giovedì, luglio 19, 2007

ULTIMA NOTIZIA

19 LUGLIO 2007 ore 20:10

Eccezionali le temperature registrate ieri pomeriggio nelle zone interne di Lazio e Umbria. Le stazioni di ARSIAL hanno misurato una punta di 42,5°C a Boville Ernica; 41,5°C ad Esperia e 41,3°C a Alatri nel Frosinone. 40,3°C a Montecompatri a Roma.
Nel Perugino troviamo (stazioni UCEA) punte di 39,6°C a Santa Fista e di 39,8°C a Marsciano.

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19 LUGLIO 2007 ore 18:15

SUDAN: 100 MORTI PER INONDAZIONI
Circa 100 persone ferite e 5 mila abitazioni distrutte


sono morte nelle inondazioni, in questa stagione delle piogge appena iniziata in Sudan. Lo riferisce l'agenzia di stampa statale Suna. Un centinaio di persone sono rimaste ferite e 5mila abitazioni distrutte dalle inondazioni, le peggiori dal 1988. Sono gravi i danni agli Stati del Nilo blu e bianco, del Mar Rosso, del fiume Al Gash. La popolazione colpita ha bisogno di tende, prodotti alimentari, e medicinali.
ANSA.

ULTIMA NOTIZIA

19 LUGLIO 2007 ore 16:58

Forti temporali con grandine, nubifragi e violente raffiche di vento stanno interessando in questi minuti la Svizzera centrale, la Francia occidentale e la Germania. I fenomeni si presentono perlopiù a "macchia di leopardo".

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19 LUGLIO 2007 ore 15:41

CALDO: ANCORA RECORD DEI CONSUMI DI ENERGIA


Consumi elettrici ancora in crescita: alle 11.45 di oggi la punta massima di fabbisogno ha fatto segnare un valore di 56.450 megawatt, superiore di oltre 300 megawatt rispetto al picco massimo storico assoluto registrato ieri. Lo comunica Terna, precisando che "la situazione è al momento sotto controllo ed è monitorata con attenzione". Tra i fattori determinanti che continuano a spingere la richiesta di energia elettrica, il perdurare del clima torrido di questi giorni.

Non cessa infatti l'allerta caldo, con un ulteriore rialzo delle temperature rispetto a ieri e l'innalzamento dell'indice di rischio delle ondate di calore al massimo livello, quello che richiede "interventi di prevenzione" per le fasce più deboli della popolazione, anziani e bambini. Ma anche gli animali sono a rischio. Si ricorda, ad esempio, che i cani sono particolarmente soggetti ai colpi di calore.

Il sistema di monitoraggio delle ondate di calore del Dipartimento della Protezione Civile, rileva che in cinque delle 17 città costantemente monitorate dal sistema di allerta - Trieste Bologna, Roma, Pescara, Campobasso - oggi il rischio di ondate è al massimo livello.
E venerdì le città passeranno da 5 ad 11 (Torino, Milano, Brescia, Verona, Trieste, Bologna, Firenze, Roma, Pescara, Campobasso, Napoli). Tutte le strutture locali sono state allertate dal Dipartimento, cosi come sono stati rinnovati i consigli ad evitare l'esposizione al sole nelle ore più calde della giornata, e in alcuni casi - come a Milano - sono scattati i piani per far fronte a possibili situazioni di emergenza ma soprattutto quelli per l'assistenza alle persone sole.
ANSA.

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19 LUGLIO 2007 ore 11:21

Sabato 21 Luglio attesi temporali tra pomeriggio e la notte sulle Alpi, Valpadana, ovest Francia, Svizzera, Germania e Austria, in movimento da ovest verso est. Possibili fenomeni MOLTO FORTI o VIOLENTI con grandinate, nubifragi e possibili trombe d'aria. Maggiori dettagli nei prossimi articoli.

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19 LUGLIO 2007 ore 9:16

TEMPERATURE DELLE ORE 8 SULL'ITALIA

Alle 7:55 si osservavano già 30°C a Bari e Crotone, seguiti a ruota dai 29°C di Reggio Calabria e 28°C di Bergamo. Sulle altre città valori intorno ai 24-27°C. Freddo al Pian Rosà con 4°C. Se dovessimo osservare le temperature in questi minuti, tutte le località italiane risentirebbero di 2-3°C in più, rispetto a un'ora fa.

