martedì, settembre 25, 2007

ULTIMA NOTIZIA

25 SETTEMBRE 2007 ore 20:54

Arriva la NEVE sulle Alpi. La quota neve oscillerà per tutto il periodo perturbato intorno ai 1200-1600 metri di quota. In Appennino fiocchi oltre i 1800-2300 metri, mentre sul Meridione si vedrà solo oltre i 2500 metri. Gli accumuli oltre i 2000-2500 metri potrebbe sfiorare a fine evento i 40-50 cm, localmente olte sui versanti esteri di Svizzera e Austria. Anche sull'Appennino gli accumuli potrebbero essere molto modesti!

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25 SETTEMBRE 2007 ore 20:33

MALTEMPO: LOMBARDIA, STATO DI ALLARME PER RISCHIO ALLUVIONI

Stato di allarme per rischio idrogeologico alluvionale (Codice 2) dalla mezzanotte di oggi per almeno 36 ore sulle province di Como, Lecco, Milano e Varese. Stato di preallarme per rischio idrogeologico alluvionale (Codice 1) per le province di Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi, Mantova, Pavia, Sondrio, oltre a quelle di Milano, Lecco, Como e Varese. E' quanto disposto dalla Protezione Civile della Regione Lombardia in base alle informazioni pervenute da ARPA Lombardia-SMR (Servizio Meteorologico Regionale). Sono attese precipitazioni su tutta la regione, a carattere di rovescio temporalesco, nella mattinata di domani sui settori occidentali e nel pomeriggio su Pianura Centro Occidentale, Oltrepo' Pavese, Garda, Val Camonica e Prealpi Centrali. Il limite della neve scendera' dai 2.300 metri iniziali fino a 1.900, localmente fino a 1.700. Si prevede vento forte su Pianura Centrale e Orientale, con raffiche nei temporali. Il quadro meteo indica infatti che un fronte freddo, associato ad una profonda depressione di origine polare, si muovera' nella giornata di oggi dal Mar Baltico sino alla Francia meridionale interessando la Lombardia nella giornata di domani. La Protezione Civile della Regione Lombardia invita i Sindaci a prestare particolare attenzione al riattivarsi di fenomeni franosi in zone assoggettate a tale rischio, e ai possibili effetti di esondazione di corsi d'acqua nelle zone urbanizzate.
AGI

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25 SETTEMBRE 2007 ore 18:24

CALDO: VITICOLTURA IN GINOCCHIO, CIA CHIEDE STATO DI CALAMITA'

La Cia chiede all'assessore regionale all'Agricoltura l'immediata delimitazione delle aree vitate danneggiate dal caldo torrido che in diversi periodi di questa calda estate si è manifestato con effetti devastanti sulle produzioni viticole e la declaratoria dello stato di calamità naturale per fare scattare gli aiuti e gli sgravi previsti dalla normativa sui danni per le aziende colpite dalle avversità atmosferiche.

"I danni provocati dagli eccessi termici e dal caldo torrido sono notevoli anche nel comparto vitivinicolo - denuncia Carmelo Gurrieri, presidente regionale della Cia - La vendemmia ha purtroppo confermato una perdita di produzione del 40% con punte che nelle province di Trapani, Agrigento e Palermo toccano anche il 50-60%.

Non si può minimizzare lo stato di grande difficoltà e di disagio di migliaia di viticoltori - continua Gurrieri - Per ridurre la pressione delle prossime scadenze delle cambiali agrarie, previdenziali e fiscali e per indennizzare i viticoltori dei danni subiti, bisogna immediatamente procedere alla dichiarazione dello stato di calamità anche per il comparto viticolo, così come richiesto con determinazione durante il sit-in organizzato dalla Cia lo scorso 17 luglio presso l'assessorato regionale all'Agricoltura.

