giovedì, giugno 21, 2007

ULTIMA NOTIZIA

21 GIUGNO 2007 ore 19:18

VERBANIA: TROMBA D'ARIA, DISAGI SU LINEA FERROVIARIA

Una tromba d'aria si e' abbattuta oggi sul verbano, provocando il blocco della circolazione sulla linea ferroviaria Novara-Domodossola. Nella zona di Ornavasso sono stati scoperchiati i tetti di alcuni capannoni e la linea aerea che corre sopra i binari e' stata danneggiata. Sono intervenuti i tecnici delle ferrovie e la situazione si avvia a tornare normale. E' stato necessario istituire servizi sostitutivi su strada per i passeggeri dei treni
AGR

ULTIMA NOTIZIA

21 GIUGNO 2007 ore 18:38

IN VALCHIAVENNA GRANDINE E DANNI
Un lettore ha filmato la tempesta. Strade allagate e coltivazioni distrutte. Molte le chiamate ai vigili del fuoco.

Allarme maltempo in Valchiavenna, dove stanotte un violento nubifragio si è abbattuto sui comuni della vallata.

Nel video qui a lato (visitare il sito www.vaol.it) inviato da Diego a Vaol.it ecco come si presentava la situazione alle 7.
Dalle 4 la pioggia si è fatta molto intensa, riempiendo in poco tempo i corsi d'acqua e i ruscelli, molti dei quali sono usciti dagli argini. Non è mancata la grandine: chicchi grandi come noci hanno tempestato le coltivazioni, provocando enormi danni all'agricoltura e alle autovetture.

Le fotografie scattate questa mattina alle sette e inviate da un lettore documentano molto bene la portata della tempesta che si è abbattuta sulla Valchiavenna.
Molte le chiamate giunte al centralino dei vigili del fuoco. I pompieri sono intervenuti per liberare dall'acqua alcuni scantinati e per vari allagamenti che hanno occupato la sede stradale della 36 dello Spluga.

La centrale di Sondrio del 115 ha inviato in Valchiavenna unità anche da Morbegno. Il nubifragio non ha provocato danni in altre zone della provincia.
L'allarme resta alto. Le previsioni del tempo annunciano pioggia fino a venerdì, mentre nel fine settimana le condizioni del tempo dovrebbero migliorare, con sole e temperature in rialzo.
A cura di WWW.VAOL.IT

ULTIMA NOTIZIA

21 GIUGNO 2007 ore 13:45

ATTENZIONE: oggi pomeriggio attesi VIOLENTI temporali con grandine e nubifragi sul Piemonte centrale, Lombardia orientale, Veneto e Friuli; moderati o localmente forti altrove. In serata anche rovesci moderati su queste seddette regioni. Fenomeni deboli o assenti sulle Alpi, versanti esteri, Liguria ed Emilia-Romagna.

ULTIMA NOTIZIA

21 GIUGNO 2007 ore 13:17

Tra il 25 e il 26 Giugno intensa discesa fredda sul Nord Italia con breve ma FORTE fase temporalesca sulle Alpi e pianure a nord del Po. NON esclusi fenomeni VIOLENTI.
Per quanto riguarda il CALDO sul Meridione continuerà indisturbato almeno fino al 28 Giugno per poi attenuarsi nei giorni seguenti.
Nei primi giorni di Luglio possibile nuova rimonta Anticiclonica ma sarà una ondata di caldo del tutto normale ed estiva!

ULTIMA NOTIZIA

21 GIUGNO 2007 ore 13:07

TORINO: RITORNO ALLA NORMALITA' DOPO IL NUBIFRAGIO
Sono ancora 16 le persone fuori casa dopo frana

Torna alla normalita' Torino, dopo il violento nubifragio che ieri ha investito la citta'. Sono ancora 16 le persone allontanate dalle loro abitazioni, in attesa degli accertamenti tecnici sull'agibilita' delle quattro palazzine interessate da una frana nella zona collinare. E un centinaio sono stati gli interventi per allagamenti. Le squadre dei pompieri sono tuttora impegnate in numerosi interventi di prosciugamento in Corso Casale.
ANSA.

