giovedì, marzo 01, 2007

IN PRIMO PIANO

1 MARZO ore 19:28

IL PEGGIORAMENTO DELLA PROSSIMA SETTIMA

Nuove conferme da parte dei modelli sul peggioramento atteso sull'Italia a partire dalla prossima settimanta (5-9 Marzo). Per andare nel dettaglio della situazione si dovrà attendere ancora alcuni giorni, ma possiamo con questo articoli già evidenziare giorno per giorno quale evoluzione attenderci. Un peggioramento che a mio avviso avrà caratteristiche prettamente primaverili in una prima fase e autunnali successivamente! Ma andiamo con ordine:

LUNEDI 5 MARZO: peggiora nella seconda parte della giornata sul Nord Italia con prime piogge e rovesci sulla Valle d'Aosta, Piemonte e Lombardia in estensione verso Triveneto. Precipitazini più deboli sulla Liguria e Cuneese. Migliora velocemente nella notte sul Nord-Ovest. Neve sulle Alpi oltre i 1300-1700 metri. Asciutto al Sud con qualche piovasco sulla Toscana e nord Marche. Stabile al Sud.

MARTEDI 6 MARZO: nuovo peggioramento nel corso della giornata sul Nord Italia con piogge sparse, più intense e abbondanti in serata sul Piemonte, Lombardia e Liguria. Neve sulle Alpi i 1300-1600 metri a tratti fin verso i 1000 sui rilievi più settentrionali. Nuvoloso al Centro con qualche piovasco sul Tirreno. Stabile al Sud.

MERCOLEDI 7 MARZO: marcato maltempo con piogge forti ed abbondanti su tutto il Centro-Nord in attenuazione nel corso della serata sul Nord-Ovest. Piogge in estensione anche verso il Meridione. Neve sulle Alpi oltre i 1300-1500 metri.

GIOVEDI 8 MARZO: piogge e piovaschi al Nord, specie sul Triveneto; più asciutto sul Nord-Ovest. Neve sulle Alpi oltre i 1000-1400 metri. Rovesci e temporali intensi al Centro e al Sud, meno intnse e clima più asciutto sulla Puglia. Neve in Appennino oltre i 1400-1500 metri.

CONCLUSIONE: sarà l'occasione per recuperare il deficit idrico su molte regioni del Nord Italia (specie Piemonte occidentale e Liguria di Levante). Non possiamo al momento confermare con certezza questo peggioramento ma possiamo dire che le piogge arriveranno senz'altro e anche decise...
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ULTIMA ORA

1 MARZO ore 19:02

NEVICA IN VALLE D'AOSTA E VERSANTI ESTERI...

Nevica intensamente sulla Valle d'Aosta occidentale, Monte Bianco, Alpi Pennine, Alpi Graie, Alpi Bernesi meridionali e Savoia oltre 1300-1500 metri. Accumulati già 20-30 cm oltre i 2000 metri. Piove invece sulla Svizzera settentrionale ed orientale.

PREVISIONI

1 MARZO ore 13:12

PREVISIONI PER VENERDI 2 MARZO: NEVE SUI VERSANTI ESTERI ALPINI, VENTOSO E SOLEGGIATO ALTROVE. QUALCHE DISTURBO SUL TIRRENO.
Ancora neve domani sui rilievi alpini, specie quelli valdostani. Soleggiato e mite altrove. Qualche piovasco sulla Toscana settentrionale e basso Lazio.


NORD: giornata generalmente serena sulle pianure del Nord-Ovest. Cieli più grigi invece sul Triveneto con locali nebbie in pianura ma in diradamente nel corso della mattinata. Qualche rovescio di pioggia sul Friuli ma in attenuazione. Nuvoloso con sui verdanti alpini esteri con nevicate sparse, più intense ed abbondanti sui crinali occidentali (Savoia, Alpi Bernesi, Monte Bianco). In serata nevicate in lenta attenuazione.
Temperature massime comprese tra i 14-18°C con punte di 19-20°C sulla pianura piemontese. Minime intorno ai 3-5°C ad ovest e 6-10°C ad est.
Venti moderati da NW sulle Alpi e da Libeccio con raffiche violente sul Mar Ligure. Un pò di Foehn sulla pianura piemontese, lombarda ed Emilia Romagna.
Mare poco mosso l'Alto Adriatico, molto mosso o agiato sul Ligure con possibili mareggiate! VIETATE LE USCITE IN BARCA.