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19 LUGLIO 2007 ore 9:14

TERREMOTO IN KENYA E TANZANIA
Epicentro in Tanzania: area vulcano "Gods Mountain"


Oltre 14 scosse di terremoto, alcune abbastanza forti, hanno colpito Kenya e Tanzania tra domenica e oggi. L'epicentro e' stato registrato nell'area del vulcano noto come "Gods Mountain", in Tanzania, molto vicino ai confini col Kenya. A Nairobi, 240 km dall'epicentro, c'e' stato molto panico, ma non si registrano feriti ne' particolari danni alle cose. Il governo, pur avendo autorizzato molti impiegati a tornare a casa, invita alla calma.
ANSA.

IN PRIMO PIANO

19 LUGLIO 2007 ore 9:02

CALDO INTENSO SULLA PENISOLA. PUNTE DI 40°C SULLA PUGLIA E ZONE INTERNE DEL CENTRO. POSSIBILI TEMPORALI SULLE ALPI OCCIDENTALI

Caldo e ancora caldo sull'Italia. E' la parola chiave che durà dal Week-End scorso. Avrà comunque vita breve, soprattutto al Nord con temporali sparsi in arrivo dal 20 al 24 Luglio, localmente violenti sulle Alpi e versanti esteri e un generale calo termico. Situazione invariata al Centro-Sud. A fine mese non si esclude una nuova perturbazione temporalesca sul Nord Italia, Adriatico e Balcani. Nei primi giorni di Agosto nuovo ritorno del caldo? Forse si...


OGGI ATTESI ALTRI 40°C. MA DOVE?
Ebbene si, oggi sarà un'altra giornata da 40°C su alcune località. Le più gettonate saranno la Puglia, la Basilicata e le zone interne della Toscana. Sull'Emilia-Romagna e bassa Lombardia di oscillerà invece tra i 37-39°C. Sulle restanti regioni colonnina di mercurio oscillabile tra i 32° e i 36°C.
Sulle coste grezie alle brezze marine si andrà tra i 26° e i 31°C, un pò più alte sulle coste Tirreniche.

TEMPORALI, DOVE?
Oggi pomeriggio-sera possibii focolai temporaleschi sulle Alpi valdostane e Ossola, assenti sul resto dell'arco alpino occidentale. Temporali più intensi sulla Svizzera.

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19 LUGLIO 2007 ore 8:46

CINA: ALLUVIONI NELL'OVEST, 37 MORTI

Si contano almeno 37 morti per le alluvioni che hanno colpito alcune regioni nell'ovest della Cina. L'agenzia Nuova Cina riferisce che la citta' dove la situazione e' piu' grave e' quella di Chiongqing, dove sono 32 le persone che hanno perso la vita. Preoccupa la portata del fiume Yangtze, che potrebbe riversare fango e acqua su altri centri abitati.
AGR

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19 LUGLIO 2007 ore 8:45

USA: NEW YORK, ESPLOSIONE SEMINA IL PANICO A MANHATTAN


Esplosione a Midtown Manhattan: una colonna di fumo bianca si è alzata nei pressi del Chrysler Building e della stazione di Grand Central. Secondo un giornalista dell'Ansa, che ha una vista diretta sul grattacielo, la situazione sembra ora sotto controllo e nulla indica che si tratti di un atto terroristico.

USA: NEW YORK, ESPLOSIONE CAUSATA DA TRASFORMATORE
Secondo l'emittente locale Ny1, l'esplosione, all'incrocio tra le 42.ma strada e la 3a avenue sarebbe stata provocata da un trasformatore. La Reuters, citando testimoni, parla del crollo di un edifico, ma i media locali non lo hanno confermato. L'esplosione si è verificata intorno alle 18:00 ora locale, la mezzanotte italiana. Il quartiere è stato isolato e si sentono numerose sirene di ambulanze. Si ignorano se ci sono vittime.

