mercoledì, luglio 25, 2007

ULTIMA NOTIZIA

25 LUGLIO 2007 ore 18:04

HAWAII, IL VULCANO IL KILAUEA IN ERUZIONE


Nell'arcipelago della Hawaii continua ad eruttare il Kilauea, vulcano attivo dal 1983. Da sabato una colata lunga quasi un chilometro e mezzo si e' riversata nel sottostante parco naturale. La situazione e' monitorata anche con l'ausilio di una web-cam.
Nell'arcipelago tutti i vulcani attivi sono concentrati nella Big Island, area suddivisa dagli scienziati in cinque vulcani, che geologicamente potrebbe pero' considerarsi un unico grande vulcano con una base di duecento chilometri e una altezza massima di oltre quattromila metri.
ANSA.

IN PRIMO PIANO

25 LUGLIO 2007 ore 16:42

AGOSTO IN CRISI A PARTIRE DAL 5?


Innanzi tutto diciamo che fino al 5 Agosto ci separano più di 10 giorni e ciò vuol dire uscire dalle rige di una previsione dettagliata e specifica nel dettaglio. Oramai i modelli (alcuni) toccano la previsione (se vogliamo chiamarla così) fino a 380 ore. E' normale che un lasso di tempo così lungo abbassa di parecchio le possibilità di accadimento e le previsioni pertanto hanno bisogno di un costante aggiornamento. Ma cerchiamo di capire a "grandi linee" che cosa dobbiamo aspettarci a inzio Agosto.

Come abbiamo già detto nel precedente articolo, tra il 29 e il 30 Luglio è atteso un debole peggioramento temporalesco al Nord e Adriatico con calo termico e clima più fresco. Il Sud vedrà poco o nulla in quanto ai fenomeni. Poi dal 31 ritornerà sole e caldo sulla Penisola.

ED ECCOCI AD AGOSTO: al momento il primo del mese e il 2 trascorreranno sotto l'insegna del bel tempo e dell'Estate su tutta la Penisola. Dal 3-4 Agosto però le cose inizieranno a cambiare per l'arrivo di primi temporali sulle Alpi e sull'Europa Sarà soltanto un avviso; dal 5-6 Agosto un'intensa saccatura dalla Gran Bretagna si abbasserà di latitudine, interessando anche il Nord Italia con temporali anche FORTI e calo termico deciso. La cosa più importante sarà la traittoria della saccatura. Gli ultimi round hanno visto però che il sistema perturbato ha avuto un leggero spostamento verso est rispetto al precedente aggiornamento. Il tutto farebbe presupporre a temporali e piogge relegate sulle zone alpine e pianure e nord del Pò. Anche l'Adriatico sarà forse interessato da precipitazioni sparse. Successivamente molte porte sono aperte per l'Italia ma al momento non sembra il caso di metterle sul "fuoco".
SEGUITE GLI AGGIORNAMENTI...

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25 LUGLIO 2007 ore 16:11

INCENDI: CALABRIA, STATO DI EMERGENZA
Prefetto Catanzaro, costituito Centro Coordinamento Soccorso


La Presidenza del Consiglio dei Ministri ha dichiarato lo stato di emergenza per la Calabria. Lo ha detto il Prefetto di Catanzaro, Montanaro, aggiungendo che 'ora si e' in attesa del testo dell'ordinanza per vedere che tipo di attivita' straordinarie sono previste. Abbiamo costituito il Centro Coordinamento Soccorso per avere un centro di riferimento e poter rendere sinergici tutti gli interventi necessari a far fronte a questa emergenza'.
ANSA.

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25 LUGLIO 2007 ore 16:08

TEMPERATURE DELLE ORE 15 IN ITALIA

Finalmente le temperature sono calate anche al Sud Italia. Ora i 40°C saranno soltanto un ricordo, almeno per il momento. Mai dire mari...
Ecco i valori del primo pomeriggio in Italia: 36°C a Guidonia; 35°C ad Amendola, Grottaglie e Lecce. Sono le località più calde ore sulla Penisola. Sul resto delle regioni colonnina di mercurio compresa tra i 29° e i 34°C.
Clima fresco con 21°C a Dobbiaco e 25°C a Genova e Capo Mele (SV). Segue Alghero con 26°C.