CENTRO: giornata soleggiata sulla Toscana, Lazio e coste Adriatiche. Clima più grigio sull'Appennino e zone interne con isolari piovaschi su Firenze, Pisano, Pratese e basso Lazio. Nel corso della giornata ampie schiarite e cessazione dei fenomeni ma con nubi sui settori appenninici.
Temperture massime comprese tra i 13-18°C. Minime intorno ai 7-12°C.
Venti moderati da W con raffiche FORTI sul Tirreno centro-settentrionale.
Mari mossi o molto mossi.

SUD: molta variabilità ma con clima più soleggiato sulla Sicilia e Puglia. Nuvolosità sparsa sul Tirreno con isolari piovaschi sulle coste campane e calabresi, in cessazione nel corso della giornata.
Temperature massime comprese tra i 14-16°C con punte di 18-20°C sulla Sicilia e Puglia. Minime intorno ai 9-13°C.
Venti moderati da W con raffiche tese sul Tirreno e Canale di Sicilia.
Mari mossi o molto mossi.

SCIENZA

1 MARZO ore 9:58

SABATO L'OMBRA DELLA TERRA SPEGNERA' LA LUNA

L’ombra tonda della terra che intacca il disco della Luna piena e in poco più di un’ora lo inghiotte, trasformando il nostro satellite in una sfera color sangue. Poi il graduale arretramento di quell’ombra cupamente rossastra e il ritorno della Luna al suo candido splendore. E’ lo spettacolo che potremo vedere nella notte tra sabato 3 e domenica 4 marzo da tutta l’Europa, dall’Africa e parte dell’Asia.

Era dal 28 ottobre 2004 che non si verificava una eclisse di Luna così favorevole per chi osserva il cielo dall’Italia. Non solo per l’orario, ma anche per il giorno prefestivo e festivo, tutti potranno assistere all’eclisse, persino chi va in discoteca o chi ne esce. Chi poi ha abitudini pantofolaie, non si preoccupi: vale la pena di perdere qualche ora di sonno sabato sera, domenica mattina potrà dormire in pace.
Abbiamo una eclisse totale di Luna quando il nostro satellite attraversa completamente il cono d'ombra formato dalla Terra. Ad ogni lunazione Sole, Terra e Luna si trovano allineate in quest’ordine, ma perché l’eclisse avvenga occorre che la Luna piena si verifichi in prossimità dei nodi, cioè dei punti nei quali il piano dell’orbita lunare interseca quello dell’orbita terrestre, una coincidenza relativamente rara. La Luna appare rossastra in quanto il cono d’ombra proiettato dalla Terra non è del tutto buio ma è un po’ inquinato da luce solare rifratta dall’atmosfera terrestre: l’assorbimento più o meno forte a seconda dei colori fa sì che prevalga la componente rossa. Dalla colorazione e dalla maggiore o minore oscurità dell’ombra è possibile anche ricavare qualche indicazione sulla quantità di polveri in sospensione nell’atmosfera e sull'attività solare.

L’oscurità di una eclisse di Luna si valuta sulla Scala Danjon, che va da 0 (massimo oscuramento) a 4 (eclisse chiara, color arancio).

Ecco gli orari delle fasi principali dell’eclisse:
Inizio Eclisse: 22h 30m
Inizio Totalità: 23h 43m
Massimo dell'Eclisse: 00h 20m
Fine Totalità: 00h 58m
Fine Eclisse: 02h 11m

In provincia di Torino, l’Osservatorio Astronomico di Alpette, gestito dalla Scuola di Astronomia Zagar e diretto da Osvaldo Bartolucci, si aprirà al pubblico alle ore 22: i visitatori potranno così seguire l’eclisse con i telescopi di questo osservatorio della Regione Piemonte. L’ingresso è gratuito ma è necessario prenotare telefonando al numero 0124-819.272, dalle 9,30 alle 12.