USA: NEW YORK, POLIZIA CONFERMA INCIDENTE
La polizia di New York ha confermato che si è trattato di un incidente e che nulla sembra indicare che ci sia una matrice terroristica. Si ignorano per il momento le cause esatte dell'esplosione, che ha seminato il panico in uno dei quartieri più frequentati del centro di New York, all'ora di punta, con decine di persone ce scappavano, ricordando le più tragiche immagini dell'11 Settembre. Oltre a quella di un guasto ad un trasformatore elettrico, tra le altre ipotesi la polizia cita l'esplosione di tubature di vapore in una delle strade intorno alla stazione ferroviaria di Grand Central. Intorno alle 18:30 un vasto pennacchio di fumo bianco continuava a circondare il Chrysler, uno dei più belli e più alti grattacieli storici della Grande Mela.

USA: NEW YORK, ESPLOSIONE SEMINA PANICO A MANHATTAN
Momenti di panico nel centro di Manhattan: l'esplosione di una serie di tubature di vapore nei pressi della stazione di Grand Central, intorno alle 18:00 (la mezzanotte in Italia), cioé in piena ora di punta, ha fatto temere il peggio. In migliaia hanno abbandonato la stazione, convinti si trattasse di un nuovo attentato terroristico, ma sin dall'inizio la polizia ha chiaramente indicato che si era stato un banale incidente, anche se spettacolare, come in seguito hanno confermato sia l'Fbi sia il ministero della Sicurezza interna. Un pennacchio di fumo bianco ha avvolto, per 50 minuti circa, il Chrysler Building, uno dei simboli della Grande Mela, da molti considerato il più bel grattacielo della città, oltre ad essere uno dei più alti e dei più emblematici. Subito dopo l'esplosione, che ha scosso diversi palazzi del quartiere, un testimone aveva spiegato alla Reuters di avere visto un palazzo crollare, ma le autorità newyorchesi lo hanno immediatamente smentito. Sin dall'inizio la polizia e i vigili del fuoco hanno parlato dell'esplosione di un trasformatore elettrico, escludendo con grande chiarezza la matrice terroristica. Poi ci sono state le conferme da Washington. Intorno al quartiere della stazione, tra la Lexington e la 42.ma strada, si sono viste vere e proprie scene di panico, che hanno ricordato i momenti drammatici dell'11 Settembre. Decine di ambulanze e di mezzi dei vigili del fuoco sono immediatamente accorsi sul luogo dell'esplosione, in mezzo al fumo, con le sirene spiegate, mentre i responsabili della stazione chiedevano ai presenti di allontanarsi. Non ci sarebbero vittime, ma almeno tre feriti leggeri, ricoverati in ospedali locali. Oltre al panico che ha colpito la città, i trasporti pubblici della Grande Mela hanno subito numerosi ritardi, visto che il traffico su diverse linee della metropolitana e dei treni dei pendolari è stato interrotto. In tutto i vigili del fuoco inviati sul posto erano circa 170.

USA: NY, ALMENO UN MORTO IN ESPLOSIONE, NBC
E' di almeno un morto e una ventina di feriti il bilancio provvisorio dell'esplosione che per quasi un'ora ha seminato il panico, in serata, nel centro di Manhattan, nei pressi della stazione di Grand Central. Lo scrive il sito web della Nbc, secondo cui una persona e' deceduta all'ospedale Bellevue, un'ora circa dopo l'esplosione, verificatasi alle 18:00, la mezzanotte italiana. In tutto una decina di persone sarebbero ricoverate al Bellevue, secondo un portavoce dell'ospedale.

USA: NY, BLOOMBERG CONFERMA, E' STATO INCIDENTE
Il sindaco di New York, Michael Bloomberg, ha confermato in serata che l'esplosione verificatasi nei pressi della stazione di Grand Central non e' il frutto di una azione terroristica. In una conferenza stampa, Bloomberg ha indicato che ''si e' trattato di una debolezza nelle nostre infrastrutture'', aggiungendo che una serie di verifiche sono in corso per appurare che non ci sia stata contaminazione provocata da amianto. Il sindaco ha infine confermato che almeno una persona e' morta e che i feriti sono almeno 24. L'esplosione e' stata causata da acqua fredda, misteriosamente penetrata in una tubatura di vapore, provocando un geyser di diversi metri di altezza. Il dispositivo in questione e' del 1924, e' stato precisato.