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21 GIUGNO 2007 ore 13:06

TELESCOPIO LIQUIDO DA PIAZZARE SULLA LUNA


Quando l'uomo tornerà sulla luna potrebbe avere nel bagaglio anche un telescopio liquido. La tecnologia c'é già, come dimostra uno studio apparso sulla rivista Nature e coordinato da un ricercatore italiano che lavora in Canada, ora manca solo la volontà politica. I telescopi, il cui specchio primario è formato da un liquido, sono già una realtà sulla Terra, ma ancora non c'erano materiali adatti a resistere sulla superficie lunare. Il gruppo guidato da Ermanno Borra, dell'università di Laval, in Quebec, ha sviluppato una nuova combinazione di materiali capace di funzionare alla temperatura minima di -143 gradi e perciò di non evaporare se esposto alle alte temperature che si hanno sulla faccia esposta del nostro satellite. La 'ricetta' canadese prevede l'utilizzo di un sale d'argento trattato in maniera particolare: si ottiene uno strato liquido sottile perfettamente liscio, con un'alta capacità di riflettere la luce e che rimane stabile per mesi.

"Il vantaggio principale che si avrebbe nell'uso di questo tipo di telescopi è che sono molto più semplici di quelli tradizionali - spiega Borra, la cui ricerca è finanziata in parte dalla Nasa - ad esempio per la grandezza: una lastra di vetro di 20 metri di diametro sarebbe difficile da trasportare su un razzo mentre per uno liquido basta un recipiente". L'osservazione dello spazio dalla Luna sarebbe molto più efficace di quelle condotte dalla Terra o dallo spazio vicino al nostro pianeta perché risentirebbe di molte meno interferenze. Secondo i calcoli degli scienziati canadesi, un telescopio liquido sul nostro satellite sarebbe 1.000 volte più potente della prossima generazione di telescopi spaziali. "Con questa scoperta abbiamo dimostrato che la tecnologia c'é - continua lo scienziato italiano - ora l'unico ostacolo è che l'uomo deve tornare sulla Luna. Io sono ottimista, soprattutto perché si è aperta una corsa in questo senso fra Cina, India e Stati Uniti". Lo scienziato ha lasciato l'Italia negli anni '70, dopo essersi laureato all'università di Torino: "Mi fa male al cuore essere lontano dall'Italia - confessa Borra - sono andato via perché all'epoca il sistema universitario era marcio, e c'erano i 'mandarini' che controllavano tutto. Purtroppo non mi sembra che le cose siano molto cambiate in questi anni".
ANSA.

ULTIMA NOTIZIA

21 GIUGNO 2007 ore 12:52

E da ieri pomeriggio che la Svizzera e parte dell'Austria è colpita da VIOLENTI TEMPORALI con intensi nubifragi, grandinate e disagi al traffico. Al momento si segnalano residui forti temporali sul sud-est della Svizzera e ovest Austria. Qualche minuto fa un intenso temporale ha interessato il Biellese e tra poco interesserà anche il Verbano e il resto dell'Ossola

IN PRIMO PIANO

21 GIUGNO 2007 ore 7:56

TORINO: MALTEMPO E PIOGGIA; FRANA IN COLLINA
Violenta pioggia nel pomeriggio, strade bloccate e allagamenti

Strade e scantinati allagati, auto bloccate, traffico paralizzato ed anche una frana su una strada collinare: è questo il bilancio delle violente piogge con grandine e vento che si sono scatenate nel tardo pomeriggio sul torinese. Ora la situazione sta tornando alla normalità, ma resta critica la situazione in strada del Cartman, nella zona collinare, che ha interessato alcune abitazioni.

