mercoledì, luglio 04, 2007

ULTIMA NOTIZIA

04 LUGLIO 2007 ore 20:32

INCENDI/ OGGI 25 ROGHI, IL SUD BRUCIA ANCORA

Sono stati 25 gli incendi divampati oggi in Italia, regioni a statuto autonomo escluse, e che hanno impegnato i mezzi e il personale del Corpo forestale dello Stato.
A quanto riferisce la Centrale Operativa Nazionale del Corpo forestale dello Stato, che coordina le 15 sale operative regionali, sono state ricevute, dalla mezzanotte alle ore 17 di oggi, 538 chiamate al numero di emergenza ambientale '1515' del Corpo forestale dello Stato.

Il numero più alto di incendi è stato registrato ancora al Sud: la Puglia è risultata essere la regione più colpita dalle fiamme con 6 roghi, seguita dalla sempre presente Calabria e dalla Campania (5), dal Lazio e dalla Basilicata (2), dalle Marche, dal Molise, dall'Abruzzo, dal Piemonte e dalla Toscana (1). Le province più colpite dalle fiamme sono state Cosenza e Lecce con 4 incendi, seguita da Potenza e Napoli con 2.

Un piccolo incendio si è sviluppato questa mattina in Abruzzo nella zona di Vasto (Chieti), località 'Vilignina', dove è stato necessario l'intervento di un elicottero AB412 del Corpo forestale dello Stato, partito da Foggia. Il fronte del fuoco è stato di circa 200 metri . Sono andati in fumo 3 ettari di terreno, ma il rischio maggiore era dato dalla presenza di abitazioni a ridosso delle fiamme. L'incendio è stato presto domato e il mezzo è rientrato nel tardo pomeriggio.

Nelle Marche, in località 'Spinetoli' (Ascoli Piceno), uomini del Corpo forestale dello Stato sono intervenuti per domare un incendio di sterpaglie a bordo strada. L'incendio, alimentato dal forte vento, ha distrutto circa un ettaro di terreno, scavalcando le 4 corsie della superstrada Ascoli-Mare, riaperta al traffico solo in serata. Le fiamme hanno interessato la zona nei pressi del fiume Tronto, con una vegetazione che comprende piante di Pioppi e Ontani.

Il numero di emergenza ambientale del Corpo forestale dello Stato è il 1515, gratuito e attivo tutti i giorni 24 ore su 24, al quale ogni cittadino può segnalare la presenza di incendi o di eventuali incendiari che danno fuoco ai boschi e danneggiano il patrimonio naturale.
APCOM.

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04 LUGLIO 2007 ore 18:26

NEVICA IN ALTA VALLE D'AOSTA

L'arrivo del fronte Atlantico sulla catena alpina occidentale, ha portanto e sta tutt'ora portando nevicate sparse sui rilievi della Valle d'Aosta a quote superiori ai 2000 metri, localmente anche più in basso nelle conche. Temperature molto fredde sulla Punta Halbronner (3460 metri) sul Monte Bianco con valori di -8/-9°C. Sulla Thuile invece (1640 metri) sta piovendo con 3°C, localmente mista a neve. Gli accumuli nevosi dipendono dai settori più o meno battuti dalle raffiche di vento superiori ai 60-80 km/h. Si stima che sul rilievi occidentali della regione il manto nevoso tocchi i 5-10 cm. I fenomeni dovrebbero continuare fino a sera per poi cessare.

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04 LUGLIO 2007 ore 17:14

STATO DI ALLERTA PER FORTE VENTO E RISCHIO MAREGGIATE
Ad emanarlo sala operativa unificata Protezione civile

Stato di allerta fino a mezzanotte per il forte vento e rischio mareggiate. Ad emanarlo, la sala operativa unificata della Protezione civile. Dalle province interessate, Massa Carrara, Lucca, Pisa, Livorno, Grosseto, non sono stati pero' finora segnalati eventi di rilievo. Lo stato di attenzione e' concentrato sui tratti stradali a ridosso della battigia, sugli stabilimenti e sui collegamenti e le attivita' marittime. Possibili rischi per la navigazione da diporto e per i bagnanti.
ANSA.

