domenica, ottobre 01, 2006

ULTIMA ORA

01 OTTOBRE ore 20:47

NUOVO AGGIORNAMENTO. QUALI ZONE COLPIRANNO LE PIOGGE NELLE GIORNATA DI MARTEDI 3 OTTOBRE?

Il nuovo aggiornamento non vede sostanziali cambiamenti sui riguardo dei fenomeni attesi nella giornata di Martedì. Le zone comunque più colpite che riceveranno accumuli di pioggia acnhe notevoli saranno l'alto Piemonte (Novarese, Biellese, Vercellese) e l'alta Lombardia (Comasco, Lecchese, Brianza e settore Orobico. Fenomeni a tratti intensi anche sul Torinese, Friuli, Veneto orientale e coste della Toscana settentrionale. Fenomeni deboli ed intermittenti sul Cuneese e parte della Lombardia meridionale. NEVE in montagna in calo dai 3000 metri ai 2500 in serata. Asciutto sull'Emilia Romagna.


01 OTTOBRE ore 20:01

La grande alluvione a sud di Ancona del 16 Settembre
Un evento più unico che raro, paragonabile probabilmente solo al nubifragio che nel settembre del 1959 causò 10 morti nel capoluogo dorico, ha sconvolto i comuni subito a sud della città. Un miracolo che non ci siano state vittime... ma i danni subiti sono stati davvero tremendi!

