domenica, luglio 29, 2007

ULTIMA NOTIZIA

29 LUGLIO 2007 ore 17:04

ESPLOSIONE SULLO STROMBOLI
Ogni tanto torna a farsi sentire e a far paura. In queste ore gli esperti stanno osservando un'attività esplosiva piuttosto intensa sul vulcano Stromboli, prodotta da una bocca nella parte settentrionale dell'area craterica.


Secondo la rilevazione dei geologi, da questa bocca il vulcano emetterebbe lapilli frammisti a cenere due-tre volte ogni ora, scagliandoli ad un'altezza di un'ottantina di metri.

La bocca posta nella parte meridionale dell'area craterica ha invece prodotto mediamente 1-2 lanci di cenere che hanno superato i 200 metri di altezza.
Molto più energici i lanci di cenere da quota 400. La cenere, in particolare, ha raggiunto l'abitato di Stromboli. L'analisi dei sismogrammi dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha evidenziato tre segnali sismici, associabili a eventi franosi di piccola entità, localizzati nell'area della Sciara del Fuoco.
Mentre l'ampiezza del tremore vulcanico è generalmente su valori medio-bassi, seppur con delle oscillazioni.
MONTAGNA.TV

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29 LUGLIO 2007 ore 17:00

Temporale in atto anche FORTE sull'Appennino ligure orientale e pedemontane del Modenese e Parma. Un pò di nuvolosità e qualche piovasco irregolare anche sulla Romagna e Trentino.

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29 LUGLIO 2007 ore 12:10

INCENDI SULLE COLLINE DEL CHIETINO
All'opera varie squadre dei vigili del fuoco

Un vasto incendio sta interessando la zona collinare del Comune di San Giovanni Teatino, in provincia di Chieti. I vigili del fuoco del comando provinciale sono all'opera dopo aver ricevuto numerose segnalazioni.
ANSA.

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29 LUGLIO 2007 ore 9:35

TEMPERATURE MINIME DI QUESTA MATTINA IN ITALIA

La città più calda è risultata Reggio Calabria con 26°C; segue Venezia con 24°C e Palermo, Cagliari, Napoli e Milano Linate con 23°C. Genova con 22°C; Ancona, Bari, Firenze e Ancona con 21°C; Pescara e Trento 20°C. Più fresco a Roma e Torino con 19°; Bolzano 18°C e L'Aquila 15°C.

PREVISIONI

29 LUGLIO 2007 ore 9:30

PREVISIONI PER LUNEDI 30 LUGLIO: PEGGIORA CON PIOGGE E VENTI DI BORA SULL’ADRIATICO E TRIVENETO. VENTOSO ALTROVE MA CLIMA SOLEGGIATO E CALDO
Un impulso instabile da Est sarà pronto ad entrare nella giornata di domani sui Balcani, interessando in parte anche l’Adriatico, il Veneto, l’Emilia-Romagna e il Friuli con rovesci e temporali anche intensi. Sole e ventoso sul resto del Paese


NORD: Sul Nord-Ovest mattina serena e soleggiata su tutte le regioni. Soltanto sulla Savoia e lungo i rilievi valdostani occidentali saranno possibili nubi e locali piovaschi. Nel pomeriggio clima soleggiato e ventoso su tutte le regioni a parte qualche residuo addensamento sui rilievi valdostani, lombardi e Liguria di Levante. In serata sereno ovunque.
Sul Nord-Est mattina anch’essa serena e soleggiata su tutte le regioni. Solo lungo i rilievi ci saranno nubi e locali rovesci isolati. Nel pomeriggio inserimento della Bora dai quadranti orientali con conseguenza di aumento della nuvolosità su tutte le regioni, più compatte e con possibili piogge irregolari sulla Romagna, Veneto, Mantovano e Friuli. Maggiori schiarite sul Trentino. In serata ancora rovesci isolati sull’Emilia-Romagna e bassa Lombardia. Migliora con schiarite ampie altrove.
Temperature massime comprese tra i 28-32°C, localmente più basse sui settori orientali. Minime intorno ai 15-19°C. Venti moderati o forti (40-50 km/h) da E-NE sulle coste dell’alto Adriatico e da N-NW per effetto favonico sulle Alpi e pianure lombarde e piemontesi. In serata-notte raffiche sostenute (40-60 km/h) da N anche sulla Liguria; in attenuazione sulla Valpadana occidentale.
Mari da poco mossi a mossi.