IN PRIMO PIANO

25 LUGLIO 2007 ore 16:03

BALCANI DENTRO IL "FORNO", MA NON SOLO LORO...


Continua da giorni il forte caldo Africano sulla zone e non solo. Anche la Bulgaria, la Macedonia, la Grecia, la Bosnia e la Bulgaria, ma molte altre sono sotto a temperature molto elevate e quasi tutte oltre i 40°C.

Ma vediamo quali sono stati i valori massimi raggiunti ieri su queste zone:
Smeredevska, in Serbia ha puntato a 44,9°C, Bulgaria 43,6°C, Kraljevo 43,1°C, Nis 42,9°C e Smederevska Palanka 43,8°C.
In Macedonia punte di 45,7°C registrati a Demir Kapija; 45,3°C a Gevgelija e 43,5°C a Stip. In Bulgaria massime di 44,6°C a Sandaski; 43,7°C a Rousse; 43,1°C a Veliko Tarnovo; 43,0°C a Plovdiv; 39°C a Sofia e soli 20°C a Mussala a 2925 metri; valori comunque elevato per una quota così alta!
Bosnia-Erzigovina: 40,3°C a Tuzla; 40,0°C a Mostar e 38,0°C a Sarajevo
In Romania valori elevati martedì; ecco alcuni valori: Rosiori De Vede 42,7°C; Craiova 42,6°C; Drobeta Turnu Severin 42,2°C; Bucarest 40,6°C. In Romania, martedì il caldo ha colpito soprattutto le zone meridionali e occidentali, con queste massime: Rosiori De Vede 42,7°C, Craiova 42,6°C, Drobeta Turnu Severin 42,2°C, Bucarest 40,6°C. 28,5°C la media delle massime di luglio di Craiova.
In Grecia: 43,8°C di massima a Larissa, 42,8°C a Kerkyra e Salonicco, 42,2°C a Samos. In Turchia europea valori di 42,9°C ad Edirne, nella parte asiatica, 44,5°C ad Aydin; 44,3°C ad Antalya; 43,3°C a Bodrum; 42,8°C a Smirne.
A Malta: 39,1°C a Luqa contro i 30°C di media a Luglioa.

IN PRIMO PIANO

25 LUGLIO 2007 ore 9:06

CALANO LE TEMPERATURE E TORNA UN PO' DI PIOGGIA NEL WEEK-END AL NORD E ADRIATICO. IN SEGUITO PROBABILE RITORNO DELL'ESTATE MA...


Il caldo è passato per fortuna, ma al suo dietro lascia roghi e fiamme ovunque. Una situazione veramente preoccupante per il Meridione che è più di 48 ore alle prese con panico e diperazione per lo spegnimento di incendi ancora tutt'altro che morti! Speriamo che nelle prossime ore la situazione ritorni al più presto più tranquilla. Non perdete le notizie dell'Ansa.

IL FUTURO DELL'ITALIA? CALDO INTENSO O TEMPORALI?
Beh, senz'altro il caldo ci sarà (è normale) ma NON più intenso e feroce come questo appena passato. Tra il 26 e il 28 però una lieve rimonta più calda farà risalire di poco le temperature al Centro-Nord, ma sarà soltanto una breve parentesi e nient'altro. A partire dal 29-30 Luglio correnti più fredde e cariche di instabilità penetreranno da N sulle Alpi apportanto il sospirato calo termico (anche modesto) e il ritorno delle piogge e dei temporali, prima al Nord e poi al Centro, specie sull'Adriatico. Il Sud anche questa volta sarà fuori dai giochi ma qualche fenomeno non dovrebbe mancare sull'Appennino e zone interne di Basilicata, Campania e Puglia. I primi di Agosto ritorno nuovamente della stabilità con cieli sereni e caldo moderato. Non durerà a lungo perchè una nuova dicesa fredda dalla Gran Bretagna potrebbe determinare un FORTE peggioramento sul Nord Italia a partire dal 4 Agosto con piogge e temporali anche intensi, poi...forse nuovamente più caldo
Insomma, il caldo è stato "sterminato" e ora le correnti Atlantiche si danno alla "pazza gioia". Ma sarà veramente così? Staremo a vedere.
Un cosa è certa: Agosto potrebbe essere un mese più fresco e a tratti piovoso, specie al Nord.