Sul luogo sono presenti i mezzi dei vigili del fuoco, compreso un elicottero che sta sorvolando l’area, e si sta valutando se sia necessario o meno procedere all’evacuazione di alcune abitazioni. Anche la situazione stradale sta tornando normale: il violento acquazzone è arrivato nel momento di punta, causando blocchi sulle maggiori arterie e in tangenziale. Tutte le squadre dei vigili del fuoco sono operative per far fronte alle numerose chiamate arrivate nelle ultime due ore.
LA STAMPA

IN PRIMO PIANO

21 GIUGNO 2007 ore 7:54

OGGI NUOVI FORTI TEMPORALI SULLE ALPI, PIEMONTE E ALTE PIANURE

Oggi sarà la fotocopia della giornata di ieri; bel tempo e caldo fino al primo pomeriggio. Dalle 15 alle 24 formazione di temporali sulle Alpi, in spostamento sulle pianure verso sera o notte. Non si esclude la formazione di un forte temporale come è accaduto ieri pomeriggio sul Torinese.


DOVE COLPIRANNO?
Le zone più colpite saranno il Torinese, alto Piemonte, alta Lombardia, Trentino e Friuli. Fenomeni intensi sui versanti svizzeri, francesi e austriaci.
ATTENZIONE per forti nubigrafi, grandinate (anche di grossa taglia), allagamenti, straripamenti di piccoli fiumi o torrenti e raffiche di vento oltre i 70-100 km/h.

ULTIMA NOTIZIA

21 GIUGNO 2007 ore 7:37

Ieri pomeriggio un fortissimo temporale con nubifragio e grandinte ha interessato per qualche ora la città di Torino accumulando ben 64 mm di pioggia in poco più di un'ora. Molti disagi alla città, allagamenti e alberi abbattuti dal forte vento

PREVISIONI

21 GIUGNO 2007 ore 7:35

PREVISIONI PER VENERDI 22 GIUGNO: INSTABILE E TEMPORALESCO SULLE ALPI E PIANURE A NORD DEL PO. SOLE E MOLTO CALDO SUL RESTO DEL PAESE
Ritornano i temporali al Nord, localmente violenti. Clima soleggiato e molto caldo altrove


NORD: Sul Nord-Ovest mattina nuvolosa con rovesci e locali temporali moderati sull’alto Piemonte e alta Lombardia a tratti anche sul Torinese, Canavese e Valle d’Aosta. Sui restanti settori cieli a tratti soleggiati e a tratti poco nuvolosi. Nel pomeriggio altri rovesci sull’alto Piemonte e alta Lombardia, localmente intensi. Più asciutto e a tratti soleggiato altrove. In serata ultimi rovesci sull’alta Lombardia. Sereno o poco nuvoloso altrove.
Sul Nord-Est mattinata nuvolosa sul Trentino e Friuli con possibili piogge o rovesci sparsi. Altrove clima soleggiato. Nel pomeriggio rovesci e temporali (anche intensi) si formeranno ulteriormente sul Trentino, Friuli e alto Veneto. Sereno o poco nuvoloso ovunque. In serata ancora rovesci sulle Alpi e Prealpi. Sereno o poco nuvoloso altrove.
Temperature massime comprese tra i 29-32°C, più elevate sull’Emilia-Romagna. Minime intorno ai 16-19°C, più basse sul Nord-Ovest. Venti deboli con rinforzi anche moderati nel pomeriggio sulla Liguria e parte dell’alto Adriatico.
Mari poco mossi.

CENTRO: In mattinata un po’ di nuvolosità sparsa sulla Toscana, Lazio e Sardegna. Nel pomeriggio cieli poco nuvolosi ovunque ma con maggiori addensamenti sul Lazio. Sole sulla Sardegna meridionale. In serata sereno ovunque.
Temperature massime comprese tra i 26-32°C. Minime intorno ai 17-23°C. Venti deboli con locali rinforzi dalla sera sulla Sardegna.
Mari poco mossi.

