sabato, febbraio 17, 2007

CRONACA METEO

17 FEBBRAIO ore 16:12

IL LAKE-EFFECT COLPISCE ANCORA: 79 CM AL SUOLO A SYRACUSE, NEW YORK
L'ondata di maltempo e freddo ha colpito quasi tutti gli States centro-orientali. Minime negativa in doppia cifra anche in Oklahoma. Vento fino a oltre 180 km/h e temperature fino a -31°C sul Mount Washington. In nord Europa, venerdì -36°C a Kevo, -35°C a Karasjok. Favio è transitato sull'isola Rodrigues, appartenente alle Mauritius: vento fino a 90 km/h e 109 mm di pioggia.

Lake-effect a Syracuse, nello stato di New York, dove i venti tra ovest e nordovest, caricatisi di umidità sul Lago Ontario, hanno soffiato nei giorni scorsi con insistenza, portando nevicate moderate protrattesi per molte ore. Il giorno di San Valentino sono caduti 30 cm di neve (altezza del manto nevoso 41 cm a fine giornata), con estremi termici -14°/-10°C. Ulteriori 13 cm sono caduti giovedì 15 febbraio (altezza manto nevoso a fine giornata 53 cm), ancora con estremi termici -14°/-10°C e raffiche di vento fino a 56 km/h. Dalle 0 alle 14 (ora locale) di venerdì 16 sono caduti ulteriori 26 cm di neve, con manto nevoso al suolo arrivato a 79 cm, temperature in aumento (estremi termici provvisori di giornata -10°/-5°C) e raffiche di vento fino a 63 km/h.

Restiamo negli USA nordorientali, esattamente in New Hampshire, dove il Mount Washington tocca i 1910 metri. Su questa cima, la cui stazione detiene il record del mondo di massima velocità del vento, giovedì 15 febbraio la temperatura non ha mai superato i -25°C (minima -31°C), con caduta di neve quasi ininterrotta, sotto raffiche di vento tra ovest e nordovest. Veramente terribili le condizioni atmosferiche, con vento sostenuto fino a 171 km/h e raffiche fino a 184 km/h. Situazione altrettanto proibitiva venerdì 16 febbraio, quando, tra le 0 e le 17, la neve ha continuato a cadere, sospinta da vento violentissimo tra ovest e nordovest (raffiche fino a 187 km-/h, vento sostenuto fino a 174 km/h e mai inferiore a 144 km/h), il tutto con temperatura tra -31° e -23°C.

Gran freddo, negli USA, anche nelle "Grandi Pianure". Giovedì 15 febbraio, Oklahoma City, a poco più di 35°N, è precipitata fino a -12°C di minima (massima -7°C), il tutto con neve debole intermittente. Poco più a nord, estremi termici -16°/-8°C a Wichita, in Kansas.

La intensa perturbazione che ha colpito gli USA nordorientali a metà settimana ha sepolto anche parte del Canada sudorientale sotto intense nevicate. Tra giovedì e venerdì, per esempio, a Wabush Lake, in Labrador (provincia di Terranova), sono caduti 56 cm di neve in 30 ore, portando lo spessore della neve al suolo a 99 cm.

Piogge torrenziali hanno investito parte del nord della Bolivia a partire da metà settimana. Nella città di Trinidad, per esempio, sono caduti 205 mm di pioggia tra mercoledì mattina e venerdì mattina, dei quali 155 nelle ultime 24 ore. Questi nubifragi hanno quasi eguagliato la media pluviometrica di febbraio, che è 269 mm. San Joaquin è stata inondata da 171 mm in 48 ore, sempre tra mercoledì mattina e venerdì mattina.

Nell'estremo nord dell'Europa, venerdì è iniziato con un gran gelo in Finlandia settentrionale e Russia nordoccidentale. A Kevo, in Finlandia, la minima è stata -35,5°C, circa 18°C al di sotto della media delle minime di febbraio. In Russia, minime -35,3°C a Padun, -33,5°C a Lovozero. Continua il gelo anche nel Finnmark, in Norvegia, con le minime di -34,6°C a Karasjok e -28,3°C a Kirkenes, affacciata su un fiordo del Mare di Barents, ormai gelato (fatto non consueto).

Venerdì 16 febbraio, gran caldo tra l'Outback australiano e alcune zone costiere dello stato dell'Australia Meridionale. La temperatura è salita fino a 41°C a Ceduna e 40°C a Nullarbor, 14° e 12°C al di sopra della media delle massime di febbraio.

Favio è un sistema tropicale di moderata intensità, classificato venerdì 16 febbraio come "tropical storm", in azione sull'Oceano Indiano Meridionale. Venerdì sera, accompagnato da venti sostenuti a 50 miglia orarie, Favio era centrato 250 miglia a sudest dell'isola francese Reunion e si muoveva verso sudovest a 18 miglia orarie. Il ciclone era previsto in movimento ancora verso ovest-sudovest, rinforzando leggermente, rimanendo in mare aperto fino a domenica mattina. Nella seconda parte di domenica, Favio potrebbe interessare il sud del Madagascar. Passando vicino all'isola Rodrigues, appartenente a Mauritius, tra giovedì e venerdì, Favio ha causato vento forte, fino a 56 miglia orarie (90 km/h) e la caduta di 109 mm di pioggia in 24 ore.
A cura di www.meteogiornale.it

ULTIMA ORA

17 FEBBRAIO ore 15:15

GENNAIO 2007, IL PIU' CALDO DI SEMPRE

NEW YORK - Le temperature registrate nel mondo nel mese di gennaio sono state le più alte mai rilevate per questo periodo dell'anno. Lo hanno annunciato gli scienziati del centro di controllo americano degli oceani e dell'atmosfera.