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25 LUGLIO 2007 ore 9:04

CINQUE ALPINISTI MUOIONO CONGELATI SULLE ALPI
Il maltempo fa strage sulle Alpi italiane. Ieri mattina cinque alpinisti, di diverse cordate, sono morti congelati sul Monte Rosa e sul Monte Bianco. Anche una donna è in gravi condizioni. Mentre sulla Marmolada due spagnoli sono stati salvati in extremis.


Vento fortissimo e totale assenza di visibilità. Il maltempo che ha colpito nelle ultime 24 ore l'Arco alpino è costato caro agli alpinisti impegnati a scalare le vette dei due massicci valdostani. Le cordate sono rimaste bloccate in alta quota, dove le cattive condizioni metereologiche hanno reso impossibile i soccorsi.
Un gruppo di quattro scalatori si trovava sul Col di Bionassay, sul massiccio del Monte Bianco, a circa quattromila metri di altitudine. I malcapitati, sorpresi dal cattivo tempo, sono stati costretti a trascorrere la notte all'addiaccio: i soccorritori li hanno ritrovati tutti morti congelati.

Secondo quanto riferito dal direttore del soccorso alpino valdostano Adriano Favre, le quattro vittime sono tutti studenti di una scuola di Grenoble. Tra di loro ci sarebbero un inglese e un francese. Le squadre hanno recuperato quattro agenti del soccorso francese, trasportati a Chamonix, mentre le salme non sono state recuperate, per le condizioni meteo difficoltose.
Stessa sorte è toccata a un'altra vittima, questa volta sul Monte Rosa. Nella zona della capanna Margherita, a 4.500 metri, erano bloccati sette alpinisti tedeschi, che sono stati recuperati martedì mattina da alcune guide di Cervinia dopo una notte passata nel ghiaccio. Uno di loro non ce l'ha fatta, ed è morto per il freddo. Mentre una donna è stata riportata a valle in gravi condizioni.

Più fortunati sono stati invece i due alpinisti spagnoli che si trovavano a tremila metri di quota, a 170 metri dall'uscita della via Messner, sulla parete della Marmolada. Le forti raffiche di vento hanno reso impossibile anche qui l'intervento dell'elicottero del soccorso alpino, e sono dovute intervenire le squadre a piedi.
Ben 32 tecnici sono stati coinvolti nelle operazioni di soccorso: sono saliti per il primo pezzo grazie alla funivia, aperta appositamente, e poi hanno scalato per altri 200 metri a piedi sul ghiaccio. I due alpinisti sono stati recuperati con l'argano e poi riportati a valle.
MONTAGNA.TV

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25 LUGLIO 2007 ore 9:00

INCENDI: PUGLIA; GARGANO BRUCIA ANCORA, OLTRE 4.000 SFOLLATI


PESCHICI (FOGGIA) - Hanno continuato a bruciare per tutta la notte i boschi del Gargano tra Peschici e Vieste, anche se, secondo quanto riferito dal coordinamento regionale del Corpo forestale dello Stato, la situazione e' sotto controllo. Sono oltre 4.000 i turisti evacuati da campeggi e villaggi vacanza. L'incendio, che ieri aveva provocato due morti, paura e distruzione, soprattutto in territorio di Peschici, si e' spostato nella zona di Vieste, dove vengono segnalati stamani numerosi focolai; altri focolai piu' piccoli sono in atto a Cagnano Varano, dove l'opera di spegnimento e' resa difficile dalle condizioni impervie della zona, a Sant'Agata di Puglia e a San Marco in Lamis. Anche a Vieste, cosi' come era avvenuto a Peschici, le fiamme hanno danneggiato numerosi campeggi e strutture turistiche, raggiungendo in alcuni punti la spiaggia del lungomare. Circa 1.800 turisti di Vieste, con l'aiuto del Comune, del 118 e della Protezione civile, hanno trascorso la notte nelle cinque scuole e negli asili nido del Paese. In 700 erano stati trasferiti invece ieri sera in alberghi a Sa Giovanni Rotondo insieme a circa 1.500 turisti che si trovavano a Peschici. Sempre a Peschici, in 200 hanno dormito nella scuola media, adibita ieri per tutto il giorno a centro di accoglienza per gli sfollati. Stamani si tentera' di spegnere definitivamente i focolai rimasti sul Gargano. Dipendera' anche dal vento che ieri, soffiando forte e cambiando spesso direzione, ha creato molte difficolta' a Forestale e Vigili del Fuoco

