giovedì, novembre 15, 2007

15 NOVEMBRE 2007
Tra qualche settimana sarà in onda il nuovo sito meteo: www.meteoggi.it

IN PRIMO PIANO

15 NOVEMBRE 2007 ore 19:14

IL NORD ITALIA ENTRA NEL FRIZZER


Attere giornata di vero GELO per le regioni Settentrionali, specie tra la notte e al mattino, quando molte località scenderanno sotto i -5/-7°C, soprattutto sul Nord-Ovest.

Le giornate più fredde risulteranno probabilmente quelle di Venerdì 16, Sabato 17 e Domenica 18 Novembre.
Temperature minime di -4/-7°C interesseranno il Piemonte; -2/-4°C sulla Lombardia ed Emilia. Sul resto del Nord-Est valori tra i -2° e i 4°C.
Le massime raggiungeranno a fatica i 7-8°C, localmente più bassi sul Nord-Ovest.

Attesa una vera sciabolata GELIDA per il nostro Settentrione. Peccato che mancano le piogge. Gli ultimi aggiornamenti propongono ancora scenari piovosi sul Centro-Nord Italia a partire dalla prossima settimana. Rimane invece confermato (o quasi) il rischiamo mite da sud. L'aumento della temperature farà svanire in pochi giorni il cuscinetto freddo sulla Valpadana, che sarebbe stato ottimo per provocare cadute di neve fino in pianura. Dunque, poche occasioni per nevicate sulle Alpi sotto i 1000 metri. Comunque, tutto è ancora da valutare attentamente.
Seguite gli aggiornamenti...

IN PRIMO PIANO

15 NOVEMBRE 2007 ore 14:52

ALTA PRESSIONE TROPPO INVADENTE. SFUMATA LA FUTURA FASE INVERNALE SULL'ITALIA

Dispiace moltissimo a chi desiderava con ansia la prima neve, quanto meno al Nord.
Putroppo l'Alta Pressione cancella definitivamente il peggioramento piovoso e nevoso al Settentrione all'inzio della prossima settima

Come mai? Gli ultimi aggiornamenti mostrano la goccia fredda ad ovest del Portogallo mandare impulsi di richiamo alla depressione fredda sulla Groenlandia.

Questo provocherà un sostanziale spostamento della depressione fredda verso ovest intorno al 18-19 Novembre. La sua risposta richiamerà sull'Italia una rimonta Anticiclonica, che ristabilizzerà il tempo tra il 20 e il 21 Novembre.

L'unico elemento rimasto ancora in gioco è la possibilità di piogge al Centro-Nord dopo il 21 Novembre. Sarà sempre la stessa depressione che determinerà maltempo su queste regioni, ma non sarà così vicina al Mediterrano da determinare nevicate a quote basse. Proprio la sua lontananza e il rischiamo caldo da sud sarà un "colpo al cuore" per l'Appennino, con lo scoglimento della neve. Sulle Alpi fiocchi bianchi solo a quote medio-alte, eccetto sul Nord-Ovest dove il cuscinetto freddo prepartosi nei giorni scorsi permettere alcune sorprese più basse!
Seguite gli aggiornamenti...

ULTIMA ORA

15 NOVEMBRE 2007 ore 13:51

E' stata una giornata FREDDA sulle Marche. Piogge e nevicate hanno imperversato sulla regione fino a sera, con accumuli anche oltre i 25-30 ad Urbino, Macerata e Senigallia; 10-20 mm altrove. Neve in Appennino oltre i 4-600 metri di quota, ma con imbiancate anche fin sotto i 2-300 metri nelle zone interne di Macerata e Ascoli Piceno.

ULTIMA ORA

15 NOVEMBRE 2007 ore 13:47

Brevi nevicate questa mattinata sull'Appennino emiliano oltre i 7-800 metri di quota. Neve che è caduta senza problemi anche sulla Liguria, specie settori centro-orientali. Fiocchi in Val d'Aveto in provincia di Genova, con accumuli fino a 10 cm in poche ore a Rocca d'Aveto, sul Monte Maggiorasca e Penna. Temperature piuttosto basse in quota, con valori di -6/-7°C oltre i 1200-1500 metri. Disagi lungo le strade, transitabili con gomme o catene da neve.
FORTI VENTI interessano le zone costiere.