USA: NY, SCENE DI PANICO VICINO GRAND CENTRAL, TESTIMONEU
Una grande nuvola grigia: incornicia all'improvviso i grattacieli all'incrocio tra la 41esima strada e Lexington, nel cuore di Manhattan, a due passi dal Chrysler Building, uno dei piu' famosi grattacieli di New York. Nessuno capisce quello che sta succedendo, e si rivivono le scene di panico di quasi sei anni fa. Questa e' in sintesi la testimonianza di una stagista dell'Ansa, testimone delle prime reazioni all'esplosione che per un'ora ha sconvolto il centro di New York, lasciando temere il peggio. In pochi istanti, prima che le migliaia di persone nei pressi della stazione di Grand Central all'ora di punta reagissero e scappassero in tutte le direzioni, Midtown viene invasa da sirene, da camionette dei pompieri, macchine della polizia, ambulanze. Tutti si riversano sui marciapiedi dalle banche, dagli uffici, dai negozi, guardando in alto, senza capire che cosa sia questo fumo misterioso che sembra vapore, e che da grigio si sta trasformando in nero. Molti ruotano la testa da destra a sinistra, altri si attaccano al cellulare: chi per avvertire i familiari, chi per fotografare la scena. Subito riaffiorano ricordi dolorosi e nuovi timori: cioe' che si tratti di un nuovo attentato simile agli attacchi dell'11 Settembre contro le Torri Gemelle. Ecco che dal fumo escono le prime persone. Sono ricoperte di fango, polvere, detriti vari. E non pochi vengono presi dal panico: donne corrono, urlando, in tutte le direzioni. Molte piangono, altre stringono la mano dei loro bambini. Alcuni, spaventatissimi, addirittura svengono in mezzo alla strada.

USA: NEW YORK, ESPLOSIONE A GRAND CENTRAL, UN MORTO / ANSA
E' di almeno un morto ed oltre venti feriti il bilancio provvisorio di una esplosione che ha sconvolto il centro di Manhattan all'ora di punta, lasciando temere il ripetersi di un attentato come quello dell'11 Settembre: lo ha indicato il sindaco della citta', Michael Bloomberg, escludendo qualsiasi matrice terroristica. Ci sono stati veri e propri momenti di panico nel centro di Manhattan: l'esplosione di una serie di tubature di vapore nei pressi della stazione di Grand Central, intorno alle 18:00 (la mezzanotte in Italia), cioe' in piena ora di punta, ha fatto temere il peggio. Secondo il sindaco l'esplosione e' stata provocata da infiltrazioni di acqua fredda in una tubatura di vapore, il che ha provocato un immenso geyser. In migliaia hanno abbandonato la stazione, convinti si trattasse di un nuovo attentato terroristico, ma sin dall'inizio la polizia ha chiaramente indicato che si era trattato di un banale incidente, anche se spettacolare, come in seguito hanno confermato sia l'Fbi sia il ministero della Sicurezza interna. Un pennacchio di fumo bianco ha avvolto, per 50 minuti circa, il Chrysler Building, uno dei simboli della Grande Mela, da molti considerato il piu' bel grattacielo della citta', oltre ad essere uno dei piu' alti e dei piu' emblematici. Subito dopo l'esplosione, che ha scosso diversi palazzi del quartiere, un testimone aveva spiegato alla Reuters di avere visto un palazzo crollare, ma le autorita' newyorchesi lo hanno immediatamente smentito. Sin dall'inizio la polizia e i vigili del fuoco hanno parlato dell'esplosione di un trasformatore elettrico, escludendo con grande chiarezza la matrice terroristica. Poi ci sono state le conferme da Washington. Intorno al quartiere della stazione, tra la Lexington e la 42.ma strada, si sono viste vere e proprie scene di panico, che hanno ricordato i momenti drammatici dell'11 Settembre. Decine di ambulanze e di mezzi dei vigili del fuoco sono immediatamente accorsi sul luogo dell'esplosione, in mezzo al fumo, con le sirene spiegate, mentre i responsabili della stazione chiedevano ai presenti di allontanarsi. Oltre al panico che ha colpito la citta' i trasporti pubblici della Grande Mela hanno subito numerosi ritardi, visto che il traffico su diverse linee della metropolitana e dei treni dei pendolari e' stato interrotto. In tutto i vigili del fuoco inviati sul posto erano circa 170.
ANSA.