CENTRO DI PRIMO SOCCORSO - Un centro di pronto soccorso e' stato allestito in un una scuola di Peschici e qui gli operatori sanitari hanno prestato cure a circa 350 persone, la maggior parte delle quali in preda a crisi di panico, crisi di abbandono perche' impossibilitate a ricongiungersi con i famigliari. Gli altri hanno riportato ferite leggere, ustioni o contusioni. Solo per una signora e' stato richiesto il ricovero a causa di una forte tachicardia. Lo rende noto il direttore generale della Protezione civile Agostino Miozzo, che si trova a Peschici. ''Si e' provveduto al trasporto di circa 700 persone a San Giovanni Rotondo dove sono state requisite stanze negli alberghi''. Si tratta dei villeggianti fatti evacuare dai camping e dalle strutture alberghiere che si trovano in zone interessate dal fuoco e che sono state danneggiate o, in alcuni casi, distrutte dalle fiamme. ''Non autorizzeremo nessuno - ha detto Miozzo - a rientrare negli alberghi o nei camping se non ci sara' certezza assoluta che i focolai sono stati tutti spenti''. Il trasferimento ha coinvolto in tutto circa 1.500 turisti. Altri 200 hanno preferito rimanere a Peschici, nella scuola media del paese dove e' allestito anche un presidio del 118.

PIROMANE ARRESTATO MENTRE DA' FUOCO VICINO A LATINA - Un piromane di 63 anni è stato sorpreso ad appiccare un incendio ed è stato arrestato dai carabinieri a Sezze, un paese collinare vicino a Latina. L'uomo, un operaio, incensurato, stava appiccando il fuoco alla macchia mediterranea nella zona della stazione ferroviaria ma è stato sorpreso dai militari della compagnia di Latina che avevano già predisposto servizi a seguito dei diversi focolai che si erano verificati nella zona in questi giorni. L'operaio, del quale non vengono rese note le generalità, è stato fermato intorno alle 13:30 e portato nelle camere di sicurezza in attesa del processo per direttissima che si svolgerà domani. E' accusato di incendio doloso.

SARDEGNA: PAESI CIRCONDATI FUOCO, EVACUAZIONI - Diversi paesi sono circondati dal fuoco e si stanno predisponendo piani di evacuazione, a cominciare da Lollovve, frazione tra Nuoro e Orune. Non si attenua, ma anzi si aggrava anche per il persistere di temperature molte elevate, l'emergenza incendi in Sardegna, dove uomini e mezzi del Corpo Forestale, della Protezione civile, forze dell'ordine e volontari devono fronteggiare una situazione in continua evoluzione. Se un'ora fa il punto di maggiore crisi sembrava concentrarsi di nuovo nella zona di Nuoro, dove stavano convergendo Canadair e elicotteri, ora si sono aperti nuovi fronti, con un rogo di proporzioni devastanti tra Benetutti e Bono, dove si stanno dirigendo squadre a terra e mezzi aerei.

