domenica, febbraio 11, 2007

PER RICORDARE...

11 FEBBRAIO ore 18:55

NEVICATA RECORD, NEW YORK IN TILT
Caduti 70 cm: chiusi gli aeroporti

Sopra la grande mela si è abbattuta la più grande nevicata di tutti i tempi: caduti oltre 70 cm di neve. La nevicata, cominciata sabato sera e proseguita per tutta la giornata di domenica, avrebbe superato il record assoluto misurato, quello del dicembre 1947 con 66,95 centimetri di neve. Il traffico nella città è andato in tilt mentre sono stati chiusi gli aeroporti.

L'eccezionale nevicata che ha colpito New York in queste ore è la maggior di tutti i tempi, almeno da quando si sono cominciati a registrare i fenomeni meteo, nel 1869. Lo rileva il servizio metereologico nazionale americano secondo il quale sono caduti, a Central Park, 26,9 pollici di neve, pari a 68,3 centimetri. Il record precedente, del 1947, era di 26,4 pollici, cioe' 66,95 centimetri. Un pollice equivale a 2,54 centimetri.

Su tutta la Costa Est degli Stati Uniti da sud di Washington a nord di Boston si è abbattuta una pesante coltre di neve, variabile tra i 30 e i 70 cm. E, all'interno, sugli Appalachi, era anche peggio. La tempesta di neve di grandi dimensioni, praticamente la prima di un inverno finora mitissimo, è proseguita per tutta la notte sul Nord-Est degli Stati Uniti ed è poi proseguita per altre 24 ore specie nel New England.

Una decina gli Stati coinvolti: da Sud, Virginia, Maryland, Delaware, Pennsylvania, New Jersey, New York, Connecticut, Rhode Island, e poi più a nord Massachusetts, Vermont, New Hampshire e Maine. Nei momenti più violenti della bufera, chiamata Norths'ter, perché i venti sono prevalenti da Nord-Est, le folate hanno raggiunto i 90 km l'ora. In alcune zone, specie della Pennsylvania e del New Jersey, la nevicata è stata accompagnata da lampi e fulmini.

I trasporti hanno subito pesanti conseguenze. Centinaia di voli sono stati cancellati e il traffico aereo è rimasto difficile per tutta la giornata. Alcuni aeroporti importanti, come il Reagan di Washington, sono rimasti chiusi e altri, come quelli di New York e il Logan di Boston, hanno funzionato in modo intermittente. Alcuni servizi di autobus costieri sono stati sospesi. Sulle linee ferroviarie tra Washington e Boston, i treni viaggiano, ma con ritardi e rallentamenti. Anche il traffico stradale procede a rilento: radio e televisioni invitano chi puo' a starsene a casa. Decine di migliaia di abitazioni rimaste senza elettricita' e si calcola che, complessivamente, siano centinaia di migliaia gli utenti al buio (e talora al freddo).

ULTIMA ORA

11 FEBBRAIO ore 18:51

ONDATA DI MALTEMPO MINACCIA NEW YORK
Attesi 2 metri di neve su Grande Mela

New York potrebbe svegliarsi sotto più di due metri di neve. Una nuova ondata di maltempo, infatti, sta minacciando la costa nordorientale e la contea di Oswego. E' stato dichiarato lo stato di emergenza. Da giorni l'area è teatro di intense nevicate, ma quelle delle ultime ore sono da record: secondo quando riporta la Bbc ogni ora scendono ben 12 centimetri di neve.

Il maltempo col passare delle ore si sposta verso il sud dello stato di New York, e su Syracuse sono già caduti 20 centimetri di neve. I meteorologi lo chiamano "effetto-laghi" ed è causato dal movimento del'aria fredda che, muovendosi verso la regione dei Grandi Laghi, raccoglie umidità che poi scarica sotto forma di neve.
A cura del TGCOM

BREVISSIME

11 FEBBRAIO ore 14:10

FORTI PIOGGE SUI BALCANI GIOVEDI 15 FEBBRAIO. SVOLTA PIU' FREDDA SULL'ITALIA A PARTE DAL 17 FEBBRAIO!

Il sistema che transiterà sull'Italia a partire da Giovedì 15 Febbraio si diregerà energicamente sui Balcani nella giornata stessa con piogge forti ed abbondanti sulla Croazia centro-occidentale, Bosnia, Montenegro e Albania. Precipitazioni intense che continueranno anche per buona parte di Venerdì 16 Febbraio, specie a sud del Balcani. Quote neve intorno ai 700-1000 metri ma in calo fin verso i 400-600 metri sulla Bosnia nella notte e nella mattinata del 16.
ULTIMISSIME DALL'ITALIA: questo trand Autunnale e piovoso potrebbe subire una svolta a partire dal 17 Febbraio quando una nuova e più fredda depressione entrarà sull'Italia dando il via oltre alle piogge e la neve a quote sempre più basse il ritorno a condizioni più tipicamente Invernali e con temperature nella norma. Insomma un'ultima decade di Febbraio fredda e nevosa? Forse è troppo presto per rispondere però i presupposti per un'ultima decade più consona alla stagione potrebbe essere questa!. Seguite gli aggiornamenti

IN PRIMO PIANOA

11 FEBBRAIO ore 10:40

PROSSIMI GIORNI ALL'INSEGNA DEL MALTEMPO; MA SULLE ALPI OCCIDENTALE SONO PREVISTE ABBONDANTI NEVICATE!