Qualora il Governo regionale continuasse a ignorare la richiesta di declaratoria avanzata dalla Cia siciliana, l'organizzazione è pronta alla mobilitazione di piazza".
SICILIA.IT

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25 SETTEMBRE 2007 ore 15:49

PIOGGIA e ancora PIOGGIA sulla Sicilia. Nella giornata di ieri molte località a nord e ad est dell'Isola hanno visto quantitativi di pioggia molto elevati. Punte di 100 mm toccati a Bagheria, nel Palermitano e picchi di 200 mm su alcuni paesi alle pendici dell'Etna a causa dall'orografia del territorio
Ma ecco altri valori a cura della rete SIAS della Sicilia: Erice 72.6 mm, Calatafirmi 63.8 mm, Trapani Fulgatore e San Fratello 53.4 mm, Linguaglossa 42.3 mm, Randazzo 37 mm. Solo il Siracusano non ha visto nessun fenomeno

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25 SETTEMBRE 2007 ore 15:36

Si osservano temperature ancora piuttosto miti su diverse località del Centro-Sud. Segnaliamo 28°C a Perugia e 27°C a Firenze e Olbia. 26°C a Cagliari e Roma; 25°C a Pantelleria; 23°C a Palermo e Ancona; 22°C a Genova, Bolzano, Milano e Torino; 21°C a Pescara e soli 18°C a Napoli.

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25 SETTEMBRE 2007 ore 13:46

PIOGGE ABBONDANTI e FORTI TEMPORALI colpiscono da questa mattina la Sicilia occidentale e il Mar Tirreno. Nelle prossime ore i fenomeni tenderanno a spostarsi verso est, interessando in maniera pesante anche la Sicilia orientale, la Calabria meridionale e tra la sera e la notte anche la Calabria, Basilicata e Puglia. Gli accumuli sull'Isola nelle ultime 6 ore superano abbondantemente i 30-50 mm. Situazione MOLTO PREOCCUPANTE sul Catanese e Ragusano nelle prossime ore. Sono attesi NUBIFRAGI VIOLENTI con allagamenti e disagi! Prudenza

ULTIMA NOTIZIA

25 SETTEMBRE 2007 ore 6:51

Nella tarda mattinata di oggi e fino a questa sera PIOGGE ABBONDANTI, TEMPORALI, NUBIFRAGI e locali GRANDINATE, colpiranno duramente la Sicilia sud-orientale e in serata anche la Calabria meridionale. Attesi accumuli di pioggia anche oltre i 50-70 mm su queste zone, localmente superiori. Nella notte FORTI PIOGGE e TEMPORALI interesseranno anche il Piemonte e la Lombardia settentrionale.

PREVISIONI

25 SETTEMBRE 2007 ore 6:45

PREVISIONI PER MERCOLEDI 26 SETTEMBRE: PIOGGE E TEMPORALI SPARSI SUL TRIVENETO E CENTRO ITALIA. VARIABILITA’ SUL MERIDIONE. NEVE SULLE ALPI.
Entra il fronte freddo sull’Italia. Non si tratta di una perturbazione Atlantica in tutti i sensi, ma solo di molta instabilità e piogge poco omogenee, oltre ad un calo termico e prima neve sulle Alpi.


NORD: Sul Nord-Ovest mattinata nuvolosa con piogge e locali rovesci sulla Lombardia, Emilia e Liguria di Levante. Migliora con ampie schiarite su ovest Piemonte e Valle d’Aosta. Nel pomeriggio ancora rovesci sulla Lombardia ed Emilia. Schiarite altrove con possibili piovaschi passeggeri. In serata e nella notte nuove piogge in arrivo tra Piemonte, Emilia e Liguria; asciutto altrove.
Neve sulle Alpi centro-occidentali oltre i 1600-1900 metri, in lieve calo dalla notte.
Sul Nord-Est mattinata perturbata con piogge e temporali sparsi, localmente forti sul Friuli ed est Trentino. Nel pomeriggio ancora piogge e temporali su tutto il Triveneto; intensi o localmente forti sui Friuli. Fenomeni più intermittenti sulla Romagna. In serata ancora piogge o rovesci sparsi ovunque. Nella notte tendenza a miglioramento a partire da ovest.
Neve sulle Alpi orientali oltre i 1800-2000 metri, più alta sul Friuli.
Temperature massime in generale calo e comprese tra gli 11-15°C. Minime intorno ai 7-12°C. Venti intensi da N sulla Liguria e da E sull’alto Adriatico; deboli altrove.
Mari mossi o molto mossi.

