domenica, giugno 24, 2007

ULTIMA NOTIZIA

24 GIUGNO 2007 ore 21:10

Temperature massime oggi in Italia:
43°C a Catania Sigonella
42°C a Pantelleria
42°C a Trapani
40°C a Palermo
40°C a Palermo
37°C a Messina
Molte altre località Meridione hanno visto valori tra i 31 e i 36°C

ULTIMA NOTIZIA

24 GIUGNO 2007 ore 20:25

CLIMA: CNR, MEDITERRANEO "BOLLENTE"
Mai cosi' caldo da 22 anni, Adriatico 4 gradi sopra la media


La temperatura media superficiale del Mar Mediterraneo nei mesi di aprile e maggio 2007 e' la piu' elevata mai registrata negli ultimi 22 anni. In particolare, rivelano i ricercatori Isac-Cnr, nel Tirreno il picco e' stato di 3 gradi sopra la norma ad aprile, mentre nell'Adriatico ha raggiunto un massimo di quasi 4 gradi di anomalia a meta' maggio. L'anomalia di temperatura rispetto alla climatologia dell'ultimo ventennio e' stata di circa 1 grado su tutto il Mediterraneo.
ANSA.

IN PRIMO PIANO

24 GIUGNO 2007 ore 9:35

TRA LUNEDI 25 E MARTEDI 26 FORTE PEGGIORAMENTO TEMPORALESCO SULL'EUROPA CENTRALE E NORD ITALIA


Sarà una bella sfuriata temporalesca su tutto il comparto Europeo centrale anche se ormai è quasi un mese che i versanti esteri delle Alpi continuano ad essere bersagliati da temporali e piogge molto intense. Non dimentichiamo anche i nostri versanti italiani e le pianure a nord del Pò che hanno oramai risollevato la siccità facendola diventare un orrendo ricordo!
Ma analizziamo passo dopo passo la situazione prevista nelle prossime ore: come già detto nei precedenti articoli la discesa di una saccatura abbastanza fredda (0°C a 850 hpa sulla Gran Bretagna / 5-10°C sull'Euopa centrale) tenderà a portarsi verso di noi nella giornata di domani...ma in termini precipitazioni riceveremo ben poco, eccetto per le zone alpine. Si avrà soprattutto una ripercussione sul campo termico.

DOMENICA 24 GIUGNO:
Ore 06-12: piogge e temporali sulla Francia settentrionale (specie sulle coste e intensi), Olanda, Belgio, Gran Bretagna, nord Germania, Danimarca, sud Svezia e sud Finlandia.
Ore 12-18: piogge e temporali sparsi sulla Francia (intensi a nord della regione), Gran Bretagna, Olanda, Belgio, Gran Bretagna, nord Germania, Danimarca e sud Scandinavia. Temporali moderati attesi anche sulle Alpi, Valle d'Aosta e pedemontane occidentali.
Ore 18-24: piogge e temporali sulla Francia (assenti sui settori sud-orientali), nord Spagna, Gran Bretagna, Olanda, Belgio, Gran Bretagna, nord-ovest Germania e Danimarca. Temporali anche sulle Alpi centro-occidentali, Valle d'Aosta e pedemontane.

LUNEDI 25 GIUGNO:
Ore 01-06: piogge e temporali sulla Francia, Alpi occidentali, Svizzera, Gran Bretagna, nord Spagna, Belgio, Olanda, Danimarca e ovest Germania. Fenomeni intensi sulla Bretagna.
Ore 06-12: temporali sparsi sulla Francia, Alpi occidentali, Valle d'Aosta, nord Spagna, Svizzera, Gran Bretagna (forti sui settori centrali), Belgio, Olanda, Danimarca e nord-ovest Germania.
Ore 12-18: temporali sparsi e a tratti FORTI sulle Alpi, alte pianure a nord del Po, Svizzera, Austria, Germania, est Gran Bretagna, Olanda, Belgio e Danimarca.
Ore 18-24: temporali FORTI sulle Alpi, alto Piemonte, alta Lombardia, Trentino, Svizzera occidentale, Austria, Germania, Repubblica Ceca, ovest Polonia, Danimarca, Belgio, Olandam ed est Gran Bretagna; moderati sulla Francia e Irlanda.

