sabato, giugno 30, 2007

ULTIMA NOTIZIA

30 GIUGNO 2007 ore 11:34

E' allerta MALTEMPO sulla Gran Bretagna dove sono interessate da piogge abbondanti da diversi giorni; le previsioni continuano a prevedere pioggie continue nelle prossime ore specie sull'Irlanda e sud Bretagna. Al momento si segnalano allagamenti su diverse aree dello Yorkshire e del Midlands. Gli accumuli potrebbero toccare i 100 mm a fine evento, prospettato forse al 5 Luglio.

Temperature delle ore 11 in Gran Bretagna:
Tutte le località oscillano tra i 13° e i 17°C, ad eccezione di Belfast-Harbour che segnalano 12°C.

IN PRIMO PIANO

30 GIUGNO 2007 ore 9:16

TORNANO I TEMPORALI LUNEDI AL NORD E TOSCANA. FENOMENI FORTI SULLE ALPI E VERSANTI ESTERTI. SOLEGGIATO SUL RESTO DEL CENTRO E MERIDIONE. DAL 7 NUOVA RIMONTA ANTICICLONICA MA...


Sembrava quasi confermato che il fronte a inzio mese non potesse entrare sul Mediterrao a causa del suo posizionamento piuttosto orientale ma,... tra un aggiornamento e l'altro si è visto che l'intensità del fronte (piuttosto intenso) ha la possibilita (70%) di sfondare le Alpi tra il 2-3 Luglio e tuffarsi con tranquillità anche sulla Valpadana determinando temporali e rovesci diffusi, anche con un breve depressione sull'alto Tirreno Anche parte delle regioni centrali (in primis Toscana, Marche e Umbria) potranno vedere un pò di pioggia e temporali!. Nella giornata del 3 però il fronte avrà già lasciata la Penisola con ultimi rovesci sulle coste del medio-alto Adratico, Venezie e Friuli. A nord delle ALpi però transiterà un'altro fronte (4 luglio) che riporterà altri temporali sulle Alpi, Trentino e Friuli, NON altrove a causa della sua direttrice troppo orientale.
Suguiterà un deciso miglioramento tra il 5-6 Luglio e dal 7 una nuova rimontana Anticiclonica Africano tenterà un'attacco all'Italia determinando un aumento delle temperature. Per quello che si evidenzia stamane, la seconda ondanta di caldo non dovrebbe sostare su di noi, per più di 3-4 giorni.
Sull'Europa centrale intanto continueranno a transitare fronti freddi e il clima si manterrà fresco!

PREVISIONI

30 GIUGNO 2007 ore 8:42

PREVISIONI PER DOMENICA 1 LUGLIO: CLIMA CALDO ED ESTIVO SU TUTTA L’ITALIA. NEL POMERIGGIO E IN SERATA PEGGIORA SULLE ALPI E PIANURE A NORD DEL PO CON TEMPORALI.
A partire da domani un intenso fronte dalla Francia tenderà un attacco alle Alpi. Ci riuscirà? Beh gli ultimi modelli confermano questa ipotesi. Qualche temporali interesserà anche alcune zone pianeggianti del Nord-Ovest. Clima estivo e caldo altrove.


NORD: Mattinata soleggiata su tutto il Nord-Ovest ma con prime nubi è maggiore variabilità sull’alto Piemonte e Valle d’Aosta. Nubi basse sulle coste e zone interne della Liguria. Nel pomeriggio formazione di rovesci e temporali sulla Valle d’Aosta, Torinese, Biellese, Verbano, Ossola, rilievi lombardi e Valtellina. Nubi sparse altrove ma basso rischio di pioggia. In serata piovaschi sul Piemonte occidentale e Valle d’Aosta; rovesci e temporali sull’alta Lombardia e zone pianeggianti limitrofe. Variabilità altrove con nubi più compatte sulla Liguria di Ponente.
Sul Nord-Est mattinata soleggiata con qualche nube sparsa sull’Alto Adige e Friuli. Nel pomeriggio isolati piovaschi sull’Alto Adige e nubi isolate sui rilievi friulani. Sole e caldo altrove. In serata rovesci e locali temporali in arrivo sul Trentino occidentale; sereno o poco nuvoloso altrove.
Temperature massime comprese tra i 27-30°C con punte di 32-33°C sull’Emilia-Romagna. Minime intorno ai 14-19°C. Venti deboli con brezze nel pomeriggio sulle coste e Alpi.
Mari calmi o poco mossi.

CENTRO: Giornata soleggiate e calda su tutte le regioni.
Temperature massime comprese tra i 28-30°C con punte di 31°C sulle zone interne. Minime intorno ai 16-22°C. Venti deboli con rinforzi da S sul Tirreno.
Mari calmi o poco mossi.

SUD: Giornata calda e soleggiata ovunque.
Temperature massime comprese tra i 27-30°C con punte di 32-34°C sulla Sicilia e Puglia. Minime intorno ai 18-23°C. Venti deboli con rinforzi da E-SE nel pomeriggio sul Canale di Sardegna e Sicilia. Brezze lungo le coste.
Mari calmi o poco mossi; localmente mossi in serata sul Canale di Sardegna.

GEOLOGIA

30 GIUGNO 2007 ore 8:38

ORIGINE DEL VULCANI SOTTOMARINI

Alcuni ricercatori dello Scripps Institution of Oceanography dell'Università di California di San Diego hanno scoperto nuovi indizi su come si sono create le catene di montagne sottomarine formate da vulcani. Queste catene possono innalzarsi per centinaia di metri sopra il fondale marino ed estendersi per migliaia di chilometri lungo gli oceani.

Sin dalla metà del ventesimo secolo, l'ipotesi che la superficie terrestre fosse ricoperta da larghe placche in movimento - il concetto della tettonica a zolle - ha plasmato le teorie convenzionali sullo sviluppo delle catene di montagne sottomarine. I libri di testo hanno insegnato agli studenti che queste configurazioni vengono prodotte da cambiamenti nella direzione e nel moto delle placche: mentre una zolla si muove, i “punti caldi” stazionari al di sotto della placca producono magma che forma una serie di vulcani nella direzione del moto.

Ora lo studio di Anthony Koppers e Hubert Staudigel sembra contraddire l'ipotesi che gli “hot spot” si trovino in posizioni fisse. L'articolo mostra che le catene degli hot spot possono cambiare direzione come risultato di processi non legati al moto delle placche. La ricerca fornisce nuovi argomenti al dibattito scientifico sugli “hot spot” e sulla comprensione delle dinamiche all'interno della Terra.
A cura di ACPLANET

GEOLOGIA

30 GIUGNO 2007 ore 8:07

PREVEDERE I FENOMENI SISMICI

Italia e Russia stanno portando avanti un progetto congiunto, il Lazio-Sirad (all'interno della missione spaziale europea Eneide), che dovrebbe verificare l'ipotesi per cui dall'area geografica nella quale si sviluppa un terremoto, onde elettromagnetiche vengono generate e alcune di queste, quelle a bassa frequenza, possono raggiungere l'atmosfera e interagire con le particelle intrappolate nelle fasce di Van Allen, provocando un rapido cambio di polarità di queste ultime.

In questo modo si potrebbe, a ritroso, individuare l'area che ha prodotto queste onde e anticipare di quattro o cinque ore l'evento. I primi risultati si dovrebbero avere verso la fine del 2005 ma, nel frattempo, in California, è stato approntato un sistema di previsione dei terremoti che viaggia sulla Rete. L'area della costa californiana coincide con la Faglia di Sant'Andrea, ed è quindi soggetta a fenomeni sismici frequenti, a volte anche di forte intensità. Stiamo parlando di probabilità e quindi di modelli matematici, ma quanto viene offerto in California va oltre i classici schemi.


L'Ente americano US Geological Survey (USGS) ha reso pubblico un servizio che è in grado di prevedere i terremoti nello stato americano con un margine di 24 ore. Il servizio è aggiornato ogni ora e, se si clicca sulla mappa, si può avere un maggior grado di dettaglio sulla zona di interesse. Le mappe e il modello matematico alla base di tale sistema sono il risultato del lavoro congiunto dell'USGS e dell'Istituto svizzero di Tecnologia, con sede a Zurigo.

Le possibilità di terremoto sono in scala e inviano un chiaro messaggio: le possibilità di un evento tellurico di grandi dimensioni nello stato della California sono piuttosto basse, probabilmente tra una su 10.000 e una su 100.000. In genere, però, tale probabilità aumenta a seguito di un altro evento tellurico che abbia avuto luogo altrove, in particolari luoghi da calcolarsi a seconda della magnitudo, distanza e fuso orario rispetto alla California. Tutto il meccanismo è dunque basato proprio su questi calcoli: sta nell'avere un efficiente rete real-time di sismologi, che sia in grado di fornire le basi di calcolo per quello che potrebbe essere un “aftershock event” e che può essere previsto con ben 24 ore di anticipo, permettendo quindi i necessari interventi del caso.
A cura di ECPLANET

GEOLOGIA

30 GIUGNO 2007 ore 7:56

IL NUCLEO DELLA TERRA

Secondo le attuali conoscenze si sa che il nucleo interno della Terra, a partire da 2900 Km di profondità, è costituito prevalentemente da ferro e solo il guscio più esterno però è allo stato “liquido”, mentre il nucleo centrale è allo stato solido. Gli scienziati che studiano l'interno della Terra, per conoscere l'interno del nostro pianeta sfruttano la diversa propagazione delle onde sismiche che si producono durante i terremoti, nelle rocce di vario tipo e densità.

Infatti, le onde sismiche si propagano più velocemente nelle rocce più dense e compatte ed le onde “trasversali” non si trasmettono per nulla attraverso una roccia allo stato fuso, ma solo se solida. Gli scienziati hanno calcolato, grazie al moto della Terra nel Sistema Solare, la densità media del pianeta che è circa 5,5 gr/cm3. Poiché la densità media delle rocce della crosta terrestre è di 2,5 - 3 g/cm3, per considerare corretta la densità media del pianeta bisogna che i materiali che compongono l'interno della Terra siano molto più densi: difatti, le rocce del nucleo dovrebbero avere una densità media di circa 10 g/cm3 e questo valore si accorda con l'ipotesi che il nucleo sia composto quasi esclusivamente da ferro.

Del resto non c'è nulla di strano, poiché il ferro costituisce il 6% circa dell'intera crosta terrestre (è il quarto elemento dopo ossigeno, silicio ed alluminio) e addirittura forma il 37 % di tutti i materiali della Terra, ed è senza dubbio l'elemento più diffuso. Anche la maggior parte delle meteoriti cadute sulla Terra è costituita da metalli e silicati ed Il metallo più diffuso, nelle meteoriti, è per l'appunto il ferro.


Secondo recenti scoperte sembra che la Terra abbia 30 milioni di anni in più di quanto si credesse finora. La scoperta, resa nota da CNN.com, viene da due distinti gruppi di scienziati. Thorsten Klein dell'Università di Munster, in Germania, assieme ai suoi colleghi ha misurato il grado di radioattività di alcuni meteoriti che risalgono alla formazione del sistema solare e lo ha confrontato con quello di rocce terrestri e marziane, giungendo alla conclusione che il nucleo di metallo della terra si sia separato dal suo sottile manto di silicato circa 30 milioni di anni dopo la nascita del sistema solare. Quindi tutti i pianeti del nostro sistema e quindi anche i loro satelliti sono più vecchi di quanto pensassimo.

Una ricerca condotta da Alex Halliday e colleghi dell'Istituto Federale di Tecnologia svizzero (ETH) di Zurigo dimostra che con ogni probabilità, il nucleo venne in parte prodotto dal mescolamento diretto, in collisioni estremamente energetiche, di nuclei planetari che erano già formati e che non avevano la stessa composizione chimica della Terra attuale, e nemmeno della Luna. Alcuni di loro, invece, erano più simili a Marte che potrebbe rappresentare meglio di ogni altro pianeta com'era la Terra nelle sue prime fasi di sviluppo. Effettuando studi isotopici gli scienziati hanno visto che molto prima che il ferro si mescolasse con le rocce terrestri e si stabilisse, per la sua maggior densità, al centro della Terra, alcune parti del nucleo terrestre si sarebbero formate in seguito alla collisione di nuclei più antichi.
A cura di ECPLANET

GEOLOGIA

30 GIUGNO 2007 ore 7:23

IL MOVIMENTO DELLE ZOLLE

Ricercatori dell'Università del Michigan hanno descritto con una ricerca la dinamica dei movimenti delle zolle continentali. Un risultato avvincente se si considera che fin dal 1915, anno in cui è stato scoperto il fenomeno, nessun studioso non è mai stato in grado di descrivere con precisione come e perché le zolle si muovono.


