domenica, novembre 11, 2007

ULTIMA ORA

11 NOVEMBRE 2007 ore 21:11

RUSSIA, ALLARME AMBIENTALE NEL MAR NERO

Milletrecento tonnellate di petrolio sono fuoriuscite da una petroliera russa che si e' spezzata in due stamani nel Mar Nero durante una tempesta. Lo hanno riferito le agenzie di stampa russe citando fonti del ministero dei Trasporti.

''La petroliera Volga-Neft, che trasporta circa 4.000 tonnellate di greggio, si e' spezzata in due durante una tempesta mentre era ferma al Port Kavkaz'', ha detto un portavoce del ministero.

I 13 membri dell'equipaggio, che si sono rifugiati a poppa, non sono in pericolo ma i soccorritori hanno difficolta' a raggiungerli per le pessime condizioni del tempo. Ai soccorsi partecipano tre rimorchiatori, due russi e uno ucraino.

L'incidente e' avvenuto all'alba e in un primo momento si era parlato di 2.000 tonnellate di greggio fuoriuscito nel Mar nero. Successivamente si e' saputo che sono 1.300 le tonnellate riversatesi nello stretto di Kerch, tra il mar d'Azov e il mar Nero.

''E' un disastro ambientale di proporzioni serie, ci vorranno anni per risolverlo'' ha detto il vice capo dell'agenzia statale Rosprirodnadzor.

AFFONDATE ALTRE QUATTRO NAVI - Altre quattro navi, tre delle quali con un carico di zolfo, sono affondate nel mare in tempesta. al largo del porto di Kavkaz, nella stessa zona dove una petroliera russa si è spaccata in due rilasciando più di 1.000 tonnellate di nafta in mare.

Continuano intanto le operazioni di soccorso per mettere in salvo l'equipaggio della petroliera russa Volgoneft 139, che si é spaccata in due sotto l'impeto delle onde e ha riversato in mare 1.300 tonnellate di nafta. Due dei 13 membri dell'equipaggio sono stati recuperati da un rimorchiatore, mentre gli altri 11 si sono rifugiati a poppa e la loro vita non é in pericolo, secondo una portavoce del ministero dei Trasporti russo. Tre rimorchiatori, due russi e uno ucraino, stanno cercando di agganciare con dei cavi la prua della petroliera che sta andando alla deriva. Intanto le condizioni meteorologiche non smettono di peggiorare e ci si aspetta che i venti possano arrivare a soffiare oggi a 125 km/h.

ECOLOGISTI TEMONO CATASTROFE AMBIENTALE

MOSCA - Il timore di una grave sciagura ambientale e' stato espresso da varie organizzazioni ecologiste dopo i gravi incidenti provocati sul Mar Nero da una tempesta di inusitata violenza che ha spezzato in due una petroliera carica di gasolio e ha affondato tre mercantili che trasportavano zolfo e ferro. ''Siamo di fronte a una grave catastrofe, ci vorra' molto tempo per ripulire il mare inquinato e gli effetti di quanto accaduto oggi si sentiranno anche tra un anno e forse piu''', ha detto Vladimir Sliviak, il co-presidente del movimento ambientalista russo 'Ekozashcita' (Ecodifesa). ''Se il gasolio scende in fondo al mare sara' praticamente impossibile recuperarlo'', ha aggiunto. Preoccupazione anche dal presidente della 'Croce Verde' Serghiei Baranovski, membro dell'Accademia delle scienze naturali russa. ''Il rischio e' grande - ha detto - c'e' anche pericolo di inquinamento delle coste''.
ANSA.

ULTIMA ORA

11 NOVEMBRE 2007 ore 15:24

CRESCE IL PERICOLO VALANGHE IN ALTO ADIGE
Il vento che continua a battere intenso sulle vette delle Alpi sta causando diversi problemi di sicurezza. Tanto che in Alto Adige il pericolo valanghe è stato alzato al livello di "marcato".


A peggiorare la situazione un brusco abbassamento delle temperature che ha portato neve a quote alte. Secondo l'ultimo bollettino diramato dagli esperti della Provincia di Bolzano, si segnala pericolo valanghe "marcato grado 3" su tutto l'arco altoatesino.

Particolarmente esposti a rischi tutti i pendii ripidi e le pareti al di sopra dei 2000 metri di quota. Nella notte, lungo la cresta settentrionale che confina con l'Austria sono caduti 55 centimetri di neve fresca. Le precipitazioni nevose che si sono accumulate negli ultimi giorni dunque sfiorano, in alta quota, il metro.
Sono sconsigliate le escursioni per persone non esperte e non in grado di valutare il pericolo reale esistente sulle vette.
MONTAGNA.TV

ULTIMA ORA

11 NOVEMBRE 2007 ore 13:10

TORNA IL FREDDO A META' SETTIMANA. NEVE A QUOTE BASSE

L'entrata di aria fredda a metà settimana da Nord, provocherà un deciso peggioramento al Centro-Sud tra Mercoledì 14 e Venerdì 16 Novembre, con piogge sparse e nevicate a quote piuttosto basse (6-800 metri), ma localmente sotto i 200 metri sull'Adriatico. Il Nord e il Tirreno sarà per l'ennesima volta sotto il tiro di correnti secche e cieli sereni. Ricordo che questa situazione appare ancora piuttosto incerta a causa della collocazione del minimo depressionario sul Mediterraneo.
Seguite gli aggiornamenti...

