domenica, ottobre 08, 2006

In Primo Piano...Eventi Atmosferici

08 OTTOBRE ore 15:09

NEVE a marzo 2005 a Genova: era dal 1971 che sul capoluogo ligure non cadeva così tanta neve nel mese di marzo
L'arrivo pochi giorni prima di una massa d'aria gelida direttamente dal nord est europeo e successivamente seguita a ruota dall'arrivo di un fronte atlantico, crea il "cocktail" perfetto per estese nevicate in pianura su quasi tutto il nord. In questo grande panorama bianco Genova con i suoi 25/30 cm di accumulo anche in pieno centro non ha nulla da invidiare con le altre località di pianura del nord.

La formazione di un poderoso cuscinetto freddo, svalicato dal versante padano proprio in coincidenza con un evento precipitativo piuttosto generoso ha dato luogo alla nevicata tardiva più abbondante degli ultimi 30 anni. L'afflusso di una massa d'aria molto fredda avvenuta i giorni precedenti alla nevicata hanno consentito la formazione di un corposo cuscinetto freddo "pronto all'uso" per l'arrivo del fronte. Il deposito freddo nella Val Padana è stato notevole nonostante il periodo avanzato e la presenza di un soleggiamento non più così debole che caratterizza il periodo di marzo. Se vogliamo risalire all'origine dell'intero episodio freddo e nevoso si deve andare alla serata di domenica 27 febbraio: una massa d'aria molto fredda infatti entra da est nord-est originando un temporaneo peggioramento del tempo sulle regioni orientali e il versante padano ma soprattutto introducendo sul nostro paese una massa d'aria molto fredda per il periodo. Le giornate di lunedì e martedì poi sono trascorse all'insegna di un freddo molto intenso su tutto il nord Italia, con valori di temperatura per marzo record a Piacenza, Bologna, Forlì e Verona e assi vicini ai record a Milano, Torino e nella stessa Genova.

Su Genova l'arrivo dell'aria fredda si è manifestato inizialmente soprattutto in quota senza grosse ripercussioni delle temperature al suolo. Nel corso della serata-nottata di lunedì in Val Padana fa il suo ingresso la parte più consistente ed intensa dell'aria fredda ed i venti a componente orientale si placano consentendo al freddo di depositarsi anche verso il suolo. Le temperature alla quota isobarica di 850hpa nella mattinata di martedì scendono sino a -14°C e il calo termico si fa sensibile ovunque. Genova registra una minima di -2°C con cielo sereno e vento debole settentrionale. La giornata più fredda in città è stata senza dubbio quella di martedì. Un nuovo rinforzo della ventilazione settentrionale impedisce alla temperatura di salire nonostante il sole pieno per tutta la giornata ed il periodo avanzato, alla fine la massima risulterà essere di soli 3°C. Mercoledì 2 marzo è la giornata che annuncia la "svolta" con l'arrivo previsto entro sera di un fronte caldo pilotato da una depressione centrata sulla Francia. Sulla Pianura Padana il gran freddo dei due giorni precedenti ha creato un corposo cuscinetto freddo, frutto soprattutto delle nottate serene e delle temperature molto fredde in quota. Tuttavia nella giornata di mercoledì l'arrivo della fase prefrontale, che annuncia l'ingresso della perturbazione vera e propria, determina sul capoluogo ligure, ma un po' su tutti i settori costieri, una temporanea rotazione dei venti dai quadranti meridionali. Questa rotazione comporta un aumento termico abbastanza evidente rispetto alla giornata precedente. L'attenuazione del vento e la sua contemporanea rotazione da SE fa aumentare le temperature specie al pomeriggio sino ad un valore di circa 5 o 6°C, a seconda dei quartieri.

Le prime nubi relative al prefrontale interessano la costa a partire dal tardo pomeriggio-sera, andando rapidamente a coprire il cielo. In questa fase permane una debole componente meridionale dei venti che impedisce il calo delle temperature al suolo che rimangono attestate ad un valore medio di 5°C anche durante la serata. Ad occhio inesperto nulla avrebbe fatto presagire quello che di lì a poche ore sarebbe successo in città, come in molte altre zone della costa ligure. Appena al di là dello spartiacque infatti, il cuscinetto molto freddo specie nella bassa pianura dove le temperature anche di giorno erano sempre state sul filo dello zero, non attendeva altro che scivolare su di Genova grazie all'attivazione della cosiddetta "tramontana scura". La temperatura resta inchiodata a 5°C sino alla prima parte della nottata quando all'arrivo delle prime precipitazioni si innesca subito una debole componente settentrionale sulla città, a partire dai quartieri più a ponente. Come era prevedibile le prime precipitazioni sono state sotto forma di pioggia, un po' per l'assenza nella primissima fase della tramontana scura, un po' per il riscaldamento nei bassi strati operato dal prefrontale attivo sino a pochissimo tempo prima.