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04 LUGLIO 2007 ore 15:29

FORTI VENTI di Libeccio su tutta la Penisola
Bologna 38 km/h
Brescia 44 km/h
Cervia 33 km/h
Crotone 30 km/h
Cuneo 37 km/h
Falconara 30 km/h
Forli 40 km/h
Genova 35 km/h
Grosseto 33 km/h
Monte Cimone 46 km/h
Monte Terminillo 44 km/h
Palermo 33 km/h
Parma 37 km/h
Passo Della Cisa 40 km/h
Perugia 30 km/h
Piacenza 37 km/h
Pisa 37 km/h
Punta Marina 44 km/h
Roghi Dei Legionari 31 km/h
Udine 30 km/h
Torino-Caselle 41 km/h
Verona 30 km/h
Vitebo 33 km/h
Si segnalano anche raffiche oltre i 100-120 km/h agli sbocchi vallivi piemontesi, valdostani, Alpi e Appennino.

ULTIMA NOTIZIA

04 LUGLIO 2007 ore 15:00

Brevi nevicate questa mattina a quota decisamente basse sul Friuli: 1200-1600 metri.

ULTIMA NOTIZIA

04 LUGLIO 2007 ore 13:25

FORTI temporali stanno interessando l'alto Bergamasco, l'alto Bresciano e il Milanese, localmente sottoforma di nubifragi e violente reffiche di vento. Temporali a "macchia di leopardo" anche sulla Svizzera e Francia.

ULTIMA NOTIZIA

04 LUGLIO 2007 ore 13:22

IRAN: TERREMOTO MAGNITUDO 5.1 GRADI RICHTER

Scossa di terremoto di 5,1 gradi della scala Richter nell'Iran sudorientale. L'agenzia stampa Irna non segnala danni gravi o feriti. Il sisma e' avvenuto alle 9.31 ora locale (le 8.01 ora italiana) con epicentro Bahabad, 200 chilometri a est della citta' di Yazd.
AGR

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04 LUGLIO 2007 ore 12:57

Forti raffiche di vento (30-80 km/h) stanno interessanto la Liguria, i mari occidentali, il Piemonte, la Lombardia, la Toscana, le Marche e l'Emilia-Romagna. Sui rilievi alpini e Appenninici raffiche anche superiori ai 70-100 km/h.

ULTIMA NOTIZIA

04 LUGLIO 2007 ore 12:53

Questa mattina spruzzata di neve sui monti della Marmolada oltre i 2400-2600 metri

ULTIMA NOTIZIA

04 LUGLIO 2007 ore 8:07

I forti temporali di ieri pomeriggio su alcune località della Lombardia hanno provocato accumuli di pioggia localmente abbondanti. Ecco alcuni dati: Mapello 158,8 mm, Paladina 147,1 mm, Mozzo Pascoletto 122,0 mm, 64,8 mm a San Pellegrino Terme, Cernusco Lombardone con 67,0 mm e Seregno con 61,2 mm.

IN PRIMO PIANO

04 LUGLIO 2007 ore 8:04

Confermata la breve ondata di caldo sull'Italia a partire dal 7 Luglio. Il tutto durerà molto poco perchè già dal 10 Luglio correnti più fresche scacceranno la calura al Centro-Nord, mentre il Meridione resisterà un pò più a lungo, seppur con temperature in lieve calo. Da W-NW però sarà già pronto un nuovo fronte Altantico da che porterà frescura e temporali diffusi, sia sulle Alpi che sulla Valpadana. Forse dopo metà mese è attesa una nuova rimontana Anticiclonica ma le perturbazioni sul centro Europa sono sempre pronte alla riscossa! Al momento l'Estate NON vuole decollare...

ULTIMA NOTIZIA

04 LUGLIO 2007 ore 7:46

CINA: TORNADO, 7 MORTI E 93 FERITI

Un tornado ha ucciso sette persone ferendone 93 nella citta' di Tianchang, Cina orientale. Lo ha riferito l'agenzia Nuova Cina. Il vento ha soffiato a oltre 100 chilometri all'ora distruggendo le abitazioni di almeno tre quartieri, completamente evacuati.
AGR

IN PRIMO PIANO

04 LUGLIO 2007 ore 7:44

OGGI FORTI VENTI DI MAESTRALE SULL’ITALIA: ANALIZZIAMO LE REGIONI PIU’ COLPITE

Il passaggio perturbato che attraverserà questa sera/notte il Nord delle Alpi provocherà al suo seguito FORTI venti di Maestrale che investiranno buona parte della Penisola, specie Centro-Nord con temperature in calo ma clima soleggiato e cieli limpidi.