ULTIMA ORA

11 NOVEMBRE 2007 ore 9:58

INDONESIA: SCOSSADI 5.7 RICHTER
Ha colpito l'isola di Sumatra

Un terremoto di magnitudo 5,7 sulla scala Richter ha colpito oggi l'isola indonesiana di Sumatra, secondo lo Us Geological Survey.La scossa, secondo il centro specializzato Usa, e' stata avvertita a circa 200 Km a nord-ovest di Bengkulu a una profondita' di 26 chilometri. Il terremoto e' stato confermato dall'agenzia meteorologica a Giakarta, che ha parlato di una prima scossa di magnitudo 6 sulla scala Richter e di altre successive di 5,7. Non si hanno notizie di vittime o danni.
ANSA.

PREVISIONI

11 NOVEMBRE 2007 ore 9:52

Innavata l'autostrada A/22 del Brennero per le nevicate cadute ieri e questa notte. Quindici mezzi spargisale sono in azione. Obbligo di catene a bordo. Rimarranno chiusi fino alla prossima primavera i passi del Rombo, Stalle e Stelvio.

11 NOVEMBRE 2007 ore 9:38

PREVISIONI PER LUNEDI 12 NOVEMBRE: SOLEGGIATO O POCO NUVOLOSO SU TUTTA LA PENISOLA, ECCETTO SUL MERIDIONE CHE VEDRA’ QUALCHE PIOGGIA. ANCORA VENTOSO SUI MARI
Incertezze al Sud con nubi e qualche fenomeno. Soleggiato altrove con qualche nube di passaggio. Neve sui versanti esteri delle Alpi. Temperature minime in calo al Nord. A metà mese probabile peggioramento sull’Italia, ma si attendono conferme dai modelli.


NORD: Giornata soleggiata o poco nuvolosa su tutte le regioni. Nubi più compatte si osserveranno lungo i rilievi di confine dove cadrà qualche fiocco di neve e sul Cuneese. In serata ritorno del sereno ovunque.
Temperature massime comprese tra i 12-14°C. Minime intorno ai 2-6°C, localmente sotto Zero sul Nord-Ovest. Valori di -10/-15°C sulle Alpi oltre i 3000 metri. Venti moderati da N-NE sulla Liguria e alto Adriatico; deboli altrove con locali rinforzi sulle Alpi.
Mari da poco mossi a mossi.

CENTRO: Giornata soleggiata su tutte le regione, eccetto sulla Sardegna dove vedrà nubi sparse per gran parte del giorno; basso rischio di pioggia. Formazione di strati nebbiosi nelle prime ore del mattino sulle zone interne, in dissolvimento con il sorgere del sole.
Temperature massime comprese tra i 13-16°C. Minime intorno ai 5-9°C. Venti moderati sui mari, anche forti da N-NE sulla Sardegna. Venti in attenuazione ovunque dalla notte.
Mari da poco mossi a mossi; molto mossi o agitati sulla Sardegna e Corsica.

SUD: Nubi sparse per gran parte del giorno sulla Calabria, Puglia meridione ed est Sicilia. Su queste regioni attese locali piogge e qualche rovesci sparso. Altrove alternanza di sole e nubi.
Temperature massime comprese tra i 16-19°C. Minime intorno ai 10-16°C. Venti moderati da W-NW, con rinforzi anche forti sul Canale di Sardegna e Sicilia. Nella notte locali rinforzi sul basso Adriatico; in lieve attenuazione altrove.
Mari mossi; molto mossi o agitati sul Canale di Sardegna e Sicilia.

PREVISIONI

11 NOVEMBRE 2007 ore 8:31

L’INQUIETA CALDERA DI YELLOWSTONE
Il movimento verso l’alto del pavimento della caldera è stato di circa 7 centimetri all’anno negli ultimi tre anni, cioè con una velocità tripla rispetto a quella misurata a partire dal 1923


Dalla metà del 2004 il supervulcano di Yellowstone si sta alzando con una velocità record a causa di una enorme massa di roccia fusa che è stata iniettata a circa 10 chilometri di profondità.

È quanto riferiscono in un articolo sulla rivista “Science” i geofisici dell’Università dello Utah. “Non ci sono indicazioni del fatto che sia imminente una eruzione vulcanica o una esplosione idrotermale", ha spiegato il sismologo Robert B. Smith, primo autore dello studio e professore di geofisica dell’Università dello Utah. “Molti crateri vulcanici come questo si sollevano e si abbassano in tutto il mondo per decenni senza eruttare."

”Il movimento verso l’alto del pavimento della caldera di Yellowstone è stato di circa 7 centimetri all’anno negli ultimi tre anni, cioè con una velocità tripla rispetto a quella osservata e misurata a partire dal 1923", spiegano gli autori. “L’unico dato evidente è che la camera magmatica della crosta si sta riempiendo di roccia fusa - ha commentato Smith - ma non abbiamo idea di quanto a lungo questo processo continuerà e se darà luogo a una eruzione oppure se l’iniezione di roccia fusa si fermerà, determinando un nuovo abbassamento della caldera”.
LE SCIENZE
RICERCA