mercoledì, luglio 18, 2007

IN PRIMO PIANO

18 LUGLIO 2007 ore 19:07

GRAN PARADISO, NIENTE AUTO SUL NIVOLET
Niente più traffico e smog nel cuore del Gran Paradiso. Per tutta l'estate il traffico automobilistico non potrà più arrivare sui duemila metri del Colle del Nivolet.


Dal 15 luglio al 26 agosto, dalle 8 alle 18, il tratto di strada che conduce da Ceresole al colle del Nivolet sarà percorribile solo a piedi, in bicicletta o con il servizio navette, previsto dall'organizzazione del parco.

La decisione è stata presa di comune accordo dall'Ente del Parco, dai comuni di Ceresole (Torino) e Valsavarenche (Aosta), dalla Regione Piemonte e dalla Provincia di Torino.
L'iniziativa è volta a recuperare questa zona del Parco Gran Paradiso, diventata ultimamante solo "parcheggio" per gli escursionisti che partivano dal colle del Nivolet (2612 metri) per raggiungere altre mete.
In concomitanza con la chiusura al traffico, l'ente del Parco ha previsto un ricco calendario di manifestazioni ed escursioni guidate. Il tutto è compreso nel programma "A piedi tra le nuvole", che verrà inaugurato domani, nel corso del quale, per festeggiare gli 85 anni del parco, verrà consegnato il Diploma europeo delle Aree Protette.

Tra le iniziative, è prevista la salita all'alpeggio dei Piani da entrambi i versanti, accompagnati dalle guide del parco. O ancora l'escursione che dal Nivolet porta a Ceresole reale, passando per la strada che il re Vittorio Emanuele II percorreva durante le battute di caccia.
MONTAGNA.TV

ULTIMA NOTIZIA

18 LUGLIO 2007 ore 18:27

Un FORTE temporale con grandine e violenti nubifragi si sta abbattendo in questi minuti sulla Svizzera centrale: Spiez, Thun, Interlaken, Lago di Thuner Sea, Lago di Brienzer Sea, Kandersteg, Sigriswil e altre locali limitrofe. Un'ora fa il violento temporale ha interessato anche alcuni cumuni a sud-est di Frasburgo. Molta attenzione alla guida!

ULTIMA NOTIZIA

18 LUGLIO 2007 ore 18:20

CALDO; CNR, ALLERTA OZONO IN PIANURA PADANA

L'Istituto di scienze dell'atmosfera e del clima (Isac) del Cnr di Bologna lancia l'allerta ozono in Pianura Padana.''Da alcuni giorni l'Italia e la Pianura Padana sono interessate da un'intensa area di alta pressione che favorisce fenomeni di produzione e accumulo di ozono superficiale - spiega Paolo Bonasoni, responsabile della stazione del Cnr - inquinante pericoloso per la salute umana e l'ambiente''
AGR.

ULTIMA NOTIZIA

18 LUGLIO 2007 ore 18:18

TEMPERATURE DELLE ORE 15 IN ITALIA

Continua l'ondata di caldo sull'Italia. Oggi è la città di Foggia-Amendola a toccare la PUNTA massima di 40°C; 38°C a Grottaglie; 37°C a Ferrara e Firenze; 36°C a Bologna, Frosinone, Gioia del Colle, Perugia, Verona e Viterbo. Freddo al Pian Rosà con +9°C, valore a oltre 3000 metri di quota.

ULTIMA NOTIZIA

18 LUGLIO 2007 ore 18:15

PROTEZIONE CIVILE, CRESCE RISCHIO DI ONDATE DI CALORE


Le città a maggior rischio di ondate di calore per la giornata di oggi sono Bologna e Pescara: nel capoluogo abruzzese la temperatura massima percepita potrebbe toccare i 41 gradi, secondo la Protezione civile le cui rilevazioni prevedono peròla maggiore concentrazione di ondate di calore per venerdì 20 quando potrebbero essere interessate al fenomeno anche Firenze, Verona, Brescia, Milano, Torino, Napoli. Il "livello 3", quello che prevede la presenza di ondate di calore destinate a durare alcuni giorni consecutivi, potrebbe essere già raggiunto fin da domani a Roma, Campobasso e Trieste.

RECORD STORICO CONSUMI LUCE A 56.120 MW Il record dei consumi, spiega Terna, é stato toccato alle 11,45 di oggi. Il persistere di temperature elevate, inoltre, fa prevedere consumi sostenuti anche nei prossimi giorni.