ULTIMA ORA

15 NOVEMBRE 2007 ore 6:59

Nella giornata di oggi possibili brevi nevicate fino in pianura sul Cuneese, specie nelle ore centrali del giorno. Fiocchi anche sulle ancune zone interne del Torinese. Pioggia debole e neve a bassa quota (500-600 metri) sul resto del basso Piemonte e Liguria. Veloce miglioramento dalla serata.

ULTIMA ORA

15 NOVEMBRE 2007 ore 6:55

TEMPERATURE DELLE ORE 6 IN ITALIA

Freddo pungente al Pian Rosa con -22°C e venti a 33 km/h. Freddo anche a Paganella con -11°C; -9°C a Dobbiaco e Passo Rolle; -8°C al Monte Cimone e -7°C al Passo di Resia. Seguono i -2°C a Rieti; 0°C a Torino e Aosta; 1°C a Udine; 2°C a Firenze; 3°C a Roma; 4°C a Brescia, Perugia e Vicenza; 5°C a Rimini; 6°C a Bari; 7°C a Bergamo, Milano, Napoli, Capri e Enna; 8°C a Pescara, Albenga; 9°C a Imperia; 10°C a Falconara, Genova e Ponza; 11°C a Latina; 12°C a Brindisi; 14°C a Trapani e Lampedusa; 15°C a Lampedusa, Reggio Calabria e Messina; 16°C a Palermo.

IN PRIMO PIANO

15 NOVEMBRE 2007 ore 6:50

L’INVERNO SFERZA L’ITALIA. PROSPETTIVE PIOVOSE E NEVOSE ANCHE PER IL NORD?
Dopo tanti tentativi, anche il nostro Settentrione potrà beneficiare di piogge e nevicate a partire dalla prossima settimana.


L’Inverno accende i motori. Una prima ondata è già entrata sul nostro Mediterraneo, provocando piogge e rovesci su gran parte del Centro-Sud, nevosi in Appennino oltre i 700-1000 metri di quota, localmente fin verso i 500 metri sulle Marche.

E’ solo l’inizio di un periodo freddo e nevoso per la nostra Penisola!. La nostra cupola Anticicloni ha ormai poca resistenza sotto i colpi delle depressione fredde che la “punzecchiano” giorno dopo giorno. D’altro canto, prima poi la circolazione doveva cambiare.
Certo, un Autunno-Inverno come l’hanno scorso non c’è lo toglie nessuna, ma ricordiamo che i prima passi (eseguiti in maniera interessante) presagiscono un futuro piuttosto movimento e sempre meno statico!.

Nei prossimi giorni la situazione non vedrà grossi cambiamenti. Piogge e nevicate interesseranno tutte le regioni centro-meridionali, con quote neve in discesa fin sotto i 3-400 metri sull’Adriatico nella giornata di Venerdì 16 e Sabato 17 Novembre. L’evento più saliente o se vogliamo il più doloroso è la mancanza di pioggia sul Nord Italia e l’alto Tirreno. Sì, qualche fenomeno potrebbe cadere tra la notte di Giovedì e la mattinata di Venerdì su queste zone, ma si tratterà comunque di fenomeni insignificanti e piuttosto rari!

L’assenza di pioggia e nubi, farà precipitare il nostro Settentrione nel freezer, con temperature anche al di sotto dei -5/-6°C nelle ore notturne, specie nel Week-End, quando le pianure rischieranno estese gelate, anche intense!.

Per vedere un sostanziale miglioramento dovremmo aspettare la giornata di Domenica 18 Novembre, quando la depressione sul Meridione si porterà lentamente verso la Grecia.
Su di noi si aprirà una breve parentesi stabile, ma sarà solo temporanea, perché da ovest sarà già presente una nuova depressione, questa volta con traiettoria più occidentale.

Sarà la “chiave” giusta per aprire le porte alle piogge e alle nevicate sul nostro Settentrione e sul Tirreno, assetati da svariati mesi.

