mercoledì, febbraio 28, 2007

ULTIMA ORA

28 FEBBRAIO ore 20:48

SULLE DOLOMITI FOSSILI IN AMBRA DI 220 MLN DI ANNI

BERLINO - I più vecchi microrganismi inclusi in ambra, vecchi di 220 milioni di anni e quindi risalenti all'epoca in cui si stavano evolvendo i primi dinosauri, sono stati trovati in Italia, a Cortina d'Ampezzo sulle Dolomiti, secondo quanto riferisce il paleontologo Alexander Schmidt in una intervista per il quotidiano Berliner Zeitung. "In milioni di anni non ci sono stati cambiamenti" racconta con stupore al giornale l'esperto dell'università di Berlino, secondo il quale i microrganismi conservati in gocce di ambra sono simili in maniera stupefacente alle specie ancora oggi esistenti.

Così conservati in ambra i microrganismi, simili a quelli che oggi si riscontrano in batteri, alghe, protozoi e funghi, sono sopravvissuti a tutti gli sconvolgimenti della Terra che, per esempio, 65 milioni di anni fa fecero scomparire dinosauri. Uno studio sulle inclusioni in ambra del microcosmo triassico scoperte in Italia, le più vecchie mai trovate, è stato pubblicato sulla rivista scientifica in inglese "Nature" dagli studiosi dell'università di Padova Eugenio Ragazzi, Olimpia Coppellotti e Guido Roghi, proprio in collaborazione con Alexander R. Schmidt dell'Università di Berlino.
A cura dell'ANSA.

IN PRIMO PIANO

28 FEBBRAIO ore 20:45

GIORNATA DI NEVE INTENSA DOMANI SUI VERSANTI ALPINI OCCIDENTALI
Altra giornata di neve domani sull'arco alpino (specie settori esteri) con precipitazioni più abbondanti sui comparto occidentale.

Ancora correnti tese e saccature poco profonde per provoare un peggioramento anche sul resto della Penisola. Sarà la giornata di domani a farci notare nuovamente questo evento. Una nuova perturbazione (molto larga e intensa), al momento sulla Francia e Svizzeras tenderà ad avvicinarsi questa notte sull'arco alpino occidentale provocando prime nevicate sparse. Al dire il vero, al momento, sono già in atto deboli precipitazio sull'alta Valle d'Aosta ma sano nulla a confronto di quello che dovrà arrivare nelle prossime 12 ore. Ma cerchiamo allora di capire che situazione ci dobbiamo attenderci domani su questo settore.

Evoluzione: la mattinata di domani sarà caratterizzata da estesa nuvolosità con nevicate già presenti su buona parte dei settori ma ancora deboli o assenti all'interno dei rilievi Torinesi e dell'Ossola. Nel pomeriggio la situazione andrà progressivamente peggiorando con nevicate più intense e copiose in arrivo anche sui settori interni del Torinese e Ossola. Tra la sera e la notte ulteriore incremento delle nevicate con valori forti ed abbondanti.
ACCUMULI: punte di 30-50 cm, anche oltre nelle zone intorno al Monte Bianco.
QUOTA NEVE: si collocherà generalmente oltre i 1300-1600 metri ma in aumento fin verso i 1800-2000 metri nella notte.
TEMPERATURE: valori intorno agli 0/2°C a 1500 metri; -6/-8°C a 3000 metri.

GLI ALTRI SETTORI:
il restante comparto alpino centro-orientale vedrà nevicate generalmente deboli o al più moderate soprattutto nella serata con accumuli intorno ai 10-20 cm. Quota neve oltre i 1400-1600 metri in aumento.