CENTRO: Mattinata nuvolosa tra Toscana, Marche e nord Umbria con locali piogge. Sulle altre regioni estrema variabilità ma con fenomeni assenti. Nel pomeriggio piogge e rovesci sulla Toscana, Marche, Umbria, Lazio e ovest Sardegna. Variabile e asciutto altrove. In serata piogge sparse sulla Toscana (forti sulle province settentrionali), Umbria, Marche, Lazio e ovest Sardegna. Sul resto dell’Adriatico clima nuvoloso ma senza fenomeni di rilievo.
Temperature massime comprese tra i 18-23°C. Minime intorno ai 14-19°C. Venti moderi o forti da W-NW (40-60 km/) sul Tirreno, Sardegna e ovest Corsica, localmente prossime hai 70 km/ sulla Bocche di Bonifacio. Intensi venti da E anche sull’Adriatico, in rotazione da S in giornata, dove si attenueranno in serata.
Mari mossi o molto mossi; agitati tra Corsica e Sardegna.

SUD: Mattinata nuvolosa e piovosa sulla Calabria e Puglia; variabile altrove. Nel pomeriggio tendenza a miglioramento su tutte le regioni, a parte locali piovaschi sulla Calabria e Golfo di Taranto. Nella notte nuove piogge ovunque; eccetto sui versanti Jonici.
Temperature massime comprese tra i 19-23°C, con punte di 25-26°C sulla Puglia e sud Sicilia. Minime intorno ai 16-21°C. Venti moderati o forti da W-NW sul basso Tirreno e Sicilia, da S-SE sulla Jonio e basso Adriatico. Nella notte tendenza ad attenuazione a partire dallo Jonio.
Mari da poco mossi a mossi; molto mossi a largo.

IN PRIMO PIANO

25 SETTEMBRE 2007 ore 6:32

GHIACCIA ALPINI VERSO IL COLLASSO
ghiacciai alpini stanno andando verso il collasso. Di questo parlerà – questa sera (martedì) alle 21, alla sala mostre della Provincia di Savona - il glaciologo dell'Università di Milano e collaboratore del Comitato Ev-K2-Cnr Claudio Smiraglia.


La serata è stata organizzata dal Cai di Savona in collaborazione con l'assessorato provinciale all'Educazione ambientale. Il titolo dell'incontro è eloquente: "I ghiacciai alpini verso il collasso. Presente e futuro di una importante risorsa".

Smiraglia è una figura di riferimento nel settore della glaciologia delle Alpi. Si occupa di geografia della montagna, in particolare dei suoi aspetti geografico-fisici, soprattutto nei settori della geomorfologia glaciale e periglaciale e della glaciologia.

Da tempo collabora con il Comitato Ev-K2-Cnr nella ricerca sui ghiacciai italiani e stranieri. Celebri i suoi studi sul ghiacciaio dell'Adamello, dove di recente è stata installata una stazione di monitoraggio che consente di osservare con grande precisione i movimenti delle masse glaciali.

Su questi temi Smiraglia - che è anche presidente del Comitato glaciologico italiano - ha pubblicato oltre 150 lavori scientifici e numerosi lavori divulgativi. Ha compiuto missioni scientifiche sui ghiacciai dei vari continenti, dal Karakorum all'Islanda, dall'Himalaya alle Ande, dall'Alaska all'Antartide, all'Africa.