CENTRO: Mattinata soleggiata e serena su tutte le regioni a parte locali addensamenti lungo le coste toscane; in dissolvimento. Nel pomeriggio nubi e venti di Bora in arrivo lungo l’Adriatico con rovesci e temporali sparsi dalle Marche al Molise, localmente forti. Fenomeni più deboli e isolari lungo l’Appennino. Sole e caldo sul versante Tirrenico e Sardegna. In serata ancora piogge e rovesci lungo l’Adriatico e zone interne. Sereno altrove.
Temperature massime comprese tra i 31-33°C sul Tirreno e 26-30°C sull’Adriatico. Minime intorno ai 17-22°C. Venti forti (40-60 km/h) da N-NW sulla Corsica e Sardegna; da E-NE sull’Adriatico, sull’Appennino e Toscana; occasionalmente anche sul resto del Tirreno. Mari da poco mossi a mossi; localmente agitati sulla Sardegna e Bocche di Bonifacio.

SUD: Giornata soleggiata e calda su tutte le regioni. Possibili addensamenti in mattinata lungo coste e zone interne della Sicilia settentrionale, Calabria e Campania Tirrenica, in dissolvimento nel corso del pomeriggio.
Temperature massime comprese tra i 30-34°C con punte di 37-39°C sulla Puglia. Minime intorno ai 20-24°C. Venti forti (40-60 km/h) da N-NW sul Canale di Sardegna e Canale di Sicilia. Venti di caduta sulla Calabria Jonica e Golfo di Taranto. Deboli con brezze altrove.
Mari poco mossi; mossi o molto mossi sui Canali.

IN PRIMO PIANO

29 LUGLIO 2007 ore 9:12

LE BANDIERE VERDI E NERE ALLE LOCALITA’ ALPINE
Promozioni e bocciature attraverso la campagna «Carovana delle Alpi».


Anche la montagna è monitorata secondo eco-criteri di valutazione. Come per le spiagge è sempre Legambiente che distribuisce patenti di «nemici» e «amici» della natura alpina. Per quest’anno sono stati assegnati 19 vessilli neri e verdi, ad indicare rispettivamente bocciature e promozioni attraverso la campagna «Carovana delle Alpi». Non tutto è condivisibile, ma è curioso segnalare queste osservazioni.

PRINCIPALI BANDIERE NERE
Svizzera: Governo Cantonale del Vallese, Comune di Zermatt, per l’intenzione di realizzare, secondo quanto definisce Legambiente «l’ecomostro più alto d’Europa ovvero una piramide di 90 metri di vetro e acciaio sulla cima del Piccolo Cervino»;
Piemonte: comune di Macugnaga (VB), per il progetto di una linea di trasporto turistico, secondo Legambiente «ad elevato impatto ambientale» alle altissime quote del massiccio del Monte Rosa;
Veneto: alla Regione Veneto per la mancata istituzione delle nuove aree protette previste dal Piano Territoriale di Coordinamento Regionale;
Trentino Alto Adige: comune di Folgaria (TN), per la scelta di tornare ad una politica di urbanistica che gli ambientalisti definiscono «aggressiva del territorio ed in particolare per le nuove lottizzazioni in località Fondo Grande e Serrada»;
Friuli Venezia Giulia: a Promotur Spa per la realizzazione - secondo quanto riferisce Legambiente - di nuovi impianti e piste da sci.

PRINCIPALI BANDIERE VERDI
Liguria: all’assessorato all’Ambiente della Regione e ai Comuni di Cosio d’Arroscia, Pigna, Mendatica, Montegrosso Pian Latte, Rezzo, Rocchetta Nervina e Triora, che Legambiente premia «per aver contribuito alla nascita del primo Parco Alpino della Liguria, un’area protetta di valore strategico, tra Alpi e Mediterraneo»;
Lombardia, all’Ersaf di Morbegno (SO) per aver contribuito a «valorizzare - spiegano gli ambientalisti - un’area di elevato pregio naturalistico e storico» quale la Val Masino attraverso progetti e azioni di gestione e tutela del territorio;
Valle d’Aosta: Comune di Saint Marcel (AO), per gli aspetti culturali e ambientali del progetto che intende promuovere lo sviluppo turistico, mettendo al centro il concetto di accoglienza da parte di tutti gli abitanti e senza consumo di territorio;
Trentino Alto Adige: al Museo di Scienze Naturali, al Parco dell’Adamello Brenta e al comune di Tuenno, per la creazione di «un’offerta di fruizione accattivante, sostenibile e rispettosa», secondo Legambiente, intorno al Lago di Tovel; al Comune di Bolzano-Bozen ed koinstitut;
Alto Adige: per l’efficacia dell’azione di promozione dell’uso della bicicletta attraverso infrastrutture, informazione e marketing, perseguendo importanti obiettivi di riduzione del traffico nella città;
Friuli Venezia Giulia: alla Cooperativa «Albergo Diffuso» di Comeglians (UD) per aver proposto una originale esperienza di recupero del patrimonio edilizio in montagna, per essere stato il primo «albergo diffuso» a livello nazionale e per aver avviato il percorso di Ecolabel.
LEGAMBIENTE.IT

SCIENZA E TECNOLOGIA

29 LUGLIO 2007 ore 8:53

INCENDI: LA PREVENZIONE DAL SATELLITE
Le moderne tecnologie satellitari potrebbero aiutare a fornire un allarme tempestivo che consenta di attivare la macchina operativa dell’anti-incendio boschivo (Aib) più rapidamente e prima che l’incendio assuma dimensioni tali da renderlo non più controllabile”. E' quanto prevede Valerio Tramutoli, dell’Istituto di metodologie per l’analisi ambientale (Imaa) del Cnr di Potenza e dell'Università della Basilicata.