ULTIMA NOTIZIA

19 LUGLIO 2007 ore 8:40

TEMPERATURE MASSIME DI IERI IN ITALIA

Ecco alcuni valori rilevanti registrati ieri pomeriggio sull'Italia. PUNTE di 40,6°C a Foggia-Amendola e 40,0°C ad Arezzo e Marina di Ginosa. Susseguono i 39°C di Ferrara e i 38°C di Firenze e Pescara; +37,6°C a Frontone e 37,0°C a Verona. Le altre temperature massime italiane oscillano tra i 31° e 35°C. Molto fresco al Pian Rosà (3500 metri) con 10°C; 22°C al Monte Cimone (2100 metri).

PREVISIONI

19 LUGLIO 2007 ore 8:33

PREVISIONI PER VENERDI 20 LUGLIO: CONTINUA L’ESTATE E IL CALDO SULL’ITALIA. PRIMI TEMPORALI SULLE ALPI OCCIDENTALI E PEDEMONTANE.
Estate in ritirata? Beh…non esageriamo adesso. Una breve pausa più fresca ci sarà comunque intorno al 19 e il 25 Luglio, specie al Nord ma non aspettatevi un calo termico di 10°C, questo No. Poi forse a fine mese e inizio Agosto probabile nuova rimonta Africana!


NORD: Giornata Estiva e calda su tutte le regioni. Nel pomeriggio-sera formazione di addensamenti e possibili temporali sparsi sulla Valle d’Aosta e rilievi piemontesi, in possibile sconfinamento alle zone pedemontane del Torinese, Biellese e Verbano. Più isolati anche sul Ticinese e Valtellina occidentale. Migliora in serata ovunque a parte qualche residuo rovescio sui rilievi lombardi.
Temperature massime comprese tra i 34-36°C con punte di 38-40°C sull’Emilia-Romagna e bassa Lombardia. Sulle coste valori oscillabili tra i 27-32°C. Minime intorno ai 16-22°C. Venti deboli con brezze sulle coste e locali rinforzi a sud delle Alpi.
Mari calmi.

CENTRO: Giornata Estiva e calda su tutte le regioni.
Temperature massime comprese tra i 34-36°C con punte di 38-39°C sulle zone interne. Valori intorno ai 28-32°C sulle coste. Minime intorno ai 17-23°C. Venti deboli con brezze anche sostenute nel pomeriggio sulle coste, specie quelle Tirreniche.
Mari calmi.

SUD: Giornata calda e soleggiata su tutte le regioni.
Temperature massime comprese tra i 32-34°C con punte di 37-38°C sulla Sicilia interna e 38-40°C sulla Puglia e Basilicata. Sulle coste valori intorno ai 27-31°C. Minime intorno ai 20-24°C. Venti deboli con locali rinforzi sulle coste e Jonio settentrionale.

AMBIENTE E CLIMA

19 LUGLIO 2007 ore 8:31

L’INDIA SI SCHIERA CONTRO L’EFFETTO SERRA
Non aveva voluto sottoscrivere il protocollo di Kyoto. Nè ridurre le emissioni di gas serra, che attualmente sono tra le più alte del mondo. Ma ora, finalmente, sembra che l'India abbia deciso di prendere delle drastiche misure ambientali: entro l'anno, presenterà una roadmap per aumentare l'efficienza energetica del Paese.


La parola d'ordine è fonti rinnovabili. Un comitato tecnico di ministri, ricercatori, industriali e giornalisti è stato appena nominato dal governo con l'obiettivo di elaborare un piano efficace per combattere e prevenire gli effetti del riscaldamento climatico senza inficiare la crescita del paese.