L’Unione Astrofili Italiani promuove la manifestazione "Luna Rossa": si potrà seguire l’eclisse su Internet - www.uai.it– con telescopi telecomandati che si trovano in Sicilia.
Altre informazioni sono disponibili su divulgazione.uai.it/ e su astroiniziative.uai.it/, dove sarà possibile consultare l'elenco delle iniziative allestite su tutto il territorio nazionale dalle associazioni astrofili locali.
Piccola curiosità storica: tra le più antiche registrazioni di eclissi di Luna spiccano quelle eseguite nell’antico Egitto sotto il regno di Asses (o Aseth), il faraone che stabilì il calendario egizio. Siamo intorno ak 2782 avanti Cristo.
A cura della STAMPA

CLIMATOLOGIA E CLIMA

1 MARZO ore 9:43

LA TERRA CAMBIA FREQUENZA

Tutto il visibile e l'invisibile vibra in una determinata frequenza perché è energia. Quando lo stato vibrazionale è lento l'energia ci appare densa e tende a solidificarsi. Tuttavia, se osserviamo un solido al microscopia elettronico possiamo osservare che esso vibra sempre di energia; esso non esisterebbe se non vibrasse. Un aumento della velocità di vibrazione corrisponde a una diminuzione della densità dell'energia, come nel caso del ghiaccio che diventa acqua e l'acqua diventa vapore non visibile. Il calore ha determinato un aumento della velocità vibrazionale e il ghiaccio si è liquefatto; l'ulteriore elevazione del calore, e quindi della velocità vibrazionale, ha reso l'acqua ancor meno solida trasformandola in vapore.

Questo principio vale per ogni sostanza solida. Ad esempio, anche il metallo si scioglie nel momento in cui viene sottoposto ad alte temperature a causa del cambiamento del suo stato vibrazionale. Un aumento dello stato vibrazionale corrisponde a un aumento della temperatura. Anche la Terra sta modificando le sue vibrazioni al rialzo, come è dimostrato dall'innalzamento della temperatura. Gli scienziati hanno identificato questo fenomeno già 1991.

Oggi il clima della Terra è fortemente alterato e ciò viene attribuito al “surriscaldamento globale”. Molte correnti scientifiche vogliono, a tutti i costi, far credere all'opinione pubblica che il fenomeno sia causato dall'inquinamento industriale. Gli agenti inquinanti non fanno bene all'ecosistema, ma non sono certo essi la vera causa dell'innalzamento delle temperature. La vera causa del rialzo delle temperature globali è dovuta dall'aumento della frequenza vibrazionale del campo energetico planetario che sta aumentando in maniera esponenziale.

Si tratta della frequenza sonora della Terra che sta aumentando con molta velocità. Essa è la frequenza sonora di base conosciuta con il nome di Risonanza di cavità Schumann, che fu identificata già nel 1899. Dal momento della sua scoperta al 1940 questa frequenza è rimasta inalterata a circa 7,8 hertz o 7 cicli al secondo. L'inizio del suo innalzamento è avvenuto nel 1986-87 e all'inizio del 1996 aveva raggiunto gli 8,6 hertz. Attualmente, secondo recenti stime, il valore della risonanza di cavità Schumann avrebbe già superato i 10 hertz e continuerebbe ad aumentare ulteriormente.
Ma non finisce qui ! L'aumento della risonanza di cavità Schumann è “accompagnato” da un altro fenomeno: la diminuzione del campo magnetico terrestre. Il nostro pianeta è un enorme magnete avente una moltitudine di livelli che ruotano per formare un campo magnetico. L'intensità della densità del campo magnetica è proporzionale alla velocità di rotazione del pianeta. Tanto tempo fa, all'incirca duemila anni fa, l'intensità del campo magnetico terrestre raggiunse il massimo della sua intensità, ma da allora questa intensità è sempre diminuita, man mano che la Terra diminuiva la sua velocità di rotazione. Attualmente il campo magnetico terrestre ha raggiunto una flessione pari al 50 per cento se comparato a quello di 1.500 anni fa. Questo fenomeno, che è destinato ad andare avanti, rientra in un meccanismo del tutto naturale. Per rendere l'idea, un po' come il meccanismo che regola le stagioni, ma assai più complicato e potente.