NON è una cosa facile, l’Alta Pressione non dovrà fare altre che dare una maggiore spallata verso est e sbarrare la strada alla discesa fredda, che devierà nel frattempo il suo cammino.
Per noi l’incantesimo sarà svanito.
Ma se le cose dovesse rimane tali, come tutt’ora i modelli confermano, le piogge coinvolgerebbero tutto il Centro-Nord dalla prossima settimana con nevicate a quote basse; special modo sul Nord-Ovest.
Seguite gli aggiornamenti….

PREVISIONI

15 NOVEMBRE 2007 ore 6:41

PREVISIONI PER VENERDI 16 NOVEMBRE: PIOGGE E NEVICATE A QUOTE MOLTO BASSE AL CENTRO-SUD. SOLEGGIATO O POCO NUVOLOSO AL NORD
Botta fredda ed invernale sull’Italia. Piogge e neve a quote bassissime attese sulle regioni centro-meridionali e a nord delle Alpi. Asciutto e soleggiato al Nord, anche se non sono esclusi locali fioccate sulle Alpi occidentali e Appennino ligure. Dalla prossima settimana probabile peggioramento anche al Nord-Ovest e Tirreno con l’arrivo della neve!


NORD: Giornata soleggiata o poco nuvolosa sul Nord-Ovest. Nubi sparse e a tratti compatte sul Triveneto, ma senza fenomeni. Neve sui versanti esteri e Austria. Possibili schiarite mattutine sulle Romagna, ma con locali piovaschi sul Riminese, nevosi oltre i 300-400 metri.
Temperature massime comprese tra i 7-10°C. Minime intorno ai -2 e i 2°C. Venti moderati da N-NE sulla Liguria e alto Adriatico. Ventilazione debole altrove con locali rinforzi sulle Alpi e pedemontane. Nella notte forti raffiche a largo del mar ligure.
Mari da poco mossi a mossi.

CENTRO: Giornata da poco a parzialmente nuvolosa sul Tirreno. Sull’Adriatico e Sardegna nubi sparse con piogge o locali rovesci, nevosi oltre i 700-900 metri sull’Isola e 500-700 metri sulle Marche, Abruzzo e Molise, localmente più basso sulle zone interne Nella notte forti piogge sulle Bocche di Bonifacio.
Temperature massime comprese tra gli 8-11°C. Minime intorno agi 1-6°C. Venti moderati o forti da N-NW sulla Sardegna, dove rinforzeranno ulteriormente nella notte; moderati altrove
Mari mossi; molto mossi o agitati tra Sardegna e Corsica.

SUD: Giornata nuvolosa e piovosa su quasi tutte le regioni, eccetto probabilmente sulla Sicilia e Calabria Jonica che risulteranno al riparo, con schiarite e momenti a tratti soleggiati. Possibili rovesci sulle coste campane e calabresi. Neve in Appennino oltre i 1000-1300 metri.
Temperature massime comprese tra i 9-14°C. Minime intorno ai 6-14°C. Venti moderati da W su tutti i mari, ma più deboli sul basso Adriatico e Jonio settentrionale.
Mari mossi; molto mossi o agitati sul Canale di Sardegna e di Sicilia.

ECOLOGIA

15 NOVEMBRE 2007 ore 6:23

IL BARIO CAUSA LE ALTE TEMPERATURE
a cura della redazione sciechimiche-zret.blogspot.com
Clifford Carnicom: il bario è responsabile delle elevate temperature.
Aumento della temperatura nella bassa atmosfera in funzione della concentrazione di aerosol di bario e del tempo espresso in anni. Prendendo spunto da uno speciale televisivo di 60 minuti della CBS, mandato in onda 1 Aprile 2007 ed intitolato “L'Era del Riscaldamento”, Clifford Carnicom, scrive…


Durante gli scorsi '50 anni questa regione, la penisola Antartica, la parte nord occidentale e le isole attorno ad essa hanno visto aumentare la propria temperatura di circa 1° C ogni 10 anni e ciò la rende il posto che si sta riscaldando più velocemente sulla terra... E non è l'unico: più del 90 per cento dei ghiacciai nel mondo si sta ritirando.