Il piano verrà presentato a Bali il prossimo dicembre, in occasione del meeting dell'Onu sul clima.
Sembra che a muovere il governo indiano in questa direzione siano gli allarmi climatici che hanno messo in luce i pericoli concreti corsi dal paese a causa del cambiamento climatico: lo scioglimento dei ghiacciai Himalayani, inondazioni, innalzamento del livello del mare e siccità.
Attualmente, l'India produce ben il 4 per cento delle emissioni di gas serra a livello globale.
MONTAGNA.TV

GEOLOGIA

19 LUGLIO 2007 ore 8:28

IL FIUME ROSSO

Gli antichi Fenici lo chiamavano "Ur-yero" che significa Fiume di fuoco. Il Rio Tinto, che scorre in Spagna, sembra infatti proprio un fiume di fuoco a causa della colorazione rossa e dell`acidità delle sue acque. Entrambe le caratteristiche sono dovute al fatto che il fiume attraversa i più grandi giacimenti di rocce piritiche del mondo.

Una équipe di ricercatori guidata da Linda Amaral Zettler, del Marine Biological Laboratory (Massachusetts), ha svolto un interessante studio per stabilire quali siano le forme di vita che possono sopportare ambienti estremamente ostili, simili a quelli che potevano esistere milioni di anni fa sul nostro pianeta oppure su altri pianeti, come ad esempio Marte.
Dall`analisi delle acque del Rio Tinto sono emerse biomasse di organismi eucarioti composti da cellule aventi un vero nucleo, con il dna separato dal citoplasma. Questi organismi si sono adattati a vivere nelle acque del Rio Tinto in cui sono disciolti metalli come il ferro, cromo, rame, titanio, nichel e zinco. Le concentrazioni sono in percentuale variabili: ad esempio, in un litro di acqua del Rio Tinto è possibile rilevare dai 3 ai 20 grammi di ferro per litro.

Per molto tempo si era attribuito il colore rossastro delle acque all`inquinamento delle molte miniere di rame presenti nell`area. Ma dieci anni fa circa, Ricardo Amils, biologo e studioso delle possibili forme di vita extraterrestri, scoprì che erano i batteri a modificare le acque del Rio Tinto dopo aver trasformato lo zolfo e il ferro in acido solforico e ossido di ferro.
Le caratteristiche di questo fiume sono immutate da ormai 5000 anni. Nel 1556 l`esploratore Diego Delgado, riferendosi al Rio Tinto, scrisse: "Non esistono pesci o altre forme di vita nel fiume, né persone o animali possono berne le acque. Ho preso una rana e l`ho gettata nel fiume e questa è morta senza riuscire a venir fuori dell`acqua".

Questa è la prova inequivocabile che in questo fiume spagnolo vivono dei batteri che si sono evoluti indisturbatamente a partire da 300 mila anni fa.

Mitchell L. Sogin, direttore del Josephine Bay Paul Center, il medesimo istituto della ricercatrice Linda Amaral Zettler, sostiene che i microrganismi si adattano all`ambiente attraverso precise linee evolutive diversificate. Per identificare le relazioni tra le diverse specie, i ricercatori hanno scandagliato i geni contenuti nel dna degli organismi che vivono nel Rio Tinto.
L`identificazione, che è stata eseguita col metodo dell`ecologia molecole, ha permesso di accertare che alcune tipologie di microbi del fiume sono correlate a quelle che vivono in condizioni normali. Questo dimostra che l`adattamento evolutivo ad ambienti acidi non necessita di salti molto lunghi. Il prossimo obiettivo dei ricercatori sarà quello di accertare come i batteri del Rio Tinto possano mantenere delle condizioni fisiologiche normali in presenza di un ambiente esterno così acido.
ECPLANET

GEOLOGIA

19 LUGLIO 2007 ore 8:23

STUDIARE I VULCANI
In Argentina, in cima al Peteroa, i ricercatori dell'Idac-Cnr hanno installato una stazione di monitoraggio delle emissioni acustiche. Obiettivo? Prevederne le esplosioni. E capire se i vulcani agiscono in sincronia

Prevedere eruzioni vulcaniche e sismi attraverso la misurazione di emissioni acustiche. È questo il compito al quale è chiamata a rispondere la nuova stazione di monitoraggio installata dal Cnr sulle Ande argentine, in cima al vulcano Peteroa. “Grazie a queste rilevazioni”, spiega Gabriele Paparo, ricercatore dell'Idac, Istituto di acustica del Cnr, e responsabile italiano della stazione, “possiamo prevedere, prima di quanto ci permettano i sismografi, l'evolversi di fenomeni che potrebbero dare luogo a eventi catastrofici”. I primi risultati saranno disponibili entro la fine del 2004 grazie all’elaborazione dei dati che ogni giorno vengono acquisiti e trasferiti attraverso un telefono
satellitare, che controlla i sensori di emissione acustica in funzione giorno e notte.