I tecnici di Terna, assicura la nota, "continueranno a monitorare costantemente l'evolversi della situazione, al momento sotto controllo". Il valore, registrato in una giornata con temperature massime mediamente più alte di oltre tre gradi rispetto allo stesso periodo del 2006, è superiore di oltre 500 megawatt rispetto al record assoluto precedente (27 giugno 2006, 55.619 MW) e di oltre 1.700 megawatt a confronto con la punta invernale dello scorso anno (13 dicembre 2006, 54.387 MW).

Rispetto al precedente record di 55.619 megawatt, gli oltre 500 megawatt di differenza del nuovo picco corrispondono al consumo di una grande città come Firenze. Va sottolineato inoltre che il record di oggi conferma una tendenza in atto da vari anni, cioé il graduale avvicinamento prima, e il superamento poi, avvenuto nel 2006, della punta estiva di fabbisogno rispetto a quella invernale. Se nel 2001 il divario inverno - estate era di oltre 3.000 MW a favore del periodo invernale, a partire dal 2003 la punta estiva si è attestata (con l'eccezione del 2005) su valori prossimi a quella invernale, fino al sorpasso avvenuto lo scorso anno quando si è registrato un picco estivo di 55.619 MW superiore a quello invernale pari a 54.387 MW. In termini percentuali, dal 2001 al 2006 il fabbisogno massimo invernale è aumentato del 4,6%, quello estivo del 14,4%. Un fattore determinante il nuovo picco é l'ondata di caldo torrido che ha investito l'Italia, spingendo al ricorso massiccio ai condizionatori d'aria e alle apparecchiature refrigeranti.
ANSA.

ULTIMA NOTIZIA

18 LUGLIO 2007 ore 9:09

CINA: ALMENO 15 MORTI PER TEMPESTA
Dieci dispersi e 128 feriti a Chongging, ingenti danni


Una tempesta durata 16 ore si e' abbattuta ieri su Chongqing, nella Cina del sudovest, causando la morte di 15 persone. I feriti sono 128 e i dispersi dieci, secondo l'agenzia Nuova Cina. La tempesta ha danneggiato le strade e provocato l'interruzione delle forniture di energia elettrica in vaste zone della metropoli. Il livello del fiume Yangtze, che attraversa la citta', si e' alzato oltre i sette metri, facendo scattare l'allarme per possibili inondazioni.
ANSA.

IN PRIMO PIANO

18 LUGLIO 2007 ore 9:00

ANCORA CALDO INTENSO OGGI SULL'ITALIA. PRIMI SPUNTI TEMPORALESCHI SULLE ALPI OCCIDENTALI...


L'Alta Pressione resiste sotto la spinta di correnti fresche Atlantiche. Non durerà comunque a lungo perchè già da domani tenderà a cedere a partire dal Nord con primi temporali di calore sulle Alpi e pianure limitrofe. Una situazione di pausa per quanto riguarda l'estate al Nord, anche se non si tratterà di una vera e propria perturbazione. Il tutto durerà al massimo 3-4 giorni e cioè dal 19 al 22 Maggio circa. Ma torniamo a noi...
Ancora caldo sulla nostra Penisola. Ieri la città più calda è risultata Ferrara con una punta di 39°C; valore che sulla pelle umana ha percepito quasi 40°C dato un tasso di umidità non troppo elevato.

MA OGGI QUELI TEMPERATURE RAGGIUNGEREMO?
Beh...oramai tutti sappiamo quali sono le solite regioni a patire di più la calura africana. Senz'altro saranno per la quarta volta consecutiva le regioni dell'Emilia-Romagna, bassa Lombardia, la Puglia, la Basilicata e le zone interne del Centro. Su questI settori si raggiungeranno valori di 36-38°C, con punte di 39°C sulla Puglia e pianure del Ferrarese Sulle restanti regioni valori oscillabili tra i 33-35°C. Valori più bassi (26-30°C) sulle coste meridionali e liguri.

TEMPORALI SULLE ALPI OCCIDENTALI?
Si, oggi pomeriggio-sera sarà possibile la formazione di primi temporali sui monti della Valle d'Aosta e sulle Alpi piemontesi. Si tratterà comunque di fenomeni locali che difficilmente saranno in grado di spostarsi più a sud. Saranno però più attivi sui versanti esterti di Svizzera e Austria.