ULTIMA ORA

28 FEBBRAIO ore 19:50

SAN FRANCISCO, EVACUATI PER FRANA

NEW YORK - Una frana nel quartiere di North Beach a San Francisco ha costretto all'evacuazione di alcuni palazzi. Decine di persone hanno dovuto lasciare lasciare le loro abitazioni. Occorreranno settimane, secondo le forze dell'ordine, perche' gli evacuati possano rientrare. Una sezione della collina di Telegraph Hill e' franata ieri per le forti piogge, travolgendo sette edifici e lasciandone altri, sul pendio della collina, in una situazione di equilibrio precario.
A cura dell'ANSA

ULTIMA ORA

28 FEBBRAIO ore 19:44

RALLENTA L'ATTIVITA' DELLO STROMBOLI MA ALLARME ANCORA IN VIGORE

Rallenta l'attività eruttiva dello Stromboli. La situazione è sotto controllo ma lo stato d'allarme non rientra. E' quanto stato deciso al termine dell'incontro avvenuto tra il capo della Protezione civile Guido Bertolaso, del direttore dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Enzo Boschi e del presidente della Commissione grandi rischi, Franco Barberi, con i tecnici ed esperti che da ieri monitorano l'andamento dell'eruzione dello Stromboli.
Il costone della Sciara del Fuoco - lungo cui scendono fino al mare le tre colate laviche che fuoriescono da altrettante fratture createsi a quota 500 metri - continua a muoversi, anche se a velocità inferiore rispetto a ieri. E' inoltre aumentata la qualità di lava.

L'andamento evolutivo dei fenomeni eruttivi, secondo quanto emerso dal sopralluogo effettuato questa mattina da Bertolaso stesso, appare costante, e sembra anche essere per il momento scongiurato il possibile crollo di parte del costone dove è situata la Sciara del fuoco tracciata dall'eruzione del 2003.
Il rischio di un distacco imponente di una parte del costone - ha riferito Rgs, emittente radiofonica siciliana raccogliendo le dichiarazioni di Bertolaso al termine dell'incontro avuto con gli esperti - che potrebbe causare una onda anomala, come avvenne nel 2002, si è molto ridotto rispetto a ieri, quando la sciara del fuoco si muoveva di circa 10 centimetri l'ora. Attualmente si muove invece a sei-sette millimetri l'ora.

L'allarme comunque resta, anche se la situazione è sotto controllo. Lo scenario, a causa delle diverse fratture, potrebbe comunque modificarsi di ora in ora. Per Bertolaso, è ancora infatti da capire quale sarà nelle prossime ore il comportamento delle principali bocche del vulcano, ancora non interessate dall'eruzione.
A titolo precauzionale, quindi anche per la prossima notte, è stato imposto il divieto di tornare nelle proprie case per i cittadini che hanno le abitazioni al di sotto dei 10 metri dal livello del mare. Il divieto però non riguarda le scuole dell'Arcipelago, che sono rimaste aperte, e i collegamenti tra le isole e la Sicilia che continuano regolarmente.
(Apcom).

AMBIENTE E CLIMA

28 FEBBRAIO ore 19:42

LO STROBOLI: TUTTO QUELLO CHE BOSOGNA SAPERE DI QUESTI MAGNIFICO VULCANO

L'isola di Stromboli fa parte dell'arcipelago delle Isole Eolie, nel bacino Tirreno del mare Mediterraneo occidentale. Il nome proviene dal greco antico Στρογγυλή (Stroŋgulḗ) dato alla montagna per le sue forme sinuose.

ECONOMIA
Stromboli è nota, frequentata ed abitata fin dall'antichità remota, e la sua economia si è sempre fondata sulle produzioni agricole tipicamente mediterranee: olivo, vite (malvasia coltivato basso in giardini terrazzati), fichi - e poi sulla pesca e sulla marineria. Fino al XIX secolo questa economia fu fiorente e Stromboli arrivò a contare fino a circa 4.000 abitanti.

Il peggioramento delle condizioni economiche seguito all'unità d'Italia, il ripetersi di eruzioni e terremoti e infine l'attacco della peronospora che negli anni '30 sterminò la più redditizia coltura locale, quella della vite, fecero sì che una grandissima maggioranza degli strombolani prendesse la via dell'emigrazione, soprattutto verso l'Australia e l'America e l'isola rischiò seriamente di restare abbandonata.
Venne riscoperta dopo la guerra da Roberto Rossellini che, con il film del 1949 Stromboli terra di Dio (splendida protagonista femminile la giovane Ingrid Bergman), portò l'isola e la sua straordinarietà all'attenzione del pubblico.
Il flusso turistico verso l'isola, che costituisce attualmente la principale risorsa economica di Stromboli, fino agli anni '70 fu rappresentato soprattutto da persone alla ricerca di un ambiente particolare, ancora naturale ed integro anche se non privo di scomodità (mancanza di elettricità, scarsità d'acqua). Nei decenni successivi le scomodità sono molto diminuite e il turismo è molto cresciuto, anche se resta limitato prevalentemente ai mesi centrali dell'estate.

