venerdì, febbraio 23, 2007

ULTIMISSIME

23 FEBBRAIO ore 20:45

MOLTA NEVE IN ARRIVO SULLE ALPI NEI PROSSIMI GIORNI...

L'entrata dei futuri fronti (uno domani e l'altro tra domenica e lunedì), scaricherà sulle Alpi, molta quantità di neve, da permettere una stabilizzazione della situazione su molte zone sciistiche, che al momento sono in grave crisi. Sarà soltanto un assaggio perchè nei primi giorni del mese di Marzo nuove ondate perturbate colpiranno anche pesantemente i versanti esteri delle nostre Alpi. Ahimè e putroppo come accade in questa situazione, i fronti saranno per il 90% provenienti dai quadranti N-NW e in questo caso sarà sfavorevole a piogge per le regioni del Nord-Ovest che vedranno invece raffiche di Foehn e clima molto secco e mitissimo!
Anche l'Appennino vedrà un pò di neve ma, in maniera meno incisiva rispetto ai versanti alpini!.

MA FACCIAMO UN SONDAGGIO: Ricordo che i valori sono espressi per quanto riguarda la neve naturale e NON quella ertificiale.
Ecco i quantitativi di neve caduti negli ultimi mesi sulle Alpi.
Alpi Occidentali: 20-50 cm.
Alpi Centrali: 20-60 cm
Alpi Orientali: 30-90 cm con punte di 100-120 sui confini con l'Austria

Ecco i quantitati invece caduti fino al 3 Marzo 2007: statistica basata sui modelli a nostra disposizione.
Alpi Occidentali: 30-80 cm
Alpi Centrali: 30-70 cm.
Alpi Orientali: 30-140 cm.

Per quanto riguarda l'Appennino i quantitativi oscillano tra i 30-80 cm con qualche picchio di 100 cm sui rilievi più alti. Quantitativi che con le prossime perturbazione potrebbe aumentare decisamente.

Insomma...gridire che la neve non arriverà più e una cosa veramente assurda. Avremo tutta la Primavera davanti per assistere a nuove altre nevicate sulle Alpi e forse chissà; se qualche spruzzata di neve possa arrivare fino in pianura?. Ho azzardato?. Tutto è possibile. Al momento pensiamo al presente!.

AMBIENTE E CLIMA

23 FEBBRAIO ore 15:08

IL CLIMA DELLA POLONIA
Isoterme di gennaio ovunque inferiori a 0°C. Precipitazioni che solo a ridosso dei rilievi si avvicinano ai 1000 mm/anno.
Escursioni stagionali da 19°C a Stettino a oltre 21°C nelle zone più orientali.


TERRITORIO
L'altitudine media della Polonia è di 173 metri, e solo il 3% del territorio supera i 500 metri. La maggior elevazione si trova sul Monte Rysy, che raggiunge i 2.499 metri, sulla Catena dei Tatra, nei Carpazi, a 95 km a sud di Cracovia. Circa 60 km² attorno al Golfo di Danzica sono sotto il livello del mare. La Polonia è tradizionalmente suddivisa in cinque zone topografiche da nord a sud: la maggiore, che comprende le terre centrali parte molto ristretta ad ovest, per poi allargarsi espandendosi verso nord e verso sud andando verso est. Lungo il confine orientale, questa zona raggiunge i 200 km di larghezza. Il terreno nella zona centrale è abbastanza piatto, e i laghi glaciali antichi sono stati riempiti dai sedimenti. La regione è tagliata dai suoi fiumi principali, incluso il fiume Oder, che definisce i confini della Slesia a sud-ovest, e il fiume Vistola, che definisce le aree centro-orientali della Polonia.

