domenica, novembre 18, 2007

18 NOVEMBRE 2007
Tra qualche settimana sarà in onda il nuovo sito meteo: www.meteoggi.it

ULTIMA ORA

18 NOVEMBRE 2007 ore 11:12


Nevica da questa notte tra Pontebba e Confine di Stato. Si stimano accumuli intorno ai 2-5 cm. Nevica anche sulla Slovenia, sulle città di Celje, Kredarica, Lisca, Maribor, Plezzo, Ratece e Vogel con temperature sotto i -2/-3°C, fino a -10°C a Kredarica. Nelle prossime ore attese nuove nevicate sulla regione e confini con il Friuli, in attenuazione dalla serata e nella notte.



IN PRIMO PIANO

18 NOVEMBRE 2007 ore 10:30

L'AUTUNNO E LE SUE PIOGGE...


Viene confermata la parentesi piovosa a partire da Martedì 20 Novembre al Centro-Nord. Attese piogge anche abbondanti su quasi tutte le regioni, soprattutto sulle Prealpi centro-orientali, Liguria e Lombardia. Non mancheranno di certo le piogge sul Piemonte, che risulteranno di moderata intensità.

Intorno al 24 la depressione fredda sulla Francia potrà spostare i suoi "tentacoli" più ad ovest. In questo caso anche il Nord-Ovest potrebbe vedere fenomeni più intensi e duraturi!

Ottima evoluzione anche nei giorni a seguire, con la depressione che si staccherà dal cordono ombellicale della Groenlandia e si isolarà sulle Baleari. Situazione favorevole a piogge intense sull'Italia, in spostamento gradualmente anche sul resto del Centro-Sud.

LA NEVE: gli ultimi aggiornamenti mostrano nevicate sulle Alpi a quote prossime od oltre i 1200-1600 metri, localmente più alta sui rilievi orientali. Ad inzio evento (Martedì 20) possibili fiocchi a quote collinari sul Nord-Ovest, ma in repentino aumento con il trascorrere delle ore. Il fatto sta, che la depressione entrarà sul Mediterrano occidentale troppo in ritardo. Questo comporterà gravi problemi al cuscinetto freddo sulla Valpadana, che tenderà a perdere di intensità e a sgonfiarsi velocemente sotto l'incalzare di correnti più miti da sud. La neve pertando non riuscirà a scendere a quote bassissime, eccetto come già detto, per qualche fiocco a quote collinari in una prima fase sul Piemonte occidentale e alta Lombardia, grazie ad un minimo serbatoio "freddo" su questi angoli del Nord-ovest
Seguite gli aggiornamenti...

ULTIMA ORA

18 NOVEMBRE 2007 ore 9:54

BANGLADESH; CICLONE SIDR:PER GOVERNO, VITTIME SONO ALMENO 2.000


Il governo del Bangladesh ha confermato stamane che sono almeno 2.000 le vittime causate dal passaggio del ciclone Sidr, che ha devastato il sud del paese e che il bilancio potrebbe essere anche più pesante.

"Abbiamo la conferma di 2.000 morti e tale cifra è in costante aumento man mano che riceviamo notizie dalle zone colpite", ha dichiarato alla France Presse Masoud Siddiki, direttore generale della locale Protezione civile.
Le squadre di soccorso temono che saranno migliaia i cadaveri da recuperare, quando potranno raggiungere le zone sinistrate, hanno indicato fonti ufficiali.

L'esercito e le squadre di soccorso incontrano difficoltà nel raggiungere le zone devastate dal ciclone, nel sud del paese, dove la laggior parte dei villaggi è stata spazzata via.