Si è a conoscenza - spiega Clinton Conrad, uno dei promotori della ricerca - che la conversione del mantello terrestre e il moto delle placche superficiali sono guidati da lembi, ovvero da parti delle placche se convergono verso il basso, ma non si conosce il motivo.

Tuttavia, si è compresa l'interazione tra le lastre e le zolle. Nel nuovo modello inoltre si spiegano anche le velocità relative delle placche e il perché quelle sotto gli oceani sembrano che si muovano con più rapidità.
A cura di SCIENCE

venerdì, giugno 29, 2007

ULTIMA NOTIZIA

29 GIUGNO 2007 ore 13:23

Mattina fresca su tutto il Paese, specie tra Toscana ed Umbria dove la colonnina di mercurio a toccato anche i 10°C.
Ecco alcuni valori: Firenze e Roma 13°C, 14°C Pisa e Grosseto, 16°C ad Ancona e Pescara, Torino 15°C, Ferrara 16°C, Milano e Bergamo 17°C, Genova e Bologna 18°C, 17°C a Napoli, 18°C a Bari e Trapani, 19°C a Catania, 20°C a Brindisi, Palermo 21°C e Reggio Calabria 22°C.

ULTIMA NOTIZIA

29 GIUGNO 2007 ore 13:22

Gran caldo in questi giorni sull'Europa sud-orientale, soprattutto la Turchia occidentale. Ad Instambul si toccano i 43°C, valore registrano nel famoso 1929. Anche sull'Isola di Cipro molte località hanno sfiorato i 42°C. Altrove i valori oscillano tra i 28-39°C.

IN PRIMO PIANO

29 GIUGNO 2007 ore 13:19

ATLANTICO SFIORA LE ALPI E INZIO MESE, POI...POTREBBE TORNARE IL CALDO


Ormai è certo che la depressione in arrivo dalla Francia a inizio mese (1-4 luglio)NON avrà l'occasione di sfondare sul Mediterraneo. E' vero però che una parte (quella più meridionale) potrà sfiorare le Alpi provocando temporali e rovesci sparsi, localmente in viaggio tra pomeriggio-sera sulla Vapadana. Altrove clima soleggiato e caldo. Le temperature tenderanno a calare di alcuni gradi al Settentrione mentre altrove non subiranno variazioni di rilievo. Il fronte si porterà poi tra il 5-6 Luglio verso est e sui Balcani.

Poi? Beh, come già visto nei giorni scorsi, a partire dal 7 Luglio un nuovo promontorio di Alta Pressione Africana potrà nuovamente tentare un'attacco sull'Italia con temperature in nuovo aumento e clima più stabile. Al momento i modelli non vedono l'ondanta di caldo perdurare molti giorni su di noi anche perchè sull'Europa centrale correnti fresche ed instabili tenderanno a scendere di latitudine.
Seguite gli aggiornamenti.

ULTIMA NOTIZIA

29 GIUGNO 2007 ore 8:04

Sono in atto in queste ore deboli piovaschi a causa di nubi basse e compatte sul Genovesato. Questo accade per lo stato del mare ancora fredde e molta umidità La situazione comunque dovrebbe migliorare nel corso della giornata con ampie schiarite.

ULTIMA NOTIZIA

29 GIUGNO 2007 ore 8:02

GERMANIA: ALLARME CENTRALE ATOMICA
Fiamme subito domate, nessuna conseguenza reattore nucleare


In Germania per un paio d'ore oggi si e' temuto il peggio per un incendio nella centrale nucleare di Kruemmel,vicino Amburgo, nel nord. Le fiamme non hanno interessato il reattore e la zona delle installazioni propriamente nucleari dell'impianto,bensi' un trasformatore della centrale, con il liquido di raffreddamento che ha preso fuoco per ragioni ancora da chiarire.I vigili del fuoco hanno domato in breve tempo le fiamme,facendo rientrare l'allarme che si amplificava sui media nazionali.
ANSA.

ULTIMA NOTIZIA

29 GIUGNO 2007 ore 7:59

GRECIA: PERDE INTENSITA' L'INCENDIO SUL MONTE PARNASO

Sta perdendo intensita' l'incendio che nella notte tra giovedi' e venerdi' e' divampato sul monte Parnaso, alla periferia sud-ovest di Atene. Le fiamme non minacciano piu' le abitazioni dopo che il vento e' cessato. Lo rendono noto fonti dei vigili del fuoco
AGR

IN PRIMO PIANO

29 GIUGNO 2007 ore 7:56

OGGI NUOVI TEMPORALI SUL TRIVENTETO

Continuano a transitare a nord delle Alpi molti corpi nuvolosi associati a rovesci e temporali. Nel pomeriggio i fenomeni tenderanno a raggiungere anche il Triveneto e le zone pedemontane limitrofe


MA DOVE SONO ATTESI?
Nel pomeriggio temporali o rovesci sul Trentino (specie nord-orientale) e alto Friuli. Acquazzoni attesi anche sui rilievi lombardi, Alpi Orobie, Valtellina, Ticinese e Verbano. In serata temporali anche intensi colpiranno il Friuli ed est Trentino; moderati sul resto della regione e nord Veneto. NON escluse grandinate. Rovesci ancora in atto sui monti della Lombardia e anche sul Milanese, Verbano, Comasco e Lecchese. Migliora ovunque nella notte.

ULTIMA NOTIZIA

29 GIUGNO 2007 ore 7:54

CILE: FORTE SCOSSA DI TERREMOTO A SANTIAGO

Santiago del Cile e' stata colpita da una forte scossa di terremoto. Gli edifici della citta' hanno oscillato e tremato. Per il momento non si ha notizia di vittime.
AGR

PREVISIONI

29 GIUGNO 2007 ore 7:43

PREVISIONI PER SABATO 30 GIUGNO: SOLE E CLIMA ESTIVO SU TUTTA LA PENISOLA. UN PO’ DI INSTABILITA’ POMERIDIANA SUL TRIVENETO
Ecco quello che tutti aspettavano: l’Estate italiana. In effetti è arrivata da qualche giorno con clima secco, ventoso e con temperature nella norma; forse ancora altine al Meridione ma tutto sommato senza grandi eccessi “cocenti” come 4 giorni fa. Qualche temporale potrà visitare tranquillamente le Alpi nelle ore più calde della giornata.


NORD: Sul Nord-Ovest mattina soleggiata su tutte le regione a parte qualche nube sui rilievi di valdostani e Liguria, localmente con qualche banco di nebbia nelle prime ore sulle zone interne del Genovesato. Nel pomeriggio sole e clima estivo ovunque con qualche addensamento sulla Liguria. Nubi più consistenti e possibili piovaschi sul Verbano, Ticinese e Valtellina occidentale. In serata sereno ovunque con residui addensamenti tra Liguria e alto Piemonte.
Sul Nord-Est mattina soleggiata ma con nubi sparse sulle zone alpine, Trentino, Friuli e coste venete. Nel pomeriggio piovaschi e rovesci passeggeri sul Trentino, Dolomiti e Alpi Cernie; sereno o velato altrove. In serata residue precipitazioni sulle Prealpi venete e Trentino; migliora nella notte. Sereno altrove.
Temperature massime comprese tra i 27-30°C. Minime intorno ai 14-17°C. Venti deboli con brezze sui mari.
Mari poco mossi.

CENTRO: Giornata soleggiata ed estiva su tutte le regioni. Nel pomeriggio possibili addensamenti innocui in formazione sull’Appennino e zone interne dell’Adriatico. In serata sereno ovunque.
Temperature massime comprese tra i 25-29°C. Minime intorno ai 15-19°C. Venti deboli con rinforzi nel pomeriggio sulle coste Tirreniche e Molise.
Mari poco mossi o calmi.

SUD: Giornata soleggiata ed estiva su tutto il Meridione.
Temperature massime comprese tra i 27-30°C con punte di 31-33°C tra Puglia e Sicilia. Minime intorno ai 18-23°C. Venti deboli con rinforzi pomeridiani sulle coste.
Mari calmi o poco mossi.

ASTRONIMIA

29 GIUGNO 2007 ore 7:29

PIU’ DI 9 PIANETI NEL SISTEMA SOLARE

Il nostro Sistema solare potrebbe comprendere molti più pianeti dei nove di cui oggi lo crediamo composto. Lo pensa Eugene Chiang, un astronomo dell'Università della California di Berkeley. I pianeti in più si nasconderebbero nelle regioni più estreme del Sistema solare, oltre l'orbita di Nettuno. Alcuni sono stati appena scoperti e sono corpi celesti più piccoli di Plutone, ma molto più grandi degli asteroidi. Chiang però (e pochi altri con lui) ritiene che ci siano da scoprire pianeti ben più grandi, le cui dimensioni sono paragonabili a quelle di Marte o addirittura a quelle della Terra.

Una scoperta di questo tipo rivoluzionerebbe completamente il modo con cui guardiamo al Sistema solare. E l'idea di altri pianeti rocciosi all'estrema periferia sembra avere un certo sostegno teorico. Secondo la teoria oligarchica di formazione dei pianeti, infatti, questi corpi celesti nascono dall'accumulo di materia su particelle di polvere. Prima questi accumuli diventano grandi come asteroidi, poi, in qualche caso, sviluppano una massa tale da creare un campo gravitazionale apprezzabile e da accumulare molta più materia. Si pensa che nelle regioni interne del Sistema solare ci dovessero essere ai primordi una ventina di oggetti grandi quanto Marte e lo stesso potrebbe valere per le regioni più esterne.

L'effetto della forza gravitazionale di tutti questi corpi celesti avrebbe fatto impazzire le orbite dei pianeti stessi. In qualche caso, due o più pianeti rocciosi si sarebbero fusi fra loro fino a diventare più grandi, attirare grandi quantità di gas e trasformarsi nel nucleo solido degli odierni giganti gassosi. Altri invece sarebbero stati fiondati dalla forza di gravità verso la periferia del Sistema solare o addirittura nello spazio interstellare sfuggendo all'abbraccio gravitazionale del Sole. Le simulazioni dicono che nelle regioni più esterne ci potrebbero essere tra i 6 e i 12 pianeti grandi quanto Marte o la Terra. La notizia è riportata dal “New Scientist”.
ECPLANET

ASTRONIMIA

29 GIUGNO 2007 ore 7:26

ORIGINI DEL SISTEMA SOLARE

Astrofisici dell'Università di Copenhagen, diretti dal dottor Martin Bizzarro, hanno studiato un isotopo prodotto dalle supernove, il ferro-60. L'analisi effettuata nelle meteoriti, formatesi nel corso del primo milione di anni della storia del sistema solare, non ha permesso di trovare alcuna traccia di ferro-60. Ciò ha incusso molto stupore nel team di astrofisici.

Secondo il dottor Martin Bizzarro, il fatto che non si sia trovata alcuna traccia di ferro-60 esclude, in maniera abbastanza inequivocabile, l'ipotesi che l'origine del sistema solare sia stata causata da un'esplosione di una supernova. Il ferro-60 è stato però individuato in meteriti più recenti. Questo ipotizza che la supernova sia esplosa successivamente, iniettando ferro-60 nel giovane sistema solare.

Gli astrofisici hanno individuato un altro isotopo, l'alluminio-26, che prende forma solo nelle stelle estremamente massicce, 20 – 30 volte più pesanti del Sole, che rilasciano quantità di energia molto elevate sotto forma di vento solare ricco di alluminio-26.

