venerdì, febbraio 02, 2007

ULTIMA ORA

2 FEBBRAIO ore 22:17

LE AUTOSTRADE INFORMANO:

NEBBIA tra Rovato e Bivio A4/A21 Torino-Brescia
NEBBIA tra Cattolica e Ancona sud
NEBBIA tra Casale Monferrato sud e Bivio A26/Diramaz. A8 Milano-Varese con visibilita' 50 metri
NEBBIA tra Bivio Diramaz. A26-A4/A26 Trafori e Nodo Diramazione A26-A4/A4 TO-TS con visibilita' 50 metri
NEBBIA tra Nodo A27/A4 Torino-Trieste e Conegliano Veneto con visibilita' 100 metri

Prudenza su questi tratti Autostradali!
A cura di www.autostrade.it

ULTIMA ORA

2 FEBBRAIO ore 14:56

BASILEA: SCOSSA DI TERREMOTO DI MAGNITUDO 3,3

BASILEA - La terra ha nuovamente tremato questa mattina verso le 05:00 nella regione di Basilea. Una scossa tellurica di magnitudo 3,3 sulla scala Richter è stata registrata dall'Istituto svizzero si sismologia di Zurigo.

Il sisma, ha comunicato l'istituto, è stato chiaramente avvertito nelle zone vicino all'epicentro, ma ha precisato che scosse di questa magnitudo generalmente non causano danni.

Dall'8 dicembre tre terremoti di intensità tra i 3,1 e i 3,4 sulla scala Richter sono stati registrati a Basilea a causa dei lavori per la realizzazione del progetto di centrale geotermica "Deep Heat Mining".
SDA-ATS

ULTIMA ORA

2 FEBBRAIO ore 14:15

SOS CLIMA, BLACK OUT VOLONTARIO

ROMA - Cinque minuti al buio per allentare la febbre del Pianeta. La lotta ai cambiamenti climatici percorre nuove vie e questa volta approda direttamente nelle case delle famiglie europee e sui monumenti. Anche all'Ansa il black-out volontario dalle 19,55 alle 20.00. A lanciare l'iniziativa "Cinque minuti di tregua per il Pianeta" è stata Alleanza per il Pianeta, un gruppo di associazioni ambientaliste. Mano sull'interruttore, quindi, per lanciare un segnale.

Un segnale di forte preoccupazione ma anche un monito che invita all'azione e subito, prima che sia troppo tardi. Insieme alle abitazioni, al buio per cinque minuti anche alcuni simboli nazionali come la Tour Eiffel. Tante le adesioni in tutta Europa.

L'appello è stato accolto con favore anche dal ministro dell'Ambiente italiano, Alfonso Pecoraro Scanio. "Non solo - ha commentato - è un valido strumento di sensibilizzazione rispetto allo spreco energetico, ma anche un evento per coinvolgere tutti, cittadini e istituzioni, di fronte a un problema, oramai evidente e attuale, dei cambiamenti climatici. Per questo, come Ministero dell' Ambiente, sosteniamo l'iniziativa".

Sempre in Italia, piena adesione al black-out volontario anche da parte dei Verdi. "Questo invito al buio - spiega il presidente onorario dei Verdi, Grazia Francescato - è un segnale importante: finalmente si è 'fatta luce' su un problema, quello del cambiamento climatico, che rappresenta la sfida più grande che abbiamo davanti. Dopo 30 anni di ostilità e scetticismo nei confronti dei Verdi e degli ambientalisti, finalmente le menti si sono illuminate sulla gravità della situazione".

"L'iniziativa promossa dalle ong ambientaliste in Francia - spiega - è un'occasione comunicativa da non lasciarsi sfuggire per sensibilizzare tutto il Mondo sulla grave situazione determinata dal surriscaldamento del pianeta", ha detto Roberto Giachetti della Margherita. Al buio anche Legambiente. "Questa azione dimostrativa - ha detto l'associazione - è un segnale forte per capi di Governo che fino a venerdì sono riuniti a Parigi per la Conferenza sul clima. In Italia lo ripeteremo il 16 febbraio, giorno dell' anniversario dell'entrata in vigore del Protocollo di Kyoto".

Black out anche a Roma al Colosseo e al Campidoglio; uffici spenti all'assessorato all'Ambiente del Comune di Napoli mentre l'Anci, l'associazione nazionale comuni italiani, ha sollecitato la partecipazione degli stessi comuni all'iniziativa della trasmissione di Rai 2 "Caterpillar" che prevede di spegnere le luci per un'ora venerdì 16 febbraio. Secondo un calcolo ricavato dal sito di Terna, il gestore della rete elettrica, se tutti gli enti locali avessero aderito al blackout di 5 minuti dell'illuminazione pubblica, si sarebbe ottenuto un risparmio stimato in 58.057 kwh.