MARTEDI 26 GIUGNO:
Ore 01-06: temporali anche intensi sulla Francia orientale, Germania, Austria, Alpi orientali, Polonia occidentale, Danimarca, Olanda, Belgio, est Gran Bretagna; moderati altrove, ma assenza sulla Spagna e Irlanda.
Ore 06-12: temporali sparsi sulla Germania, Francia, Danimarca, Olanda, Belgio e Austria; moderati altrove ma assenti sulla Spagna, Gran Bretagna, Italia
Ore 12-18: temporali sparsi sulla Germania, Francia, Danimarca, Olanda, Belgio, Alpi orientali e Austria; moderati altrove, assenti sulla Spagna, Gran Bretagna, Italia.
Ore 18:24: persistono i temporali sulla Germania, sud Francia, Alpi, Svizzera, Austria, est Rep. Ceca, est Polonia, Danimarca, Belgio e Olanda, deboli o moderati altrove, assenti sulla Gran Bretagna, nord Francia, Spagna e Italia.

Come avrete letto, molte regioni europee saranno investite da temporali anche molto intensi con rischio di nubifragi e grandinate. Fenomeni anche violenti potrebbero colpire le nostre Alpi.
Seguite comunque gli aggiornamenti...

ULTIMA NOTIZIA

24 GIUGNO 2007 ore 8:52

PAKISTAN: TEMPORALI E PIOGGE, 43 VITTIME

Sarebbero almeno 43 le vittime causate da temporali e piogge torrenziali che da ieri si sono abbattuti sulla citta' di Karachi. Lo riferiscono fonti locali.
AGR

IN PRIMO PIANO

24 GIUGNO 2007 ore 8:49

Lunedì 25 l'arrivo di ara fredda da N sul nostro Settentrione richiamerà ulteriormente (seppur temporaneamente) aria MOLTO CALDA sulle regioni centro-meridionali. Il tutto sarà accompagnato da venti forti di Scirocco che faranno impennare vistosamente il termometro. Mari anche mossi.
Sul Centro-Sud e Valpadana orientale attese temperature oltre i 32-37°C, ma grazie ai venti di caduta dall'Appennino verso l'Adriatico i valori supereranno questi, raggiungendo nelle zone più esposte punte di 39-42°C, specie sull'Abruzzo e sulla Puglia.
DETTAGLIO: il Foehn può essere definito in 2 modi: il foehn e detto per le Alpi, mentre il Garbino e invece sull'Adriatico.

PREVISIONI

24 GIUGNO 2007 ore 8:43

PREVISIONI PER LUNEDI 25 GIUGNO: FORTE SFURIATA TEMPORALESCA SULLE ALPI E PIANURE A NORD DEL PO. FENOMENI LOCALMENTE VIOLENTI SUI VERSANTI ESTERI. CLIMA SOLEGGIATO O POCO NUVOLOSO ALTROVE
Dopo un lieve pausa si stabilità e clima più caldo nel Week-End il Nord sarà nuovamente raggiunto da correnti fredde settentrionali. Attesi temporali intensi su tutte le Alpi, versanti esteri e alta Valpadana. Altrove proseguimento del caldo con cieli sereni o poco nuvolosi.


NORD: Mattinata soleggiata su tutto il Nord-Ovest ma con prime nubi e qualche pioggia sul Verbano, Ossola, Valtellina e Valle d’Aosta. Nel pomeriggio intenso peggioramento sul Torinese, alto Piemonte, alta Lombardia e Valle d’Aosta con piogge e temporali forti e rischio di nubifragi e grandinate. Fenomeni particolarmente violenti sulla Svizzera. Clima asciutto e soleggiato sulla Liguria, sud-est Piemonte, Emilia e bassa Lombardia. In serata residui rovesci sull’alto Piemonte e Valle d’Aosta; ancora forti sull’alta Lombardia ed est Svizzera. Sereno o poco nuvoloso altrove. Migliora ovunque nella notte.
Sul Nord-Est mattinata soleggiata su tutte le regioni. Nel pomeriggio peggiora sul Trentino con rovesci e temporali, più attivi sui settori occidentali. Altrove sole e caldo. In serata temporali forti sul Trentino (specie Alto Adige) e Friuli. Fenomeni violenti sull’Austria. Sereno o poco nuvoloso altrove.
AVVISO: a causa di fenomeni intensi, nelle zone appena citate non sono escluse trombe d’aria o fenomeni del genere! Attenzione lungo i corsi d’acqua per rischio di esondazione, allagamenti e smottamenti nelle zone più a soggetto…
Temperature massime comprese tra i 29-32°C con punte di 34-36°C sulla pianure emiliana e romagnola a causa di venti in caduta dall’Appennino. Minime intorno ai 15-21°C. Venti deboli ma con rinforzi moderati in giornata sulle Alpi, Liguria, alto Adriatico e Triveneto. Foehn sulle pedemontane. Nella notte intensificazione dei venti sulla Liguria.
Mari poco mossi, mossi nella notte ad ovest.