A sud delle pianure ci sono piccoli rilievi, una cintura che varia in larghezza da 90 a 200 km ed è formata da dolci colline dei Sudeti e dei Carpazi e dai rilievi che collegano le due catene nella Polonia centro-meridionale. La topografia della regione è divisa trasversalmente in elevazioni alte e basse, che riflettono la struttura geologica della terra. Nella sezione occidentale, la zona della Slesia e di Cracovia contiene ricchi depositi di carbone

La terza area topografica si trova sul confine meridionale della Polonia, formato dai Sudeti e dai Carpazi. All'interno della Polonia, nessuna delle due catene montuose è così proibitiva da impedire l'insediamento della popolazione, infatti i Carpazi sono molto densamente popolati. La forma particolarmente irregolare dei Sudeti deriva dagli spostamenti geologici che hanno formato la più giovane catena dei Carpazi; la maggiore elevazione dei Sudeti è di 1.602 metri, sui Monti Karkonosze. I Carpazi in Polonia si sono formati come unità topografica nel recente Terziario, e sono i monti più pittoreschi della nazione. Costituiscono il confine settentrionale di una catena maggiore che si estende in Repubblica Ceca, Slovacchia, Ucraina, Ungheria e Romania. All'interno della Polonia, i Carpazi comprendono due grandi bacini, quello di Oswiecim (Auschwitz in tedesco) e Sandomierz, che sono ricchi di minerali e gas naturali.

A nord delle pianure centrali, la regione dei laghi comprende l'unica foresta primaria rimasta in Europa e la gran parte delle regioni non sfruttatedall'uomo della Polonia. L'azione glaciale in questa regione ha formato laghi e basse colline, quasi al confine con la Lituania e il Mar Baltico. Piccoli laghi punteggiano l'intera metà settentrionale della Polonia, e le formazioni glaciali che caratterizzano la regione dei laghi si estendono per circa 200 km verso la Polonia occidentale. Larghe valli dividono la regione dei laghi in tre parti: a nord-ovest, la Pomerania si trova a sud della regione costriera baltica e a nord dei fiumi Warta e Notec. La Masuria occupa la parte restante della Polonia settentrionale. La maggior parte dei 9.300 laghi della nazione si estendono per più di 10.000 metri quadri e occupano più del 10% della regione dei laghi.

Le pianure costiere del Baltico sono una regione formata dai sedimenti depositati dal mare. La linea costiera è nata con l'azione del mare innalzatosi dopo che i ghiacci della Scandinavia si sono ritirati. Le due maggiori insenature della costa sono la Baia di Pomerania, al confine tedesco, e il Golfo di Danzica ad est. Il fiume Oder si svuota nella Baia di Pomerania, mentre la Vistola forma un grande delta nel Golfo di Danzica. Lungo la costa si trovano spiagge con grandi dune che formano lagune e laghi costieri.

CLIMA
Le previsioni del tempo della Polonia a lungo termine e a breve termine sono rese variabili dalla collisione di diverse masse d'aria sopra il cielo della nazione. L'aria marittima si muove attraverso l'Europa occidentale, l'aria artica giunge dall'Oceano Atlantico settentrionale e l'aria subtropicale giunge dall'Oceano Atlantico meridionale. Nonostante il vento artico predomini il clima per la maggior parte dell'anno, la sua unione con correnti più calde modera in genere la temperatura e genera considerevoli precipitazioni, nuvole e nebbia. Quando mancano le influenze tiepide, le temperature invernali possono precipitare fino a -40°C.

La primavera giunge lentamente ad aprile, portando giorno di sole dopo un periodo di condizioni invernali-primaverili. L'estate, che dura da giugno ad agosto, è generalmente meno umida dell'inverno: si alternano temporali e tempeste con giorni secchi che si verificano soprattutto quando prevalgono i venti meridionali. L'inizio dell'autunno è generalmente soleggiato e tiepido, prima del periodo delle piogge e del clima più freddo di novembre, quando inizia la transizione verso l'inverno. L'inverno dura da uno a tre mesi, e apporta frequentemente nevicate, anche se con poche precipitazioni.