MA DOVE COLPIRA’ IL MAESTRALE OGGI?
VALLE D’AOSTA: venti moderati (30-50 km/h) da W-NW sulle vallate occidentali e fondovalle, forti o molto forti (50-90 km/h) sui contrafforti alpini orientali e corrispondenti vallate. Qualche raffiche violenta non esclusa sul resto della regione.

PIEMONTE: Venti moderati (20-50 km/h) da W-NW su tutta la regione, ma con momenti più tranquilli sui settori più orientali. Raffiche violente (50-100 km/h) sui rilievi e localmente anche sul fondovalle, seppur più attenuati .

LIGURIA: Venti moderati (20-40 km/h) da W-NW sulle coste e sottocosta orientale, forti (60-100 km/h) sui mari, specie a largo. Raffiche intense possibili anche sul Savonese, Imperiese e Alpi Marittime.

LOMBARDIA: Venti moderati o forti (40-90 km/h) da N-NW sulla Valtellina e pianure centro-orientale, più deboli (20-30 km/h) sui settori sud-occidentali e Bresciano.

EMILIA-ROMAGNA: Venti forti (40-90 km/h) da W-SW sulla Romagna meridionale e da W-NW sulla Romagna settentrionale a causa di venti in discesa dall’Appennino e dalla Lombardia. Raffiche localmente violente agli sbocchi pedemontani romagnoli. Venti più deboli (20-30 km/h) sull’Emilia a parte qualche rinforzo irregolare.

TRENTINO: Venti in arrivo soltanto dal pomeriggio-sera con raffiche anche forti (40-70 km/h) da W-NW sui rilievi alpini e fondovalle, moderati (20-30 km/h) altrove

TOSCANA: Venti moderati o forti (50-90 km/h) da W-SW su tutta la regione, localmente molto forti a metà giornata sui mari, coste e rilievi Appenninici. In serata venti in attenuazione in rotazione da N-W

UMBRIA: Venti forti o molto forti (60-100 km/h) da W-SW sui versanti orientali dell’Appennino, moderati (20-40 km/h) altrove. In serata venti in attenuazione in rotazione da NW.

MARCHE: Venti forti o molto forti (60-90 km/h) su tutta la regione ma con raffiche violente sulle zone pedemontane e mare aperto. In serata venti in attenuazione con ultimi rinforzi sui settori più meridionali.

SARDEGNA: Attesi venti forti o molto forti (70-100 km/h) sui versanti occidentali e 50-90 km/h su quelli orientali. Raffiche violenti agli sbocchi vallivi del Nuorese. Venti più moderati sui restanti settori.

Sulle restanti regioni attesi venti moderati con rinforzi anche forti sull’Appennino campano, calabrese, Basilicata, nord Puglia, Golfo di Taranto

AVVISO: Attenzione a possibili burrasche e mareggiate sulle coste occidentali di Sardegna e Corsica, localmente anche sulla Toscana.
Prima di prendere il mare informarsi sulle condizioni atmosferiche.

PREVISIONI

04 LUGLIO 2007 ore 7:41

PREVISIONI PER GIOVEDI 5 LUGLIO: CLIMA ESTIVO E VENTOSO SU TUTTA L’ITALIA. UN PO’ DI VARIABILITA’ E QUALCHE PIOVASCO SUI RILIEVI ALPINI.
Torna la stabilità sull’Italia grazie a venti di Maestrale che oggi hanno e stanno tutt’ora soffiando su molte regioni del Nord-Centro e Mari. Domani la giornata sarà Estiva su tutta la Penisola con qualche addensamento o rovesci sui rilievi alpini e Appennino meridionale.


NORD: Sul Nord-Ovest giornata soleggiata ed estiva su tutte le regioni. Soltanto sui rilievi alpini e Savoia saranno possibili addensamenti e locali piovaschi, in diradamento ed esaurimento dal pomeriggio.
Sul Nord-Est giornata anch’essa soleggiata con locali addensamenti sull’Alto Adige e Carnia. Su queste zone saranno anche possibili brevi piovaschi tra il mattino e pomeriggio, in esaurimento in serata.
Temperature massime comprese tra i 24-28°C. Minime intorno ai 10-14°c. Venti deboli ma con rinforzi anche forti (50-90 km/h) sulla Mar ligure occidentale e Corsica, in attenuazione dalla serata.
Mari molto mossi sul ligure; poco mossi sull’alto Adriatico.