Dopo due giorni dall'arrivo di Sidr - che si è avventato sulla zona con scariche di pioggia e venti che soffiavano a 240 chilometri l'ora - le autorità hanno ammonito che il bilancio delle vittime si appesantiva sempre di più, e che sarebbe stato di "migliaia di morti".
Il ciclone Sidr è la tempesta peggiore degli ultimi anni in questo paese, che nel 1970 fu sconvolto da un uragano che causò mezzo milione di morti.(
APCOM

ULTIMA ORA

18 NOVEMBRE 2007 ore 9:49

FREDDO INTENSO SULLA FRANCIA

Da diversi giorni che la regioni, insieme alla Spagna, vive nottate e mattine veramente molto freddo, con temperature ovunque sotto i -6/-8°C. Nella giornata di ieri (Sabato 17 Novembre) si sono registrati alcuni valori: -9,9 a Mont-de-Marsan, nel sudovest del paese; -5°C a St.Girons; -8,1°C; Auch -6,9°C; Tarbes -6,2°C; Bordeaux -5,9°C; Tolosa -5,6°C. Sul resto del Paese troviamo Bale-Mulhouse con -7,7°C; Poitiers -6,6°C; Le Mans -5,9°C; Parigi-Orly; -5,2°C, Reims -6,5°. Spiccano i -10°C a Chamonix e i -8,6°C a Embrun. Sono valori che non rientrano affatto nella media, anzi, a Tolosa e Bordeaux le temperature sono scese di 5°C sotto la media, mentre a Parigi di 3°C. Le basse temperature sono complice del freddo da nord e dei cieli sereni e sgombri di nubi nelle ore notturne!

Punte di freddo ancora elevate sulla Svizzera. A Corvatsch (3299 metri) raggiunti sempre nella giornata di ieri i -16,0°C e a Jungfraujoch (3576 metri) i -15,6°C. Valori che rispetto ai giorni precedenti hanno subito un lieve innalzamento!

ULTIMA ORA

18 NOVEMBRE 2007 ore 9:35

LA SARDEGNA SI RICOPRE DI NEVE

Nevicate abbondanti hanno interessato in questi giorni tutta la Sardegna, da nord a sud. Quota neve attestata intorno ai 700-1000 metri con accumuli anche molto interessanti visto il periodo. Raggiunti i 50-60 cm sul Monte Limbara; 30 cm a Goceano (a sud di Orzieri) e 40 cm a Macomer (Marghine).

PREVISIONI

18 NOVEMBRE 2007 ore 9:21

PREVISIONI PER LUNEDI 19 NOVEMBRE: LENTO PEGGIORAMENTO SUL NORD-OVEST CON QUALCHE FENOMENO. SUL RESTO DELL’ITALIA CLIMA STABILE CON LOCALI ADDENSAMENTI SULL’ADRIATICO.
Migliora al Centro-Sud con ampie schiarite e fenomeni in esaurimento. Ad inizio settimana peggiora a partire dal Nord-Ovest con prime deboli piogge. Sarà la “chiave” giusta per aprire un periodo piovoso per queste regioni e sul Tirreno. Neve in montagna, anche a quote basse ad inizio fase.


NORD: Giornata poco nuvolosa su tutte le regioni, ma con cieli sereni lungo le Alpi orientali, Lombardia ed Emilia. Addensamenti tra Veneto e Friuli. Nubi in intensificazione sul Nord-Ovest nel giorno del giorno con prime piogge sulla Liguria e basso Piemonte, nevose sull’Appennino ligure oltre i 1000 metri.
Temperature massime comprese tra gli 8-10°C. Minime intorno ai -3° e i 2°C. Valori lievemente più alti sul basso Piemonte e Liguria a causa della copertura nuvolosa. Venti deboli con locali rinforzi a largo del mar ligure.
Mari poco mossi.

CENTRO: Giornata soleggiata sul Tirreno e Sardegna. Ancora nubi sparse e alterna di sole sulle regioni adriatiche. Possibili addensamenti più compatti sulle Marche, ma con basso rischio di pioggia.
Temperature massime comprese tra gli 8-10°C. Minime intorno ai -1° e i 6°C. Venti deboli con locali rinforzi da S sulla Sardegna.
Mari poco mossi.