Secondo il geologo Gregg Braden, tanto tempo fa i Maya ritenevano che il culmine della trasformazione poteva essere raggiunto nel 2012, quando la risonanza magnetica potrebbe toccare i 13 cicli al secondo e il suo campo magnetico potrebbe addirittura assestarsi attorno allo zero. Secondo Gregg Braden, il Punto Zero sarà associato alla quasi totale diminuzione del campo magnetico. Con questi parametri così bassi la Terra cesserà di ruotare. Nonostante ciò, la gravità del pianeta non sparirà in quanto essa è governata da altre leggi, non dalla sua rotazione. Non sarà la prima volta che accadrà una simile trasformazione visto che una cosa simile pare si sia palesata per ben 14 volte negli ultimi 4,5 milioni di anni. L'ultima volta che il fenomeno è esordito risale tra gli 11mila e 13mila anni fa, un'era che molti esperti associano con la fine di Atlantide e l'inizio della ricostruzione dopo il grande cataclisma avvenuto dopo il 10500 a.C.
Esiste un Grande Ciclo di 26mila anni che governa questo processo di trasformazione e tredicimila anni fa ci trovavamo nel mezzo di esso. Ora, questo Grande Ciclo è in dirittura d'arrivo e questo comporterà enormi mutamenti. Gregg Braden non scarta certo la possibilità che il nostro pianeta possa smettere di roteare. Inoltre, da analisi del ghiaccio in Groenlandia e nelle aree polari emerge che probabilmente l'asse terrestre si sia spostato di recente, circa 3.500-3.600 anni fa. Tutte le volte che l'intensità del campo magnetico del nostro pianeta è diminuita, fenomeno che oggi possiamo sperimentare in prima persona, è corrisposto uno spostamento dei poli, ovvero l'inversione del nord e sud magnetico. Gregg Braden sostiene che per alcuni giorni la Terra smetterà di ruotare e poi inizierà a farlo in senso opposto. Se il pianeta smetterà temporaneamente di ruotare avrà una metà illuminata e l'altra metà al buio, E questo fenomeno è descritto migliaia di anni fa dagli antichi. Questo processo lo si può osservare in una barra di ferro quando il flusso di elettricità che la attraversa viene invertito, si ha l'inversione dei poli. Quando la Terra inizierà a ruotare in senso opposto muterà direzione il suo flusso elettrico, e quindi si invertiranno i poli.

Il dottor Brian Desborough sostiene che i media tendono a sminuire, e alla peggio, ignorare molti eventi geofisici. Anch'egli conferma la veloce diminuzione del campo magnetico terrestre che prossimamente raggiungerà lo zero. Anche il servizio geologico degli Stati Uniti conferma queste tesi. L'ente di stato sostiene che ogni 500mila anni il campo magnetico terrestre raggiunge lo zero per poi riformarsi lentamente. Questa transazione causerà epocali trasformazioni geologiche, cataclismi terrestri, eruzioni esplosive dei vulcani, ecc., a causa del temporaneo blocco della rotazione del pianeta. Colleghi di Brian Desborough affermano che il campo magnetico della Terra abbia già toccato lo zero e che si sia elevata la conversione dell'idrogeno in elio. Questo processo di intensificazione delle frequenze non interessa solamente il nostro pianeta ma anche il sistema solare e l'intera galassia.
Gli antichi sapevano molto bene di queste svolte energetiche che causavano epocali cambiamenti strutturali e geofisici della Terra. I calendari dei Maya (che risalgono a circa 18mila anni fa), degli egizi (che risalgono a circa 39mila anni fa), dei tibetani, dei cinesi e di altre civiltà portano nel periodo che corrisponde a quello nostro; quello che sta per terminare. In particolare, i Maya parlavano di un tempo di transizione, ovvero del periodo di “Assenza di tempo”, in cui il vecchio tempo veniva sostituito dal nuovo tempo. Secondo i Maya, il tutto iniziava nel luglio del 1982 e avrebbe condotto al cambiamento nel 12 dicembre 2012. Infatti, neanche a farlo apposta, attorno agli anni ottanta si inizia a sentire sempre con maggiore intensità di mutamenti del clima, del surriscaldamento della Terra e via dicendo.