Nel resto d'Europa, il governo spagnolo ha dato il suo appoggio ufficiale all'iniziativa. Al black out volontario, promosso su Internet dalla Ong francese, si sono unite associazioni ecologiste e innumerevoli blog da tutto il mondo. Il comune di Parigi ha pensato all'oscuramento della Torre Eiffel.

Anche in Germania molte le spine staccate. Ma c'é anche chi chiede di accendere luci "verdì. "La vera rivoluzione - afferma infatti Greenpeace - non è spegnere le lampadine, ma cambiarle e sostituirle con quelle a efficienza energetica. Il nostro rapporto Energy Revolution - aggiunge l' associazione - mostra che entro il 2050 il 37% dell'elettricità in Europa potrebbe essere risparmiata attraverso misure di efficienza energetica".
A cura dell'ANSA.

ULTIMA ORA

2 FEBBRAIO ore 14:10

IL RISCALDAMENTO DELLA TERRA PER OLTRE UN MILLENNIO

PARIGI - Il riscaldamento del clima sulla Terra durerà per "oltre un millennio". Lo afferma il rapporto pubblicato oggi dagli esperti del gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (Ipcc) riuniti a Parigi. Gli esperti ritengono con una probabilità del 90 per cento che il riscaldamento climatico sia dovuto all'emissioni umane di gas serra e che la temperatura si innalzerà fra l'1,8 i i 4 gradi entro il 2100.

Un quadro estremamente preoccupante sul peggioramento delle condizioni climatiche è stato fatto Parigi da un gruppo di esperti intergovernativo delle Nazioni Unite, che nel suo quarto rapporto ha lanciato il suo più forte grido di allarme. I dati di sintesi del lavoro degli esperti sono: l'aumento 'probabile' della temperatura del globo tra 1,8 e 4 gradi da ora alla fine del 2100 in rapporto alla fine del secolo precedente. Il livello degli oceani potrebbe salire a fine secolo tra un minimo di 19 centimetri e un massimo di 58 centimetri. Gli esperti sono certi al 90% che la causa di tutto questo è l'immisione dei gas serra causati dalle attività umane.

L'impatto di questi effetti durerà per gli esperti almeno un millennio. I 500 esperti del Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (Ipcc) avevano raggiunto ieri sera l'accordo definitivo sul testo del rapporto sul clima. La sintesi del migliaio di pagine dello studio scientifico è di una quindicina di pagine discusse e analizzare riga per riga in questi quattro giorni di lavoro da parte degli esperti in rappresentanza di 130 paesi. Il gruppo, costituito nel 1988 dalle Nazioni Unite, affida la sintesi ed il contenuto degli studi a chi ha i poteri per decidere, governi ed organizzazioni internazionali, che proprio oggi, sempre a Parigi, si riuniscono per esaminare il problema della governance globale e la possibilità che le Nazioni Unite si dotino di uno strumento per l'ambiente come esiste per sanità e beni culturali. Il precedente rapporto era stato predisposto nel 2001.
A cura dell'ANSA.

ULTIMA ORA

2 FEBBRAIO ore 14:08

IN SIBERIA FIOCCHI DI NEVE ARANCIONE

MOSCA - Continuano a cadere fiocchi colorati in alcune zone della Siberia. Dopo la misteriosa neve verde apparsa nei mesi scorsi nella città industriale di Krasnoiark, una delle più grandi della Siberia centrale, ieri è stato il turno della neve arancione nelle vicine regioni di Omsk e di Tomsk, che si trovano sulla stessa linea ma più ad ovest di Kransoiark. Questa volta i fiocchi, come riferisce l'agenzia Itar-Tass, hanno assunto anche altre sfumature, dal giallo scuro al rosso, interessando cinque aree con una cinquantina tra città e villaggi, dove vivono complessivamente 27 mila persone.

La neve é maleodorante e oleosa. L'elicottero della protezione civile che ha sorvolato la zona ha potuto notare una lunga striscia di neve, lunga circa cento chilometri e larga da 600 a mille metri. La popolazione non ha segnalato sintomi particolari, ma la protezione vicile ha invitato a non usare né toccare il manto nevoso e a limitare le uscite degli animali domestici. I primi accertamenti hanno escluso che possa trattarsi di sostanze radioattive o tossiche, ma solo stasera, secondo il quotidiano Kommersant, si conoscerà l'esito di esami più approfonditi per identificare la causa del fenomeno. Due le ipotesi formulate finora dalle autorità: potrebbe trattarsi di una sostanza sprigionata deliberatamente nell'atmosfera da qualche azienda o fuoriuscita per un'avaria da una delle tante industrie della zona.
A cura dell'ANSA

IN PRIMO PIANO

2 FEBBRAIO ore 14:06

IL PEGGIORAMENO ATTESO TRA IL 3-4 FEBBRAIO SULL'ADRIATICO.