Verso le 3 di notte i primi fiocchi si affacciano anche sul centro città, mentre nei quartieri più nell'entroterra nevicava copiosamente già da un'oretta. All'inizio dell'evento la temperatura nei bassi strati non era ottimale ed in centro città i valori si aggiravano attorno ai 3°C, con neve ancora bagnata e che spesso si alternava alla pioggia. Solo mezz'oretta più tardi l'ulteriore calo termico consentito dalla tramontana che via via diveniva più tesa ha permesso alla temperatura di scendere sotto i 2°C e alla pioggia di trasformarsi completamente in neve.
Come di sovente accade in questi casi, la prima fase della nevicata vede scarsi accumuli sulle strade e la neve tende a posarsi prima sulle automobili che rapidamente si velano di bianco. Poche decine di minuti e la temperatura cala di quel mezzo grado sufficiente a consentire la formazione della classica "poltiglia" sulle strade, che di norma precede di poco l'accumulo vero e proprio. Sono circa le 4.30 quando la temperatura nella zona di San Fruttuoso, poco distante dal centro città, cala sino a mezzo grado sopra lo zero grazie all'intensificazione della precipitazione e alla persistenza della tramontana ancora moderata. La visibilità si riduce drasticamente e la neve cade generosa attecchendo ovunque, comprese le strade. Nel giro di un'oretta e mezza di precipitazione, si accumulano al suolo alcuni centimetri e la nevicata tende ad attenuarsi parzialmente. Ma la parte più intensa ancora doveva arrivare! Mappe e modelli davano il passaggio del nucleo di vorticità più intenso tra la prima mattinata e il mezzogiorno e solo nel pomeriggio i fenomeni si sarebbero attenuati. Alle sei del primo mattino, come prevedibile la nevicata riprende intensità e la temperatura va sino a mezzo grado sotto lo zero. La nevicata si fa furiosa e gli accumuli salgono a vista d'occhio.

La massima intensità si raggiunge tra le 6 e le 8 del mattino quando al suolo si accumuleranno a seconda delle zone mediamente tra i 10 e i 15 cm di neve farinosa, dopo i 3/4 cm della notte. Anche dopo tale ora la nevicata prosegue manifestandosi comunque molto intensa e riducendo la visibilità talvolta all'ordine delle decine di metri. Gli accumuli proseguono e ora, un'ulteriore calo della temperatura sino a valori vicini ai -2°C rendono la neve molto secca. Comincia così anche nel centro città il fenomeno dello "scaccianeve", cioè la neve che essendo molto secca e farinosa viene sollevata dal vento per essere trasportata altrove.
Gli scenari che Genova vede al primo mattino sono da vero nord, ed il capoluogo è avvolto sotto una veste inusuale. Almeno 20/25 cm di neve fresca ovunque. Ma le temperature così rigide fanno cambiare la natura stessa della neve, gli accumuli divengono irregolari, si formano vere e proprie "dune" trasportate ed accumulate dal vento. Gli accumuli di neve posata sulle macchine e nei tetti dei palazzi in certi casi diminuisce anziché aumentare, perché portata via dal vento. Sono scenari davvero incredibili quelli che si vivono durante la mattinata.
Il traffico resta paralizzato e i fiocchi si offrono generosi anche sul lungomare imbiancando spiagge barche e moli. A partire dal mezzogiorno poi, la nevicata scema di intensità, ma prosegue pur a fasi alterne sino alla serata per lo più in forma debole o moderata, e facendo generalmente pochi accumuli. Ma le basse temperature impediscono alla coltre bianca di sciogliersi e la città resta avvolta almeno per la serata dal magico manto bianco. Uno splendore destinato a durare poco, il giorno successivo 4 marzo 2005 il sole marzolino della mattinata, come prevedibile crea una veloce impennata termica facendo sciogliere rapidamente gran parte della neve sulla città, mentre per il momento il manto bianco regge bene sui monti immediatamente dietro il capoluogo. Va così chiudendosi l'episodio nevoso più rilevante che ha vissuto la città dal burian del 31 dicembre 1996.
Qui sotto alcuni scatti fotografici che riprendono la città di Genova, le zone limitrofe e il Porto.
A cura di: www.meteogiornale.it






Ultima Ora

08 OTTOBRE ore 14:36

A partire dal 20 Ottobre PRIMI FREDDI e prima neve fino in pianura sulla Norvegia, Islanda, Svezia, Finlandia e Russia.