Nel prossimo futuro, dunque, l'antidoto a devastazioni come quelle di Peschici potrebbe arrivare da un sistema satellitare attualmente in fase di sperimentazione. "Con un approccio che noi chiamiamo RST differenziale (RST, Tecniche Satellitari Robuste), sarebbe stato possibile individuare i principi di incendio a Peschici con un preavviso di più di mezz’ora rispetto al primo avvistamento”, afferma Tramutoli. “Questo gap, in certi casi, potrebbe fare la differenza tra un incendio ancora controllabile e uno che va fuori controllo”.
In Italia,oggigiorno, gli incendi vengono denunciati con le tecniche d'osservazione tradizionali: avvistamento da postazioni fisse, da aereo, più spesso da privati cittadini. Mediamente entro le prime due ore, più spesso entro un’ora dal momento, stimato, del loro inizio. Accelerare i tempi significa contribuire a limitare i danni.

Un esempio? Le tecniche satellitari consentiranno il controllo del territorio ogni 15 minuti. In questo modo il rogo di Peschici poteva essere individuato con 30 minuti di anticipo. E quindi controllato più agevolmente.

“Il nuovo satellite meteorologico MSG (Meteosat Second Generation), messo in orbita da Eumetsat nel 2004 (le cui immagini vengono proposte in tv per le previsioni del tempo) - spiega il ricercatore - è stato ulteriormente arricchito, rispetto ai satelliti Meteosat che hanno operato nei due decenni precedenti. E'in grado di fornire un'immagine ogni 15 minuti del nostro emisfero terrestre e di effettuare osservazioni nel MIR (Medio InfraRosso), nella regione spettrale ove più forte è il segnale emesso dagli incendi boschivi”.
Diversi scienziati sono al lavoro sul progetto. Presso l’Imaa-Cnr, Vincenzo Cuomo, in collaborazione con il LADSAT (Laboratorio per l’Analisi dei Dati Satellitari), diretto dal prof. Valerio Tramutoli, Dipartimento di Ingegneria e Fisica dell’Ambiente (DIFA) dell’Università della Basilicata. Sono state messe a punto "tecniche satellitari robuste" per l’analisi dei dati MSG, che mirano a individuare incendi di piccole dimensioni (grandi come un tavolo da ping-pong, per intenderci) sull’intero territorio nazionale nell’arco di soli 15 minuti tra una osservazione e l’altra.

Un primo studio di fattibilità ha dimostrato come MSG sia in grado di fornire (a dispetto dei suoi oltre 36.000 km di distanza dalla Terra) un segnale apprezzabile anche a fronte di incendi di piccolissime dimensioni.

Tali metodologie sono ora in fase di ulteriore sviluppo e validazione nell’ambito del Progetto AVVISA (AVVistamento Incendi da SAtellite) che, sotto la responsabilità scientifica del prof. Tramutoli, vede la collaborazione dei ricercatori dell’Imaa-Cnr (coordinati dal Dr. Nicola Pergola), dell’Università della Basilicata (DIFA-LADSAT) e dell’Università di Milano Bicocca (Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e del Territorio) con le strutture, di ricerca e operative, della Regione Lombardia (DG Protezione Civile, IReR e ERSAF).
“Le sperimentazioni in corso, in collaborazione con la Regione Lombardia (alle quali se ne affiancheranno presto altre in Campania e Basilicata), sono rivolte appunto a superare il problema dei cosiddetti falsi allarmi. Cioè di quelle situazioni per cui al satellite arriva un segnale che per intensità può essere confuso con un incendio, ma che è invece dovuto ad altri fenomeni termici e non-termici non riferibili ad incendi boschivi. Il primo anno di sperimentazione, nell’ambito del Progetto AVVISA, ha già permesso di affinare ulteriormente le tecniche satellitari fino a ridurre praticamente a zero i falsi allarmi”, conclude Tramutoli.

Solo al termine del Progetto AVVISA (fine 2008) si potrà avere un quadro affidabile, perché fondato su un periodo sufficientemente lungo di osservazioni, del contributo effettivo che tali metodologie (che hanno tra l’altro il pregio di avere costi bassissimi e sostenibilità nel tempo garantita da missioni satellitari la cui continuità è garantita per almeno ulteriori venti anni) potranno dare alla lotta agli incendi boschivi in Italia.
MONTAGNA.TV
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