lunedì, febbraio 05, 2007

CRONACA METEO

5 FEBBRAIO ore 18:33

ANCORA TEMPERATURE E PRECIPITAZIONI SOTTO MEDIA SU BUONA PARTE DELL'EUROPA.

Anche negli ultimi giorni del mese di Gennaio e i primi di Febbraio ha visto sempre temperature e precipitazioni sotto media su buona parte dell'Europa.

Uno sguardo alla cartina delle TEMPERATURE:
Nel complesso tutto il comparto Europeo ha visto temperature sopra la media. L'Italia in genera ha visto valori di 1°C sopra la media, eccetto per il Nord-Ovest e le Alpi centrali che ha visto temperature di ben 3°C sopra la media a causa di venti di Favonio nelle ultime giornata del mese di Gennaio. Si è registrato addirittura qualche grado sotto media sulla Puglia meridionale.

Spagna, Francia, Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania, Biellorussia, Ucraina, Turchia, e Albania hanno visto invece temperature tutto sommato in linea con il periodo, anzi su alcuni settori si è scesi anche sotto i 3°/5°C sotto media.

"Caldo" invece sul resto dell'Europa. Eccezionali i +7°C sopra la media sulla Germania, Ungheria, Croazia, Bosnia, Danimarca e Norvegia meridionale.
Altrove anomalie tra gli 1-3°C sopra media.

Uno sguardo alle PRECIPITAZIONI:
Veramente desolate osservare l'Italia con "nessun" millimetro di pioggia. Soltanto le due Isole Maggiori grazie a parturbazioni tra le Baleari e il Tirreno hanno ricevuto qualche precipitazioni ma nulla di più.

Sottomedia anche l'Europa a parte valori più confortanti sulla Spagna e sull'Europa orientale. Soltanto la Finlandia (specie le coste) ha ricevuto precipitazioni nella media o oddiruttura oltre su alcune zone.
Vedremo se FEBBRAIO ci porterà qualche novità in questi due campi, che al momento sono ingurdabili!.




ULTIMA ORA

5 FEBBRAIO ore 15:28

CLIMA: A RISCHIO LA DIETA MEDITERRANEA

ROMA - Ciliegie a fine aprile anziché a giugno, carciofi in anticipo di 55 giorni, superfioritura invernale sugli alberi da frutto, ulivi in sofferenza: il clima impazzito arriva direttamente sulle tavole degli italiani e mette a rischio la tipica dieta mediterranea. Caldo e siccità sono infatti i nemici numero uno delle colture. E le conseguenze potrebbero essere drammatiche sia sulla produzione Made in Italy che sui mercati nazionali. Intanto fiumi e laghi "perdono" acqua: il lago di Garda a Peschiera è a 63 centimetri, solo trenta al di sopra del minimo storico degli ultimi cinquanta anni mentre il fiume Po a Ponte Lagoscuro è ad un livello di -5,5 metri con la previsione di un progressivo abbassamento.

Questo l'allarme lanciato dalla Coldiretti sulla base di un monitoraggio effettuato nel primo week end di febbraio. "Olio, pomodori, frutta e verdura, cioé i punti forti della nostra dieta mediterranea - ha detto all'Ansa Rolando Manfredini, responsabile qualità della Coldiretti - sono a rischio. Il pericolo è per il vero Made in Italy". I maggiori danni sono previsti a Nord. In Emilia Romagna sotto stress termico sono vaste colture di peschi, riferisce Manfredini. Colpite anche le piantagioni di susini, ciliegi e mandorli, per le quali si parla di uno sfalsamento di 45 giorni.

Futuro incerto anche per l'olio ("o scarsa qualità o scarsa produzione") mentre è boom di carciofi (Lazio e Sardegna) con un anticipo di 55 giorni e di scarola (Puglia). Ma il caldo ha sballato tutte le orticole di primo campo, come le cicorie e gli spinaci, e anche i prodotti tipici per le zuppe, come i cardi, "che stanno venendo su molto in anticipo". "Questo significa - ha spiegato Manfredini - che ci sarà una concentrazione di offerta cui non corrisponde altrettanta domanda. Per cui spesso, come in Puglia per la scarola, i contadini sono costretti a smantellare le colture con i prodotti già maturi ancora sui campi perché invenduti e a ripiantare".

