lunedì, ottobre 01, 2007

IN PRIMO PIANO

01 OTTOBRE 2007 ore 14:05

ULTIMISSIME MODELLI - I modelli mostrano una situazione di "stallo" con bel tempo e clima molto mite fino a metà mese grazie ad un promontorio di Alta Pressione che dall'Africa si porterà fino al cuore dell'Europa, sbarrando così le perturbazioni Atlantiche. In poche parole ci aspettano 10-12 giorni di tempo asciutto e mite, se vogliamo dirlo anche quasi estivo sul Tirreno, Nord-Ovest e Isole Maggiori con temperature oltre i 25-27°C. Gli unici disturbi saranno lievi infiltrazioni fresche da W sul Nord-Ovest intorno al 7 Ottobre, con rischio di qualche precipitazione; per il resto tempo sempre tranquillo e decisamente mite. Solo dopo il 20 Ottobre si prospetta un generale peggioramento!
SEGUITE GLI AGGIORNAMENTI...

ULTIMA ORA

01 OTTOBRE 2007 ore 6:51

Probabile lieve peggioramento con piogge e locali rovesci nella sera/notte di Mercoledì 3 e la mattinta di Giovedì 4 Ottobre. Precipitazioni sparse anche sulle Alpi centro-orientali con neve oltre i 2500 metri.

PREVISIONI

01 OTTOBRE 2007 ore 6:46

PREVISIONI PER MARTEDI 2 OTTOBRE: SOLE E CLIMA MITE SU TUTTA LA PENISOLA
POSSIBILI ADDENSAMENTI E PIOVASCHI SUI RILIEVI ALPINI
Settimana di l’Alta Pressione sull’Italia. Temperature in aumento su tutte le regioni e clima soleggiato e stabile. Solo sui rilevi alpini saranno possibili nubi e locali piovaschi. Probabile peggioramento a partire da Domenica 7 Ottobre.


NORD: Giornata serena, soleggiato e mite su tutte le regioni. Transito di nubi lungo le zone alpine e alta Lombardia con possibili piovaschi lungo i rilievi di confine. Migliora la sera.
Temperature massime comprese tra i 24-26°C. Minime intorno ai 12-14°C. Venti deboli o assenti con brezze pomeridiane lungo le coste.
Mari calmi.

CENTRO: Giornata soleggiato e mite su tutte le regioni.
Temperature massime comprese tra i 24-26°C, con qualche grado in meno sull’Adriatico. Minime intorno ai 12-18°C. Venti deboli con brezze pomeridiane lungo le coste.
Mari calmi o poco mossi.

SUD: Giornata soleggiata e molto mite su tutte le regioni.
Temperature massime comprese tra i 24-27°C. Minime intorno ai 16-21°C. Venti deboli con rinforzi da W sul Canale di Sardegna. Locali rinforzi da N anche sul basso Adriatico, Canale d’Otranto e Jonio, in attenuazione.
Mari calmi o poco mossi.

ECOLOGIA E AMBIENTE

01 OTTOBRE 2007 ore 6:32

IL “PICCOLO” EVENTO DI OSSIDAZIONE
Le cause di questo evento decisivo per la storia della Terra non sono ancora note, così come non è chiaro perché il tasso di ossigeno si sia stabilizzato attorno al 21 per cento


Analizzando strati di roccia sedimentaria presenti in un campione di carotaggio profondo estratto nel bacino dell'Hamersley nell'Australia occidentale, un gruppo internazionale di ricercatori ha trovato prove che nell'atmosfera terrestre era presente un piccolo ma significativo quantitativo di ossigeno già prima di 2,5 miliardi di anni fa, ossia prima di quello che è ritenuto il "grande evento di ossidazione" verificatosi fra 2,4 e 2,3 miliardi di anni fa.
I ricercatori, coordinati da Ariel Anbar dell'Arizona State University e da Alan J. Kaufman dell'Università del Maryland a College Park, illustrano i risultati delle loro ricerche in due articoli (A Whiff of Oxygen Before the Great Oxidation Event e Late Archean Biospheric Oxygenation and Atmospheric Evolution) pubblicati sull'ultimo numero della rivista "Science".
Per la metà dei suoi circa 4,5 miliardi di anni di storia, l'ambiente terrestre è stato quasi del tutto privo di ossigeno, quasi completamente legato all'idrogeno nell'acqua, al silicio e ad altri elementi nelle rocce.

"Fra 2,3 e 2,4 miliardi di anni fa, però, il livello di ossigeno nell'atmosfera terrestre e negli oceani crebbe rapidamente - spiega Anbar - in quello che chiamiamo evento di grande ossidazione." Le cause di questo fenomeno decisivo per la storia della Terra e del fatto che il tasso di ossigeno si sia stabilizzato attorno al 21 per cento non sono ancora state ben chiarite.
"Lo studio delle dinamiche che hanno dato luogo alla presenza di ossigeno nell'atmosfera della Terra approfondisce le nostre conoscenze sui legami fra biologia e geochimica, e il nostro risultato suffraga l'idea che il nostro pianeta e la vita siano evoluti insieme", aggiunge Carl Pilcher del NAI, che ha partecipato allo studio.

Una delle possibili spiegazioni del fenomeno è che gli antenati delle odierne piante abbiano iniziato a produrre ossigeno grazie ai processi di fotosintesi proprio in concomitanza a quell'evento, ma numerosi geologi ritengono che gli organismi avessero iniziato a produrre ossigeno molto prima, e che esso venisse costantemente eliminato nel corso di reazioni con le rocce e soprattutto con i gas emessi dai vulcani.

I risultati di questa ricerca - che, osserva Anbar, "sono rilevanti per gli studi sull'ambiente e sul clima odierno in quanto ci aiutano a comprendere le interazioni fra biologia, geologia e composizione dell'atmosfera" - portano significative prove a favore della seconda di queste ipotesi.
"I risultati hanno implicazioni anche nella ricerca della vita su altri pianeti all'esterno del nostro sistema solare, dato che per il prossimo futuro l'unico modo in cui potremo cercare prove dell'esistenza di vita in luoghi così remoti è quello di cercare le ‘impronte digitali' di fenomeni biologici nella composizione delle loro atmosfere."
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