IN PRIMO PIANO

1 MARZO ore 9:38

TRANSITO DI PERTURBAZIONI A NORD DELLE ALPI MA SUL NOSTRO PAESE NESSUNA NOVITÀ! PEGGIORAMENTO MARCATO DALLA PROSSIMA SETTIMANA


SITUAZIONE: mattina nebbiosa quella di oggi sull'Italia Settentrionale specie sulla Valpadana centrale. Ecco i vari tratti autostradali nella morsa dalle nebbia: tra Lodi e Fiorenzuola, tra Fiorenzuola e Parma, tra Parma e Bivio A1/A14 Bologna-Taranto, tra Carmagnola e Fossano, tra Bologna Arcoveggio e Ferrara sud, tra Bivio A14/A1 Milano-Napoli e Imola, tra Bivio Diramazione Ravenna/A14 BO-TA e SS 309 Dir, tra Bivio A26/Diramaz. A7 Milano-Genova e Casale Monferrato sud). Banchi di nebbia che nel corso della giornata tenderanno a dissolversi!.
Per quanto riguarda il tempo i cieli sono per gran parte delle regioni nuvolosi o coperti, eccetto sulla Sardegna occidentale, Sicilia, Puglia e Basilicata orientale dove splende il sole. Nevica sui rilievi della Valle d'Aosta, Savoia, Alpi Bernesi e piove sulla Svizzera.

EVOLUZIONE: continuerà ancora questa situazione per altri 2-3 giorni con nevicate copiose sulle Alpi occidentali e clima ventoso e mite sulla Penisola. Forse qualche piovasco potrebbe raggiungere nella giornata del 3 i settori Tirrenici ma si tratterà di precipitazioni deboli e irrilevanti.
LA SVOLTA DECISIVA: a partire dal 4 una depressione molto profonda e corposa presente sull'Europa occidentale tenderà ad avvicinarsi sull'Italia provocando prime precipitazioni sulle Alpi in graduale spostamento nella giornata del 5 a tutto il Nord Italia. Piogge che continueranno anche nella giornata del 6 anche sul Triveneto, mentre sul Nord-Ovest, si assisterà ad un veloce e temporaneo miglioramento, che sarà subito "frenato" da una nuova saccatura più intensa che entrerà decisa sul Mediterraneo nella giornata del 7 e dell'8 Marzo, con piogge forti ed abbondanti su molte regioni. Proseguirà questa situazione anche in seguito, con un Atlantico piuttosto basso e foriere di piogge e tempo perturbato su gran parte della nostra Penisola. La NEVE cadrà sulle Alpi oltre i 1300-1500 in un primo momento e fin verso gli 800-1100 metri a fine evento. Sull'Appennino la quota neve sarà molto alta ma tra l'8 e il 9 l'entrata di aria più fredda provocherà un abbassamento della neve fin verso i 600-1000 metri a seconda delle zone.
Come vedete sono più giorni che questa evoluzione viene confermata da molti modelli e possiamo dire che la percentualità di accadimento è pienamente superiore a 50-60%. Bisognerà vedere nei prossimi aggiornamenti modellistici quali zone risulteranno più colpite da precipitazioni abbondanti e persistenti!
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