SUD: Giornata soleggiata e MOLTO CALDA su tutte le regioni. Nelle prime ore del mattino possibili banchi di nebbia sulle coste della Calabria.
Temperature massime comprese tra i 30-33°C sulla Calabria, 35-39°C sulla Sicilia, 37-40°C sulla Puglia, 37-39°C sulla Basilicata e 29-32°C sulla Campania. Minime intorno ai 22-25°C. Venti deboli con brezze lungo le coste.

ULTIMA NOTIZIA

21 GIUGNO 2007 ore 7:33

CALDO, CONSUMI ELETTRICI ALLE STELLE
Toccato il record 2007 con 54mila mw

Tornano a volare i consumi elettrici a causa dell'afa e del massiccio uso dei condizionatori e dei refrigeratori. Toccato il record 2007, con 54mila megawatt di richiesta: è vicino il massimo storico di tutti i tempi, registrato proprio un anno fa - era il 26 giugno 2006 - con una domanda di 55.600 megawatt. Nonostante la forte richiesta non vi sarebbero comunque, al momento, problemi di offerta.
Nonostante i timori legati anche alla siccità che incombeva nei mesi scorsi, il piano per l'emergenza starebbe funzionando. Il sistema, infatti, al momento è in equilibrio: l'offerta di elettricità - per ora - è in grado di affrontare i momenti di massima richiesta. Per ora, quindi, non sembra profilarsi l'allarme rosso sul fronte rischio black out.

L'Italia assetata di elettricità
Analizzando l'andamento dei consumi giornalieri, pochi minuti prima delle 12 di mercoledì l'Italia ha chiesto quasi 54mila megawatt di elettricità, una domanda ampiamente prevista che Terna che aveva stimato un consumo di 54.200 mw. A spingere la domanda, come ogni anno, i sistemi di condizionamento per raffreddare l'aria e provare un po' di refrigerio.

Il piano anticrisi
E' articolato in 4 punti principali e prevede, oltre a una coordinamento tra il ministero per lo sviluppo alla Protezione civile, Terna (la società a cui fa capo la rete di trasmissione nazionale), gli enti locali, le società elettriche e l'Authority per l'energia, l'aumento della potenza interrompibile di 1.000 megawatt oltre i 3.100 già esistenti e un incremento di 2.000 mw di capacità dai fornitori esteri. Come estrema soluzione, è previsto il funzionamento delle centrali elettriche che utilizzano le acque del Po anche in presenza di bassi livelli anche con deroghe ambientali.
TGCOM

ULTIMA NOTIZIA

21 GIUGNO 2007 ore 7:31

AMBIENTE: LA CINA E’ IL PAESE PIU’ INQUINANTE DEL MONDO

Aveva gia' abbattuto la leadership americana in aprile, quando i dati Eurostat avevano sancito il primato conquistato da Pechino: la Cina, diventata primo fornitore dell' Europa, aveva messo in secondo piano gli Stati Uniti. Ed ora un'altro record, questa volta negativo: la Cina, paese in ascesa sul fronte economico, destinato a diventare protagonista dei prossimi anni, ha sorpassato gli Stati Uniti anche su un campo, quello dell'ambiente, "meno onorevole": e' infatti diventata il paese piu' inquinante del mondo. Secondo l'agenzia olandese per la tutela dell'ambiente - che ha dato la notizia - le emissioni cinesi di biossido di carbonio, il gas principale responsabile dell'effetto serra, nel 2006 hanno sorpassato quelle statunitensi dell'8 %. E' il prezzo della crescita economica del gigante asiatico: il dato cinese e' infatti dovuto all'altissima richiesta di carbone usato per produrre energia elettrica necessaria alle attivita' di sviluppo.
AGR.