Secondo Martin Bizzarro, potrebbe essere stato questo vento con queste conotazioni che, una volta arrivato sulle nuvole gassose, avrebbe contribuito alla formazione del sistema solare. In definitiva, un vento solare proveniente da una stella massiccia e non da una superova sarebbe all'origine del Sole e dei pianeti. Non è stata un'esplosione a generare il nostro sistema solare. Analizzando una semplice meteorite si è accerto che l'ipotesi più accreditata concernente la nascita del sistema solare non è corretta, conclude il dottor Martin Bizzarro.
ECPLANET

ASTRONIMIA

29 GIUGNO 2007 ore 7:24

MINERALI SULLA LUNA

Il telescopio spaziale Hubble è stato puntato verso la Luna per cercare di individuare rocce ricche di ossigeno e metalli. Si tratta del primo passo fondamentale per poi dare il via nel prossimo decennio all'esplorazione umana su larga scala del nostro satellite, così come previsto dal nuovo piano spaziale di George Bush.

Più materie prime sarà possibile infatti trovare direttamente sulla Luna, meno lanci di materiale sarà necessario fare dalla Terra e quindi minori saranno i costi del programma di esplorazione. “Osservando differenti regioni del suolo lunare con il telescopio e valutando il grado di riflessione della luce nell'ultravioletto possiamo stimare la distribuzione dell'ossigeno, un elemento essenziale per la costruzione di una base”, spiega Jennifer Wiseman, una ricercatrice della NASA che lavora al programma Hubble. Dal momento che le lunghezze d'onda nel campo dell'ultravioletto sono in molti casi assorbite dall'atmosfera terrestre, ecco che Hubble può svolgere meglio questo compito dei telescopi con base a terra.

Hubble inoltre è in grado di distinguere differenze molto sottili di colore nelle rocce lunari, ottenendo quindi dati sulla presenza di minerali. Per confronto si useranno i campioni riportati sulla Terra dagli astronauti del programma Apollo. Alcuni “sondaggi ottici” sono stati già fatti. Sul cratere Aristarco, al confine tra le zone più luminose e quelle più grigie della superficie lunare Hubble sembra aver scoperto una notevole abbondanza di un minerale chiamato il menite. Questo minerale, una volta attraversato da una corrente elettrica, può rilasciare ossigeno, sostanza fondamentale sia per dare aria respirabile alle colonie lunari che per alimentare i motori dei razzi. La prossima tappa dell'esplorazione lunare sarà l'uso del Lunar Reconnaissance Orbiter ancora in progettazione, che dovrà fare una mappa più dettagliata delle varie risorse lunari.

giovedì, giugno 28, 2007

ULTIMA NOTIZIA

28 GIUGNO 2007 ore 17:10

USA: INONDAZIONI IN TEXAS, 11 MORTI

Le piogge torrenziali che hanno colpito il Texas centrale da oltre una settimana, hanno provocato la morte di almeno 11 persone. Le precipitazioni hanno raggiunto in pochi giorni oltre 40 centimetri. Diverse aree intorno alla capitale texana Austin sono state inondate, la cittadina di Marble Falls e' praticamente sott'acqua.
AGR

ULTIMA NOTIZIA

28 GIUGNO 2007 ore 13:13

SCOSSA DI TERREMOTO SUL GARDA
Sentito un boato, non si segnalano feriti o danni

Avvertita stamani una scossa di terremoto del terzo grado della scala Mercalli nella zona della Valvestino e dell'Alto Garda bresciano. La scossa non ha provocato ne' feriti ne' danni, secondo quanto emerso fino a questo momento e ai vigili del fuoco non e' giunta alcuna chiamata. Nella zona si e' sentito un boato.
ANSA.

ULTIMA NOTIZIA

28 GIUGNO 2007 ore 13:11

CALDO: 45 GRADI IN BULGARIA, 2 MORTI
Tre morti anche a Cipro, dove il termometro ha toccato i 42

Sono due le vittime dell' eccezionale ondata di caldo che da dieci giorni investe la Bulgaria. Un uomo e' morto a Sofia e un altro a Sandanski. Le temperature hanno raggiunto i 43-45 gradi, le piu' alte registrate da un secolo a questa parte. Oggi e nei giorni scorsi sono state ricoverate decine di persone. Tre anziani sono morti a Cipro, dove la temperatura ha raggiunto i 42 gradi. Nei prossimi giorni la situazione dovrebbe migliorare.
ANSA.

IN PRIMO PIANO

28 GIUGNO 2007 ore 13:10

IL RUGGITO DELL'AFRICA 2...


Non è il titolo di un libro o di un film ma è quello che potrebbe succedere a partire dal 6 Luglio. ALT, niene allarme alla popolazione, sarà soltanto una nuova ondata di caldo in risalità dall'Africa, da est verso ovest che potrebbe nuovamente colpirci. Questa volta anche il nostro Settentrione potrebbe vedere qualche giornata di caldo anche se sulle Alpi non dovrebbero mancare i soliti temporali pomeridiani. I 40°C al momento non sono visti da nessun modello; almeno per ora!. I +25°C a 850 hPa (1800 m circa) saranno ben lontani dall'Italia e pure dal Meridione. La durata della seconda ondanta di caldo non dovrebbe durare più di 5-6 giorni anche se il Sud sentirà maggiormente anche nei giorni seguenti.

MA RITORNIAMO IN DIETRO:
Ma il peggioramento a inizio mese? Purtroppo il peggioramento atteso nei primi giorni di Luglio sul Nord Italia è andato scemando nel corso degli aggiornamenti, riducendosi soltanto a isolati rovesci o temporali sulle Alpi e alte pianure a nord del Po, localmente anche tra Veneto e Friuli. Il grosso delle precipitazioni (anche forti) dovrebbe sfilare a nord delle Alpi, in successivo spostamento verso l'Europa orientale tra il 5-6 Luglio. Intanto da est avanzerà il promontorio dell'Anticiclone africano!
Seguite gli aggiornamenti...

ULTIMA NOTIZIA

28 GIUGNO 2007 ore 8:15

Una insolita nevicata ha imbiancato la città di Johannesburg creando qualche disagio alla circolazione stradale e nel traffico aereo. E' stata la prima vera nevicata dal 1981 anche se nel passato si sono avute diverse cadute di neve.

ULTIMA NOTIZIA

28 GIUGNO 2007 ore 8:00

Fino a questa serata attesi venti moderati-forti (40-60 km/h) sulle Bocche di Bonifacio, la Maddalena e Gallura in Sardegna; Portigliolo, Propriano, Verghia e Ajaccio in Corsica.
Raffiche attese anche sulla Savonese, Calabria Jonica e coste Tirreniche nel pomeriggio.

ULTIMA NOTIZIA

28 GIUGNO 2007 ore 7:51

TERREMOTI: SISIMICA IN PAPUA NUOVA GUINEA

Avvertita una scossa di terremoto di magnitudo 6,7 sull'isola di Bouganville in Papua Nuova Guinea. Lo ha riferito il Servizio geologico americano. L'epicentro del sisma e' stato localizzato 10 km sotto il fondo del mare e 220 km a sud sud ovest di Arawa, sull'isola di Bouganville. Al momento non vi sono notizie di vittime o danni.
AGR

ULTIMA NOTIZIA

28 GIUGNO 2007 ore 7:50

USA: NEW YORK, 58 MINUTI BLACKOUT A CAUSA GRAN CALDO

Come nel centro-sud dell'Italia, anche la città di New York ha sofferto in queste ore per il gran caldo, con i condizionatori d'aria al massimo che hanno fatto 'saltare' almeno una centrale della Consolidated Edison (ConEd), la compagnia elettrica locale. Per quasi un'ora -esattamente tra le 15:42 e la 16:40, le 21:42 e le 22:40 in Italia- circa 180mila clienti della ConEd, metà nell'Upper East Side di Manhattan, l'area più sciccosa della Grande Mela; metà nel decisamente più popolare West Bronx, sono rimasti senza corrente.

Tra le vittime, anche alcune linee della metropolitana della Grande Mela, tra cui le frequentatissime 4,5 e 6 (sotto la Lexington Avenue, le più sfruttata dai turisti), ed il Metropolitan Museum, sulla Quinta Strada, che è stato evacuato dalle migliaia di visitatori, una volta saltata la corrente. Non ci sarebbero stato vittime, ma soltanto alcune decine di persone bloccate negli ascensori, mentre è sempre stato possibile uscire dai vagoni della metropolitana, visto che le porte possono essere azionate manualmente. Secondo un portavoce della ConEd, Bob McGee, si sarebbe trattato di "un guasto nel sistema di trasmissione", provocato forse da un temporale nella contea di Westchester, a nord del Bronx. Da un paio di giorni New York è nella morsa del gran caldo, con temperature al di sopra dei 35 gradi e un tasso di umidità di oltre il 90 per cento. Come la maggior parte degli americani, anche i newyorchesi amano l'aria condizionata e la fanno funzionare 'a palla' appena arriva il caldo, sollecitando le non nuovissime centrali energetiche. Per analoghe ragioni, il giorno di ferragosto del 2003, la città aveva subito un blackout di oltre 24 ore. Lo stesso era successo, ma per un periodo più breve, l'anno scorso nel quartiere newyorchese del Queens, cioé la parte più orientale di Long Island, quella che ospita tra l'altro l'aeroporto internazionale Jfk. (ANSA).
ANSA.

IN PRIMO PIANO

28 GIUGNO 2007 ore 7:47

1-3 LUGLIO: ASSAGGIO TEMPORALESCO O AZZORRE?


Ecco ritornare in prima pagina il dilemma delle perturbazioni Atlantiche. Sembrava troppo facile confermare la sfuriata temporalesca a inizio mese sul Nord Italia ma in effetti era solo uno scherzo dei modelli; quando mai…!!
Il dubbio rimane il solito: quale traiettoria prenderà il fronte in arrivo dalla Francia? Bassa pressione sul ligure e alto Tirreno oppure Alpi e poi Balcani?
Le ultime uscite dei modelli confermano una possibile bassa pressione tra il 2 e il 3 luglio sulla Liguria e Tirreno settentrionale. Non sarà abbastanza consistente da provocare un forte peggioramento sul Settentrione; infatti sulla Liguria, basso Piemonte, bassa Lombardia ed Emilia-Romagna i fenomeni potrebbero risultare (se fosse confermata questa ipotesi) molto sporadici e di breve durata. Sul resto del Nord, specie a nord del Po’ attesi invece piogge e temporali consistenti e localmente intensi. Precipitazioni ABBONDANTI sui versanti esteri. Anche il Centro-Sud vedrebbe piogge e temporali sparsi, specie sul versante Tirrenico con venti a tratti forti dai quadranti occidentali. Le temperature di conseguenza tenderanno a calare ovunque di alcuni grandi, ma con discesa più decisa sulle regioni Settentrionali.
Dal 4 luglio la situazione tenderà a migliorare su tutta la Penisola con ultimi rovesci sul basso Adriatico e Friuli.
A partire dal 7 luglio possibilità per una nuova ondata di caldo; ma NON intensa come quella che abbiamo appena vissuto.

PREVISIONI

28 GIUGNO 2007 ore 7:43

PREVISIONI PER VENERDI 29 GIUGNO: SOLE E CLIMA ESTIVO SU TUTTA LA PENISOLA. INSTABILITA’ TEMPORALESCO NEL POMERIGGIO SUL TRIVENETO .
Torna la tranquillità sull’Italia; basta afa, basta punte di 40°C e soprattutto basta all’Anticiclone africano. Adesso a dettar legge sarà l’Anticiclone delle Azzorre che rimettere a pasto le cose! Per domani il clima sarà sereno e caldo ovunque (nella norma) con temporali pomeridiani sul Triveneto e alta Lombardia.


NORD: Sul Nord-Ovest mattina soleggiata o poco nuvolosa ovunque per passaggio di corpi nuvolosi alti e stratificati. Sole sulla Liguria di Ponente. Nel pomeriggio sole e nubi sparse ovunque, più addensate sull’Ossola e Verbania con rischio di qualche rovesci. Più sole sulla Liguria di Ponente. In serata torna il sereno ovunque a parte un po’ di nubi sull’alta Lombardia e Ossola ma con basso rischio di pioggia.
Sul Nord-Est mattina soleggiata, specie sulle pianure. Sul Trentino e Friuli nubi sparse con qualche piovasco sulle Prealpi. Nel pomeriggio peggioramento temporalesco sul Trentino, Friuli e Veneto con precipitazioni localmente forti. Qualche piovasco atteso anche sul Ferrarese e Bresciano. Fenomeni in lenta estensione anche verso la Valpadana. In serata residui rovesci o piovaschi sul Trentino, Friuli, Veneto, Bresciano, Mantovano e Ferrarese.
Temperature massime comprese tra i 25-30°C. Minime intorno ai 14-17°C. Venti deboli con rinforzi moderati nel pomeriggio da W sulla Liguria.
Mari poco mossi; mossi sul ligure.