Il giorno prima dello storico nubifragio del 16 settembre scorso, sulla zona di Ancona il tempo aveva lanciato più di un segnale inequivocabile sull'imminente peggioramento, ma nessuno poteva immaginare cosa si sarebbe scatenato il giorno seguente: gli estremi del giorno 15 settembre a casa mia (San Biagio di Osimo, 10 km. a s/sw di Ancona e 5 km. a nord di Osimo) erano stati di +20.2° come minima e di +25.0° come massima. Un'umidità opprimente aveva caratterizzato l'intera giornata, stante un vento teso di Scirocco seguito da una debole pioggia notturna. Il dewpoint aveva raggiunto addirittura i +21° e non era sceso mai sotto i +16°. Insomma, l'energia da spendere era davvero tanta! Tutti i previsori davano temporali sulla costa delle Marche per la mattina di sabato, in attenuazione nel corso del pomeriggio. Il rischio di fenomeni forti era presente un po' su tutta la costa del Medio Adriatico, in particolare tra l'Anconetano e il Riminese, per l'avanzata verso levante di una depressione che aveva già causato piogge torrenziali e ingenti danni su parte del Settentrione. Anche la protezione civile aveva lanciato un'allerta per le Marche, ma si trattava comunque di un rischio maltempo non elevatissimo, quasi una "previsione di routine" in un periodo dell'anno in cui i temporali sono spesso frequenti ed anche intensi sulla Regione. La sera del 15 dense nuvole basse e scure erano giunte dal mare, per poi dissolversi dopo cena, lasciando comunque una pesante foschia. Andai a letto annotando una temperatura di +21.1° alle 00:30 circa con debole brezza da nord, valore insolitamente alto per una notte di metà settembre...
La mattina dopo vengo svegliato intorno alle 08:30 da tuoni assordanti e dallo scrosciare della pioggia sul tetto di casa. Penso che le previsioni, una volta tanto, sono state perfettamente rispettate... Guardando dalla finestra mi accorgo subito che si tratta di una cella temporalesca proveniente dal mare, quindi da E-S/E, con cielo chiuso e assai scuro, pure per nubi basse e plumbee provenienti da quella direzione. Di solito i temporali marittimi sono rari qui nella mia zona, ma sono anche quelli che scaricano i quantitativi più ingenti di pioggia, specie alla fine dell'estate e all'inizio dell'autunno, quando il mare Adriatico è ancora caldo. Mi accorgo però che non si tratta del solito temporale ma bensì di un vero e proprio nubifragio quando la pioggia, invece di calare d'intensità, si fa sempre più violenta, divenendo alluvionale: il rain rate sale dagli 80 - 95 mm/h. ai 95 - 155 mm/h., rimanendo fisso a questi valori per circa un'ora!!! Il vento prima si dispone da N/NE, divenendo moderato con raffiche sui 25 km/h., poi gira da n/w e infine da w/sw, scemando d'intensità. Lampi violacei e accecanti solcano un cielo uniformemente nero, mentre la visibilità crolla a poche decine di metri. Alle 08:30 erano caduti 13 mm. in totale, che alle 08:45 erano diventato 25, mentre un quarto d'ora dopo il pluviometro segnava già 52 mm.! Alle 09:30, quando ormai il diluvio ha concesso una tregua, si sono accumulati in tutto 90 mm., caduti quindi in poco più di un'ora... Un valore superiore al totale medio di settembre sceso in soli 70 minuti! Già il mio giardino è semiallagato e nei dintorni la situazione si fa sempre più difficile. Essendo volontario della Protezione Civile, vengo chiamato in soccorso nella zona di Camerano, subito a ovest del Conero e 5 km. ad est di casa mia. In auto, mi accorgo che alcune strade nella zona in cui abito sono già impercorribili, perché attraversate da torrenti limacciosi e impetuosi che trascinano pietrisco e detriti dalle colline circostanti. Nelle parti basse si accumulano anche 50 cm. d'acqua e fango sulla carreggiata. Sempre verso le 09:30 il cielo s'è leggermente schiarito verso levante, ma un muro d'acqua impressionate si staglia stavolta verso w. e s/w, dove i fulmini e i lampi si fanno ancora più violenti e continui. Il vento rinforza da quella direzione ed in breve si scatena il finimondo! Un vero e proprio uragano d'acqua s'abbatte su tutta la zona a sud di Ancona, con raffiche da ponente fin sui 50 km/h. e rain rate segnalati da diverse stazioni amatoriali ben oltre i 200 - 250 mm/h. (punta RECORD di 318 mm/h. a Castelfidardo, vicino Osimo). La visibilità ridiscende a poche decine di metri e i lampi accecanti non danno tregua. In poche decine di minuti la situazione degenera definitivamente... Per dare un'idea della valanga d'acqua abbattutasi in poco tempo sulla zona, basti pensare che il torrente Aspio (che si snoda per 23 km. creando una vallata tra Osimo e il Conero, ricca di insediamenti industriali e commerciali) è salito di un metro in 10 minuti ed ha raggiunto quasi 5 mt. di profondità in appena un'ora!!! Normalmente questo torrente ha una profondità di appena 30 cm e d'estate spesso si riduce a un rigagnolo... Ma nonostante questo, anche in passato ha causato non pochi problemi con le sue piene e i conseguenti allagamenti. Verso le 11:30 il disastro si è ormai compiuto: in poco più di 3 ore sono caduti tra i 150 e i 180 mm. di pioggia nella zona di Osimo, Castelfidardo, Offagna e Camerano, tutta quella cioè a sud di Ancona e ad ovest del Conero. Gli stessi quantitativi che normalmente cadono sommando i 2 mesi più piovosi dell'anno! I campi sono ormai diventati delle paludi fangose, da tutte le colline scendono torrenti d'acqua e fango impazziti, che in alcuni punti hanno persino la forza di trascinare le auto, strappare l'asfalto dalla carreggiata e sradicare i cancelli delle case oltre a piccoli alberi! Ma la situazione peggiore si creerà ad Osimo Stazione e tra San Biagio di Osimo ed Osimo stessa. Qui passano alcuni fossi e piccoli torrentelli che poi confluiscono nell'Aspio. Tutti questi corsi d'acqua tracimano quasi contemporaneamente e con una furia mai vista da queste parti. Numerose persone vengono salvate dai vigili del fuoco nella piccola valle tra Osimo e San Biagio, mentre rischiano di essere portate via dalla corrente nelle loro auto. Qui si avranno danni gravissimi, con fabbriche e case allagate, strade letteralmente inondate di fango e detriti sparsi ovunque. Osimo in poco tempo si troverà circondata dall'acqua e quasi completamente isolata dagli allagamenti. Molti anche gli smottamenti e le piccole frane in tutte le colline della zona. Come già accennato, un vero e proprio disastro si verifica comunque lungo il corso dell'Aspio in località Osimo Stazione e tra i comuni di Osimo, Castelfidardo e Camerano. Qui il torrente tracima con una furia mai vista, insieme ai fossi che raccolgono l'acqua delle colline circostanti, sommergendo campi, strade, fabbriche e abitazioni con un'onda di fango e acqua alta anche 1 metro. Ma nelle parti basse, dove s'incanala la piena, in breve il livello d'acqua e fango raggiunge i 2-3 metri, sommergendo tutto! Nella zona è il caos, le strade minori sono ormai quasi completamente bloccate, così come la ferrovia adriatica. I centri commerciali della zona vengono evacuati per precauzione. Decine e decine di automobili sono trascinate via dalla piena, alcune finiscono nel fiume Aspio e altre nel Musone (dove si getta l'Aspio poco prima di arrivare al mare), altre ancora saranno ritrovate ammassate le une sulle altre.
A cura di www.meteogiornale.it

01 OTTOBRE ore 14:38

SI CONCLUDE QUI L'ESTATE, ARRIVA IL VERO AUTUNNO!!