CENTRO: Mattina soleggiata sulla Toscana, Umbria, Marche e Abruzzo. Sulle restanti regioni nuvolosità sparsa, più accentuata sulla Sardegna meridionale ma senza fenomeni. Nel pomeriggio nubi sparse sul Lazio, Appennino centrale e sud Sardegna. Altrove clima caldo e sereno a parte qualche velature di passaggio. In serata residui addensamenti sul Lazio e Sardegna. Sereno altrove.
Temperature massime comprese tra i 31-34°C con punte di 37-39°C sui versanti Adriatici per venti di caduta dall’Appennino. Minime intorno ai 19-23°C. Venti moderati da SW sul Tirreno e da S sull’Adriatico con rinforzi nella notte sulla Sardegna.
Mari da poco mossi a mossi in serata ad ovest.

SUD: Mattina serena e soleggiata sulla Sicilia, Calabria, Puglia e coste Campania; altrove nubi sparse. Nel pomeriggio nuvolosità irregolare sulla Puglia, Basilicata e Campana. Sole e caldo altrove. In serata sereno ovunque con qualche addensamento sul Leccese.
Temperature massime comprese tra i 32-36°C con punte di 38-40°C sulla Sicilia e Puglia. NON esclusi valori di 41°C sulle zone interne. Minime intorno a 22-26°C. Venti moderati.
Mari poco mossi.

IN PRIMO PIANO

24 GIUGNO 2007 ore 8:37

TSUNAMI: COS’E’ E COME SI ORIGINA?

Uno tsunami (dal giapponese 津波 che significa onda del porto, il termine onda di marea è generalmente sinonimo, ma non nell'utilizzo scientifico, in quanto gli tsunami non sono legati alla marea) è una serie di onde che hanno origine da un terremoto, terremoto sottomarino, attività vulcanica, frane, impatti meteoritici nel mare o vicino ad esso.

Il termine tsunami è ormai entrato in uso nella lingua italiana corrente, come sinonimo di maremoto, ma è doveroso segnalare che tale uso non è precisamente corretto perché mentre, come detto, con tsunami ci si riferisce alle onde, con maremoto, si indica prettamente un evento sismico avvenuto al di sotto di un fondale marino, e percepito sulla terraferma.

L'energia di uno tsunami è costante, in funzione della sua altezza e velocità. Quindi, quando l'onda si avvicina alla terra, la sua altezza aumenta mentre diminuisce la sua velocità. Le onde viaggiano a velocità elevate, più o meno senza essere notabili quando attraversano le acque profonde, ma la loro altezza può crescere fino a 30 metri e più quando raggiungono la linea costiera. Gli tsunami causano gravi distruzioni su coste e isole.

Molte città che si affacciano sull'oceano Pacifico, principalmente in Giappone ma anche nelle Hawaii, hanno sistemi di allarme e procedure di evacuazione in caso di gravi tsunami. Un evento sismico potenzialmente tsunami-genico può essere rilevato da vari istituti di sismologia in varie parti del mondo. Purtroppo al momento non esiste alcun modello affidabile in grado di correlare il verificarsi di un evento sismico alla generazione di uno Tsunami. L'unico modo per misurare l'effettiva generazione di uno Tsunami è tramite la misurazione del livello marino. Attualmente misurazioni per l'inoltro di allarmi precoci, con il necessario livello di attendibilità, possono essere effettuate soltanto tramite l'impiego di sistemi posizionati sul fondo marino e capaci di trasmettere in tempo reale i dati acquisiti. A causa dell'elevata velocità di propagazione degli Tsunami sugli alti fondali e, supponendo di voler disporre di almeno un'ora di preavviso, sarà dunque necessario dispiegare le piattaforme ad una distanza di circa mille chilometri dalla costa che si intende allertare. Naturalmente in questo caso la sorgente tsunami-genica dovrà essere ad una distanza maggiore. Sono in corso al momento numerosi esperimenti volti alla determinazione di un modello affidabile capace di correlare le rilevazioni sismiche alla generazione di Tsunami. Nessuno di questi sistemi può proteggere completamente contro uno tsunami se questo è innescato da un fenomeno molto vicino alla linea di costa in quanto non sarebbe possibile allertare la popolazione in tempo. Un notevole contributo potrà essere fornito dallo studio di Tsunami di piccola entità (baby Tsunami) e dalla loro correlazione con eventi sismici di modesta intensità, rilevati direttamente sul fondo oceanico in addenda alle reti sismiche terrestri. Progetti in tal senso orientati sono in corso anche in Italia.