L'Italia esporta così la sua esperienza nel settore, già sperimentata con analoghe stazioni collocate per esempio sul Vesuvio, in Argentina grazie alla collaborazione con il dipartimento di Onde elastiche del Comitato nazionale di energia atomica di Buenos Aires, nell'ambito di un accordo bilaterale promosso dal ministero degli Esteri italiano. “Si tratta di un progetto particolarmente importante perché oltre a rendere possibile la codificazione del vulcano andino, può darci indicazioni significative per situazioni tettoniche analoghe”, prosegue Paparo.

Il Peteroa, formatosi solo un milione di anni fa, infatti, fa parte del Planchon, un antico sistema vulcanico. È quindi un vulcano “giovane”, esplosivo, come il Vesuvio, e molto attivo dal punto di vista tettonico. Inoltre, la posizione del Peteroa, localizzato a 32° di latitudine Sud, proprio in corrispondenza della faglia di Juan Fernandez, che forma una lastra litosferica orizzontale che si incunea sotto alcuni segmenti delle Ande, fa di questo vulcano un caso di studio particolarmente interessante. “Anche perché”, conclude il ricercatore dell'Idac – Cnr, “i vulcani del Sud America sono legati a sostanziali differenze morfologiche del Pacifico che agisce in modo diverso alle varie latitudini”. Grazie alle misurazioni delle emissioni acustiche del Peteroa sarà quindi possibile scoprire che cosa hanno in comune vulcani esplosivi di emisferi diversi, se c'è sincronismo tra loro e soprattutto se è possibile prevederne l'attività esplosiva.
ECPLANET

GEOLOGIA

19 LUGLIO 2007 ore 8:13

INCLINAZIONE DELL’ASSE TERRESTRE

Una maggiore inclinazione dell'asse terrestre non impedirebbe la vita sulla Terra. Probabilmente la renderebbe solo un po' più scomoda. Un gruppo di scienziati della Penn-State University, guidati da Darren Williams e David Pollard ha costruito un modello per studiare l'influenza delle modificazioni dell’inclinazione dell'asse terrestre sul clima.

I risultati dello studio sono pubblicati sull'International Journal of Astrobiology e aumentano le speranze di trovare la vita su altri pianeti con assi molto variabili. L'asse terrestre dipende dalla rivoluzione del nostro pianeta intorno al Sole su un angolo d'equilibrio di circa 23,5 gradi. Questa "inclinazione" ha da sempre stuzzicato la fantasia degli scrittori e degli sceneggiatori di fantascienza, che hanno immaginato scenari drammatici in cui grosse forze esterne arrivavano a modificare l'angolazione dell'asse terrestre, distruggendo ogni forma di vita sulla Terra.

Il modello di Williams e Pollard ha mimato la situazione del Pianeta sotto angoli di 54, 70 o 85 gradi. Angoli maggiori causerebbero estati torride, mentre le temperature medie non si discosterebbero molto da quelle attuali e non ci sarebbe da temere l'arrivo di altre ere glaciali. Semmai si porrebbe un grosso problema di illuminazione del pianeta, poichè molte zone della Terra si troverebbero nella completa oscurità per più mesi all'anno.

E la vita? Modificando l'inclinazione dell'asse, anche la distribuzione di anidride carbonica nell'atmosfera cambierebbe ed anche la posizione delle acque e delle terre emerse. "Sebbene il clima in questo mondo simulato sarebbe molto diverso da quello della Terra attuale - spiega Williams - molte forme di vita, dalle più semplici a quelle complesse, potrebbero adattarvisi". E per i ricercatori potrebbe essere un altro buon motivo per non escludere l'esistenza di altri mondi abitati...
ECPLANET
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