CENTRO: Giornata estiva e soleggiata su tutte le regioni. Possibili velature in transito nel corso del pomeriggio sull’alta Toscana.
Temperature massime comprese tra i 26-29°C. Minime intorno ai 14-20°C. Venti deboli con rinforzi nel pomeriggio sui mari occidentali.
Mari poco mossi, localmente calmi sull’Adriatico.

SUD: Giornata variabile e poco soleggiata sulla Sicilia e Calabria per nubi alte e stratificate ma localmente compatte nelle mattinata sui versanti tirreniche. In serata migliora. Sulle restanti regioni giornata soleggiata e calda.
Temperature massime comprese tra i 26-30°C con punte di 31-33°C sulla Puglia.
Venti deboli con locali rinforzi sulle coste nel pomeriggio-
Mari poco mossi.

ULTIMA NOTIZIA

28 GIUGNO 2007 ore 7:33

ASTROFISICA: PRONTA ROADMAP EUROPEA
1, 5 miliardi di euro per realizzare il piano di ricerca


E' pronta la roadmap europea verso le stelle: il piano prevede di investire circa un miliardo e mezzo di euro fra il 2010 e il 2015. E' stato realizzato dai circa 2.000 ricercatori che fanno capo agli enti di ricerca europei: verranno studiati i neutrini, le onde gravitazionali, e messi a punto un telescopio per l'osservazione dei raggi gamma ad alta energia e uno per i neutrini Km3, da realizzare nel Mediterraneo.

NATURA

28 GIUGNO 2007 ore 7:30

CORALLI NEL MEDITERRANEO
Missioni oceanografiche dell’Ismar-Cnr scoprono corallo bianco e rosso e una specie ignota di ostrica gigante nelle profondità del Canale di Sicilia

Rigogliosi coralli e ostriche giganti nelle buie acque del Mediterraneo. A 500-650 metri di profondità, in varie parti del Canale di Sicilia (Linosa, Malta e banchi sommersi), è stato visto il corallo bianco (Lophelia pertusa, Madrepora oculata, Desmophyllum dianthus ecc.), nero (antipatari), giallo (Dendrophyllia) e rosso (Corallium rubrum). La sensazionale scoperta è stata possibile grazie al ‘Rov (Remote Operating Vehicle) QUEST’, un veicolo sottomarino, teleguidato dal gruppo di ricerca ‘Marum’ dell’Università di Brema, equipaggiato di videocamere ad altissima risoluzione, di cui è dotata la nave oceanografica tedesca ‘Meteor’, in una spedizione diretta da Andrè Freiwald dell'Università di Erlangen. A questa missione hanno partecipato anche ricercatori italiani dell'Istituto di scienze marine (Ismar) del Cnr di Bologna, dell'Università di Milano e dell'Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale (Ogs) di Trieste.

“Finora si ignorava che il prezioso corallo rosso, sorvegliato speciale a causa del suo sfruttamento commerciale e sospettato di essere in recessione nel ‘mare nostrum’, raggiungesse profondità così elevate”, spiega Marco Taviani, ricercatore dell’Ismar-Cnr. “Questa scoperta indica che la specie è molto più diffusa di quanto si sospettasse e getta nuova luce sulla gestione sostenibile della risorsa”. Grande interesse suscita inoltre la presenza, a queste profondità, di banchi di una specie ignota di ostrica gigante che si cementa alle pareti dei rilievi sottomarini.

La scoperta di questi ecosistemi corallini di profondità nel Canale di Sicilia non è avvenuta per caso. L'individuazione dei siti esplorati dal Quest si è infatti avvalsa dei risultati di campagne svolte prevalentemente dall'Ismar-Cnr di Bologna, condotte dal team di Marco Taviani a bordo della nave oceanografica ‘Urania’ e che hanno permesso l'esplorazione sistematica delle profondità del Mediterraneo, grazie all'ispezione e campionatura di luoghi praticamente inaccessibili, come canyon, banchi e montagne sottomarini. Queste ricerche, finanziate dal Cnr, Miur, Unione Europea attraverso vari progetti, hanno garantito negli anni la necessaria continuità e metodicità dell'esplorazione e aperto la strada alle sorprendenti scoperte fatte dal Rov.

Gli studi stanno andando avanti, grazie alla campagna oceanografica “Marcos” (Malta StRait of Sicily CORalS) dell'Ismar-Cnr di Bologna, diretta da Marco Taviani. Nell'ambito di questa missione europea, sotto l'egida dei progetti ESF Euromargins Moundforce ed UE Hermes, sono stati campionati per la prima volta vari tipi di coralli di profondità e altri rari organismi associati, che stanno permettendo lo studio di aspetti del tutto ignoti in precedenza sulla loro distribuzione, biologia, fisiologia, genetica e significato climatico”.

“L'investigazione degli alti fondali, con il Quest”, riferisce Taviani, “è stata coronata da altri grandi scoperte quali l'allargamento dell'areale già conosciuto dei fondali a corallo bianco dello Ionio Apulo, oltre al sito già noto di Santa Maria di Leuca, ma soprattutto la sbalorditiva documentazione di coralli bianchi vivi, compresa la più rara Lophelia, nell'Adriatico meridionale”. Si sospettava questa presenza sulla base di piccoli indizi raccolti una decina di anni fa proprio dal Cnr di Bologna.

Il recente progresso fatto nello studio dell'Adriatico meridonale, da parte del gruppo di ricerca di Fabio Trincardi dell'Ismar-Cnr di Bologna, ha permesso di evidenziare i siti potenzialmente più propizi per l'insediamento di corallo profondo, in particolare lungo le pareti del canyon sottomarino di Bari e in blocchi derivati da frane sottomarine. “L'indagine con il Quest ha documentato, al di là di ogni più rosea aspettattiva, la eccezionale diversità nelle profondità del Mediterraneo, ed è quindi necessario e strategico continuare ed espandere questo tipo di studi”, conclude Taviani.
A cura del CNR

NATURA

28 GIUGNO 2007 ore 7:28

PRATERIE MARINE ADDIO

Le estensioni di fanerogame marine sono in declino in tutto il mondo. I tratti di mare poco profondo coperti da piante marine (come ad esempio le posidonie nel Mediterraneo) rappresentano un habitat ideale per molti organismi marini, sono fonti importanti di cibo e permettono inoltre la stabilizzazione dei sedimenti. Eppure sono a rischio un po' dappertutto, e con esse è in pericolo anche l'esistenza di molte specie dal valore commerciale e la qualità stessa delle acque.

L'allarme è stato lanciato da Frederick Short, un esperto dell'Università del New Hampshire che nel 2001 ha avviato il programma SeagrassNet con l'obiettivo di monitorare la situazione delle piante marine in tutto il mondo e che oggi tiene controllo la situazione in 45 siti di 17 nazioni diverse. “Praticamente ovunque abbiamo cominciato a monitorare le piante marine, le abbiamo trovate in declino”, spiega Short. E questo sembra accadere sia in zone protette che in zone aperte all'attività umana.

Ad esempio in un parco nazionale della Malesia, è dal 2001 che si assiste a una riduzione di queste piante, sia in siti incontaminati che in zone meno protette. Le immagini da satelliti sembrano mostrare che il declino è causato non tanto dai cambiamenti climatici, quanto dalle costruzioni sulla costa che hanno aumentato i livelli di sedimenti in sospensione nell'acqua. Questo ha portato a una riduzione della radiazione solare che arriva sul fondo, dove crescono le piante. In aree remote, come nelle regioni artiche canadesi della Baia di Hudson e di James, la riduzione delle fanerogame è dovuta alla presenza di un grande impianto idroelettrico che ha ridotto la salinità dell'acqua nella zona.

Gli impatti di un fenomeno di vasta scala possono essere molto alti. Negli anni Trenta dello scorso secolo, il 90% delle fanerogame dell'Atlantico settentrionale scomparve a causa di una malattia. Erano l'ambiente ideale per le cappesante, la cui industria da allora non si è di fatto più ripresa.
ECPLANET

mercoledì, giugno 27, 2007

ULTIMA NOTIZIA

27 GIUGNO 2007 ore 19:37

Il caldo ora punta l'Europa sud-orientale. PUNTE di 43°C registrati nel pomeriggio odierno a Izmir (Tuschia); 34°C a Larnaca e Cipro, 33°C a Sofia, 30°C a Tirana; 29°C a Krasnodar, Russia.
Fresco sulla Scandinavia e Isole Britanniche: 12°C a Stoccolma, 13°C a Dublino, 14°C a Helsinki e Copenaghe, 15°C a Berlino e Parigi
Freddo a Hammerfest e Svalbard Lufthavn (Norvegia) con 10°C.

ULTIMA NOTIZIA

27 GIUGNO 2007 ore 18:26

Temporali localmente intensi stanno interessando a "macchia di leopardo" la Lombardia centro-orientale, Veneto, alta Romagna, Trentino e Friuli. Fenomeni assenti sul Nord-Ovest con clima soleggiato anche se qualche rovescio sta guardagnando terreno sull'Alessandrino

ULTIMA NOTIZIA

27 GIUGNO 2007 ore 13:50

Mattinata fresca quella di oggi su molte località del Centro-Nord, tutto a causa di un forte irraggiamento notturno.
Ecco alcuni valori delle principali località: balzano agli occhi gli 11°C di Perugia; 13°C a Torino, 15°C a Milano, 16°C a Venezia, 17°C Bergamo, 14°C a Pisa, Arezzo e Grosseto, 15°C a Frenze, 18°C a Roma, Ancona e Cagliari, 21°C a Pescara e Catania, 23°C a Trapani, 24°C a Palermo, 26°C a Messina e Reggio Calabria e 27°C a Brindisi.


ULTIMA NOTIZIA

27 GIUGNO 2007 ore 13:16

CALABRIA: PROSEGUONO INCENDI, CANADAIR SORVOLANO LA REGIONE

Ancora grave l'emergenza incendi in Calabria. I Canadair della Protezione civile restano costantemente impegnati nella provincia di Reggio, a Melito Porto Salvo, Oppido Mamertina e Roghudi, e in provincia di Catanzaro, a Borgia. Di particolare entita' il rogo in atto a Villapiana, nel cosentino.
AGR

ULTIMA NOTIZIA

27 GIUGNO 2007 ore 13:15

Temporali in atto sulle Alpi Orobie, Trentino e est Piacenza

ULTIMA NOTIZIA

27 GIUGNO 2007 ore 11:57

Molto caldo martedì 26 giugno in sull'Europa sudorientale.
In Grecia 44,6°C a Larissa e Lamia, 41,8°C a Souda, sull'isola di Creta. Elefsis ha toccato 46,0°C, con umidità al 9% e clima decisamente asciutto. In Macedonia toccati
i 42,6°C a Gevgelija, 42,5°C a Demir Kapija e 40,8°C a Skopje.

Anche in Bulgaria toccati valori oltre 40°C: segnaliamo Burgas con 42,8°, Sandanski e Rousse 42,0°, Novo Selo 41,6°, Vidin 41,2°, Elhovo 41,0°, Veliko Tarnovo 40,8°, Sliven e Pleven 40,5°C.

Caldo record martedì anche in Romania e Serbia orientale:
Calarasi 39,5°C, Rosiori De Vede 39,3°C, Drobeta Turnu Severin 39,1°C, Bucarest 39,0°C, Craiova 38,6°C, Bacau 38,4°C. In Serbia, Negotin 41,2°, Nis 40,3°, Cuprija 40,1°, Smederevska Palanka 39,7°, Krusevac 39,6°C. 26,2°C la media delle massime di giugno di Craiova.
L'onda di calore in Europa sudorientale ha causato numerose vittime, almeno 40, di cui 29 nella sola Romania.
Molte massime "over 40" anche in Turchia, in particolare nel settore occidentale: Antalya 43,4°, Balikesir 42,5°, Aydin e Akhisar 42,1°, Edirne 41,7°, Smirne 41,6°, Denizli 41,5°, Silifke 41,3°C.
L'ondata di caldo su queste regioni dovrebbe attenuarsi a partire dal 28 Giugno.