Alla base uno stravolgimento dei ritmi della natura Made in Italy per colpa delle anomalie del clima. "La siccità si manifesta in modo graduale. Quando infatti - ha spiegato Manfredini - le piante soffrono la sete mettono in moto meccanismi di sopravvivenza per cui o sviluppano le foglie a scapito della produzione di frutti o fioriscono in anticipo con una superproduzione di fiori che però sono destinati a cadere". "Un fiore - ha proseguito Manfredini - si sviluppa e dura 7 giorni. Poi viene fecondato e da lì il frutto comincia a svilupparsi con una crescita che va dai 40 ai 50 giorni. E quindi, se abbiamo i ciliegi in fiore adesso, raccoglieremo i frutti a fine aprile?".

E non è neanche sicuro che questi frutti si possano raccogliere sebbene in anticipo. "Il ciliegio fiorisce intorno ai primi di aprile e se invece mette i fiori adesso non è detto che fiorisca una seconda volta, quando è il suo tempo. Tanto più che i fiori di oggi non sembra possano portare ai frutti", ha riferito l'esperto della Coldiretti secondo il quale "per quest'anno ci si aspetta un andamento della produzione in negativo" su scala generale. Da qui l'importanza di tutelare la produzione made in Italy "con l'obbligo di indicare l'origine in etichetta per evitare l'arrivo di prodotti di importazione destinati ad essere spacciati come italiani", ha sottolineato la Coldiretti, che, in vista della riunione di domani alla Protezione Civile sulle prospettive meteo-climatiche, chiede di far seguire al progetto di previsione, fondamentale per la programmazione agricola, un progetto "strutturale" legato al tema degli impianti e campagne di informazione. La Coldiretti ha ricordato che a causa di siccità, caldo e maltempo del 2006 si rischia oltre un miliardo di danni.
A cura dell'ANSA.

IN PRIMO PIANO

5 FEBBRAIO ore 15:25

LA NEVE REGIONE PER REGIONE. TUTTI I DETTAGLI IN QUESTO ARTICOLO.

Vogliamo la NEVE? Allora leggete qua e poi decidete in quale regione volete andare! Non disperate perchè tutte le Alpi e tutti gli Appennino vedranno la neve, chi più o chi più meno ma in generale la dama bianca accarezzera ogni angolo delle nostre affascinanti montagne!

Se vi ricordate, qualche giorno fa in un articolo ho avuto la possibilità di aggiungere alle piogge previste anche la possibilità di neve fino in pianura sull'Emilia Romagna, alta Lombardia e Piemonte. Ebbene, questo diserio è andato svanendo giorno dopo giorno, fino ad arrivare a qualche fiocco possibile tra il 7 e l'8 solo su alcuni settori del Nord. Tutto perchè le carte mostravano un "tuffo" più energico da parte dell'aria fredda di entrare sulle pianure del Settentrione e perciò provocare la comparsa della neve, invece; al momento questa possibilità e venuta a mancare perchè l'aria fredda non sarà in grado di penetrare al massimo le Alpi e dunque buttarsi verso l'Italia. Non vi preoccupare perchè Mercoledì ci saranno occasioni per qualche fiocco anche fin verso la pianura sul Triveneto e parte del Nord!. Dopo, putroppo, la quota neve sarà in costante aumento ovunque.

Ma vediamo nel dettaglio la quote neve del Nord Italia, REGIONE PER REGIONE per i prossimi 5 giorni:

VALLE D'AOSTA
06 Febbraio: neve oltre i 1000-1300 metri.
07 Febbraio: neve oltre i 900-1000 metri.
08 Febbraio: neve oltre gli 800-1300 metri.
09 Febbraio: neve oltre gli 800 nella mattina in innalzamento a 1500 in serata.
10 Febbraio: neve oltre i 1000-1400 metri.

PIEMONTE
06 Febbraio: neve oltre i 1200-1400 metri.
07 Febbraio: assenti.
08 Febbraio: neve oltre i 900-1300 metri, localmene fin verso gli 800 sull'Ossola.
09 Febbraio: assenti
10 Febbraio: neve oltre i 1200-1400 metri, localmente più bassa sull'Ossola.