PARISI, DISPONIBILE A IMPIEGO FORZE ARMATE Il ministro della Difesa, Arturo Parisi, per fronteggiare l'emergenza incendi in corso, ha assicurato "la massima disponibilità e ha dato immediatamente disposizioni per l'impiego di uomini e mezzi delle Forze Armate per concorrere alle operazioni di spegnimento incendi e di soccorso alla popolazione". "Questa ulteriore disponibilità per fronteggiare il gravissimo stato di emergenza che ha interessato gran parte del centro-sud - spiega il ministero della Difesa - va ad integrare gli assetti specialistici già messi a disposizione della Protezione civile da parte della Difesa nell'ambito della campagna estiva antincendio".
AMATO, USARE TUTTE LE RISORSE DISPONIBILI - Per far fronte ai numerosi incendi che in queste ore stanno interessando una parte del Paese, il ministro dell'Interno, Giuliano Amato, d'intesa con il presidente del Consiglio, ha dato indicazione per un "uso pianificato e coordinato a livello centrale di tutte le risorse a disposizione".Le risorse da usare contro gli incendi sono quelle dei Vigili del Fuoco, della Protezione civile e della Forestale, "in modo da garantire la massima copertura con uomini e mezzi in ogni Regione interessata dall'emergenza". Tutte le Prefetture, intanto, fa sapere il Viminale, sono pienamente mobilitate per dare il proprio contributo all'interno di questo sforzo complessivo.

BERTOLASO, EMERGENZA ECCEZIONALE PER ROGHI DOLOSI - E' un'emergenza "eccezionale" quella che sta interessando in questi giorni l'Italia perché non si verificava da tantissimi anni ed è causata da "fenomeni dolosi provocati in modo scientifico per creare disagi e fare male a questo Paese". Però - a giudizio del capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, - "abbiamo un sistema che sta funzionando, altrimenti sarebbe stato il disastro più totale".

Bertolaso rivolge l'invito a una collaborazione generale: "Non basta la flotta aerea dello Stato, che pure sta facendo miracoli e , purtroppo, paga anche duramente questo impegno", aggiunge facendo riferimento all'incidente mortale avvenuto ieri ad Acciano (L'Aquila). Le squadre di terra stanno lavorando ovunque - sono stati mobilitati tutti i volontari dell'antincendio delle regioni dell'arco alpino, le uniche - ricorda Bertolaso - che non stanno subendo questo "attacco frontale". "Purtroppo - avverte il capo della Protezione Civile - siamo destinati a un combattimento duro. Le previsioni meteorologiche non sono buone. Vi sarà una lievissima diminuzione delle temperature al centro e poi nel fine settimana ricomincerà il caldo". Bertolaso rivela che si sta pensando a "soluzioni aggiuntive", evidenziando che "in Europa mezzi adatti non ce ne sono più. Tutto quello che era disponibile fuori dai nostri confini lo abbiamo 'sequestrato' per integrare la nostra flotta. Ogni tanto gli aeroplani vanno in avaria, ogni tanto i piloti si devono riposare, altrimenti possiamo conoscere situazioni peggiori". Secondo Bertolaso l'impegno deve essere quello di fronteggiare l'emergenza degli incendi quando questi non ci sono: "abbiamo lavorato moltissimo come programmazione, pianificazione, lotta ai piromani. Tutto deve essere intensificato in modo che quando diamo l'allarme, facciamo le previsioni, diciamo che c'é un grande rischio incendi, il sistema funzioni nel suo complesso". Bertolaso ripete il suo appello alla collaborazione da parte dei cittadini: "Abbiamo ancora un patrimonio ambientale che va salvaguardato e protetto da parte di tutti".