SUD: Nubi sparse a alterna di sole sulla Campania, Calabria e Sicilia tirrenica. Fenomeni deboli o assenti. Sulle restanti regioni clima più soleggiato.
Temperature massime comprese tra i 10-16°C. Minime intorno ai 6-12°C. Venti moderati da N-NW.
Mari poco mossi; mossi sullo Jonio.

TECNOLOGIA

18 NOVEMBRE 2007 ore 9:13

MOSCHE-ROBOT

Alcuni scienziati britannici stanno lavorando a mosche-robot in grado di volare nelle postazioni nemiche per spiarne i movimenti. Il progettista, Rafal Zbikowski, ritiene che potrebbero essere operative entro una decina d'anni. Zbikowski, che ha già realizzato un prototipo che riproduce il battito d'ali d'una mosca in volo, pensa che i minuscoli robo-insetti, in grado di aggirarsi per spazi chiusi e affollati come palazzi, trombe delle scale, tunnel e grotte, potranno essere utilizzati per individuare terroristi nascosti o per localizzare le vittime di disastri naturali come i terremoti. Mentre l'esercito degli Stati Uniti, che in parte finanzia la ricerca, ha interesse all'uso delle mosche volanti per il trasporto di piccole cariche d'esplosivo. I piccoli robot, infatti, saranno in grado di di distruggere un obbiettivo specifico - ad esempio un computer - senza dover bombardare l'intera struttura.

L'Università di Harvard ha realizzato un drone delle dimensioni di una mosca capace di volare. È soltanto il coperchio, promettono i ricercatori, di un vaso di Pandora tecnologico che potrebbe in futuro trasformare in realtà i nuovi campi di battaglia intelligenti.

Dal peso di soli 60 milligrammi, il microrobot presenta un'apertura alare di 3 centimetri con movimenti modellati su quelli di una vera mosca. “La natura crea i migliori insetti volanti del mondo”, dice il leader del progetto, Robert Wood. Il team di Wood, finanziato dalla DARPA, ha dovuto prima di tutto affrontare i problemi costruttivi. Per realizzare il motore, le ali, le giunture e i micromeccanismi del mini-drone il team è partito dai meccanismi di produzione dei sistemi microelettromeccanici (MEMS), per poi giungere allo sviluppo di un processo del tutto nuovo, che ha impiegato “tagliatori laser microscopici” con cui sono state cesellate le forme in polimero e fibra di carbonio. Tali forme sono poi diventate le parti funzionali della mosca bionica (il procedimento, molto complesso, è descritto sul numero di agosto del magazine Journal of Mechanical Design).

La mosca-robot alla fine è riuscita a volare mimando in toto i meccanismi della sua forma naturale ispiratrice. Le sfide che rimangono da affrontare per realizzare una microspia mobile e intelligente, da usare anche come misura preventiva di attacchi terroristici basati su sostanze chimiche pericolose, sono ancora tante. La prima è una mobilità davvero completa: fino ad ora, il drone-mosca è capace di andare soltanto all'insù; l'altra grande sfida è una risorsa energetica integrata nel robot, che gli dia sufficiente autonomia e lo liberi dalla necessità di una fonte energetica esterna (allo stato attuale, una batteria litio-polimerica può far volare la mosca per meno di cinque minuti). Inoltre, si sta pensando allo sviluppo di sensori di svariato tipo, anche chimico, e ad un software intelligente che permetta al drone di evitare gli ostacoli che incontra durante il tragitto.