E' rimasto solo un piccolo lembo di quello che era prospettato nei giorni scorsi, quando si vedeva la discesa fredda entrare più decisa sull'Italia e sui Balcani con precipitazioni sparse e qualche nevicata fino in pianura su alcune regioni del Nord. Tutta colpa dell'Alta Pressione che spinge i suoi tentacolo troppo ad est e pertando la discesa di conseguenza dovrà proseguire il suo tragitto molti chilometri distanti dalla nostra Penisola. Ne risentierà soltanto il settore Adriatico di queste infiltrazioni fredde ed umide con occasionali precipitazioni. Ma vediamo nel dettaglio l'evoluzione prevista: ZOOM ADRIATICO.

SABATO 3 FEBBRAIO:
Cieli sereni o poco nuvolosi con nuvolosità in costante aumento nelle ore serali e notturne. Venti moderati da E-NE con rinforzi anche forti sulle coste e sul mare. Per quanto riguarda le precipitazioni sono atteso locali piovaschi sulle coste dell'Abruzzo e della Puglia settentrione in estensione nella notte altrove. Fiocchi di neve oltre gli 800 metri. Temperature in calo.

DOMENICA 4 FEBBRAIO:
Cieli nuvolosi con piogge sparse (generalmente di deboli intensita) sulle Marche, Abruzzo, Molise e nord Puglia. Fenomeni in esaurimento e generale miglioramento a metà giornata. Spruzzate di neve fin verso i 400-500 metri ma in risalita nel corso della giornata. Venti moderati, localmente forti sulla Puglia, basso Adriatico e mar Jonio. Temperature basse.

SULLE ALTRE REGIONI:
Tra la notte del 3 e nella prima parte del 4 Febbraio nuvolosità sparsa su buona parte delle regioni Meridionali con isolati piovasci sull'Appennino, Mar Jonio e Sicilia sud-orientali. Fiocchi di neve oltre i 700-900 metri. Migliora.
Sul Nord Italia cieli sereni e tempo freddo a parte qualche nuvola dovuta ad un leggero STAU sul Piemonte occidentale.

IN PRIMO PIANO

2 FEBBRAIO ore 13:45

LA LUNGA LOTTA TRA ALTA PRESSIONE E ATLANTICO. CHI VINCERA? AL MOMENTO VIENE SEMPRE CONFERMATO IL PEGGIORAMENTO DELLA PROSSIMA SETTIMANA.

Gli ultimi aggiornamenti da parte dei modelli prongono una maggiore ondulazione delle correnti sulla nostra Penisola nella prossima settimana. Il vortice freddo a questo punto potrebbe essere (per alcuni modelli) meno incisivo e marcato con precipitazioni più scarne e deboli in un primo momento ma poi via via più intese per altri nuovi affondi da W. La causa sarà dovuta all'Alta Pressione che cercherà sempre di impadronirsi del Mediterrano e di spingere i carpi nuvolosi verso nord; ma al momento le possibilità di accadiamento rimango per fortuna basse!.
Ma soffermiamoci qui: almeno fino al 5 non avremo sostanziali cambiamenti del tempo sull'Italia a parte locali precipitazioni sull'Adriatico da parte di una discesa freddo sui Balcani. Poi temporanea pausa più stabile prima un deciso cambiamento a partire dal 7 Febbraio. E qui escono tutti i dubbbi del caso!. Non abbiamo ancora chiaro l'entità delle perturbazioni che entraranno sull'Italia ma possiamo dire di certo che saranno previste piogge su molte regioni. Solo dopo il 10 ci potrebbero essere affondi freddi più decisivi e carichi di piogge e neve!. Al momento fermiamoci qui e vediamo in sintesi l'evoluzione per i prossimi 15 giorni:

SITUAZIONE PREVISTA PER IL 3-6 FEBBRAIO:
Alta Pressione sull'Italia con clima sereno e soleggiato. Nebbie tra la notte e il mattino sulle pianure del Nord e zone interne del Centro. Soltanto tra il 3-4 Febbraio aria umida e fredda affluirà sui versanti orientali della Penisola con precipitazioni sparse sulle regioni Adriatiche. Dal 5 nuovi stabilizzazione del tempo su queste regioni. Ricordo che nel prossimo articolo sarà trattato meglio questo argomomento. NON MANCATE!
A partire dal 6 possibile peggioramento dal NW.

SITUAZIONE PREVISTA PER IL 7-10 FEBBRAIO:
Piogge sparse un pò su tutta l'Italia seppur in maniera meno incisiva rispetto a quello prospettato nella giornata di ieri. Nevicate anche a quote molto basse sul Nord Italia e a quote medie sull'Appennino. Situazione ancora molto delicata!!

SITUAZIONE PREVISTA PER L'11-18 FEBBRAIO:
Nuovi affondi sull'Italia con altre piogge e nevicate, questa volta più intense e abbondanti su alcune regioni.

Seguite gli aggiornamenti...
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