CENTRO: Giornata soleggiata ed estiva su tutte le regioni. Nel pomeriggio sarà possibile la formazione di qualche addensamento (perlopiù innocuo) sull’Appennino; in serata ritorna il sereno.
Temperature massime comprese tra i 23-28°C. Minime intorno agli 11-19°C. Venti forti da NW (60-100 km/h) nella prima parte della mattinata sulla Sardegna e moderati (40-70 km/h) sul Tirreno e Adriatico. Altrove venti deboli con rinforzi sulle coste. In serata/notte venti in attenuazione ovunque.
Mari molto mossi o agitati sulla Sardegna, mossi sul Tirreno e da poco mossi a mossi sull’Adriatico. Possibili mareggiate sulle coste occidentale della Sardegna.

SUD: Giornata soleggiata e calda su tutte le regioni. Soltanto al mattino saranno possibili addensamenti e rovesci sul Messinese e bassa Calabria in esaurimento nel pomeriggio.
Temperature massime comprese tra i 24-28°C con punte di 30-33°C sul Catanese, Siracusano e Ragusano. Minime intorno ai 15-22°C. Venti moderati ovunque con rinforzi sul Canale di Sicilia e sul basso Adriatico.
Mari da poco mossi a mossi.

IN PRIMO PIANO

04 LUGLIO 2007 ore 7:34

LA FINE DELLA GLACIAZIONE
Il ritiro dei ghiacciai è avvenuto quasi ovunque diciassettemila anni fa, con la sola eccezione dell’Atlantico settentrionale.

La fine dell'ultimo periodo glaciale, circa 17 500 anni fa, è avvenuto contemporaneamente in quasi tutto il mondo, con l'unica eccezione di alcune regioni dell'Atlantico settentrionale. Sono queste le conclusioni di uno studio apparso sulla rivista “Science” (Vol 312, n. 5779) e realizzato da un gruppo di scienziati coordinati da Joerg Schaefer dell'Earth Institute della Columbia University e George Denton della University of Maine.

I ricercatori hanno preso in esame campioni di rocce ricavati dai ghiacciai morenici della California e della Nuova Zelanda e li hanno confrontati con quelli relativi a Wyoming, Oregon, Montana, Argentina, Australia e Svizzera. In questo modo sono riusciti a scoprire quando i ghiacciai iniziarono a formarsi in varie parti del mondo e quando iniziarono a ritirarsi. I dati dimostrano che il ritiro è iniziato contemporaneamente circa 17 500 anni fa ed è stato confermato da analisi condotte anche in Tibet e in America Latina.

“È interessante vedere come l'era glaciale finì nello stesso momento in tutto il pianeta, anche nell'Antartide, la regione considerata più isolata dal punto di vista climatico”, dice Schaefer. Esistono però alcune regioni che sembrano aver risposto con ritardo: la Groenlandia ad esempio emerse dall'era glaciale solo 15 000 anni fa. I 2500 anni di ritardo vengono spiegati con la presenza di una serie di inverni particolarmente rigidi sull'Atlantico settentrionale, dovuti a grandi quantità di iceberg formati dalle calotte di ghiaccio europee e nord americane in corso di scioglimento. Questi iceberg aggiunsero una grande quantità di acqua dolce all'oceano e ridussero la risalita di acqua calda dai tropici, diminuendo la temperatura della regione.
ECPLANET

PREVISIONI

04 LUGLIO 2007 ore 7:26

2020: RISCHIO GLACIAZIONE

L'acqua dell'Atlantico è sempre più fredda: l'effetto serra provocato dai gas di scarico del mondo industrializzato rischia di provocare una nuova glaciazione, sul modello di quella che investì l'Europa Occidentale migliaia di anni fa, con terribili conseguenze che si estenderebbero fino all'area mediterranea.

È la conclusione di una serie di studi condotti in università americane, olandesi e britanniche e pubblicati dalla rivista “New Scientist”. Il freddo polare sarebbe paradossalmente il risultato diretto del surriscaldamento provocato dall'anidride carbonica e dai clorofluorocarburi. Le prime avvisaglie del processo sono già riscontrabili. Secondo questa teoria, infatti, l'aumento della temperatura nell'atmosfera ingenerebbe un fenomeno di lento ma progressivo, inarrestabile e sempre crescente, scioglimento della calotta polare e dei ghiacciai antartici.