ALTRA GIORNATA CAMPALE - Un'altra giornata campale sul fronte incendi dopo quella di ieri, costata la vita al pilota di un Canadair della Protezione civile caduto mentre era impegnato a spegnere le fiamme in Abruzzo. Alle prime luci del giorno tutti i Canadair e gli elicotteri della Protezione civile si sono alzati in volo per intervenire sui numerosi roghi che stanno interessando le regioni del Centro-Sud. Subito 30 le richieste di intervento: per la maggior parte dei casi riguardano incendi ancora attivi dalla serata di ieri, quando con l'arrivo delle ore notturne si è reso impossibile l'impiego dei velivoli in condizioni di sicurezza. Le operazioni di Canadair ed elicotteri della Protezione civile proseguiranno per l'intera giornata. A Castelgandolfo una delle situazioni più critiche: sono andati in fumo cento ettari di vegetazione la notte scorsa nell' incendio divampato su un costone della montagna che sovrasta il lago. Le fiamme hanno messo in pericolo due alberghi - evacuati, come 25 ville - mentre sono state danneggiate due abitazioni. Ad Ortona dei Marsi (L'Aquila), a causa di un vasto incendio che minaccia il paese, sono stati evacuati 250 abitanti.Roghi anche nelle Marche, in Campania, in Sardegna ed in Sicilia. Il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, dall'Abruzzo, dove è andato a visitare il copilota ferito del Canadair caduto ieri, parla di "situazione sempre molto difficile e critica in alcune regioni. La coperta - sottolinea - é quella che è. Noi abbiamo la più grande flotta dello Stato che c'é nel Mediterraneo, però quando vi sono centinaia e centinaia di incendi non possiamo intervenire dappertutto. Dobbiamo per forza scegliere delle priorità, che sono basate sui cosiddetti 'incendi di interfaccia', laddove cioé, può esserci il rischio che le fiamme possano colpire paesi, infrastrutture e quant'altro". In riferimento al Canadair caduto, Bertolaso spiega che si è trattato di una "tragedia" consumatasi in una "guerra dichiarata" da "criminali" sfruttando il caldo di questi giorni. E', aggiunge, "una lotta durissima, pagata anche a carissimo prezzo, ma non per questo ci fermeremo".
ANSA.

ULTIMA NOTIZIA

25 LUGLIO 2007 ore 8:31

SI BATTE IL RECORD DI CALDO SULL'ITALIA

E' stata forse la città di Bari a superare di un decimo il record battutto a fine Giugno con la prima ondata di caldo stagionale. La temperature ier è schizzata fino a 45,6°C. Record anche a Brindisi con 44,°C e Pescare con 43,8°C. Sono valori comunque elevati a causa del vento di Foehn in caduta dall'Appennino.
Valori elevatissimi anche sulla Bulgara con 45,5°C a Veliko Tarnovo e 43,2°C a Sandanski. E' da 120 anni che non si raggiungevano questi record. Oltre il caldo anche oltre 1900 roghi che attanagliano la zona, oltre all'Italia Peninsulare.

PREVISIONI

25 LUGLIO 2007 ore 8:23

PREVISIONI PER GIOVEDI 26 LUGLIO: SOLE E CLIAMA ESTIVO SULLA PENISOLA MA CON NUBI SPARSE SULLA LOMBARDIA E ALTE PIANURE DEL NORD
Le temperature rientrano nella norma e il clima ritorna alla sua normalità. Sarà una giornata estiva e non molto calda con temperature NON superiori ai 33-34°C


NORD: Sul Nord-Ovest mattinata generalmente soleggiata a parte nubi sparse sull’alto Piemonte e Lombardia occidentale. Nel pomeriggio maggiori addensamenti e cieli più grigi sulla Valtellina e pianure centro-settentrionali del Piemonte; assenza di piogge. Sole sulle Alpi, basse pianure e Liguria. In serata migliora ovunque.
Sul Nord-Est mattinata soleggiata ma con nubi sparse sulle Prealpi trentine, Lombardia orientale e Veneto. Nel pomeriggio nubi sparse su quasi tutte le regioni ad eccezione con cieli più sereni sul Friuli ed Emilia-Romagna. Nubi più dense ma assenza di pioggia lungo i rilievi lombardi. In serata migliora ovunque.
Temperature massime comprese tra i 29-31°C con punte isolate di 32-33°C sull’Emilia-Romagna. Minime intorno ai 15-18°C. Venti deboli con locali rinforzi pomeridiani sulla Liguria e Alpi.
Mari poco mossi.

CENTRO: Giornata calda, soleggiata ed Estiva su tutte le regioni. Possibili velature o addensamenti innocui nella mattinata sulle coste dell’alto Toscana, in diradamento nelle ore seguenti.
Temperature massime comprese tra i 28-31°C con punte di 33-35°C sulle zone interne di Toscana e Lazio. Minime intorno ai 17-22°C. Venti deboli ma con rinforzi da N-NW sui mari. Brezze sulle coste.
Mari poco mossi.