Prima neve oltre i 2000 metri e primo freddo di stagione sulle Alpi a partire da Giovedì 5 con temperature che in alta quota scenderanno fin sotto i -5°C. Neve attesa anche fin sotto i 2000 metri. Dunque attendiamoci ancora poche ore di questo scampolo d'estate" perchè da mertedi 3 catapulteremo in pieno Autunno con temperature in calo di ben 5-10°C, specie al Centro-Sud.

01 OTTOBRE ore 11:02


BEL TEMPO FINO AL 2 OTTOBRE, POI NUOVO CARICO DI PIOGGE

Sarà solo il nord-ovest a vedere estesa nuvolosità e qualche piovasco nei prossimi giorni. Altrove invece il tempo sarà molto buono e mite. A parire dal 3 Ottobre entrarà in sciena una nuova perturbazione con altre piogge e temporali. In primis sarà il nord-ovest ad occogliere piogge e rovesci anche a tratti forti sull'Alto Piemonte e alta Lombardia. Rimarrà più ascutto ed in ombra pluviometrica il Cuneese e l'Appennino ligure occidentale. Mercoledì 4 il tutto si sposterà verso est lasciano ampie schiarite sul nord-ovest. Altre piogge sono attese invece sulla Romagna, est Lombardia, Trentino e Friuli. Proprio questa regione potrebbe vedere rovesci e temporali forti. Attese anche le prime nevicate oltre i 2000 metri. I seguito il tutto si sposterà ed evolverà verso il Centro Italia riprendendo vigore con altre piogge e temporali. Non sono escluse altre piogge grazie ad una lieve retrogressione del fronte perturbato anche sul nord-ovest. Verso il prossime week-end si assisterà ad un miglioramento su buona parte del Centro-Nord Italia mentre le piogge si sposteranno verso il Meridione con fenomeni particolarmente forti sull Sicilia e la Calabria. A lungo termine si prevedono altre perturbazioni in arrivo sul Meriterraneo. Seguite i prossimi aggiornamenti...

01 OTTOBRE ore 10:39

Il Tifone Xangsane centra il Vietnam con piogge forti!

Nell'ultimo aggiornamento di ieri abbiamo detto che il tifone Xangsane era quasi sulle coste del Vietnam nel pomeriggio di Sabato 30 GMT con venti oltre i 100 miglia orarie. Questa mattina ora locale era atteso nella parte centrale del Vietnam tra Hue e Qui Nhon. Sono previste piogge molto intense con accumuli di ben 250 mm ma a tratti non sono esclusi picchi di 500 mm.
Le autorità vietnamite hanno evacuato 180.000 persone, messo le 9 province centrali del paese in stato di allerta e proibito ai pescatori di uscire in mare.
Alle 18 GMT, Xangsane era centrato a 16,0°N 109,7°E, ormai vicinissimo alla costa (Da Nang si trova alla stessa latitudine e a 108,1°E), accompagnato da vento sostenuto a 100 miglia orarie, come da previsione. Per le 6 GMT di domenica esso dovrebbe declassato a categoria 1 cioè con venti di 75 miglia orarie per poi scendere in una depressione dalle caratteristiche nelle successive 12 ore. Il tutto in movimento verso ovest.
Dalle 18 GMT di venerdì alla stessa ora di sabato, già erano caduti 78 mm a Hue e 60 a Da Nang. In quest'ultima, alle 4 di domenica, ora locale, mentre dal cielo cadeva una pioggia intensa, il vento soffiava a 72 km/h e la pressione era scesa a 992 hpa, ma era in ulteriore diminuzione. Più a sud, Phu Quoc ha registrato ben 210 mm tra le 18 GMT di venerdì e la stessa ora di sabato.
Le immagini offerte da http://tsr.mssl.ucl.ac.uk/ rappresentano nella prima l'intero percorso del Tifone e nella seconda le zone che colpirà e la direzione che prenderà.





RICERCA