I NUCLEI ABITATI
Oggi i principali borghi abitati sono San Vincenzo (anticamente era il borgo degli agricoltori) con l'approdo storico di Scari, San Bartolo e Ficogrande (che anticamente era il borgo degli armatori), con Piscità sulla spiaggia.
A sudovest, ancora raggiungibile solo via mare, c'è Ginostra, luogo straordinariamente arcaico e bellissimo, dove d'inverno restano forse 10 abitanti.
I residenti totali dell'isola, d'inverno, sono un centinaio, anche se all'anagrafe ne contano circa 400. D'estate diventano almeno 4.000.
Da Napoli, da Lipari e da Messina Stromboli è raggiungibile col traghetto e, d'estate, anche in aliscafo.

LE CARATTERISTICHE VULCANICHE

Lo Stromboli è il più attivo dei vulcani europei, le sue eruzioni avvengono con una frequenza media di circa una ogni ora.
Gli strombolani lo chiamano "Struògnoli". Ma quando è più attivo e spaventa può capitare di sentirlo chiamare Iddu", "Lui", come se riaffiorasse la memoria della natura divina che un tempo era riconosciuta ai fenomeni naturali incontrollabili.
L’attività “ordinaria” di Stromboli ha luogo ad una quota di 750 m s.l.d.m. dai tre crateri allineati in direzione NE-SW all’interno della depressione della Sciara del Fuoco. Consiste in esplosioni intermittenti di media energia, della durata di pochi secondi ad intervalli di 10-20 m durante le quali vengono emesse piccole quantità di bombe scoriacee incandescenti, lapilli, cenere e blocchi con velocità di uscita compresa tra 20 a 120 metri al secondo ed altezze comprese tra poche decine fino ad alcune centinaia di metri. L’attività eruttiva è associata ad un degassamento pressoché continuo dall’area craterica il cui volume stimato è di 6000-12000 t/gi il quale consiste principalmente di H2O (3200-6300 t/g), CO2 (2900-5800 t/g), SO2 (400-800 t/g) e quantità minori di HCl e HF. I materiali emessi da queste esplosioni ricadono nelle immediate vicinanze e spesso formano piccoli coni ripidi o piccoli hornitos. Periodi di totale inattività, senza lanci di materiale sono piuttosto rari. Il più lungo, tra quanti registrati, si è protratto per circa 2 anni, dal 1908 al 1910. Periodi di prolungata quiescenza della durata di qualche mese, sono stati registrati a varie riprese.

L’attività normale può essere periodicamente interrotta da esplosioni discrete di maggiore energia dette “esplosioni maggiori”. Questi eventi consistono di brevi ma violente esplosioni durante le quali vengono prodotti lanci balistici di blocchi e bombe di dimensioni anche metriche a distanze che di alcune centinaia di metri associati a piogge di lapilli e cenere; la distribuzione dei prodotti è solitamente confinata all’interno dell’area craterica. Sono distribuite non omogeneamente nel tempo ma mediamente si tratta di 2,1 eventi ogni anno.
I parossismi rappresentano le manifestazioni più energetiche del vulcano si Stromboli; consistono in violente ed improvvise esplosioni “tipo cannonata” durante le quali avviene l’emissione sostenuta di scorie incandescenti, ceneri, bombe e blocchi litici a distanze considerevoli fino ad interessare le zone abitate dell’isola. Tali esplosioni possono produrre nubi convettive che raggiungono quote di 10 km. Durante i parossismi sono emessi volumi sensibilmente maggiori materiali rispetto alle eruzioni normali e alle maggiori e frequentemente si possono avvenire profonde modificazioni dell’area craterica .L'ultimo evento parossistico è avvenuto il 5 aprile 2003 all'interno dell'eruzione 2002-2003.