È stato svolto uno studio per esaminare il ruolo delle operazioni di aerosol in relazione al riscaldamento globale. Da molto tempo è stato proposto(1)(2)(3) che tali operazioni hanno l'effetto di aggravare lo stato di riscaldamento del pianeta, e che esse non mostrano alcuna prospettiva di raffreddamento per la terra come molti hanno sostenuto. Ciò si pone in diretta contraddizione con molte delle diffuse nozioni che comunemente circolano al loro riguardo e cioè che tali operazioni sono in qualche modo intese per il nostro bene ma che è meglio che la loro vera natura rimanga segreta e nascosta al pubblico dominio. Ci si può chiedere se queste comuni teorie siano propalate per ingannare il pubblico o no; i fatti, tuttavia, dicono il contrario. Gli aerosol vengono dispersi nella bassa atmosfera e si può dimostrare da questo fatto che in verità riscaldano i suoi strati più bassi; lo stesso Riscaldamento Globale è definito come il "riscaldamento della bassa atmosfera e della terra"(4). L'accezione per la quale gli aerosol stanno in qualche modo raffreddando il pianeta è in aperta contraddizione con le dirette osservazioni ed esami dei fisici.

Per raffreddare il pianeta il cospargimento intenzionale degli aerosol dovrebbe aversi negli strati superiori dell'atmosfera o nello spazio; i lettori interessati a tale conclusione potrebbero voler leggere più accuratamente le proposte di Edward Teller, spesso citate nelle affermazioni di un'ipotetica mitigazione. Si scoprirà che una qualunque tra tali affermazioni richiederà quasi sempre che questi materiali si trovino dalle altitudini superiori dell'atmosfera fino ai confini con lo spazio, e che nella bassa atmosfera abbiano l'effetto di riscaldare il pianeta.

Questi fatti devono essere presi in considerazione da tutti coloro che continuano a diffondere pretese di una mitigazione anonima e benefica associata alle operazioni di aerosol. L'attuale modello esamina gli effetti della deliberata introduzione nella bassa atmosfera di particolato di bario ed il susseguente contributo al problema del riscaldamento globale; i risultati non sono incoraggianti: essi indicano che queste velenose particelle, persino a livelli di concentrazione piuttosto modesti, possono contribuire in un modo reale e significativo al riscaldamento della bassa atmosfera. L'entità di tale immissione sembra coincidere pienamente con quelle più comunemente dibattute, come l'aumento del CO2 e dei gas-serra.

Si raccomanda al pubblico di avere buona volontà nel considerare alcune delle più dirette, visibili e tangibili alterazioni al nostro pianeta ed all'atmosfera nella ricerca sul problema del riscaldamento globale, cioè le operazioni di aerosol, per come sono state imposte alla popolazione, senza consapevole consenso da più di 8 anni a questa parte.

Il grafico sopra mostra le interazioni attese dalle 3 variabili che si relazionano al problema del riscaldamento globale; queste sono le seguenti:

I - concentrazione dell'aerosol
II – tempo
III - aumento delle temperature.

Su un asse sono indicate le concentrazioni modeste di particolato di bario nell'atmosfera. Le grandezze mostrate non sono del tutto irragionevoli circa le numerose analisi eseguite da questo ricercatore nel passato, ad esempio gli studi sull'evidenza disponibili su questo sito. Come termine di paragone lo standard E.P.A. (Agenzia per la Protezione dell'Ambiente) sulla qualità dell'aria per particelle di grandezza inferiore ai 2.5 micron È stato recentemente abbassato(5) a 35 microgrammi/metro cubo. Si vedrà dal grafico, per esempio, che persino il solo 10% di questo livello standard può causare un notevole riscaldamento della bassa atmosfera.

Come precedentemente affermato, la sincerità e l'affidabilità dell'E.P.A. sono in forte calo da dieci anni a questa parte. Questa agenzia ha miseramente fallito nel suo compito verso i cittadini, nel verificare i livelli di guardia ambientali. Non può essere più assicurato o dato per certo che gli standards minimi di qualità dell'aria siano in ogni modo rispettati, così come non può più essere sostenuta l'integrità dell'E.P.A. nel perseguimento del pubblico interesse. È pienamente possibile e, in qualche maniera, c'era da aspettarselo, che gli standards alti e rispettabili di qualità dell'aria siano stati sacrificati, già qualche tempo fa con l'avvento delle operazioni di aerosol.