E sei i MAVs finissero nelle mani di terroristi ? “Dopo un periodo iniziale di sviluppo, molti paesi potrebbero produrli”, avverte Juergen Altmann, ricercatore della Dortmund University, che mette in guardia sull'uso indiscriminato dei micro-mezzi da guerra di nuova concezione, potenzialmente in grado di causare vittime fra i civili o di finire per dare una mano ai terroristi che dovrebbero invece aiutare a debellare. Altmann propone di bandire a livello internazionale i MAVs e le nanotecnologie applicate alla guerra, alla stregua delle misure già prese contro le mine antiuomo.
ECPLANET

PALEONTOLOGIA

18 NOVEMBRE 2007 ore 8:23

DNA MICOCONDRIALE DAL PELO DI MAMMUT
Grazie alla nuova fonte di DNA, è stato possibile pubblicare l’intera sequenza dei genomi mitocondriali di 10 mammut, i cui resti, trovati in Siberia settentrionale, risalgono a un’epoca tra 50.000 e 12.000 anni fa


Stephan C. Schuster e Webb Miller del Center for Comparative Genomics and Bioinformatics della Penn State University, in collaborazione con Thomas Gilbert, del Center for Ancient Genetics dell’Università di Copenhagen, e i colleghi di un grande consorzio internazionale, hanno scoperto che i peli costituiscono una fonte ideale per ricavare il DNA di antiche specie animali estinte, come nel caso dei mammut.
E sulla rivista “Science” viene data prova di tale scoperta, con la pubblicazione dell’intera sequenza dei genomi mitocondriali di 10 mammut, i cui reperti, trovati nella zona settentrionale della Siberia, risalgono a un’epoca variabile tra 50.000 e 12.000 anni fa.

Prima di questo studio, erano stati sequenziati solo sette genomi mitocondriali di animali estinti: quattro di antiche specie di uccelli, due di mammut e uno di mastodonte.
"Il DNA presente nelle ossa e nei muscoli si degrada facilmente, e spesso contiene materiale genetico contaminato da altre fonti, come per esempio i batteri, il che limita fortemente la loro utilità negli studi scientifici”, ha spiegato Schuster.

Poiché solo una piccola porzione degli antichi tessuti muscolari e ossei vengono preservati in modo tale che il Dna possa essere recuperato intatto, le ricerche che lo hanno utilizzato hanno impiegato spesso alcuni anni per poter arrivare a un risultato. Invece, come ha sottolineato Miller, in quest’ultima ricerca i procedimenti sono stati molto più semplici.

"Abbiamo verificato che la cheratina dei peli è in grado di proteggere il DNA dalle influenze esterne, e quindi da ogni sorta di deterioramento che subisce lo stesso DNA in altri parti del corpo, come per esempio le ossa”, ha commentato Gilbert. I peli, inoltre, possono anche essere depurati da eventuali contaminanti, come i batteri.
LE SCIENZE

SCIENZA E TECNOLOGIA

18 NOVEMBRE 2007 ore 6:48

ARRIVA IL GENE ANTI-CONGELAMENTO, I RACCOLTI RINGRAZIANO
E' stato identificato il gene che permette all’erba di crescere nell’ambiente glaciale del Polo Sud. Ed è stato trasferito con successo a specie vegetali diverse. La straordinaria scoperta di alcuni ricercatori australiani apre le porte alla possibilità di proteggere i raccolti dalle gelate ed evitare la perdita di milioni di dollari ogni anno.


I ricercatori australiani della La Trobe University, guidati dal prof. German Spangenberg, hanno identificato, nell’erba polare chiamata “saltgrass”, una speciale proteina che impedisce al ghiaccio di cristallizzarsi. Il processo di cristallizzazione sarebbe il responsabile della perdita dei raccolti, poiché provoca danni irreparabili ai tessuti delle piante.

Grazie ad una sofisticata operazione scientifica, i ricercatori sarebbero riusciti a trasferire il gene su una pianta “ospite” e avrebbero constatato che queste acquisivano la capacità di resistere fino a 30 gradi sottozero.

Il futuro della scoperta, che verrà presentata nei prossimi giorni alla conferenza Biotechnology 2006 di Chicago, è nella botanica, nell’agricoltura e nell’economia. Secondo alcune stime, il freddo e il gelo causerebbero una perdita di produzione agricola tra il 5% e il 15% della ogni anno a livello globale.
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