COLATE LAVICHE
Nell’ultimo secolo sono riportati circa 26 episodi durante i quali si sono avute emissioni laviche. I prodotti emessi sono rappresentati principalmente da colate di spessore variabile; la morfologia del vulcano obbliga le colate di lava a riversarsi sul versante nord-occidentale, dove sono confinate all'interno della Sciara di Fuoco e quindi non rappresentano un pericolo per la popolazione dell’isola. Le colate fuoriescono generalmente attraverso fratture eruttive nella zona craterica o all’interno della Sciara del Fuoco ma possono generarsi anche per tracimazione dal bordo craterico.

STROMBOLICCHIO

A poche centinaia di metri a nord dell'isola di Stromboli si trova lo scoglio di Strombolicchio, residuo dell'antico camino vulcanico. L'isolotto ospita un faro della Marina, attualmente automatizzato.

PREVISIONI

28 FEBBRAIO ore 19:29

PREVISIONI PER GIOVEDI 1 MARZO: CLIMA MITE SULLA PENISOLA A PARTE QUALCHE DISTURBO SUL TIRRENO. NEVE SUI VERSANTI ESTERI DELLE ALPI.
Domani un nuovo fronte si addosserà sull'arco Alpino provocando intense cadute di neve sui versanti occidentali. Foehn sulle pianure del Nord-Ovest


NORD: tempo variabile su tutte le regioni ma con nuvolosità più compatta e isoloti piovaschi o deboli piogge sul Friuli. Nel corso della mattinata ampie schiarite a partire dal Nord-Ovest grazie a venti di caduta. Qualche banco nebbioso nelle prime ore dell'alba sull'Emilia Romagna. Instabile invece sui versanti esteri delle Alpi con nevicate sparse oltre i 1400-1800 metri, abbondanti nella seconda parte della giornata sulla Valle d'Aosta nord-occidentale, Savoia, Alpi Bernesi e buona parte dei versanti svizzeri con accumuli anche oltre i 50 cm.
Temperature massime comprese tra i 13-17°C con punte di 19-20°C sui settori pedemontani del Piemonte. Minime intorno ai 4-8°C.
Venti deboli da W-SW in Vapadana con rinforzi di Foehn sui fodovalli alpini e zone pedemontane del Nord-Ovest. Raffiche forti sulle Alpi e Ligure.
Mar Adriatico settentrionale poco mosso, molto mosso o agitato il ligure. VIETATE LE USCITE IN BARCA...

CENTRO: giornata soleggiato su tutte le regioni ma con un pò di nuvolosità sui
settori Appenninici in esaurimento nel corso della giornata. Clima invece uggioso e a tratti piovoso sul Lazio meridionale ma con situazione in miglioramento. Nella notte peggiora sul nord della Toscana con rovesci.
Temperature massime comprese tra i 14-17°C. Minime intorno ai 9-10°C.
Venti moderati da W con raffiche sul Tirreno.
Mar Tirreno mosso o molto mosso; poco mosso l'Adriatico centrale

SUD: giornata stabile su tutte le regioni a parte qualche nuvola passeggera. Nuvolosità invece più compatta sulla Campania e Calabria settentrionale con isolati piovaschi sparsi in attenuazione nelle ore serali.
Temperature massime comprese tra i 14-18°C con punte di 20°C sulla Sicilia. Minime comprese tra i 10-13°C.
Venti moderati da W sul Tirreno e regioni; da S basso Adriatico.
Mari poco mossi o mossi.

ULTIMA ORA

28 FEBBRAIO ore 14:50

STROMBOLI: CONTINUA ATTIVITA' ERUTTIVA

LIPARI - Il costone della Sciara del Fuoco continua a muoversi, anche se a velocita' inferiore rispetto a ieri, ed e' aumentata la qualita' di lava che fuoriesce dalle bocche apertesi sul fianco del vulcano. Ma ''la situazione e' sotto controllo'' e gli abitanti di Stromboli possono stare tranquilli. Lo ha detto il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, al termine del briefing, a Stromboli, con i vulcanologi e gli esperti del dipartimento, il direttore dell'Ingv, Enzo Boschi e il presidente onorario della commissione Grandi rischi, Franco Barberi.