"Le temperature nel mondo sia sulla terra ferma sia sui mari sono state le più elevate registrate per il mese di gennaio", si legge in un comunicato del centro. In media (sul mare e sulla terra) le temperature sono state di 0,85 gradi al di sopra della media del 20/o secolo per gennaio.

Il record precedente era del 2002, quando la media era stata sorpassata di 0,71 gradi. In particolare le temperature terrestri sono state d 1,89 gradi sopra la media mentre quelle oceaniche hanno superato sia pure di poco anche il record stabilito nel 1998, quando era al suo massimo il fenomeno del Nino, che peraltro si sta ora ripresentando.

"La presenza del Nino così come la generale tendenza al riscaldamento del pianeta", hanno contribuito a stabilire questi dati, si afferma nel comunicato. Le alte temperature hanno anche fatto sì che nel continente euroasiatico ci siano state bassissime precipitazioni nevose. Nel corso del 20/o secolo le temperature sono aumentate di circa 0,06 gradi ogni dieci anni ma dal 1976 l'aumento è triplicato passando a 0,18 gradi. Gli aumenti maggiori di temperatura si sono avuti vicino al polo nord.
A cura dell'ANSA.

ULTIMISSIME

17 FEBBRAIO ore 15:12

ZOOM PIEMONTE: DOMANI RITORNA LA PIOGGIA E QUALCHE NEVICATA A QUOTE MOLTO BASSE SUL CUNEESE E TORINESE!

Trvano ancora conferme le possibili nevicate a quote basse domani sul Piemonte occidentale e meridionale.
Ma vediamo nel dettaglio l'evoluzione per questa regione nelle prossime ore.

SABATO 17 FEBBRAIO:
Ore 18-24: cieli nuvolosi soprattutto sulle zone prealpine, colline e zone pianeggianti del Verbano, Biellese, Torinese e Cuneese. Schiarite sulle pianure orientali con qualche banco nebbioso.
Venti deboli o moderati da E

DOMENICA 18 FEBBRAIO:

Ore 00-06: nella notte peggiora sulle Alpi Marittime, Cozie, Graie, Torinese, Cuneese e Biellese con piogge o piovaschi in estensione anche sulle zone di pianura. Neve oltre i 700-800 metri, localmente più bassa sulle colline Cuneesi. Asciutto e nuvoloso altrove

Ore 06-12: peggiora ulteriormente su tutto il settore occidentale della regione con piogge sparse (deboli o moderate) e neve oltre i 500 metri, a tratti fino a Cuneo città. Qualche fiocco anche sul Torinese. Isolati piovaschi anche sulle pianure meridionali ma altrove asciutto.

Ore 12-18: migliora a partire da Nord ma ancora residue precipitazioni sul Cuneese e Appennino ligure occidentale con neve oltre i 500 metri; in innalzamento.

Ore 18-24: migliora con ultimi piovaschi sul Cuneese. Nella notte asciutto e ampie schiarite su tutta la regione.

IN PRIMO PIANO

17 FEBBRAIO ore 14:27

SALGONO NUOVAMENTE LE QUOTAZIONI PER IL FREDDO NELLA SECONDA PARTE DEL MESE. TEMPO MITE E PRIMAVERILE AL MOMENTO VENGONO VISTE UN RIBASSO!

Ore dopo ore si incomincia a capire l'evoluzione per i prossimi giorni ma putroppo fino adesso la situazione prevista per l'ultima settimana del mese diviene sempre più difficile. Vi ricordate qualche gioco fa, quando scrissi che le possibiltà del freddo erano destinate a calare repentivamente e l'Alta Pressione invece ad aumentare la sua forza con cliama di stampo Primaverile nell'ultima settimana? Ebbene si, è stato scritto, ma ad oggi la cosa è cambiata. Gli aggiornamenti modellistici dai vari centri, evidenziano sempre una tendenza verso il freddo a partire dal 20 Febbraio. Per essere comunque precisi, le quotazioni per quanto riguarda la tendenza più Primaverile sono state ribassate e passate dagli 80% di ieri ai 60% di oggi; non male ma comunque ancora abbastanza altine! Per quanto riguarda il freddo invece sono aumentate dai 30% di ieri ai 50% di oggi.
Ma analizziamo velocemente i principali modelli: GFS, ECMWF, GEM, UKMO
Situazione dal 20 in poi
GFS: anche l'ultimo aggiornamento vede freddo e neve a quote basse o in pianura a partire dal 24 in poi... Evoluzione comunque meno fredda rispetto a ieri!
In seguito possibile ritorno dell'Alta Pressione
ECMWF: anche questo modello vede freddo sull'Italia con neve a quote basse. Il freddo comunque rimarrebbe confinato sull'Europa centrale e sui Balcani, mentre l'Italia sarà solo sfiorata.
UKMO: variabilità tra Atlantico e Inverno. Infiltrazioni fredde ma nulla di più. Precipitazioni ma neve solo a quote medio-basse.
GEM: questo modello per quanto sia il meno votato e classificato in categoria "media" veda un irruzione fredda e cosistente sull'Italia con molto freddo e neve!
Un'ultima osservazione: si è osservato come molti modelli oltre a prevede questa ondata di freddo vedqno tutti il ritorno dell'Alta Pressione nei primi giorni del mese di Marzo! Sarà solo un piccolezza ma che comunque è da tendere conto in quanto sembra più palese che questa avvezione "gelida" sia possibile che non!
SEGUITE GLI AGGIORNAMENTI!
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