METEOROLOGIA

21 GIUGNO 2007 ore 7:30

IL VAPORE ACQUEO

L'acqua allo stato di vapore è uno dei componenti della nostra atmosfera. È invisibile essendo inodore, incolore e trasparente. Quando il vapore acqueo si raccoglie in gran quantità e si mescola a polveri, gas vari, pollini, residui della combustione, diventa allora meno trasparente dando luogo al fenomeno della foschia o della caligine.
La tecnologia del vapore (come viene detto per antonomasia il vapore d'acqua) è stata sviluppata dal secolo XVII ed ha ricevuto applicazione effettiva nella seconda metà del secolo XVIII, ad opera soprattutto di scienziati ed ingegneri inglesi e francesi, tra cui si devono citare Denis Papin e James Watt. Il vapore d'acqua si ottiene industrialmente mediante evaporazione per ebollizione dell'acqua in apposite apparecchiature dette caldaie o più precisamente generatori di vapore.
Caratteristica fondamentale del vapore d'acqua è la capacità di trasporto di calore: alla pressione di 10 bar (1000 kPa) un chilo di vapore richiede 2013.6 kJ per cambiare di stato, e rende 2013.6 kJ condensando. Considerando che la temperatura di ebollizione a 10 bar è di 179.8 °C, e che quindi raffreddando da 179.8 a 0°C 1 kg d'acqua si ottengono poco meno di 750 kJ, è evidente che trasporto 4 volte più energia usando vapore di quanta ne trasporti l'acqua.


METEOROLOGIA

21 GIUGNO 2007 ore 7:28

DISASTRI CLIMATICI
Tre ostacoli alla possibilità di fare qualcosa

Sono ormai circa cinquant'anni che gli scienziati ci avvertono dei pericoli delle trasformazioni del clima terrestre causate dall'uomo. Ma negli ultimi due o tre anni ci sono stati due importanti cambiamenti della situazione. Primo, c’è stata una serie di autorevolissimi rapporti di diversi gruppi scientifici, i quali non affermano semplicemente che questi pericoli sono reali ma che si stanno verificando a un ritmo assai più veloce di quanto gli scienziati credessero anche solo cinque anni fa. Come ha detto di recente il cancelliere tedesco Angela Merkel, “Non mancano cinque minuti a mezzanotte, mezzanotte è passata da cinque minuti”. Il secondo cambiamento è la misura in cui questi mutamenti sono diventati visibili per la gente comune. C'è stato lo tsunami nell'oceano Indiano. C'è stato l'aumento della frequenza e della ferocia degli uragani nei Caraibi, culminati nel notevole disastro di Katrina.

La stampa diffonde le foto dello scioglimento delle aree ghiacciate nell'Artico. E quest'anno a Londra i meteorologi che da più di trecento anni misurano le temperature hanno annunciato che questo è stato l'inverno più caldo da quando sono cominciati i rilevamenti. La controparte del caldo in Europa sono stati i tornado e gli altri disastri causati altrove dal vento. E allora, perché si fa così poco ? Chiaramente non è per mancanza di una consapevolezza del problema, per quanto alcuni cerchino di negarne l'esistenza. Eppure il livello di prontezza all'azione dei leader politici del mondo, e anzi il livello della pressione pubblica perché facciano qualcosa, è notevolmente basso. Quando c'è uno scollamento così chiaro fra conoscenza e azione, devono esserci ostacoli in campo sociopolitico che lo spiegano.

In effetti esistono tre ostacoli piuttosto potenti all'azione: gli interessi di produttori/imprenditori, gli interessi delle nazioni meno ricche, e gli atteggiamenti miei e vostri. Ognuno di questi è un ostacolo potente. I produttori/imprenditori si preoccupano prima di tutto della redditività della loro attività. Se gli si chiede di internalizzare costi che attualmente non devono pagare (il miglioramento o il disinquinamento dei processi inquinanti), questo influenza seriamente i loro profitti in due modi. Primo, li costringe ad aumentare i prezzi, e potrebbero scoprire che questo elimina alcuni clienti. E se internalizzano i costi ma i loro concorrenti non lo fanno, possono perdere fatturato a loro vantaggio.

