martedì, dicembre 04, 2007

04 SETTEMBRE 2007
In onda il nuovo sito www.meteoggi.it. Si informa che il sito non è ancora del tutto completo per ulteriori manutenzioni. Sono comunque già in linea alcuni articoli. Non mancate!

IN PRIMO PIANO

04 DICEMBRE 2007 ore 18:12

UN'IMMACOLATA ALL'INSEGNA DELLE NUBI E DELLE PIOGGE SULL'ITALIA. L'INVERNO ANCORA NON SI VEDE

Inizia ad esaurirsi la perturbazione sul Nord delle Alpi, con ultime nevicate sui rilievi alpini. Stamane la città di Livigno ha visto una forte nevicata, paralizzando le stede. Tutt'ora la situazione va migliorando. Gli accumuli sulla zona superano abbondantemente i 30 cm al suolo. Nella giornata di domani si assisterà ad un deciso miglioramento su tutti i settori alpini, con passaggio a cieli più soleggiati, a parte residui addensamenti. Sole e clima mite sull'Italia

A partire da Venerdì una maggiore ondulazione delle correnti farà arrivare su di noi una saccatura perturbata. Le piogge inizieranno a cadere nella serata di Venerdi sul Settentrione, per poi spostarsi nella giornata di Sabato e Domenica al Centro-Sud. Neve sulle Alpi a quote medie.

DETTAGLI: L'IMMACOLTA SOTTO LA PIOGGIA. DOVE PIOVERA' DI PIU'?
Le regioni più colpite da piogge anche consistenti saranno la Romagna, il Veneto, la Toscana, Marche, Abruzzo, Lazio e Puglia, dove non sono esclusi possibili temporali. Fenomeni più deboli al Nord-Ovest a causa dell'entrata del fronte troppo occidentale. In seguito nuovo probabile peggioramento a partire da NW, ma questa volta con fenomeni rilevati soprattutto sulle Alpi, Adriatico e Meridione per una saccatura in discesa verso i Balcani. Il suo spostamento sarà dovuto alla spinta dall'Anticiclone verso est, ovvio!

LUNGO TERMINE: E' probabile un espansione che dopo i peggioramenti, l'Alta Pressione voglia coricarsi su tutta l'Europa centrale e Italia a partire dall'11-12 Dicembre, con giornate asciutte e mite. Probabile nuovo peggioramento intorno al 20 di Dicembre. Queste sono le possibili tendenze attese per metà mese! Solo verso la fine si intravede qualcosa. Vedremo...Seguite gli aggiornamenti

IN PRIMO PIANO

04 DICEMBRE 2007 ore 6:47

…L’AUTUNNO PRESEGUE SUI SUOI PASSI. L’INVERNO PUO’ ATTENDERE!

L’Autunno è ritornato tra di noi, con giornate soleggiati e gradevoli!. Si veste però di Inverno sulle Alpi e sull’Europa centrale, colpita da piogge, neve e freddo. Situazione che andrà aventi almeno fino a Mercoledì 4, poi seguiterà un lento miglioramento, seppur temporaneo!

Difatti, non si esclude per il Week-End un rallentamento delle correnti a getto. Questo scaturirà la discesa di una nuova saccatura fredda, che cederà proprio sul nostro Mediterraneo tra il 7 e il l’8 Dicembre. Dispiace per chi farà il ponte dell’Immacolata, ma proprio in questa giornata è atteso un clou del peggioramento, con piogge anche intense al Nord-Est e Centro Italia. Fenomeni più deboli sul Nord-Ovest, che vedrà un veloce miglioramento per effetto favonico. Neve sulle Alpi e quote medio-basse. Ancora nessun fiocco in pianura, almeno per adesso!

A lungo termine? Guardando i modelli vengono osservate varie ipotesi, alcune molto plausibili altre poco credibili, ma comunque interessanti.
Intanto fino al 10-11 Dicembre buone occasioni per piogge sparse su tutta l’Italia, specie al Centro-Sud, anche se con pause più asciutte e stabili.
In seguito si aprono alcuni bivi.

Quale sarà la strada giusta? Atlantico o Anticiclone?
Beh, i modelli non ci aiutano affatto. La prima ipotesi è che dopo il breve passaggio perturbato sull’Italia c’è il rischio che l’Anticiclone possa farci vedere come stanno veramente le cose, coricandosi con tanta energia su tutte l’Europa centrale, compresa l’Italia. In questo modo andremo in contro ad un periodo (13-17 Dicembre) caratterizzato da un clima prettamente mite e asciutto. Un duro colpo per molte nostre regioni, ancora stremate dalla mancanza di piogge.