ULTIMA NOTIZIA

18 LUGLIO 2007 ore 8:39

TEMPERATURE MASSIME DI IERI IN ITALIA

Giornata molto calda quelle di ieri su diverse località italiane: è la città di Ferrara che sala al primo posto con i suoi 39°C, seguita a ruota da Pescara con 38°C. Foggia e Marina di Ginosa con 37°C, Frontone, nelle Marche, con 37,6°C, Arezzo e Firenze, in Toscana, con 37,4° e 37,3°C e Verona con +37,2°C. Sulle restanti città valori termici intorno ai 30-35°C. Clima meno caldo a Palermo Punta Raisi con 28°C e Lamezia Terme con 29°C. Anche le Liguria ha visto valori intorno ai 27-29°C sulle coste.

PREVISIONI

18 LUGLIO 2007 ore 8:34

PREVISIONI PER GIOVEDI 19 LUGLIO: SOLE E CALDO INTENSO SU TUTTE LE REGIONI. POSSIBILI ADDENSAMENTI POMERIDIANI E LOCALI TEMPORALI SULLE ALPI OCCIDENTALI
Rimane il caldo sulla nostra Penisola. Un lieve disturbo si noterà sulle Alpi occidentali con rischio di qualche temporale. Per un cambiamento dovremmo aspettare tra il 19-20 Luglio.


NORD: Sole e caldo intenso su tutte le regioni. Nel corso del pomeriggio la formazione di addensamenti e locali temporali si osserverà sui rilievi della Valle d’Aosta e del Piemonte, difficilmente in spostamento verso le pedemontane a parte qualche velatura passeggera
Temperature massime comprese tra i 33-35°C con punte di 37-38°C sull’Emilia-Romagna e bassa Lombardia. Più fresco grazie alle brezze marine (25-29°C) sulla Liguria. Minime intorno ai 17-22°C. Venti deboli con brezze lungo le coste.
Mari calmi.

CENTRO: Giornata molto calda, soleggiata e serena su tutte le regioni.
Temperature massime comprese tra i 34-36°C con punte di 37°C sulle zone interne. Valori più bassi grazie alle brezze (27-31°C) sulle coste. Minime intorno ai 18-23°C. Venti deboli con brezze lungo le coste.
Mari calmi o poco mossi.

SUD: Giornata calda e soleggiata su tutte le regioni.
Temperature massime comprese tra i 30-33°C con punte di 37-39°C sulla Puglia e Basilicata e 34-36°C sulla Sicilia meridionale. Valori più bassi per brezze (27-30°C) lungo le coste. Minime intorno ai 20-24°C. Venti deboli con locali rinforzi sullo Jonio.

ASTRONOMIA

18 LUGLIO 2007 ore 8:16

UN TELESCOPIO UNICO AL MONDO

È il sogno di tutti gli astronomi: uno strumento di altissima precisione che consenta di osservare galassie lontanissime e fornire così una mappa dettagliata dell’Universo. Che ora diventa realtà grazie a VIMOS – Visual Multi Object Spectrograph – un’apparecchiatura installata proprio in questi giorni al telescopio di 8.2 metri Melipal (la terza unità del Very Large Telescope) dell’Osservatorio del Paranal (Cile) dell’ESO (European Southern Observatory), l’ente che lo ha prodotto assieme ad altre importanti istituzioni scientifiche, tra cui il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), intervenuto con l’Istituto di Fisica Cosmica di Milano e l’Istituto di Radioastronomia di Bologna, e l’INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica).
Con questo strumento gli astronomi saranno in grado di risalire a epoche primordiali, quando i primi “mattoni” che costituiscono le galassie si stavano appena formando e, soprattutto, di osservare il modo in cui galassie, ammassi e quasar si raggruppano nello spazio e variano nel tempo. Uno studio di fondamentale importanza, perché aiuta a comprendere la densità media dell’Universo, un parametro cruciale anche per valutarne il destino.

Ma VIMOS offrirà anche un’altra grande opportunità. Se infatti sino ad oggi è stato possibile misurare solo alcune migliaia di galassie e quasar nell’Universo distante, ora potranno esserne osservate oltre centomila in quello remoto: tutto ciò permetterà di elaborare statistiche molto più dettagliate sulla popolazione di galassie e quasar nell’Universo primordiale. Con un campo di vista grande quanto metà della luna piena, una straordinaria sensibilità nella regione blu dello spettro e la capacità di acquisire simultaneamente grandi numeri di spettri, VIMOS è lo spettrografo multi-oggetto più potente del mondo.
Uno strumento eccezionale, al quale l’ESO lavora dal 1997 assieme alle migliori istituzioni scientifiche italiane - l’Istituto di Fisica Cosmica del Cnr di Milano, L’Istituto di Radioastronomia del Cnr di Bologna, l’Istituto Nazionale di Astrofisica, gli Osservatori Astronomici di Bologna e Brera e l’Osservatorio di Capodimonte a Napoli – e francesi – il Laboratoire d’Astrophysique de Marseille, il Laboratoire d’Astrophysique de Toulose e l’Observatoire de Haute-Provence.
ECPLANET