CREAZIONE, PROPAGAZIONE ED INFRANGIMENTO

Uno tsunami si forma quando si sposta una grande massa d'acqua. Al momento si ritiene che uno Tsunami possa essere causato da: un forte sisma sottomarino, almeno di magnitudo 7 (scala Richter) o superiore; un brusco innalzamento o abbassamento del fondale marino; uno scivolamento del terreno costiero o sottomarino; un impatto di una meteorite. E` da notare che un forte sisma non causa necessariamente uno tsunami: tutto dipende dal modo in cui si modifica il fondale oceanico nei dintorni della faglia.

Lo spostamento dell'acqua si propaga progressivamente e crea onde lunghe (generalmente qualche centinaia di chilometri) e di grande durata (qualche decina di minuti). Quando l'evento dello tsunami si verifica vicino la costa, lo si denomina "tsunami locale".
La velocità di uno tsunami può arrivare a 500-1000 km/h in pieno oceano fino a ridursi a circa 90 km/h in prossimità delle coste.

Alcuni tsunami riescono a propagarsi per migliaia di chilometri. Questi tsunami di grande lunghezza sono generalmente di origine tettonica, poiché gli scivolamenti del terreno in acqua e le esplosioni vulcaniche causano di solito onde di minore lunghezza che si dileguano velocemente.
La forza distruttiva di uno tsunami è data dall'altezza della colonna d'acqua sollevata, perciò un terremoto in pieno oceano può essere estremamente pericoloso, perché può essere in grado di sollevare e spostare tutta l'acqua presente al di sopra del fondale marino, anche se solo di pochi centimetri. Questa enorme massa d'acqua spostandosi in prossimità delle coste trova un fondale marino sempre più basso e perciò tende a sollevarsi ulteriormente. Nessuna barriera portuale è in grado di contrastare un'onda di questo tipo, che appunto i giapponesi chiamano onda di porto.
Le onde create dal vento, invece, muovono solo le masse d'acqua superficiali, senza coinvolgere i fondali, e si infrangono sulle barriere portuali. Ecco perché anche onde alte diversi metri, perfino una decina di metri, (sono numerose sulle coste del Pacifico), provocate dal vento, non trasportano abbastanza acqua da penetrare nell'entroterra. Viceversa, uno tsunami alto uno o due metri può rivelarsi devastante, perché la quantità d'acqua che trasporta gli permette di riversarsi fino a centinaia di metri nell'entroterra se la superficie è piana e senza ostacoli artificiali o naturali come gli alberi. Si può vedere il fenomeno sotto un altro punto di vista: una normale onda, di durata inferiore al minuto, non innalza il livello del mare per un tempo sufficiente da penetrare profondamente, mentre si innalza sopra il suo livello normale da 5 a 30 minuti successivi al passaggio di uno tsunami.

STORIA

Alcuni storici mettono in relazione la leggenda di Atlantide ad un fenomeno di maremoto e di tsunami. Si fanno anche ipotesi sui possibili collegamenti tra le narrazioni bibliche del Diluvio universale e un maremoto. È invece storicamente accettato che l'eruzione del vulcano nell'isola greca di Santorini nel 1650 a.C. [citazione necessaria] abbia causato uno tsunami che distrusse la civiltà minoica a Creta e che ebbe conseguenze in Turchia e in tutto il Mar Mediterraneo orientale. Durante l'eruzione il vulcano collassò nel mare, causando un massiccio spostamento d'acqua, cioè il maremoto, e devastanti tsunami.

Lo tsunami con il Run-up, ovvero la massima altezza raggiunta da un'onda di tsunami, maggiore, si è verificato in Alaska il 7 luglio del 1958, nella baia chiamata Lituya Bay: l'onda raggiunse la mostruosa altezza di 525 metri: sarebbe stata capace di ricoprire abbondantemente il Taipei 101 (Taiwan), l'edificio più alto del mondo. Tuttavia il caso di Lituya Bay non può essere definito un vero e proprio tsunami poiché non è stato creato da un terremoto sottomarino, bensì da un gigantesco smottamento di terra: un'intera montagna è caduta in mare. Lo tsunami si è verificato davanti agli occhi attoniti di tre barche: due di esse sono state travolte dall'onda e non sono state mai più ritrovate. Tuttavia sulla terza nave era presente un uomo che ha assistito all'intera scena: è l'unico testimone oculare dell'onda di 525 metri. Sul Web sono presenti numerose fotografie degli effetti dell'onda di Lituya Bay, che ha lasciato il paesaggio devastato, portandosi via alberi e rocce: ha perfino strappato i fili d'erba e la terra. Tuttavia l'onda non è riuscita a scavalcare le montagne che circondano quella baia e per questo non può essere considerata l'onda più distruttiva mai registrata: lo tsunami verificatosi nel 2004, nell'Oceano Indiano, aveva un'altezza minore ma una forza molto superiore.