Quello di martedì sera è dunque un incontro apero al pubblico, con uno dei più grandi esperti di ghiacciai del nostro Paese.
MONTAGNA.TV

INGEGNERIA E TECNOLOGIA

25 SETTEMBRE 2007 ore 6:15

PIU’ VERDE DEL VERDE
Uno studio ha valutato l'impatto complessivo degli impianti eolici, tenendo conto anche dello smaltimento e del riciclaggio delle turbine al termine della vita operativa


Lo sviluppo degli impianti eolici è una delle vie che potranno permettere nel prossimo futuro di aumentare la quota del fabbisogno energetico ricavato da fonti rinnovabili, ma le prospettive in questo campo potrebbero essere ancora più favorevoli, stando ai risultati di una ricerca danese. Per ridurre ulteriormente l’impatto ambientale complessivo degli impianti, infatti, occorrerà tenere conto della vita operativa delle turbine, e quindi della necessità di sostituirle e riciclarle.

Questa valutazione è stata fatta con l’obiettivo di fornire un ausilio ai decisori politici e alle industrie che dovranno effettivamente implementare le tecnologie in un sistema di produzione efficiente e dall’impatto prevedibile, anche dal punto di vista dei costi.

Secondo quanto si legge sulla rivista “International journal of Technology, Policy and Management”, lo studio firmato da Dannemand Andersen, Mads Borup e Thomas Krogh, ricercatori del Risø National Laboratory della Technical University of Denmark colma una lacuna evidente, dal momento che lo smaltimento delle turbine è una questione rimasta finora poco considerata nella valutazione dell’impatto complessivo dei generatori eolici, mentre sono ben conosciute tutte le questioni inerenti l’installazione e la fase operativa.

"Poiché l’industria eolica è relativamente giovane, è disponibile solo una esperienza pratica limitata sulla rimozione e il riciclaggio delle turbine a vento”, ha spiegato Dannemand Andersen. "probabilmente occorreranno più di 20 anni prima che si possa accumulare esperienza sulle operazioni di smaltimento, la separazione, il riciclaggio e lo stoccaggio”.
LE SCIENZE

BIOLOGIA

25 SETTEMBRE 2007 ore 6:07

PIU’ AGGRESSIVI I BATTERI SULLO SPAZIO
L'esperimento è stato condotto su campioni di Salmonella typhimurium


Dopo dodici giorni di permanenza in orbita attorno alla Terra nel corso di una missione dello Space Shuttle, la STS-115, un gruppo di batteri patogeni portati a bordo per una serie di esperimenti di microbiologia ha mostrato notevoli cambiamenti.

In particolare, come riferiscono Cheryl Nickerson della Arizona State University a Tempe e colleghi in un articolo apparso sull'ultimo numero dei Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS), i batteri avevano alterato il modo in cui esprimono i geni per la produzione di proteine, indicando l'acquisizione di una maggiore virulenza. L'esperimento ha rappresentato il primo studio volto a studiare in che modo il volo spaziale possa modificare il potenziale patogenetico e il profilo di espressione genica complessiva di batteri.

Dopo il volo, i campioni di Salmonella typhimurium utilizzati nell'esperimento sono stati analizzati scoprendo che rispetto ai campioni rimasti a terra appariva alterato il profilo di espressione genica di ben 167 geni. E successivi studi sulla virulenza hanno dimostrato che quei batteri, testati su topi, erano tre volte più letali.
In particolare, gli scienziati hanno scoperto che un'importante proteina regolatrice, la Hfq, può essere responsabile di questo aumento di virulenza, suggerendo che essa potrebbe essere l'obiettivo terapeutico d'elezione per farmaci che dovrebbero proteggere la salute degli astronauti da eventuali infezioni nel corso di voli spaziali anche di lunga durata.
LE SCIENZE
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