Per questo, come regola generale, è improbabile che le azioni volontarie funzionino, dato che di rado sono unanimi. In tal caso il produttore/imprenditore virtuoso perderà a vantaggio di suoi concorrenti. La soluzione è l'internalizzazione obbligatoria dei costi imposta dallo stato. Questo, anche se risolve il problema del concorrente nazionale, lascia ancora aperto lo svantaggio nei confronti di concorrenti internazionali, come pure il fatto che, oltre un certo prezzo, c'è una diminuzione di clienti. Il secondo problema è precisamente quello della concorrenza internazionale. I paesi più poveri cercano di migliorare la loro capacità di competere sul mercato mondiale. Uno dei modi in cui lo fanno è producendo determinati prodotti a un livello di costo inferiore, e quindi articoli che possono essere commercializzati a un livello di prezzo inferiore. Se vengono ordinati (diciamo attraverso un trattato internazionale) determinati cambiamenti nel processo di produzione (diciamo la riduzione dell’uso del carbone per ottenere energia) questo richiede una costosa ristrutturazione delle industrie di tali paesi, oltre alla potenziale perdita del loro vantaggio comparativo quanto a prezzi.

Questo è attualmente l'argomento di paesi vastissimi come Cina e India, ma anche di paesi dell'Europa centro/orientale come Polonia e Repubblica Ceca. Naturalmente c'è una parziale soluzione a questo problema. Si tratta di un massiccio finanziamento dei costi di ristrutturazione delle industrie di questi paesi ad opera dei paesi attualmente ricchi (Stati Uniti, Europa occidentale). Ma tali trasferimenti di ricchezza - perché di questo si tratta - sono sempre stati impopolari, e hanno scarso appoggio politico in questi paesi più ricchi. E in ogni caso non influenzano la potenziale perdita di vantaggio nei prezzi, così importante per quei paesi meno ricchi. Voi ed io costituiamo il cuore del terzo ostacolo. Si chiama consumismo. Alla gente è sempre piaciuto consumare. Ma negli ultimi cinquant'anni il numero di persone che poteva consumare oltre un certo livello minimo per la sopravvivenza è aumentato notevolmente. Se si chiede agli individui di consumare meno elettricità o meno energia, o di consumare meno prodotti che richiedono tali input, si sta chiedendo a individui che attualmente sono consumatori di cambiare il proprio stile di vita, spesso in modo significativo. E quanto a chi attualmente non è abbastanza ricco per dedicarsi a consumi del genere, gli si sta chiedendo di rinunciare alle potenti aspirazioni di avere accesso al consumo che gli è stato storicamente negato.

Anche questo si può risolvere. La gente può rieducarsi a vicenda. All'interno del proprio sistema di valori può portare in primo piano cose che non siano maggiori consumi. Noi tutti possiamo accettare la necessità di ottenere livelli di vita più paritari in tutto il globo, anche se per alcuni questo può significare diminuire i propri vantaggi. Cinquant'anni fa gli scienziati hanno presentato per la prima volta la prova che consumare il tabacco e i suoi derivati causava un accresciuto tasso di cancerosità. Fare qualcosa al riguardo incontrava i medesimi ostacoli che oggi presenta fare qualcosa quanto ai rischi climatici. Dopo cinquant'anni in tutto il mondo il livello di consumo del tabacco è considerevolmente diminuito, in parte perché le società che lo producono sono state costrette mediante azioni giudiziarie a rimborsare i costi sociali delle loro azioni precedenti, in parte perché gli individui hanno rieducato se stessi, e in parte grazie a restrizioni imposte dallo stato sui locali in cui è permesso fumare. Così qualcosa si può fare, è chiaro.

Ma abbiamo cinquant'anni ?
A CURA DI ECPLANET
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