ULTIMA NOTIZIA

27 GIUGNO 2007 ore 10:33

PROBABILE FORTE PEGGIORAMENTO SULL'ITALIA A PARTIRE DA LUNEDI

Il caldo rimane oramai soltanto più un ricordo sulle nostre regioni Meridionali anche se nelle ore più calde della giornate punte di 35-37°C non dovrebbero mancare tra Sicilia e Puglia, NON oltre. Al Centro-Nord la situazione sarà stabile e con clima gradevole (26-31°C) a parte qualche rovescio o temporale pomeridiano e serale sulle Alpi e Triveneto. Un'evoluzione che dovrebbe proseguire così almeno fino a Sabato con clima estivo e giornate soleggiate.

POI? A partire da Domenica un fronte freddo dalla Francia potrebbe penetrare sul nostro Settentrione provocando un generale peggioramento. E' probabile (da confermare) che la saccatura Atlantica possa provocare un minimo di bassa pressione tra il ligure e alto Tirreno tra l'1 e 2 Luglio. Il tutto provocherebbe precipitazioni sparse su tutte le regioni Centrali e Settentrionali con temporali anche MOLTO INTENSI, grandinate e forti colpi di vento. Meno coinvolte le regioni Meridionali.
La sfuriata temporalesca dovrebbe perdurare sull'Italia al massimo 2-3 giorni; successivamente sarà probabile il ritorno dell'Anticiclone delle Azzorre.

ULTIMA NOTIZIA

27 GIUGNO 2007 ore 10:33

INDONESIA: FORTE TERREMOTO SULL'ISOLA DI GIAVA


Forte terremoto all'alba (ora locale) nella parte meridionale dell'isola di Giava, in Indonesia. E' stato segnalato dall'Agenzia meteorologica indonesiana, secondo cui al momento non risultano feriti o danni consisenti. In Italia era circa la mezzanotte quando sull'isola si e' scatenato il panico. Gli abitanti ancora ricordano il maremoto seguito dallo tsunami del 27 dicembre 2004. Questa volta non e' stato lanciato l'allerta tsunami. La scossa sismica e' stata di 6 gradi della scata Richter, con epicentro a 30 chilometri di profondita' sotto al fondale marino e 340 chilometri a sud-ovest della localita' costiera di Cilacap. Qui ha sede la principale raffineria petrolifera del Paese che, pero', non e' stata interessata dal terremoto. Il movimento tellurico e' stato avvertito anche a Yogyakarta, nel centro di Giava, colpita l'anno scorso da un terremoto che costo' la vita a oltre 5.700 persone.
AGR

ULTIMA NOTIZIA

27 GIUGNO 2007 ore 8:16

I metereologi hanno lanciato l'allerta per possibili tempeste in arrivo sul nord-est dell'Inghilterra. Al momento la cittadina di Tynemouth è calpita venti e piogge forti.
Piogge intense e alluvionali invece a Beverley dove la gente è costretta a uscire di casa in barca. Le precipitazioni nelle ultime ore hanno superato i 75 mm

ULTIMA NOTIZIA

27 GIUGNO 2007 ore 8:03

INCENDI: NUBE NERA, ALLARME A LENTINI

Il sindaco di Lentini Alfio Mangiameli, per precauzione, ha invitato la cittadinanza a non uscire di casa e a disattivare i condizionatori dopo l'incendio di vaste dimensioni che ha distrutto alcuni capannoni e un deposito di componenti informatici e materiale plastico. Dal rogo si e' alzata una densa colonna di fumo nero che ha reso l'aria irrespirabile e ha fatto scattare l'allarme inquinamento. Il timore e' che le sostanze bruciate, combinate con il caldo afoso, possano aver rilasciato nell'aria sostanze nocive.
AGR

IN PRIMO PIANO

27 GIUGNO 2007 ore 8:00

ULTIMISSIME: OGGI ATTESI TEMPORALI SUL TRIVENETO, LOMBARDIA E ROMAGNA

Rispetto a quello che abbiamo visto ieri sulle previsioni (fenomeni relegati solo tra Trentino e Friuli) la situazione odierna appare decisamento peggiore su tutto il Triveneto. Un fronte dalle Alpi orientale riuscirà a penetrare maggiormamente a sud delle Alpi coinvolgendo con i suoi rovesci e temporali anche la Vapadana centro-orientale.


TEMPORALI: DOVE COLPIRANNO?
Nel pomeriggio rovesci e temporali interesseranno il Trentino, il Friuli, Veneto, est Lombardia ed Emilia-Romagna settentrionale. Fenomeni assenti sul Nord-Ovest e Piacentino a parte qualche rovescio sul Verbano. In serata fenomeni in lenta cessazione ovunque ma residui sul Mantovano, Veneto, nord Romagna e Triestino. NON sono attesi fenomeni forti!

ULTIMA NOTIZIA

27 GIUGNO 2007 ore 7:45

ALLARME CALDO: SFIORATO IL RECORD STORICO TOCCATO NEL 2006

Il consumo di elettricità nel nostro Paese oggi ha sfiorato i 55.000 MW di richiesta, sfiorando il massimo storico di tutti i tempi, toccato il 27 giugno di un anno fa con una domanda di 55.600 MW. Secondo i dati sui consumi giornalieri di Terna, la società a cui fa capo la rete di trasmissione nazionale, pochi minuti prima di mezzogiorno il sistema Italia ha richiesto per un breve intervallo di tempo quasi 55.000 MW di elettricità.
AGR

ULTIMA NOTIZIA

27 GIUGNO 2007 ore 7:41

Ieri la città di Taranto ha segnato il suo record dal 1980 con una minima di 29°C e una massima di 40°C registrata tra le 16:30 e le 16:40.

IN PRIMO PIANO

27 GIUGNO 2007 ore 7:35

Probabile FORTE PEGGIORAMANTO tra l’1 e il 3 Luglio su tutta l’Italia, meno sulla Sicilia e Sardegna. Fenomeni localmente violenti potrebbero colpire le Alpi centro-occidentali, Nord-Ovest, Toscana, Marche e Puglia. Le temperature di conseguenze tenderanno a calare ovunque.
Seguite gli aggiornamenti…

PREVISIONI

27 GIUGNO 2007 ore 7:34

PREVISIONI PER GIOVEDI 28 GIUGNO: SOLE E CLIMA GRADEVOLE SU TUTTO IL PAESE. POSSIBILI ROVESCI TRA POMERIGGIO-SERA SUL TRIVENETO.
Si attenua sempre più il caldo sul nostro Meridione. Sole sul resto del Paese con brevi rovesci sul Triveneto.


NORD: Mattina serena e soleggiata su tutto il Nord-Ovest. Qualche addensamento possibile sulla Liguria di Levante (specie sulle coste) e alta Lombardia. Nel pomeriggio brevi piovaschi o rovesci in transito sulla Valtellina, rilievi lombardi e localmente pedemontane antistanti. Sole e caldo sulle restanti regioni con qualche nube sulla Liguria orientale. In serata sereno ovunque ma ancora residui piovaschi sulla Valtellina.
Sul Nord-Est mattinata soleggiata soprattutto sulle pianure. Sulle Alpi e Prealpi nubi sparse con qualche piovasco passeggero. Nel pomeriggio rovesci anche localmente temporaleschi sui rilievi e Alto Adige; passeggeri anche tra Trentino e alto Friuli. Sole e caldo altrove. In serata rovesci in possibile sconfinamento alle pianure del Friuli; deboli o rari altrove.
Temperature massime comprese tra i 24-28°C. Minime intorno agli 11-16°C. Venti moderati da quadranti occidentali sulla Liguria e Corsica; deboli altrove con locali rinforzi da S sull’alto Adriatico nel pomeriggio.
Mari ancora mossi o molto mossi sul ligure; poco mossi altrove.

CENTRO: Giornata calda e serena su tutte le regioni. Soltanto sulla Sardegna meridionale saranno possibili locali addensamenti che renderanno a tratti i cieli grigi ma senza fenomeni. Qualche nube passeggera anche sull’alta Toscana.
Temperature massime comprese tra i 24-28°C. Minime intorno ai 14-19°C. Venti moderati da W sulla Sardegna, Tirreno e coste tirreniche; deboli con locali rinforzi altrove.
Mari poco mossi, localmente mossi sulla Sardegna.

SUD: Giornata calda e soleggiata su quasi tutte le regioni. Tuttavia sulla Sicilia, Calabria e bassa Campania saranno probabili addensamenti sparsi e localmente compatti, specie verso sera quando i cieli potrebbero risultare nuvolosi ma innocui sui versanti tirrenici.
Temperature massime comprese tra i 26-30°C con punte di 30-33°C sulla Puglia, localmente fin verso i 35°C sulle zone interne siciliane. Minime intorno ai 20-23°C. Venti deboli con rinforzi al mattino da N sul basso Adriatico e Jonio. In giornata rinforzi saranno possibili anche sulla Sicilia mentre si attenueranno altrove.
Mari generalmente poco mossi

CRONACA METEO

27 GIUGNO 2007 ore 7:31

LA DESERTIFICAZIONE

La desertificazione è il processo di degradazione del suolo causato da numerosi fattori, tra cui variazioni climatiche e attività umane.
La desertificazione spesso ha origine dallo sfruttamento intensivo della popolazione che si stabilisce nel territorio per coltivarlo oppure dalle necessità industriali e di utilizzo per il pascolo.

ANALISI E STUDI

La comunità internazionale ha da tempo riconosciuto la desertificazione come uno dei maggiori problemi economici, sociali e ambientali in vari paesi del mondo. La desertificazione infatti riduce drammaticamente la fertilità dei suoli e, di conseguenza, la capacità di un ecosistema, seppur in origine desertico o semi-desertico, di produrre servizi.
Secondo la Convenzione sulla Diversità Biologica i servizi degli ecosistemi sono da considerarsi elementi essenziali per la vita di una comunità sia in paesi industrialmente avanzati sia, e forse in maniera anche maggiore, in paesi in via di sviluppo.

I servizi degli ecosistemi sono generalmente descritti in:
Servizi di fornitura: ad es. cibo, acqua, legno e fibre;
Servizi di regolazione: ad es. stabilizzazione del clima, assetto idrogeologico, barriera alla diffusione di malattie, riciclaggio dei rifiuti, qualità dell'acqua;
Servizi culturali: ad es. i valori estetici, ricreativi e spirituali;
Servizi di supporto: ad es. formazione di suolo, fotosintesi, riciclo dei nutrienti.
Nel 1977 la Conferenza delle Nazioni Unite sulla Desertificazione (UNCOD, dall'inglese United Nations Conference on Desertification) adottò il «Piano d'Azione per Combattere la Desertificazione» (PACD, dall'inglese Plan of Action to Combat Desertification).
Nonostante gli sforzi compiuti per la realizzazione di questo piano, uno studio dell'UNEP del 1991 concluse che, malgrado si possano registrare alcuni esempi localizzati di successo, il processo di degrado della terra in zone aride, semi-aride e subumide si era generalmente intensificato. Le attività specifiche di questo piano prevedevano, fra le altre, la creazione di filari di alberi, spesso eucaliptus o altre specie aliene alla flora del paese, per frenare l'avanzata del deserto.
Il concetto di desertificazione si è quindi progressivamente evoluto nel corso degli anni nel tentativo di definire un processo che, seppur caratterizzato da cause locali, sta sempre più assumendo la connotazione di un problema globale.
Al «Summit di Rio» si decise inoltre di istituire un "Comitato di Negoziazione Intergovernativo" per preparare, entro il giugno del 1994, una convenzione per combattere la desertificazione in quei paesi che soffrono di gravi siccità, particolarmente in Africa. Il 17 giugno 1994, a Parigi, la UNCCD - United Nations Convention to Combat Desertification in Countries experiencing Serious Drought and/or Desertification, Particularly in Africa (Convenzione per Combattere la Desertificazione in quei Paesi che soffrono di Gravi Siccità, particolarmente in Africa) fu adottata.
La Convenzione è entrata in vigore nel dicembre del 1996, 90 giorni dopo la ratifica del cinquantesimo paese. Ad oggi, la Convenzione conta 191 Paesi e la prima Conferenza delle Parti si tenne nell'ottobre del 1997 a Roma.

