venerdì, ottobre 13, 2006

In Primo Piano

13 OTTOBRE ORE 20:31

Quali davvero le onde fredde dei record in Italia?
Dal 1956 al 1985, gli anni con le maggiori ondate di freddo in Italia, in grado di portare i termometri a valori davvero inusuali, anzi, eccezionali!

Quasi ogni giorno, ci capita di assistere davanti ad un telegiornale di commenti su situazioni meteorologiche rientranti nel campo della normalità, che vengono fatte passare per storiche o mai accadute in passato.Chi davvero si occupa di meteorologia e dei dati ad essa collegata, sa che tutto ciò non corrisponde ovviamente al vero. Per fare luce su ciò che realmente si può considerare storico sarebbe molto interessante indagare su un archivio di dati a disposizione. Prossimamente su Meteogiornale ci occuperemo, in una serie di articoli, degli estremi caldi e freddi raggiunti in Italia dal 1951 ad oggi e in sede assoluta e in sede mensile.
In questo articolo però ci si vuole occupare della catalogazione e della restrizione, servendoci dei valori assoluti estremi delle stazioni dell'Aereonautica Militare, delle cosiddette ondate di freddo storiche, termine del quale molto spesso si abusa.Per far questo si è pensato di dividere nella maniera meno approssimativa possibile le zone in cui si sono registrati i record e gli anni nei quali sono stati raggiunti.Ricordo che per tale analisi si sono utilizzate soltanto le punte estreme, e non le medie mensili, in riferimento ai dati disponibili dal 1951 ad oggi.
Da un'analisi attenta dei dati dell'A.M. risulta infatti che esse siano riconducibili a pochi ristretti anni che di seguito verranno elencati (valori espressi in gradi Celsius):

Febbraio 1956: estremi freddi riscontrabili in Piemonte (Torino Caselle -21,8), in Lombardia (Milano Linate -15,6), in Friuli Venezia Giulia(Trieste -14,6), nella Sicilia Orientale (Cozzo Spadaro +0,1, Messina +0,0);
Gennaio 1966: estremi freddi riscontrabili in Emilia (Bologna -18,8 ), in Sicilia orientale (Catania Sigonella-5,0, Catania Fontanarossa -4,0) e sull Appennino Campano (Trevico -14,8);
Gennaio 1968: estremi freddi riscontrabili in Basilicata (Potenza -12,2) e sulle Alpi (Paganella -23,6);
Marzo 1971: estremi freddi riscontrabili sulle Alpi (Pian Rosa -34,6, Passo Rolle -24,8);
Gennaio 1979: estremi freddi riscontrabili in Abruzzo (Pescara -13,2), Molise (Termoli -5,8), Puglia (Lecce -12,0), Appennino Centrale (Terminillo -22,5);
Gennaio 1981: estremi freddi riscontrabili in Sardegna ( Cagliari ed Alghero -4,8 ) ed in Sicilia Occidentale (Prizzi -7,6);
Gennaio 1985: estremi freddi riscontrabili in Liguria (Genova AP -6,8), in Lombardia (Malpensa -18,0 , Brescia -19,4), in Veneto (Verona -18,4), in Emilia Romagna (Piacenza -22,0, Rimini -17,2), in Toscana (Firenze -23,2 , Pisa -13,8), nel Lazio (Roma Ciampino -11,0, Roma Fiumicino -7,8, Viterbo -12,7), in Campania (Napoli -4,6), in Puglia (Foggia -10,4), in Abruzzo (L'Aquila -23,4), in Umbria (Perugia -15,8).

Queste sono le ondate a cui si può dare un'accezione di storicità. Ci sono pur tuttavia altre ondate che hanno portato record sparsi in giro per lo Stivale (1962: Palermo Boccadifalco -1,2; 1963: Venezia -13,5; 1967:Ancona -15,7, 1993: Bari -5,9) ma che non hanno l'eccezionalità di potersi definire storica. A cura di www.meteogiornale.it

In Primo Piano

13 OTTOBRE ore 20:03


MALTEMPO FORTE sulle Isole Maggiori. Domani aria fredda da est e piogge anche sul Nord Italia. Vediamo in sieme le zone maggiormete colpite!

NORD ITALIA

Il passaggio di un nocciolo freddo a 500 hpa comporterà nel pomeriggio di domani (sabato 14) ad una intensificazione dei venti da est e un aumento della nuvolosità sulle zone alpine e pedemontane del Nord con piogge sparse e neve sulle Alpi fin sotto i 2000 metri. Ma andiamo con ordine: tra le 6 e le 11:00 tempo soleggiato su tutt le regioni con isolati banchi di nebbie nelle zone pianeggianti in esaurimento. Verso le 12:00 ecco che da est si ammasseranno le prime nubi andanto ad interessare il Trentino e le zone alpine orientali della Lombardia con isolati piovaschi. Ore 15:00 più marcato peggioramento sul Trentino e l'alta Lombardia con piogge anche sottoforma di rovesci. Qualche piovasco in arrivo anche sui rilievi settentrionali del Piemonte. Neve oltre i 2500 metri in calo. Ore 18:00 piogge sparse a tratti moderate sull'alta Lombardia, ovest Trentino e rilievi piemontesei settentrionali. Neve oltre i 2300 metri in calo. Qualche piogge interesserà anche le fascia pedemontana del Piemonte (Torinese, Cuneese, Billese, Verbano). Ore 21:00 e 00:00 piogge sparse anche intense sull'alta Lombardia, ovest Trentino e Piemonte settentrionale e occidentale specie sulle zone pianeggianti e primi tratti pianeggianti del Torinese, Cuneese, Biellese, Verbano e Vercellese. Asciutto sugli altri settori. Neve oltre i 2000 metri ma a tratti non sono esclusi fiocchi anche quote più basse... Venti generalmente deboli ma con locali rinforzi in serata sul basso Trentino, pianura lombarda e piemontese. Domenica le precipitazioni saranno cessate su tutte le regioni fatta eccezione probabilmente per alcuni settori alpini e pedemontani del Torinese e del Cuneese ma in cessazione del pomeriggio.