Solo tra il 19-20 Dicembre si potrà assisterà alla discesa da Nord di una nuova depressione, ma qui, entriamo in un campo molto difficile da decifrare. Si trovano molte difficoltà a medio termine, figuriamoci per una previsioni a 15-20 giorni.

La seconda ipotesi (la meno gettonata) è l’espansione dell’Anticiclone verso la Gran Bretagna. Sarebbe scacco matto in tutti gli effetti, con correnti fredde pronte a piombare sull’Italia e ritorno di condizioni fredde ed invernali, e perché no, anche nevose fino in pianura!?

Tanti “ma” e tanti “se” che saranno visti nei prossimi aggiornamenti. Intanto godiamoci questa settimana tranquilla e soleggiata, poi vedremo.

PREVISIONI

04 DICEMBRE 2007 ore 6:44

PREVISIONI PER MERCOLEDI 5 DICEMBRE: BEL TEMPO SU TUTTA L’ITALIA CON LOCALI ADDENSAMENTI SUL NORD-OVEST. ANCORA BREVI NEVICATE SUI VERSANTI ESTERI ALPINI
Migliora sull’Italia con residue incertezze sulle Alpi. Seguiranno condizioni più stabili. Dal Week-End peggiora sull’Italia con piogge


NORD: Giornata soleggiata o poco nuvolosa sul Nord-Ovest. Nubi in serata sulla Liguria di Levante con possibili piovaschi. Sul Nord-Est nubi sparse al mattino, più intense sui rilievi friulani e Alto Adige con qualche fiocco di neve. Migliora in giornata con ampie schiarite. Sole sulle pianure, ma con tendenza ad aumento della nuvolosità in serata sull’Emilia.
Temperature massime: 11-12°C.
Temperature minime: 2-7°C.
Venti deboli e mari poco mossi.

CENTRO: Al mattino nubi di passaggio sulla Toscana, Umbria e Marche, ma senza fenomeni. Migliora nel pomeriggio. Altrove clima soleggiato o al più poco nuvoloso.
Temperature massime: 11-14°C.
Temperature minime: 4-9°C.Venti generalmente deboli e mari mossi.

SUD: Giornata soleggiata su tutte le regioni. Qualche addensamento mattutino sulla Puglia, ma in esaurimento.
Temperature massime: 13-15°C.
Temperature minime: 9-11°C.
Venti moderati o deboli da NW. Mari mossi

SCIENZA E TECNOLOGIA

04 DICEMBRE 2007 ore 6:23

L’HIMALAYA SI SCIOGLIE: UN MILIARDO DI PERSONE A RISCHIO
Due terzi dei ghiacciai himalayani si stanno sciogliendo. Con gravissime ripercussioni su alcuni grandi fiumi asiatici e sul miliardo di persone che vive sulle loro sponde. Sono i dati scientifici resi noti ieri a Roma dal progetto Share, una rete di monitoraggio internazionale promossa dal Comitato Ev-K2-Cnr.

Share, che letteralmente sta per "Stations at high altitude for research on the environment" (ovvero Stazioni in alta quota per il monitoraggio dell'ambiente) è stato avviato in collaborazione con l'Istituto di scienze dell'atmosfera e del clima (Isac) del Cnr, che si occupa di monitoraggio climatico, ambientale e geofisico.
La situazione descritta dai dati è molto preoccupante. Si tratta di un ciclo a catena, dove un evento tira l'altro: lo scioglimento dei ghiacciai è pericoloso per i grandi fiumi asiatici fra cui Gange, Brahmaputra, Indo, Salween e Mekong. Se questi corsi d'acqua straripassero infatti, sarebbero gravemente colpite le popolazioni che vivono molto vicino alle loro rive.

Altro importante dato emerso dalla ricerca riguarda la "nube marrone", composta da sostanze inquinanti, che sovrasta il Sudest asiatico e l'Oceano Indiano. La nube è stata oggetto di studio della stazione di monitoraggio della Piramide dell'Everest, il laboratorio scientifico più alto del mondo, situato a oltre cinquemila metri d'altezza.
Ma che ruolo ha la "nube marrone" sullo scioglimento dei ghiacciai? "Le particelle carboniose che si depositano sui ghiacchiai - ha spiegato Sandro Fuzzi, membro del team che studia da tempo il fenomeno - rende i ghiacciai stessi meno riflettenti. In questo modo le masse glaciali assorbono di più i raggi solari e si sciolgono più rapidamente".