CAUSE

Le cause che maggiormente contribuiscono al processo di desertificazione sono molte e complesse e comprendono, oltre alle classiche attività di deforestazione, sovrapascolo, cattive pratiche di irrigazione e, più genericamente pratiche di uso del suolo non sostenibili, anche alcuni complessi meccanismi relativi al commercio internazionale.
È però interessante notare che la UNCCD ammette che anche alcuni parametri sociali e politici contribuiscono significativamente al processo di desertificazione delle terre, fra questi il livello di povertà e l'instabilità politica. La Convenzione cerca quindi di promuovere azioni locali, possibilmente con idee nuove ed approcci innovativi, e che beneficino di partenariato internazionale. Questo perché i cambiamenti da effettuare sono sia a livello locale che internazionale.

ZONE INTERESSATE DAL FENOMENO

La desertificazione interessa particolarmente zone dell'Africa confinaniti con il Sahara che si espande e con i deserti in Arabia e della zona mediorientale.
Altre zone a rischio di desertificazione sono: la parte occidentale dell'America del Nord e di quella del Sud. Anche il deserto australiano è in espansione.
In Italia, sono interessate da questo fenomeno in particolare le Regioni Sicilia, Sardegna, Puglia e Calabria.
A cura di WIKIPEDIA

CRONACA METEO

27 GIUGNO 2007 ore 7:25

STATO DEL PIANETA
La scarsità d'acqua in aumento minaccia la sicurezza alimentare della Cina.


Un rapporto poco diffuso a Pechino rivelava, a metà agosto, che la situazione idrica della Cina è molto più drammatica di quanto si pensi. Le falde acquifere della Cina settentrionale, che produce più della metà del grano cinese e un terzo del suo mais, si stanno abbassando più velocemente di quanto si credesse.

L’eccessivo pompaggio dell’acqua ha svuotato le falde acquifere, riducendo la quantità d’acqua che può essere pompata; questa non riesce ad essere sostituita dall’acqua piovana, ed obbliga a scavare pozzi profondi che raggiungono le falde acquifere, le quali, a loro volta, non riescono a riformarsi.

Lo studio, condotto dall’Istituto di Monitoraggio Geologico Ambientale (GEMI) di Bejing, riporta che sotto la Provincia di Heibei, nel cuore della pianura settentrionale della Cina, il livello medio della profondità dell’acqua si è abbassato di 2,9 metri nel 2000. Vicino ad altre città, si è abbassato di 6 metri.
He Qingcheng, capo della squadra di monitoraggio delle falde del GEMI, crede che la situazione idrica che si sta deteriorando così velocemente dovrebbe meritare molta più attenzione. Egli sostiene che con lo svuotamento delle falde acquifere profonde sotto la pianura settentrionale della Cina, la regione sta perdendo la sua ultima riserva idrica - la sua unica salvezza.
La sua preoccupazione si ritrova in un nuovo rapporto della Banca Mondiale, che dice: “I pozzi scavati intorno a Bejing ora devono raggiungere la profondità di 1.000 metri prima di trovare l’acqua, ed è un costo che si aggiunge agli altri.” Con un linguaggio forte, inusuale per la Banca Mondiale, prevede “conseguenze catastrofiche per le generazioni future”, a meno che l’uso e le scorte d’acqua non siano riequilibrati rapidamente.

Un altro segnale della gravità della situazione idrica nella pianura settentrionale della Cina è dato dalla frenesia con cui si scavano pozzi negli ultimi anni. Alla fine del 1996, le cinque provincie della pianura settentrionale della Cina - Heibei, Henan, Shandong e le città delle provincie di Bejing e di Tianjin - avevano 3,6 milioni di pozzi, di cui la maggior parte servivano per l’irrigazione.

Nel 1997 ben 99.000 pozzi furono abbandonati, perché vuoti. Furono scavati altri 221.900 pozzi. La ricerca disperata d’acqua in Cina è evidente, dal momento che si continuano a scavare pozzi in profondità.
La metà settentrionale della Cina si sta prosciugando. La richiesta d’acqua ai tre fiumi che scorrono verso est nella piana settentrionale della Cina - l’Hai, il fiume Giallo e lo Huai - è eccessiva, tanto che i tre fiumi diventano secchi nella stagione secca, talvolta per lunghi periodi. Nei primi anni ’80 la portata del fiume Giallo nella provincia di Shandong - l’ultima delle otto provincie attraverso la quale il fiume Giallo scorre nel suo flusso verso il mare, e la provincia cinese che produce più grano - si è ridotta da 40 miliardi di metri cubi (1 metro cubo = 1 tonnellata) all’anno a 25 miliardi di metri cubi durante gli anni ’90.
Mentre le falde acquifere si abbassano, le sorgenti si prosciugano, i torrenti non scorrono più, i fiumi sono in secca e i laghi spariscono. Un tempo la provincia di Heibei aveva 1.052 laghi. Ne rimangono solo 83. La mancanza d’acqua nella piana settentrionale della Cina e l’uso eccessivo delle scorte sostenibili sono più di 40 miliardi di tonnellate all’anno. Al momento si supplisce a questa mancanza con le miniere d’acqua nel sottosuolo, ma quando le falde acquifere sono prosciugate e non si può più scavare nel sottosuolo, le scorte d’acqua diminuiranno molto. Nel bacino del fiume Hai - dove l’industria e le città, incluse Pechino e Tianjin, ora hanno la priorità - l’agricoltura che utilizza l’irrigazione potrebbe scomparire entro il 2010, facendo un passo indietro nella direzione dell’agricoltura basata sulla pioggia, meno produttiva.

Tra ora e il 2010, quando si prevede che la popolazione cinese sarà cresciuta di 126 milioni di persone, la Banca Mondiale prevede che la domanda d’acqua da parte delle città dell’intero paese aumenterà da 50 miliardi di metri cubi a 80 miliardi, pari a una crescita del 60%. Nel frattempo la richiesta d’acqua per l’industria aumenterà da 127 miliardi di metri cubi a 206 miliardi, pari a una crescita del 62%.

Con l’acqua che vale 70 volte di più che nell’industria e nell’agricoltura, i coltivatori perdono quasi sempre nei confronti delle città. Mentre le falde acquifere continuano ad abbassarsi, i costi del pompaggio aumentano e renderanno l’acqua del sottosuolo troppo cara perché i coltivatori la possano usare per l’agricoltura.
Oltre alla diffusa scarsità idrica, molte forze ambientali ed economiche stanno riducendo la produzione cinese di grano. I coltivatori cercano di massimizzare le loro entrate dai piccoli appezzamenti di terra, coltivando per esempio frutta e verdura, che valgono più del grano.
La Cina sta lottando strenuamente dal 1994 per rimanere autosufficiente nella produzione del grano. Lo ha fatto alzando i prezzi molto al di sopra del livello del mercato mondiale, arando molto e contribuendo così a formare il più grande bacino di polvere al mondo, e pompando oltremodo le falde acquifere sotto la pianura settentrionale della Cina.

La combinazione di vari fattori, quali i prezzi deboli, le falde acquifere che si abbassano e una forte siccità, hanno fatto scendere il raccolto di grano a 335 milioni di tonnellate, rispetto al raccolto limite di 392 milioni di tonnellate del 1998. Tutto ciò farà diminuire il consumo previsto di 46 milioni di tonnellate. L’emergenza di questo deficit - il più ampio nella storia della Cina -, aggiunto al deficit dell’anno scorso di 34 milioni di tonnellate, fa sorgere degli interrogativi circa la futura sicurezza alimentare.

Tali scarsità ravvicinate di produzione di grano di questi ultimi due anni, in un momento in cui l’importazione è trascurabile, hanno ridotto le scorte a circa 81 milioni di tonnellate. Con una disponibilità di scorte così esigua un altro raccolto scarso nel 2002 indurrebbe la Cina ad importare grandi quantità di grano per arrestare la crescita dei prezzi.
L’importazione cinese di grano potrebbe aumentare velocemente, come dimostra l’esperienza recente con i semi di soia. Quando i prezzi calmierati del grano crebbero nel 1994, le risorse furono spostate dai semi di soia - il quarto raccolto del paese dopo il frumento, il riso e il mais. Il risultato fu che il raccolto di semi di soia diminuì del 6% dal 1994, mentre la domanda raddoppiò. Con un cambiamento repentino la Cina è passata da un’esportazione minima di semi di soia nel 1993 all’importazione più ampia del mondo nel 2001, importando 14 milioni di tonnellate dei 30 milioni che consuma.
Se la Cina dovesse avere un’altra annata di raccolto scarso di grano nel 2002, sarà probabilmente obbligata a importare molto più dei 7 milioni di tonnellate di frumento e dei 5 milioni di tonnellate di mais che deve promettere di importare se entra nell’Organizzazione Mondiale del Commercio alla fine del 2001, come previsto.
Con le falde acquifere che si stanno prosciugando, la Cina sta cercando di rendere uguale la quantità d’acqua che si utilizza a quella delle scorte. Ha di fronte tre strade diverse: conservazione dell’acqua, deviazione dell’acqua dal sud del paese al nord, e importazione di grano. La deviazione dell’acqua dal sud al nord per trasportare l’acqua dal bacino del fiume Yangtze costerà decine di miliardi di dollari e costringerà centinaia di migliaia di persone a spostarsi. Un investimento pari a questo fatto nell’utilizzazione migliore dell’acqua per l’industria e in apparecchi casalinghi e per l’irrigazione più efficienti produrrebbe probabilmente più acqua. Dal momento che ci vogliono 1.000 tonnellate d’acqua per produrre una tonnellata di cereali, importare grano è il modo migliore per importare acqua.

A prescindere dalla decisione che prenderà, se concentrarsi solo sulla conservazione oppure fare anche una deviazione dal sud al nord, la Cina dovrà, quasi sicuramente, rivolgersi al mercato mondiale per l’importazione di grano. Se importasse anche solo il 10% del suo bisogno di grano - 40 milioni di tonnellate - diventerebbe in un sol giorno la maggiore importatrice di grano, scatenando grandi tensioni sul mercato delle importazioni e facendo salire i prezzi mondiali. Se ciò accadesse, non avremmo bisogno di leggerlo sui giornali: ce ne accorgeremmo alle casse dei supermercati.
A cura di WWF

martedì, giugno 26, 2007

ULTIMA NOTIZIA

26 GIUGNO 2007 ore 20:30

SICILIA: CALDO RECORD E ENERGIA A SINGHIOZZO


Sicilia ancora, per il secondo giorno, nella morsa del caldo. Con la colonnina di mercurio che si e' mantenuta sopra i 40 gradi. Proprio per la grande afa sono morte tre persone. Una donna di 59 anni, C. A. e' deceduta nel suo appartamento a Palermo. Il corpo senza vita e' stato trovato dal figlio, in uno stabile di via Nuova, in un quartiere residenziale. Gli investigatori sostengono che la donna e' morta per arresto cardiocircolatorio, causato dall'alta temperatura.

E due anziani ultraottantenni sono deceduti a Siracusa probabilmente stroncati da un malore. I due sono stati portati a distanza di pochi minuti l'uno dall'altro al pronto soccorso dell'ospedale Umberto I in condizioni disperate e dopo un po' il loro cuore ha cessato di battere. Uno dei due anziani era ospite di una casa di riposo, mentre l'altro e' stato soccorso dagli operatori del 118 nella sua abitazione. ''Entrambi - ha detto Elino Attardi, responsabile del pronto soccorso dell'ospedale - manifestavano segni di disidratazione delle mucose ed un'attivita' cardiaca pressoche' inesistente oltre a valori della pressione bassissima''.

Domani l'emergenza dovrebbe rientrare. L'ufficio meteo dell'Enav di Roma annuncia che diminuira' di 4-5 punti la temperatura a Catania, dove oggi la colonnina di mercurio ha segnato 41 gradi. Previsto meno caldo anche a Palermo. Dalle 15.30 sono stati effettuati distacchi a rotazione in tutta l'isola. L'azione, hanno spiegato all'Enel, e' stata necessaria per ridurre i consumi ed evitare disservizi piu' gravi. L'autorita' dell'Energia ha avviato un'indagine sui disservizi della rete in seguito ai blackout odierni. Gli incendi, divampati in queste ore, hanno causato pure ''seri danni alla rete di alta tensione gestita da Terna'' ed al cavo che collega l'isola al Continente.