In Primo Piano

08 OTTOBRE ore 11:22

Ancora piogge forti in giornata sul Nord della Sicilia e Calabria Tirrenica

Sono attese ancora forti piogge e temporali sulla Sicilia e Calabria specie sui versanti Tirrenici. Anche in mare aperto fenomeni forti. Ancora piogge deboli in Adriatico ma migliora. Nel pomeriggio estensione dei fenomeni anche sul resto della Sicilia e della Calabria ma con valori deboli o al più moderati. Più asciutto sul Trapanese. Migliora nella notte.





In Primo Piano

08 OTTOBRE ore 10:52

Il modello ROEDER annuncia un inverno gelido! Sarà anche neve?

Sono alcuni mesi che molti modelli stagionali evidenziano un inverno molto freddo sull'Europa e sull'Italia. Senz'altro i prossimo round saranno di certo molto più credibili rispetto a quelli di oggi ma possiamo anche dire che al momeno il 60% e quotato per avere un Inverno particolarmente freddo!. Analizziando i vari mesi osserviamo un fine Ottobre all'insegna dell'istabilità e del primo freddo di stagione sul Mediterraneo e sull'Europa centro-occidentale. Occasione per prima neve fino sotto i 1500 metri. Novembre potrebbe invece risultere un mese piuttosto stabile e meno produttivo specie sul Centro-Sud Italia. Il Nord invece rimarrà sotto al tiro di alcune perturbazioni atlantice. Drastico cambiemento invece atteso tra Dicembre e Gennaio quando questi due mesi potrebbe presentarsi i più gelidi dell'Inverno. Imponenti alte pressioni faranno visita la Scandinavia e le Isole Brinanniche con conseguenza di discese di aria molto fredda verso l'Est europeo ma anche sul sui versanti Adriatici e Sud Italia. Sarà foriera di nevicata fino in pianura su queste suddette zone e temperature molto basse. Rusulterà più asciutto solo il Nord Italia anche se a Gennaio si apre una possibilità anche per le regione Settentrionali grazie a perturbazioneìi da ovest. Febbraio invece risulterebbe un mese più mite sull'Italia ma rimarebbero ancora discese fredda dal Nord Europa. E la NEVE? è ancora presto per dirlo ma non sono escluse intense precipitazioni nevose nella seconda parte. Insomma in sostanza nei prossimi round vedremo cosa dobbiamo attenderci. NON MANCATE!...
Per visualizzate meglio le cartina andate sul sito: www.climaprog.de









































In Prima Pagina

08 OTTOBRE ore 10:08

Inizio settimana con bel tempo. Dal 13 Ottobre si cambia pagina!

Bel risveglio mattitino quello di oggi sull'Italia. Temperature piuttosto frizzanti con valori comprese tra i 7-11°C al Nord, 10-15°C al Centro e 13-20°C al Sud. Valori sotto lo Zero sulle Alpi. Parlando del tempo osserviamo cieli sereno su buona parte del Centro-Nord a parte locali banchi nuvolosi bassi sulla Val Padana centro-orientale. Situazione divesa invece il basso Adriatico e nord della Sicilia dove in queste ore sono in atto alcune piogge. Sul restante Meridione cieli spesso nuvolosi ma fenomeni generalmente scarsi o nulli. In giornata è atteso un più marcato peggioramento sulla Sicilia con piogge e temporali in trasferimento nella notte sullo Jonio. Da domani al 11 Ottobre belle giornate di sole su tutta l'Italia anche se sull'estremo sud (specie sullo Jonio) saranno ancora possibili rovesci sparsi ma in miglioramento. Forte Maltempo invece sulla Grecia. Successivamente verso il 12 Ottobre un'intensa perturbazione dalla Francia tenderà a transitare sull'Italia portando i primi fenomeni ma solo temporanei sul nord-ovest ma seguito poi da un miglioramento. Solo a partire dal 13 il vortice perturbato prenderà forza sul Mediterraneo portando piogge forti probabilmente su tutta l'Italia (dettagli nei prossimi articoli). Novità interessanti dopo il 20 Ottobre. Seguite gli aggiornamenti...










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