Il secondo asse del grafico è quello del tempo espresso in anni. Nell'origine 0 il tempo sarebbe quello in cui si assume non esista alcuna concentrazione artificiale ed accresciuta di particolato di bario nella bassa atmosfera. Il grafico è contrassegnato in intervalli di periodi di 5 anni, da 0 a 50 anni. Il periodo di tempo di 50 anni è stato scelto solo per dimostrare che gli effetti di questi particolati sul riscaldamento sono fonte di seria ed immediata preoccupazione; in una questione di decenni gli effetti sono rilevanti ed hanno un impatto globale riscontrabile. Le variabili concentrazione aerosol - tempo ora possono essere considerate congiuntamente nel grafico e modello sopra raffigurato. Presumibilmente gli uomini hanno un interesse particolarmente dedicato alla protezione del benessere del pianeta oltre l'immediato futuro di pochi decenni ed il problema sarebbe solo più evidente, se fosse indicato un secolo, invece di un periodo di 50 anni.

Il terzo asse è quello della temperatura indicata in gradi centigradi. Questa è la variabile che dovrebbe sollevare la maggiore apprensione. Per dare un esempio del suo uso, una concentrazione di 5 microgrammi/metro cubo in un intervallo di appena 20 anni porterebbe al riscaldamento della bassa atmosfera di 0.6 gradi ° Celsius, che corrisponde a circa 1 grado Fahrenheit. Ciò si scopre cercando l'intersezione di 5 microgrammi lungo l'asse della concentrazione con i 20 anni di tempo trascorso lungo il secondo asse; proiettando poi orizzontalmente questo punto sull'asse dell'aumento della temperatura, esso si va ad intersecare a circa 0.6 ° Celsius.

Questo è un risultato molto veritiero e riscontrabile in termini di impatto globale.

Il premio Nobel Paul Crutzen scrive, nel 1997 in “Atmosphere, climate and change”(6) che persino le stime più prudenti circa il cambiamento della temperatura globale della superficie del pianeta sono nell'ordine che va da 1 a 3° centigradi in un periodo di 50 anni. Questo cambiamento della temperatura produrrà un innalzamento del livello dei mari compreso tra i 10 ed i 30 centimetri. È dichiarato, inoltre, che “la maggior parte della popolazione della terra stenterà ad adattarsi a tali cambiamenti”.

I lettori ora possono notare che il recente servizio speciale della C.B.S., riferito a quanto sopra, dimostra che il tasso di riscaldamento nell'Antartide è già quasi una volta e mezzo superiore a quello previsto nel 1997. Da questo modello si può evincere che i risultati dell'immissione artificiale di aerosol nella bassa atmosfera possono essere di una grandezza in pieno accordo con gli straordinari impatti proiettati dai persino più modesti e conservativi modelli di riscaldamento globale sulla razza umana nel prossimo futuro. Poiché il modello qui presentato vuole essere ragionevolmente conservativo, l'impatto delle operazioni di aerosol chimici potrebbe essere molto più incisivo di quello mostrato da questi risultati.

Si consiglia ai cittadini di considerare fattibilità e valore di questo modello nella disamina del problema del riscaldamento globale e di assumere apertamente un'azione aggressiva per fermare le intenzionali operazioni di aerosol. Questo documento è tardivo nella sua pubblicazione, dato che la mia disponibilità ad una continua ricerca a questo livello è limitata. Nondimeno spero che l'informazione possa essere valutata ed assimilata nei tanti argomenti e motivazioni sviluppati nell'ultimo decennio per far cessare l'intenzionale alterazione dell'atmosfera del nostro pianeta.

Nota aggiuntiva: questo modello può essere facilmente esteso ad altri elementi fonti di preoccupazione, tuttavia focalizzare l'attenzione sul bario ha prevalso, a causa dell'unicità delle sue proprietà fisiche, insieme con l'evidenza della sua concentrazione nell'atmosfera a livelli inattesi. L'esplicazione fisico-matematica del modello è affrontata nel dettaglio in un documento a parte.
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