temporali, specie sui monti.
SEGUITE GLI AGGIORNAMENTI...

ULTIMA NOTIZIA

08 SETTEMBRE 2007 ore 9:12

CLIMA, LEADER APEC PROMETTONO RIDUZIONE INTENSITA' ENERGETICA
Impegno non vincolante a -25% entro il 2030, ma nessun obbligo


I leader dell'Apec - Cooperazione economica Asia-pacifico - riuniti in vertice a Sydney hanno adottato oggi una dichiarazione finale sul clima che prevede l'impegno a ridurre del 25% l'intensità energetica (ricavata dal rapporto tra il consumo d'energia e la produzione) dei 21 membri, da qui al 2030. Lo ha annunciato il premier australiano John Howard Il documento non è tuttavia vincolante.
Il testo, inoltre, prevede che le Nazioni Unite dovranno restare l'organizzazione di riferimento per i negoziati sul clima.
APCOM

PREVISIONI

08 SETTEMBRE 2007 ore 9:06

PREVISIONI PER DOMANI 9 SETTEMBRE: ESTREMA VARIABILITA’ SUL TRIVENETO, ADRIATICO E MERIDIONALE. BEL TEMPO E CLIMA CALDO ALTROVE.
Ritorna il sole sull’Adriatico e Meridione, ma con ancora estrema variabilità. Nubi anche sul Triveneto.


NORD: Giornata di sole su tutte le regioni. Sulla Liguria, Emilia-Romagna, Prealpi e Alpi orientali saranno possibili nubi e locali addensamenti. Piovaschi pomeridiani e serali sui rilievi e Dolomiti.
Temperature massime comprese tra i 25-29°C. Minime intorno ai 10-14°C. Venti deboli.
Mari poco mossi.

CENTRO: Al mattino sole sulla Sardegna e Tirreno. Nubi sparse invece sull’Adriatico e basso Lazio. Locali piovaschi sul Molise. Nel pomeriggio locali piovaschi sulle coste marchigiane; variabile sul resto dell’Adriatico. Sole altrove. In serata miglioramento su tutte le regioni.
Temperature massime comprese tra i 24-27°C. Minime intorno ai 13-19°, più basse nell’entroterra. Venti deboli con rinforzi sull’Adriatico.
Mari poco mossi.

SUD: Giornata variabile o quasi nuvolosa su tutte le regioni. Locali piovaschi o piogge sulle coste calabresi, Puglia e Messinese. Più sole sulla Sicilia occidentale.
Temperature massime comprese tra i 24-27°C, con punte di 29°C sul Siracusano. Minime intorno ai 14-19°C. Venti deboli; moderati sul basso Adriatico, Canale d’Otranto e Jonio settentrionale.
Mari poco mossi.

CLIMA E AMBIENTE

08 SETTEMBRE 2007 ore 8:46

CLIMA, LE ALPI SI “APPENNINIZZANO”
Tra 50 anni le Alpi avranno lo stesso clima dell'Appennino. E' quanto affermato dal climatologo Luca Mercalli durante uno dei sette incontri preparatori della Conferenza nazionale sul clima, avvenuto ieri a Saint Vincent, in provincia di Aosta.


Ebbene sì, tra cinquant'anni le Alpi subiranno "un'appenninizzazione". Un aumento delle temperature di due gradi, la sparizione quasi totale dei ghiacciai sotto i 3500 metri e la diminuzione del periodo invernale, saranno le cause che porteranno al cambiamento.

"La catena alpina - spiega Mercalli - si troverà inserita nello stesso clima mediterraneo che ora caratterizza l'Appennino".
Secondo quanto emerso ieri a Saint Vincent, il caldo sulle Alpi cresce a una velocità doppia rispetto alle pinure e alle coste europee. Il nostro clima sta subendo cambiamenti repentini. E le conseguenze si vedono già da un pò.

In 150 anni è andato perso il 50 per cento della superficie coperta dai ghiacciai. "Con il cambiamento climatico in atto e con l'ulteriore aumento delle temperature previsto dalla comunità scientifica - sottolinea il ministro all'ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio - il fenomeno potrebbe assumere dimensioni ancora più rilevanti, mettendo a rischio sia la biodiversità alpina, sia le riserve d'acqua".
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