Secondo quanto riferito da Veerabhadran Ramanathan, responsabile del progetto Abc (Atmospheric brown clouds) delle Nazioni Unite, le "brown clouds" stesse hanno altre disastrose consegenze. Fra cui la diminuzione delle piogge monsoniche, che loro volta stanno provocando un drastico calo della produzione di riso in India. "Per questo motivo i ghiacciai sono essenziali per la sopravvivenza dell'Asia" ha precisato Ramanathan.

Sandro Fuzzi ha spiegato che la "nube marrone" si forma dove c'è molta antropizzazione e alti livelli di inquinamento, causato dalle attività dell'uomo, come per esempio le centrali elettriche e gli impianti di riscaldamento a bassa qualità.
MONTAGNA.TV

SCIENZA E TECNOLOGIA

04 DICEMBRE 2007 ore 6:10

SHARE: L’INQUINAMENTO SI CONTROLLA DALLE MONTAGNE
"Share: l'Italia e il pianeta sotto osservazione per l'inquinamento atmosferico". E' questo il titolo della conferenza del Comitato Ev-K²-Cnr che si tiene oggi a Roma. L'evento è organizzato in collaborazione con l’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima (Isac) del Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche) che si occupa di monitoraggio climatico, ambientale e geofisico.

Il progetto Share (Stations at high altitude for research on the environment) ha come fine principale la condivisione del cambiamento climatico. Si tratta di una rete per il monitoraggio ambientale in alta quota, già presente, con otto stazioni, in Italia, Nepal, Uganda e Pakistan.
Nei prossimi anni si prevede di estendere il network ad altri paesi. Tutte le stazioni sono installate nei luoghi di montagna, che corrispondono al 24 per cento delle terre emerse e sono i più adatti allo studio della composizione dell'atmosfera, del clima e dei meccanismi di trasporto delle sostanze inquinanti.

Share è stato avviato sotto l'egida di Unep (il Programma ambientale delle Nazioni Unite), Wmo (l'Organizzazione meteorologica internazionale) e Ipcc (il Comitato intergovernativo per i mutamenti climatici delle Nazioni Unite). Particolare attenzione è dedicata allo studio della "Atmospheric brown cloud” (Abc), vale a dire la "nube marrone" collocata sopra l'Oceano Indiano e il Sudest asiatico ormai da tempo.

Lo studio di questo fenomeno in Himalaya avviene grazie alla stazione di monitoraggio Pyramid (recentemente denominata Nepal climate observatory) posizionata a oltre 5mila metri d'altezza, presso il Laboratorio Osservatorio Piramide sul monte Everest, il laboratorio più alto del mondo.
La altre sette stazioni sono: quella posizionata sul Rwenzori, in Uganda, la prima a coprire l'Africa dal punto di vista del monitoraggio ambientale, quella sul Monte Cimone, denominata "Ottavio Vittori", in Italia, la Pakistan karakorum network, in Pakistan, e quattro punti di monitoraggio in Nepal.

Dalle ricerche effettuate, gli esperti hanno osservato elevate concentrazioni di Black carbon e di inquinanti, sostanze dannose che riscaldano l'atmosfera, come fanno i gas serra, e contribuiscono in modo significativo allo scioglimento dei ghiacci.
Le stazioni di monitoraggio della rete Share hanno registrato con estrema precisione ciò che sta accadendo ed è accaduto finora. Per esempio quella italiana "Ottavio Vittori", situata sul Monte Cimone, in Pianura Padana, ha osservato alte concentrazioni di Black carbon e dust, elementi che alterano la composizione dell'atmosfera e i processi climatici.

Senza contare le emissioni dannose causate dalle attività dell'uomo. Parliamo dell'inquinamento del traffico industriale, degli impianti di riscaldamento e delle attività industriali.
Tra le conseguenze climatiche registrate dalle stazioni di Share, lungo la valle del Khumbu, c'è anche l'aumento della temperatura media di un grado per decade. Naturalmente ciò gioca un ruolo fondamentale sulla dinamica dei ghiacciai.

Questi dati fanno parte anche di in un progetto internazionale Gewex-Ceop (Coordinated and water cycle Oobservation), un sistema di osservazione su scala globale incentrato sui bilanci di energia e acqua.
MONTAGNE.TV
RICERCA