SUD: Giornata calda ed Estiva su tutte le regioni. Possibili velature o addensamenti innocui sui versanti tirrenici di Calabria e Sicilia, specie a ridosso dei monti.
Temperature massime molto sopportabili e comprese tra i 28-31°C con qualche punta di 33-34°C tra Puglia e Sicilia. Minime intorno ai 18-24°C. Venti moderati da N-NE con maggiori rinforzi sul Canale d’Otranto e Canale di Sicilia.
Mari poco mossi.

ECOLOGIA

25 LUGLIO 2007 ore 8:16

NEVE ARANCIONE AD OMSK
Le scie chimiche colpiscono ancora

Il quotidiano moscovita “Pravda” ha diffuso ieri (sabato 3 febbraio 2007) una notizia divulgata anche da varie agenzie di stampa. Il giornale ha, infatti, pubblicato un articolo intitolato “Fiocchi di neve arancione ad Omsk”. L'evento è un'ulteriore prova di quanto sia estesa a quasi tutto il mondo l'infame operazione scie chimiche. Un mio amico l'anno scorso si recò in Cina per motivi di lavoro. Egli rimase esterrefatto, allorché vide dal finestrino dell'aereo su cui viaggiava, una sterminata ragnatela di scie velenose che fluttuava sopra la taiga siberiana.

Queste sono dunque le conseguenze del deliberato avvelenamento della biosfera: è il caso di dire che tutto il mondo è paese. Apparentemente contrapposti sul piano strategico, militare ed economico, Stati Uniti e Russia, con Belzebush ed il figlio di Putin, i vili, sordidi maggiordomi del grande burattinaio, si stringono la mano, quando si tratta di insozzare il pianeta con le loro maledette scie. Tutti coloro che sono inclini a schierarsi con questo o con quello, riflettano su questa unità di intenti, che affratella i governi di quasi tutte le nazioni del mondo. Non agiranno più saggiamente, se, abbandonata la “compagnia malvagia e scempia, faranno parte per sé stessi” ?

Inquietante e rivelatore di una connessione con le chemtrails il riferimento a macchie oleose.

Ci si abitui a leggere tra le righe: nel penultimo capoverso l'articolista, anche se fra i denti, ammette l0irrorazione chimica. L'autore del pezzo riporta una possibile spiegazione del fenomeno: “Potrebbe trattarsi di una sostanza sprigionata deliberatamente nell'atmosfera da qualche azienda.” Sostituiamo al condizionale l'indicativo, invece di “azienda”, scriviamo “governi” e ci avvicineremo alla verità. Chi ha orecchie per intendere…

La notte del 31 gennaio, nella provincia di Omsk, Siberia occidentale, è caduta neve di un insolito color arancione. Il fatto anomalo ha riguardato 49 centri abitati, dalla superficie complessiva di circa 1500 metri quadri popolati da circa 27.000 persone. Come riferito da alcuni testimoni oculari che hanno assistito all'insolito avvenimento, si tratta di fiocchi di neve con sfumature che svariano dal giallo chiaro all'arancione e che presentano macchie oleose, dall'odore simile a quello della muffa.

La sezione di Omsk del Ministero per l'emergenza della Federazione Russa ha precisato che, al momento, non sono stati riscontrati sintomi di peggioramento della salute della popolazione coinvolta. Ad Omsk è previsto l'arrivo da Mosca di una squadra di specialisti che, entro breve tempo, analizzeranno l'insolita neve oltre a stabilirne il livello di pericolosità per la salute della popolazione.
Gli specialisti del Ministero dell'emergenza, nel frattempo, hanno raccomandato alla popolazione dei 49 centri abitati interessati dall'insolito fenomeno di non toccare la neve, oltre a non usarla per usi domestici e di limitare inoltre le uscite degli animali domestici. Due le ipotesi formulate finora dalle autorità locali: potrebbe trattarsi di una sostanza sprigionata deliberatamente nell'atmosfera da qualche azienda o fuoriuscita per un'avaria da una delle tante industrie della zona.

Lo stesso fenomeno si è poi ripetuto il giorno successivo nella vicina provincia di Tomsk, mentre alcuni mesi fa nella zona industriale di Krasnojarsk avevano fatto la propria comparsa fiocchi di neve dal colore verde.
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