''Il rischio di un distacco imponente di una parte della Sciara del Fuoco si e' molto ridotto rispetto a ieri - ha spiegato Bertolaso, dopo aver visto i dati degli strumenti - ieri si muoveva di circa 10 centimetri l' ora, adesso siamo a sei-sette millimetri''.

L' allarme pero' non e' del tutto rientrato. ''Vi sono ancora diverse fratture - ha aggiunto - che modificano lo scenario e questo potrebbe indurci nelle prossime ore a valutazioni diverse. Per il momento, comunque, la situazione e' sotto controllo, le scuole sono aperte e la navigazione non e' stata interdetta''. Resta, invece, in vigore, almeno per oggi e stanotte, il divieto di rientrare nelle proprie case per i cittadini che vivono in abitazioni che si trovano al di sotto dei dieci metri di altezza dal livello del mare. Valutazioni condivise anche dal prof.Barberi.

''L' obiettivo di questo sopralluogo - ha spiegato - era capire se si potesse formare una frana consistente come quella del 2002. Al momento, sappiamo che non e' cosi', perche' la parte del vulcano sotto il livello del mare e' stabile''. La Sciara del Fuoco continua pero' a muoversi. ''Tutto si gioca sulla sua stabilita' - ha confermato Barberi - mentre la fuoriuscita di lava e' l' ultima cosa che ci preoccupa. Tutto sommato la situazione non e' particolarmente preoccupante''.
A cura dell'ANSA.

IN PRIMO PIANOA

28 FEBBRAIO ore 14:47

PROSEGUE QUESTO TREND STAGIONALE: ALMENO FINO AL 4 TEMPO STABILE E MITE. IN SEGUITO FORTE PEGGIORAMENTO AL CENTRO-NORD CON PIOGGE ABBONDANTI E NEVICATE INTENSE SULLE ALPI.


SITUAZIONE: prosegue come ho già detto questo trand stagione con temperature oltre la media e clima decisamente mite e "Primaverile", d'altronde non è una notivà dato che è da molti mese che la situazione non cambia!!. Per quanto riguarda la situazione odierna segnaliamo alcuni piovaschi sull'alta Toscana, Spezzino e zone interne di Lazio e Campania. Altrove giornata generalmente soleggiata ma con ampie schiarite sul Piemonte grazie ad un rinforzo dei venti. Instabile invece sulle Alpi occidentali con deboli nevicate sui versanti esteri di Savoia e Svizzera. In giornata su questo settore i fenomeni andranno ad aumentare, intensificandosi nella prossima notte con nevicate abbondanti.

EVOLUZIONE:
Nessuna novità attesa sull'Italia almeno fino al 4 Marzo. Clima gradevole e cieli sereni governeranno tutta la Penisola. Rimarranno invece instabili le regioni alpine raggiunte da intense perturbazione dove scaricheranno molta neve sui versanti esteri, specie quelli occidentali (Valle d'Aosta nord-occidentale, Savoia, Alpi Bernesi e Svizzera) con accumuli a fine evento compresi tra i 50-100 cm.

LA PROSSIMA SETTIMANA:
Una profonda depressione ed instabile sulla Gran Bretagna raggiungerà velocemente la Spagna e la Francia nella giornata del 4 provocando prime piogge e rovesci su queste regioni. L'Italia rimarrà al margine ma con prime precipitazioni a partire dal Nord-Ovest nella giornata del 5 Marzo. E da qui vengono le novità: la profonda saccatura sarà in grado dagli ultimi aggiornamenti a penetrare con decisione e prepotenza sul Mediterraneo provocando MALTEMPO e FORTI precipitazioni su tutta la Penisola e neve sulle Alpi oltre i 1200-1500 metri; a quote elevate sull'Appennino. Stando alle ultime elaborazione dai vari modelli le regioni che saranno più colpite dal peggioramento (5-10 Marzo) saranno il Piemonte, la Lombardia, il Trentino, il Friuli, la Toscana e il Lazio. Su queste regioni gli accumuli di pioggia potrebbero essere elevati con rischio di un deciso aumento della portata dei fiumi. Accumuli abbondanti di neve anche sul comparto alpino. Situazione che dovrà essere seguita e monitorata attentamente. Sarà l'occasione per dare un "taglio" a questa crisi idrica che attanaglia molte regioni del Centro-Nord.
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