I black-out a singhiozzo hanno lasciato senza corrente elettrica interi quartieri a Palermo, Trapani o Catania e Agrigento anche per diverse ore. Rimaste senza energia elettrica oltre 270 mila famiglie. Secondo la Filcem, il sindacato degli elettrici della Cgil, le sospensioni di energia sono state causate da ''una serie di guasti agli impianti di media e bassa tensione della rete elettrica di Enel Distribuzione''. Anche oggi gruppi di operai della Fiat di Termini Imerese si sono fermati per il troppo caldo negli impianti. Per tutta la giornata centinaia di roghi hanno divampato, appunto, nella provincia di Palermo, Siracusa, Catania. Vasto il fronte del fuoco a Cefalu'.

Danneggiati case, boschi e macchia mediterranea. Le fiamme nella zona industriale di Termini Imerese hanno lambito la centrale elettrica. Due piromani sono stati fermati mentre appiccavano il fuoco in una contrada a Capaci (Palermo) mentre il procuratore di Palermo Francesco Messineo non esclude l'apertura di un' unica inchiesta sugli incendi che sostiene essere ''quasi sempre dolosi''. Complessivamente hanno operato nella sola provincia di Palermo 200 vigili del fuoco, con tutti i mezzi disponibili, circa 110.
ANSA.

ULTIMA NOTIZIA

26 GIUGNO 2007 ore 19:26

CALDO: TERNA, ENEL DISTACCHI A ROTAZIONE LUCE SICILIA

Terna ha dato disposizioni ad Enel Distribuzione di procedere a interruzioni di elettricita' a rotazione in Sicilia a partire dalle 15:30. Lo ha reso noto l'Enel.

Terna ha dato disposizioni ad Enel Distribuzione di procedere a interruzioni di elettricita' a rotazione in Sicilia a partire dalle 15:30. Lo ha reso noto l'Enel.

BLACK OUT ELETTRICI E INCENDI PIEGANO SICILIA

Il caldo con punte di 42-43 gradi, gli incendi e i black out elettrici dovuti al sovraccarico di consumi stanno piegando la Sicilia, da ieri sferzata da un vento rovente di scirocco, e soprattutto alcune citta'. In numerosi quartieri di Palermo si sono verificati black out elettrici cosi' come ad Agrigento. L'Enel fa un appello alla popolazione affinche' limiti i consumi di energia, ma intanto gli stop di energia hanno mandato in tilt a Palermo impianti semaforici con conseguenti ingorghi e incidenti e hanno messo in ginocchio un' intera citta' soffocata dal caldo e da nuvole di fumo provocate da incendi sulle colline e i monti che la sovrastano. I frigoriferi e i refrigeratori di salumerie, ristoranti, supermarket, bar si sono spenti e sono a rischio tonnellate di alimenti considerata la temperatura dell'aria che, come ieri, supera i 40 gradi.

A causa dell'energia elettrica che va e viene a singhiozzo vengono interrotti anche i collegamenti bancari, postali, delle agenzie di viaggio. Gli ascensori di diversi edifici si sono fermati e vi sono state alcune richieste di aiuto da parte di persone rimaste intrappolate. Anche oggi gruppi di operai della Fiat di Termini Imerese si sono fermati per il troppo caldo negli impianti. Lo scirocco ha spinto in alcuni reparti di montaggio dello stabilimento il fumo provocato da roghi che si sono sviluppati nel monte San Calogero, alle spalle della zona industriale. Gli incendi divampano in tutta la provincia: si allarga il fronte del fuoco a Cefalu', che distrugge case, boschi e macchia mediterranea, e le fiamme nella zona industriale di Termini Imerese hanno lambito la centrale elettrica: uno dei moduli e' stato spento.

Due piromani sono stati fermati mentre appiccavano il fuoco in una contrada a Capaci (Pa) mentre il procuratore di Palermo Francesco Messineo non esclude l'apertura di un' unica inchiesta sugli incendi che sostiene essere ''quasi sempre dolosi''. E il prefetto, Giosue' Marino, ha istituito un'unita' di crisi per l'emergenza incendi nella provincia a villa Withaker, sede della prefettura palermitana.

DUE ANZIANI MUOIONO A SIRACUSA

Due anziani ultraottantenni sono morti questa mattina a Siracusa probabilmente stroncati da un malore dovuto al gran caldo. I due sono stati portati a distanza di pochi minuti l'uno dall'altro al pronto soccorso dell'ospedale ''Umberto I'' in condizioni disperate e dopo un po' sono morti per arresto cardiocircolatorio.

Uno dei due anziani era ospite di una casa di riposo, mentre l'altro e' stato soccorso dagli uomini del 118 nella sua abitazione. I medici sembrano avere pochi dubbi sul fatto che a stroncare la vita dei due uomini sia stato il caldo opprimente di questi ultimi giorni. ''Entrambi - ha detto Elino Attardi, responsabile del pronto soccorso dell'ospedale ''Umberto I'' - manifestavano i principali segni: dalla disidratazione delle mucose ad un'attivita' cardiaca pressoche' inesistente oltre a valori della pressione bassissima''.

Oltre ai due anziani stroncati dal caldo oggi al pronto soccorso del principale ospedale della provincia di Siracusa sono giunti, soccorsi da personale del 118 che li ha trovati riversi per strada privi di sensi, altri tre anziani che hanno accusato malori mentre stavano camminando. ''E' indispensabile che, in giornate simili, gli anziani tra le 10 e le 18 stiano in casa al riparo - ha aggiunto Attardi - cosi' come e' indispensabile per questi soggetti a rischio bere almeno due litri di acqua al giorno ed effettuare pasti, magari a base di frutta e verdura, frequenti anche se contenuti''.

DONNA TROVATA MORTA IN CASA A PALERMO

Una donna di 59 anni, C. A. e' stata trovata morta nel suo appartamento dal figlio, in uno stabile di via Nuova, a Palermo. Gli investigatori, considerato che la donna sarebbe morta per arresto cardiocircolatorio, ipotizzano che la causa possa essere stata l'alta temperatura.
ANSA.

ULTIMA NOTIZIA

26 GIUGNO 2007 ore 13:43

VENTI FORTI oltre i 70-100 km/h attesi fino a domani sulla Liguria (specie a largo), Corsica e nord Sardegna. Rischio mareggiate sulle coste e mari agitati. VIETATA la navigazione da sport

ULTIMA NOTIZIA

26 GIUGNO 2007 ore 13:10

Resiste ancora il caldo sulle regioni Meridionali; ecco alcuni valori di pochi minuti fa:
Catania 40.1°, Palermo-Boccadifalco 39.6°, Sigonella 39.4°, Crotone 39° Amendola 39°, Grottaglie 38° Palermo-Punta Raisi 37.9°, Lamezia Terme 37.7° Lecce 37.6° , Gioia del Colle 37.6°, Messina 37.0°, Cozzo Spadaro 36.2°, Pantelleria 36°, Trapani-Birgi 35.8° e Gela 35.2°. Al Centro si registrano valori intorno ai 29-33°C, mentre al Nord non si superano i 28-31°C.

ULTIMA NOTIZIA

26 GIUGNO 2007 ore 13:06

A partire da questo pomeriggio e fino alla notte attesi rovesci e temporali anche localmente intensi sul Trentino orientale, alto Friuli e Alpi Carnie. Sul resto del Paese clima sereno e caldo con occasionali rovesci sull'Appennino e zone interne del Lazio, Abruzzo e Puglia. Venti moderati o forti da W-NW sul Ligure e Tirreno con mari mossi o molto mossi. Foehn sulle pedemontane del Nord-Ovest ed Emilia-Romagna.

ULTIMA NOTIZIA

26 GIUGNO 2007 ore 13:01

INCENDI, SITUAZIONE CRITICA IN SICILIA


Il caldo con punte di 42-43 gradi, gli incendi e i black out elettrici dovuti al sovraccarico di consumi stanno piegando la Sicilia, da ieri sferzata da un vento rovente di scirocco, e soprattutto alcune città. In numerosi quartieri di Palermo si sono verificati black out elettrici così come ad Agrigento. L'Enel fa un appello allapopolazione affinché limiti i consumi di energia, ma intanto gli stop di energia hanno mandato in tilt a Palermo impianti semaforici con conseguenti ingorghi e incidenti e hanno messo in ginocchio un' intera città soffocata dal caldo e da nuvole di fumo provocate da incendi sulle colline e i monti che la sovrastano. I frigoriferi e i refrigeratori di salumerie, ristoranti, supermarket, bar si sono spenti e sono a rischio tonnellate di alimenti considerata la temperatura dell'aria che, come ieri, supera i 40 gradi. A causa dell'energia elettrica che va e viene a singhiozzo vengono interrotti anche i collegamenti bancari, postali, delle agenzie di viaggio.

Gli ascensori di diversi edifici si sono fermati e vi sono state alcune richieste di aiuto da parte di persone rimaste intrappolate. Anche oggi gruppi di operai della Fiat di Termini Imerese si sono fermati per il troppo caldo negli impianti. Lo scirocco ha spinto in alcuni reparti di montaggio dello stabilimento il fumo provocato da roghi che si sono sviluppati nel monte San Calogero, alle spalle della zona industriale. Gli incendi divampano in tutta la provincia: si allarga il fronte del fuoco a Cefalù, che distrugge case, boschi e macchia mediterranea, e le fiamme nella zona industriale di Termini Imerese hanno lambito la centrale elettrica: uno dei moduli è stato spento. Due piromani sono stati fermatio mentre appiccavano il fuoco in una contrada a Capaci (Pa) mentre il procuratore di Palermo Francesco Messineo non esclude l'apertura di un' unica inchiesta sugli incendi che sostiene essere "quasi sempre dolosi". E il prefetto, Giosué Marino, ha istituito un'unità di crisi per l'emergenza incendi nella provincia a villa Withaker, sede della prefettura palermitana.
ANSA.

ULTIMA NOTIZIA

26 GIUGNO 2007 ore 12:58

Temperatue massime registrate ieri in Calabria; a cura della Protezione Civile
Botricello +43,4°C; Bovalino Marina +43,7°C; Crotone +43,1°C; C; Rosarno +42,4°C; Reggio Calabria +41,5°; Vibo Valentia +39,9°C; ma la più alta rimane Soverato Marina (CZ) con +44,4°C. Ecco le minime: grazie a venti caldi da sud Catanzaro ha avuto una minima di +31,8°C, con massima a +41,3°C, mentre Cropalati (CS), è passata da una minima di +33,3°C ad una massima di +41,3°C.

Temperature massime registrate ieri in Basilicata
Punte di 42/43°C sono stati rilevati su alcune località Lucane.
Metaponto +43,2°C; Tursi +43,1°C; Pisticci +43,6°C; Matera nord +42,8°C; Lavello +42,3°C; Bernalda +42,5°C; Policoro +42,1°C; Grottole +41,8°C; Novasiri +41,6°C e Montalbano +41,4°C.

ULTIMA NOTIZIA

26 GIUGNO 2007 ore 7:49

CALDO: NOTTE DI INCENDI E BLACH OUT A PALERMO
Non si attenua a Palermo il caldo rovente che da ieri mattina soffoca la città e che anche durante la notte scorsa ha alimentato diversi incendi, due dei quali di vaste proporzioni sono ancora in corso: stanno divampando su monte Pellegrino, e in provincia su monte San Calogero a Termini Imerese.