LOMBARDIA
06 Febbraio: neve oltre i 1200-1300 metri.
07 Febbraio: assenti.
08 Febbraio: neve oltre gli 800-1100 metri.
09 Febbraio: neve oltre i 1400-1500 metri nella mattinata; assenti nel pomeriggio-sera.
10 Febbraio: neve oltre i 1200-1300 metri, localmente più bassa sul nord della regione.

LIGURIA
06 Febbraio: neve oltre i 1300-1500 metri.
07 Febbraio: assenti.
08 Febbraio: neve oltre i 1300-1400 metri.
09 Febbraio: neve oltre i 1500-1700 metri nella mattinata; assenti nel pomeriggio-sera.
10 Febbraio: neve oltre i 1500 metri.

EMILIA ROMAGNA
06 Febbraio: neve oltre i 1300-1400 metri.
07 Febbraio: neve oltre i 1000-1200 metri.
08 Febbraio: neve oltre i 1300-1400 metri.
09 Febbraio: neve oltre i 1400-1600 metri.
10 Febbraio: neve oltre i 1500-1800 metri in mattinata e 1300 in seguito.

TRENTINO ALTO ADIGE
06 Febbraio: neve oltre i 1100-1300 metri, intorno ai 900 metri ad est della regione.
07 Febbraio: assenti
08 Febbraio: neve oltre gli 800-900 metri, localmente a quote più basse.
09 Febbraio: qualche fiocco oltre i 1200 metri ma in esaurimento a partire da ovest.
10 Febbraio: neve oltre i 900-1000 metri.

FRIULI VENEZIA GIULIA
06 Febbraio: neve sugli 800 metri in mattinata, successivamente oltre i 1300 metri.
07 Febbraio: neve oltre gli 800-900 metri.
08 Febbraio: neve intorno agli 800-1000 metri, ma con fiocchi anche fin verso 500 metri specie in mattinata.
09 Febbraio: neve oltre i 1200-1400 metri.
10 Febbraio: neve oltre i 1300-1500 metri.

VENETO
06 Febbraio: neve oltre i 1200-1300 metri, fin verso i 900 sul nord della regione.
07 Febbraio: neve intorno ai 900-1000 metri.
08 Febbraio: neve oltre gli 800-1100 metri.
09 Febbraio: neve oltre i 1500 metri, successivamente assenti.
10 Febbraio: neev oltre i 1400 metri, in calo fin verso i 1200 metri in serata.

CONCLUSIONE:
Come avrete costatato la NEVE putroppo non riuscirà a cadere a quote bassissime al Nord anche se non sono esclusi fiocchi anche fin verso i 500 metri sul Triveneto.
Vedremo se i prossimi aggiornamenti diano maggiore penetrazione del freddo in Valpadana.
SEGUITE GLI AGGIORNAMENTI...

IN PRIMO PIANO

5 FEBBRAIO ore 14:29

SETTIMANA MOLTO MOVIMENTATA CON FRENQUENTI PASSAGGIO PERTURBATI SULL'ITALIA E CLIMA PIU' FREDDO. ANCHE A LUNGO TERMINE PROSPETTIVE MOLTO INSTABILI!

Siamo arrivati finalmente al capolinea dopo una lunga e interminabile situazione di "stallo" con clima mite e stebile su tutta la Penisola. Adesso ci attende una nuova "fermata" che risulterà più vivace con frequenti passaggi piovosi e nevosi sull'Italia. Il freddo putroppo dagli ultimi aggiornamenti sembrerebbe di scarsa cosistenza per permettere la neve fino in pianura al Nord ma i primi fronti in transito domani potrebbe regalare qualche fiocco a quote molto basse su alcune regioni. Per quanto riguarda la NEVE seguiterà un nuovo articoli che parlerà meglio dell'evento atteso...
E a lungo terime?. Dopo alcune pause più stabili si prospetta un nuovo marcato perggioramento a metà mese con nuovi discese (questa volta più fredde delle precedenti) entrare sul Mediterrano e distribuire altre piogge e nevicate.
Seguite gli aggiornamenti..
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