Nell'Emisfero Nord questo scatenerebbe una serie di paurosi effetti a catena: l'incommensurabile quantità d'acqua gelata e dolce che entrerebbe nell'Oceano raffredderebbe la Corrente del Golfo, alla quale paesi come l'Islanda, la Penisola Scandinava, l'Irlanda e la Scozia devono tanta parte della loro abitabilità. Il clima di tutta l'Europa Occidentale diverrebbe bruscamente più freddo, e l'Italia non sarebbe certo risparmiata grazie alla protezione della catena alpina. Nell'emisfero australe, dove le conseguenze dell'effetto serra sono più evidenti, i lembi della coltre di giaccio antartica hanno preso già a scivolare in mare ad una velocità imprevista.

Per l'esattezza, sottolinea uno studio dell'Università di Cambridge, tre volte maggiore di quella di dieci anni fa: 50 metri all'anno. Sicuramente una velocità che non permette al giaccio, stando a quanto afferma Eric Rignot della Nasa, di essere rimpiazzato dalle nuove precipitazioni. Nel 2002, ad esempio, crollò un intero fronte di 3.000 chilometri quadrati, la placca Larsen-B, alla quale si appoggiavano letteralmente tutti gli strati immediatamente contigui. Da quel giorno, lo slittamento è stato peggio che inarrestabile.

Nell'Atlantico settentrionale, la degenerazione è meno evidente, ma forse più preoccupante per la maggiore densità di popolazione delle aree interessate. Uno studio del Centro Oceanografico di Southampton, nel Regno Unito, ha dimostrato che la circolazione di acqua calda trasportata dalla Corrente del Golfo verso le coste dell'Europa Occidentale è crollata del 30%. “Non sappiamo dire se si vada verso un blocco totale”, ha detto il coordinatore della ricerca, Harry Briden, “ma sono risultanze che ci rendono decisamente nervosi”.

Il nervosismo degli scienziati è giustificato anche dai precedenti storici, analizzati sulla scorta di ipotesi che gli ultimi studi stanno via via confermando. L'ultima grande glaciazione che 8.500 anni fa ridusse l'Europa Occidentale ad una sterminata prateria di neve, scrive ancora il “New Scientist”, venne scatenata da un fenomeno assimilabile allo scioglimento della calotta polare. Usando al computer due diversi programmi di proiezione, studiosi del Bryn Mawr College in Pennsylvania e del Nasa Goddard Institute for Space Studie di New York hanno raggiunto la stessa conclusione. A provocare la tremenda glaciazione che per 300 anni attanagliò l'Europa fu il crollo di una barriera di ghiaccio che liberò milioni di metri cubi d'acqua fredda e dolce nell'Atlantico.

Il cataclisma ebbe luogo dove oggi si trova il Canada, in un punto in cui il ritiro dei ghiacciai avvenuto nel 9.000 avanti Cristo aveva portato alla formazione di due enormi laghi, ben più grandi dei Grandi Laghi di oggi, il cui accesso al mare era impedito da una barriera di ghiaccio all'altezza della Baia di Hudson. Quando questa cedette, una quantità colossale di acqua si riversò nell'Oceano. Oltre ad abbassarne la temperatura, questo enorme fiume interno alle correnti oceaniche ne alterò la salinità, distruggendo il movimento circolatorio che permetteva alle acque calde del Golfo del Messico di risalire verso l'Europa ed a quelle ormai fredde di scorrere verso sud.

“La temperatura delle acque scese, all'improvviso, di almeno cinque gradi, raggiungendo lo zero”, concludono A.P. Wiersma e H. Renssen, della facoltà di biologia dell'Università di Amsterdam. L'Italia venne investita dall'ondata di gelo, anche se la lontananza dall'Oceano e la vicinanza con l'Africa stemperò gli effetti della glaciazione.

Lo scioglimento attuale della calotta polare non avrebbe conseguenze così brusche, ma forse più profonde. Le ricerche pubblicate dalle riviste specializzate “Proceedings of the National Academy of Sciences” e “Quaternary Science Review”, riferisce New Scientist, “dimostrano come un afflusso di acqua dolce di questo tipo possa bloccare la circolazione interoceanica delle correnti in linea con i dati climatici a disposizione”.

Conclude la pubblicazione americana: “Non sono pochi gli scienziati che suggeriscono come il surriscaldamento delle temperature terrestri e lo scioglimento dei ghiacci possa abbassare ancora oggi la salinità dell'Oceano fino a provocare la distruzione delle correnti”. Quando potrebbe avvenire tutto questo? Secondo Renssen, forse già entro il 2020.
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