È stato richiesto l’intervento dei Canadair per contenere il fronte delle fiamme. Nella notte ha bruciato anche la vegetazione sull’autostrada Palermo-Catania tra Buonfornello e il vicino agglomerato industriale. Il caldo ha causato anche il ripetersi di interruzioni dell’energia elettrica a singhiozzo in varie zone di Palermo, come la Noce, il quartiere Monte Pellegrino, via dei Nebrodi, la borgata di Mondello.
AGI

IN PRIMO PIANO

26 GIUGNO 2007 ore 7:46

TORNA LA VERA ESTATE SULL'ITALIA. NEI PRIMI GIORNI DI LUGLIO PROBABILE FORTE PEGGIORAMENTO TEMPORALESCO AL NORD…

Ebbene sì, la vera Estate potrebbe nuovamente salire in Cattedra con le sua giornata soleggiate, calde (non troppo) e poco instabili; ottime per il mare, la campagna e il mare. Non voglio dire che in questi giorni non è accaduto tutto questo ma il Sud purtroppo ha visto giornate di vero inferno e i malesseri e i disagi fisici non sono mancati a nessuno!. A partire da domani o meglio ancora da Mercoledì 27 la gobba africana tenderà a ritirarsi verso l'Africa, lasciano il Meridione libero da temperature elevate e da venti caldi. Anche il Nord vedrà una lieve diminuzione termica e per quanto riguarda le Alpi la sorpresa temporalesca non dovrebbe mancare nelle ore più calde.
L'occhio cade però nei primi giorni di Luglio (1-2) quando un fronte freddo dalla Francia potrebbe investire tutto il Nord Italia, provocando un serio peggioramento temporalesco e fenomeni localmente violenti sul Nord-Ovest e Alpi Precipitazioni che tenderanno poi nei giorni seguenti a guadagnare terreno anche sul Centro e parte del Sud. Le temperature tenderanno a calare di alcuni gradi, portandosi localmente sotto media su alcune regioni Settentrionali. Il Centro-Sud non vedrà invece nessun cambiamento nel campo termico a parte qualche diminuzione sull'Appennino e zone interne. Situazione che dovrà essere tenuta sotto controllo nei prossimi giorni per la possibilità di fenomeni particolarmente forti. Al momento le probabilità di accadimento sono oltre il 60%.

A LUNEGO TERMINE?
NON sono previste ondate di caldo sull'Italia per almeno 15 giorni ma è probabile che l'Anticiclone delle Azzorre posso farci visita a partire dalle giornate del 5-6 Luglio. Le temperature guadagneranno alcuni grandi ma non arriveranno di certo a valori africani come questi giorni!. Il Nord sarà comunque sempre sotto a correnti più fresche con rischio di temporali sui monti...
SEGUITE GLI AGGIORNAMENTI

ULTIMA NOTIZIA

26 GIUGNO 2007 ore 7:41

GRAN BRETAGNA: TRE MORTI PER IL MALTEMPO

Tre persone hanno perso la vita e centinaia sono rimaste bloccate sui tetti delle loro abitazioni nel nord dell'Inghilterra a causa delle inondazioni che hanno colpito la zona. Il corpo di un giovane, morto probabilmente per annegamento, e' stato scoperto dalla polizia di Sheffield. Un uomo di 68 anni e' invece stato travolto mentre tentava di uscire dalla sua macchina. Un 28enne ha infine perso la vita a Hull dopo essere caduto in un fossato allagato. Decine gli interventi dei vigili del fuoco. In 24 ore sono caduti circa 50 mm di pioggia.
AGR

PREVISIONI

26 GIUGNO 2007 ore 7:42

PREVISIONI PER MERCOLEDI 27 GIUGNO: SOLEGGIATO SU TUTTO IL PAESE CON VENTI SOSTENUTI DA OVEST SUI MARI SETTENTRIONALI. POSSIBILI INSTABILITA’ POMERIDIANA SUL TRIVENETO
La bella notizia del giorno saranno le temperature al Centro-Sud che tenderanno a calare su valori quasi nella norma, dimenticando i 40°C dei giorni precedenti! Sul resto del Paese il calma sarà soleggiato e gradevole a parte qualche incertezza sul Triveneto.


NORD: Mattina serena e soleggiata su tutto il Nord-Ovest. Qualche addensamento possibile sulla Liguria di Levante, Savoia e rilievi occidentali. Oltralpe non sono comunque esclusi brevi piovaschi. Nel pomeriggio sole e clima caldo sulle pianure. Un po’ di nubi guadagneranno le Alpi e soliti addensamenti resisteranno sulla Liguria di Levante. Qualche pioggia sui versanti svizzeri. In serata sereno ovunque; poco nuvoloso sui rilievi.
Sul Nord-Est mattinata soleggiata su tutte le regioni. Soltanto sui rilievi alpini saranno presenti alcuni addensamenti ma innocui. Nel pomeriggio formazione di instabilità sulle zone alpine con rischio di rovesci e qualche temporale. Brevi acquazzoni attesi anche sul Trentino e Friuli. Sole e clima caldo altrove. In serata sereno sulle pianure e Prealpi. Nuvoloso con piovaschi sul Trentino e Friuli; migliora nella notte.
Temperature massime comprese tra i 24-29°C. Minime intorno ai 10-15°C. Venti moderati da W sulla Liguria e alta Toscana; deboli altrove.
Mari molto mossi sulla Liguria; poco mossi altrove.

CENTRO: Giornata soleggiata e calda su tutte le regioni. Nel corso del pomeriggio possibili velature o locali addensamenti in formazione sull’Appennino toscano e marchigiano ma senza fenomeni. In serata ritorno alla normalità.
Temperature massime comprese tra i 24-28°C. Minime intorno generalmente moderati sulla Sardegna, Tirreno e coste tirreniche; deboli altrove.
Mari da poco mossi a mossi ma con moto ondoso in diminuzione proseguendo verso sud.

SUD: Giornata soleggiata e caldo su tutto il Meridione. Al mattino possibili addensamenti sulla Puglia e Calabria Jonica in dissolvimento con il trascorrere delle ore.
Temperature massime comprese tra i 25-30°C con qualche punta di 31-33°C tra Sicilia e Puglia, NON oltre. Minime intorno 18-24°C. Venti deboli o al più moderati con qualche rinforzo nella notte sullo Jonio dai quadranti settentrionali.
Mari poco mossi; mossi sul Canale di Sardegna.

ASTRONOMIA

26 GIUGNO 2007 ore 7:32

PIANETI DI DIAMANTI

Pianeti fatti di composti al carbonio, inclusi i diamanti, potrebbero abitare l'universo. È quanto hanno annunciato alcuni astronomi della Princeton University e del Carnegie Institute of Washington lunedì scorso. A differenza della Terra, di Marte, Venere, che sono composti per lo più di silicati, i pianeti basati sul carbonio consisterebbero di grafite e carburo.

Le alte pressioni interne forcerebbero la grafite in spessi strati di diamante. La suggestiva teoria è basata sul fatto che alcuni pianeti di altri sistemi solari sono stati trovati estremamente vicini alle loro stelle, e una composizione di carbonio aumenterebbe le loro probabilità di sopravvivenza rispetto ai silicati.

La teoria si basa anche sull'analisi di molteplici meteoriti caduti sulla Terra che contengono in quantità composti di carbonio e perfino, occasionalmente, nanodiamanti. È la prova che da qualche parte nell'universo si formano corpi basati sul carbonio.
A cura di ECPLANET

ASTRONOMIA

26 GIUGNO 2007 ore 7:29

UN PIANETA DI GHIACCIO BOLLENTE

Un team di astronomi europei, diretti dal dottor Michaël Gillon dell'Università di Liegi, ha localizzato un pianeta extrasolare che orbita attorno alla stella nana GJ 436. Il pianeta, situato a 30 anni luce da noi, ha un diametro di 50mila chilometri, una massa 22 volte superiore a quella del nostro pianeta ed è costituito prevalentemente da acqua.

Nel quadro della cooperazione ESO, il nuovo pianeta è stato osservato dai ricercatori dell'osservatorio svizzero St-Luc, successivamente dai loro colleghi israeliani del Wise Observatory e dagli astronomi dell'osservatorio Euler, gestito in Cile dalla prestigiosa Università di Ginevra.
Gli astronomi ipotizzano che questo pianeta potrebbe avere le medesime connotazioni dei pianeti Nettuno e Urano, ovvero possedere uno strato di gas leggeri; oppure essere costituito di acqua, come alcuni satelliti di Giove. Inoltre, siccome questo pianeta è situato in prossimità alla sua stella (a soli 4 milioni di chilometri) le temperature della sua superficie potrebbero superare i 300 gradi, sicché l'acqua si troverebbe sotto forma di vapore. All'interno del pianeta però, dove la pressione raggiunge intensissimi livelli, le connotazioni dell'acqua dovrebbero avvicinarsi a stati che sul nostro pianeta sono stati raggiunti esclusivamente nel corso di esperimenti di laboratorio.

Gli stati posseduti dall'acqua – spiega il dottor Frédéric Pont – sono una dozzina, solo uno di essi è il ghiaccio. Nel momento in cui le pressioni raggiungono livelli molto elevati l'acqua passa a stati solidi più densi del ghiaccio e dell'acqua liquida, probabilmente in forme conosciute come ‘ghiaccio VII' e ‘ghiaccio X'. Il carbone, per fare un altro esempio, si trasforma in diamante. Gli astronomi sostengono che il ghiaccio in questi stati solidi all'interno del pianeta di GJ 436 raggiungerebbe temperature molto elevate, svariate centinaia di gradi.
A cura di ECPLANET

ATMOSFERA VIOLENTA

26 GIUGNO 2007 ore 7:24

COME SI TRASFORMA UN URAGANO
Gli scienziati iniziano a capire come un uragano si trasforma in un mostro

Nell'Atlantico sono chiamati uragani, nel Pacifico occidentale tifoni, nel resto de mondo cicloni tropicali, ma dovunque si manifestino queste tempeste, le forze che determinano la trasformazione di un uragano in un mostro sono oggi un po’ meno misteriose.

Gli scienziati della NASA hanno scoperto che particolari nubi chiamate “hot towers” forniscono degli indizi per determinare la forza e l'intensità futura degli uragani. Le “hot towers” sono nuvole di pioggia alte come grattacieli che si formano all'interno di molti uragani. Mentre l'uragano si estende su centinaia di miglia, le “hot towers”, alte e sottili, interessano una regione che non supera le due miglia. Inoltre, una singola “hot tower” vive non più di un'ora, mentre l'uragano di cui fa parte può sopravvivere per più di una settimana. “Le hot towers” sono di piccole dimensioni ma sembra che possano alterare il destino dei grandi uragani” dice Owen Kelley, ricercatore della NASA.

Possono innalzarsi fino alla parte estrema della troposfera, lo strato più baso dell'atmosfera, a circa 9 miglia sopra i tropici. Una “hot tower” particolarmente alta fu quella che si formò nell'uragano Bonnie nell'agosto del 1998, quando Bonnie si intensificò, alcuni giorni prima di colpire il North Carolina e di causare tre decessi e danni per un miliardo di dollari, come afferma il National Hurricane Center del NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration).

L'aria calda tende a salire e queste torri sono chiamate “calde” perché si sviluppano in altezza a causa di una grande quantità di calore, chiamato calore latente. Quest'ultimo viene rilasciato dal vapore acqueo mentre si condensa e diventa liquido.

Le “hot towers” furono scoperte da Joanne Simpson, una delle prime donne meteorologo a studiare gli uragani negli anni 50. Servendosi di fotografie tradizionali e delle allora avanguardistiche osservazioni radar, la Simpson contò e misurò le “hot towers” che si formavano nei cicloni tropicali. Il suo lavoro pionieristico dimostrò che le hot towers fanno aumentare le possibilità che si formi un nuovo ciclone tropicale.

Continuando il lavoro della Simpson, Owen Kelley del Goddard Space Flight Center della NASA e John Stout della George Mason University fecero una statistica globale molto particolare sul manifestarsi delle hot towers nei cicloni tropicali, scoprendo che quando nell'occhio di un ciclone si forma una hot tower ci sono il doppio delle possibilità che questo si intensifichi nelle sei ore seguenti.

I due studiosi hanno presentato questa scoperta in occasione dell'incontro annuale della American Meteorological Society di gennaio 2004 a Seattle, Washington. “Prevedere la formazione di un ciclone tropicale non basta. Vogliamo migliorare la nostra capacità di prevedere l'intensità della tempesta e i danni che questa provocherebbe se raggiungesse la costa”. Il satellite utilizzato nella missione TRMM (finalizzata alla misurazione delle precipitazioni tropicali) ha fornito loro i dati per la ricerca. “È l'unico satellite che dispone di raggi X e questo ci da la possibilità di osservare l'interno delle hot towers”, dice Kelley. Nella missione TRMM Stati Uniti e Giappone collaborano allo studio delle precipitazioni tropicali.

Gli scienziati continueranno a raccogliere dati sui cicloni tropicali per migliorare l’affidabilità di queste statistiche e per riuscire a prevedere con maggior precisione quando una tempesta si trasformerà in un mostro.
A cura di ECPLANET
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