SUD ITALIA:

Il sistema perturbato sta già interessando in queste ore le zone sud-orientali della Sardegna con piogge a tratti torrenziali (Sarradus-Gerrei, Barbaglia, Ostraglia). Il tutto sarà seguito da un ulteriore peggioramento nella giornata di domani ma con fenomeni più deboli e scarsi sull'est della regione. Sulla Sicilia le piogge arriveranno tra questa notte e la mattina di domani a partire da ovest in successiva estensione verso est. Si attendono piogge molto forti con quantitativi anche oltre i 100-1300 mm nell'arco di 48ore specie tra il Catanzarese, Siracusano e Ragusano. Queste zone sono soggette spesso a instabilità del terreno, dunque non sono esclusi smottamenti e frane. Seguite i notiziari autrostradali prima di mettersi in viaggio!


In Primo Piano

13 OTTOBRE ore 14:05

L'invasione degli States
Ovviamente, non si tratta dell'invasione di un "esercito regolare", ma solamente dell'arrivo del primo blocco artico canadese sulla parte settentrionale degli Stati Uniti.

La circolazione atmosferica sul Nord America sta cambiando in modo appariscente, troncando ogni velleità autunnale di stampo ancora estivo, e passando improvvisamente alle prime bufere di neve invernali. Per questo bisogna ringraziare la prima forte depressione artica del semestre freddo appena iniziato, che, con un minimo di 975 hPa centrato, sta spingendo aria artica in direzione del Montana, Nord Dakota, Minnesota, Wisconsin, Michigan, fino alla costa nord orientale statunitense. Le isoterme fredde ad 850 hPa, ora in attenuazione, hanno comunque sfiorato valori di -12°C ad 850 hPa, provocando le prime nevicate della stagione.
Questa mattina alle ore 06 UTC la neve era segnalata a Duluth, e ad Internationale Falls, con una temperatura minima di -7,2°C, e, abbondante, a Buffalo, ove è presente il primo "Snow Lake Effect" della stagione (venti originariamente secchi e freddi si caricano di umidità passando sopra il Lago Eire non ancora gelato, e scaricano la neve sulla città).
Qui la temperatura è l'ideale per la neve, con 0,0°C.
La neve sta cadendo anche nella zona canadese attorno Toronto.
La temperatura minima più bassa, stamani, si è toccata a Saskatoon, in Canada, con -10,2°C.

In Prima Pagina

13 OTTOBRE ore 13:03

Piogge sulla Sardegna. Peggiora in serata sulla Sicilia. Altrove tempo buono ma infiltrazione di aria fredda nella notte sul Triveneto

Live: si segnalano in queste ore prime piogge sulla Sardegna sud-occidentali in viaggio sul resto della regione e n serata in trasferimento verso la Sicilia. Un pò di nuvolosità bassa è segnalata sul Friuli ma senza conseguenze, anzi tenderà lentamente a dissolversi nel pomeriggio.
L'evoluzione nel week-end è dettata da instabilità con piogge e temporali forti sulla Sardegna e Sicilia sud-orientale. Tempo buono al Centro e pianure settentrionali a sud del Pò. Estesa nuvoloistà invece sulle zone alpine, prealpine e pianure antistanti per infiltrazioni di aria fredda dai Balcani che avverà nella prossima notte sul Triveneto in viaggio verso ovest. In compenso le temperature tenderanno a calare di alcuni grandi (anche le massime) e la nuvolosità tenderà a svilupparsi su queste settori provocando piogge a tratti moderate domani sera sul Piemonte occidentale, Valle d'Aosta e alta Lombardia. Neve oltre i 2200 metri. Per domenica è atteso un miglioramento generale su queste regioni ma clima freddo!. La prossima settimana il tempo partirà all'insegna della stabilità e temperature più fresche anche di giorno. Tempo tranquillo fino al 18 poi a partire dal 19 Ottobre un'intensa perturbazione da ovest entrarà decisa sul Mediterraneo portando forti piogge prima sul Nord-Ovest e successivamente sul resto della Penisola. Seguirà un temporaneo miglioramento da ovest nella giornata del 20 ma si riparterà con nuove piogge dal 21 Ottobre. Il tutto seguito da temperature in deciso calo e neve sulle Alpi oltre i 1800 metri o addirittura a quote più basse. Seguite gli aggiornamenti...





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