Un altro tsunami devastante fu quello avvenuto al largo della costa di Hokkaido, in Giappone, in conseguenza di un terremoto, il 12 luglio 1993. Come risultato, duecentodue persone sulla piccola isola di Okushiri persero la vita, e altre centinaia furono ferite o disperse.
Il maggiore e più recente episodio è legato al maremoto dell'Oceano Indiano del 26 dicembre 2004.
Più recentemente, il 17 luglio 2006 uno tsunami colpì le coste di Giava, in Indonesia: 547 persone morirono e 233 rimasero ferite.

IN ITALIA

Un movimento dell'acqua di dimensioni più contenute rispetto ad uno tsunami si è verificato nel dicembre 2002 nel Mar Tirreno. Seppur di piccole dimensioni, l'onda generata, alta alcuni metri, ha distrutto parte delle zone costiere abitate di Stromboli e ha causato danni e disagi alla navigazione.
NEL MONDO

È stata realizzata l'installazione di un sistema di allarme immediato e di evacuazione da tsunami sulle spiagge di Phuket e Krabi. A seguito degli eventi catastrofici del 26 dicembre 2004, quando uno tsunami generato da un terremoto sul fondo dell'oceano ha provocato profonde devastazioni e migliaia di vittime in diversi paesi costieri del Mar delle Andamane e dell'Oceano Indiano, il governo tailandese ha immediatamente approvato all'unanimità una proposta di intervento per la prevenzione di tali disastri ed ha formulato un programma sistematico per l'evacuazione delle aree nelle province litoranee sul Mar delle Andamane di Thailandia. Il programma d'evacuazione ha previsto l'installazione di un sistema pubblico di allarme immediato e l'indicazione dei punti di riunione ed itinerari per l'evacuazione più brevi dalla zona della spiaggia. In un progetto pilota, un sistema di allarme immediato è stato installato in tre punti strategici lungo la spiaggia di Patong.

Successivamente, l'installazione dei sistemi di allarme immediato è stato realizzato in ciascuna delle sei province della Thailandia del sud, tra le quali Krabi. I dati sull'intensità di una possibile onda provocata da un ipotetico terremoto o maremoto saranno elaborati e trasmessi al sistema d'allarme immediatamente via satellite e nel caso in cui ci sia un'alta probabilità di un avvenimento di tsunami, sarà lanciato un immediato allarme alle zone ad elevato rischio intorno alla Thailandia.
Sistemi di avvertimento ed allarme composti da sirene, luci lampeggianti rosse, oltre a messaggi audio-registrati in varie lingue, entreranno immediatamente in funzione. Il sistema d'allarme sarà coadiuvato dalle stazioni radiofoniche (FM 169.696) e dall'invio automatico di oltre 20 milioni di messaggi SMS.
L'agenzia meteorologica tailandese, a completamento del sistema, installerà entro la fine del 2007, tre stazioni abissali nel Mar delle Andamane per la misurazione in tempo reale degli tsunami, al fine di evitare che il possibile reiterarsi di probabili falsi allarmi induca la popolazione costiera a dubitare dell'efficacia del sistema. Gli allarmi generati soltanto sulla scorta di dati sismologici devono, infatti, essere considerati soltanto come "avvisi di probabile Tsunami" e non come allarmi veri e propri.
MEGATSUNAMI

Il termine megatsunami (conosciuto anche come iminami o "onda di purificazione") è un termine giornalistico, che non trova una corrispondenza e una definizione precisa nella letteratura scientifica. Indica onde anomale che possono raggiungere anche i 100m di altezza, dall'enorme potenza distruttiva.
Esistono prove indicanti che in passato tali eventi abbiano realmente colpito delle ristrette aree affacciate sull'oceano, comunque l'evento resta estremamente raro e con un tempo di ritorno medio di oltre 100.000 anni (quindi meno probabile dell'impatto di un meteorite di medie dimensioni contro il nostro pianeta).
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