Una pausa, solo una pausa quella di oggi sull'Italia con ultimi rovesci di pioggia sul basso Adriatico e Meridionale ma in esaurimento e cessazione nel pomeriggio.
Domeni un nuovo fronte farà nuova visita all'Italia con piogge sparse su tutta l'Italia e neve anche abbondante sulle Alpi, specie settori occidentali. Purtroppo anche queste volta l'ovest del Piemonte potrebbe rimane a secco anche se rispetto agli ultimi passaggio dei giorni scorsi la maggiore angolazione del fronte potrebbe portare anche qualche piovasco nelle prime ore di domani tra Torinese e Cuneese. Non sarà molto ma forse e dico forse qualche precipitazioni potrebbe tranquillamente cadere...
Martedì 13 uno nuovo fronte si porterà sulle Alpi Occidentali provocando altre copiose nevicate. Questa volta il fronte sarà relegato solo a nord delle Alpi, mentre il resto della Penisola rimarrà all'asciutto con venti forti da W; di Favonio sulle pianure del Nord-Ovest.
Tra Mercoledì 14 e Giovedì 15 transiterà una terza perturbazione che provocherà la stessa "musica": piogge sparse su tutta l'Italia e neve sulle Alpi. Il Piemonte occidentale questa volta avrà meno possibilità di avere qualche fenomeno per la minore incisività del fronte.

LA NEVE?
Cadrà mediamente oltre i 1000-1600 metri sulle Alpi anche se non si escludono forti annalzamenti fino ai 1800 tra un passaggio perturbato ed un'altro...
A lungo termine la quote neve potrebbe abbassarsi sul Settentrione fin verso i 700-900 metri grazie ad un flusso di aria più fredda da N.
In Appennino la quote neve oscillerà repentivamente tra i 1200-1900 metri con calo anche qui a metà mese.
Gli accumuli potrebbero toccare i 50-80 cm o addirittura il metro sulle Alpi Occidentali (Savoia, Valle d'Aosta nord-occidentale, Alpi Bernesi, Svizzera meridionale). Altrove oscilleranno tra i 30-50 cm.

IN SEGUITO?
Dopo una lieve pause più asciutta e con una lieve rimonta Anticiclonica (intorno alle 24 ore) si prospetto una nuova perturbata sull'Italia ad inziare della giornta del 17 Febbraio. La disposizione della saccatura (più bassa e profonda) sul Mediterrano occientale potrebbe provocare bassa pressione sul Ligure con conseguenze di pioggia anche intense sul Nord-Ovest (regioni rimaste all'asciutto nei precedenti passaggi), in transferimanto successivamente verso est e sul Centro Italia.
Per concludere possiamo nuovamente affermare che fino a fine mese l'evoluzione rimane sempre puntata su un clima mite-fresco e piovoso su tutta l'Italia. Soltanto il Nord Italia potrebbe risentire di un abbassamento termico nell'ultima decade del mese con possibile neve a quote basse; ma di queste ne riparleremo!

CRONACA METEO

11 FEBBRAIO ore 10:12

FINLANDIA ED ESTONIA "CONGETALE"
Molte minime sotto i -30°C sabato nella Finlandia centrale, -24°C a Helsinki. Molto freddo anche in Svezia, con Stoccolma scesa a -15°C. Piogge abbondanti e diffuse in Pakistan sabato. Nell'emisfero sud, precipitazioni abbondanti venerdì nelle Figi e in Madagascar.

Ancora gelo in Finlandia sabato 10 febbraio, con i valori più bassi registrati nella regione dei laghi. Alcune minime: Varkaus -33°C, Halli, Savonlinna, Jyvaskyla e Mikkeli -31°C, Joensuu -30°C, Tampere e Kuopio -29°C, Lahti -27°C, Turku -25°C, Helsinki/Malmi -24°C, Helsinki/Vantaa -23°C. "Solo" -17°C a Kevo e -15°C a Ivalo, nel nord della Lapponia finlandese.

Il gelo attanaglia anche l'Estonia, dove Tartu e Parnu sono scese a -23°C, Valga ha toccato -22°C, Narva si è fermata a -21°C. Al confronto, è stata "mite" Tallinn, dove la minima è stata -14°C.

Freddo anche in Svezia, dove sabato 10 Stoccolma/Arlanda ha registrato una minima di -15°C, mentre la vicina Uppsala ha segnato -17°C. Altre minime: Kvikkjokk -24°C, Amot e Gallivare -23°C, Sundsvall e Jokkmokk -22°C, Karesuando e Haparanda -21°C, Lulea e Gavle -20°C, Ostersund -19°C.

Abbondanti precipitazioni in Pakistan sabato 10 febbraio. Questi alcuni accumuli: Kohat e Sibi 46 mm, Dera Ismail Khan 44, Cherat 41, Khanpur 37, Rahim Yar Khan 33, Mianwali, Bannu e Kamra 31, Quetta 20 (che si aggiungono ai 23 del giorno precedente).

A Nandi, nelle isole Figi, 94 mm di pioggia sono stati registrati tra le 18 GMT di giovedì e la stessa ora di venerdì.

Piogge intense in Madagascar venerdì 9 febbraio. A Majunga registrati 79 mm in 24 ore, nella capitale Antananarivo 54.

Il ciclone tropicale Enok sabato mattina era centrato a 15.3°S 56.9°E, molto a oriente dell'isola francese Reunion. La tempesta si spostava verso est-sudest con venti sostenuti a 55 miglia orarie. Un ulteriore modesto rinforzo è previsto nelle successive 48 ore, con la tempesta che rimarrà sulle acque dell'Oceano Indiano Meridionale, spostandosi verso sudest.
A cura di www.meteogiornale.it
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