Le temperature variano dai 6°C nel nord-est agli 8°C del sud-ovest, ma le temperature della Polonia variano largamente da stagione a stagione. Sulle più alte cime della nazione, la temperatura media si aggiura intorno agli 0°C; la costa baltica, influenzata dai venti moderati occidentali, presenta estati più fresche e inverni tiepidi. La temperatura più estrema si registra nel sud-est, presso il confine con l'Ucraina, dove la temperatura invernale è 4,5°C più bassa che nel resto della Polonia.

Le precipitazioni media annuali dell'intero Paese si aggirano intorno ai 600 mm, ma alcune località isolate delle montagne ricevono anche 1.300 mm l'anno. La cifra è leggermente più alta nelle regioni del sud rispetto alle pianure centrali. Alcune aree, principalmente intorno al fiume Vistola, tra Varsavia e il Mar Baltico e nel nord-est del Paese, presentano una media di precipitazioni inferiore a 500 mm. In inverno, circa la metà delle precipitazioni che avvengono nelle pianure e l'intero totale che si verifica sulle montagne è sotto forma di neve. In media, le precipitazioni in estate sono il doppio dell'inverno.

IN PRIMO PIANO

23 FEBBRAIO ore 14:16

NUOVE CONFERME SUL PEGGIORAMENTO NEL WEEK-END E INIZIO SETTIMANA. ULTIMI GIORNI DEL MESE ALL'INSEGNA DELL'ALTA PRESSIONE MA POSSIBILE PEGGIORAMENO NEI PRIMI DI MARZO


SITUAZIONE: molto variabilità in atto in queste ore su tutte le regioni d'Itali. Segnalate alcune piogge sulle coste dell'Adriatico, nord Sicilia e ovest Calabria. Nelle ore serali peggioramento sulla Valpadana con isole piogge sul Piemonte, bassa Lombardia, Liguria di Ponente ed Emilia Romagna. Anche sul centro piovaschi sul Lazio, Campania, Appennino e Sardegna nord-orientali. Si tratterà comunque di precipitazioni deboli ed intermittenti.

EVOLUZIONE:
Confermato nuovamente il peggioramento atteso tra Domenica 25 e Lunedi 26 su tutta la Penisola. Sono attese piogge anche intense sulla Lombardia, Vento, Friuli, Liguria di Levante, Toscana, Lazio, Campania e Calabria tirrenica. Sulle Altre regioni fenomeni moderati; deboli o addirittura assenti sul basso Piemonte, Romagna e Liguria di Ponente a causa della pretezione data dalle zone alpine e appenniniche.
La neve cadrà sulle Alpi e Appennino oltre i 1000-1300 metri, a tratti anche più basse. Possibili sconfinamenti fin verso gli 800 metri sull'Appennino meridionale a fine evento!
Apriamo una parentesi: proprio quest'ultime queste regioni elencate, solo le uniche a soffrire molto per la carenza di acqua e neve in montagna. Molti impianti sciistici come ad esempio quelli del Cuneese hanno chiesto lo stato di calamità. Alcuni impianti sono costretti a chiudere nei giorni infrasettimanali e altre alla chiusura totale o non alla apertura. Situazione veramente critica!. Per rimediare il tutto (o almeno in parte) bisognerà attendere l'entrata di molte perturbazioni atlantiche sul Medtierrano. E' una "carta" importantissima, che dovrà essere giocata nella stagione primaverile sennò i rischi saranno pensanti e sapete di cosa parlo........

PRIMA DECADE DI MARZO.
Dopo una piccola pausa più stabile nell'ultimo giorno del mese, a partire dal 1° fino al 5 Marzo, si prospetta una nuova fase perturbata sull'Italia, con altre piogge prima al Nord e poi al Centro-Sud. In seguito, possibile nuova spallata anticiclonica sulla Penisola, ma... una discesa fredda sull'Europa centro-orientale potrebbe essere indirizzata verso i Balcani con ripercussione anche del tutto interessanti sull'Italia.
SEGUITE GLI AGGIORNAMENTI.
RICERCA