ECOLOGIA

18 LUGLIO 2007 ore 8:02

VERDE PER COMBATTERE AFA E GELO
Per migliorare il clima in città, e la nostra bolletta della luce, potrebbe bastare qualche albero, una piccola siepe e un giardinetto nel cortile sotto casa o in quello delle scuole. È quanto risulta da una ricerca condotta a Firenze dall'Istituto di biometeorologia del Cnr

Fino a tre, quattro, cinque gradi in più o in meno. È la variazione della temperatura nelle città se avessimo più verde nei cortili di case e scuole. Uno studio dell'Istituto di Biometeorologia (Ibimet) del Cnr di Firenze ha evidenziato che macchie di aree verdi presenti all'interno di piccole strutture architettoniche, come i cortili, possono creare delle “isole felici” dal punto di vista termico, a tutto vantaggio delle abitazioni circostanti e di chi ci vive.

“La nostra ricerca”, spiega Laura Bacci dell'Ibimet, “riguarda lo studio dell'effetto di aree vegetate sull'ambiente microclimatico. A questo scopo, dal 2002, abbiamo collocato dei sensori all'interno di parchi, giardini e cortili dislocati nel centro storico di Firenze”. Tra le aree monitorate, due grandi parchi, caratterizzati da prati e piante d'alto fusto, e due cortili, non asfaltati e con alberi al suo interno, circondati da alte mura. Come area di confronto per l'analisi dei dati, è stato scelto invece un piazzale asfaltato e non ombreggiato in cui sono stati posti sensori dello stesso tipo che, a due metri di altezza, rilevano ogni ora temperatura e umidità relativa dell'aria.

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“Le analisi effettuate periodicamente”, prosegue Bacci, “si riferiscono sia al Park cooling index (PCI), che rappresenta la differenza termica tra area di riferimento (piazzale asfaltato) e area vegetata, sia al Physiological equivalent temperature (PET) il cui valore, espresso in °C e ottenuto attraverso la combinazione di più parametri meteorologici (temperatura, umidità relativa, velocità dell'aria, ecc), individua una precisa condizione fisiologica del singolo individuo. All'aumentare del valore di PET, se ci troviamo in estate, cresce anche lo stress per gli individui. D'inverno, invece, il disagio da freddo corrisponde a valori di PET molto bassi”.

I risultati più interessanti riguardano i periodi estivi, in particolare quelli relativi all'estate del 2003, che, com'è ben noto a tutti, fu caratterizzata da un’ondata di calore eccezionale. “Le misure hanno confermato che le aree vegetate hanno un effetto di raffreddamento che aumenta, più o meno linearmente, con la loro dimensione”; afferma la ricercatrice “infatti, i parchi mostravano una temperatura mediamente più bassa di 2°C rispetto al piazzale non ombreggiato. Tuttavia, durante le ore del giorno, temperature fino a 5-6°C più basse sono state riscontrate anche nei cortili, rendendo possibile agli abitanti di godere di un pò di fresco “naturale”, senza utilizzare condizionatori, o diminuendone la portata energetica. Per quanto riguarda i valori di PET riferito al piazzale assolato, circa il 40% delle ore diurne dei giorni sereni ricadeva nella classe con il più alto livello di stress, contro percentuali del 16% e del 4% passando dal cortile più piccolo al parco con le maggiori dimensioni”.

Durante l'inverno normalmente l'ambiente urbano è più favorevole come sensazione di benessere rispetto alle zone verdi, più fredde. “Infatti i grandi parchi mostrano condizioni più disagevoli rispetto a quelle registrate sul piazzale asfaltato. Al contrario, anche in questo caso,” conclude Bacci, “i due cortili hanno mostrato valori di PET significativamente più alti, corrispondenti quindi a classi di disagio di minore intensità, confermando l'effetto di moderato riscaldamento dell'aria e mostrando un maggior numero di ore di benessere all'interno del cortile”. Con una attenta riprogettazione urbana, quindi, il cortile verde potrebbe costituire una soluzione semplice ed economica per migliorare il benessere ambientale nelle città.
ECPLANET
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